Está en la página 1de 1

LA PERCEZIONE DI AUTOEFFICACIA NEGLI PSICOTERAPEUTI

IN FORMAZIONE: UNINDAGINE ESPLORATIVA*


Mancini F.
1
, Battilana E.
1
, Biondani I.
1
, Carolo M.
1
, Carrozzo E.
1
,
Cazzolli G.
1
, Redolfi A.
1
, Santoruvo A.
1
, Siviero F.
1
, Stupiggia C.
1
1
Studentesse specializzande - Scuola di Psicoterapia Cognitiva SPC, sede di Verona
Obiettivo
Il presente studio si propone di indagare la relazione fra percezione di
autoefficacia (Bandura, 1977), variabili personali ed esperienziali nei terapeuti in
formazione ad orientamento cognitivo-comportamentale. In particolare, si vuole
verificare leventuale relazione esistente tra autoefficacia percepita, stile di
coping e tratti di personalit. Infine, si vuole verificare se il numero di drop out
possa influire sulla percezione di autoefficacia stessa. A tale scopo, sono stati
condotti due studi: in primo luogo (studio 1) sono stati raccolti ed analizzati
dati su un campione di soggetti iscritti ai quattro anni del corso di
specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale al fine di valutare se,
ed in che modo, la percezione di autoefficacia si modifichi nel corso della
formazione; Tuttavia, alcuni limiti metodologici potrebbero aver influito sui
risultati ottenuti nello Studio 1, come la disomogeneit del campione
sperimentale esaminato. Di conseguenza, in corso uno studio longitudinale
(Studio 2) che prende in esame un singolo gruppo di terapeuti durante i quattro
anni di formazione. In particolare, ad oggi sono stati raccolti ed analizzati i dati
relativi agli studenti dei soli primi anni delle scuole APC e SPC, con lintento di
procedere a successive somministrazioni annuali fino alla conclusione del
percorso formativo al fine di approfondire se vi sia, e con quali caratteristiche,
una variazione nei livelli di autoefficacia.
Bibliografia
Bandura A., (1977), Self Efficacy: toward a unyfing theory of behavioural change. Psychological Review, 84: 191-215.
Bertolotti G., Michielin P., Sanavio E., Vidotto G., Zotti A.M., (1998), CBA: un modello di valutazione psicologica. In: Granari A., I test di personalit: quantit e qualit. Torino, UTET.
Farnese M.L., Avallone F., Pepe S., Porcelli R., Scala di autoefficacia percepita nella gestione di problemi complessi. per ISFOL con la collaborazione della facolt di Psicologia 2 dellUniversit degli Studi di
Roma Sapienza
Haarhoff B., (2006), The Importance of Identifying and Understanding Therapist Schema in Cognitive Therapy Training and Supervision. NewZealand Journal of Psychology, 35(3).
*Mancini F., Santoruvo A., Biondani I., Battilana E., Carolo M., Carrozzo E., Cazzolli G., Redolfi A., Siviero F., Stupiggia C. (2013). La Percezione di Autoefficacia negli Psicoterapeuti in Formazione: Una Indagine
Esplorativa. Cognitivismo Clinico. 10, 2, 173-184.
Sica C., Magnia C., Ghisib M., Altob G., Sighinolfi C., Rocco Chiria L., Franceschinia S., (2008), Coping Orientation to Problems Experienced-Nuova Versione Italiana (COPE-NVI): uno strumento per la misura degli stili
di coping. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale , 14: 27-53.
Th-Riault A., Gazzola N., (2005), Feelings of inadequacy, insecurity, and incompetence among experienced therapists. Counselling and Psychotherapy Research, 5(1): 11-18.
Materiali e Metodi Studio 1 e 2
Agli studenti frequentanti la scuola di specializzazione in psicoterapia
cognitivo-comportamentale apc-spc, veniva richiesto di rispondere ad un
questionario on-line creato con google drive. Ai soggetti veniva inviata una mail
con il link a cui collegarsi per rispondere agli item proposti.
Ilquestionario includeva:
! Una Sezione di raccolta informazioni anamnestiche: sesso, et, anno e sede di
scuola di specializzazione, numero totale di pazienti trattati o in trattamento
specificando il numero di pazienti in asse I, in asse II e pazienti con disturbi non in
asse I e II, numero di pazienti conclusi a causa di drop-out.
! Eysenck Personality Questionnaire forma ridotta - CBA 2.0 scheda 5
(Bertolotti et al, 1998);
! Coping Orientation to Problems Experienced Versione Italiana (Sica et al.,
2008);
! Scala di autoefficacia percepita nella gestione di problemi complessi
(M.L.Farnese, F. Avallone, S.Pepe, R. Porcelli per ISFOL con la collaborazione
della facolt di Psicologia 2 dellUniversit degli Studi di Roma Sapienza).
Studio 1
Soggetti
Hanno partecipato allo studio 220 (M = 34; F = 186) studenti iscritti ai quattro
anni di corso presso le varie sedi APC ed SPC.
Risultati
I punteggi ottenuti dai soggetti in risposta ai questionari sono stati trasformati
in punteggi T e analizzati attraverso studi di correlazione e regressione. In
particolare, sono state indagate le possibili relazioni tra i fattori relativi alla
Personalit (3 livelli: estroverso, nevrotico, psicotico), Coping (5 livelli:
Sostegno Sociale, Evitamento, Attitudine Positiva, Orientamento al Problema e
Orientamento Trascendente) e Dimensioni di Autoefficacia (4 livelli: Maturit
Emotiva, Finalizzazione allAzione, Fluidit Relazionale e Analisi del Contesto).
I. stata condotta una prima correlazione con p ! 0.004 (correzione di
Bonferroni) in cui si voluto studiare il legame tra le variabili sopra
elencate. In particolare, i risultati mostrano come esista una significativa
collinearit fra i livelli del fattore relativo alle Dimensioni di Autoefficacia
(p < 0.001). tale risultato suggerisce di collassare i quattro livelli indagati in
un'unica variabile che chiameremo Autoefficacia che potr essere inserita
nei successivi studi di correlazione e regressione al fine di aumentarne la
potenza statistica.
II. In una seconda correlazione si sono messi a confronto i fattori di
Personalit, Coping e di Autoefficacia con p ! 0.006 (correzione di
Bonferroni). I risultati mostrano come lAutoefficacia correli negativamente
con il Nevroticismo (p < 0.001) e con lEvitamento (p < 0.001), mentre correli
positivamente con lAttitudine Positiva (p < 0.001) e lOrientamento al
Problema (p < 0.001).
III. A questo punto ci si chiesti, quali tra queste variabili fossero
maggiormente predittive dellAutoefficacia. A tal proposito, stato
effettuato uno studio di regressione ponendo come fattore dipendente
lAutoefficacia e come fattori predittori il Nevroticismo (Fig.3), lEvitamento
(Fig.4), lAttitudine Positiva (Fig.1) e lOrientamento al Problema (Fig.2). Il
modello risulta significativo (F
[1;4]
= 19.085; p < 0.001). I risultati evidenziano
come lAttitudine Positiva sia la variabile in grado di predire maggiormente il
senso di Autoefficacia percepita dai soggetti (! = 0.295; p < 0,001).
IV. Infine, ci si chiesti se la variabile relativa al numero di Drop-out riferiti dai
soggetti potesse influire sul senso di Autoefficacia. A tale scopo, stata
effettuata una regressione lineare sui fattori di Autoefficacia e numero di
Drop-out. Il modello non risulta significativo, quindi sembra che il numero di
pazienti che abbandonano in itinere la terapia non influisca in modo
significativo sul senso di autoefficacia percepita dagli psicoterapeuti in
formazione.
Conclusioni
I risultati ottenuti nello studio 1 mostrano come il senso di autoefficacia
percepita dagli psicoterapeuti in formazione sia modulato positivamente in
funzione della propria attitudine positiva e della capacit di orientamento al
problema. Diversamente, il senso di autoefficacia sembra diminuire negli
studenti con alti livelli di Nevroticismo e quindi pi instabili a livello emotivo e
in quelli che adottano prevalentemente strategie di evitamento.
Infine, il numero di drop-out sembra non influire sul livello di autoefficacia
percepita.
I dati raccolti vengono in parte confermati dai risultati preliminari dello studio
2 che mostrano come lautoefficacia sia modulata positivamente dalle strategie
di coping adottate dal soggetto, in particolare dalla attitudine positiva e
secondariamente dallorientamento al problema; Non emergono invece
differenze legate ai fattori di personalit.
Take home message
Se credo di poterlo fare,
acquisiro sicuramente la capacita di farlo,
Anche se allinizio non dovessi averla
Mahatma Gandhi
Ringraziamenti
Un grazie particolare ai nostri tutor franco baldini e antonino carcione per
averci accompagnato durante questo percorso.
Contatti:
Francesca.mancini@hotmail.com
Cellulare 328-2253635
Studio 2
Soggetti:
Hanno partecipato allo studio 98 (M =10; F = 89) studenti iscritti al primo anno
di corso presso le varie sedi apc e spc.
Risultati Preliminari
Sono state condotte le stesse analisi dello studio 1.
I dati indicano come lautoefficacia correli positivamente (p < 0,006, correzione
di Bonferroni) con lattitudine positiva (p < 0,005) e lorientamento al problema (p
< 0,05).
Lo studio di regressione conferma lattitudine positiva (Fig. 5) come valore
maggiormente predittivo del senso di autoefficacia percepita. Il numero di drop
out non sembra influire sul livello di efficacia percepita (p = 0,274).
Fig. 1; = 0.295; p < 0,001 Fig. 2; = 0.177; P < 0,001
Fig. 3; = - 0.221; P < 0,001 Fig. 4; = - 0.071; P = 0,271
Fig. 5; = - 0.221; P < 0,005 Fig. 6; = - 0.213; P < 0,005

También podría gustarte