Está en la página 1de 38

Introduzione allo studio del luciferismo massonico

Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni presenti e in modo silenzioso, interiore (o
esoterico). In tal caso si ha vero e proprio satanismo esoterico (interiore) nel corso dei
Lavori di Loggia, con un probabile influsso diabolico sui presenti
Ecco una recente definizione di satanismo fornita dal CESNUR (Introvigne): Il satanismo
in senso stretto un movimento che si interessa al personaggio chia-mato Diavolo o Satana
nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualit. Satana pu essere
considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore delluomo (come nel satanismo
razionalista, che talora ten-de verso lateismo militante), ovvero un personaggio
preternaturale (satanismo occultista): ma la centralit di Satana nel discorso e nel rituale
(diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in
numerosi gruppi) essenziale perch si possa parlare di satanismo (http:// www.cesnur.org/
religioni_italia/s/satanismo_01.htm, il grassetto mio).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27; IDEM, Cenni storici sul sa-
tanismo - I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n 24, 13 giugno 2004, p. 26.
Nel 1974, il teologo di Tubinga, Herbert Haag, oltre a negare lesistenza del Diavolo,
afferm addirittura che la credenza della Chiesa Cattolica nellesistenza di Satana aveva
causato il nascere dei culti demoniaci! (cf. H. HAAG, La credenza nel diavolo, Arnoldo
Mondatori Editore, Cls (Tn) 1974, pp. 234, 248-249, 256, 270-273) Le tesi del prof. Haag
contrastano con la fede cattolica, con il Magiste-ro, con la storia e con il buon senso!
Introvigne, che fa parte di tali studiosi, per lo meno concede che in quei Sab-ba
stregoneschi medievali e rinascimentali possa esserci stato qualche atto di culto al Diavolo
[cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 21-27 (p. 24)].
Tra questi studiosi (bravi a criticare a oltranza gli ecclesiastici medievali che parlano di
satanismo cataro: cf. MALCOLM LAMBERT, I Catari, Piemme, Casale Monferrato 2002,
pp. 174-176, 388, 393.
In rapporto agli studiosi sopra citati, mi sembra pi equilibrato e veritiero larticolo di mons.
Antonino Romeo, il quale afferma lesistenza di un certo culto a Satana tra gli gnostici
antichi e medievali (Catari provenzali, Luciferiani tedeschi) ecc (A. ROMEO, Satanismo,
in Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Firenze 1953, col 1956-1957). Lo
gnostico crede di avere in s una sostanza di-vina che deve risvegliare e liberare dalle
tenebre. Sia gli gnostici che i manichei intendevano il Serpente della Genesi quale rivelatore
della verit [cf. A. MAGRIS (a cura di), Il manicheismo. Antologia dei testi, Morcelliana,
Brescia 2000, p. 38]. Per gli gnostici, il Serpente della Genesi era lAngelo del Bene che
permise la libera-zione di Adamo attraverso la degustazione del frutto proibito.
SantAgostino, nel De Haeresibus, 46, afferma che i Manichei identificavano il Serpente
della Genesi con il Cristo: era stato lui ad illuminare Adamo ed Eva, mentre invece, il
Principe di questo mondo aveva proibito loro di toccare lalbero della scienza del Bene e
del Male (cf. C. RIGGI, Epifanio contro Mani, Pontificium Institutum Altioris Latinitatis -
Pontificii Atheni Salesiani, Rom MCMLXVII [1967], p. 143, nota n 29).
Gi in un suo studio del 1980, a proposito di Georges Bataille (il quale elogiava il Diavolo,
lerotismo, la morte), Massimo Introvigne ha usato lespressione sata-nismo filosofico [Cf.
M. INTROVIGNE, Lerotismo come culto della morte: Bataille, in Cristianit, n 67,
novembre 1980, p. 14 (pp. 9-14)].
AA. VV., Il Libro Infernale Completo trattato delle Scienze Occulte, Edizioni
Mediterranee, Roma 1984, pp. 121-122. Questo libro dinferno ancora distribui-to dalle
Edizioni Mediterranee che lo presenta addirittura come una raccolta di grande valore,
contenente rari ed efficaci testi magici; di grande aiuto per scoprire integralmente il mondo
della magia. Unopera senza precedenti, incredibile nel suo genere (Edizioni Mediterranee -
Catalogo 2005, Roma, p. 116). Mi sembra che attorno alle Edizioni Mediterranee ruota un
ambiente di destra esoterica (for-se anche massonica), simpatizzante per lesoterista siciliano
Julius Evola.
Nella sua autobiografia, Crowley confessa di essersi rivolto alla magia nera, ma il Diavolo
dei maghi non gli piaceva; egli preferiva invece il Satana del poeta Milton, il Satana eroe di
libert Lo stesso Crowley narra di una sua esperienza di trance e di identificazione con
unentit demoniaca (Choronzon) (cf. A. CROWLEY, The Confessions of Aleister
Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan, London-Boston-Henley 1986, pp. 81,
126, 622-623).
Si pu trovare una serie di recenti libri e messaggi luciferiani in http://home. tiscali.nl/
gibbon/lucifer.htm. In un articolo comparso alcuni anni fa su L Osservatore Romano,
Teresa Osorio Gonalves ha scritto che senza voler generalizzare a tutto il New Age,
tuttavia non si pu ignorare che secondo esponenti notori del New Age (Alice Bailey, David
Spangler, Benjamin Creme) Lucifero lagente delliniziazione nella nuova era, colui
che guida alla Era dellIlluminazione. Lautrice afferma an-che collegamenti tra ambienti
massonici e cultura New Age (cf. T.O. GONALVES, Una chiave per capire la Nuova
Era (New Age), in LOsservatore Romano, Gioved 7 Maggio 1998, Citt del Vaticano, p.
6).
In un suo studio sul New Age, Massimo Introvigne ha scritto: Se il New Age che quasi
per definizione non ha fondatori, ne avesse uno, si tratterebbe di David Spangler (M.
INTROVIGNE, Storia del New Age 1962-1992, Cristianit, Pia-cenza 1994, p. 134).
Spangler pu esser considerato una sorta di portavoce del New Age (ivi, p. 135).
D. SPANGLER, Reflections on the Christ, Findhorn Publications, Findhorn (Scot-land)
19813 (19781), pp. 32-45. Nel capitolo quarto qui citato (Lucifer, Christ and God), Spangler
scrive 48 volte il sostantivo Lucifer e 4 volte laggettivo Lucife-ric. Dopo alcuni anni, in
un altro libro, Spangler cerca, in modo poco convincen-te, di difendersi dalle accuse di
satanismo che alcuni fondamentalisti gli hanno mosso. Tuttavia, Spangler ripropone in
sostanza le teorie sopra riportate, per cui a buon diritto, merita lappellativo di
luciferiano (cf. D. SPANGLER ANGLERHOM-PSON, Reimagination of the World,
Bear & Company Publishing, Santa F, New Mexico (USA) 1991, pp. 132-133, 174-175)
Nel 1995, la suddetta Bear & Company Publishing ha pubblicato un libro (The Pleiadian
Agenda. A New Cosmology for the Age of Light) con presunti messaggi di Lucifer il
quale ovviamente si pre-senta come una forza (angel, force) benefica alluomo (cf.
http://home.tiscali.nl/ gibbon/lucifer.htm). Cf. anche Lucifer: New Age Spirituality
Dictionary on Lucifer, in http://www.experiencefestival.com/Lucifer/id/116403, sito web
(legato ad ambienti neo-induisti e New Age) visitato il 30-08-2005.
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli ostacoli sulla via
dellevoluzione, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 9-10. Sarebbe interessante indagare
se questo libro della Giovetti sia conosciuto e apprezzato in ambienti massonici italiani
Cf. ivi, p. 21. Paola Giovetti associa Prometeo (semi-dio che rub il fuoco sacro a Zeus) a
Lucifero, portatore di luce e conoscenza (ivi, p. 22). La studiosa ita-liana cita con piacere
alcuni autori che hanno, in vario modo, elogiato Lucifero (John Milton, William Blake,
Goethe, Jakob Lorber, Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Oswald Wirth (ivi, pp. 23-37,
46-49, 146-147).
Cf. P. GIOVETTI, LAngelo caduto. Lucifero e il problema del male, pp. 146-147.
Cf. G. CASALINO, Il nome segreto di Roma. Metafisica della romanit, Prefazio-ne di
Giandomenico de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2003, pp. 143-144. Quel libro di
Giandomenico Casalino stato positivamente recensito in http:// www.alchemica.it/
recensioni/aprile2004.html.
J. EVOLA, Liniziazione nel mondo moderno (intervista), in G. DE TURRIS (a cura di),
Testimonianze su Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 19852, pp. 352-353. In
quellintervista (pp. 332-354), Evola (1898-1973) ebbe a dichiarare che un mae-stro
certosino di noviziato gli rimprover latteggiamento luciferino della sua ri-cerca di auto-
realizzazione individuale (pp. 351-352). Sembra che Evola elogi il carattere iniziatico del
tantrismo (dove predominano la donna e lorgia) ed ammetta luso controllato di droghe
nelle esperienze iniziatiche, come nel caso delle iniziazioni centro-americane degli indigeni
(pp. 344-345). Evola apprezza Giuliano Kremmerz (esperto di magia sessuale) e Crowley
definendoli iniziati (pp. 337, 344). Evola fu interessato allalchimia, al tantrismo,
propugnatore dellidealismo magico.
R. ASQUACIATI, Satan et Lucifer, in Spiritualit Catare, N 30, t 1997, in www.
cathares.org/spiritualitecathare003.html. assai curioso osservare che mentre vi sono storici
medievisti che si sforzano di scagionare ad ogni costo i Catari medie-vali dalle accuse di
culto a Lucifero, al contrario vi sono attualmente neo-catari (o neo-gnostici) i quali,
richiamandosi proprio ai veri Catari medievali, giustificano la loro grande simpatia (e culto)
per Lucifero ritenuto il vero dio o spirito di lu-ce, liberatore degli uomini Tra
quegli storici che negano lesistenza di un luci-ferismo cataro ed accusano facilmente Papi
(es. Gregorio IX) ed Inquisitori me-dievali di grande ignoranza: cf. Malcolm LAMBERT, I
Catari, Piemme, Casale Mon-ferrato 2002, pp. 174-176.
Cf. TAU JOHANNES [LORIS CARLESI], Catechismo Gnostico. Lezione XII/a. Lucife-
ro/Satana e il problema del male/dolore, in Conoscenza, [rivista legata ad am-bienti della
Chiesa Gnostica italiana, alla quale appartengono anche massoni ita-liani] anno XII, n. 3,
maggio-giugno 1976, Firenze, pp. 4-13; cf. TAU JOHANNES, Catechismo Gnostico.
Lezione XIII/a. Lucifero/Satana e il problema della soffe-renza, in Conoscenza, anno XII, n.
4-5, luglio-ottobre 1976, Firenze, pp. 41-49. Alla Chiesa Gnostica o Accademia di Studi
Gnostici possono appartenere anche massoni di qualsiasi Obbedienza (Gran Loggia o
Grande Oriente). Cito alcuni nomi di massoni (GOI) legati in quel periodo (anni 70-80) alla
Chiesa Gnostica e alla rivista Conoscenza di Carlesi: Francesco Brunelli, Carlo Gentile 33,
Renzo Baccioni 33, Vittorio Vanni
Lucifero, in www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/lucifero.htm, sito visitato il
23-08-2005, p. 15. Da questo website possibile scaricare la rivista gnostica on-line, Lex
Aurea. Il medesimo racconto si trova anche sul sito www.alchemica.it/ lucifero.html (sito
visitato il 03-11-2005 e chiuso poco tempo dopo). Il sito www. alchemica.it sembra esser
stato legato ad ambienti esoterici di destra, una sorta di nazi-fascismo esoterico Quel sito
web ha recensito benevolmente ledizione italiana del libro Luzifers Hofgesind, scritto nel
1937 dal colonnello delle SS nazi-ste Otto Rahn (1904-1939), il quale elogiava Lucifero
come Portatore di Lu-ce, dio o divinit dei Catari, veri Custodi del Graal (la perfezione
umana) in anti-tesi alla Chiesa Cattolica (www.alchemica.it/recensioni/gennaio2005.html).
Rahn elogia Lucifero e mostra grande odio verso gli Ebrei, i Cristiani, i Gesuiti e la Chiesa
Cattolica. Lopera dello gnostico-luciferiano Rahn fu molto apprezzata dal Capo delle SS
Heinrich Himmler. Cf. O. RAHN, La Corte di Lucifero. I Catari guardiani del Graal,
Societ Editrice Barbarossa, Milano 2002, pp. 14-15, 33, 51, 56, 64, 73, 77-79, 132, 146.
Rahn mostra anche disprezzo verso il fenomeno Lourdes con-dividendo le tesi del positivista
Emil Zola (ivi, p. 97). Ho rivisitato il website www. alchemica.it nel febbraio 2006 ed ho
scoperto che esso ha cessato la sua attvit dopo circa tre anni di vita. Il racconto Lucifero
di Friederich von Licht (sul website di www.alchemica.it, poi su www.fuocosacro.com) lho
trovato anche nella sezione La-voro della Commissione di Studio del website della
Precettoria Toscana di un sedi-cente gruppo templare Ordo Supremus Militaris Templi
Hierosolymitani OSMTH (www.iltemplare.com/lucifero.htm website visitato il 22 novembre
2006).
SAMAEL AUN WEOR, Lucifero e Demoni scuola samaeliana, in www.fuocosacro.
com/pagine/appunti/luciferodemoni.htm, sito visitato il 23-08-2005.
Cf. http://www.light-bringer.com/Gnosis/Gnoses/introduction.html (sito web visi-tato il
08-11-2005).
Cf. E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
H. P. BLAVATSKY, The Secret Doctrine, 2 volume, Anthropogenesis, Thesophi-cal
Publishing Company, London (England) 1888, pp. 507-515.
Cf. A. CROWLEY, Magick, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, p.
364, nota n 5; pp. 432-439, 456.
Cf. A. BAUMANN, ABC der Anthroposophie, Hallwag Verlag, Bern und Stuttgart 1986,
art. AHRIMAN und LUZIFER, pp. 1-5. Luzifers Geschenk ist die Freiheit (ivi, p. 4),
Luzifer das Licht (ivi, p. 5). Steiner fu anche in contatto con lesoterista Edouard Schur il
quale, nel 1909 a Monaco di Baviera, tenne un dramma teatra-le dal titolo Die Kinder des
Luzifer (ibidem).
Cf. U. D. CISARIA, La Scienza dei Magi - Dizionario dei Termini Ermetici dallOpera
Omnia di Giuliano Kremmerz, vol. IV, Edizioni Mediterranee, Roma 2001 [19761], art.
LUCIFERO, p. 222.
Cf. I. REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, cerimonie, vol. II,
Edizioni Mediterranee, Roma 1980, pp. 247-255.
Tale societ (custode delle dottrine del mago napoletano Giuliano Kremmerz) ha sede a Bari
e si dedica a ermetismo ed alchimia. Mario Krejis scrive che Er-mete-Thot-Mercurio fu
anche il Lucifero portatore di luce, il pi bello e potente tra gli Arcangeli, che la volont
divina sprofond negli abissi dellInferno (ossia nel corpo), per aver egli osato donare agli
uomini i sacri riti dellimmortalit (M. KRE-JIS, Tsecundia, Ibis, [testo ispirato alle dottrine
di G. Kremmerz] in www. societ-ermetica. it/old_societ_ermetica/testi/
ths_classici2%20txt.htm, p. 2 di 7, sito visi-tato il 18/11/2004).
Il website della Societ Teosofica Italiana (www.teosofica.org) pubblica on-line il Glossario
de La Dottrina Segreta di Madame Blavatsky (fondatrice della Societ Teosofica). Il
Glossario stato realizzato da Michele Zappal studioso della ce-lebre opera blavatskyiana
(forse anche massone?). Nel suddetto Glossario (mes-so on-line dallanno 2002), alla voce
Lucifero leggiamo che costui la stella del mattino, lAngelo della Luce, il Portatore di
Luce e di Vita, lo spirito dellIlluminazione intellettuale e della libert di pensiero, il
vero salvatore delluomo contro Jehovah cattivo. Lucifero luce divina e terrestre,
Spirito Santo e Satana, Causa ed Effetto della Vita e della Morte universali. Alla voce
Satana del Glossario teosofico leggiamo che Dio e Satana sarebbero due fac-ce della
stessa realt. Il Glossario rimprovera la Chiesa Cattolica di aver inventa-to il Diavolo come
entit separata e nemica di Dio. Secondo la Teosofia di Mme Blavatsky, Satana, il Serpente
della Genesi, il Padre dellUmanit Spirituale, colui che aperse gli occhi allautoma creato
da Yeho-wah. Avversario di Geova, Salvatore dellUmanit, Satana rappresenta lenergia
attiva [] Egli Fuoco, Lu-ce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civilt,
Libert, Indipen-denza. [] Egli brucia nellInferno, il mare di fuoco, ossia il Sole, che
fonte di vita nel nostro Sistema. Il Logos e Satana sono rispettivamente laspetto pi e-
levato e quello pi basso di Lucifero. Ancora, alla voce Satana, leggiamo nel Glossario
Teosofico: Satana, il Drago Rosso, il Signore del Fosforo, Lucifero, il Portatore di Luce,
dentro di noi, la nostra Mente, il nostro Tentatore e Reden-tore, intelligente Liberatore e
Salvatore dalla pura animalit. Senza questo princi-pio non saremmo nulla pi che
animali! (cf. M. ZAPPAL, Glossario de La Dottri-na Segreta di Helena P. Blavatsky, in
http://www.teosofica.org, voci Lucifero e Satana, sito web visitato il 01/12/2004).
Cf. M. HEINDEL, La cosmogonia dei Rosacroce o il Cristianesimo mistico [titolo originale:
The Rosicrucian cosmo-conception or mystic Christianity], Fratelli Boc-ca Editori, Milano
19531, pp. 298-300, 372-373.
Cf. V. CRABTREE, The Aspect of Lucifer, in www.dpjs.co.uk/lucifer.html . Il sata-nista
Crabtree riporta gli elogi a Lucifer nella tradizione esoterica. Crabtree cita e-splicitamente
Madame Blavatsky, Eliphas Levi e Rudolph Steiner, i quali presentano indubbiamente
Lucifero in veste positiva quale essere o forza di luce. Il Crabtree elogia Lucifer come
the Light and Way (www.dpjs.co.uk/litanies /lucifer.html)
Cf. A. J. PERNETY, Dictionnaire Mytho. Hermtique, 1758, art. Matire, art. Luci-fer, in
http://perso.club-internet.fr/alkest/misaujourdec/alchimie.dictiomyt.htm, sito web visitato il 25
novembre 2004. Secondo il celebre esoterista e massone (ex monaco benedettino) Dom
Pernety, in Alchimia, Lucifero il nome della Materia Prima dopo lOpera al Nero
(putrefazione) e allinizio dell Opera al Bianco. Circa il Lucifero alchemico come Opera al
bianco e simbolo del Mercurio alchemico, vedi anche: P. CONTRO, Dante templare e
alchimista. La Pietra Filosofale nella Divina Commedia. Inferno, Collana Biblioteca
Massonica, Bastogi Editrice Italia-na, Foggia 1998, pp. 41, 196-198. NellAlchimia
esoterica, lInferno rappresen-ta lOpera al Nero (ossia la fase della putrefazione, tappa
necessaria nel proces-so alchemico) e il Diavolo lagente magico, ossia la forza della
Natura indi-spensabile per il compimento dellopera alchemica (cf. CONTRO, op. cit., pp.
27, 41, 46, 134-135). Circa il collegamento tra il Mercurio alchemico, lHiram massoni-co e
il Diavolo dei Tarocchi: cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p.
362.
Cf. FULCANELLI, Il mistero delle Cattedrali e linterpretazione esoterica dei sim-boli
ermetici della Grande Opera, terza edizione ampliata con tre prefazioni di Eugne Canseliet,
F. C. H., Edizioni Mediterranee, Roma 20013 [19721], p. 50.
Cf. E. M. SEGNI, Letture di Fulcanelli. Mater-Materia, 20 dicembre 1999, in http://
www.zen-it.com/ermes/studi/segni2.htm, sito visitato il 10 agosto 2005. En-rico Maria Segni
cita e commenta brani tratti dalle opere di Fulcanelli: Les De-meures Philosophales, 2 vol.
(ediz. 1965) e Les Mystres des Cathedrales, (ediz. 1964). www.zen-it-com, un sito
internet di cultura massonica ed esoterica gesti-to da Maurizio Nicosia, massone del Grande
Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani.
Nel dicembre 2005 stata consacrata ad Arezzo la Loggia Fulcanelli N 200, che la
sesta loggia aretina allobbedienza della Gran Loggia Regolare dItalia (GLRI), gruppo
massonico filo-inglese in comunione con la Massoneria regolare inglese: http://
lnx.grandlodge-italy.org/phpnews/show_news.php?uid=66, website visitato il 9 gennaio
2006. il website della GLRI, rubrica Notizie ed Eventi.
Tra questi studiosi cattolici (forse il principale e pi noto) ancora Massimo IN-
TROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf. IDEM, Che
cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del problema, in I-DEM (a cura di),
Massoneria e religioni, Elledici, Leumann 1994, pp. 55-62; cf. I-DEM, La massoneria,
Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della magia, Ancora, Milano
1998, pp. 92-93. Per una mia critica al minimismo di Introvigne circa i rapporti tra
massoneria e magia: cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica
del Sacrificio Umano al Terzo Grado di Maestro Massone (II Parte), in Immaculata
Mediatrix, Rivista internazionale di Teologia mariana, Istituto Teologico Immacolata
Mediatrice, Anno V, N 2/2005, Frigento, pp. 244-245 e nota n 16, p. 244. Lintero
articolo a pp. 239-272.
P.-R. KNIG (a cura di), Der OTOA-Reader, ARW-Hiram Editino, Mnchen 1994, p. 56,
pp. 114-116, pp. [non espressamente numerate] 136-137, 144, 151. Peter R. Knig
insignito dei gradi Memphis-Misraim, OTO e OTOA.
P.-R. KNIG, Das OTO-Phnomen, ARW-Hiram Edition, Mnchen 1994, p. 227. Magia
omosessuale maschile, anche allXI ed ultimo grado dellOTO (cf. P.-R. KNIG, Der
OTOA-Reader, pp. 114, 116).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 394-396; cf. IDEM, Torino e la Chiesa
di satana, in Il Settimanale di Padre Pio, N42 - 24 ottobre 2004, pp. 25-26.
R. CHISSOTTI [GOI, 32 RSAA], Moderno Dizionario Massonico, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 2001, art. Ambelain, p. 19.
Cf. R. AMBELAIN, Le Martinisme. History and Doctrine, Editino Niclaus Paris 1946,
English edition by Pierce Vaughan 2003, version pdf, pp. 4-5, nota n2.
Cf. R. AMBELAIN, La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo massoni-co, (da
IDEM, Le Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N1, Gen-naio-Febbraio
1973, Firenze, pp. 10-12. Conoscenza la rivista del gruppo gno-stico fiorentino di Loris
Carlesi.
Cf. M. NERI, Principi e ordinamenti iniziatici femminili Parte I, in www. ritosimbilico.net/
studi2/studi2_03.html Alla fine della suddetta galleria vi unimmagine tratta dalla
copertina del Boletin Masonico del Grande Oriente degli Stati Uniti del Mes-sico (fine sec.
XIX-inizi sec. XX). Si vede una giovane donna del tutto nuda che vola (con ali) su di una
citt recando la fiaccola della luce, mentre il sole sta sorgendo dal mare. Con molta
franchezza, il massone Neri riconosce che quellimmagine an-ticipa certe copertine di
settimanali odierni Davvero un interessante collegamento tra cultura massonica e nudismo

Nelle note che seguono presento una discreta porzione delle testimonianze che ho trovato su
tale argomento.
E. ROMANO [G. CARDUCCI], Inno a Satana, in Bollettino del Grande Oriente della
Massoneria in Italia, vol. II, anno III, fasc. VII-XI, settembre-dicembre 1867/gennaio 1868,
Firenze 1869, pp. 330-334; R. FOLENGO, La redenzione del diavolo, in Lu-men Vit,
[rivista del GOI], N 7, luglio 1954, Roma, p. 8; C. GENTILE [33 RSAA], Sul rituale di
Apprendista, in Rivista Massonica, [GOI], n. 9, novembre 1971, Ro-ma, p. 498; G.
ROCCHI, Il Diavolo, in Rivista Massonica [GOI], N 2, febbraio 1977, pp. 90-98; A.
CHIARLE, Ma s, andiamo al diavolo, in Hiram [GOI], N 1, gennaio 1989, p. 29; V.
TARTAGLIA [GOI], Filosofia Esoterica. Lo spirito e la cono-scenza esoterica, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1999, pp. 63-65, 77, 110; V. VANNI [GOI], Il Diavolo. XVa
La ma d e i Ta r o c c h i , i n h t t p : / / www. n e a - a g o r . c o m/ mo d u l e s . p h p ?
name=News&file=article&sid=3, sito web visitato nel marzo 2005; A. CHIARLE [33
RSAA], Il massone Carducci cant il Risorgimento (Avanti!, 25 luglio 2005), in Erasmo
Notizie, Bollettino dinformazione del Grande Oriente dItalia, Anno VI, N 14, 31 luglio
2005, Societ Erasmo, Roma, p. 19; J. ME-HNERT, Zwischen Skylla und Charibdis, in
Tau Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD],
N II/1990, pp. 94-95; M. GRA-ZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editrice,
Latina 2001, pp. 69-70; O. WIRTH [GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni
Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la
mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998 [Editions de la
Maisnie, 19831], pp. 161-163; A. PIKE 33, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice
Italiana, Foggia 1993, p. 223; IDEM, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scot-
tish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33, Washingtonn D.C., USA,
1919, p. 102.
[Anonimo] Inno alla Luce, in Rivista Massonica [GOI], anno XLI, n. 19-20, di-cembre
1910, Roma, p. 468; F. BONAF, Qui tes-Vous Gnral Pike?, in Travaux de Villard de
Honnecourt, Tome XIII (1e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly-sur-Seine
1977, p. 63 ; Y. VAHLAS, Lucifer, fils de laurore, in Travaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 37 (2e srie), Grande Loge Nationale Franaise, Paris
1998, p. 91, 98, 100-101; F. BRUNELLI [GOI], Principi e metodi di massoneria operativa,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994 [19821], p. 86; F. INDRACCOLO [GOI e RSAA],
Per non confondere Satana con Lu-cifero, in LIncontro delle genti [RSAA], N 2, aprile-
giugno 1989, ERA-INCONTRO, Roma, p. 12; I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia,
Studi Muratori Seconda Ac-cademia Teorico-Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di
Simbologia Murato-ria - GOI], Oriente di Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.
montesion.it/ tavole/Quaderni/_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web
visitato il 10 marzo 2005; M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e oltre, in Hiram, Rivista del
Gran-de Oriente dItalia, N1/2005, p. 58; J. J. ROBINSON, M.M., Albert Pike and the
Morning Star, in Heredom Transactions of the Scottish Rite Research Society, vol. I,
Washington D.C., USA, 1992, p. 113 (pp. 107-114); W.K. MAC NULTY [UGLE], The
way of the Craftsman. A search for the spiritual essence of Craft Freemasonry, Central
Regalia Ltd, London 2002, pp. 113-115, 133-134, 163.
Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de ldifice connu sous
le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], Tavola I (Pl. 1); M.
SEGRE [GOI], Il Peccato di Adamo, in Lumen Vit [GOI], N 7, luglio 1959, Roma, pp.
206-212; C. GENTILE [GOI- NTILE LO, Evolu-zionismo scientifico ed evoluzione
iniziatica, in Rivista Massonica [GOI], N 4, giugno 1978, Roma, p. 261; F. FERRARA
[GOI], Dalle tenebre alla luce, Edizioni Brenner, Cosenza 20022, p. 26; Atti Quatuor
Coronati n 3 Le Tavole del 2002, Circolo di Corrispondenza della Quatuor Coronati in
associazione con la R.L. Quatuor Coronati 1166 allOr. di Perugia [GOI], Perugia 2003,
pp. 115, 167; A. PIKE 33, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-209; IDEM, Morals and
Dogma, 1871, pp. 839-844; O. WIRTH [GLDF- 33RSAA], La Franc-Maonnerie rendue
intelligible ses adeptes. Sa philosophie, son objet, sa mthode, ses moyens. Tome II. Le
Compagnon, Edition Dervy, Paris 2001, 2002 [1931], pp. 73-75; G. CETTOUR BARON,
Le parcours initiatique la lumire des contes de fes, in Tra-vaux de la Loge nationale de
recherches Villard de Honnecourt, N 41, Grande Lo-ge Nationale Franaise, Paris 1999,
pp. 140-141; J.S.M. WARD [UGLE, 18 RSAA], Freemasonry and the Ancient Gods,
Simpkin, Marshall, Hamilton, Kent & Co., Lon-don 1921, pp. 63-64; A. CATHCART
BRUCE [UGLE], The Mount of Blessing, in Tran-sactions of the Dormer Masonic Study
Circle, Paper N 103, vol. IV, London s.d., p. 7; R. W. HARWOOD [UGLE], The
Masonic Working Tools, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper N
133, vol. V, London, s.d., p. 16.
Cf. il mio La Passione di Hiram Abif, in Immaculata Mediatrix, N 2/2005, pp. 243-244.
NellInno di chiusura della Loggia i Massoni (secondo Rituale Emulation) in-neggiano al
Dio di Luce (God of Light): Emulation Ritual, Lewis Masonic, Hersham [England]
2001, p. 238.
Cf. P. SIANO, La Passione di Hiram Abif: Morte simbolica e Metafisica del Sacrifi-cio
Umano al Terzo Grado di Maestro Massone II Parte, in Immaculata Mediatrix, Rivista
internazionale di teologia mariana, Anno V, N2/2005, pp. 239-272.
Sullequivalenza Maestro Massone (Maestro di Loggia) = Lucifer: Cf. J.R. CLE-LAND,
Masonic Light, in Transactions of the Dormer Masonic Study Circle, Paper n. 55, vol. II,
London s.d., p. 7; cf. R. DI CASTIGLIONE, Corpus Massonicum. Intro-duzione ai miti, riti
e simboli della Libera Muratoria, Atanr Editrice, Roma 19892 [19841], pp. 225-232; J. J.
ROBINSON, M.M.., Albert Pike and the Morning Star, in Heredom Transactions of the
Scottish Rite Research Society, vol. I, Washin-gton D.C., USA, 1992, p. 113.
Vedi anche C. DYER [UGLE], Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic,
Shepperton 1991, p. 92 e plate 2; M. FAGIOLO (a cura di), Architettura e Massoneria.
Lesoterismo della costruzione, Prefazione del Gran Maestro (GOI) Gustavo Raffi, Gangemi
Editore, Roma 2006, p. 171, ill. n 9; M. GRAZIANI [GOI], Liniziazione mas-sonica,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2006, p. 78.
W. Bro. A. J. COLBY TINGEY, The Morning Star, in The Masonic Record, vol. 33, April
1953, N 5, London [England], p. 130.
A. E. WAITE, A New Encyclopaedia of Freemasonry, Wings Books, Combined edition
(two volumes in one), New York 1996 [19211], vol. I, p. IX.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, p. 102.
Cf. S. GAROFALO (a cura di), La Sacra Bibbia Il Libro dei Re, Marietti, Torino-Roma
1960, pp. 101-102, 106. Sul culto cananeo ad Astarte e Moloch: cf. F. FE-STORAZZI
TORAAGGIONI, Il messaggio della salvezza, vol. 2, ElleDiCi Torino-Leumann 1988, pp.
72-76.
Cf. A. HORNEFFER, Symbolik der Mysterienbnde, Anthropos Verlag, Prien am
Chiemsee 19242, p. 61.
Nellelenco on-line delle Logge storiche del Grande Oriente dItalia (GOI), sco-priamo che a
Livorno, intorno al 1915, risultano due logge chiamate Ebli e Fi-des Risorta e
Ebli (www.grandeoriente.it/Logge/lsdata.asp sito web visitato il 9 gennaio 2006. A
Firenze, nel 1905 fu fondata la Loggia Lucifero (GOI). I Mas-soni del GOI di primo
Novecento sapevano bene che Ebli Lucifero. Sulle adunanze ordinarie al 30 grado
RSAA, Taxil scriveva (nel 1888): Finalmente, quando lAeropago ha potuto procurarsi
unostia consacrata, vien profanata, in olocausto a Satana, crivellandola di colpi di pugnale,
al grido selvaggio di Nekam Adonai! Tale il culto di Ebli, nella sua pi segreta liturgia [L.
TAXIL, I misteri del-la Frammassoneria, 18881, p. 391 (IDEM, Storia segreta della
Massoneria, 1992, p. 391)]. Taxil ha davvero inventato tutto?
Cf. A. DE SAINT-ALBIN, Les Francs-Maons et les socits secrtes, E. Dentu, Paris
1862, pp. 91-112; cf. G. DE CASTRO, Il Mondo Secreto, vol. IV, G. Daelli e C. Editori,
s.l. 1864, pp. 39-41; Cf. U. BACCI [33], Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel
Solstizio dEstate dellAnno della Luce 0009081 [19081], Edizione riser-vata ai Liberi
Muratori, pp. 200-206; cf. U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, Editrice Vita Nova,
Roma, 19222, Edizione riservata ai Massoni, pp. 110-118; cf. A. VIVONA, Massoneria
simbolica e massoneria scozzese, in Era Nuova Rivista Mensile della Massoneria Italiana,
anno I, n. 1, giugno 1956, Roma, pp. 6-7; cf. W. ANCESCHI, La vera storia dei figli della
luce, in Lumen Vitae [rivista del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani], n. 7, luglio
1956, Roma, pp. 226-228; Cf. W. ANCESCHI, Esaminando due leggende massoniche, in
Lumen Vitae, n. 7, luglio 1958, Roma, pp. 235-238; cf. W. ANCESCHI, Gli elementi
dellesoterismo cristiano, in Lumen Vit, n. 10, ottobre 1958, Roma, p. 339, testo e nota n.
1; cf. U. GOREL PORCIATTI [33], Simbologia Massonica. Massoneria Azzurra, Atanr,
Roma 19918 (19461), p. 173; cf. W. SCHERPE, Das Unbekannte im Ritual. Versuch einer
Dar-stellung von Instruktionen fr Ritual, Symbolik und Logenordnungen in der Gro!-loge
AF und AM von Deutschland, Braunschweig 1981, p. 146; cf. H. KESSLER [VGLvD -
ER PETI E, Hiram und das Verlorene Wort Das Ritual des III. Grades, in Tau
Zeitschrift der Forschungsloge Quatuor Coronati N 808- Or. Bayreuth [VGLvD], N
1/1987, p. 59; cf. J.B. LEVY [GLNF -33 RSAA], Grard de Nerval et le mythe dHiram,
in Travaux de la Loge nationale Villard de Honnecourt, n. 16 (2e srie), 1er semestre,
Grande Loge Nationale Franaise, Neuilly sur Seine 1988, pp. 47-50, 63-64 ; cf. A.
LEHNER [VGLVD], Das wunderbare Wissen vom Wesen der Welt. Eine Ritualkunde fr
Freimaurer-Meister, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1993, pp. 109-113; cf. A. RODONI-
DONIANNIER, Tubal-Kain eine Studie, Intern, Die Bauhtte Verlag, Bonn 1996, pp.
8-9, 29-35, 41; cf. J. TRESCASES [GLNF], La symbolique de la mort ou hermneutique de
la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris 1998, pp. 161-163; cf. A.R. SCHMIDT
PATIER, A lenda de Tubal-Cam. Seus Fundamentos bblicos, mticos e lendrios / The
Legend of Tubalcain. His Biblical, Mythical, and Legendary Fundaments, in Minerva Ma-
nica. Cultural Magazine of the Grand Orient of Brazil, Year I Fev/Feb 1998, Es-pecial
Number, Brasilia, pp. 12-14; cf. Enseignement du Matre Install, in R. RI-CHARD,
Dictionnaire Maonnique, Editions Dervy, Paris 1999, pp. 762-777; cf. H. BANKL
[GLv], Hiram: Biblisches- Sagenhaftes- Historisches, Edition zum rauhen Stein- Studien
Verlag, Innsbruck-Wien-Mnchen-Bozen 2000, pp. 45-48; Cf. R. AMBELAIN [GODF,
GOB], La dottrina di Martinez de Pasqually e lEsoterismo mas-sonico, (da IDEM, Le
Martinisme traduz.di Caio Mario Aceti) in Conoscenza, N 1, Gennaio-Febbraio 1973,
Firenze, pp. 10-12, articolo che anche on-line in: http://www.esoteria.org/documenti/
massoneria/dottrinamartinez depasqually.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005;F.
CODIGNOLI [GODB], Tubal-Caim e seu signifi-cado para a Masonaria, in http://
www.freemasons-freemasonry.com/ Codignoli tubalcaim.html, sito web visitato il
15/07/2005, pp. 24-26 di 50; cf. PHOENIX (Gran Lo-gia Operativa Latina y Americana),
Eblis-Cain-Hermes-Hiram, in Symbolos. Re-vista internacional de Arte-Cultura-Gnosis, in
www.geocities.com /symbolos/ cain_hiram.htm.
Cf. F. LACHOWER I. TISHBY, The Wisdom of the Zohar. An Anthology of texts, vol.
II, The Littman Library of Jewish Civilization, London Washington 1994, p. 530. Il testo
dello Zohar, come il testo biblico, afferma anche che Tubalcain di-scendente di Caino (cf.
op. cit., p. 531).
Cf. G. IMHOF, Kleine Werklehre der Freimaurerei. III. Das Buch des Meisters, Ver-lag der
Schweizerischen Grossloge Alpina, Lausanne 19834, p. 134; cf. O. WIRTH [33], I
Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362; cf. J. TRESCASES [GLNF], La
symbolique de la mort ou hermneutique de la resurrection, Guy Trdaniel Editeur, Paris
1998, pp. 161-163.
Cf. G. M .S. JERACE, Dante iniziato, in Rivista Massonica (Grande Oriente dItalia-
Palazzo Giustiniani), n. 6, giugno 1972, pp. 371, 374-375, nota n. 9; Cf. J. TOUR-NIAC,
Etude sur la figure du labyrinthe, in Travaux de la Loge nationale de recher-ches Villard de
Honnecourt, N 47 (2e srie), anne 2001, Grande Loge Nationale Franaise, Paris, pp.
15-47.
Cf. S. PRICHARD, Masonry Dissected, J. Wilford, London 1730, p. 12; cf. Emula-tion
Ritual, 2001, p. 240; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori Rituali, Ata-nr
Editrice, Roma 2005, p. 40.
Nel Rituale Romanum (1614), lesorcista diceva al demonio anche questa fra-se: [...] Ipse
[Dominus Noster Jesu Christus] tibi [satana] imperat, qui te de su-pernis clorum in inferiora
terr demergi prcepit. (Rituale Romanum Pauli V Pontificis maximi iussu editum
aliorumque Pontificum cura recognitum atque ad normam Codicis Juris Canonici
accomodatum SS.mi D. N. Pii Pap XII auctoritate ordintum et auctum, Typis Polyglottis
Vaticanis, MDCCCCLIV (1954), p. 849).
Circa linterpretazione neo-catara del mito hiramitico, offrono buoni spunti i se-guenti
articoli: K. BANNIER-M. KOBLER-G. VOGGENSPERGER, Das Streben nach Licht, in
Alpina 1-2001,Gran Loggia Svizzera Alpina (GLSA), in http://www. freimaurer.ch/artikel/
art-0707.html, sito web visitato il 02.08.2005; P. LALANDE (GLNF), Il Catarismo, ovvero
la ricerca della purezza assoluta, in http://www. chimera160.it/pdf/Catari.pdf, pp. 9, sito
visitato il 14-10-2005. Lalande cerca di prendere le distanze dal Catarismo. Tuttavia - e
Lalande lo lascia intendere - la cultura massonica condivide molto latteggiamento gnostico
del Catarismo: ricer-ca della Luce, della Perfezione e dellunione con Dio al di l dei dogmi
della Chie-sa Romana. Interpretazioni gnostiche e massoniche su Lucifero angelo-spirito o
principio di Luce-Verit disceso nella materia per risalire al Cielo: C. GENTI-LE [33
RSAA], Tradizioni mediterranee: Eleusinia, in Rivista Massonica, [GOI], n. 11, novembre
1970, p. 548.
Circa linteresse massonico (assai benevolo) verso le idee di Jung: F. VENZI [GLRI], Mito,
Massoneria, Fascismo. Saggi sulla Massoneria, Mirandoliana, Ro-ma 2001, pp. 11-19; cf.
M. GRAZIANI [GLRI], Massoneria Emulation, Le Luci Editri-ce, Latina 2001, pp. 69-7;
cf. A. GEMIGNANI (GLRI), Riflessioni sulla cerimonia di elevazione, in Pietre Stones
Review of Freemasonry, in http://www.freemasons-freemasonry.com/agemin1.html, (sito da
me visitato il 06 agosto 2005). Cf. Salvi-na ARTALE, Il simbolo in Jung, in Hiram, Rivista
del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 45-50; cf. M. NICOLOSI, Jung, lalchimia e
oltre, in Hiram, Rivista del Grande Oriente dItalia, N1/2005, pp. 51-60. Per le idee di Jung
sopra esposte: cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Astrolabio, Roma 1950, pp. 29-34; cf.
C. G. JUNG, La simbolica dello spirito, Giulio Einaudi Editore, Torino 1959, pp. 74-95,
102, 251-254, 271-272; cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla
separazione e composizione degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhie-ri, Torino
1998, pp. 92, 112-114.
Cf. G. SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, Bastogi Editrice Italiana, Fog-gia
1997, p. 90, nota n 101. Almeno dal 2004 Giuseppe Schiavone (massone del Grande
Oriente dItalia) risulta appartenere al Comitato di redazione del sito web del Supremo
Consiglio del 33 ed ultimo grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato
(RSAA): http://www.ritoscozzese.it/comitato.htm. Giuseppe Schiavone scrive entusiasta
della magia sessuale orientale (tantrismo) per la rea-lizzazione dellandrogino nelliniziato
(SCHIAVONE, LAndrogino tra realt e mito, pp. 84-101). Egli spiega anche che la
massonica Stella fiammeggiante ! rap-presenta lAndrogino (maschio-femmina) che
lIniziato realizza in s grazie al me-todo di cui la Massoneria depositaria (ivi, pp. 52-53).
Cf. C. GENTILE [GOI - NTILE ERGERAlla ricerca di Hiram. I tre gradi della Massone-
ria, Edizioni Bastogi, Altair, - Collana di studi esoterici, Foggia 1980, pp. 20-21, 63.
Riccardo Chissotti [GOI, 32RSAA] spiega che il Delta Luminoso con locchio al centro,
sito sul trono del MV, rappresenta il Grande Architetto dellUniverso (GADU), il Verbo,
il Logos, il Sole, datore di Luce. Pi avanti, alla voce Demone, Chissotti spiega
che Lucifero vuol dire luminoso (cf. R. CHISSOT-TI, Moderno Dizionario Massonico,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, pp. 153-155) Allora, non difficile dedurre che quel
Delta Luminoso (simbolo del GADU) pu esser detto anche Lucifero
Cf. R. GUNON, Il re del mondo, Adelphi Edizioni, Milano 1995, pp. 48-49, 52, 69-77; cf.
R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 20036, p. 251, p. 252
nota n7, p. 254, testo e nota n 19. Gunon spiega che Lucifero, prima della sua caduta,
era lAngelo della Corona, cio langelo di Kether (in ebraico= Corona) che la 1a delle
10 Sephirot cabalistiche, (ossia e-manazioni del Dio cabalistico, En Sof). Il nome ebraico di
Lucifero come lAngelo della Corona Hakathriel, il cui numero il 666 (R.
GUENON, Il re del mondo, op. cit, p. 48, nota n 5). Interessante notare che sulla rituale
sciarpa bianca dei massoni del 33 grado RSAA raffigurata laquila a due teste sormon-tata
da una Corona! Tra i massoni del RSAA c chi ha collegato la Corona raffi-gurata sulla
sciarpa del 33 grado con la Kether cabalistica, e laquila bicipite all Androgino [Cf. M.
SEGR, Maestro Segreto 4 grado, in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed
arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- IN-CONTRO, Roma, p. 9 (6-10.)]. La
dottrina dellunione degli opposti espressa dallAlbero cabalistico delle emanazioni divine
ed anche rappresentata da quellaquila bicipite del 33 grado. Il bianco il colore della
Luce; al 33 grado il massone porta la fiaccola della Luce Massonica, e riceve la facolt di
trasmettere a tutta la Massoneria del RSAA la Luce Massonica del Supremo Consiglio
RSAA di cui fa parte Il massone 33 davvero un Lucifer massonico
Cf. P. CAMPAGNOL, Le Tre Lastre, in Hiram organo bimestrale del Grande O-riente
dItalia Palazzo Giustiniani, N 4, Ottobre 1981, pp. 114-119; cf. M. BIZ-ZARRI, Mito e
simboli della Cerca del Graal in Massoneria, in Massoneria oggi, rivista del Grande Oriente
dItalia Palazzo Giustiniani, N5, Ottobre-Novembre 1996, pp. 35-40
Gunon afferma che la Pietra angolare in realt la pietra-vertice, il corona-mento (o corona)
degli edifici, e corrisponde: alla Pietra Filosofale degli alchimisti, al Cristo, alla corona del
cranio umano (cui fanno riferimento certi gesti rituali del-la Massoneria inglese del Royal
Arch), al Golgotha (luogo del cranio), allultimo dei 7 chakra (centri energetici) induisti
(posto sul cranio umano), ossia alla realiz-zazione delluomo negli stati sovrumani
dellessere... e ancora: al Graal (lapsit exillis), alla preziosa pietra frontale di Lucifero, al 3
occhio (quello frontale) di Shiva, ... (R. GUENON, Simboli della Scienza sacra, op. cit, pp.
195, 229, 238-244, p. 244 testo e note n 20 e n 23, p. 251, p. 252 nota n7, p. 254, testo e
nota n 19).
Cf. L. PRUNETI, La via segreta. Scritti di simbologia iniziatica e di esoterismo,
Introduzione di Luigi Danesin 33, SGC GM della Gran Loggia dItalia, Presenta-zione di
Vittorio Spaccapietra, Edizioni Laterza, Bari 2005, p. 86.
Cf. ivi, p. 99.
Questa preziosa notizia fornita proprio dal massone inglese George Oliver: cf. G.
OLIVER, Introductory Dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Richard
Spencer, London 1843, p. 12. Oliver, celebre massone di alto grado dellInghilterra
dellOttocento, cur la nuova edizione dellopera del massone Hutchinson.
Cf. Elenco delle Logge Regolari secondo la loro anzianit, in W. DE DONATIS, I primi
catechismi muratori, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2001, p. 177.
Cf. A. PIATIGORSKY, Freemasonry, The Harvill Press, London 1999, p. 98.
Cf. A Defence of Masonry, 1730, in J. ANDERSON, The New Book of Constitu-tions of
the Antient and Honourable Fraternity of Free and Accepted Masons, C. Ward R.
Chandler, London MDCCXXXVIII (1738), pp. 216-226.
Cf. Brothers EUCLID Letter to the Author Against un just Cavils, in J. ANDER-SON, The
New Book of Constitutions, 1738, p. 227. Il grassetto del testo.
S. PRICHARD, Masonry Dissected, London 1730, p. 28.
M. INTROVIGNE, Cenni storici sul satanismo I Parte, in Il Settimanale di Padre Pio, n
24, 13 giugno 2004, p. 26; Cf. CESNUR (M. INTROVIGNE), Introduzione al satanismo
http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/satanismo_01.htm; cf. M. IN-TROVIGNE, Indagine
sul satanismo, pp. 49-57. Su Dashwood massone: cf. ivi, p. 53. Nei loro ritrovi, i libertini
della Societ di san Francesco di sir Dashwood si ve-stivano da francescani e le loro
donne (nobili o prostitute di lusso) vestivano da suore interessante notare il pressoch
costante legame tra satanismo-nudismo-erotismo-pornografia.
In modo poco convincente, Massoni inglesi e canadesi negano lappartenenza di Dashwood
alla Massoneria. http://freemasonry.bcy.ca/history/hellfire/hellfire.html. Daniel Willens ha
affermato che Dashwood fu ricevuto massone nella prima log-gia massonica inglese di
Firenze, tra il 1726 e il 1738 (D. WILLENS, The Hell-Fire Club. Sex, Politics and Religion
in Eighteenth-Century England, in Gnosis: A Journal of the Western Inner Traditions,
Summer 1992, pp. 16-22, in www. freemasonry.watch.org/hellfire.html. Quella loggia
fiorentina fu caratterizzata dal deismo immanentista, dallindifferentismo religioso e
dallanticlericalismo. Ne fe-cero parte personaggi come il vizioso Barone von Stosch, e
Paolino Dolci, omo-sessuale e amante del Granduca di Toscana, Gian Gastone (Cf. E
LAUDICINA, Il cappuccio e la tiara, Bastogi, Foggia 2000, pp. 16-26).
Cf. M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 54-55. Introvigne certo che lHell Fire
Club del duca di Wharton non pratic mai satanismo vero e proprio ma fu solo un club
libertino. Non ne sarei cos sicuro Il titolo infernale di quel club pu far lecitamente
sospettare qualche forma di satanismo sia pure ludico o pornografico.
Cf. J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi 1991, 1a di
copertina, pp. 7, 51, 117.
Lo studioso Eric Towers nega che negli Hell-Fire Club si sia praticato satani-smo. Di
opinione contraria sono invece Jeoffrey B. Russell, Henry T.F. Rhodes, e Massimo
Introvigne. Addirittura (ma poco credibile), Willens sostiene che Da-shwood fosse cripto-
cattolico. In realt Dashwood fu un libertino anticattolico. As-sai utile la sintesi del caso
Dashwood presentata da Introvigne e da me soprac-citata. Introvigne scrive che nel 1795 fu
pubblicato il resoconto di un ex membro del club francescano di Dashwood, John Hall
Stevenson (1718-1790). Questi aveva dato ferme e prudenti istruzioni affinch nulla fosse
pubblicato prima della sua morte. In quel resoconto Stevenson confermava il satanismo
(invocazioni ri-tuali al Diavolo) e la perversione sessuale di Dashwood (INTROVIGNE,
Indagine sul satanismo, pp. 53-54).
F. VENTURI, Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passerano, Ei-naudi
Editore, Torino 1954, pp. 205-207, 216-218, 259-262.
Cf. G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Marsi-lio Editori,
Venezia 1994, p. 430, nota n. 45.
Cf. A. PLEBE, Che cosa l'Illuminismo, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1967, pp. 7,
35-38.
Cf. A. ROMEO, Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, vol. X, 1953, col 1958.
Lappartenenza di De Sade alla Massoneria sostenuta da Lo CAMPION, Sa-de, franc-
maon, Cercle des Amis de la Bibliothque initiatique, Paris 1972, pp. 163. Leo Campion
(1905-1992), anarchico francese, iniziato in Massoneria nel 1930 in Belgio, poi rientrato in
Francia dove ha raggiunto il 33 grado RSAA. Campion ha molto apprezzato il pensiero
del marchese De Sade. Secondo Campion, Anarchismo e Massoneria condividono la stessa
vocazione alla libert. Tra i precursori di Anarchia e Massoneria, Campion annovera anche
Satan (Satana), che secondo lanarchico e massone Mikael Bakunin, leterno ribelle, il
primo libero pensatore: cf. L. CAMPION, Le drapeau noir, lequerre et le compas, Editions
Alternative Libertarie, St. Pierre dOlron (France) 2004 [19691] pp. 108. Cf. anche http://
www.anarchiste.org/memo/anarchismefrancmacon.htm; http://perso. wanadoo.fr/libertaire/
campion.html (siti web visitati nel dicembre 2005).
Pour relativiser l'horreur que l'uvre de Sade inspire souvent, disons que les infortunes que
ses hrones vivent, les tourments qu'elles connaissent et les tor-tures dont elles souffrent
forment un tableau assez noir, mais imaginons, quen plus il se soit mis
pleuvoir! [GRAND ORIENT DE FRANCE, Historique Le mystre De Sade, in
www.godf.org/histo_perso02.html, sito web visitato il 05-12-2005]. Nonostante
lopposizione del Maestro Venerabile Lalande, il De Sade sarebbe poi stato iniziato nella
Loggia Les Neufs Soeurs dal Maestro Venerabile Pasto-ret (ibidem). In un website
francese di studi massonici (e, forse, gestito da mas-soni) scritto che De Sade fu affiliato
alla Loggia Les Neufs Soeurs (1780) e, durante la Rivoluzione francese, risult tra i
membri della Loggia Les Amis de la Libert frequentata dal conte di Mirabeau
(1749-1791), il quale (nel 1783) era stato anchegli membro della Loggia Les Neufs
Soeurs (http://emsomipy.free. fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm, sito web visitato nel
dicembre 2005). Soprattut-to dopo la sua iniziazione massonica, De Sade ha scritto i suoi
capolavori di perversione tra cui: Justine (1791), Les 120 journes de Sodome (1785),
Histoire de Juliette (1797)
Interessante lo studio di J. SNOEK, Retracing the lost secret of a Master Ma-son, in Acta
Macionica, vol. 4, 5994 [1994], Grande Loge Rgulire du Belgique, pp. 5-53. Il massone
olandese Jan Snoek anche 32 grado RSAA.
Il celebre studioso ebreo e cabalista Gershom Scholem offre uninteressante sintesi del
pensiero di Frank: cf. G. SCHOLEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Giulio Einaudi
Editore, Torino 1980, pp. 38-39. Curioso notare che le tesi franki-ste (discesa agli inferi, o
morte iniziatica, contatto con le potenze infernali, vi-ta=perenne distruzione) coincidono con
la visuale esoterica prospettata di recente dal massone Claudio Bonvecchio: C.
BONVECCHIO, Esoterismo e iniziazione, in GRANDE ORIENTE DITALIA
AALAZZO GIUSTINIANI, Sulla soglia del Sacro. Esoterismo e Iniziazione nelle grandi
religioni e nella tradizione massonica, a cura di Antonio Panaino, Societ Erasmo - Mimesis
Edizioni, Roma-Milano 2002, pp. 174-178.
Cf. C. F. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton [England]
1991, pp. 113-114; cf. G. OLIVER, La Loggia Massonica. Lavori rituali, Atanr Editrice,
Roma 2005, pp. 41-42.
Cf. G. OLIVER, The symbol of glory: shewing the object and end of Free-masonry, R.
Spencer, London 1850, p. 584.
Cf. Missale Romanum ex decreto Sacrosanti Concilii Tridentini restitutum, SS. Pii V.
Pontificis Maximi, iussu editum,Clementis VIII. Et Urbani VIII., H. Dessain, Mechlinie
MDCCCLXXIX [1879], p. 147.
Cf. il mio, La Passione di Hiram Abif, op. cit., in Immaculata Mediatrix 2/2005, pp.
257-259.
Cf. G. OLIVER, Signs and symbols [1826], Kessinger Publ.Co., Kila-USA, s.d., pp. 5-15,
30-40, 154-155.
Cf. A.C.F. JACKSON [UGLE, 33 AAR], Rose Croix. A History of Ancient and
Accepted Rite for England and Wales, Lewis Masonic, Addlestone [Emgland] 19993, p. 5.
Cf. Rituale Kadosch, Supremo Consiglio dei XXXIII per la Giurisdizione Italia-na, [Palazzo
Giustiniani] Roma, 21 aprile 1913, pp. 6-11, 23, 26-27, 32-33, 45; di questo rituale ne citer
il titolo e lanno di pubblicazione. Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica.
Gradi Scozzesi, Atanr Editrice, Roma [1997], [19481. Ristampa anastatica 1981], pp. 236,
258, 266-267; cf. S. FARINA, Il Libro dei Ri-tuali del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Edizioni Piccinelli, Roma 1946, pp. 387-388; cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito
Scozzese Antico e Accettato, Edizioni Giovanni Bolla, Milano 1961[Ristampa anastatica:
Arktos-Oggero Edito-re, Carmagnola (To) 1992], p. 143; cf. R R. HUTCHENS 32, Verso
la Luce, Prefa-zione di Fred C. Kleinknecht 33 (SGC USA Sud), Edizione italiana a cura
di Elvio Sciubba 33 e Libero Bruzi [33], ERA-Incontro, Roma 1992, pp. 241-254; cf. E.
BONVICINI 33, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, Bastogi
Editrice Italiana, Foggia 1996, pp. 211-213, 220-235.
Cf. L. BIGLIOCCA, La parola, la penna e la spada, in Gradus - Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 21, Gennaio-Marzo 1998, Firenze, pp. 7-11. Nel 2001, il SGC,
Corrado Balacco Gabrieli 33 ha dichiarato: Il R.S.A.A. che il pi antico, il pi
numeroso, il pi presente dei Riti a livello mondiale. [] Il R.S.A.A. depositario di
tradizioni forti che hanno lorigine nelle Scuole Iniziati-che pi antiche dellOccidente. Le
Scuole dei Catari, dei Templari, dei Rosacroce, degli Illuminati e tante altre ancora, ma non
meno piene di Conoscenza (C. B. GABRIELI, LIntervento del Sovrano Gran
Commendatore alla Gran Loggia di Rimini, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA del
Lazio, N2 2001, Roma, p. 31)
Paper submitted by C. Fred Kleinknecht S.G.C. Southern Jurisdiction USA, in LIncontro
delle genti, Luglio-Settembre 1987, N 3, Roma, p. 17; Cf. SUPREMO CONSEJO DEL
GRADO 33 Y ULTIMO DEL REAA PARA ESPAA, The AASR as an ethical and
Spiritual proposal for the new Society, in LIncontro delle genti, N 3, Luglio-Settembre
1996, p. 13; cf. C. BALACCO GABRIELI, Microdizionario filosofico per vi-vere meglio,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003, voci Amore, Dio, Dogmi, Fa-natismi, Fede,
Globalizzazione, Religione e religiosit, Sessualit, Sovrappopola-zione, pp. 13-14, 30-32,
38-39, 41-42, 66-68, 76-79.
R. HUTCHENS, Verso la Luce, p. 280.
Cf. G. M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia. Storia, Atti,
Statuti e Rituali della Fondazione, Edizioni lEt dellAcquario, Torino 2005, p. 232; cf.
Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Supremo Consiglio dei XXXIII per la
Giurisdizione Italiana e le sue colonie, Roma 1919, pp. 5, 24; cf. U. G. PORCIATTI,
Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, Atanr, Roma 1981, pp. 299, 306; cf. S. FARINA,
Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pp. 455,
459; cf. IDEM, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Arktos,
Carmagnola 1992, pp. 213, 215-216; cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito
Scozzese Antico e Accettato, Bastogi Editrice Ita-liana, Foggia 1996, p. 258.
Idea esplicitamente espressa in G.M. VATRI, Duecento anni di Rito Scozzese Antico e
Accettato in Italia, p. 251; Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, p. 24; cf. S.
FARINA, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accetta-to, p. 459; cf. IDEM,
Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 216. Luigi Sessa 33 (GOI-
RSAA) ha scritto che il rituale del 33 grado RSAA (sopracitato) approvato da Ettore Ferrari
33 SGC, ed entrato in vigore nel 1919, tuttora vigente (L. SESSA, I Sovrani Gran
Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e
Accettato Palazzo Giusti-niani dal 1805 ad oggi, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2004, pp.
66, 189).
Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, 1919, pp. 3-4; cf. E. BONVICINI, I gradi
della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, p. 257. Al 33 grado: Il Tempio ha
paramenti purpurei, con crani, ossa intrecciate, ricamati in argento che simboleggiano come
dice il Rituale la Natura che si rigenera dalla Morte e la So-ciet Umana che si rigenera
per la Forza e la Luce dellIstituzione (ivi, p. 257), cio lIstituzione Massonica e pi
precisamente il RSAA.
Cf. E. BONVICINI, Esoterismo nella Massoneria antica, vol. 1, Atanr Editrice, Roma
1993, p. 137.
PAPUS (G. ENCAUSSE), Ci che deve sapere un Maestro Massone, Introduzio-ne di
Ubaldo Triaca 33 (1953), Editrice Atanr, Roma 1981, pp. 120-122.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, p. 307.
M. ANTOCI, Il mito e lesoterismo muratorio, in Logos Notiziario dellIspettorato RSAA
- Lazio, N2 - 2001, Roma, p. 21 (20-21).
A. SAMON, La via della psicologia sacra secondo i Tarocchi, in Hiram [GOI], N4/2005,
p. 93 (pp. 87-94).
Cf. Quinto Seminario R.S.A.A. I colori della Massoneria Scozzese e la Gran-de Opera,
in Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino seme-strale a cura del
Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 - gennaio-giugno 1992,
pp. 32-44; cf. Luglio Scozzese, Tempio Scozzese, Collana RSAA - Nuova Serie, Bollettino
Semestrale a cura del Supremo Consiglio del RSAA (Palazzo Giustiniani), anno VII, n 14
luglio-dicembre 1996, p. 27. Cf. F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N
2/2001, Ispettorato Regio-nale Lazio RSAA, Roma, p. 12-13.
Cf. G. CURCI, Il segreto massonico, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere
ed arte, anno XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, pp. 3-4; G. DEL
NOCE, Rituale e ritualit, in LIncontro delle genti, rivista di scien-ze, lettere ed arte, anno
XXIII, luglio-settembre 1983, E.R.A.- INCONTRO, Roma, p. 24; cf. [A.
TURRINETTO?], Al Convegno di Torino: attualit dellesoterismo, in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVII, ERA-INCONTRO, Roma, luglio-
settembre 1987, pp. 9-12; N. ARIANO 33, La leggenda delle graduali iniziazioni al
R.S.A.A., in LIncontro delle genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-
marzo 1988, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 15-19; Cf. Quarto Seminario R.S.A.A. - I
supporti sensoriali del R.S.A.A., in Tempio Scozzese, Bollettino del Supremo Consiglio
RSAA, Palazzo Giustiniani, Roma, n 4 luglio-dicembre 1991, pp. 40-41; Cf. Quinto
Seminario R.S.A.A. I colori del-la Massoneria Scozzese e la Grande Opera, in Tempio
Scozzese, Collana R.S.A.A. Nuova Serie, Bollettino semestrale a cura del Supremo
Consiglio del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) anno III n 5 gennaio-giugno 1992, pp.
32-33; cf. S. FRANGIONI, Alchimia e Massoneria, in Gradus, Notiziario del R.S.A.A.
delle Valli della Toscana, n. 4, settembre-dicembre 1993, Firenze, pp. 27-30; cf. F. DI PAL-
MA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale Lazio
RSAA, Roma, pp. 12-13.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce, pp. 212-214; cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 187, 194-197.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], Supremo Consiglio dei XXXIII per
la Giurisdizione Italiana, [ Palazzo Giustiniani] Roma 1 febbraio 1919, pp. 28-29, 37-38; cf.
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anti-co e Accettato, pp.
249-250.
Cf. U. G. PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 279-280; cf. M.
SEGR, Nota di commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries,
vol. VI, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1986, p. 239; cf. E. BON-VICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 246, 250, 252; cf. S. FARINA, Il Libro
dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 419, 443; cf. IDEM, Rituali dei Lavori
del Rito Scozzese Antico e Accettato, pp. 174, 197.
F. DI PALMA, Il Rito Scozzese e i suoi rituali, in Logos, N. 2 2001, Ispettorato Regionale
Lazio RSAA, Roma, p. 12 (12-13).
Ivi, p. 13. Il corsivo mio.
Cf. U. GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 241-242; cf. W.
ANCESCHI, Lidolo barbuto, in Lumen Vitae [GOI], N 5 Maggio 1958, Ro-ma, pp.
156-160.
Cf. E. BONVINCII, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, pp.
190, 208-209.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, rivista di scienze, lettere ed arte, anno XXVIII, gennaio-marzo 1988, ERA-
INCONTRO Roma, p. 18 (15-19).
Massoni del RSAA riconoscono apertamente che labbattimento rituale delle due colonne al
30 grado RSAA rappresenta anche la distruzione-superamento dei dua-lismi, dunque il
superamento del Bene e del Male (cf. U. POLI, Massoneria inizia-tica. La Via Scozzese,
Atanr Editrice, Roma 1981, p. 120 [ristampa: 2005]; cf. M. GRECO, Editoriale, in
Sixtrum, rivista di Studi Esoterici Iniziatici Massonici, N 2 Equinozio dAutunno,
Settembre 2005, Atanr Editrice (Roma), Cosenza, p. 10).
Cf. S. FARINA, Rituali dei Lavori del Rito Scozzese Antico e Accettato, Bocca, Milano
1961, ristampa anastatica presso Arktos -Giovanni Oggero Editore, Car-magnola (Torino)
1992, p. 211.
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, Atanr, Roma 1981, pp. 120-121; cf.
M. BIANCA, La Scala Misteriosa nel XXX grado del Rito Scozzese, in Massoneria Oggi,
Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, N1, Gennaio-Febbraio 1997, Soc. Erasmo,
Roma, pp. 12-17.
Cf. N. ARIANO, La leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle
genti, gennaio-marzo 1988, p. 19; il testo di Nicola Ariano 33 (sopra citato), con lo stesso
titolo, ma con lo pseudonimo di Diplomaticus, pubblicato ancora su LIncontro delle genti
nel 1999. DIPLOMATICUS, La leggenda delle graduali ini-ziazioni al R.S.A.A., in
LIncontro delle genti, N 2, Aprile-Giugno 1999, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 25-29.
Cf. G. PICA (33, SGC), Liniziazione e liniziato, in G. GAMBERINI (a cura di), Gli
emblemi araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Convi-vio/Nardini
Editore, Firenze 1988, pp. 127-128; cf. G. PICA (33, SGC), Del Rito Scozzese Antico e
Accettato, in G. GAMBERINI (a cura di), op. cit., p. 123..
Cf. U. POLI, Massoneria iniziatica. La Via Scozzese, pp. 11-21, 118, 123, 138-139. Tra i
gioielli del 33 grado, il massone riceve la Triplice Croce o Croce papale, poich, ora
egli ha il dominio sul mondo celeste, intermedio o sottile e terrestre (ivi, p. 139). Il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado), riveste una sciarpa bianca e un collarino bianco:
questo colore spiega il Poli simbo-lo di purezza, di Luce e di sacerdozio, quello
esoterico, e come tale il massone del 33 grado mediatore di energie cosmiche tra il Cielo e
la Terra (cf. ivi, pp. 142-145). La teoria del superamento-congiungimento degli opposti
(bene-male, maschile-femminile, luce-tenebre) e lauto-trascendenza (o auto-
divinizzazione) dellIniziato accomunano lesoterismo massonico del RSAA
(intrinsecamente ed indelebilmente pregno di Alchimia, Ermetismo, Cabala ebraica, Magia) e
la filoso-fia orgiastica del Tantrismo (= culto esoterico dellorgia sessuale!). Sul tantrismo: cf.
G. SCHIAVONE [GOI, RSAA], LAndrogino tra realt e mito, pp. 96-101.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washingtonn D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861; cf. H. C. CLAUSEN 33, Clausens
Commentaries on Morals and Dogma, The Sup-reme Council 33, Ancient and Accepted
Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione
italiana a cura di Grande Ori-ente dItalia Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giuris-dizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. C. CLAUSEN,
XXXII Grado del Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti,
anno XXXVIII, N 3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15; C.
BALACCO GAB-RIELI 33 SGC, Balaustra N 13/CBG, settembre 2003, equinozio
dautunno, in http://www.ritoscozzese.it/index.php?p=28&s=1&post_id=119&sp=2, website
del Sup-remo Consiglio del 33 ed ultimo grado RSAA Palazzo Giustiniani, visitato il
25-4-2006.
Cf. Rituale Kadosch XXX Grado, Supremo Consiglio del 33 grado RSAA, Roma 1913,
p. 16. Cf. Rituale del Supremo Consiglio dei XXXIII, Roma 1919, p. 56; R. R.
HUTCHENS 32, Verso la Luce, ERA-Incontro, Roma 1992, p. 240; V. EREMITA, Nota
di commento [al 30 grado], in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, p. 171. Il grassetto mio.
Cf. Rituale del Concistoro [Rituale del XXXII grado], 1919, pp. 34-35.
Cf. A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commen-taries, vol. VI,
Edizioni Bastogi, Foggia 1986, pp. 203-230; cf. A. PIKE, Morals and Dogma of the
Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [1871], The Supreme Council 33,
Washington D.C., USA, 1919, pp. 843-854, 858-861.
Cf. H. CLAUSEN, Sommario e Commento [al 32 grado], in Morals, Dogma and Clausens
Commentaries, vol. VI, pp. 232-238; H.C. CLAUSEN 33, Clausens Commentaries on
Morals and Dogma, The Supreme Council 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of
Freemasonry, Southern Jurisdiction, Washington D.C., USA, 1978, edizione italiana a cura
di Grande Oriente dItalia Supremo Consi-glio del Rito Scozzese Antico e Accettato,
Giurisdizione Massonica dItalia, pp. 203-206, 212; cf. H. CLAUSEN, XXXII Grado del
Rito Scozzese A.A - Sommario e Commento, in LIncontro delle genti, anno XXXVIII, n.
3, Luglio-Settembre 1998, ERA-INCONTRO, Roma, pp. 13-15.
Cf. R. R. HUTCHENS 32, Verso la Luce. Lucere Perfectum Est, [A Bridge to Light,
Foreword by C. Fred Kleinknecht, 33, Sovereign Grand Commander, The Supreme
Council, 33 - Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction,
United States of America 1988], Era Incontro, Roma 1992, edizione italiana a cura di Elvio
Sciubba e Libero Bruzi, pp. 282-283.
Ne cito solo qualcuno: G. DANCHISE, I Rosacroce e la Massoneria, in Lux - Lucere et
ardere perfectum est, [RSAA (Palazzo Giustiniani-Roma)], n. 8, ottobre 1924, pp. 131-134;
I. MOSCA [GOI-33 RSAA], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-
Pratica di Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Mura-toria - GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www. montesion. it/_tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, visitato il 10 marzo 2005; F. MARIANI, Il
bello e il sacro. Il tempo e leternit i Tarocchi lAndrogino i simboli, Altair, Edizioni
Bastogi, Foggia 1986, pp. 42, 64-68; F. IN-DRACCOLO [GOI e RSAA], Per non
confondere Satana con Lucifero, in LIncontro delle genti, N 2/1989, p. 12; O. WIRTH
[GLDF, 33 RSAA], I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 209, 362; A.
PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197; cf. F. BRUNELLI, Principi e metodi di massoneria
operativa, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1994, pp. 85-86; F. MAV, Voglio essere
massone, Eurobook, Na-poli 1993, pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 100.
Cf. E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to, p. 210.
Cf. ivi, pp. 225-226.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, Anno 1955 E.V., pp. 24-25. Questo rituale del 30 grado
stato promul-gato con Decr. N 36 dal SGC Galliano Tavolacci 33. Il Rituale del 30
grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in vigore nel RSAA di Palazzo
Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori e breve storia del Supre-mo
Consiglio dItalia del Rito Scozzese Antico e Accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad
oggi, p. 123.
A New Encyclopaedia of Freemasonry di A. E. WAITE, volume unico, edizione del 1996,
reca An Introduction of Freemasonry (pp. XXXIII-XXXVI) di Emmett Mc Loughlin, il
quale dichiara di esser ex-prete della Chiesa Cattolica Romana (p. XXXIII) e massone del
32 grado RSAA, sposato con una donna massona (Order of the Eastern Star). Mc Loughlin
32 mostra odio alla Chiesa Romana. Il sospet-to che simili preti spretati (e per di pi
massoni!) possano far qualcosa contro lEucaristia pi che legittimo Su una rivista
massonica del RSAA, leggiamo che nella sessione biennale del 1999, del RSAA
statunitense (Supremo Consiglio Madre RSAA del mondo), ha partecipato il massone
Robert R. Lyon 33 che ha ricevuto lonorificenza massonica Grand Cross. Il SGC
Kleinknecht ha osservato pubblicamente (in quella cerimonia) che Robert Lyon 33 si
distinto anche in opere umanitarie in qualit di Diacono della Chiesa Cattolica (as a Deacon
of the Catholic Church) [cf. J.W. BOETTJER 33, The 1999 Biennal Session. A Bri-dge
to the 21st Century, in LIncontro delle genti, N4, Ottobre-Dicembre 1999, Roma p. 13
(11-16)].
E. BONVICINI, I gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp.
222-224.
Allinizio dei Lavori rituali per liniziazione al 30 grado RSAA, precisato che il massone
Kadosh cerca la Luce, quella della Libert (Cavaliere Eletto Ka-dosh Rituale, op. cit.,
1955, p. 15-16).
Il massone esoterico e kremmerziano Nicola Ariano (GOI-33 RSAA) analiz-za il
contenuto magico-ermetistico del RSAA ed afferma che il RSAA insegna una dot-trina in un
grado, la nega in un altro per poi riaffermarla in un altro grado, in un gioco di verit opposte
e complementari dal quale emerge (massonicamente) la Verit (cf. N. ARIANO, La
leggenda delle graduali iniziazioni al R.S.A.A., in LIncontro delle genti, gen-naio-marzo
1988, p. 19).
vero che al 30 grado, il Gran Maestro della Loggia del 30 grado dichiara: Le nostre
armi non sono il pugnale del sicario, la mannaia del carnefice, lo stilet-to del
calunniatore (Cavaliere Eletto Kadosh Rituale, op. cit., 1955, p. 35), ma c da fidarsi?
A chiusura dei Lavori rituali precisato che tra i progetti del 30 grado c quello di
resistere alloppressione e allimpostura con la parola, la penna e la spada (ivi, p. 38. Il
corsivo mio).
Cf. E. BONVICINI, I Gradi della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accetta-to,
Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2003 [19961], pp. 255-261.
Cf. ivi, p. 10.
Cf. O. WIRTH, Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con lalchimia e la fram-massoneria,
Edizioni Mediterranee, Roma 1997, pp. 39-40, 42, 112. Il Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso=Fenice tra le fiamme a cui lAdepto si identifica (cf. ivi, pp. 94-95, 119).
Cf. O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 138, 142.
Ivi, p. 215.
Cf. ivi, p. 141.
Cf. C. G. JUNG, Mysterium coniunctionis. Ricerche sulla separazione e compo-sizione
degli opposti psichici nellalchimia, Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 91-92, 112-114.
Cf. J. T. TRESNER II, 33, Vested in Glory. The Aprons, Cordons, Collars, Caps and
Jewels of the Degrees of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Scot-tish
Rite Research Society Supreme Council 33, S.J. USA, Washington D.C. 2000, p. 198.
La superba bandiera del SGC 33 (color viola, con lOuroboros) ben visibile nellopuscolo
massonico: A Presentation concerning the Ancient and Accepted Scot-tish Rite of
Freemasonry Mother Supreme Council of the World-Southern Jurisdic-tion U.S.A.,
Washington D.C., 1978, pp. 46-47 (Flag of the Sovereign Grand Commander). Alle pp.
3-4 di quellopuscolo massonico c il messaggio del So-vereign Grand Commander Henry
C. Clausen 33. Due Ouroboros sono raffigura-ti sulla Grande Decorazione che il Sovrano
Grande Ispettore Generale (33 grado RSAA) reca sul petto [cf. Le Grandi Costituzioni (a
cura della Giunta del Supremo Consiglio dItalia), in Tempio Scozzese, Collana R.S.A.A.
Volume III, Roma 1985, pp. 30-31].
Cf. G. DORE, Colori: un viaggio simbolico, in Gradus Notiziario del R.S.A.A. delle Valli
della Toscana, a cura di Ispettorato dei Grandi Ispettori Generali [Massoneria di Rito
Scozzese Antico ed Accettato], N4 Settembre-Dicembre 1993, Firenze, pp. 14-15
(13-18).
I massoni del RSAA, esperti di esoterismo, sanno bene che la suddetta Croce del 18 grado
ha anche significati alchemico-ermetici e sessuali, per cui lasse orizzonta-le
corrisponderebbe allorgano femminile, lasse verticale allorgano maschile, e la Rosa posta
al centro della Croce sarebbe la Vita che nasce dallazione-reazione degli oppo-sti (cf. U.
GOREL PORCIATTI, Simbologia Massonica. Gradi Scozzesi, pp. 166-167). Dallo studio
del suddetto simbolismo massonico-rosacrociano, logico dedurre che il Presidente del
Capitolo del 18 grado (rivestito di gradi RSAA superiori al 18) manipola, controlla e
dirige magicamente il Fuoco-Principio della Vita-Trasformazione (Vita-Morte-Rinascita
incessante) e della sessualit! A tal pro-posito interessante notare che Giuliano
Kremmerz (1930), esperto di magia sessuale, ha non pochi ammiratori nel GOI e del
RSAA Circa Kremmerz-GOI-RSAA: cf. N. M. DI LUCA (GOI), La Massoneria. Storia,
miti e riti, Atanr Editrice, Roma 2000, p. 215, nota n 47.
Cf. SUPREMO CONSIGLIO DEI SOVRANI GRANDI ISPETTORI GENERALI DEL
33 ED UL-TIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO,
Principe Rosa-Croce Ri-tuale, Anno 1955 E.V., pp. 70-72. Questo rituale del 18 grado
stato promulgato con Decr. N 38 dal SGC Galliano Tavolacci 33 (Palazzo Giustiniani) il
12 giugno 1955. Il Rituale del 18 grado promulgato dal Tavolacci , in sostanza, tuttora in
vigore nel RSAA di Palazzo Giustiniani: cf. L. SESSA, I Sovrani Gran Commendatori, p.
123).
Cf. F. GIANTULLI S.J., Lessenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani
Editore, Firenze 1973, pp. 48-49.
W. ANCESCHI, Che cosa veramente la Massoneria nei suoi scopi, nei suoi simboli e
costumi, nella sua storia, nei suoi rapporti col mondo occulto, Libreria Corrado Rocco,
Napoli 19713 edizione ampliata e aggiornata e corretta), p. 27.
Ivi, p. 29.
Ibidem.
E. LEVI, Storia della magia, Edizioni Mediterranee, Roma 20032, pp. 34-35, 155-156.
Cf. R. A. [ROBERT AMADOU ?], Grande Profession, in D. LIGOU (a cura di), Dic-
tionnaire de la Franc-Maonnerie, Presses Universitaires Franaises, Paris 19913 [19741],
pp. 534-536 ; B. GUILLEMAIN, Conversations Ecossais, Guy Trdaniel Edi-teur, Paris
1996, pp. 94, 162; cf. J. TOURNIAC, Vie et perspectives de la Franc-Maonnerie
Traditionnelle, Editions Dervy, Paris 20003, 19782, pp. 206, 211-214.
R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo II. I Cavalieri Be-neficenti
della Citt Santa, Atanr Editrice, Roma 1997, pp. 230-232; R. BER-MANN, LEsotrisme
du Grade de Matre Ecossais de Saint-Andr au Rite Ecos-sais Rectifi, Editions Dervy,
Paris 2002, pp. 29-53.
www.drakesvision.com/sria/library/libpageb.htm, www.drakesvision.com/sria/library /
libpagec.htm, www.drakesvision.com/sria/library/libpagel.htm, www.drakesvision. com/
sria/library/pageh.htm, www.sria-eastanglia.org.uk/zelator-2.html (22 novembre 2006).
Graham Drake massone della UGLE e della SRIA.
Protestant Christianity forgets that Lucifer is the Light-bearer [D. FORTUNE, The
Mystical Qabalah, The Society of the Inner Light, London, s.d., formato pdf scaricabile da
www.esonet.org/Texts/English, oppure www.hermetics.org/pdf/ mystical_qabala.pdf, pp.
300-302 (pp. 204-205, pdf)].
M. HEINDEL, Freemasonry and Catholicism, in www.rosicrucian.com/frc/frceng01.htm, e
www.rosicrucian.com/frc/frceng02.htm, siti visitati il 21-11-2005.
Cf. R. CARLILE, Manual of Freemasonry, pp. 294-311; cf. The Text Book of Ad-vanced
Freemasonry, pp. 193-224; cf. A. C. F. JACKSON 32, The Scriptural Re-ferences to the
Rose-Croix Ritual, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Addlestone [England] 1979, [pp.
3-9]. Le pagine non sono numerate, perci le numero a par-tire dalla 1a pagina seguente la
2a pagina di copertina]; cf. The Ceremony of the Rosecroix of Heredom the 18 degree of
the Ancient and Accepted Rite with the Enthronement of the Sovereign, Privately Printed for
the Supreme Council 33, London 1978, 2nd Impression (1981), pp. 19-30, 35-55; cf. W.
HANNAH, Darkness visible. A Christian Appraisal of Freemasonry, The Saint Austin
Press, London 1998 [19521], pp. 202-207.
H. T. F. RHODES, La Messa Nera [The Satanic Mass], trad. di Donatella Cerutti, Sugar
Editore, Milano 1972, p. 227. Si tratta del capitolo XXVI, Il Diavolo e i Fra-massoni (pp.
219-228).
Che Abaddon o Abbadon sia il nome dellAngelo dellAbisso secondo Apocalisse 9,11
e anche la Parola Sacra del 17 grado RSAA gi segnalato in un dizionario massonico
francese del 1825 (Dictionnaire Maonnique, ou recueil desquisses de toutes les parties de
ldifice connu sous le nom de Maonnerie, J. Brianchon Libraire, Paris 5825 [1825], art.
Abbadon).
J. S. M. WARD [UGLE], Freemasonry and the Ancient Gods, Simpkin, Marshall,
Hamilton, Kent & Co., London 1921, [ristampa anastatica, Kessinger Publ.Co., 199?, Kila
MT USA], pp. 63-64.
R. GILBERT, William Wynn Westcott and the Esoteric School of Masonic Re-search, in
Ars Quatuor Coronatorum Transactions of the Quatuor Coronati Lodge N 2076, vol. 100,
London 1987, pp. 6-32.
Cf. W. W. WESTCOTT, The Kabalah, in Lucifer. A Theosophical Magazine, vol. IX, n.
49, 15th sept. 1891, The Theosophical Publishing Society, London (Eng-land), p. 32; cf. I.
REGARDIE, La Magia della Golden Dawn. Insegnamenti, riti, ce-rimonie, vol. I, Edizioni
Mediterranee, Roma 1980, p. 68; cf. ivi, vol. II, pp. 247-255.
J. MANDLEBERG, Rose Croix Essays, Lewis Masonic, Hersham [GB] 2005, pp. 192,
197.
[Anonimo], LAngolo della inFormazione Il pianeta Venere, in Il Foglio Massonico di
Palermo, Anno VI, N 2, 2 febbraio 2006, a cura delle Logge di Pa-lermo della G.L.R.I.,
Gran Loggia Regionale di Sicilia Gran Loggia Regolare dItalia, p. 3. Vedi anche S.
BRENT MORRIS 33 - N. D. PETERSON 32, Cumulative Index of Heredom. Volumes
1-10, 1992-2002, in Heredom, Transactions of the Scottish Rite Research Society, Supreme
Council 33, vol. 10, Washington D.C. USA, 2002, p. 358, dove leggiamo la seguente
corrispondenza: morning star, light bearer (Lucifer).
Per i rituali e il simbolismo del 33 grado RSAA: cf. E. BONVICINI, I gradi della
Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, pp. 255-261.
Cf. [Anonimo], Il segreto, in Rivista della Massoneria Italiana, anno V, n. 9, ve-nerd 1
maggio 1874, Roma, p. 1. Lintero articolo a pp. 1-3.
Ivi, p. 3. Recentissimi elogi al Satana carducciano, inteso quale liberatore dellumano
pensiero provengono da Aldo CHIARLE [GOI-33RSAA], Il massone Carducci cant il
Risorgimento, in Erasmo Notizie, [GOI], 31 luglio 2005, p. 19.
[I. MOSCA, 33], La Magia, Studi Muratori Seconda Accademia Teorico-Pratica di
Operativit Muratoria [Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura del GOI], Oriente di
Caldaro giorni 1, 2 giugno 1975, in http://www.montesion.it/_ tavole/Quaderni/
_quaderni_simbologia/_accademia2/magia.htm, sito web visitato il 10 marzo 2005 e il 14
settembre 2006. Il grassetto del testo. Ivan Mosca stato anche Gran Maestro Onorario del
GOI e Sovrano Gran Commendatore O-norario del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA di Palazzo Giustiniani Roma.
A. PIKE, Morals and Dogma. I primi tre gradi massonici, vol. I, Bastogi Editrice Italiana,
Foggia 1993, pp. 211-212.
[E. SCIUBBA IUBBULCI] note, in A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi, Foggia
1993, p. 228.
Cito alcuni brani della circolare massonica di Pike 33 ai membri dei Supremi Consigli del
33 grado RSAA, 14 luglio 1889] riportata da Domenico Margiotta nel suo Ricordi di un
trentatr: [] Noi condanniamo nel modo pi formale la dottri-na del Satanismo, che una
divagazione di tal natura da trarci nella dottrina dei preti. I frammassoni satanisti prestano
senza addarsene delle armi contro la Massoneria. Quello che dobbiamo dire alle masse
questo: Noi adoriamo un Di-o, ma quel Dio che si adora senza superstizione. A Voi
Sovrani grandi ispettori generali, Noi diremo, perch lo ripetiate ai fr.del 32, del 31 e del
30 grado: La religione massonica deve essere per noi tutti iniziati degli alti gradi, mantenuta
nella purezza della dottrina luciferiana. Perch il dio Lucifero della teurgia moder-na non il
diavolo Satanasso della vecchia goetia [] S, Adonai e i suoi preti hanno lanciato al cielo
del nostro dio tutte le sozzure della loro impudenza, quali-ficando di orgoglio lintelligenza
ragionevole, che cerca la soluzione dei grandi problemi, che savvia senza posa a novelle
scoperte, che sempre insaziabile di verit. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, che in tutti
gli atti suoi mostra la crudel-t, la perfidia, lodio delluomo, la barbarie, la ripulsa alla
scienza; se Lucifero, di-co, non fosse Dio, Adonai e i suoi preti lo calunnierebbero? S,
Lucifero Dio, e sfortunatamente lo anche Adonai. Perch legge eterna che non vi sia
splen-dore se non c lombra, non bellezza se non v bruttezza, non bianco se non v il
nero; perch lassoluto non pu esistere che come due; perch le tenebre son necessarie alla
luce per servirle di risospinta, come il piedistallo necessario alla statua, come il freno alla
locomotiva. In dinamica analogica ed universale non si appoggia se non sopra ci che
resiste. Cos il mondo si bilancia tra le due forze contrarie, che lo mantengono in equilibrio,
la forza centripeta e la centrifuga; e queste due forze esistono in fisica, in filosofia e in
religione. E la realt scientifica del dualismo divino dimostrata dai fenomeni della polarit e
dalla legge univer-sale delle simpatie e delle antipatie; donde gli intelligenti discepoli di
Zoroastro, e dopo loro i Gnostici, i Manichei, i Templarii hanno ammesso come solo
concetto metafisico logico, il sistema dei due principii divini che si combattono da tutta
leternit, e non si pu credere luno inferiore allaltro nella potenza. Dunque la dot-trina del
Satanismo uneresia: e la vera e pura religione la fede in Lucifero e-guale ad Adonai; ma
Lucifero dio della luce e dio del bene, che lotta per lumanit contro Adonai, il quale dio
delle tenebre e dio del male (A. PIKE 33, Volta dIstruzioni, 14 luglio 1889, cit. da D.
MARGIOTTA, Ricordi di un trenta-tr., Delhomme e Briguet Editore, Parigi Lione 1895,
pp. 252-254, ristampa a-nastatica, Walter Brenner Edizioni, Cosenza 1988, pp. 252-254).
A. PIKE, Morals and Dogma, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, edizione italiana a cura di
Elvio Sciubba [GOI e 33 grado RSAA] e Libero Bruzi, Foggia 1993, p. 223. Tra il 2004 e
il 2005 (o 2006), la Bastogi Editrice ha ristampato Morals and Dogma in soli tre volumi. Io
cito invece la prima edizione (davvero storica) in sei volumi.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. III,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 95.
A. PIKE, Morals and Dogma, in Morals, Dogma and Clausens Commentaries, vol. IV,
Edizioni Bastogi, Foggia 1994, p. 197.
Ibidem.
Cf. F. INDRACCOLO, Per non confondere Satana con Lucifero, in LIncontro del-le genti,
N 2, aprile-giugno 1989, p. 12. Segnalo recenti elogi al Satana carduc-ciano da parte di
Aldo Chiarle 33 (RSAA) e Gran Maestro Onorario del GOI (cf. A. CHIARLE, Il massone
Carducci cant il Risorgimento, in Erasmo Notizie, Bollet-tino dinformazione del Grande
Oriente dItalia, N 14, 31 luglio 2005, p. 19; cf. A. CHIARLE, Carducci, il poeta che
abbracci lumanit, in Erasmo notizie, N 17-18, 15-31 ottobre 2006, pp. 31-32.
Cf. R. GUNON, LEsoterismo di Dante, Editrice Atanr, Roma 1978, pp. 67-68, 71-73.
Cos ad esempio: Lucifer and Satan, in http://freemasonry.bcy.ca/texts/Luciferand
Satan.html, website della Grand Lodge of British Columbia and Yukon [Canada], visi-tato il
08.IV.2005. Nel Museo della suddetta Gran Loggia canadese esposto un grande dipinto
che raffigura il frontespizio delle Costituzioni massoniche inglesi del 1784, in cu si vede il
famoso Genio luciferico della Massoneria (http:// freemasonry.bcy.ca/genius.html (08-IV.
2005). Per precisare ulteriormente che Lucifer e Satan non sono la stessa entit, i massone
curatori di quel website ad-ducono come ulteriore prova il presunto patto infernale firmato
dal prete Urbano Grandier (Loudun 1634) e controfirmato da varie entit infernali, tra cui
Lucifer e Satan (http://freemasonry.bcy. ca/antimasonry/pentagram/pact.html). Osservo
che, in tal caso, quei massoni canadesi hanno tentato una curiosa e maldestra difesa dato
che il Lucifer e il Satan di quel presunto patto, sono in effetti entit malefiche (infernal
powers).
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
Data: 29/04/2008
Argomento: Fides Catholica
di p. Paolo M. Siano FI
Sin dal secolo XVIII i Massoni (anche quelli inglesi) sono accusati di dare culto al Diavolo.
Ovviamente i Massoni negano tali addebiti e oggi vi sono anche studiosi cattolici che
scagionano Massoneria e Massoni dalle accuse di satanismo. Il presente studio, basato
sulla letteratura massonica, intende dimostrare leffettiva esistenza di un luciferismo
massonico come via aperta ai Maestri Massoni specia-lizzati in scienze occulte. Una stessa
Loggia, o Grande Loggia, fau-trice di beneficenza e umanitarismo
contemporaneamente, pi o meno, officina di esoterismo e magia. Vi sono ovviamente
logge (anche regolari) maggiormente specializzate a tali fini Tuttavia, sufficiente che
in una Loggia vi sia solo un massone amante di Luci-fero, un solo massone (magari il
Maestro di Loggia?) che inserisca silenziosamente (a livello interiore o esoterico) le sue
simpatie per Lucifero durante lesecuzione del rito massonico, perch possa aprir-si la reale
possibilit di un influsso spirituale dellAngelo della Luce Massonica sui partecipanti
Preghiamo lImmacolata vincitrice del Serpente della Genesi, affinch non ci si lasci
ingannare dalle belle e rassicuranti, ma poco convincenti, dichiarazioni ufficiali di
Masso-ni i quali protestano di non avere nulla a che fare con Lucifero
INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DEL LUCIFERISMO MASSONICO
di padre Paolo M. Siano, FI
1. Cenni sullo status qustionis
Tra gli autori cattolici contemporanei, dediti allo studio della Massoneria , ci sono coloro che
sostengono lesistenza attuale del satanismo massonico, ossia il culto a Satana/Lucifero
celebrato da Massoni di Alti Gradi in segrete ritualit massoniche o paramas-soniche con
Messe nere (pi o meno orgiastiche) e profanazioni eucaristiche . Altri studiosi sostengono
invece che la magia a-vrebbe una presenza ed un ruolo marginali nella scena internazio-nale
della Massoneria regolare e maggioritaria, per cui le principali ragioni di incompatibilit tra
Chiesa e Loggia sarebbero esclusiva-mente di ordine filosofico (razionalismo e relativismo) .
In genere, tali studiosi non riconoscono che la Massoneria sia legata al satani-smo. Inoltre,
non manca chi sostiene, addirittura, la perfetta compatibili-t tra Chiesa e Massoneria .
Generalmente, oggi, chi collega la Massoneria al culto demoniaco, facilmente accusato di
taxillismo o anche di antimassonismo patologico.
Nel 1885, Leo Taxil, imbroglione marsigliese ed ex-Apprendista massone, si dichiara
convertito al Cattolicesimo, e da allora co-mincia a pubblicare libri in cui denuncia il
satanismo delle Logge massoniche. Secondo Leo Taxil, i massoni del 30 grado RSAA (i
Cavalieri Kadosch) sono i veri massoni, ricevono tutta la luce massonica e adorano
esplicitamente Lucifero. Nelle adunanze ordinarie dei Cavalieri Kadosh prevista anche
la recita della O-razione a Lucifero composta dal massone socialista Pierre Prou-dhon e
tradotta in tutte le lingue dei Paesi in cui c il Rito Scozze-se Antico e Accettato (RSAA).
Cos comincia lOrazione: Vieni, Lucifero, vieni! o calunniato dai preti e dai re!. In
quellinno sata-nico, Dio (Adonai o Jehovah) viene maledetto, dichiarato de-tronizzato
e distrutto, definito ostile (alluomo e alla sua libert), carnefice della nostra ragione e
spettro della nostra coscien-za. Inoltre, alle riunioni ordinarie del 30 grado RSAA,
quando si riesce a ottenere Ostie consacrate, queste vengono pugnalate pi volte. I massoni
riescono a procurarsi le Ostie per mezzo della corruzione e dellipocrisia .
Leo Taxil ha anche affermato lesistenza del Palladismo, ossia la Massoneria superiore
(diffusa in Europa, tra cui anche Inghilter-ra, Italia, Spagna incluse, e poi America, Africa),
la quale recluta adepti tra i Massoni che abbiano almeno il 30 grado RSAA, e tra le
Massone insignite almeno del 3 grado . I Massoni palladisti cu-stodiscono la fede
ortodossa in Lucifero, dio uguale a Jehova-Adonai (ossia il Dio dei Cristiani), e rifiutano
di chiamare il loro dio di luce con il nome eterodosso di Satana (Avversario), con cui i preti
del tenebroso e crudele Adonai calunniano il dio dei palladi-sti . Inoltre, le logge
palladistiche celebrano sacrifici, o messe bianche, in onore del loro dio, Lucifero, da non
confondersi per i Palladisti con le volgari messe nere dei satanisti ordinari .
Nel suo discorso del 19 aprile 1897 (riportato anche su Rivista della Massoneria Italiana del
1897) Leo Taxil dichiara di aver in-ventato la favola del Palladismo . Tuttavia, se ci
limitiamo ad unanalisi strettamente letterale del testo del suo discorso, Taxil non smentisce
affatto il culto a Lucifero (con lOrazione a Lucifero del massone Proudhon) che i Massoni
del 30 grado possono ap-prendere (e le connesse profanazioni eucaristiche), cos come
illustrato nel suo libro I misteri della Frammassoneria , libro in cui non c ancora traccia del
Palladismo luciferiano dei posteriori racconti taxilliani.
Inoltre, in quel discorso del 1897, Taxil spiega che alcuni mas-soni, e dei giornali
massonici, come la Renaissance Symboli-que hanno creduto al Palladismo. Addirittura
anche dei mas-soni, dei 33, hanno creduto allesistenza del Palladismo e hanno chiesto di
farne parte . chiaro che a partire dalla smentita pari-gina di Taxil (anno 1897), chi osa
sostenere lesistenza e lattualit (dallOttocento ad oggi) del satanismo massonico, si ve-de
tacciato di taxillismo o di antimassonismo patologico
A questo punto mi sono chiesto: il luciferismo massonico stato davvero, da cima a fondo,
uninvenzione di Leo Taxil? Dinanzi a tali fatti, ho sentito lesigenza di studiare il problema,
accostandomi diret-tamente per quanto possibile a fonti massoniche e, dopo unattenta
analisi, sono giunto alla seguente conclusione: gli studiosi che riten-gono il luciferismo
massonico una favola taxilliana sono piuttosto superficiali e, in fondo, molto pi
taxilliani (creduloni) di quelli che hanno creduto al primo Taxil .
2. Vari tipi di satanismo
Anzitutto, distinguiamo vari tipi di satanismo (mi avvalgo delle distinzioni riportate dal Dr.
Massimo Introvigne, in un suo importan-te studio del 1990) di cui le principali sono:
1) il satanismo razionalista, che esalta il Diavolo biblico, soprat-tutto come simbolo
razionalista, anticattolico, antidogmatico, tra-sgressivo, libertino e goliardico;
2) il satanismo occultista, che, in uno sfondo magico-occulto, venera Satana come potenza
tenebrosa, accettando in sostanza la demonologia biblica;
3) il luciferismo o satanismo gnostico-manicheo, secondo il quale il Diavolo (o, per meglio
dire Lucifero) non malvagio (secondo il giudizio che ne danno la Bibbia e la Chiesa
Cattolica), ma in re-alt un principio (personale o impersonale) luminoso, buono e ne-
cessario del sacro e del divino, per cui egli davvero portatore di conoscenza e di luce
(Lucifero) . In genere, in questo contesto gnostico rientra la tesi esoterica della Legge
dellEquilibrio Univer-sale o dellArmonia-Unione degli Opposti. Questa Legge sarebbe
presente in Dio, nellUomo e nel cosmo. Da ci consegue che in Dio vi sarebbe sia il Bene e
sia il Male; lUomo primordiale (es. il cabalistico Adam Kadmon) sarebbe Androgino (cio
Bisessuale); il Male e la Morte sarebbero necessari al bene e al progresso del Cosmo Gli
Iniziati devono perci congiungere tutti gli opposti, i quali sono in realt parte di un UNO:
Vita-Morte, Bene-Male (dun-que anche Dio-Satana), Luce-Tenebre, Maschile-Femminile,
Cie-lo-Inferi sono in realt UNO (secondo il punto di vista esoterico). Tale Legge
esoterica conduce a ritenere che gli Iniziati debbano raggiungere landroginia e che Dio e
Satana sarebbero due facce (personali o simboliche) della medesima Entit divina Per cui,
in tale contesto esoterico, Satana sarebbe (pi o meno contemporane-amente) il volto
tenebroso di Dio ma anche il portatore di luce .
In uno studio fenomenologico sul satanismo e le messe nere (considerato un classico sul
tema), Gerhard Zacharias sostiene che il satanismo ha un aspetto creativo poich restaura
lunit de-gli opposti distrutta dal dualismo cristiano che ha invece demonizzato le forze
oscure venerate nel mondo pagano. Zacharias (che mostra simpatia per tale satanismo)
afferma che al di l della Chiesa Cattoli-ca Romana esiste una Tradizione che culmina
nellAlchimia esoteri-ca ed presente anche nel Rosacrocianesimo, nella Massoneria, nella
psicologia di Freud e di Jung: una Tradizione che persegue la restaurazione della Totalit
mediante il ricongiungimento degli opposti .
In effetti la Legge dellEquilibrio-Armonia degli Opposti pre-sente nella cultura della
Cabala ebraica , dellAlchimia esoterica e dellErmetismo .
Nella Sefer Ha Bahir (il primo testo cabalistico apparso nella Francia del Sud verso il 1180)
si afferma che Dio androgino e in Lui presente Satana Anche nel libro cabalistico dello
Zohar (sec. XIII-XIV) affermato che in Dio vi una met femminile che demoniaca. In
altri passi zoharici Satana (o Samael) presenta-to quale servo fedele di Dio, protettore della
Divinit a guisa di gu-scio di noce, angelo di morte necessario al mondo e che prova piacere
di uccidere gli uomini solo per il fatto che Dio glielo ha or-dinato .
Tra il secolo XVII e XVIII, negli ambienti ebraici (anche rabbini-ci) europei e mediorientali,
compaiono alcuni movimenti messianici legati agli ebrei Shabbetai Zevi, Jacob Frank
(sedicenti Messia) e a Nathan di Gaza (teologo shabbetiano) i quali sviluppano (chi pi,
chi meno) nella teoria (specialmente Nathan di Gaza) e nella prassi (Shabbetai e Frank) una
Cabala eretica ed espressamente antinomistica alla quale si oppongono gli Ebrei ortodossi.
Shabbe-tai Zevi insegnava che al Messia (cio a lui stesso) ed ai suoi di-scepoli, era
necessario compiere atti trasgressivi (es. apostasia) per scendere nel regno infernale e
dominarlo. Frank fu maggiormen-te libertino e nichilista antireligioso. Nathan di Gaza
teorizz espressa-mente che in Dio c il Male, e quindi la futura redenzione delle forze
sataniche. Tali personaggi insegnavano ai loro discepoli a tener celate tali idee ai
profani (Ebrei inclusi) e a simulare esternamente la fede nellEbraismo oppure nel
Cristianesimo o nellIslamismo . ovvio che gli Ebrei ortodossi si opposero a siffatte teorie e
prassi.
Torniamo alla distinzione dei vari tipi di satanismo (razionalista, occultista e gnostico-
manicheo) sopra riportata. Questa classifica-zione non cos rigida come pu sembrare, per
cui possibile ri-scontrare talvolta un amalgama delle tipologie sopra descritte. Ad esempio,
nel satanismo razionalista di Anton Szandor La Vey (fondatore della Chiesa di Satana, nel
1966) troviamo tracce o e-lementi di luciferismo. Tra i quattro Prncipi dellInferno, La Vey
pone LUCIFER (Roman) bringer of light, enlightenment, the air, the morning star, the
east . La Vey contesta al Cristianesimo di aver demonizzato e colpevolizzato Lucifero,
il portatore della luce. La Vey afferma che solo il DUBBIO pu provocare
lemancipazione mentale, ossia il dubbio nei dogmi cristiani permetter la resurre-zione di
Lucifero . Nei rituali satanici, La Vey si rivolge al Diavolo chiamandolo Lucifer, Morning
Star (Lucifero, Stella del Matti-no), Lord of Light . Ci sono studiosi cattolici che, da
un punto di vista sociologico e storico, restringono il concetto di satanismo alladorazione
formale e rituale indirizzata a quellentit biblica chiamata Satana. Per cui non basterebbero
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso sto-rico-
sociologico . Tali studiosi prendono come unico modello di riferimento il satanismo delle
messe nere celebrate per la pri-ma volta nel secolo XVII da personaggi della nobilt
parigina . Quel modello di satanismo cultuale e organizzato giunto ai no-stri giorni, con
tanto di Chiese di Satana organizzate e giuridica-mente legittimate, peraltro contattabili anche
via internet. Sarebbe proprio con quelle messe nere del XVII secolo, linizio del satani-
smo vero e proprio . Studiosi contemporanei distinguono, anzi, separano quel satanismo alla
francese del 1600 (quello delle messe nere tuttora vivo) dai precedenti Sabba
stregoneschi del Medioevo e dellUmanesimo-Rinascimento. Certo, si pu e si deve notare
una evoluzione del satanismo, da una forma grezza ad una pi perfetta; in ogni caso
credo che i racconti dei Sabba non siano del tutto frutto della fantasia di donne
isteriche (pi o meno drogate) o delle morbosit di zelanti Inquisitori. Evitando gli
eccessi della creduloneria e del criticismo, ritengo invece che gi nel Medioevo ci siano stati
casi di vera e propria adorazione al Diavolo (con tanto di orge) , anche se non proprio
secondo il mo-dello francese del 1600 . Il culto al Diavolo stato rimproverato ai Catari
(neo-manichei) medievali. In effetti la teologia o le teo-logie dualistiche (neo-)manichee
consentivano una duplice forma di satanismo. Se si crede che Satana (o Diavolo) sia il dio
malva-gio (eterno come il Dio buono), per di pi creatore del mondo, allo-ra, per quanto lo si
condanni (e sembra che i Catari e Manichei manifestassero anche avversione al Maligno)
tuttavia lo si onora oggettivamente ponendolo allo stesso livello del Dio buono. Inoltre,
professando Satana quale creatore della materia e scoprendo se stessi quali esseri corporei
e materiali, i (neo-) manichei possono facilmente finire col concedersi al Diavolo, magari
con la scusa che egli pi forte di loro e che impossibile sottrarsi del tutto alla
schiavit della Materia
Daltra parte, se il Dio biblico Creatore identificato con il Sata-na manicheo allora il
nemico per eccellenza del Dio biblico, ossia il Serpente della Genesi, assurge al ruolo di
liberatore degli uomini dalle leggi materiali del malvagio Demiurgo Insomma, grazie
alle esasperate contraddizioni insite nel sistema teologico dualistico, gli eretici (neo-)
gnostici finiscono, in un modo o nellaltro, nel dare cul-to a Satana (o Lucifero o Serpente
genesiaco) e nellodiare il vero Dio Creatore che il Dio della Chiesa Cattolica, dei
Sacramenti e dellEucaristia
Gli Inquisitori medievali e anche papa Gregorio IX (bolla Vox in Rama, giugno 1233)
accusavano i Catari di Luciferismo: Lucifero, scacciato ingiustamente dal Cielo, era il
creatore del mondo Gli uomini erano angeli caduti proprio come Lucifero il quale per
alla fine sarebbe stato reintegrato nel Cielo Interessante notare come contemporanei
studiosi medievisti si sforzino ad ogni costo di smorzare (o cancellare) la realt del
luciferismo cataro, defi-nendolo, in sostanza, uninvenzione di ecclesiastici duecenteschi
(Papi inclusi) poco intelligenti . Ma non credo che si possa (senza incorrere in gravi
pregiudizi antiecclesiastici ed antistorici), liquida-re testimonianze ecclesiastiche
demonologiche del medioevo come semplici invenzioni, affabulazioni o morbosit.
Devesserci qualcosa di vero in quelle testimonianze... Lidea dellesistenza e della
possibilit di culto al demonio non pu nascere dal nulla o da semplici voci popolari,
morbose fantasie inquisitoriali, e incon-sci collettivi (tipici pregiudizi di area illuminista e
psicanalitica). Al di l di vere o probabili fantasie popolari (che magari ingigantivano certi
racconti), in realt voci e testimonianze di fatti inauditi e gravi, come appunto gli atti di culto
a Satana (uniti a orge sessuali) non potevano non avere fondamenti oggettivi nella realt.
Gi nei primi secoli del Cristianesimo, tra gli gnostici vi erano coloro che esplicitamente
veneravano il Serpente della Genesi (che per la Bibbia il Diavolo) come salvatore e
illuminatore degli uomini (ofiti, naasseni, cainiti). Tale dato storico pi che suffi-ciente
per affermare che prime forme di (proto)satanismo, forse piuttosto rozzo, poco cultuale,
compaiono proprio agli inizi dellera cristiana , in opposizione al Vangelo e alla Chiesa di
Cristo.
Per quanto riguarda la definizione di satanismo, dinanzi alle tesi riduttive dei suddetti
studiosi, mi permetto, da un punto di vista storico-sociologico, di proporre una definizione
pi larga: il sata-nismo il culto a Satana, un culto che pu essere soltanto intel-lettuale
oppure, in senso pi proprio, anche rituale. Il satanismo filosofico o intellettuale pu
logicamente presupporre o indirizzare al satanismo rituale. Pertanto, mi permetto di avanzare
la seguen-te distinzione: A) un satanismo rituale, mediante culto esplicito o ufficiale, cio,
praticato con riti in cui Satana esplicitamente celebrato, ad esempio in organizzazioni
dichiaratamente (e anche pubblicamente) sataniste: Chiesa di Satana, Tempio di Set, ecc.; B)
un satanismo culturale, intellettuale, o filosofico (elogio, venerazione, simpatia, manifestata
per scritto o oralmente, verso Lucifero/Satana, in qualunque modo esso/essi sia/siano inteso/
i) ; C) un satanismo ini-ziatico-esoterico: nellesercizio di ritualit magico-esoteriche, gli
adep-ti o Iniziati (tutti o parte di essi, maggioranza o minoranza) attivano la loro simpatia
o vera e propria venerazione interiore (da cui il ter-mine esoterico) verso Lucifero-Satana,
pur senza nominarlo/i e-spressamente nei loro riti.
Non affatto da escludere (anzi logicamente e fortemente probabile e consequenziale) che
un satanismo intellettuale pos-sa sfociare in (o supporre) un satanismo rituale esplicito (pub-
blico o ufficiale, magari con tanto di appartenenza ad una chie-sa palesemente
consacrata a Satana-Lucifero) oppure un sata-nismo iniziatico-esoterico (partecipazione
a ritualit esoteriche in cui, gli Iniziati pi avanzati possono comunque interiormente
evocare/invocare/vedere Satana-Lucifero in certi simboli o riti o nomi divini pur senza
nominarlo espressamente).
Ancora, per quanto riguarda il concetto di satanismo, occorre, certamente, distinguere (senza
confondere) tra loro fenomeni co-me il satanismo, la magia, il paganesimo, la stregoneria.
Ma tali distinzioni non sono cos rigide come sembra. Di solito, si dice che la magia nera
consiste nel servirsi del Diavolo, invece il satanismo consiste nel servire il Diavolo. Tuttavia,
si consideri, che prati-camente impossibile servirsi del Diavolo (magia nera) senza ser-
virlo prima o dopo averne ottenuto i favori. Secondo alcuni testi di magia nera, il
mago (provetto o professionista) promette di donarsi anima e corpo a
Lucifero (come schiavo) con patto di sangue, se ricever determinati favori. In effetti,
pur non avendo ancora ricevuto alcun favore (seppure lo ricever) o potere, il mago
ha gi contratto intenzionalmente un patto col diavolo, dun-que ha gi fatto un atto di culto,
sebbene imperfetto . Insomma, magia nera e satanismo sono intrinsecamente legati.
Pertanto non condivido le tesi di coloro secondo cui Aleister Crowley non fu un satanista
(poich dichiar di non credere nel Diavolo), quanto piut-tosto un mago nero. Tali studiosi
sanno bene che Crowley ha composto un Hymn to Lucifer (Inno a Lucifero) e ha pubblicato
una versione in francese dellInno a Satana di Giosu Carducci. Ma in qualunque modo
intendesse Satana-Lucifero (principio o simbolo di trasgressione razionalista, pansessuale),
Crowley pu ben esse-re annoverato tra i satanisti, anche nel caso che non abbia cele-brato
le Messe nere alla francese
Secondo il mio modesto parere, anche uno studio di tipo stori-co-sociologico, incentrato su
di una definizione stretta o rigida di satanismo (del tipo A, sopra descritto), dovrebbe
comunque se-gnalare e sottolineare la presenza di elogi verso Satana/Lucifero (in qualunque
modo sia inteso) negli scritti o discorsi di quei per-sonaggi, gruppi o movimenti esoterici che
non amano affatto esser definiti satanisti o luciferiani. Non escluso che tali elogi lucife-
rini possano per lo meno esser fonte di ispirazione culturale per gruppi che invece non fanno
difficolt a definirsi satanisti.
In ambienti New Age (o Next Age, che dir si voglia), Lucifer presentato come l
essere o portatore di luce che ama gli uomini e che vuol portare loro la vera conoscenza ed
aiutarli nel cammino dellevoluzione .
Un importante esponente del New Age, David Spangler , nel suo libro Reflections on the
Christ, ha presentato Lucifer come an-gelo (the angel of light), principio di luce (the
spirit of light) che porta alluomo la luce (the light of wisdom). Spangler sottolinea che
Lucifer non Satana: Lucifer prepara luomo allunione con Cri-sto (principio
immanente al cosmo e alluomo) e quindi con Dio. Liniziazione luciferiana (the Luciferic
initiation) necessaria nellEra dellAcquario (the New Age) .
Paola Giovetti (nota scrittrice italiana di angeli, paranormale ecc., bene inserita nella cultura
New Age italiana) difende Lucife-ro, (langelo caduto ossia il diavolo),
presentandolo come colui che porta la luce, ossia la conoscenza alluomo, Lucife-ro,
il collaboratore di Dio . Giovetti elogia ovviamente il pecca-to originale quale atto di
emancipazione umana . Anche per la Dr.ssa Giovetti, il Diavolo dei Tarocchi agente
dellevoluzione umana .
Anche altri studiosi legati alle Edizioni Mediterranee (e quindi al pensiero dellesoterista
nazi-fascista Julius Evola) hanno simpa-tia per il Serpente della Genesi, ossia leroe
Lucifero (Portato-re di Luce, Stella del Mattino), inteso quale padre della Tra-
dizione Primordiale o Trazione Ermetica o Ermetismo, e ad-dirittura padre della
Tradizione Romana, questultima intesa ov-viamente in senso pagano ed ermetistico .
Dal testo dellintervista svoltasi a Roma, il 27 dicembre 1973, tra Gianfranco De Turris
(intervistatore) ed il barone Julius Evola (intervistato), piuttosto chiara (tra lesplicito e
limplicito) la con-vergenza dei due studiosi (De Turris-Evola) sulla rivalutazione po-sitiva e
benefica di Lucifero, il quale non dovrebbe essere inteso come il diavolo cornuto del
dogma e delliconografia cristiana, bens veramente come guida, cio come Lucifero
portatore di luce (De Turris); dunque allora sarebbe il vero Lucifero secondo
letimologia (Evola)
In ambienti gnostici, neo-catari, Lucifer il portatore della conoscenza, della coscienza,
della libert, dellevoluzione ed e-mancipazione umana; Lucifer, caduto dal Cielo ha
donato alluomo il suo smeraldo, ossia il Graal, Pietra di conoscenza e redenzione. In quegli
ambienti neo-catari si convinti che Lucifer sar reinte-grato da Dio nel suo antico ruolo
di principe degli angeli e portato-re di luce .
In ambienti gnostico-massonici italiani (influenzati anche dalla Teosofia di Madame
Blavatsky), Lucifero considerato Ange-lo di luce, dualit di bene-male, spirito divino
benefico e malefico (unione degli opposti!) il cui fuoco infernale in realt rigenera; e il
Grande Architetto dellUniverso, ossia il Dio dei Massoni, Sata-na. Secondo tali
speculazioni gnostico-massoniche, Lucifero il Logos nel suo aspetto pi elevato ma
anche il suo Avversario (Satana) nellaspetto pi infimo (Dio-Satana=Lucifero-Satana) .
Su di un sito internet, gnostico, intitolato Fuoco Sacro - il pen-siero esoterico, nella rubrica
Cristianesimo esoterico, c un inte-ressante racconto intitolato Lucifero. Lautore,
Friedrich von Licht mette in bocca a Lucifero le seguenti parole:
Io sono la Vita, il Lucifero, il Portatore della Luce: la Stella del Mattino che annuncia la
fine delle tenebre e la venuta dellImpero del Sole, il regno della luce. Sono Lucifero, sono
Prometeo, colui che fe-ce scaturire dal nulla il divino fuoco della sapienza, il potere e la luce
e la consegn agli uomini. [] grazie a me redenta loscura materia. Perdendo la mia
purezza spirituale e cadendo negli abissi ho portato vita, coscienza e conoscenza a ogni carne
e lho so-spinta verso i cieli .
In un altro articolo su www.fuocosacro.com si legge che Luci-fero lAntitesi del
Demiurgo Creatore; il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica non il Diavolo del
volgo profano, ma Luci-fero (secondo gli gnostici di quel website) lallegoria del bene, il
simbolo, tra gli altri del pi alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto
infiniti nomi. E ancora: Luce ed ombra, mi-steriosa simbiosi del Logos Solare, unit
molteplice perfetta, INRI Lucifero .
Anche il website della Gnostic Witch Bible (stregoneria gnosti-ca) presenta
Lucifer (associato al Serpente della Genesi) come essere di luce (being of Light) che
vuole aiutare gli uomini a scoprire la loro divinit interiore. Ovviamente lanonimo autore ci
tiene a distinguere (o separare) Lucifero dal Diavolo !
Troviamo elogi/simpatie/venerazione per Lucifero (inteso come angelo, essere personale o
forza magica universale, simbolo di lu-ce, liberazione, conoscenza) negli scritti di noti
personaggi del mondo esoterico (Eliphas Levi , Helena P. Blavatsky , Aleister Crowley ,
Rudolph Steiner , Giuliano Kremmerz ), e in ordini magici e societ esoteriche, quali ad
esempio: lHermetic Order of the Golden Dawn (fondato nel 1888 da tre Maestri Massoni
della United Grand Lodge of England), la Societ Italiana di Studi Erme-tici Fratellanza
Ermetica , la Societ Teosofica
Max Heindel, fondatore di un ordine rosacrociano, presenta in senso gnostico il racconto
genesiaco del Peccato Originale. In un suo libro, Heindel scrive che Angeli o Luciferi o
Spiriti Lucife-rici, portatori di luce, illuminarono luomo, diedero alluomo la
conoscenza, lautocoscienza e lemancipazione necessarie alle-voluzione spirituale. I
Luciferi ammette Heindel portarono anche dolori alluomo ma senza i Luciferi
luomo prosegue Heindel non avrebbe mai goduto della conoscenza e dellindi-pendenza
da Dio .
Leggendo ci che Madame Blavatsky scrive su Lucifero e Sa-tana (vedi sopra la nota a pi
pagina, n 56) non si pu fare a me-no di includere quella donna (teosofa e massona) nel
novero degli intellettuali del satanismo gnostico o luciferismo. E non fa mera-viglia che gli
elogi luciferini blavatskyiani siano stati apprezzati an-che allinterno della filiale britannica
della Chiesa di Satana .
Anche mediante la scienza esoterica dellAlchimia (la quale cerca la rigenerazione spirituale
delladepto), possibile pervenire ad una valorizzazione positiva di Lucifero-Satana. In
Alchimia, la Pietra, o Lapis il Mercurio, lAgente Universale che rende possi-bile la
Grande Opera ossia la Palingenesi spirituale dellalchimista (processo di morte-rinascita). La
Pietra Filosofale denominata Mercurio Universale, Drago che si morde la coda, Venere
nuda (Venere=Stella del Mattino!), Cristo, Lucifero... Il Mercurio alche-mico, Pietra e
Materia Prima della Grande Opera alchemica, uni-t di tutti i contrasti: bene-male, divino-
demoniaco, cielo-inferno, Dio-Diavolo...
Il Mercurio alchemico, nellOpera al Bianco (dopo la fase della Putrefazione) chiamato
anche Lucifero-Stella del Mattino .
Nel suo celebre libro Il Mistero delle Cattedrali, lesoterista ed alchimista Fulcanelli insegna
che il diavolo rappresenta la Mate-ria Prima dellopera alchemica, ossia la Pietra Grezza
da purificare e su cui innalzare lopera alchemica, la pietra su cui i muratori me-dievali
costruivano gli edifici. Questa Pietra, umanizzata sotto le spoglie di Lucifero (che porta la
luce-la stella del mattino) il sim-bolo della pietra angolare, dunque de la Prima pietra, la
pietra angolare della Grande Opera filosofale .
Cos anche in Le Dimore Filosofali, Fulcanelli insegna le se-guenti corrispondenze:
La Parola perduta dei frammassoni=Parola di Dio=Segreto dellOpera
alchemica=Pietra Filosofale=Caos dei saggi=Materia Prima=Spirito Universale o
Anima del Mondo=Madonna Ne-ra=Diavolo o Satana o Drago=Pietra
angolare dellOpera alchemica!
Fulcanelli insegna che il Diavolo o Drago alchemico, per quanto or-rido e fetido, nasconde
in realt i tesori celesti cercati dallalchimista! Ricordiamo uno dei princpi alchemici in base
al quale la fase della putrefazione (Opera al Nero o Nigredo), la discesa negli nferi, nella
morte iniziatica ecc., nel nero pi nero, tappa necessaria per salire verso la Luce e la
Perfezione (Opera al Bianco e al Rosso) .
Comprendiamo che i riferimenti cristiani e mariani nonch la medioevofila contenuti
negli scritti di alchimia esoterica del Fulca-nelli costituiscono in realt il guscio o scorza
di un frutto vele-noso: il Diavolo o Drago alchemico! Curioso notare che Fulcanelli
presenta i costruttori (architetti e muratori, ossia frammassoni) del Medioevo come sapienti
esoteristi che nelle Cattedrali hanno cela-to, in simboli, il patrimonio dellAlchimia. E qui
storia e mito si con-fondono, ma un procedimento normale nella irrazionale cultura
gnostico-esoterica.
Nel simbolismo massonico di tradizione inglese, il nuovo Ap-prendista massone (1 grado)
ritenuto pietra angolare del Tem-pio che egli dovr costruire. LApprendista posto in
Loggia a Nord-Est (Nord=Tenebre; Est=Luce). Considerato lo sfondo esote-rico della
Massoneria e leredit alchemico-spirituale che essa cu-stodisce, occorre, a mio avviso,
trovare lautentica interpretazione del simbolismo massonico della Pietra nella
sopramenzionata cul-tura alchemica.
Dopo questo breve excursus sul satanismo o luciferismo cultu-rale del mondo esoterico,
credo che sia troppo riduttivo definire quali riferimenti metaforici o marginali quegli
elogi intellettual-esoterici rivolti a Satana-Lucifero e qui sopra citati (con quelli che
seguiranno). Si tratta invece di riferimenti che, sebbene numeri-camente pochi nel
complesso degli scritti degli Autori in questio-ne, tuttavia a mio avviso costituiscono
prove qualitativamente sufficienti per comprendere che la mente e la cultura di quegli Au-tori
permeata di un certo luciferismo. Occorre riconoscere che quegli Autori, con le loro sia pur
poche sentenze luciferine, pos-sono costituire fonte di ispirazione per gruppi pi
espressamente dediti a Lucifero-Satana.
3. Massoneria, Massoni (regolari e di frangia) e luciferi-smo (satanismo gnostico)
Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono
coloro che minimizzano (o addirittura negano) lesistenza di un satanismo o luciferismo
massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi,
ripudierebbe linteresse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che da
massoni stessi viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente
ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici
corrisponde in sostanza alle dichiarazioni ufficiali e difensive delle Autorit massoniche
o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c lOrdo Templi Orientis Antiqua
(OTOA) che collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri
dellOTOA hanno anche i gradi di una notoria massoneria di frangia, lAntico e Primitivo
Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che
nellambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dellOTO e dellOTOA (e
dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero
(Luzifer). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati allOTOA e allOTO (Ordo Templi
Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di Lucifero o Lucifer (es. Nevio
Viola, Peter R. K-nig). Tra le tematiche dellXI grado OTOA, vi anche Luziferi-scher
Gnostizismus .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di
magia satanica e sessuale colle-gato allOTO (Ordo Templi Orientis) e allIlluminaten
Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha
elogiato Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di
Cristo (Luzifer als Morgenstern [] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer,
sondern auch der Bruder von Christus). Secondo Groesche, Lucifero Saturno (Sa-
turn), possessore di scienza (Wissen) e salvezza (Erlsung) .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, gi membri di massonerie di
frangia (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del
mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed
avevano cos iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe
nere un gruppo satanico discreto, tuttora attivo, composto da membri della buona
borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo)
per linteressamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro colleghi (o Fratelli)
francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle massonerie di frangia .
Non so se a quegli ambienti massonici di frangia (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti
torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33 (GOdF?, martinista, Gran
Maestro dellAntico e Primitivo Rito Memphis-Misraim), il quale era anche Gran Maestro
Onorario del Grande Oriente del Brasile , che una Obbedienza massonica regolare in
comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha
sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sulladdome di
una donna nuda A quelle parti basse corrisponderebbe il centro universale di energia
della Donna Cosmica della Cabala ebraica Ambelain (1909-1996) si poi sentito offeso
quando stato accusato di celebrare Messe Nere . Tuttavia, pur avendo definito le messe
nere quali riti di magia inferiore, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno
nel loro significato esoterico
Inoltre, secondo Robert Ambelain, lHiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone)
corrisponde allAdamo Kadmon della Ca-bala ebraica, al Grande Architetto
dellUniverso, al Demiurgo, allAndrogino ermetico, al Diavolo dei Tarocchi, a
Lucifero .
Sul website della Gran Loggia dItalia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI
e RSI) ha pubblicato una breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili
per rendere un omaggio alle donne le quali non possono per partecipare ai Lavori Rituali
della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne una tratta da un
calendario magico del 1895 in cui si vede una donna nuda distesa che fa da altare ad una
Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra
cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per
quanto cerchi nella didascalia di disprezzare i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando
quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti Strano modo di rendere
omaggio alle donne iniziatiche-massone-esoteriche .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni regolari e tradiziona-li, attraverso la ritualit e
il simbolismo massonico regolare e tradi-zionale, possono scoprire e sviluppare una
mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-
smo o satanismo gnostico si consideri che latmosfera culturale e ri-tuale della Loggia
intrinsecamente permeata dallilluminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i
seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale:
soggettivismo religioso, illuminismo, mtadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorit
religiose), ed esoterismo (magia rituale muratoria ispi-rata allalchimia, alla Cabala
ebraica). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare
i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di l di ogni differenza dog-matica e al di
l di qualsiasi autorit religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un
cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dellUniverso)
e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a
proprio piacimento. La ritualit della Massoneria regolare e tradizionale
intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La
Luce Massonica una luce iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi eletti, tra-
smessa in ritualit riservate (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai
Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera gnosi esoterica ed elitaria che richiama
alla nostra memoria la gnosi offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni regolari (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel
mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come
simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione
del Divino, Essere di luce e sapienza benefica alluomo) , a Lucifero (Dio, Angelo o
Principio o simbolo di ricerca della Vera Lu-ce, Illuminatore della Mente e della Coscienza
dellUomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dellIniziato) , al
Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione delluomo,
manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dellEquilibrio Universale
permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e
viceversa); ogni termine pu rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si
distingue pi chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), scritto che i Massoni appartengono
alla Religione Universale la quale di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni
andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) pi teista.
Entrambi i modi di intendere la Religione universale mas-sonica sono sostanzialmente
intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria,
Massonerie e Massoni mostrano che la Religione universale a cui apparten-gono una
religione di Luce iniziatica e occulta Ed ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri
Venerabili) delle Logge regolari, pi esperti di esoterismo, potranno considerare sempre pi
il loro Dio come un Dio di Luce a cui possibile dare lattributo della Stella del
Mattino (anchessa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer
3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero
Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di
Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte
simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica un luogo
iniziatico di omicidio rituale-simbolico, morte simbolica, un vero e proprio sepolcro
iniziatico di morte-rinascita. Il candidato immedesimato nellarchitetto Hiram Abif
(architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui elevato dal sepolcro. Sin
dalla met del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di
Loggia (MV, 1 e 2 Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di
Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dellAssassino principale. Egli deve
simbolicamente uccidere il candidato affinch questi divenga Mae-stro. Lomicidio simbolico
elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia Per
diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre
essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il
centro della terra, gli Inferi Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello
Hi-ram Il MV congiunge in s gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male) e
lunione degli opposti un principio fondamentale che lesoterismo massonico attinge dalle
scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo e... satanismo neo-
gnostico o neo-cataro che d culto al Dio di sopra e al Dio di sotto).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) pu rappresentare Dio, il Divino, il
Giusto, la Libert, Cristo e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico
che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony una sorta di Messa Nera sui
generis dove Hiram devessere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della
Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potr diventare in futuro Maestro di Loggia (MV),
dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e Assassino Sim-bolico di altri
candidati alla Maestra massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e
positivo .
In senso gnostico, Hiram pu rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi
(Inferno) dai Tre cattivi Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinit),
rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le Tre Luci di Loggia). In modo
ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti:
bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male,
Verit-Errore La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre
alla Luce una continua Alba iniziatica Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la
fiaccola della Luce Massonica, Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino
(chiamata anche Lucifero), Stella che brilla allalba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di
Londra (Moderns), sul cui frontespizio raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una
fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta
del Genius of Masonry che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel
genio proprio un Lucifer
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino (Lucifer), che porta pace e salvezza ai
massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di
Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo unimmagine mitologica, il massone Ar-thur
Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la
Stella del Mattino ossia Lucifero (the Morning Star or Lucifer) .
Nella Raising Ceremony, il sepolcro della trasgressione (bara vera e propria, oppure
lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) (ritualmente e
simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena trasformazione del candidato in
Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri
Massoni davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-
simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di
Maestro solo attraverso la morte simbolica. La Loggia in una condizione di semi-
oscurit, soltanto la candela o luce del MV resta accesa Il MV porta la Luce
Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro Il MV deve essere assassino simbolico del
massone prima di portargli la Luce di Maestro
Come gi notai in un altro mio studio, c una oggettiva analogia tra lHiram massonico (il
mitico eroe a cui conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal
poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo
XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle
sue varianti (Emulation, Logic, Stability), insegna che la Luce di un Maestro Massone
Oscurit visibile (Darkness visibile); si tratta della stessa Luce del Lucifero milto-
niano precipitato allInferno (Darkness visibile). I concetti di Tene-bra visibile,
malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la
splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero) accomunano sia il Lucifero
miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma gi dal comparire della
Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere
simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la Luce Massonica di
cui esser poi portatore (Lucifer).
Si pu, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero
miltoniano ed il Lucifero dellInferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e
massonica dellarmonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e
risolvere ogni contraddizione
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia,
rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re
Salomone si per-vert a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinit
dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi,
alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani) e a Moloch. In genere, il culto cananeo
prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani
di fanciulli . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone considerato esperto di magia
ed evocazione demoniaca .
In effetti, la Massoneria condivide molto latteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con
la sua larghissima tolleranza religiosa (mtadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria
accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il
Grande Architetto dellUniverso che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia
della ritualit massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro Il GADU pu
ricevere qualsiasi volto anche quello di Baal o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda
massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che la Parola di Passo del Terzo Grado
di Maestro di Maestro Massone, ritualit inglese) e quindi da Caino, il quale stato generato
dallunione di Eva con Eblis (o Ebli) lAngelo di luce, ossia Lucifero. Nei Maestri
Massoni rivive Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-
pe di Lucifero, abitati dallo Spirito di Luce per combattere contro la stirpe di Jehovah, il
malvagio Dio dei dogmi che opprimerebbe la libert di pensiero e il progresso. Ci sono
massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina
esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino il figlio di Eva e dellAngelo Ribelle,
gi contenuta nellimportante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla
riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33 grado, Hiram Abif ancora ritenuto Gran
Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine
esoteriche non sono affatto marginali tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale
della Maestra Massonica. Hiram rappresenta la Libert, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel
corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone pu vedere se stesso come
novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libert Hiram (e quindi ogni
Maestro Massone) pu essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al
Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dellesoterismo di Ren Gunon, tra i Maestri Massoni c chi insegna la
corrispondenza gnostico-nfera (ben in-dovinata) tra lHiram massonico, il Maestro Massone
e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro
dellInferno dantesco . In effetti, il corpo del Lucifero dantesco (allaltezza
delladdome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi),
corrispondente al 9 ed ulti-mo cerchio dellInferno. Cos, nella ritualit massonica inglese, si
dice che il Centro il punto dal quale un Maestro Massone non pu errare. Il Centro
rappresenta lunione degli opposti La Log-gia dei Maestri Massoni chiamata anche
Camera di Mezzo e nella Raising Ceremony essa un sepolcro simbolico, gli Inferi, in
una condizione di semi-oscurit (o di Oscurit visibile, Darkness Visibile)
Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation
Ritual) riguarda proprio laddome
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai pi recenti
rituali Emulation e altri) spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da
Nord a Sud, dalla superficie al pi alto dei cieli e, in profondit, dalla superficie fino al
Centro della Terra . Dunque lunione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi Nella
teologia cattolica, gli nferi, o profondit (centro) della terra, rappresentano la sede del
Diavolo, lInferno... .
Nella ritualit, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo
indizi oggettivi [esoterismo, mtadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro
simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-
Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum] che mostra-no come la
Loggia Massonica regolare e tradizionale introduca il massone in una cultura
oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia pu essere
contemporaneamente impegnata in o-pere filantropiche e in operazioni esoteriche (ossia
magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche regolari) maggiormente specializzate nel
Lavoro rituale iniziatico-esoterico
Ancora a livello di gnosi esoterica, lHiram massonico pu esse-re accostato alle teorie catare
o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella
ma-teria, dunque, alla stessa stregua di Lucifero o Satana (Luzi-fer). Come il Lucifero
(neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, cos lHiram massonico ha
architettato il Tem-pio salomonico simbolo dellUmanit e i Maestri Massoni devono
lavorare al Tempio dellumanit. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure
disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), cos
anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della
trasgressione Come Lucifero cos il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verit
assoluta e indiscutibile dei dogmi del Dio della Rivelazione (Jahw) e n tantomeno
lautorit della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente lArte Muratoria inse-gna ai
Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche
tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la morte simbolica del Maestro
Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli nferi, nellInferno (al-
chemico), nellOmbra (che per Jung il Diavolo) una discesa ne-cessaria per la
ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o Jung insegna la necessit e
bont del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o
archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti,
anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino Lucifero-Cristo ed elogia la
ribellione di Lucifero come principio di libert per luomo. Tali princpi non possono
sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano lalchimia e il pensiero di Jung .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di egregoro, energia spirituale prodotta da
unassemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dellapocrifo Libro di
Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poich si erano uniti alle
donne e avevano loro insegnato lalchimia . La conoscenza dellalchimia, come arte di auto-
rigenerazione, fondamentale per lesatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni regolari possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di
quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner,
Heindel, Jung).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ci ricorda il Mercurio
alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia come un corpo umano e il trono del MV
corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di
Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), pu corrispondere
al 3 occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in s gli
opposti (Shiva androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del
Maestro Venerabile c il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio
aperto sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che lesoterista e massone Ren Gunon ha sottolineato pi volte il
parallelismo tra il 3 occhio di Shiva (locchio frontale che rappresenta il senso
delleternit), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe
staccata dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha
perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale una
delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da
Ges nellUltima Cena). Luomo deve esser reintegrato nel suo stato
primordiale (lesoterico Graal), ben significato dal 3 occhio di Shiva, che lo Yoga-
Kundalini vuol aprire nelliniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3 occhio frontale di
Shiva) occorre risve-gliare lenergia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nellosso
dimmortalit che sito allestremit della colonna vertebrale delluomo (presso la zona
anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ci (secondo
lesoterismo guno-niano-induista) conseguenza dello stato decaduto delluomo .
Liniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge lidentit con Brahma (apertura del 3
occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la
piena conoscenza o illuminazione e perci sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nellambiente massonico-esoterico, pos-sibile lequazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3 occhio di Shiva=Pietra
di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Gu-non, il programma ascetico-
spirituale delliniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3 occhio di Shiva=ridiventare un
Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33 [GLDI] ha riproposto le suddette tesi gunoniane
(induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di Lucifero=3 occhio di Shiva... . Pruneti
afferma che locchio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia)
rappresenta il 3 occhio, quello delleternit e, citando an-che su questo punto il Gunon,
Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dellocchio di Shiva, dunque il Graal di
Lucifero
interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra
(Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che
simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile
il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co unaltra analogia esoterica: la
Parola di Maestro Massone che stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente
sulla fronte e disceso agli nferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della
Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli nferi. Curioso osservare che al
3 grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, detto al candidato che
mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facolt intellettuale
fino al Trono di Dio (Cielo) Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la
morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi) Dunque dal Cielo agli Inferi. Anche
i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realt della discesa.
Nel Quadro di Loggia del 1 grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la
Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di
morte: tomba o bara, teschio, ossa Dal Cielo alla Terra e sottoterra Il massone comincia
a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente
agli inferi
interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si
tenevano ad una taverna chia-mata The Devils Tavern, luogo in cui, peraltro si riuniva
una ce-lebre societ libertina e infernale, nota col nome The Hell-Fire Club (Club del
Fuoco Infernale) . La The Devils Tavern in questione non era semplicemente una taverna,
bens era anche una loggia massonica costituita nellaprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devils Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro
delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del
1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico pubblicato lopuscolo A
Defence of Masonry, in cui lanonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone
lantichit e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani
(Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la
lettera di un massone Brother Eu-clid il quale scrive che nelle epoche precedenti come in
quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni (Free
Masons) di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio ([] the Free Masons in
their Lodges raise the Devil in a Circle []) .
Osservo che il verbo inglese raise (traducibile in: elevare, ma anche evocare) usato
nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo
Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di
Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Gi nel primo ri-tuale massonico stampato
contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu
elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: How was Hiram raisd? . A questo punto
ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di evocare o
elevare (to raise) il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram
e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni
evocherebbero il Diavolo non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro
dal quale un Maestro Massone non pu errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, gi nel
1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il
Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo pi o meno esplicito
stata affermata proprio da Massoni!
interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone
inglese e fondatore di una societ libertina chiamata Societ di San Francesco, dedita
(nonostante il nome) al satanismo di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per
meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non certo il
primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton
(1698-1731) fond a Londra un Hell Fire Club (Club del Fuoco dellInferno). Sembra che
un editto reale del 1721 pose fine a quel club scandaloso, ma ci non imped al duca di
Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura
di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della
nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel
1723, Wharton fond un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di
Rosse, fond il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della
Gran Loggia dIrlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-
Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero
alcuni influsso sulla Massoneria strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli
Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia ma solo eccessi
sessuali e alcolismo Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una leggenda
urbana ? Ma tali difese massoniche (veramente leggendarie) non convincono. Perch
tanta premura massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte
(A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano
(1698-1737), anticle-ricale e deista gi funzionario presso la corte di Savoia. Quella
Dissertazione unopera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati
esalta (come cose proprie della Natura): la morte, ladulterio, la sodomia, i sacrifici umani .
Quella disserta-zione satanica sulla morte stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone
Joseph Thomas, amico del Radicati .
Limmoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi
settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo
illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse Franois De Sade (1740-1814),
il quale nelle sue opere immonde fa lapologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della
sodomia, della morte, dellomicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta
a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e
orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era
massone . La sua iniziazio-ne massonica controversa, ma ammessa da testi massonici.
Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle Nove So-relle, loggia culturale
(filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand
Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone.
Indizio di ci pu essere anche lindulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le
opere del De Sade tratteg-giano ambienti neri con racconti su donne seviziate, racconti che
tutto sommato precisa il website massonico facevano piangere lo stesso autore . In
effetti lambiente massonico (inglese o fran-cese) pu essere propizio a forgiare gli animi
in simili trasgres-sioni (orge, messe nere). Attraverso il mtadogmatismo filosofico, la
magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, lunione ritua-le degli opposti (Vita-
Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una filosofia
della trasgressione che pu tradursi in prassi
La gnosi della trasgressione (= andare oltre) gi in nuce nella leggenda massonica di
Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni luogo sacro) deve
essere attuato lomicidio simbolico del candidato La Loggia dei Maestri riattiva il mitico
delitto di Hiram, lomicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita
mistica) del neo-Maestro I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il
corpo putrefatto di Hiram Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII
sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co Tutto ci era una trasgressione
della Legge ebraica .
C poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici
(chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica Osservo che la mistica massonica
della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank
(1726-1791), il quale abbagliato dallo splendore luciferi-no, teorizz la discesa iniziatica
nellAbisso, e intese la vita come perenne processo di distruzione (morte-vita-morte) .
Come nel secolo XVIII, cos anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o
tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) raffigurata the Blazing Star, or Glory in the
Centre (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza
Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica
(cio la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il
pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33) ha scritto che la Stella
Fiammeggiante (Blazing Star) a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico,
il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dellUniverso; tale Stella
detta an-che Stella del Mattino (the Morning Star) .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento
massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virt diffusi sulla terra. Quindi il
Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra e quella Stella Fiammeggiante (simbolo
massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a
scacchi (dunque gi in terra, verso il basso) sarebbe, di per s, al Centro della Terra e
richiamerebbe, logi-camente e localmente, pi gli Inferi che il Cielo Anche al Terzo
Grado, lattenzione dei Massoni rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui adagiata
la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sar disteso per rappresentare la sua simbolica
discesa agli Inferi
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul
Pavimento di Loggia richiami pi il Lucifer di dantesca memoria (che al centro della terra)
piuttosto che il Nostro Cristo che in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nellinno
dellExultet, il Cristo Risorto chiamato 2 volte luci-fer , tradotto nella versione italiana
come stella del mattino. I Massoni cristiani (come Oliver 33) sanno giocare
ambiguamente sui nomi Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il Cristo-Stella del
Mattino-Lucifer dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che
gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai
Massoni cristiani non il Vero Cristo che invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare
Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che
costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del
massone Oliver 33 gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti
ai profani e che ogni profano in uno stato di tenebre ma liniziazione massonica gli d la
Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente un legittimo simbolo massonico di
sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli
Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o
Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora lUnione
degli Opposti
3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie cristiane
Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi
esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che,
sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-
vrebbe gi origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una Scots Masters Lodge (Loggia
di Maestri Scozzesi) presso la the De-vils Tavern at Temple Bar in Londra. Si tratta
probabilmente di Massoni Scozzesi non di nascita, ma di alto grado massonico. Dunque
ci potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici Scozzesi (e
quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso proprio alla Taverna del Diavolo
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA
a cura di Salvatore Farina 33, Eu-genio Bonvicini 33, Rex Hutchens 33, Angelo
Sebastiani 32, Ugo Poli 33, Umberto Gorel Porciatti 33), risulta chiaro che nel RSAA
italiano e anche in quello statunitense, il 30 grado insegna, di fatto, lostilit verso la Chiesa
Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libert di
pensiero. Tra i simboli del 30 grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso
delliniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la
corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del
tem-plarismo RSAA ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che,
oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari
proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni) insiste sul li-bero pensiero, sulla
separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta allinflusso della Chiesa nella societ .
Al 32 grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone definito Soldato
della Vera Luce e come tale deve combattere la tirannia spirituale, la superstizione ed
il fanati-smo . Durante la cerimonia di conferimento del 33 ed ultimo grado RSAA, nel
Tempio c uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dellOrdine, cio
del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il
Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato
dal proprio stendardo) portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33
grado (RSAA Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i
teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33 grado, rappresentano la Natura che
si rigenera attraverso la Morte, e la Societ che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel
mondo culturale massonico si sa bene che la Morte associata al Diavolo ; ad ogni
Maestro Massone (dal 3 al 33 grado RSAA) facile comprendere che la leggenda di
Hiram insegna che la Morte via alla Vita, e il principio dellUniverso che pre-siede alla
morte-rigenerazione del tutto noto con vari nomi: Shi-va, Ahriman, Satana . Il
principio distruttore che me-diante la morte rigenera tutte le forme rappresentato spiega
Porciatti 33 dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte ! (simbolo del Fuoco, e
dellAutocrazia intellettuale) la quale rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il
trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dellUniverso pu essere
chiamato con vari nomi e anche con quello di Shiva . I Maestri Massoni, che seguono la
gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra laltro, la
necessit della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bont del
Diavolo (Baphomet templare) inteso come lesistenza materiale, la corporeit, la terra
madre, la pro-pria fisicit [] il veicolo per levoluzione interiore, il lasciapassare per il
Cielo [] la porta per ottenere il Paradiso .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic
Howe), la magia non coltivata solo da massonerie marginali (o di frangia). Purtroppo
quella tesi di Ho-we stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono pi espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il
quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non pu affatto esser annoverato tra le
fringe-Masonries. Il RSAA davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera lite spiri-
tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dallanalisi di varie fonti massoniche della seconda met del seco-lo XX, risulta chiaramente
che nel RSAA, linteresse teorico-pratico alla magia, allalchimia, alla cabala ebraica ed
allermetismo non af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) profon-
damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28 grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo,
Alchimia . Al 32 grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti
gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera
alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al
32 RSAA insegnato che il programma massonico quello di condurre luomo alla rea-
lizzazione della Grande Opera dellErmetismo, ossia la propria re-integrazione e
trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che Il R..S..A..A.. sinteressa quindi di tutte le pi
importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le
or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche
forme rituali .
[] Il Rito Scozzese d la possibilit ad una lite di aprire la porta, rivitalizzando la
continuit con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di perfezionare lUomo e
condurlo al contatto cosciente con il Divino e dando quale metodo la Ritualit degli Alti
Gradi .
Al 29 grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi il rife-rimento al Baphomet
templare: secondo alcuni unimmagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo
magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33, il Baphomet sarebbe simbolo della
Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel
serpente che si morde la coda, ossia lUroboros gnostico, o il Serpente Gnostico .
Secondo massoni esegeti del RSAA, il 30 grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista ,
consente allAdepto: di andare al di l degli opposti (Bene-Male), di superare tutti i
dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dellUnica Realt , di
pervenire a Stati Superiori dellEssere, di pervenire effettivamen-te alla propria
reintegrazione nello stato edenico
Il massone al 33 grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) pu ben
identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33 grado entra nel Mondo
delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua Scienza Ini-
ziatica (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33 grado
RSAA lUomo universale o Uomo tra-scendente, ha raggiunto Stati Superiori
dellEssere , la Cono-scenza Suprema, la Liberazione finale o Identit Suprema ,
dunque, in pratica, un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi linteressante teoria della (Legge
della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che
logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-
Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi],
Spirito-Materia, Verit-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono
lUnica Legge dellEquilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita.
Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realt, sono UNO, due aspetti (apparentemente
opposti) della manifestazione dellUNO, la Realt Unica, lAssoluto, DIO... . Tale Legge
esoterica (Equilibrio-Unit degli Opposti) il-lustrata anche nel simbolismo massonico del
RSAA: lunione di Squadra e Compasso, laquila bicipite met bianca e met nera del 30
grado, laquila bicipite (monocolore) del 33 grado RSAA, lo stesso numero 33, il Delta dal
1 al 33 grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado
RSAA
Non difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico)
suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto
esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di
Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico,
possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entit (simboliche o reali) distinte,
per cui si pu parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo
massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da
come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare
nelluomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30 grado RSAA] chiamato anche Cava-liere dellAquila Bianca e
Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite met bianca e met nera,
limpugnatura del pugnale rituale met bianca e met nera) adombrata la dottrina
esoterica dellunione degli opposti (bene-male, luce-tenebre) .
La dottrina/legge [cabalistica] dellArmonia/Equilibrio degli Op-posti chiaramente presente
anche al 32 grado RSAA . Essa pi chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33( ) e
poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33( ), Rex Hu-tchens 32( )... Essi
spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui
perviene il mas-sone del 32 grado RSAA: la Legge dellEquilibrio Universale degli
Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e
compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-
femminile, amore-odio, verit-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-
scindibili dellunica Legge di Equilibrio che in Dio, nellUniverso e nellUomo, per cui
entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero,
intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di
membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi
esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, Ren Gunon,
Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30 grado
RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad amare Lucifero (Dio, Forza occulta,
Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libert, principio divino e luminoso
nelluomo) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17 grado
RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra Abad-don nome dellAngelo
Sterminatore di Apocalisse 9,11 (ossia lAngelo dellAbisso!). Tra le Parole Sacre del 29
grado RSAA (anchesso gnostico-templare, come il 30), troviamo Ardarel o Ardael,
che vuol dire Angelo del Fuoco e della Luce e Moth, ossia Angelo della Morte .
Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa,
perch Lucife-ro pu esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e
Libert Al 30 grado (dopo labbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del
Serpente Gnostico, simbolo dellEvoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della
Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico pu rappresentare lEnergia o Logos, attraverso cui
lAssoluto si manifesta nel mondo .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi
ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna
massona assai pia e devota?) Nel rituale del 30 grado, il massone abbat-te le due
colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci Labbattimento delle colonne
ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia la massima
liberalizzazione, menta-le e spirituale delluomo. Al massone detto (al 30 grado) che il
GADU (Grande Architetto dellUniverso= Energia, Logos) non pu esser racchiuso
in alcun Tempio . Dunque dal punto di vi-sta massonico , come pu il GADU essere
racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dellIncarnazione e
dellEucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai
massoni del 30 grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso lostia consacrata?)
che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-
rebbero di racchiudere il GADU Per i Massoni necessario ab-battere quelle colonne per
giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne
rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali
del 30 grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero)
possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro
avversari Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4-9-30-33), attra-verso
un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso lalto,
teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi) insegnano oggettivamente la
filosofia della vendetta, dellomicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi
massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princpi che
trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33 grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi il
simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, Emblema della Immortalit della Luce
Massonica (cos dice il Rituale italiano del 33 grado RSAA) Eugenio Bonvicini (GOI e
33 grado RSAA) spiega che quella Fenice assimilata al Fuoco alimentato dallo Zolfo
Rosso dei Saggi, che rappresenta la Rea-lizzazione Individuale. La Fenice rinascente dal
Fuoco e nel Fuoco rappresenta lIniziato (il massone del 33 grado) che vive il pro-cesso
continuo di morte iniziatica gi cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1 grado di
Apprendista (simbolica discesa a-gli inferi). Per illustrare il simbolismo ermetistico-
alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33 si avvale degli studi del massone Oswald
Wirth 33 (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo
rappresenta il Fuoco realizzatore o ardore vitale che in ogni essere, il principio
costruttore, dunque il GADU di cui il massone emanazione Lo Zolfo rap-presentato
dallImperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei
Saggi, corrisponde allArcano Maggiore N 4 dei Tarocchi, ossia lImperatore che il
sovrano tenebroso degli inferi, il Principe di questo Mondo a cui corrisponde pa-role di
Wirth il Grande Architetto dei massoni . Wirth chiara-mente afferma che il Principe di
questo Mondo il Diavolo che figura esplicitamente come carta N 15 degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani
(www.ritoscozzese.it) vi la foto dellattuale (novembre 2006) Sovrano Gran
Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33 (e membro del GOI) che indossa una veste
rituale co-loro rosso lo Zolfo Rosso dei Saggi il colore rosso che predo-mina nellabito
dellImperatore dei Tarocchi .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) il
simbolo dellAssoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dellUnit degli opposti e
della Materia Prima alchemica. NellOuroboros vi lo Zolfo Rosso e tale Zolfo asso-ciato
anche al diavolo e per gli alchimisti esso ha una funzione illuminatrice, dunque un
Lucifer .
LOuroboros raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del
Supreme Council 33 di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il Lo-gos, principio eracliteo di
distruzione e creazione, Fuoco eterno che d morte e vita; fuoco distruttore ma anche
animatore, che ri-corda la fenice, luccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova
vita. I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di sangue,
morte, zolfo dei saggi, Delit-to, tenebre .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33 grado, come la Fenice rinascente dalle
fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del
Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico
del 18 grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso delliniziazione, il candidato
condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi un coperchio a forma di rosa. Il
Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la
Pramantha) nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha
ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma previ-sta anche una
Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso Quindi, il Presidente
del Capitolo Rosa-Croce inneggia al Fuoco portato da Prometeo sulla terra Fuoco
chiamato con vari nomi: Agni, Ormuz, Zeus, Odi-no, Osiris, Jahwe tanti
nomi che indicano il Grande Ar-chitetto dellUniverso Fuoco che rappresenta il
principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, lessenza del mo-vimento
della vita e del pensiero, la Ragione . Il Saggissimo dunque un portatore del Fuoco
(piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della
Chiesa Gnosica Italiana) afferma che il Fuo-co, di cui si parla al 18 grado, il principio
trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose e se si vuole andare pi in l, si
arriva allinterpretazione esoterica per cui il termine Fuoco corrisponde a quello di Luce
Astrale, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo .
Per illustrare lautentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un
caprone), Anceschi si appoggia allautorit di Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi
occultistici in Francia , il quale spiega che il Baphomet solo un simbolo della Natura
Naturante, come la chiamer Giordano Bruno, altro matire della scienza .
Se poi andiamo a leggere lopera Storia della Magia, di Elifas Levi ( 1875), scopriremo che
la Luce Astrale Lucifero, os-sia il serpente edenico (cio il Serpente della Genesi),
chiave della magia nera, Fiat Lux, il grande agente magico .
Cosa dire poi delle cosiddette massonerie cristiane (ossia Corpi massonici di Alti Gradi
sedicenti cristiani) sorte sin dalla met del secolo XVIII e tuttora attive? Possiamo dire che
esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante,
pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla
Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite
E-cossais Rectifi), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo,
contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul
mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare ladepto massone a reintegrarsi nella
condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia Nel deposito esoterico
del RER, c il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero
con Dio dunque lUnione degli opposti (Cristo-Satana).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) una societ mas-sonica cristiana-rosacrociana
riservata a MM della UGLE. La SRIA intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi
magiche. La Bibliote-ca dellHigh Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti
le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , i
quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore
dellUomo . Nella Biblioteca dellHigh Council della SRIA c anche il libro Fre-
emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e
rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il
contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la
Massoneria. Egli afferma che lHiram massonico discende da Tubalcain-Caino-Samael,
the Lucifer Spirit. Lucifer il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi
nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, la versione inglese del RSAA. Il 18 grado
AAR la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-
resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici
allalchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non il Cristo Risorto del dogma
cattolico, ma semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi
ha visto a ragione nelliniziazione al 18 grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-
catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realt Lucifer, il Diavolo ! In
tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra ABADDON (il nome
dellAngelo dellAbisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte
simbolica-discesa nellAbisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue),
non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bens
unesaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dellInferno. inte-
ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono
giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici:
John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18 grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri
Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore delluomo,
manifestazione necessaria di Dio . William W. Westcott (SRIA, 30 grado Rose-Croix)
era discepolo di Mme Bla-vatsky, collabor alla rivista teosofica Lucifer, fond unordine
magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al Lucifero elo-giato da
Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33 grado dellAncient & Accep-ted Rite (versione
inglese del RSAA) per lInghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui
pratica il 18 grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran
Commendatore (massima autorit dellA&AR o RSAA), si intitola The Morning Star
Chapter N 33 (Capitolo La Stella del Mattino N 33) . La Stella del Mattino fa parte del
simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa
bene che la Stella del Matti-no si chiama anche Lucifero .
4. Alcune riflessioni conclusive
Gli elementi da me riportati, pur non costituendo (forse) prove dirette di un satanismo o
luciferismo massonico inteso come ado-razione cultuale rivolta esplicitamente al Diavolo/
Lucifero da parte di assemblee massoniche litarie, tuttavia, sono sufficienti per af-fermare la
presenza di un luciferismo (o satanismo gnostico) mas-sonico culturale iniziatico ed
esoterico, che non affatto marginale in ambiente massonico. I Maestri Massoni (anche
quelli regolari, membri di Massonerie maggioritarie o tradizionali) esperti di simbolismo mas-
sonico e di teorie esoteriche, possono facilmente giungere ad apprez-zare Satana e/o Lucifero
inteso/i come simbolo/angelo/spirito/forza oc-culta/manifestazione del Divino/Dio personale
(ecc.) di Luce, di Cono-scenza, di Bene e/o Male. Il Maestro Massone pu inserire o attivare
le sue simpatie gnostico-luciferiane nella ritualit massonica, a insaputa di altri massoni
presenti. Inoltre, Maestri Massoni (soprattutto di Alti Gradi) convergenti in interessi gnostico-
luciferini possono raggrupparsi in logge speciali o circoli culturali extra-loggia per
coltivare ritual-mente e speculativamente il loro Luciferismo. Tali Maestri Massoni possono
pertanto identificare il Grande Architetto dellUniverso (termine massonico per indicare Dio)
con Lucifero, o Satana, inteso come Dio e/o come principio morale e spirituale di libert
dai dogmi della Chiesa Cattolica ritenuti (nella cultura massonica) oppressivi della libert
di coscienza. In ogni caso, il massone tradizionale e cre-dente non far fatica a capire
che il suo Dio (il GADU) non corrisponde affatto al Dio dei dogmi della Chiesa Cattolica.
I Maestri Massoni protesteranno che nei loro rituali non compa-re il nome di Satana-
Lucifero, ma non necessario che esso com-paia. Il singolo massone, pu interiormente (o
esotericamente) vi-vere il rituale con la sua comprensione magari diversa da quella degli altri
massoni La tolleranza religiosa della Loggia non pu impedire ad un massone di
considerare Lucifero quale nome sim-bolico o entit benefica di Luce, o addirittura quale
nome o attribu-to di Dio Interessante notare che scrittori massoni sottolineano che
Lucifer non il Satana-Diavolo del dogma cattolico Que-sta strana difesa del nome
Lucifero lascia sospettare che ai massoni quel nome piaccia Si pensi allossessione
massonica per il simbolismo della Luce, che splende soprattutto al 33 grado RSAA. Il
rituale prevede che il candidato al 33 grado entri nel Tempio massonico portando una
Torcia accesa (egli perci un Portatore di Luce ossia LUCIFER!). Il rituale precisa che tra
le 11 Luci del Tempio del 33 grado, c un candeliere a due bracci che rappresentano il
Bene e il Male che costituiscono la Creazione Immateriale. E tuttavia sono uniti in Loggia! E
poi c un candeliere a 1 sola Luce: il rituale spiega che si tratta della Causa Prima, da cui
tutto proviene .
I tentativi massonici di difesa dalle accuse di satanismo non so-no sempre ben architettati e
qui vale il proverbio: il Diavolo f le pentole ma non i coperchi. Riporto solo alcuni
esempi.
Nel 1874, sulla Rivista della Massoneria Italiana (GOI), diretta da Ulisse Bacci (allepoca
30 grado RSAA) un anonimo massone la-menta che i Massoni sono calunniati ed accusati
di adorare il Diavo-lo . Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta massone Giosu
Carducci, lanonimo massone scrive: Se, come disse il poe-ta, Satana il nume vindice
della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro
adunanze; [...]. .
Dal 1969 al 1977 si sono svolti dialoghi tra ecclesiastici e mas-soni, a cui ha partecipato il
noto Giordano Gamberini 33, vescovo gnostico, Gran Maestro del GOI (1960-1969) e, fino
al 1979, diret-tore di Rivista Massonica (GOI). Il 18 giugno a Savona, si svolse lincontro
pubblico tra don Rosario Esposito e Gamberini 33, nel corso del quale si disse che il
satanismo massonico era solo uninvenzione di Leo Taxil e che ormai i cattolici potevano
entrare lecitamente in Massoneria. Ma il 25 giugno 1969, lo stesso Gam-berini 33 autorizz
la costituzione di una loggia del GOI dedita a studi esoterici, la Montesion di Roma. Negli
anni successivi il MV della Loggia Montesion, Ivan Mosca 33 (morto nel novembre 2005),
organizz (col beneplacito del GOI) Seminari Esoterici in tutta Italia per Maestri Massoni del
GOI. In quei seminari si evi-denziava il carattere magico dei Lavori Rituali massonici.
Dunque: da una parte il GOI mostrava ad ecclesiastici ingenui (come don Rosario Esposito)
il volto e le mani pulite sostenendo la piena compatibilit tra Loggia e Chiesa. Dallaltra
parte il GOI favoriva contemporaneamente la formazione esoterica dei suoi Maestri Massoni
esortandoli ad esser operatori consapevoli della Magia del Rito Massonico. In uno di quei
Seminari (Seconda Accade-mia, Caldaro 1975), nella relazione su La Magia, scritto che
il Massone deve padroneggiare la Legge del Binario o della Polarit, ossia deve Conoscere e
Amare le Forze Opposte (del Cielo e dellInferno), deve esser capace di praticare la
Teurgia e la Demonurgia (o Magia Nera), per cui ( scritto nella suddetta relazione,
consultabile on-line): Per conoscere Dio, insomma, non si deve odiare Lucifero . I testi di
quei Seminari furono pubblicati nel 1977 a cura del Grande Oriente dItalia-Palazzo Giu-
stiniani e oggi (2006) si possono ancora consultare sul website della Loggia Montesion.
Forse qualcuno mi obietter: Non devi confondere elementi di massoneria di frangia con
la massoneria regolare. Rispondo: la magia segna indelebilmente e intrinsecamente i rituali
della Mas-soneria regolare e tradizionale, i quali, di fatto, invitano il massone a penetrare di
pi locculto Il concetto di ricerca, come quello di Luce e illuminazione uno dei
leitmotiv della cultura masso-nica Un sistema di Alti Gradi massonici come il RSAA non
af-fatto marginale o periferico e i suoi rituali di iniziazione presen-tano elementi della
cultura magica. Ribadisco che la tesi di Ellic Howe & Soci sulla massoneria di frangia
solo fumo negli oc-chi per i profani Ribadisco la mia personale convinzione che la
Massoneria e le Massonerie covano dentro di s luciferismo gnostico e magia. Del resto
troviamo anche massoni che notoriamente sono regolari ed implicati nelle cosiddette
massonerie di frangia (es. il ca-so di William W. Westcott, John Yarker, Robert
Ambelain).
La tolleranza massonica (della Massoneria regolare e tradi-zionale) non vieta affatto ai
Massoni di dare culto (almeno interio-re) a Lucifero purch lo si intenda come Dio o
Principio di Luce e di Bene. Nella prima edizione italiana (1983-1986) di Morals and
Dogma di Albert Pike 33, curata da Elvio Sciubba e Ludovico Ful-ci (massoni del GOI e
del 33 grado RSAA), troviamo anche note italiane al testo pikeiano, note che sono
ovviamente a cura di Sciubba-Fulci. Nel commento al Terzo Grado di Maestro Massone,
Pike scrive che Pensiero e Azione sono i due principi regolativi della vita umana [...]. Il
vero Pensiero quello in cui culmina la vi-ta. Tutti i pensieri saggi e sinceri suscitano nobili
stimoli per attuare grandi iniziative17 . Alla nota n 17 (curata da Sciubba-Fulci), ri-portata
alla fine del capitolo pikeiano sul Terzo Grado, leggiamo: Lettera di Giuseppe Mazzini ad
Albert Pike, 22 gennaio 1870 (D. Margiotta, Ricordi di un trentatr. Parigi Lione 1895, p.
74 no-ta) . Questopera del Margiotta 33 stata ristampata anastati-camente dalle Edizioni
Brenner (Walter Brenner Editore) di Co-senza, nel 1988, anno in cui Elvio Sciubba era
Sovrano del Su-premo Consiglio 33 del RSAA giustinianeo. Le Edizioni Brenner stampano
anche altri libri di Massoneria, scritti proprio da Massoni. Dunque Sciubba-Fulci mostrano di
riconoscere a quel libro di Do-menico Margiotta (ex-33) una qual certa autorit e credibilit
e sembrano proprio invitare i massoni a leggerla. In quel libro, Mar-giotta afferma che per i
Massoni dal 30 al 33 grado RSAA, Luci-fero il dio della luce e non il Satanasso
dei maghi neri e dei preti cattolici .
Ed proprio in Morals and Dogma (testo fondamentale nel RSAA) che i massoni italiani del
RSAA possono imparare a cono-scere (almeno qualcosa) di colui che il Portatore di luce
o Fo-sforo, cio il Lucifero della Leggenda . E la Stella del Mattino, alzandosi dallEst ,
per i Massoni, un emblema dellalba della perfezione e della Luce Massonica, che sempre si
avvicina . Ancora a proposito di Lucifero, il Portatore di Luce! [] Lucifero, il figlio del
Mattino! , Pike insegna ai massoni a non dubitare (Non ne dubitate!) che proprio lui,
Lucifero, lui che porta la Luce (ovviamente quella massonica).
Sulla rivista fondata da Elvio Sciubba 33 (1915-2001), LIncontro delle genti, il massone
Francesco Indraccolo ha elogiato il Lucife-ro, non il Lucifero=diavolo sulfureo (secondo
quanto insegna il dogma cattolico), ma il Lucifero caro al poeta Carducci (cio il Satana
del celebre inno carducciano), il Lucifero caro ai laici e coloro che tendono a razionalizzare
tutti gli stati di coscienza, il portatore di luce, la Stella del mattino, simbolo della
massonica ricerca della Luce .
Nel 1999-2000 la rivista LIncontro delle genti (come testimonia un suo foglio pubblicitario)
distribuiva tra vari testi di esoterismo e massoneria anche il celebre libro di Ren Gunon,
Lesoterismo di Dante. Discesa allInferno e salita al Cielo: le due tappe dantesche alludono
secondo Gunon alle due inscindibili fasi di un unico processo alchemico: la Grande
Opera. Per risalire necessario prima scendere al centro della terra, dove si trova Lucifero
Nel pensiero esoterico, il centro il luogo dove si conciliano tutti i con-trasti e le
contraddizioni Lucifero il punto centrale a parti-re dal quale comincia la successiva
ascesa Gunon spiega che il passaggio dantesco attraverso Lucifero non privo di
rapporti con i misteri della Camera di Mezzo (la Loggia dei Maestri Massoni), in cui si
compie la morte-resurrezione simbolica del candidato .
Alla luce di quello che ho scritto in questo studio, e a prescinde-re dallautenticit della
circolare di Albert Pike 33 riportata da Margiotta, credo proprio che non sia difficile per un
massone del 30 o 33 grado RSAA giungere a detestare il Dio dei dogmi catto-lici (o per lo
meno limmagine di Dio rivendicata dai dogmi cattolici) e ad amare Lucifero inteso per
quale Dio di Luce e di Bene (o per lo meno simbolo portatore della Luce Massonica) e
non quale Diavolo del dogma cattolico. A tal proposito curioso notare che il satanismo
(Lucifero=Diavolo) condannato anche dalla cir-colare pseudo-pikeiana riportata dal
Margiotta
Insomma la Massoneria (e le Massonerie) costituisce un am-biente misterico-tenebroso le cui
difese dalle accuse di satanismo non devono essere ingenuamente accolte come oro colato.
A proposito dei rituali massonici, pressoch facile conoscere le cerimonie di iniziazione
(soprattutto dei primi tre gradi e, almeno in Italia, del RSAA), ma difficile, o impossibile,
conoscere i rituali dei Lavori di Loggia. Pertanto ci chiediamo: allinfuori delle cerimo-nie di
iniziazione ai rispettivi gradi, cosa fanno ritualmente le Logge dei Cavalieri Kadosch (30
RSAA) e i Supremi Consigli del 33 grado RSAA? Per noi profani la risposta resta
segreta e coperta da un velo di tenebre Tuttavia, alla luce di questo mio studio, lecito e
ragionevole sospettare che tra i Venerabili Maestri di Loggia, i Cava-lieri Kadosch, i 33,
ecc., ci siano coloro che si riuniscono in Loggia o in circoli extra-loggia per compiere
speciali Lavori rituali a gloria del-la Luce del Grande Architetto dellUniverso
LUCIFERO! Certo, i Massoni che onestamente con trasparenza ammettono di
apprezzare il nome Lucifero sottolineano energicamente che il loro Lucifer (Stella del
Mattino) non il Diavolo ma il simbolo benefico della ricerca e della trasmissione della
Luce massoni-ca , o, addirittura, lattributo luminoso del GADU, o il Cristo
Tuttavia, sta di fatto che la Luce Massonica inconciliabile con la Vera Luce che Ges
Cristo, il Cristo del Dogma Cattolico, Ve-ra Splendente Stella del Mattino. Sta di fatto che la
luce massoni-ca pi simile, se non identica, a quella del Diavolo (Darkness Visibile).
Insomma, aveva ragione san Massimiliano Kolbe ad annoverare i Massoni tra i servi di
Lucifero Ovviamente liberi di interpretare il nome di Lucifero e la realt da esso
indicata
In questo lavoro user le seguenti sigle di Ordini massonici e termini massonici.
GLDF = Grande Loge de France
GLDI= Gran Loggia dItalia-Piazza del Ges-Palazzo Vitelleschi
GLNF = Grande Loge Nationale Franaise
GLv = GrossLoge von sterreich
GLRI = Gran Loggia Regolare dItalia
GLSA= Gran Loggia Svizzera Alpina
GM = Gran Maestro (presiede una Grande Loggia o Grande Oriente)
GOB = Grande Oriente do Brasil
GOI = Grande Oriente dItalia Palazzo Giustiniani
GODF=Grand Orient de France
MM = Maestro Massone o Maestro Muratore, o Maestro Libero Muratore.
MV = Maestro Venerabile (presiede una Loggia)
RSAA = Rito Scozzese Antico Accettato ( in tutto il mondo). Il Supremo Consi-glio Madre
RSAA in USA.
SGC =Sovrano Gran Commendatore (presidente di un Supremo Consiglio del 33 e ultimo
grado RSAA)
UGLE = United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita dInghilterra)
VGLvD= Vereinigte Grosslogen von Deutschland (Grandi Logge Unite di Germania).
Cf. P. SIANO, Il satanismo massonico visto dallantimassonismo cattolico, in Imma-culata
Mediatrix, N2/2006, pp. 229-260.
Cf. M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Milano 1990, p. 22; cf.
IDEM, Che cos la massoneria: il problema delle origini e le origini del proble-ma, in
IDEM (a cura di), Massoneria e religioni, Elledici, Leumann (Torino) 1994, pp. 55-62; cf.
IDEM, La massoneria, Elledici, Leumann 1997, pp. 38-39, 45-57; cf. IDEM, Il ritorno della
magia, Ancora, Milano 1998, pp. 92-93. Chi ha letto i libri ed ha ascoltato con attenzione le
conferenze (sui temi qui indicati) del Dr. Massimo Introvigne si sar accorto che, secondo il
sociologo torinese, la Massoneria uffi-ciale e regolare non avrebbe nulla a che fare con il
satanismo. Inoltre, Introvigne sostiene che soltanto massonerie di frangia (cio marginali
nel panorama massonico mondiale) coltivano la magia. Questultima tesi stata gi affermata
(intorno al 1972) dal massone inglese Ellic Howe (UGLE) e purtroppo stata acri-ticamente
accolta anche tra cattolici. Inoltre, il Dr. Introvigne sostiene la liceit di un certo esoterismo
cristiano da intendersi non come ricerca di una Verit su-periore a tutte le religioni quanto
piuttosto di un metodo di meditazione (?) che fa ricorso allimmaginazione, al simbolismo e
allanalogia, secondo lesperienza e gli scritti del (sedicente) cattolico Louis Charbonneau-
Lassay (cf. M. INTROVIGNE, Fra lepri ed esoteristi: a proposito di Louis-Charbonneau-
Lassay, di Ren Gunon e della Fraternit del Paraclito, in Cristianit, marzo-aprile 2000, p.
18). Salzani-Zoccatelli (e Introvigne) si fidano delle auto-certificazioni di ortodossia cattolica
del Charbonneau-Lassay (cf. S. SALZANI-P.L. ZOCCATELLI, Louis Charbonneau-
Lassay, in L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La misteriosa emble-
matica di Ges Cristo, vol. 1, Edizioni Arkeios, Roma 1994, p. 36). Charbonne-au-Lassay
(abbrev. Ch-L.) sostiene di esser entrato in contatto con un gruppo assolutamente
cattolico, strettamente segreto, ermetico-cristiano, LEstoile Internelle, che risale almeno
al XV secolo, composto sempre da 12 membri to-talmente inavvicinabili (ivi, p.30-31). A
difesa del Ch.-L., i suddetti Autori sosten-gono lesistenza dellesoterismo (o disciplina
dellarcano) nel giudaismo, nel modus operandi di Cristo e nel Cristianesimo primitivo
(ivi, pp. 40-43): lesote-rismo cristiano sarebbe dunque, non una conoscenza da non rivelare
ma una conoscenza comunicabile non tanto con linguaggio discorsivo quanto piuttosto
attraverso simboli ed esperienza mistica (ivi, p. 45). Le asserzioni degli Autori mi lasciano
perplesso Anche leccessiva segretezza dellEstoile Internelle (ignota anche ai competenti
organi ecclesiastici) molto sospetta e discutibile. Ammesso pure che lEstoile Internelle sia
realmente sorta nel tardo-Medioevo, sembra proprio inspiegabile ed irragionevole la sua
prassi di una rigida segretez-za quando ormai non cerano pi persecuzioni anti-cristiane.
Nellopera Il Bestia-rio del Cristo, Charbonneau-Lassay parla dellOuroboros, il Drago che
si morde la coda. Ch-L. spiega che si tratta di un antico simbolo pagano, egiziano, astrale,
simbolo poi adottato dalle sette gnostiche cristiane, dagli alchimisti, ermetisti, a-raldisti
religiosi e nobiliari. LOuroboros: simbolo della perpetuit ciclica, del Guardiano dei Tesori,
del salvatore. Gli Ofiti lo assunsero a simbolo della dottrina panteistica (lo dice Ch.-L.), e
probabilmente anche del Cristo. Presso gli Alchimi-sti, lOuroboros simboleggia lunione
(anche sessuale) del maschile-femminile, attivo-passivo, processo di dissoluzione, per la
Cabala ebraica il Serpente rap-presenta il Diavolo LOuroboros presente anche
nellemblematica cristiana, presso circoli cristiani esoterici medievali: Ch.-L. dice di aver
consultato i quaderni dellEstoile Internelle, in cui c lOuroboros che include il
monogramma di Cristo (ci ricorda alcune gemme di cristiani gnostici!!!) e rappresenta la
perpetuit del sacrificio redentore di Cristo (!). Ch.-L. vede lOuroboros anche come simbolo
del-la Trinit (???), ossia quando scorge in alcune raffigurazioni, 3 Ouroboros intrec-ciati
(???). Ch.-L. afferma che lOuoroboros il simbolo ermetico-alchemico delliniziato e dei
successivi stadi della Conoscenza riservata a lite . Ma as-sicura Ch.-L. lOuroboros
non un simbolo satanico (cf. L. CHARBONNEAU-LASSAY, Il Bestiario del Cristo. La
misteriosa emblematica di Ges Cristo, vol. 2, Edizioni Arkeios, Roma 1994, pp. 449-462).
Ho scoperto che le Edizioni Arkeios sono, in qualche modo, collegate alle Edizioni
Mediterranee, questultime legate alla cultura magico-esoterica di Julius Evola (nazi-fascista
esoterico). Mi bastano questi dati per avanzare seri dubbi alle rassicuranti (e forse ingenue)
teorie di e-soterismo cristiano degli amici Introvigne-Zoccatelli.
Cf. R. F. ESPOSITO, Lappartenenza cattolico-massonica nella pienezza del tem-po, in
Officin, Trimestrale internazionale di attualit, storia e cultura esoterica, anno XI, n. 1,
marzo 1999, Associazione Edimai - Edizioni Massoniche Italiane, Roma, pp. 19-24. Si tratta
della rivista della Gran Loggia dItalia - Piazza del Ge-s - Palazzo Vitelleschi (Roma).
Cf. L. TAXIL, I misteri della Frammassoneria, Fassicomo, Genova 18881 [ristam-pa
anastatica col titolo di Storia segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia
1992], pp. 390-391. Al 30 grado RSAA si adora Lucifero, lAngelo di Luce. Il simbolo
massonico del triangolo capovolto e diviene cos lemblema personale di Satana (cf. ivi,
p. 363). Al 30 grado RSAA, il massone calpesta tiara pontificia e corona regale
considerandoli simboli di quella tirannia spirituale e politica che il libero pensiero
massonico vuol distruggere (cf. ivi, p. 387). LO-razione a Lucifero al 30 grado RSAA,
il culto a Satana-Lucifero, vero Grande Architetto dellUniverso venerato dai Massoni del
33 grado RSAA, e riferimenti osceni ad una sodomia iniziatica (alchemica) tra massoni
sono cose ammes-se di recente da un massone non pentito, che vanta circa 20 anni di
militanza massonica e che si chiama Federico Mav (forse Gaetano Fiorentino 33?): F.
MAV, Voglio essere massone, Eurobook-Guida Editori, Napoli 1993 [presso la Buona
Stampa - Ercolano], pp. 36-54, 61-63, 193-197.
Cf. [G. G. FRANCO], Il Dio della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
31-37.
Cf. [IDEM], Piet e culto massonico, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp. 411-424.
Cf. [IDEM], La Messa nelle sette segrete, in La Civilt Cattolica, 45 (1894) XII, pp.
544-560.
L. TAXIL, Appendice [La pi grande mistificazione antimassonica], L. TAXIL, Sto-ria
segreta della Massoneria, Fratelli Melita Editori, La Spezia 1992, pp. 901-931.
Cf. ivi, pp. 362-363, 390-392.
Cf. ivi, p. 922.
Cf. ivi, p. 924.
Giustamente, mons. Antonino Romeo non escludeva lipotesi che la mistifica-zione di
Taxil sia stata orchestrata da logge massoniche per stornare i cattolici dal vero satanismo
massonico. Taxil avrebbe inventato soprattutto i vari dettagli sensazionali e pittoreschi,
quali ad esempio il romanzo di miss Diana Vaughan (cf. A. ROMEO, Satanismo, in
Enciclopedia Cattolica, vol. X, Sansoni Editore, Fi-renze 1953, ivi, col. 1958). Mons.
Romeo scriveva anche: Covo segreto di satani-smo certamente la massoneria []. Il
satanismo massonico si manifesta princi-palmente nella rituale profanazione delle ostie
consacrate (ivi, col. 1958-1959).
Cf. M. INTROVIGNE, Il Cappello del mago, p. 380.
Cf. P. SIANO, San Massimiliano M. Kolbe e la Massoneria, estratto della tesi di dottorato in
Storia ecclesiastica presso la Pontificia Universit Gregoriana - Ro-ma, Casa Mariana
Editrice, Frigento 2003, pp. 91-93.
Cf. G. ZACHARIAS, Satanskult und Schwarze Messe, Limes Verlag, Wiesbaden
(Germany) 1964, pp. 17-22, 167-172.
Cf. H. SEROUYA, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1989, pp. 217-218, 226-230.
Cf. C. G. JUNG, Psicologia e alchimia, Edizioni Astrolabio, Roma 1950, pp. 359, 443.
Cf. A. FAIVRE, I volti di Ermete. Dal dio greco al mago alchemico, Atanr Editri-ce, Roma
2001, pp. 61-62.
G. SCHOLEM, Les grands courants de la mystique juive, Payot, Paris 1961, pp. 245-246;
cf. IDEM, La Kabbalah e il suo simbolismo, Einaudi, Torino 1996, pp. 117-118; cf. F.
LACHOWER CHOWISHBY, The wisdom of the Zohar. An Anthology of text, vol. II,
The Littman Library of Jewish Civilization, London-Washington 1994, pp. 455, 459, 472,
509-512.
Cf. G. SCHOLEM, La Cabala, Edizioni Mediterranee, Roma 1992, pp. 245-309.
A. S. LA VEY, The Satanic Bible, Avon Books, New York 1969, p. 57. La Vey giustifica,
in certi casi, il sacrificio umano, cio quello di una persona particolar-mente scomoda o ostile
(cf. ivi, pp. 88-90).
IBIDEM, versione italiana pdf, p. 20. Interessante osservare che massoni del GOI amano
definirsi uomini del dubbio. Inoltre, il motto dello stemma della Loggia Bellator N 42 di
Frosinone (allobbedienza della filo-inglese GLRI) Du-bium initium sapienti (il
dubbio principio di sapienza). Comprendiamo che lesaltazione laveyana del Dubbio in
sintonia col pensiero massonico cos come lesaltazione massonica del Dubbio luciferina.
A. S. LA VEY, The Satanic Rituals, Avon books, New York 1972, p. 42.
Ivi, pp. 50, 212. Il battesimo satanico pretende di dare alliniziato enlighten-
ment (illuminazione) e truth verit). (cf. ivi, p. 216).
Cos afferma Massimo INTROVIGNE, Indagine sul satanismo. Satanisti e antisa-tanisti dal
Seicento ai nostri giorni, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 220-221. Andrea
Porcarelli (studioso del GRIS) ha criticato le tesi sfumate di Introvigne, pur senza
nominarlo espressamente: cf. A. PORCARELLI, Sguardo an-tropologico sul satanismo, in
AA. VV. Il fenomeno del satanismo nella societ con-temporanea, Quaderni de
LOsservatore Romano, Citt del Vaticano 1997, p. 18. Secondo Introvigne, non bastano
riferimenti simbolici e rituali a Satana-Lucifero per far parlare di satanismo in senso storico-
sociologico. Per cui, spiega Introvi-gne, quei massoni italiani ottocenteschi che cantavano
lInno a Satana di Carduc-ci erano solo dei razionalisti anticlericali ma non dei satanisti in
senso stretto. Co-s, secondo Introvigne, Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto solitamente
un ce-lebre satanista, in realt non sarebbe satanista in senso proprio, poich, lo stesso
Crowley si dichiara ateo, pur esaltando e inneggiando a Satana-Lucifero (ad es., nel suo
Hymn to Lucifer) inteso quale simbolo trasgressivo-razionalista-sessuale. Tuttal pi,
secondo Introvigne, Crowley era cultore di magia nera. In ogni caso, (almeno Introvigne lo
ammette) Crowley ha enormemente influenzato lo sviluppo del satanismo contemporaneo
(INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 220-226; IDEM, Il cappello del mago, pp.
376-377). Invece, a mio parere, da un semplice punto di vista storico-sociologico coloro che
inneggiano al Diavolo (pur se non lo intendono come langelo decaduto, bens come forza
occulta della Natura, simbo-lo di trasgressione, di razionalismo, anticlericalismo, sessolatria,
ecc.) possono esser considerati satanisti. Certamente allinterno del satanismo si potr poi so-
ciologicamente distinguere una gradazione che parte dal satanismo goliardico, anticlericale
(saltuario o periodico) di massoni italiani ottocenteschi fino ad arriva-re a quello pi
raffinato e discreto di gruppi contemporanei. Inoltre, si consideri che quei Massoni che
inneggiano a Satana per iscritto (in libri, riviste, circolari), oppure a voce (in discorsi,
istruzioni orali o nei banchetti anticlericali di ieri e di oggi), possono ovviamente attivare
silenziosamente le loro simpatie sataniche nel corso dei Lavori di Loggia: ad esempio,
intendere Satana quale simbolo del Grande Architetto dellUniverso e delleroe massonico
(Maestro Hiram) o viceversa, intendere il GADU e Hiram come simboli di Satana-Lucifero.
E tutto ci, allinsaputa di altri mas-soni pre

También podría gustarte