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> ~
= + ~
< ~
hk i Bx Fz
hk lk i Bx Dx Fz
lk i Dx Fz
B i i
B i D i i
D i i
,
,
, ,
,
Nel caso di componenti distribuiti tra il chiave leggero e il chiave pesante occorre ipotizzarne la
distribuzione.
Politecnico di Milano I mpianti Chimici (10 CFU)
Dipartimento CMIC G. Natta Prof.ssa Laura Annamaria Pellegrini AA 2014 / 2015
1
2
3 lk
4 hk
5
6
Componenti NON distribuiti tra i chiave
1
2
3 lk
4
5 hk
6
Componenti distribuiti tra i chiave
6 5 4 3 2 1
o o o o o o > > > > > 1 =
hk
o
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Metodo short-cut per problemi di progetto: Fenske-Underwood-Gilliland
1) Determinazione di N
min
Analogamente al caso di distillazione binaria si ha:
lk
D hk
B hk
B lk
D lk
lk i
N
i
B hk
D hk
B i
D i
Dx
Bx
Bx
Dx
N
Bx
Dx
Bx
Dx
o
o
ln
ln
,
,
,
,
min
,
,
,
,
min
|
|
.
|
\
|
= =
|
|
.
|
\
|
|
|
.
|
\
|
=
Correlazione di Fenske
Nel caso di componenti distribuiti occorre ricavare le composizioni uscenti di questultimi a numero di stadi
minimo nel distillato e nel residuo liquido:
( )
i B i B i D i i
N
i hk
B i
D i
i
SF Bx Bx Dx Fz SF
Bx
Dx
SF + = + = = 1
, , ,
,
,
min
o
( ) ( ) ( ) ( )
i
i
N
B i
i
i
i
N
D i
SF
Fz Bx
SF
SF
Fz Dx
+
=
+
=
1
1
1
min min
, ,
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2) Determinazione di R
min
=
=
+ =
NC
i
i
D i i
NC
i
i
i i
R
x
q
z
1
min
,
1
1 ) 2
1 ) 1
u o
o
u o
o
Correlazioni di Underwood
Dallequazione (1) sai ottengono tante radici valide (u) quanti sono i componenti distribuiti pi uno (una sola
quindi nel caso di componenti chiave adiacenti). Sono valide le radici per cui:
1 ...
' 1
= > > > >
hk N lk
o u u o
Si sostituisce/ono la/e radice/i (u) nellequazione (2) e si ottengono tante equazioni quante sono le radici.
Tali equazioni vanno risolte in R
min
e, qualora ci siano, nelle composizioni di testa dei componenti distribuiti.
Si ottiene cosi una stima delle composizioni uscenti dei componenti distribuiti tra i due chiave in condizioni
di riflusso minimo.
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3) Determinazione delle composizioni uscenti dei componenti distribuiti
Se non vi sono componenti distribuiti saltare al punto 4
Nel caso di componenti distribuiti tra i due chiave la procedura diventa iterativa e occorre arrivare a
convergenza sulle composizioni uscenti dei componenti distribuiti stessi. Sfruttando le stime delle
composizioni uscenti dei componenti distribuiti in condizioni di numero di stadi minimo e riflusso minimo
ottenute in precedenza, si ricava la stima a rapporto di riflusso effettivo R dalla relazione:
( )
1
,
+
+ =
R
R
b a x
R
D i
I parametri a e b per ogni componente distribuito si ricavano per interpolazione lineare esatta sfruttando le
condizioni estreme di R.
Se le stime delle composizioni dei componenti distribuiti sono circa uguali a quelle trovate alliterazione
precedente si prosegue al punto 4, altrimenti si torna al punto 1.
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4) Determinazione del numero di stadi teorici necessari (N)
Applicazione del diagramma di Gilliland o, in alternativa, delle relazioni:
Molokanov e
Eduljee F
F
F
F
F
1
75 . 0 75 . 0
1
2 . 117 11
4 . 54 1
5668 . 0
|
.
|
\
|
+
+
=
=
|
|
con
1
) (
1
) (
min
min
+
=
+
=
R
R R
R F
N
N N
N |
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Diagramma di Gilliland
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Diagramma di Erbar - Maddox
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Collocazione del piatto di alimentazione: relazioni shortcut
Metodo basato sulla correlazione di Fenske
INF lk
B lk
B hk
hk
lk
INF
x
x
z
z
N
,
,
,
min,
ln
ln
o
|
|
.
|
\
|
=
con volatilit relativa media del chiave leggero nel tronco inferiore.
INF lk,
o
Il numero di piatti del tronco inferiore (N
INF
) per R effettivo si calcola dalla relazione:
min min,
N
N
N
N
INF
INF
=
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Equazione di Kirkbridge (Kirkbridge C.G., Pet. Ref. 23(9), 321, 1944)
206 . 0
2
,
,
(
(
|
|
.
|
\
|
=
D
B
x
x
z
z
N
N
D hk
B lk
lk
hk
INF
S
In letteratura stata proposta una correzione (Akashah, S. A.; Erbar J.H.; Maddox R. N., Chem Eng.
Commun. 3, 461, 1979) al numero di piatti del tronco superiore (N
S
) calcolabile con la relazione di
Kirkbridge:
N N N
S S
log 5 . 0
'
=