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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

2/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO


Anno XIV - n 147 Settembre 2014 Settembre 2014 Settembre 2014 Settembre 2014 Settembre 2014
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Ci perdiamo
anche nelle
cose piccole
segue a pag. 2
Smemoranda DC
Un articolo dellOn. Ivo Butini
Il 19 agosto di sessanta anni fa moriva a
Sella di Valsugana Alcide De Gasperi. La
sua stagione politica era finita nel giugno
1953 con il fallimento di una legge eletto-
rale che la sinistra accanitamente chiam
legge truffa. Il 12 agosto di questo 2014
Massimo Teodori, un brillante intellettua-
le con ascendenze radicali, suggeriva di
tornare a quella legge onesta e priva di
risvolti truffaldini (Corriere della Sera). Il
14 agosto seguente Roberto Pertici, sul-
lintera pagina 5 dellOsservatore Roma-
no, quotidiano della Citt del Vaticano, ri-
cord episodi ignoti ai pi, con una rico-
struzione ampia e documentata.
Gi nellultimo numero, prima
delle vacanze, chiamiamole anco-
ra cos, vista la grave crisi che
sta attraversando il nostro pae-
se, avevamo sollevato la man-
canza di quel senso della solida-
riet, componente essenziale in
grado di concorrere seriamente
a facilitare luscita dalla crisi nel-
la quale siamo precipitati ormai
da sei anni.
Avvertivamo, con preoccupazio-
ne, laggravarsi di un clima peri-
coloso ed inquietante, presente
in diversi ambienti, in particolare
in quello dellinformazione (tele-
visiva e giornalistica) di mettere,
sempre pi in evidenza, solo ed
esclusivamente i mali ed i ritardi
del Paese senza dare risalto al-
cuno ad aspetti positivi che sono
pur presenti nella complessa re-
alt del paese.
Un riferimento vogliamo farlo
proprio sulla mancanza di uno
straccio di responsabilit nazio-
nale che dovrebbe invece esse-
re un comune denominatore tale
da legare Istituzioni centrali e
periferiche, associazioni di cate-
goria, sindacati ed organi di in-
formazione.
Quando si attraversa una crisi
segue a pag. 2
Pertici centra il suo intervento sui rapporti
che De Gasperi ebbe con Piero Treves, fi-
glio del socialista Paolo Treves che negli
anni 1924-1925 visse con De Gasperi lespe-
rienza dellAventino. Paolo Treves and
in esilio. Le sue ceneri tornarono in Italia,
insieme a quelle di un altro leader sociali-
sta, Filippo Turati, nel 1948. De Gasperi,
allora Presidente del Consiglio, rese omag-
gio a Milano alla loro memoria. Disse fra
laltro De Gasperi: nella storia della demo-
crazia pi che lo statuto o le costituzioni,
conta lesperienza.
Quando nel 1951 De Gasperi torn a Lon-
Venerd 10 Ottobre, h. 21
Sala Don Nardini - Via dei Lavoratori
Rosignano Marittimo
Presentazione del libro
di Enrico Dello Sbarba
Editrice Il Quadrifoglio - Livorno
La mia Dc
Moderatrice:
Elisabetta Arrighi
giornalista de Il Tirreno
Saluti di Alessandro Franchi
Sindaco del Comune di Rosignano M.mo
Relatori:
Francescalberto De Bari
pubblicista
Nicola Graziani
giornalista quirinalista
Paolo Rotelli
ex Capogruppo Consiliare Dc
Comune di Rosignano M.mo.
Spezzoni di vita politica
e i rapporti con il Sen. Andreotti
segue a pag. 2
Venerd 19 Settembre, h. 17
Auditorium di Villa Henderson
Via Roma - Livorno
per ricordare il 60 Anniversario
della morte di Alcide De GASPERI
sar presentato il libro
De Gasperi
Uno studio
di Giuseppe Sangiorgi
Direttore dell'Ist. L.Sturzo - Roma
Presentazione:
Dott. Enrico Dello Sbarba
Direttore de IL CENTRO
Saluti del Dott. Giorgio Kutuf
Presidente della Provincia
e del Dott. Gabriele Cant
Presidente Istoreco
Moderatore: Avv. Angiolo Mancusi
Relatori:
Dott. Gianluca Della Maggiore
Istituto Istoreco
I ng. Francesco Butini
Ist. Studi Politici R. Branzi - Firenze
segue a pag. 2
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
2 Politica
Ci perdiamo anche
nelle cose piccole
dalla prima pagina
dalle dimensioni sempre pi ampie (molti
commentatori assimilano la situazione di
oggi ad una guerra mondiale non combat-
tuta con le armi), la solidariet dovrebbe
essere presente ad ogni livello.
Purtroppo ci non sta assolutamente ac-
cadendo ed in proposito vogliamo citare
due piccoli esempi di per se emblemati-
ci che dimostrano e confermano come la
solidariet nazionale appartenga, in molti
casi, al mondo della favole.
Nel maggio del 2015 sar inaugurata a
Milano LExpo - lesposizione universale
- un evento dalle dimensioni mondiali che
porter in Italia milioni di visitatori prove-
nienti da tutto il globo.
Di fronte ad un tale avvenimento un pa-
ese normale dovrebbe sfruttare questa
occasione per mostrare alcune eccellen-
ze di cui, magari immeritatamente, ne sia-
mo ricchissimi.
Ebbene erano stati richiesti i due famosis-
simi bronzi di Riace confinati, diciamo
anche giustamente perch recuperati in un
tratto di mare di quella regione, nel Mu-
seo Archeologico di Reggio Calabria e
visitati,dicono le statistiche, da non pi
di 10.000 visitatori allanno.
Alla richiesta di un provvisorio trasferi-
mento, circoscritto alla durata dellExpo,
si opposto un netto rifiuto giustificato
dalle difficolt del trasloco. Qualche gior-
no dopo, il Sindaco di Cremona (citt che
dista pochi chilometri da Milano), ha op-
posto analogo secco rifiuto a trasferire il
dipinto del cinquecento dellArcimboldo
(si tratta di un dipinto che raffigura LOr-
tolano che rappresenta Priapo - divinit
degli orti e della fertilit) opera particolar-
mente indicata al tema dellExpo che ha
come mascotte Foody.
Chi vuol vedere lopera - ha dichiarato il
giovane Sindaco della citt del torrone -
venga a Cremona e sar certamente ben
accolto.
Se a questi episodi disdicevoli aggiungia-
mo i continui litigi tra Comune di Milano e
Regione Lombardia su quellevento, ab-
biamo un quadro, veramente edificante,
di quale sia il senso di solidariet presen-
te nel nostro paese.
Vittorio Sgarbi, personaggio strambo ma
valido ed intelligente, ha tentato,negli ul-
timi giorni, di contattare i direttori dei
musei di Vienna e Stoccolma per vedere
se fosse stato possibile avere la disponi-
bilit di alcune opere del grande pittore:
purtroppo, per impegni assunti in prece-
denza, la richiesta non stata accolta.
Purtroppo tardi, ha dichiarato il famo-
so critico darte e cos lItalia rischia di
cadere nel guicciardiano - particulare - con
le citt di appartenenza che difendono il
proprio campanile che non certamente
quello di Milano e della Lombardia, ma
dellintero Paese.
Ecco, cari lettori, non ho toccato argomenti
scottanti ma solo due esemplificazioni
del sistema Italiae di come funzioni il
senso della solidariet e degli interessi co-
muni in questo nostro caro paese.
Purtoppo queste vicende, di ridotto spes-
sore ma significative, accentuano lo scon-
certo e lo sconforto per il nostro futuro.
Unultima considerazione, proprio nel gior-
no in cui il Governo Renzi ha presentato il
programma Sblocca Italiae sul quale si
stanno gi scatenando rilievi e critiche dei
grandi giornalisti e degli economisti itali-
ci: sono provvedimenti che, pur nelle gra-
vi difficolt in cui ci troviamo e che non
possono essere certo esaustivi, cerca-
no di rompere limmobilismo in cui lItalia
immersa da troppo tempo.
Anche per questi eterni soloni della criti-
ca dovrebbe valere e prevalere il mes-
saggio che abbiamo voluto lanciare.
Smemoranda DC
dra trov una lettera di Piero Treves che
gli ricordava con orgoglio e vergogna il
viaggio di De Gasperi, ministro degli Affari
Esteri, nel tragico settembre 1945, quando
un ambiente ostile accolse lex perseguita-
to De Gasperi, chiamato ora a riscattare la
dannosa eredit della dittatura fascista.
Piero Treves torn in Italia a met degli
anni cinquanta e scrisse sul quotidiano La
Stampa di Torino. Nella rubrica della
memoria da lui curata, il 19 agosto 1973
scrisse un saluto a De Gasperi, nel dician-
novesimo anniversario della morte. Lo sa-
lut insieme a quelli che, pur non condivi-
dendo la fede e lappartenenza politica di
De Gasperi, collaborarono alla sua opera
cristiana, cio di umana e italiana civilt.
Piero Treves chiuse il suo saluto scriven-
do che guardando lItalia del 1973 non si
stupiva che ventanni di silenzio la sepa-
rassero da quelle vette. In quegli anni che
sembravano preparare il compromesso sto-
rico, scrive Roberto Pertici, si appanna-
va la memoria di De Gasperi, quasi si at-
tendesse una sorta di vittoria postuma dei
suoi oppositori interni ed esterni alla DC.
10 agosto 2014. Nel suo domenicale inter-
vento su La Repubblica, Eugenio Scal-
Periodico mensile
del Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
Giornale chiuso in tipografia il 4/9/2014
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Marcello Battini, Jaco-
po Bertocchi, Ettore Bonalberti, Ivo
Butini, Massimo Cappelli, Laura
Conforti Benvenuti, Nicola Grazia-
ni, Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Antonio Melani, Silvia Menicagli,
Franco Spugnesi.
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti
Alberto Conti, Salvatore DAngelo,
Francescalberto De Bari,
Davide Livocci, Mauro Paoletti,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Vi a Pi sacane 7, tel . 0586/814033 - Li vorno
fari commentava fatti e propositi delle ri-
forme costituzionali in corso in Italia. Cit,
in conclusione, un lungo intervento dello
storico Guido Crainz, sempre su La Re-
pubblica. Si stava entrando nella fase pi
tesa della guerra fredda e cera molta in-
certezza sulle consultazioni elettorali, ave-
va scritto il professor Crainz. De Gasperi, e
non solo lui, il monocameralismo lo teme-
va come il possibile annuncio di un go-
verno dellassemblea giacobino e nefa-
sto. Scalfari ne spiega il senso: avrebbe
seguito le decisioni del demagogo di tur-
no.
E avverte: il parere di De Gasperi non
certamente un parere da poco perch De
Gasperi stato il vero costruttore della
Repubblica.
E, aggiungo io, speriment la fatica della
governabilit del Paese e avvert la debo-
lezza dellimpianto costituzionale dei par-
titi.
Quattro giorno dopo larticolo di Scalfari,
Roberto Pertici, ricordate le vette della
memoria degasperiana di Piero Treves del
1973, concludeva che a quelle vette lIta-
lia del 2014 non riesce pi nemmeno a sol-
levare lo sguardo. Cattolici compresi, pur-
troppo.
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 3 Politica
Cosa rimane oggi
dellinsegnamento degasperiano ?
di Ettore Bonalberti
Avevo nove anni quando, il 19 Agosto 1954,
moriva a Borgo Val Sugana, Alcide De Ga-
speri.
Nella mia casa e in parrocchia, che frequen-
tavo da giovane aspirante, si respirava da
tempo aria di DC e il drappo del comitato
civico era sempre pronto ad essere steso
sul balcone del centro sociale parrocchiale
ad ogni vigilia di consultazione elettorale
politica o amministrativa.
Siamo cresciuti, noi della generazione DC a
cavallo tra la terza e la quarta, nel ricordo e
nel mito dello statista trentino. I nostri de-
mocristiani pi anziani erano stati partecipi e
testimoni dei suoi comizi nelle piazze gremite
delle citt del Veneto e quelli della terza ge-
nerazione che ci accolsero nel partito agli
inizi degli anni60, seppur gi divisi, dopo la
rottura della corrente di Iniziativa Demo-
cratica e lavvento dei pallidi salmodian-
ti dorotei della Domus Mariae che posero
fine allegemonia fanfaniana sulla DC, ci par-
lavano di De Gasperi come del padre fonda-
tore nel cui ricordo tutti ci si ritrovava uniti.
Era stato De Gasperi, infatti, a redigere un
opuscolo clandestino a firma di Demofilo il
26 luglio del 1943 quelle che passeranno alla
storia della DC come le idee ricostruttive
della DC; di fatto, il primo schema program-
matico della futura Democrazia Cristiana, al-
lindomani della caduta del fascismo e del-
lapertura di una nuova stagione di confron-
to politico in Italia.
Non si potrebbe comprendere il senso au-
tentico del capolavoro storico-politico di De
Gasperi se non si tenesse conto, da un lato,
delle condizioni internazionali in cui si collo-
cava il caso italiano e, dallaltro, della speci-
ficit del tutto particolare di una nazione che,
seppur inserita allinterno del mondo occi-
dentale, in virt delle scelte compiute dai
Grandi alla conferenza di Yalta, vantava, al-
tres, la presenza del pi forte partito comu-
nista dellOccidente: il pi grande partito co-
munista al mondo, dopo quelli dellURSS e
della Cina, per capacit di consenso eletto-
rale liberamente e democraticamente acqui-
sito, e per organizzazione di quadri e di mili-
tanti inseriti stabilmente nel partito e nelle
organizzazioni sociali di diretta emanazione
del partito stesso.
E allinterno di questa realt effettuale che
si concretano le scelte degasperiane decisi-
ve, destinate a garantire alla DC un ruolo
fondamentale e centrale per gli equilibri po-
litici dei successivi decenni:
- il coinvolgimento di tutto il mondo cattoli-
co su una politica democratica di moderato
riformismo e, dunque, lazione da lui svolta
per garantire ladesione della Chiesa alla ri-
nascente democrazia italiana. Di qui il tenta-
tivo, in larga parte riuscito, di mobilitare luni-
t dei cattolici attorno alla DC;
- la scelta atlantica ed europea da una lato,
con tutte le implicazioni di ordine economi-
co e sociale che esse comportavano e, dal-
laltro, quella delle alleanze con i partiti di
ispirazione laica, liberale e del socialismo de-
mocratico, quale base dellequilibrio centri-
sta anche dopo e nonostante la maggioran-
za assoluta conquistata dalla DC nelle ele-
zioni del 18 Aprile 1948.
- Una politica di apertura e di collaborazione
con le forze laiche, socialiste democratiche
e liberali in un clima di grande tolleranza e di
intelligente moderazione aperta alle istanze
delle classi popolari da tenere in equilibrio
con gli interessi del ceto medio.
Sono queste le fondamentali scelte dega-
speriane destinate a caratterizzare la realt
di un partito che, proprio in virt delle stes-
se, finir con il rappresentare e rappresente-
r oggettivamente, lalternativa democrati-
ca, fondata su un vasto consenso popolare,
al polo comunista che egemonizzava specu-
larmente ed in maniera indiscutibile larea
delle forze di opposizione di sinistra del Pa-
ese.
Unopposizione che per molto tempo non
mancher di caratterizzarsi nel senso di una
autentica alternativa al sistema di potere
dominante con continui richiami alla co-
struzione di una futura societ democrati-
ca e socialista.
Divisione del mondo in blocchi; presenza di
un fortissimo partito comunista che, per molti
anni, conserver i caratteri di partito rivolu-
zionario di derivazione terzinternazionalista,
legato indissolubilmente alle direttive del
Cominform; politica delle alleanze al centro,
anche come conseguenza di un sistema elet-
torale fondato sulla proporzionale rigida:
sono questi gli elementi entro i quali si im-
pernia la figura e lopera politica straordina-
ria di Alcide De Gasperi che, possiamo a
buon diritto, annoverare tra i grandi Padri
della Patria e, sicuramente, tra i massimi espo-
nenti politici di tutta la nostra storia unitaria.
Se sul fronte politico De Gasperi lega indis-
solubilmente il suo nome e la sua epoca a
quella del centrismo, su quello del partito,
let di De Gasperi il tempo in cui si assiste
al passaggio del primato dalla prima alla se-
conda generazione democratico-cristiana e,
dunque, allavvento alla guida della DC di
Amintore Fanfani. Una guida, questultima,
destinata a segnare profondamente la natu-
ra, la struttura organizzativa e gli stessi ca-
ratteri di un partito che, pur tra fasi alterne e
successivi adattamenti e modificazioni, giun-
se pressoch inalterato, praticamente sino
alla fine.
Cosa rimane oggi dellinsegnamento dega-
speriano?
Per quelli come me, che si considerano DC
non pentiti, al di l delle cerimonie celebra-
tive, sentono impellente lesigenza di un ri-
torno agli insegnamenti popolari sturziani e
degasperiani per superare questa brutta fase
Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, Trento, 1881 -
Borgo di Valsugana 1954).
segue a pag. 4
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
4 Politica
di stallo e di mistificante trasformismo della
politica italiana.
Ecco perch sono impegnato in prima per-
sona, con altri autorevoli amici a concorrere
alla costruzione del nuovo soggetto politi-
co laico, democratico, popolare, liberale, ri-
formista, europeista, transnazionale ispira-
to ai valori dellumanesimo cristiano, nella
quale far confluire in rete tutte le associazio-
ni e gli italiani che si riconoscono nei valori
del PPE e intendono declinarli secondo gli
insegnamenti delle encicliche Caritas in
veritate e Evangelii Gaudium.
Si tratta di attualizzare il pensiero sturziano
e degasperiano non come operazione no-
stalgica e rievocativa, ma come recupero
della nostra migliore tradizione passata, in-
verarla nel presente e concorrere con quan-
ti sono interessati a costruire una prospetti-
va politica futura, in grado di uscire dai limiti
di questa lunga stagione di transizione, su-
bentrata dopo la fine della cosiddetta Prima
Repubblica: questo lambizioso obiettivo
che ci si propone.
In sintesi si tratta di:
1) trarre ispirazione dalla dottrina sociale
della Chiesa: sussidiariet e solidariet stel-
le polari delliniziativa politica dei cattolici
insieme alla difesa strenua dei valori non
negoziabili: difesa vita umana dalla nascita
alla morte; valore della famiglia fondata sul-
lunione di un uomo e di una donna; difesa
della libert di educazione;
2) concorrere alla ricostruzione dellunit
culturale e politica dei o di cattolici essen-
do consapevoli che:
- il mondo cattolico ha una potenza superio-
re a qualsiasi altra presenza culturale, socia-
le e politica di questo periodo in Italia, an-
che se non certo a livello massmediatico. Al
tempo stesso, tuttavia, essa non incanala-
ta e compattata in logiche unitarie (De Rita)
La danza
del
Peshmerga
di Nicola Graziani
Una cosa colpisce, nellaccellerazio-
ne della crisi siriana che si verifica-
ta a met' agosto: la superficialit con
cui si arrivati alla conclusione che
era ineluttabilmente necessario arma-
re i peshmerga. Ultimo baluardo con-
tro la follia dellautoproclamato ca-
liffato sunnita nel nord dellIraq, i
guerriglieri indipendentisti curdi
hanno finalmente ottenuto dallOc-
cidente cio' che generazioni si erano
visti rifiutare: mitragliatrici e missili
da sparare sui sunniti.
Bene, l'Isis probabilmente non meri-
ta trattamenti di riguardo. La lotta del
popolo curdo per lindipendenza in-
vece s. Ma al mondo non c peg-
gior politica dell'abbracciare una cau-
sa giusta nel modo sbagliato, e per
di pi sotto la spinta dellemergen-
za. Ragion per cui, in un caso come
quello curdo, abbiamo posto le pre-
messe sia per la possibile soluzione
del problema Isis, sia per il peggio-
ramento di una crisi che va avanti da
centanni, dal 1918. Anno in cui ven-
nero stabiliti i confini dei paesi me-
diorientali, sulla base di unenorme
ingiustizia.
Di tutti i popoli della zona, solo i cur-
di non si videro riconoscere il dirit-
to ad uno stato. Anzi, vennero spar-
pagliati tra Iraq, Iran, Siria e Turchia.
Da allora, con tanta encomiabile per-
vicacia e - per l'appunto - grande
scarsit di armi, hanno condotto una
battaglia solitaria contro i gas di
Saddam Hussein e di Assad e l'effi-
cienza letale dell'esercito curdo.
Grazie alla decisione ferragostana del
nostro parlamento ora la lotta -una
volta luquidato lIsis - torner a con-
centrarsi sui vecchi obiettivi. Con
armi nuove e peshmerga pi agguer-
riti. Non stupiamoci allora che dan-
zassero di gioia, qualche settimana
fa.
E prepariamoci ad una nuova fase
della crisi iniziata dalla dissennata in-
vasione dellIraq del 2003.
- ci sono tre componenti diverse e per ora
non convergenti:
a) c la componente del popolo di Dio che
si ritrova nei momenti rituali e comunitari e
che solo da poco tempo assume atteggia-
mento sociali e culturali di stampo extra ec-
clesiastico;
b) c la componente delle grandi organizza-
zioni di rappresentanza e di azione sociale
che avvertono la necessit di rinnovare
(quelli degli incontri di Todi: ACLI-MCL-
CISL-CL-CdO-SantEgidio sin qui poco co-
struttivi);
c) c la componente della diaspora della DC
con i diversi rami partitici in cui i cattolici
fanno azione politica cercando di collegarsi
con la realt ecclesiale o almeno interpretar-
ne le attese. Ci sono i cattolici adulti alla
Rosy Bindi e Prodi e i cattolici ubbidienti e
non sempre coerenti del centro-destra. An-
che allinterno della Chiesa ci sono differen-
ziate sensibilit e competenze non sempre
convergenti . Ci sono quelli dei DC non
pentiti e popolari che lavorano per la ri-
composizione dellarea popolare.
d) Ci sono due estremi opposti da evitare:
lappartenenza obbligata in un solo partito
come si trattasse di un dogma di fede, impos-
sibile dopo il Concilio Vaticano II e la diaspo-
ra, ossia laltrettanto dogmatica tesi della ne-
gativit di qualsiasi forma di unit e raccordo
politico dei cattolici. Il criterio pi convincen-
te potrebbe/dovrebbe essere quello del-
lUnit possibile. Il che significa che: luni-
t fattibile e che la si attuer secondo il re-
sponsabile giudizio prudenziale relativo ai
tempi, alle situazioni e alle scelte in gioco.
Si tratta di adoperare, citando Mons Crepal-
di, arcivescovo di Trieste, il motto: In es-
sentialibus unitas, in dubiis libertas, in om-
nibus caritas. Ossia sulle questioni fonda-
mentali ci vuole unit, in quelle dubbie le-
cito adoperare il libero giudizio personale, in
tutto ci vuole la carit
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da pag. 3
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5 Politica
Non c giorno che Grillo e esponenti del
movimento 5 Stelle cerchino di attirare lat-
tenzione dei media e del pubblico con
uscite ad effetto, spesso sconcertanti, a
volte contraddittorie.
Abbiamo capito che il loro credo si basa
sulla contestazione delle istituzioni e del
sistema politico ma, facendo anche loro
politica, dove si collocano?
Occorre allora esaminare i pochi fatti con-
creti ufficialmente compiuti e tra questi
c, di indubbia importanza, ladesione a
livello europeo al Gruppo Europa della
Libert e della Democrazia diretta. Lade-
sione presuppone una condivisione de-
gli obiettivi, del modo di agire e di pensa-
re, delle idee nelle quali gli aderenti trova-
no un comune sentire.
Questo gruppo formato da partiti con
un programma contrario al centralismo del-
lUnione Europea, favorevole ai naziona-
lismi e viene identificato negli schieramen-
ti politici europei tra la destra e lestrema
destra.
Per dare significato a tale collocazione
esaminiamo i singoli partiti e movimenti
che fanno parte del raggruppamento che
conta 48 deputati di sette paesi europei
cos suddivisi:
- Movimento 5 Stelle Italia: 24 seggi
- UKIP Gran Bretagna: 17 seggi
- Ordine e Giustizia Lituania: 2 seggi
- Democratici svedesi Svezia: 2 seggi
- Unione dei Verdi e Contadini Lettonia:
1seggio
- Partito Cittadini Liberi Rep. Ceca: 1seg-
gio
- Deputato indipendente uscito dal Fron-
te Nazionale Francia: 1 seggio.
Per poter partecipare al lavoro delle Com-
missioni europee il Raggruppamento deve
rappresentare almeno 7 stati membri del-
lUnione Europea. Sino allultimo questo
Raggruppamento stato in bilico e solo
ladesione di una deputata francese fuo-
riuscita dal partito di Marine Le Pen ha
impedito questo fallimento. Anche que-
sto pu essere un indicatore della valuta-
zione che tali partiti hanno da parte degli
altri rappresentanti europei.
Vediamo ora i principi ispiratori degli al-
leati del Movimento 5 Stelle.
Alcuni esponenti continuano a dire noi non siamo n di destra n di sinistra
LUKIP un partito politico britannico
euroscettico, fondato nel 1993 da un grup-
po di scissionisti del Partito Conservato-
re con lobiettivo di far uscire il Regno
Unito dallUnione Europea.
Nel 2014 ,alle elezioni europee lUKIP,
guidato da Nigel Farage, ha ottenuto il
27,5% risultando il primo partito , supe-
rando Laburisti e Conservatori. Dobbia-
mo per dire che i risultati delle europee,
sino ad oggi, non sono stati ripetuti nelle
elezioni politiche dove lUKIP non mai
riuscito ad ottenere seggi.
Il Partito Ordine e Giustizia della Lituania
un partito conservatore e nazionalista,
caratterizzato da una ideologia populista
di destra e dalleuroscetticismo. Dal 2012,
pur essendo uscito fortemente ridimensio-
nato dalle elezioni politiche ( dal 12,7% al
7,3%) fa parte del governo di coalizione
con Laburisti e Socialdemocratici.
Il Partito dei Democratici Svedesi un
partito di matrice nazionalista. Il partito
(secondo Wikipedia) stato fondato nel
1988 tramite lunificazione della vasta ga-
lassia dei gruppi neo-nazisti svedesi con
lobiettivo di contrastare fenomeni quali
limmigrazione e lislamizzazione . Pur
avendo rinunciato la dirigenza del partito
alle idee esplicitamente neo-naziste, si
qualifica come partito di estrema destra.
Il partito Unione dei Verdi e dei Contadini
della Lettonia una federazione di partiti
ruralisti, conservatori e euroscettici attivi
sin dal 2002. Alle elezioni europee del 2014
hanno ottenuto per la prima volta 1 seg-
gio. Ideologicamente si colloca tra il cen-
tro e il centrodestra con tratti conservato-
ri e nazionalisti.
Il Partito dei Cittadini liberi della Repub-
blica Ceca un partito liberale conserva-
tore fondato nel 2009. Impegnato a destra,
ha come obiettivo la riduzione delle tasse
e la soppressione delle sovvenzioni pub-
bliche. A livello europeo contrario alla
introduzione delleuro e dichiaratamente
euroscettico.
La deputata francese che proviene dal
Fronte Nazionale della Le Pen ovviamen-
te di destra.
Questa la compagnia del Movimento 5
Stelle in Europa. Perch allora alcuni espo-
nenti continuano a dire noi non siamo n
di destra n di sinistra?
Perch sorgono proteste e distinguo quan-
do vengono definiti di destra?
A livello locale, passando dallEuropa a
Livorno, quale coerenza ritroviamo nel-
lappoggio dato ai 5 Stelle da una lista di
sinistra quale Buongiorno Livorno?
Molto pi coerente, a mio modesto avvi-
so, quello avuto da Fratelli dItalia della
signora Amadio.
Penso che tutto sia lecito e consentito in
democrazia, se fatto nel rispetto delle leg-
gi e delle regole, tuttavia le contraddizioni
che abbiamo visto e vediamo destano for-
ti perplessit e fanno pensare che la su-
perficialit spesso la fa da padrona. Non
lamentiamoci poi delle conseguenze.
Movimento 5 Stelle: chi sono?
di Massimo Cappelli
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
6 Attualit
Velocit dellInformazione. Senza rischi?
Ormai le notizie sono trasmesse 24 ore su 24
La velocit domina la nostra era della
globalizzazione. Bisogna andare obbli-
gatoriamente veloci e schiacciare sul-
lacceleratore perch abbiamo realizza-
to strumenti e mezzi che lo permettono
e che sono indispensabili per dare no-
tizie in tempo quasi reale. Tali mezzi of-
frono la possibilit di collegamenti im-
mediati dai luoghi in cui avvengono i
fatti. Quello che accade in una qualsia-
si parte del globo possibile che venga
alla luce con un sms, un twitter, o un
video trasmesso in internet. Tutti po-
tenzialmente diventano dispensatori di
informazioni e di notizie. Si insinua cos
in ogni individuo lesigenza di sapere
che cosa accade minuto per minuto.
Basta accendere il pc o la tv o la radio e
le notizie sono a raffica. Addirittura 24
ore su 24. Sempre connessi e in prima
linea, per dare informazioni, per susci-
tare interesse con flash veloci e accatti-
vanti. Sempre connessi, con internet a
disposizione senza limiti. E cos siamo
permanentemente in attesa e pronti per
ricevere notizie, per voler essere i primi
a sapere che cosa accade nel mondo
globale e con la presunzione di essere a
conoscenza del tutto quando invece si
hanno informazioni ad intermittenza
che colgono solo in minima parte i fatti.
I media, gli organi di informazione, sele-
zionano le notizie che vanno, che in-
curiosiscono, che suscitano attenzione
da parte del pubblico che diventa sem-
pre pi esigente perch vuole sapere,
sempre di pi, desidera instancabilmen-
te andare nel privato dei fatti, aspira ad
entrare nella vita della gente, nellinti-
mit pi profonda degli individui.
Cos per accontentare il pubblico che
segue e che assolutamente non biso-
gna perdere, per far crescere lo share, e
per essere cos i veri protagonisti del-
linformazione e incrementare il proprio
appeal, le trasmissioni che dispensano
notizie vanno sempre pi veloci, senza
mettere limiti, senza pudore, senza por-
si dei dubbi sul premere laccelerato-
re e sulle conseguenze che ne deriva-
no. La velocit diventa indispensabile,
altrimenti la notizia invecchia e non ti
prende pi, passa subito nel dimentica-
toio perch le notizie sono uninfinit, si
susseguono infatti in modo continuo e
frammentato tanto che non fanno me-
moria, passano veloci nella nostra men-
te e raramente si soffermano ad interpel-
lare la sensibilit del cuore. Solo in po-
chi, rarissimi casi quando gli organi di
informazione tornano ripetutamente sul-
la notizia si realizza un pensare, un anda-
re pi a fondo, un memorizzare, una con-
divisione del fatto e una sua partecipa-
zione.
Basta cambiare canale o sintonizzarsi sui
vari media con un click e non trovare
notizie attraenti che subito si perde in-
teresse e si cambia velocemente con uno
zapping continuo e nevrotico. La veloci-
t richiede prontezza, essere sempre al
passo, essere sempre connessi, senza
pausa, ogni secondo buono per coglie-
re qualcosa da offrire agli altri. Bisogna
fare in fretta, guai meditare troppo, per-
dere secondi significa perdere posizioni,
arrivare dopo gli altri. Qualsiasi cosa,
qualsiasi notizia per non lasciare troppo
vuoto il contenitore dellinformazione
pu potenzialmente andare bene.
Meglio per trovare per primi la notizia
che piace, che suscita fascino e attratti-
vit. E cos accanto alla velocit si insi-
nua laltro aspetto dellera della globaliz-
zazione: leccesso, leccesso delle cose,
delle notizie, leccesso di tutto, senza al-
cun pudore.
Un mondo che si allarga e pu permette-
re di dare pi notizie una grande occa-
sione da non perdere. Il problema che
leccesso provoca un riempimento tra-
boccante della nostra capacit di rice-
zione delle cose. Si diventa sopraffatti
dalle cose, incapaci di governare bene le
notizie e cos si rischia fortemente di
recepire tutto come giusto, vero e ne-
cessario.
Diventa sempre pi difficile fare discer-
nimento. E leccesso porta a non fare
memoria, a dimenticare presto tutto quel-
lo che si coglie in modo istantaneo e
immediato perch le notizie sono veloci,
brevi e accattivanti ma poco approfon-
dite. Si condensano in 140 caratteri o al
pi in pochi minuti di messaggi video e
verbali che non penetrano nella mente e
nel cuore.
Restano in superficie e si perdono pre-
sto fino a divenire scarti per far posto ad
altro. La dimenticanza e loblio sono la
conseguenza dello scarto, di quel biso-
gno di gettare via quello che si colto
velocemente, di passaggio.
Ogni giorno riparte un treno e qualcosa
bisogna lasciare a terra, pochi bagagli e
poco contenuto. Qualcosa bisogna per
forza scartare e gettare. Ecco che la ve-
locit produce rifiuti e i rischi di inqui-
namento aumentano. Possiamo permet-
terci notizie che non fanno memoria, che
di Luca Lischi
Una delle svariate testate televisive che grasmettono notizie 24 ore su 24.
segue a pag. 7
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
7 Attualit 7
Lanno scolastico 2014-2015 inizia
il 15 settembre e per la prima volta
nella storia della scuola livornese
in un istituto secondario cittadino
stata istituita una sola prima clas-
se.
Trattasi dellIstituto Tecnico per Ge-
ometri Buontalenti.
E un dato negativo che deve pre-
occupare non solo lIstituto interes-
sato ma anche le istituzioni cittadi-
ne come la Camera di Commercio e
la Confindustria in primo luogo.
Nel giro di cinque anni verranno a
mancare quei giovani che un Istitu-
to come il Buontalenti ha, nel suo
lungo passato, formato e messo a
disposizione del mondo del lavoro
cittadino.
Il motivo di questo abbandono,di
questa mancata scelta lo devono
cercare oltre allIstituto scoastico
anche le Istituzioni che pur nel pas-
sato hanno collaborato con la for-
mazione professionale.
E vero che la situazione cittadina
non brillante,che ledilizia in cri-
si come sono in crisi anche altri set-
tori produttivi ma non si spiega il
boom di alcuni indirizzi che invece
si registrano in altri Istituti e la crisi
del Buontalenti.
La nostra una segnalazione che
riteniamo necessaria.
Ci auguriamo che venga presa in
considerazione da chi ha la respon-
sabilit per la formazione e il futuro
dei nostri giovani.
Una domanda: con la soppressione
della PROVINCIA chi si occuper
della SCUOLA?
Leggo su IL CORRIERE DELLA
SERA del 14 agosto ISTRUZIONE:
le novit che troveremo sui ban-
chi. Informatica dalla primaria e
alla maturit si parler in inglese.
Nel prossimo numero ce ne occu-
peremo.
Vieni alla CISL
troverai
Cortesia, Competenza, Convenienza
I ns. servizi: Fiscali, RED, I SEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e
Badanti, Permessi di soggiorno, Pensioni, I nfortuni, Affitti, Tutela Consumatori.
Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL
Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n 0586-899732
si soffermano sulla superficie e sullim-
mediatezza, senza andare a fondo, basan-
dosi su frettolose constatazioni? E pos-
sibile che la velocit sia meno priva di
rischi? Il rischio pi preoccupante quello
dellaccumulo senza ritegno di notizie,
che inondano in modo invasivo con una
miriade di informazioni e che costringo-
no la nostra corteccia cerebrale a pensa-
re poco o a non pensare affatto. Coglie-
re frettolosamente i fatti e assorbire in
modo acritico le opinioni e dire, solo
dire, e ri-dire e non trovare mai quel
tempo necessario per approfon-dire. Cos
i nostri cervelli saranno sempre pi po-
veri di stimoli costruttivi e quindi pi ma-
nipolabili, pi penetrabili da altro e da
altri, pi ricchi di prodotti di scarto che
non fanno storia, che dimenticano pre-
stissimo e che non instaurano legami
solidi con la realt e neppure con se stessi.
Internet ha potenzialmente dato voce a
tutti (anche se il 40% delle famiglie nel
2013, secondo lIstat, non ha ancora un
accesso al web). E ha dato il via alla moda
del blog: chiunque ha potuto scrivere i
propri pensieri e le proprie opinioni ren-
dendoli visibili (potenzialmente) a tutto
il mondo di internet.
E nata leditoria fai da te e la libera
circolazione delle idee. Nel 2011 si conta-
no 156 milioni di blog nel mondo e il 3%
in Italia, che equivalgono a 4.680.000 te-
state! Numeri che fanno riflettere. Se
pur vero che tale cifra da rivedere
tenendo conto dei tanti blog sperimen-
tali che hanno avuto durata limitata nel
tempo, e che i blog operativi sono circa
mezzo milione, siamo ancora su cifre che
fanno sobbalzare.
Come allora far fronte a questa eccessi-
va offerta e imparare a selezionare le in-
formazioni per accrescere il nostro pen-
siero, per governare in modo costruttivo
la nostra mente e sviluppare una crescita
del nostro cervello? Almeno quattro sono
le parole su cui concentrare la nostra at-
tenzione:
1. Limite (superare lonnipotenza di in-
ternet, meno internet e pi incontri, pi
relazioni vere, pi contatti e confronti
diretti, pi dialogo, quindi meno relazio-
ni virtuali). Il sociologo Bauman afferma
che siamo inondati di informazioni, ma
consumare tutto impossibile. Di fron-
te al bombardamento di informazioni oc-
corre munirsi di un solido paracadute.
2. Lentezza (la velocit che caratterizza il
nostro vivere ha bisogno sempre di pi
di momenti in cui facciamo sosta, ci
fermiamo, per riflettere, per approfondi-
re, per pensare).
3. Lealt (informazione corretta, giusta,
onesta, che non ricerca la platealit, che ha
rispetto per le persone, che ha pudore nel
dare notizie e pertanto, prima di gettarle nella
rete, si fa assalire dal dubbio costruttivo
della vera e attendibile notizia, distin-
guendo bene i fatti dalle opinioni).
4. Libert (aspirare a quello che rende le
persone libere, anche di non farsi domi-
nare da una informazione eccessiva e in-
vadente, liberi per poter esercitare i no-
stri no, liberi nel saper spegnere lin-
terruttore e essere capaci di rimanere in
silenzio con noi stessi, liberi di confron-
tare pi informazioni su pi mezzi, liberi
di prendere la vita nelle nostre mani e
governarla e alimentarla saggiamente,
ponendosi interrogativi e sani dubbi che
aiutano a far crescere la nostra corteccia
cerebrale.
E grazie alla libert che possiamo instau-
rare legami solidi con testate e giornalisti
che danno fiducia, che favoriscono il dia-
logo, il confronto rispettoso e accoglien-
te, la relazione vera, che costruisce, che
infonde senso, che dona vita.
Il limite, la lentezza, la lealt e la libert.
Sono queste quattro elle che possono
aiutarci a regolare la velocit dellinfor-
mazione e a ridurre i rischi.
Quattro parole per saper guardare un po
pi lontano del presente.
Una sola
prima classe
al Buontalenti
INIZIA LANNO SCOLASTICO 2014-15
di Mario Lorenzini
da pag. 6
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
8 Attualit
1) una comunit costituita da 100 indivi-
dui che vivono serenamente producen-
do 100 Kg. di pane al giorno, (il PIL
giornaliero della comunit), Kg.1, al gior-
no, a persona (il livello di produttivit
del sistema);
2) improvvisamente, appaiono nel villag-
gio 100 nuovi individui che dichiara-
no di voler vivere anchessi nel villag-
gio;
3) i vecchi del villaggio discutono tra
loro, poi decidono di accettare la ri-
chiesta dei nuovi con le seguenti pre-
cisazioni:
a) il villaggio non pu produrre pi di quan-
to gi non produca e non abbisogna di
altri lavoratori per la produzione abituale
(no risparmio, no investimenti);
b) poich il livello di sopravvivenza indivi-
duale di gr. 300 giornalieri (diritto di
cittadinanza), essi offriranno questa
quantit a ciascun nuovo concittadino,
trattenendo la restante parte di gr. 700
ciascuno, come compenso dovuto per la
fatica del lavoro produttivo, ma non si
impegnano ad insegnare il mestiere;
c) per sdebitarsi di quanto loro assegnato,
i nuovi dovranno offrire alla comunit
dei produttori, alcuni sevizi utili;
d) i nuovi accettano la proposta e si de-
dicano ad intrattenere i vecchi, secon-
do le loro capacit e competenze: chi bal-
la,
Ryanair, la compagnia aerea leader in Ita-
lia, ha inaugurato a partire dal 1 settem-
bre il nuovo collegamento da Pisa a Cro-
tone, antica citt fondata dai coloni greci
e affacciata su un litorale meraviglioso,
ora facilmente raggiungibile, alle tariffe pi
basse dEuropa, grazie a Ryanair.
Il nuovo collegamento da Pisa avr tre fre-
quenze settimanali (luned, mercoled e
venerd) fino al 24 ottobre, che passeran-
no a quattro a partire dal giorno 26 dello
stesso mese, con laggiunta del volo do-
menicale. Grazie a questo nuovo impor-
tante collegamento, Ryanair prevede di
trasportare oltre 50.000 passeggeri nel pri-
mo anno di operativit.
Ryanair ha festeggiato lavvio dei colle-
gamenti Pisa-Crotone mettendo a dispo-
sizione posti in vendita su tutto il suo
network europeo a prezzi a partire da soli
E.19,99 per viaggiare tra settembre e di-
cembre. Questi posti a tariffe basse sono
disponibili per la prenotazione entro la
mezzanotte di venerd (5 settembre).
Una favoletta di fine estate
(fino ad un certo punto)
di Marcello Battini
Ora anche Pisa-Crotone
DAL 1 SETTEMBRE RYANAIR COLLEGA IL TIRRENO ALLO IONIO
La meravigliosa costa ionica della Magna Grecia raggiungibile
dal Galilei con tre frequenze settimananli a partire da soli E.19,99
Il taglio della torta per il nuovo volo Pisa-
Crotone da parte di Gina Giani, Amm. Delega-
to e Direttore Generale di SAT SpA e Giuseppe
Belladone, Sales and Marketing Executive di
Ryanair per lItalia.
chi recita, chi canta, chi suona, chi si offre
per lavori di pulizia e di cucina, qualcuno
arriva ad offrire servizi di tipo sanitario.
Nessuno, non a caso, si propone per fare
linsegnante;
e) con questo accordo, la produttivit di
sistema, scende a gr. 500 giornalieri,
pro capite;
4) i nuovi ed i vecchi sembrano aver
raggiunto un buon livello di cooperazio-
ne, ma le apparenze, talvolta, ingannano.
I vecchi devono fare pi attenzione agli
sprechi alimentari, ma possono sostene-
re la fatica del lavoro. I nuovi, invece,
con quelle razioni da sopravvivenza, non
sono soddisfatti e, avendo tempo a di-
sposizione, si organizzano politicamen-
te per conquistare una maggiore razio-
ne alimentare;
5) lazione ha successo. Dapprima, i nuo-
vi riescono ad ottenere razioni da gr.
400 giornalieri, poi arrivano a gr. 450 e,
sulle ali del successo, conquistano quo-
ta gr. 500;
6) i vecchi sembrano incapaci di reagire,
ma intanto, vuoi per la perdita di fiducia
in se, vuoi perch la minore quantit di
cibo riduce le loro forze fisiche (meno
forza lavoro), la produzione complessi-
va del sistema (PIL)scende a Kg. 80 gior-
nalieri (gr. 400 pro capite), per cui se il
gruppo dei nuovi non vorr far morire
i vecchi, sostituendoli, poi, nel proces-
so produttivo, cosa alla quale non sem-
brano tenere molto, dovranno, da subi-
to, rinunciare a larga parte delle loro
conquiste (non pi di gr.350 giornalieri)
ed impegnarsi ad aiutare i lavoratori pro-
duttivi nelle loro incombenze tecnologi-
camente pi semplici, per poter ritorna-
re, il pi rapidamente possibile, ad un li-
vello di produttivit non inferiore a gr.
500 giornalieri a persona.
La parte economica di questa favola fini-
sce qui.
Il completamento della storia squisita-
mente politico ed ogni lettore ha il diritto
di scriverlo come meglio crede. Questo,
fino alla fine della storia dellumanit.
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
9 Spigolature
S
p
i
g
o
l
a
t
u
r
e
La scivolata
di Guido Guastalla
Sono bastati solo pochi giorni a compri-
mere i peana che Guido Guastalla -gi
candidato a sindaco di Livorno e consi-
gliere comunale di Forza Itaslia, a fargli
cambiare idea sul sindaco di Livorno -Fi-
lippo Nogarin.
In una dichiarazione, apparsa sulla
stampa,dello scorso mese, Guido Guastal-
la lanciava un messaggio di irrefrenabile
entusiasmno nei confronti del nuovo
Primo cittadino, eletto, in circostanze for-
tunose ed irripetibili.
Un saluto caloroso, un augurio di buon
lavoro, la confessione di averlo votato e
fatto votare e la disponibilit completa
ad aiutarlo nellimmane compito di ammi-
nistrare questa citt in caduta libera.
Ma qualche giorno dopo, nel corso dell
sanguinoso scontro tra Gaza ed Israele e
proprio durante lo svolgimento di Effetto
Venezia, i Centri Sociali e la Sinistra Estre-
ma, grandi elettori di Nogarin,insieme al
dott. Guastalla, hanno affisso uno stri-
scione lungo via Borra nel quale compari-
va la scritta Israele criminale.
Alle proteste della Comunit Ebraica, del-
la stesssa Ambasciata di Israele e di larga
parte dellopinione pubblica livornese,
Nogarin -il sindaco grillino, in un primo
momento,
offerto un niet alla richiesta di togliere
quella odiosa scritta, affermando, novel-
lo Ponzio Pilato, che lui non centrava
niente con lepisodio.
Poi montando le proteste stata tolta.
Resta il fatto che il comportamento del Sin-
daco di Livorno stato chiaramente equi-
voco.
Allamico Guastalla il consiglio del Man-
zoni Adelante, Pedro, sed con juidicio.
... ma anche Cannito
e Raspanti gli fanno
buona compagnia
Tra gli imprevidenti che pensavano che
Nogarin rappresentasse il sole dellav-
venire dobbiamo aggiungervi anche an-
che Marco Cannito di Citt Diversa, An-
drea Raspanti di Buongiorno Livorno, en-
trambi convinti sostenitori delluomo nuo-
vo che avrebbe rovesciato Livorno come
un calzino.
Di tutte le eclatanti dichiarazioni, fino ad
oggi, rilasciate alla stampa, quella che mi ha
maggiormente sconvolto e che acuisce la
mia preoccupazione riguarda lipotetica re-
alizzazione del lotto zero: il traforo del Ro-
mito che il nostro ha posto tra le sue prio-
rit.
Ignaro, il poveretto della storia degli ulti-
mi cinquantanni che hanno arricchito le vi-
cende ed i fallimenti di quest'opera cos ne-
cessaria ma,allo stato dei fatti, irrealizzabile.
Forse la sua esperienza di uomo dello spa-
zio (con quarantanove sic!) deve avergli
dato alla testa.
Massimo Ciacchini:
ora il nemico
addirittura
Papa Francesco
Pubblichiamo integralmente la lettera del-
lex consigliere comunale di Forza Italia, cla-
morosamente trombato nelle ultime elezio-
ni comunali a Livorno, apparsa su Il Tirre-
no di domenica 17 agosto.
Non vogliamo aggiungere nessun commen-
to, solo osservare come questo impavido
gladiatore abbia avuto la spuderatezza di
accusare perfino Papa Francesco di una qua-
si connivenza con gli estremisti islamici.
- A fronte dellennesimo genocidio perpre-
tato nei confronti dei cristiani e non, ora
in Irak, Nigeria, Pakistan, chiese fatte sal-
tare in aria in Egitto, discriminazioni
ovunque comandano loro, donne rapite e
rese schiave per essere islamizzate, ma
anche nella ospitale Italia incitano alla
guerra santa contro Israele e loccidente,
altri mussulmani che partono dalle basi
europee e compiono atti terroristici in
America, in Palestina si fanno giocare i
bambini in zone di guerra per rivendicare
il loro sangue contro i cattivi ebrei e ame-
ricani; ma il nostro presidente del consi-
glio, papa-boy e scout non pentito, cosa
aspetta a prendere posizione anche in
virt del tanto agognato scranno di pre-
sidente di turno della comunit europea?
Perfino il presidente Obama,nonostante
il premio Nobel, non ha esitato a bom-
bardare i responsabili iracheni e a so-
stenere il sacrosanto diritto di Israele a
esistere.
E infine mi piacerebbe che anche papa
Francesco, in visita in Corea, mettesse
in pratica quanto a suo tempo voleva fare
il suo predecessore San Woytila. Allora
era il comunismo sovietico che opprime-
va il popolo polacco e Giovanni Paolo II
voleva andare nella sua terra per soste-
nere la lotta di liberazione di Solidar-
nosc. Oggi Francesco sarebbe bello si
mettesse anche fisicamente al fianco di
quel popolo sofferente e povero cristia-
no che scappa dalle sue case sotto i col-
pi vigliacchi degli oppressori islamici.
Sarebbe un modo per far capire che laiu-
to agli immigrati ed ai sofferenti non
solo per chi, mussulmani in testa, sbarca
sulle nostre coste.
firmato:
Massimo Ciacchini
50 anni
dalla morte
di Togliatti
Nei giorni scorsi si sono svolte le cerimo-
nie per ricordare i cinquantanni dalla mor-
te di Palmiro Togliatti alle quali, per la vec-
chia guardia, erano presenti solo Macalu-
so e Sposetti.
Ed toccato proprio al vecchio, ma anco-
ra arzillo esponente del PCI, Emanuele Ma-
caluso, smentire la proposta sciagurata
di Beppe Fioroni che, scrive Alessandro
Trocino, sul Corriere della Sera di vener-
d 22 agosto a pag.13: Beppe Fioroni, che
ha un'altra storia alle spalle ( stato demo-
cristiano, poi popolare, poi margheritino
ed ora pieddino) ha chiesto di dedicare la
Festa dellUnit ad Alcide De Gasperi.
La stupidit - replica Macaluso - non ha
limiti. De Gasperi si star rotolando nella
tomba. Bisogna saper rispettare i morti, la
storia, lUnit e De Gasperi stesso.
Sapete cosa pensa lo spigolatore, cos, d'in-
tuito?
Quasi quasi accoppio Beppe Fioroni a
Massimo Ciacchini!!
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
10 Livorno
Trascorsi tre mesi dal quel fatidi-
co 8 giugno che incoron Filippo
Nogarin sindaco di Livorno, an-
che se sarebbe prematuro trac-
ciare un bilancio, sicuramente
opportuno fare il punto specie in
presenza di pubbliche dichiara-
zioni di disagio e perplessit ma-
nifestate da personalit o asso-
ciazioni cittadine, alcune della
quali pubblicate in questo nume-
ro del giornale.
Da pochi giorni stata finalmen-
te completata la Giunta comuna-
le. Se fino a ieri ci lamentavamo
delle lungaggini che accompa-
gnavano questo momento, cau-
sate dalla difficolt di determina-
re con esattezza gli assessori che
spettavano ai partiti della coali-
zione (e pi ancora alle varie cor-
renti del Partito democratico), il
movi mento 5 stel l e, che ha l a
maggioranza assoluta, ha avuto
bisogno di tre mesi per selezio-
nare i suoi uomini (e donne), si-
curamente dotati delle competen-
ze necessarie, ma nella maggior
parte del tutto estranei alla real-
t territoriale che dovranno go-
vernare, cos che corre il sospetto
che lunico vero requisito per su-
perare la commissione di valuta-
zione fosse limmacolata fede nel
verbo penta stellato.
Questi 8 cittadini che imparere-
mo a conoscere, poich in citt
lunico noto Serafino Fasulo,
sono, per quanto ne sappiamo,
del tutto slegati tra di loro, non
hanno labitudine alla ricerca del-
la collegialit che si apprendeva
una volta nella vita politica, ma-
turata nella condivisione e pi
ancora nella formazione e nello
sviluppo di un progetto politico.
Attitudine che da sola non assi-
Ora c da lavorare sul serio
Dopo 90 giorni dallinsediamento del nuovo sindaco e con le vacanze, almeno quelle canoniche, terminate
cura il buon governo, come dimo-
strato dalla giunta precedente.
Anche il programma di mandato
presentato dal sindaco, ed evi-
dentemente elaborato senza tutti
i suoi assessori assomiglia pi a
uno spot elettorale che a un per-
corso utile e percorribile.
Discorso del tutto simile si pu ap-
plicare al gruppo consiglieri di
maggioranza. Venti cittadini sen-
za alcun legame tra loro che solo
parola del capo (certamente non
Nogarin ma Grillo) che non pos-
sono avere un parere personale,
che non possono esprimere un
giudizio collettivo diverso da quel-
lo previsto dal movimento, difficil-
mente almeno per ora potranno
rappresentare le istanze dei livor-
nesi.
Infatti, non consigliano il sindaco
ma semmai lo giudicano sulla sua
osservanza precisa delle regole
interne del movimento. Filippo
Nogarin in questi mesi, non solo
per colpa sua, sottoposto a una
sovraesposizione mediatica, do-
vuta al l eccezi onal i t del fatto
non che abbia vinto a Livorno ma,
come abbiamo scritto pi volte, Il
PD sia riuscito a perdere a Livor-
no. Per anche ne gode, sia per
un evidente narcisismo sia per-
ch maschera, a colpi dintervi-
ste, una quasi toltale mancanza
diniziative significative.
E vero c lestate e il Sindaco,
da buon Livornese, corre a in-
dossare linfradito, simbolo di li-
vornesit e della mentalit che di
fronte al mare e al sole il resto
pu aspettare (solo che il sole
sembra se lo sia portato via Co-
simi). Ora che le vacanze, alme-
no quelle canoniche, sono finite
c da lavorare sul serio Spe-
riamo bene.
di Franco Spugnesi
Serafino Fasulo, Assessore alla Cultura.
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
11 Livorno
Il segretario della Cisl in un intervento a La Nazione attacca il programma del sindaco
Volendo aprire un dibattito sul modo di
essere livornesi lanciato da
clafront@libero.it pubblichiamo questa
nota di costume che ci sembra molto
esemplificativa sullurgenza per questa
citt in piena deflazione secondo gli ul-
timi dati Istat, di cambiare decisamente
strada.
Una meta che le fantasticherie del
Sindaco Nogarin e dei bravi ragazzi che
compongono la giunta , difficilmente saran-
no in grado di realizzare. Una prospettiva,
dopo il fallimento dellultimo decennio, ac-
cresce, in maniera incommensurabile, la
generale preoccupazione dei livornesi.
Ma le perplessit che sta suscitando il
neosindaco alle prese, riteniamo, con un
compito superiore alle sue forze, hanno
cominciato a provocare, quasi quotidia-
namente, puntuali prese di posizione, l'ul-
tima quella di Giovanni Pardini - segreta-
rio generale della CISL - apparsa sul quo-
tidiano La Nazione di luned 11 agosto e
che riportiamo integralmente.
Non poteva rimanere in silenzio il se-
gretario provinciale della Cisl Giovan-
ni Pardini dopo aver letto linee di go-
verno presentate dal sindaco Filippo
Nogarin allultimo consiglio comuna-
le. Lessenza del progresso nel cambia-
mento ha spiazzato il segretario di via
Goldoni. Sono rimasto molto perples-
so - dice Pardini senza girarci tanto in-
torno - non tanto perch non c stato
confronto con le confederazioni, non
era un atto dovuto anche se gradito.
Parte di quello che ho letto
condivi-sibile, e mi riferisco alla neces-
sit di valorizzare la citt trascurata: il
turismo, la storia, la cultura.... Insom-
ma vada per limpegno alla riscoperta
della bellezza di Livorno, ma quello che
invece mi sembra preoccupante che si
elude e si trascura, in questa citt idea-
le, il settore industriale e quello legato
alla portuale se non, un breve e del tut-
to insufficiente trafiletto. Insomma
non una parola sulla componentisti-
ca, sullazienda Azimut, sui bacini di
Giovanni Pardini, Segretario Cisl Livorno
Giovanni Pardini boccia Nogarin
carenaggio, sullo stabilimento Eni, per
non parlare di Finmeccanica e del col-
legamento di area con Collesalvetti
dove insiste linterporto
PARDI NI SUGGERI SCE al sindaco
Nogarin un po pi di umilt: Ascol-
ti anche le forze che lavorano a Livor-
no perch la vera sfida che il sindaco
non coglie come attrarre investimen-
ti, altrimenti non c lavoro. La Cisl
ha la mano pesante: Io non credo che
si possa trovare lavoro nelle cose che
Nogarin scrive sul piano: qui servono
milioni di investimenti. Ha fatto la mi-
tizzazione partecipativa, ma si dimen-
ticato di dire di che cosa camperanno i
cittadini livomesi nei prossimi anni.
Qui la cultura industriale, per fortuna,
esiste eccome, non un orpello! Ma No-
garin, nel suo programma, lha proprio
dimenticata. Il tasto dolente sempre
lo stesso: lavoro. Il comune deve sti-
molare politiche per attrarre risorse, a
partire dai bandi della Regione per
milioni di euro che serviranno a pro-
muovere innovazione delle piccole e
medie imprese e passa allaffondo:
Nel programma del sindaco ho letto
di politiche del riciclo rifiuto, vanno
bene ma che portino tutta questa occu-
pazione... Insomma, una bottiglia po-
tr diventare un paralume, ma qui c
fame di posti di lavoro. E ancora: In-
staurare un sito comune per il barat-
to, centri commerciali naturali, il
piano del colore dei fabbricati, orti
urbani e il piano dei chioschi,Chiedo
al sindaco quanta occupazione creer
il piano del colore dei fa-bricati o gli
orti urbani. Tutto questo un po nel-
lideologia di Grillo, la visione buco-
lica urbana dellorto in casa.
I NFI NE PARDI NI lancia la sfida: Mi
ricreder se Nogarin riuscir a ricon-
vertire nelle piste ciclabili, tutti i posti
di lavoro dellindustria. E chiude:
Mi sembra che il nuovo sindaco sia
venuto dallo spazio... Vediamo cosa
sapr fare senza dimenticarci delle
nuove disoccupazioni e anche delle
vecchie, Ex Delphy, Giolfo e Calca-
gno..... Nessuno ne parla pi, ma sono
sempre l.
Il Sindaco Nogarin con la sua giunta quasi al completo.
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
12 Livorno
di Antonio Melani
La sconfitta del centro sinistra alle ele-
zioni amministrative dell8 giugno, e la
vittoria del candidato del movimento
pentastellato a Livorno, si prestano ad
una duplicit di lettura. La prima, pia-
na e semplice, fatta dei numeri, che
dice chi ha perso e chi ha vinto. La
seconda un po pi sofisticata e anali-
tica, che assegna la sconfitta senza
nessuna misericordia allintero gruppo
di direzione del Pd di Livorno, nessuno
escluso, alleati compresi. Ma assegna
anche la sconfitta ai vincitori, i numeri
che ha raccolto il movimento pentastel-
lato, sono infatti inferiori a precedenti
occasioni, quindi in verit, non il movi-
mento stato votato con intenzione,
bens il candidato nella fase di ballot-
taggio, e sempre con la volont di ne-
gare il voto al pd, piuttosto che di as-
segnare il voto al M5S. Insomma un
voto che ha saldato la sopravvenuta
insopportabilit del pd con una sorta
di rivolta dei privilegiati a cui non si
poteva pi garantire ci che era stato
offerto finora.
Sconfitta seria e grave anche del cen-
tro destra, che in una sorta di follia
collettiva e di smanie di protagonismo
individuali, si frazionato oltre ogni
misura e si condannato allirrilevan-
za.
Chi ha vinto senza nessun dubbio, il
giovane movimento di Buongiorno Li-
vorno, rappresentato con intelligenza
e misura dal giovane Andrea Raspanti,
e cos, per le particolarit e le prove-
nienze di quel movimento, lette assie-
me ai risultati delle Europee, si pu
concludere che la citt ha bocciato un
partito ed il suo esteso gruppo dirigen-
te, senza modificare i punti di riferimen-
to ideali di sinistra che lelettorato li-
vornese tradizionalmente esprime.
Da queste considerazioni i punti di par-
tenza dellattivit consiliare, sia di go-
verno che di opposizione.
Certo avr bisogno di parecchio tempo
il pd per riequilibrarsi, in questo mo-
mento lunico gruppo di persone che
hanno una propria legittimit sono ov-
viamente gli eletti, troppo poco, e so-
vrastati dalla sconfitta amministrativa
per assegnare a loro la ricostruzione.
Troppo vicine le elezioni regionali per-
ch si possa sperare di avere un dibat-
tito vero, quellappuntamento un in-
quinante della purezza formidabile, per
cui, anche se continuo a sperare in una
rapida rigenerazione, credo che ci sar
da aspettare anni e, soprattutto da au-
spicarsi un vasto e complessivo cam-
bio della guardia.
E questo percorso di rigenerazione e
di cambio della guardia sarebbe auspi-
cabile anche nel centro destra. Que-
ste realt sono state paradossalmen-
te speculari: come il centro destra si
diviso in piccoli gruppi, cos il pd era
diventato una federazione di potentati
avulsi dalla realt cittadina e con una
sicurezza di vincere che stata fatale.
Naturalmente questi problemi sono sco-
Duplice lettura per la sconfitta
della sinistra e il successo del M5S
ANCORA QUALCHE RIFLESSIONE SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DELL8 GIUGNO
nosciuti a BL che sembra essere mol-
to puntuale nelle affermazioni e poco
polemico, anche perch sembrano
esserci parecchi punti di contatto con
quanto viene indicato nelle intenzioni
di governo del Sindaco.
E qui si viene alla realt di governo.
Non credo sia giusto gi da ora dare
un giudizio. Troppo presto e non sono
ancora un giudice troppo imparziale,
la partecipazione alla campagna elet-
torale ancora troppo recente, perch
possa dire di avere metabolizzato i ri-
sultati.
Per curiosit mista a preoccupazio-
ne lasciano quelle venature un po ide-
ologiche contenute nelle dichiarazioni
e nel programma di governo. Penso alla
dismissione di investimenti che avreb-
bero invece una qualche utilit, penso
alle dichiarazioni sullestendersi del
controllo di propriet pubblica, penso
allimpegno indicato esplicitamente su
nuove procedure e su nuovi regolamen-
ti di partecipazione ma lassenza di li-
nee industriali, e insediative di impre-
se, come se il solo turismo ed il solo
commercio potessero raggiungere
lobiettivo del rilancio economico della
citt. E infine preoccupa questa non
dichiarata disponibilit a fare un qua-
dro dinsieme con le altre realt locali
e con i livelli istituzionali.
Questione questa, assieme a quelle
portuali, logistiche, insediative e di vi-
sione dellarea, sulle quali il candidato
del centro sinistra, Marco Ruggeri, ave-
va speso molto della sue proposte
Tuttavia presto e vedremo pi avanti,
adesso il Sindaco deve vincere una bat-
taglia che viene prima ed quella del-
la sua autonomia e della sua respon-
sabilit. I livornesi hanno eletto lui e
dato meno voti al M5S, la legge con-
cede al Sindaco questa capacit di
essere linterlocutore attraverso atti e
scelte della citt che lo elegge, dun-
que, come lo invita giustamente don
Paolo Razzauti, governi e sia autono-
mo, e se ci fosse qualche livornese di
pi e qualche architetto di meno.
Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno.
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
13 Livorno
Solo Ruggeri ci mette la faccia
Dopo la pesante sconfitta del PD locale
di Enrico Dello Sbarba
.
La stampa nazionale continua ad
occuparsi,senza soluzione di continuit,
del caso Livorrno allindomani dello scon-
volgente risultato elettorale delle ultime
amministrative che ha visto, inopinatamen-
te, salire sul proscenio del Comune di Li-
vorno, sede storica della nascita de P.C.I ,
Filippo Nogarin - ingegnere spaziale - a
Sindaco di una delle citt pi comuniste
dItalia.
Lo shock stato di una tale drammaticit
che ancora la classe dirigente, o quella che
era del PD, non s ripresa e latita sperdu-
ta in un anonimato che sta assumendo
aspetti sempre pi preoccupanti.
Allindomani della clamorosa sorpresa, ne
parlarono le televisioni e gli organi di in-
formazione di tutto il mondo, non si osser-
vano sintomi di ripresa: lo stordimento, la
Vivere
il centro
Se un vecchio proverbio avverte che
il buon giorno si vede dal mattino
un altro replica che Roma non fu fat-
ta in un giorno. Questultimo per
lo prestiamo ai dirigenti del M5S come
prevedibile risposta al primo. Perch
se vero che giudicare loperato del-
la nuova amministrazione prematu-
ro altrettanto vero che per quanto
riguarda lo stato della citt non si
avvertono bench minimi segnali di
controtendenza e qualcuno gi si di-
chiara pentito di aver votato Nogarin
al ballottaggio.
Da rivelazioni attendibili sembra che
nel corso di un colloquio tra lasses-
sore Gordiani e un gruppo di cittadini
che si lamentavano del traffico sem-
pre pi insostenibile e privo di regole
in centro, lo stesso abbia risposto che
non si possono cambiare le abitudini
dei livornesi e, per quanto riguara
lannunciata chiusura shock di v.
Grande si era trattato di una esage-
razione giornalistica. ll che presup-
porrebbe invece di un buon mattino,
una notte fonda. Se lospedale nuo-
vo non si far, se la Porto 2000 non
sar privatizzata, se il Caprilli sembra
aver trovato una sua collocazione, ci
sar chi ne trarr risvolti positivi.
Ma per quanto riguarda: vivibilit, ri-
sanamento ambientale, lotta al rumo-
re, degrado urbano, per il momento
non si riscontra un briciolo di pro-
gresso. Anzi nellordine, strade e piaz-
ze sono sempre pi incontrollate e in-
tasate di veicoli e di comportamenti
arbitrari, la sporcizia diffusa la stes-
sa e a livello infrastrutturale la man-
cata cura dei particolari, non di disco-
sta dagli standard consueti.
Segno che la macchina comunale non
ha subito nessuna apprezzabile "rivo-
luzione. La sera dell'8 Giugno quan-
do ormai si delineava la vittoria dei 5
Stelle in p.za Cavour qualcuno grid:
W Livorno libera!- Gi, ma da cosa?
Paolo Cascinelli - Ivo Lenzi
Mario Cuconato - Marcello Bendinelli
sorpresa sono stati cos violenti che an-
cora, la ex classe dirigente del PD, non rie-
sce, probabilmente, ancora, a farsene una
ragione.
E rimasto, praticamente, solo, come lo fu
durante la sfortunata campagna elettora-
le, il candidato sconfitto - Marco Ruggeri
- gi segretario provinciale e attualmente
consigliere regionale - a tentare, in consi-
glio comunale, di rialzare la testa dopo il
violento trauma: nessuno, compreso il se-
natore Marco Filippi, degli ex dirigenti li-
vornesi del PD, ha avuto, fino ad oggi, il
coraggio di metterci la faccia e di porsi
degli interrogativi di come affrontare un
futuro denso di difficolt e di prospetti-
ve.
Tutti attoniti ed intontiti, ancora scon-
volti da quel terrificante trauma che ha
sconvolto la storia della citt labronica.
Nemmeno il quotidiano locale - Il Tirreno -
testata storica della citt - ha assunto una
posizione precisa e puntuale di fronte alle
inquietanti prospettive che linesperienza
assoluta del Sindaco Filippo Nogarin e
della schiera dei giovanii grillini livornesi,
cresciuti e politicamente formatisi nelle
movide di Calafuria e della Baracchina
Rossa di Ardenza Mare, rischia di manda-
re, definitivamente, in default, la citt di
Livorno.
Il pressapochismo, la superficialit, elemen-
ti negativi, emersi nelle prime sporadiche e
velleitarie uscite e dichiarazioni, del neo-
sindaco, lincredibile scenaggiata sulle
nomine, degli assessori e dell'alta burocra-
zia municipale, testimoniano una scarsa
dimestichezza con la gestione della cosa
pubblica che non pu lasciare sconcertati
e preoccupati tutti i livornesi: sulle spiag-
ge di questa triste estate, anche coloro che,
in buona fede, avevano optato
per il nuovo stanno cominciando a rim-
piangere, addirittura, lusato datato.
Non vogliamo aggiungera altro a questo
cahiers de doleances, solo sperare in
una sana riflessione sulla realt livornese
pregando, per, il Sindaco Nogarin,
di evitare infelici battute come quella an-
nunciata sulla realizzazione del lotto
Zero-, il famoso buco del Romito-.
Siamo seri e realistici - signor Sindaco -
anche se siamo costretti a fare nostra la
battuta del grande Montanelli: i sogni
muoiano allalba. Marco Ruggeri
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
14 Livorno
Il 12 ottobre verr eletto il successore di Giorgio Kutuf e il nuovo Consiglio Provinciale
La Provincia al voto
ll Presidente della Provincia Giorgio
Kutuf ha convocato le elezioni di se-
condo grado del nuovo Presidente del-
la Provincia di Livorno e dei dodici com-
ponenti del Consiglio Provinciale per il
giorno domenica 12 ottobre 2014.
Le operazioni di voto inizieranno alle
ore 08.00 e si chiuderanno alle ore
20.00 e si svolgeranno presso i due
seggi istituiti: uno presso la Sala Con-
siliare di Palazzo Granducale (Piazza
del Municipio n. 4 Livorno) e laltro
presso la sottosezione istituita pres-
so il Palazzo della Provincia allIsola
dElba (V.le Manzoni n. 11 Portofer-
raio).
Sono elettori i Sindaci e i Consiglieri
comunali di tutti i Comuni della Provin-
cia in carica alla data della consulta-
zione elettorale.
Possono essere eletti alla carica di Pre-
sidente della Provincia i Sindaci dei
venti Comuni del territorio della provin-
cia di Livorno in carica e i Consiglieri
Provinciali uscenti.
Possono essere eletti, invece, alla ca-
Giorgio Kutuf
rica di Consigliere Provinciale i Sinda-
ci ed i Consiglieri dei Comuni ricompre-
si nel territorio della provincia di Livorno
e i Consiglieri Provinciali uscenti.
La presentazione delle candidature
fissata nei giorni domenica 21 settem-
bre (con orario 08.00 20.00) e luned
22 settembre (con orario 08.00
12.00).
Sul sito della Provincia di Livorno
www.provincia.livorno.it stata aperta
una specifica sezione dove sono inse-
riti i dettagli tecnici per le elezioni di
secondo grado del nuovo Presidente
della Provincia di Livorno e dei dodici
componenti del Consiglio Provinciale.
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
15 Livorno
Al Prof. Luciano Vizzoni
la Livornina doro
GIUSTO RICONOSCIMENTO AL GRANDE PEDIATRA
Gioved 16 agosto, nel corso di una ce-
rimonia svoltasi nella sala del Consi-
glio Comunale, il prof. Luciano Vizzo-
ni, il grande pediatra per antonoma-
sia, una figura di grande rilievo nella
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ORARI: Luned-Venerdi: 9-12.30/14.30-19 Sabato: 9-12.30
Prof. Luciano Vizzoni
Ci uniamo alla generale commozione di
tutta la citt per la improvvisa scompar-
sa di Franco Ferrucci, fondatore delle li-
brerie Gaia Scienza in via di Franco ed
Erasmo in viale Avvalorati, questultima
anche come casa editrice, uno dei princi-
pali protagonisti della cultura livornese
e con il quale, da anni, avevavamo intra-
preso un comune percorso culturale.
Lultimo evento che avevamo organizza-
to insieme, avvenuto marted 22 luglio
scorso, stato la presentazione alla Libre-
ria di Cala de Medici a Caletta, del libro
di Massimo Nava Linfinito amore.
Il Circolo Il Centro porge ai familiari le
pi vive condoglianze per la grave perdi-
ta.
realt livornese, stato insignito del-
la pi significativa onoreficenza della cit-
t La Livornina doro.
Disponibile in ogni ora ed in ogni mo-
mento, ha messo a disposizione la sua
eccezionale professionalit, il suo im-
pegno e la sua grande passione per
intere generazioni di livornesi e non
solo.
Esponente di rilievo del PSI, pi volte
consigliere comunale ha svolto, anche
questa funzione pubblica, con grande
seriet e competenza.
Luciano Vizzoni un livornese che si
distinto, in ogni circostanza, per la
sua proverbiale disponiblit in favore di
iniziative benifiche di grande valenza so-
ciale : quella della Livornina doroha
voluto essere un meritato riconosci-
mento per le sue poliedriche attivit
che hanno contribuito ad elevare il pre-
stigio della citt.
La scomparsa
di Franco Ferrucci
LA CULTURA LIVORNESE PERDE UNO DEI SUOI PRINCIPALI PROTAGONISTI
Franco Ferrucci
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
16 Rosignano
Da un po di tempo, di fronte ad uno
stato generale di crisi che attanaglia, pur-
troppo, anche il comparto turistico del
nostro comune, Rosignano M.mo, in
questa estate cos contrastata, merita in-
dubbiamente la palma del migliore: sta-
ta la localit pi mossa e la pi vivace.
Questa sensazione trova conferma an-
che da un buon incremento degli eserci-
zi commerciali diversamente alla preoc-
cupante tendenza alla chiusura che si
registra nelle localit marine.
Si sta, insomma, riproponendo la tradi-
zione del borgo antico dove la vivibilit
sicuramente migliore rispetto agli smo-
dati arrembaggi che sono, ormai, una
costante negativa delle frazioni marine.
A questa gradita inversione di tendenza
poco hanno contribuito le Amministra-
zioni Comunali che si sono succedute
nellultimo ventennio.
Ci riferiamo ad alcune storiche carenze
strutturali, quali la viabilit, lo stato ca-
rente delle strade e dei marciapiedi, lir-
risolto problema del traffico in via Anto-
nio Gramsci in particolare la caparbiet
di non voler prendere in esame una so-
stanziale modifica del passaggio, pieno
di costanti pericoli per la incolumit pub-
blica, degli autobus pubblici tra quella
via e piazza Carducci. Vogliamo proprio
augurarci che, alla luce di questa inver-
sione di tendenza che sta caratterizzan-
do il capoluogo, la nuova giunta comu-
nale dimostri una maggiore disponibili-
t, pur allinterno delle scarse disponibi-
lit finanziarie.
Per esempio lassenza sistematica dei vi-
gili urbani non pu trovare giustifica-
zione alcuna una carenza che permette
incredibili abusi da parte degli automo-
bilisti ed impedisce un serio controllo
dei comportamenti degli automobilisti
indisciplinati.
Ma dopo lelenco delle negativit, dob-
biamo registrare limpegno, la determi-
nazione, lentusiasmo ed anche alcune
scelte, indovinate che la Pro Loco,
presieduta da Silvia Giorgerini - un au-
tentico vulcano - coadiuvata, alla perfe-
zione, dallinsostituibile uomo ombra
alias Gabriele DAvino lautentico cata-
lizzatore dei programmi dellEnte, sta
mirabilmente portando avanti.
Nella limitatezza delle disponibilit finan-
ziarie, la Pro Loco ha certamente crea-
to le condizioni per il rilancio turistico
del Capoluogo.
Lazzeccata scelta di accogliere e favo-
rire il Festival dellArte di Strada,giunto,
ormai, alla 4 Edizione, ha certamente
favorito questa escalation che ha con-
sentito di far conoscere ai tantissimi vi-
sitatori (oltre 16.000 nellultima edizio-
ne), la bellezza di un borgo che merite-
rebbe una considerazione migliore.
E la presenza della Pro Loco sta trovan-
do finalmente riscontro anche nelle ini-
ziative dei privati che stanno gradual-
mente entrando nella giusta mentalit e
cio quella di organizzare, per esempio,
delle azzeccate serate musicali da parte
La palma del migliore
spetta al Capoluogo
dei due bar (Carducci e Chiarugi) che
insistono di fronte a piazza Carducci,
che hanno riscosso un vasto consenso
specialmente da parte dei turisti.
Il Centro Feste, razionale ed accoglien-
te, costituisce un altro fiore allocchiel-
lo di questa primavera rosignanese.
E.D.S
E stata la localit pi mossa e la pi vivace di questa pazza estate
Fabrizio Burchianti, Sindaco di Casa-
le Marittimo, nonch uno dei fondatori
del Circolo I l Centro, convolato a
nozze con Elena, una bellissima luc-
chese.
Alla coppia i pi fervidi auguri di tutta
la Redazione.
Il Sindaco
si sposato
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
17 Cultura
(e.d.s.) - Una bella riproduzione
del passaggio della guerra da
Rosignano M.Mo, che fu al cen-
tro di un durissimo e sanguino-
so scontro tra reparti dell'eser-
cito americano e tedesco, era
stata, opportunamente colloca-
ta, alcuni anni fa, in piazza San
Nicola, all'inizio della Via della
Lombarda. La foto riproduceva
l'interno della Chiesa parroc-
chiale, dedicata a San Nicola
patrono del capoluogo e note-
volmente danneggiata per i
cruenti bellici, ed un gruppo di
giovani militari americani che, in
un momento di stasi dai combat-
timenti, stavano mangiando e ri-
posando.
Ebbene, alcuni mesi fa, qualche
barbaro ha ritenuto cosa giu-
sta darvi una martellata infran-
gendola sulla parte sinistra: evi-
dentemente, non soddisfatto, ha
ritenuto completare l'opera, asse-
stando alla foto altre due colpi
rendendola quasi irriconoscibile.
Invito il Sindaco, insieme ai i con-
siglieri comunali del Capoluogo
ed alla stessa Pro Loco, ad in-
tervenire affinch la riproduzio-
ne di quella memoria storica
Sconfiggiamo i barbari!
Auspichiamo il ripristino di quella bella e significativa riproduzione del passaggio della guerra a Rosignano M.mo
venga rapidamente ripristinata:
non possiamo darla vinta a que-
sti nuovi barbari che rischiano
di far rimpiangere, per la loro in-
civilt ed intolleranza, quelli
veri che, per la verit, concor-
sero, cos insegna la storia, a va-
lorizzare artisticamente l'Italia.
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18 Cultura
Monicelli e il genio delle lingue
Presentato con successo il libro di Fabrizio Franceschini
di Marisa Speranza
Che dietro i film di Monicelli ci fosse mol-
to lavoro di preparazione linguistica, non
era certo noto al grosso pubblico che af-
follava le sale cinematografiche alluscita
di La grande guerra (1959), Larmata
Brancaleone (1966), Amici miei (1975).
Loccasione per parlarne, presso la Limo-
naia di Castiglioncello, stata la presen-
tazione del libro di
Fabrizio Franceschi-
ni , Monicelli e il
genio delle lingue
(Felici Editore).
Uniniziativa, que-
sta, che rientrata nel
progetto di cinema e
di musica Le notti
del Cormorano, or-
ganizzato dal Comu-
ne di Rosignano, dal
Centro Studi Com-
media allitaliana e
dal Cinema Casti-
glioncello, per ricordare personaggi famo-
si legati alla storia del cinema che sono
passati da Castiglioncello.
E Mario Monicelli fu uno di questi. Lo ha
ricordato Masolino dAmico, sofferman-
dosi poi sul contenuto del libro, prezioso
per lanalisi linguistica di quanto nei film
viene detto. Una lingua che era frutto di
un lavoro raffinatissimo. Basti pensare al
finto linguaggio medioevale usato nel-
lArmata Brancaleone, inventato con ma-
estria dagli autori (Monicelli, Age, Scar-
pelli) che costruivano i film attingendo alla
loro preparazione culturale e dedicando-
si, una volta scelto un soggetto, a vere e
proprie campagne di lettura (Io , dice-
va Monicelli, ho letto come pochi al mon-
do. Tutti i classici antichi e moderni). Il
volume di Franceschini dedicato agli stu-
denti universitari. Fortunati i suoi alun-
ni, ha osservato Giacomo Scarpelli (fi-
glio dello sceneggiatore Furio Scarpelli).
Il testo infatti di piacevole lettura, anche
se scientificamente approfondito. Quan-
do quei film uscirono, non si pensava cer-
to che sarebbero diventati oggetto di stu-
dio. E di serie riflessioni. Come quelle di
Roberta Cella (Universit di Pisa) per cui
lo scopo del libro di mostrare come la
lingua abbia valore fondamentale per la
ricostruzione dellidentit. La grande
guerra mostra, ad esempio, gli effetti po-
sitivi del conflitto sul processo di unifica-
zione linguistica. Attraverso lincontro di
popolazioni di vario dialetto, l nelle trin-
cee nasce il nuovo italiano. Un momento
di svolta magistralmente rappresentato da
Monicelli che ebbe la straordinaria capa-
cit di mettere in scena le variet linguisti-
che dellepoca.
Cos come in Amici miei viene proposta
sul grande schermo la comicit toscana ,
attingendo a pieni mani a quella di Boc-
caccio, fatta di crudelt delle beffe, gusto
per gli scherzi, i dileggi e gli intrighi. Sen-
za contare il nonsense di tono sostenu-
to (la supercazzola) che trova insigni
precedenti nelle novelle decameroniane di
Calandrino,Bruno e Buffalmacco.
La copertina del libro, ha poi concluso
Franceschini, non ritrae Monicelli con la
macchina da presa , ma con il gruppo di
amici (Age, Scarpelli e Luigi Comencini)
riunito in una stanza piena di libri. Cos si
procedeva alla costruzione di un film : le
conversazioni tra Monicelli e i suoi
soci, la penna e la macchina da scrive-
re venivano prima della macchina da pre-
sa. In quanto alla loro collocazione, i tre
film rientrano nella commedia perch
sotto questo nome generalmente e uni-
versalmente si tratta di tutte le cose.
Tutto da commedia diceva Monicelli.
E Furio Scarpelli non riteneva che fosse-
ro due anime separate quella comica e
quella drammatica : la realt in s sem-
pre drammatica , semplicemente perch
esistere unimpresa dura anche per chi
ritiene di praticarla allegramente.
Gli autori sapevano che, per fare ridere, la
storia doveva essere drammatica. I tre film
infatti finiscono male : uno con la fucila-
zione dei protagonisti ; laltro con il falli-
mento di Brancaleone; il terzo con la mor-
te di Pierozzi (interpretato da Philippe
Noiret).
Il libro di Franceschini illuminante, e
soddisfa le molte curiosit dei cinefili sve-
lando i gustosi retroscena e la genesi la-
boriosa di film amatissimi dal pubblico. Si
basa infatti su materiali di prima mano ,
inediti o poco noti. E chi legge non pu
che provare ammirazione per quel genio
delle linguea cui, nel maggio 2005, lUni-
versit di Udine ha conferito una laurea
ad honorem per avere fornito uno stra-
ordinario contributo alla conoscenza del-
la storia dItalia.
Mario Monicelli
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
7 Cultura 19
Si tenuta a Collesalvetti una interessante conferenza sulla vita e le opere della poetessa
DARIA MANICANTI
In una conversazione di Giancarlo Cara
In accordo con lamministrazione
comunale di Collesalvetti,continua
a svolgersi il programma con il
Cent ro Cul t ural e Gi orgi o
Caproni.di Livorno. Nella sala del-
la Biblioteca comunale si tenu-
ta, recentemente, una conferen-
za a cura del presidente del Cen-
tro, Giancarlo Cara che ha pre-
sentato la vita e le opere della po-
etessa Daria Menicanti, con let-
ture di alcuni testi per linterpre-
tazi one di Dora Fi ni s e Laura
Conforti.
Lo scopo di queste manifestazio-
ni quello di riscoprire i poeti re-
legati ai margini della cultura po-
etica perch vissuti accanto ai
mostri sacri della letteratura con-
temporanea come Montale, Qua-
simodo, Ungaretti ecc. La poetes-
sa Erminia Libardo ha gi pre-
sentat o con successo Ant oni a
Pozzi; la prossima manifestazione,
che si terr il 2 settembre, sar una
passerella di poesia allaperto e il
27 settembre Anna Lucia Buccheri
parler di Emily Dickinson.
Il relatore ha iniziato a parlare del
nonno di Daria che pur essendo
un possidente , fu costretto a la-
di Laura Benvenuti
sciare Livorno per Trieste a causa
della sua vita dispendiosa.. Co-
munque, prima di partire fece a
tempo a costruire a sue spese la
scuola di Nibbiaia ed un collegio
convitto in Via Ernesto Rossi.a Li-
vorno. Il padre di Daria, Gastone,
studi al liceo Classico di Livorno.
Fra gli insegnanti ebbe Giovanni
Pascoli, il quale pronostico un no-
tevole avvenire letterario. al suo
allievo. A Trieste, Gastone si spo-
s con una ragazza fiumana e si
trasfer a Piacenza, dove nel 1914
nacque Daria (questanno cade il
primo centenario della nascita).
Daria visse gli anni della sua ma-
turit a Milano dove insegn e di-
vent preside. di scuola media. Ai
tempi dellUniversit incontr un
grande insegnante, il prof. Anto-
nio Banfi, il quale aveva riunito in-
tono a se un cenacolo di allievi
che si affermarono autonomamen-
te in diverse discipline: dalla filo-
sofia alla psicologia ed alla lette-
ratura, compresa la poesia. Suoi
compagni di studi furono Antonia
Pozzi e Vittorio Sereni. Daria tro-
v nellaScuola di Milano lam-
biente adatto per una sua maturi-
t intellettuale .Si spos col filo-
sofo Giulio Preti, che, nonostante
l a separazi one, avvenut a nel
1954, continu a frequentare fino
alla morte di lui. La produzione di
Daria molto nutrita, Nel 1964
pubblic la prima raccolta Citt
come che le valse il premio Car-
ducci. Seguiranno Nero dombra,
Poesie per un passante,Altri
ami ci , Ferragost o f i no al -
lUltimo Quarto. Effettu anche
moltissime traduzioni dallinglese.
Il pubblico ha apprezzato non solo
le notizie del relatore ma pure le
interpreti, che con garbo hanno
letto un notevole numero di versi
tratti dalle opere di Daria.
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21 Cultura
Le mete turistiche giovanili
sono sempre affollate
Ibiza, Mykonos, Hvar, Lloret de Mar rimangono le mecche del divertimento
Se c qualcosa che questa estate 2014
agli sgoccioli ci ha insegnato, la cer-
tezza che le mete turistiche giovanili pi
in voga degli ultimi anni, quelle che, se
per ragioni anagrafiche non si traman-
dano di padre in figlio, lo fanno magari
da zio a nipote, certamente da fratello
maggiore a minore - sono ancora l, af-
follate ed ambite oggi come e pi dello
scorso anno e di dieci anni fa.
Mecche del divertimento, capitali della
disco, Ibiza, Mykonos, Hvar, Lloret de
Mar parlano gli stessi dialetti, e anzi
sono la stessa cosa, tanto che dalle loro
sponde riusciamo a differenziarle solo
per certi elementi darchitettura; lingle-
se e il nostro italiano - limmancabile na-
poletano e il milanese maestrino - rap-
presentano le lingue ufficiali, tanto del-
le bionde e svolazzanti americane e olan-
desi quanto degli abbronzati e sfrontati
giovani di Castel Volturno e di Abbiate-
grasso.
La regola una soltanto, ed sempre
quella: divertirsi, approfittando di ogni
discoteca, club o locale disponibile, in-
somma di ogni fonte accessibile di mu-
sica ballabile; lo slogan, taciuto eppur
universale, una reinterpretazione con-
temporanea del pi fascista tra i motti
antifascisti: balliamo tutto e lo ballia-
mo subito!, ch non vi tempo di
aspettare, che le gambe fremono, le gon-
ne svolazzano, gli inguini prudono.
Assiepati sui muretti dei lungomari, gli
ultimi anziani rimasti osservano il bruli-
chio ed i polpacci dorati delle vacanzie-
re, e tra loro commentano che se aves-
sero avuto 50 anni di meno altro che!,
quello sarebbe stato tutto cibo per le
loro fauci, dato che - si sa - la passione
non conosce ostacoli linguistici, i ragaz-
zi di oggi perdono troppo tempo, e nel
dopoguerra si sapeva come corteggiare
una donna.
Se avessimo un figlio, sarebbe da por-
tarlo su una di quelle colline che si tro-
vano alle spalle delle coste montenegri-
ne, ed in silenzio osservando la prateria
dorata e vergine dallalto gli diremmo
figliolo, un giorno tutto questo sar un
club, consapevoli che la vicinanza con
di Paolo Arzilli
la pericolosamente notturna Croazia fi-
nir prima o poi per contagiare tutto e
tutti.
Cos si osserva lestate 2014: nellora del-
laperitivo, quando il macho pescatore
lancia le prime sapienti occhiate a fun-
gere da esca, e di notte, quando i gruppi
di giovani turiste troveranno conforto
in anonimi amplessi - sia chiaro: anoni-
mi non perch irrilevanti, semplicemen-
te perch difficile sar ricordare il nome
dello stallone che offr la propria crinie-
ra.
Nel frattempo, cisterne di Vermouth e di
rum si riversano sulla citt, il mondo ap-
pare un luogo finalmente amico, e resi-
stere alla calura che solletica gola, ad-
dome e interno coscia non si pu pi.
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
22 Cultura
UCSI e FISC con Ordine dei Giornalisti e
Associazione Stampa Toscana Antignano,
Villa Alma Pace (viale Vespucci 50, Anti-
gnano, Livorno) 12 e 13 settembre 2014 un
confronto con i comunicatori pi giovani sui
temi legati ai nuovi media e alle pi moderne
forme di comunicazione.
Questanno si discuter della forma della
notizia attraverso internet, i social
network, le tv all-news. Per ogni modulo
previsto un incontro formativo con un te-
stimone dei nuovi mezzi e un laboratorio-
guidato dallo stesso formatore.
E prevista anche unintroduzione al tema
delleregole nelluso della rete e alla neces-
sit della verifica delle fonti.
Programma provvisorio
venerd 12 settembre, dalle 15 alle 20
ore 14.30: accoglienza e saluto
ore 15: la forma della notizia
Introduzione al tema a cura di Antonel-
lo Riccelli (giornalista Telegranducato).
Analisi delle diverse forme della notizia
nellattuale scenario di comunicazione mul-
timediale, sempre aggiornata.
Presentazione dei laboratori e degli obietti-
vi formativi del corso.
ore 16: dare notizie su internet
Intervento di Franco Maresca (giornali-
sta Ansa e docente universitario)
La costruzione di una piattaforma di notizie
on line. Gli esempi dellAnsa e di alcuni
quotidiani campani. Le difficolt nella tra-
sformazione della notizia dalla dimensione
cartacea a quella internet.
Uno sguardo anche allinformazione tecnica
e professionale: lesempio del sito naziona-
le dellUcsi sul mondo della comunicazione
e del giornalismo (franco Maresca ne il
curatore).
Ore 17: le regole di internet
Intervento di Claudio Turrini (giornali-
sta di Toscana Oggi
Esercitazione sulle regole di scrittura dele
Nuove reti, rinnovate professioni
I l 12 e 13 settembre a Villa Alma Pace (Antignano) al via la seconda edizione
notizie su internet: contenuti e forma, grafi-
ca e multimedialit.
ore 18: la notizia multimediale
Intervento di Micaela Nasca (giornalista
Mediaset TgCom 24)
La dinamica di una piattaforma all news.
Come nascono le notizie, come si elaborano,
come vengono aggiornate. Il passaggio dalla
televisione alla rete e ai social network.
Dalle 19 laboratori guidati dalla stessa
Nasca e condivisione dei risultati.
sabato 13 settembre, dalle 9 alle 13 e dalle
14.30 alle 18
ore 9: le regole da rispettare, la verifica del-
le fonti, i rischi della velocit, la neutrali-
t possibile
Intervento di Luigi Cobisi (Consigliere
nazionale dellOrdine dei Giornalisti)
Il riferimento normativo, codici e deontolo-
gia. Analisi delle difficolt della notizia in
tempo reale, delle modalit di verifica, del-
le questioni etiche.
Ore 10: il giornale che cambia
Intervento di Sara Bessi (giornalista La
Nazione)
I giornali su internet: come cambia il mestie-
re del giornalista. Nasce una nuova profes-
sione: il giornalista multimediale.
Ore 11: il comunicato stampa multimediale
Intervento di Francesco Ceccarelli (re-
sponsabile Comunicazione Scuola San-
tAnna)
Come impostare un comunicato stampa mul-
timediale: lesperienza innovativa ed effica-
ce della comunicazione della Scuola SantAn-
na di Pisa.
Ore 12: la complessit delle fonti e i tempi
dellinformazione
Intervento di Luca Collodi (direttore Rete
italiana Radio Vaticana)
La comunicazione politica e istituzionale nel
contesto attuale, la difficolt di verificare le
fonti e di rappresentare tutte le fonti.
Ore 14.30: laboratori sui temi trattati al
mattino
Ore 16: la scelta delle immagini, la forma
diventa sostanza
Intervento di Angelo Serantoni (pubbli-
cista cameraman di Telegranducato)
Limportanza di una buona tecnica per la re-
alizzazione delle immagini. La scelta dei di-
versi mezzi di comunicazione multimediale.
Ore 17: la notizia nella comunicazione
dimpresa, i limiti e le possibilit
Intervento di Graziella Teta (giornali-
sta nel Gruppo Piaggio) e Riccardo Cle-
menti (giornalista in Enel)
Comunicare limpresa nel rispetto della de-
ontologia professionale del giornalista.
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Cultura 19 23
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lo, di fronte Camera Commercio; Edicola Attias, corso Amedeo; Edicola piazza
Matteotti; Edicola Paolini (Baracchina Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Strillone,
viale Italia 113; Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare; Edicola Barcellona, via Goito;
Edicola Borghi, Corso Amedeo, angolo via dellOrigine; Tintoria Rossi, corso Maz-
zini; Chico Sas, via C. Puini 9; Ed. Martelli Anna Lisa, via Meucci 5 (Coteto).
CASTIGLIONCELLO: Edicola Rossi, P.zza della Vittoria; Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria.
ROSIGNANO SOLVAY: Edicola Giovannoni, via Allende; Edicola Vallini, via O. Chiesa.
ROSIGNANO MARITTIMO: Edicola Il Punto, via A. Gramsci.
Quadratura dei pisani, primo baluar-
do di quel castrum liburni che prese
avvio in un territorio condiviso tra pi-
sani e labronici. In quel nucleo edifi-
cato dalle menti di Puccio da Landuc-
cio e Francesco Giovanni di Giordani,
dove altre menti disquisiranno sulluo-
mo, espressione di tensioni emotive,
ed elemento ormai debole di un pro-
cesso evolutivo che non sta al passo
delle capact di adattamento ad un
mondo che consuma a velocit incre-
dibile le sue risorse. Luomo in un co-
stante conflitto con se stesso e la
societ che a volte lo incanala in mec-
canismi malati tesi soltanto verso un
egoistico profitto, in un eterno scon-
tro tra bene e male.
Questo spazio conclusus, ospiter
venerd 5 e sabato 6 settembre Li-
brArti, una due giorni di incontri lette-
rari, discussi e condotti, accompagna-
ti da musica, pittura e degustazione.
Nei due pomeriggi che inizieranno alle
17,00 confronteranno i loro lavori: Se-
rena Libert autrice milanese di un
saggi o sul l anoressi a, Lamberto
Giannini con la sua sfida educativa e
Simone Lenzi con una serie di mali
minori. Lo psicologo Piergiorgio Cur-
ti autore anche di numerose pubblica-
zioni intorno ai vari disagi umani, arti-
coler un percorso con i tre autori tra
esposizione e discussione. Il sabato,
secondo giorno, verr affrontato il tema
di aspetti di una societ deviata e na-
scosta. Due scrittori entrambi romani
Antonella Colonna Vilasi, presidente
del centro studi sullintelligence presen-
ter uno dei suoi lavori della trilogia sui
servizi segreti, mentre Francesco Neri,
giornalista collaboratore di La Grande
Storia, racconter del suo lavoro a 4
mani col pm Catello Maresca dal titolo
lUltimo bunker. Ad articolare i raccon-
ti dei due autori ci sar Piero Giorgetti,
giornalista televisivo di Granducato TV
nonch docente di storia contempora-
nea.
Le due giornate vedranno la presenza
di artisti quali Maurizio Biagini il vener-
d, apprezzato esponente della nuova
pittura labronica, in atmosfere che ri-
chiamano i grandi artisti degli anni 70
del secolo scorso, attraverso i linguaggi
della pop art riproposti con una sensi-
bilit che sua propria, e che per noi
realizzer una maxi tela in estempora-
nea. Il sabato sar presente la SVS
street band, diretta dal maestro Filip-
po Ceccarini e formata da 32 elementi
che animer con tutta la sua energi
la serata. Un aperitivo verr offerto a
tutti i partecipanti a LibrArti.
Liniziativa creata dallAssociazione
Terme del Corallo onlus insieme al
Comune di Livorno, unitamente ai con-
tributi di Autorit Portuale, Associazio-
ne Pietro Napoli, Circolo musicale Ami-
ci dellOpera Galliano Masini, Asso-
ciazione Guide Storiche Livorno e Cir-
colo Il Centro gratuita e aperta a
tutta la cittadinanza, e vuole promuo-
vere il colloquio culturale, nellambito
di siti di importanza storica cittadina
oltre a pubblicizzare la raccolta firme
Luoghi del cuore promossa dal FAI,
incentrata questa volta sul recupero
delle Terme del Corallo, per la quale
saranno presenti i rappresentanti della
delegazione livornese.
LibrArti
di Silvia Menicagli
per parlare di libri, uomo e societ
Venerd 5 e Sabato 6 in Fortezza Vecchia incontri letterari condotti e discussi,
accompagnati da musica, pittura e degustazione

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