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GIORDANO BRUNO

VITA
Giordano Bruno nacque a Nola nel 1548 ed all'et di quindici anni entr, a
Napoli, nell'ordine domenicano, che fu per costretto ad abbandonare dopo
una decina di anni a causa di un'accusa di eresia.
ere!rin per un primo periodo in "talia, rifu!iandosi successi#amente a
Gine#ra, do#e si a##icin per qualche tempo alla dottrina cal#inista. Non
tollerando il re!ime teocratico imperante in questa citt, si rec
successi#amente a ari!i, dandosi all'inse!namento dell'astronomia e della
filosofia.
Nel 158$, si stabil% a &ondra, al se!uito dell'ambasciatore francese presso la
corte d'"n!hilterra, citt in cui rimase fino al 1585 '( a questo periodo che
appartiene la pubblica)ione delle sue opere ma!!iori*.
+opo un bre#e ritorno a ari!i, si trasfer% a ,ittenber!, a ra!a e a
-rancoforte.
Nel 15.1 ritorn in "talia, a /ene)ia, dietro l'in#ito del patri)io Giovanni Moncenigo, il quale, da l% a poco, lo
denunci all'Inquisizione. 0ratto in arresto sotto l'accusa di eresia, in un primo momento Bruno decise di
sottomettersi all'autorit della 1hiesa, ma, trasferito a 2oma '15.$*, ricus poi la ritratta)ione delle sue
dottrine. 2imasto in carcere per sette anni, #enne condannato al ro!o ed arso #i#o il 13 febbraio del 1455 in
1ampo di -iori a 2oma.
PENSIERO
Nella filosofia di Bruno sono presenti spunti di tratti dal neoplatonismo, da Cusano e da Copernico. "n
particolare da quest'ultimo riprese la teoria eliocentrica, concependo per a differen)a da questi, l'uni#erso
come infinito. 6econdo Bruno, l'uni#erso ( costituito da un'infinit di mondi, i quali possono essere abitati
come la 0erra. 7entre i sin!oli mondi sono in perpetuo di#enire, l'uni#erso nel suo complesso ( in#ece
immoto ed eterno, non a#endo nulla al di fuori di s8 e racchiudendo esso stesso tutto l'essere. +io, in quanto
infinito, pu creare esclusi#amente infinit. Nell'unit uni#ersale della causa prima di#ina ( contratto tutto
l'essere, ed in questa unit si reali))a la coinciden)a de!li opposti, non essendo i sin!oli enti del mondo che
la sua 9esplica)ione9. &a presen)a del di#ino ( diffusa in o!ni cosa, +io, infatti, non trascende il mondo, ma il
mondo ( impre!nato di +io. Nei sin!oli enti, peraltro, la coinciden)a de!li opposti #a perduta, poich8 in
questi le poten)ialit si dis!re!ano, non essendo mai ci che potrebbero essere e quindi risultando
incompiuti, mute#oli ed effimeri.
&a causa a!ente nella natura ( l'anima del mondo. +a questa scaturisce l'intelletto uni#ersale che ( il
9fabbro9 del mondo, che for!ia la materia dall'interno, trasformandola nel molteplice naturale. &a forma non
( imposta alla materia dall'esterno, questa ( in#ece contenuta nella materia ed ( spinta da questa #erso
l'esterno. 0utto il mondo, essendo pre!no di spirito, ( un qualcosa di animato.
:lle opere pi; tarde di Bruno appartiene anche l'idea delle monadi, le quali, in quanto unit infinitesimali ed
estremamente semplici, conten!ono l'essen)a delle cose e costituiscono !li elementi fondamentali della
natura.
&'intelletto dell'uomo mira, conformemente all'essen)a dell'uni#erso, alla conoscen)a dell'infinito. &'infinit ( il
centro attorno al quale questo ruota, sen)a peraltro poterlo mai ra!!iun!ere. "l moto dell'intelletto ( perci
sostenuto da un 9eroico furore9, che conduce ad una pro!ressi#a ele#a)ione della conoscen)a e che
culmina nell'unit col di#ino. 1ome ciascun mondo dell'uni#erso ( al contempo centro e circonferen)a, cos%
o!ni uomo ( strumento dell'unico infinito che lo condi)iona, ma che ( a sua #olta condi)ionato dalla
reali))a)ione all'infinito di ciascuna poten)ialit umana. &'uomo che sia di ci cosciente pu reali))are con
successo le proprie capacit infinite nella crea)ione artistica, o nell'a)ione finali))ata al bene comune. "nfiniti
sono !li s#iluppi possibili di o!ni sin!olo uomo #erso una con#i#en)a pacifica con !li altri, se questi si pone
come fine l'imita)ione nel mondo dell'operare di +io nella natura.
Galileo Galilei
Galileo rappresenta il simbolo del conflitto manifestatosi tra la nuo#a scien)a e la 1hiesa cattolica. &a rea)ione della 1hiesa alle nuo#e
prospetti#e aperte dall<astronomia copernicana pu tro#are una spie!a)ione nel contesto storico= infatti, la 1hiesa di 2oma do#e#a far
fronte alla 2iforma protestante e a#e#a #isto entrare in crisi la sua autorit e mettere in discussione la #alidit del suo ma!istero. :#e#a
perci s#iluppato un atte!!iamento difensi#o e di diffiden)a profonda nei confronti di qualunque inno#a)ione. >ltretutto sulla questione
cosmolo!ica la 1hiesa sostene#a il modello aristotelico tolemaico dell<uni#erso. "l problema ri!uarda#a le 6critture= il testo biblico, infatti,
concorda#a con la cosmolo!ia aristotelico?tolemaica.
Galileo ( ritenuto il fondatore della moderna scien)a della natura. 7a la sua ricerca ha influito anche sulla riflessione filosofica. @!li
osser#a che il 9libero filosofare circa le cose del mondo e della natura9 presuppone il rifiuto della #isione aristotelica della realt, con il
suo intreccio di fisica e metafisica. Galileo sostiene che nelle questioni relati#e alle cose naturali non si de#e fare appello all<autorit di
:ristotele, ma si de#e apprendere direttamente dal !ran libro della natura. :ll<autorit di :ristotele e delle 6critture Galileo sostituisce
nell<inda!ine sull<uni#erso fisico, un nuo#o principio di autorit= quello delle A6@N6:0@ @6@2"@NB@C e delle A1@20@
+"7>602:B">N"C, o##ero quello costituito dall<esperien)a unita alla ra!ione.D
: Galileo si de#e una chiara e netta dichiara)ione dell<autonomia della scien)a, dalla fede. er sostenere tale autonomia, Galileo utili))a
la metafora dei due libri. 6ia le 6critture, cio( il libro per eccellen)a, sia il A!ran libro della naturaC sono stati scritti da +io. er quanto
ri!uarda il primo, +io si ( ri#elato a!li uomini in termini che si adattano alla natura umana 'mente*E per quanto ri!uarda il secondo,
in#ece, la natura #iene inda!ata mediante la scien)a. 1on questo, non si pu confondere la fede reli!iosa con la scien)a.
? er !iun!ere alla conoscen)a del 9!ran libro della natura9 ( indispensabile elaborare un metodo scientifico. Galileo non dedica a
questo tema un<esposi)ione sistematica, ma contribuisce in modo determinante all<elabora)ione del moderno metodo scientifico?
sperimantale, reali))ando procedimenti di inda!ine nuo#i ed efficaci e descri#endo nelle sue opere i criteri metodolo!ici di #olta in #olta
se!uiti. &e basi del metodo sono le Asensate esperien)eC 'esperien)a sensibile* e le Anecessarie dimostra)ioniC, o##ero le ri!orose
dedu)ioni condotte dal ra!ionamento umano. &e Asensate esperien)eC de#ono essere anteposte il ra!ionamento umano= altrimenti dei
ra!ionamenti anche corretti cadono perch8 fondati su premesse false o perch8 utili))ati per for)are i dati in una dire)ione !i decisa in
parten)a. +a sole le Asensate esperien)eC non producono scien)a, perch8 questa implica un ordinamento, un<interpreta)ione e una
rielabora)ione ra)ionale dei dati. &a scien)a, quindi, richiede le Anecessarie dimostra)ioniC, nelle quali !ioca un ruolo fondamentale la
matematica. Nel procedimento !alileiano #en!ono indi#iduati alcuni momenti fondamentali=
:ll<osser#a)ione dei fenomeni si accompa!na la loro misura)ione, passa!!io essen)iale per tradurre i fenomeni stessi in quantit e
numeri.
+ei fenomeni osser#ati e misurati si cerca una spie!a)ione teorica, a partire da un<ipotesi ori!inata da supposi)ioni e da Aintui)ioniC.
dall<ipotesi ini)iale si deducono, mediante dimostra)ione matematica, propriet e rela)ioni che do#rebbero e#iden)iarsi nei fenomeni a
cui si riferisce l<ipotesi.
&e propriet e le rela)ioni dedotte dall<ipotesi ini)iale de#ono essere #erificate, mediante esperimento, in presen)a di condi)ioni date e
#erificate.
&a #erifica 'cimento*, ( un passa!!io decisi#o. 0al#olta ( necessario astrarre da alcune condi)ioni reali che costituiscono fattori di
AdisturboC. Fuando la #erifica ha esito positi#o, di#iene possibile formulare la le!!e scientifica, che re!ola i fenomeni studiati e che
definisce una rela)ione costante di tipo quantitati#o. Fuando in#ece, la #erifica sperimentale ha esito ne!ati#o, di#enta necessario
riconsiderare sia i dati osser#ati e misurati che l<ipotesi formulata.
Galileo ne!a la possibilit della conoscen)a delle essen)e. "l compito dello scien)iato ( quello di limitarsi a conoscere le 9affe)ioni9 delle
cose come il 9luo!o9, il moto, la fi!ura, la !rande))a, l<opacit, la produ)ione e il dissol#imento, ossia le determina)ioni e i processi
quantitati#i, che possono essere misurati. roprio della scien)a ( indi#iduare le rela)ioni quantitati#e che intercorrono tra i fenomeni o
tra le #ariabili che compon!ono un fenomeno. 6i passa cos% dalla scien)a del AquiaC, del perch8, alla scien)a del AquomodoC, del come.
"l fondamento di questa nuo#a conce)ione sta nella tesi secondo cui la struttura della natura ( quantitati#a, le!!ibile con il lin!ua!!io
matematico.
&a scelta di limitare la propria considera)ione alle determina)ioni quantitati#e de!li o!!etti e dei fenomeni studiati, tro#a la sua
!iustifica)ione filosofica in una tesi enunciata da Galileo. @ssa distin!ue nettamente !li aspetti costituti#i del reale, di natura
FG:N0"0:0"/: e quindi matematicamente determinabili. &a realt nel suo fondamento ultimo si riduce alle determina)ioni quantitati#e
che sono le uniche ad essere da##ero inseparabili dai corpi stessi, costituendone la struttura matematico?!eometrica. "n#ece le
determina)ioni qualitati#e dei corpi sono un fatto so!!etti#o, in quanto dipendono dai nostri or!ani di senso e sono quindi #ariabili. "
contenuti dell<esperien)a sensibile sono la risultante dell<incontro della realt esterna con !li or!ani sensibili del so!!etto che la
percepisce. 6i opera una distin)ione tra le propriet o!!etti#e 'caratteri quantitati#i, misurabili* della natura e !li aspetti so!!etti#i
'qualitati#i e come tali non passibili di misura)ione*.
&<astra)ione completa de!li aspetti qualitati#i del mondo sensibile, compiuta dalla scien)a !alileiana, comporta l<abbandono
dell<imma!ine del mondo fornita dall<esperien)a quotidiana. 1on questo Galileo non ne!a affatto il #alore dell<esperien)a, ma ritiene che
la scien)a porti ad un li#ello di astra)ione che la libera dai caratteri propri dell<esperien)a immediata.
:GN0"=
- 1623 ----- Galileo scri#e il A6a!!iatoreC, opera di rilie#o metodolo!ico 'metodo sperimentale*. 1on quest< opera rompe i ponti con la
teoria aristotelica, introducendo la nuo#a scien)a moderna.
- 1632 ----- Galileo scri#e A+ialo!o sopra i H massimi sistemi del mondoC, do#e #iene contrapposto l<eliocentrismo con il !eocentrismo. 6i
tratta di un dialo!o imma!inato tra 6al#iati 'coprnicano*, 6implicio 'difensore dell<astronomia aristotelica*, 6a!redo 'moderatore*.
- Dopo la pubblicazione del Dialogo sopra i 2 massimi sistemi del mondo! Galileo ( stato richiamato dalle autorit reli!iose in
quanto appo!!ia sempre pi; le teorie copernicane. 1os% #iene accusato di eresia, ma per !iustificarsi Galileo abiura, cio( ritratta la sua
#ersione e ammette di a#er sba!liato. "n questo modo e#ita la pane di morte, ma #iene comunque condannato a un isolamento nella
propria abita)ione.
- I testi di Galileo ebbero un note#ole successo in @uropa, soprattutto per i filosofi '@I= 1artesio* e per !li scien)iati.
- Gli anni della II met" del #6$$ erano molto difficili per lo s#iluppo della scien)a, della cultura e delle arti. 0utto ci era causato dalla
1hiesaE perch8 da poco tempo a#e#a a##iato una 1ontroriforma per ridurre lo s#iluppo dei rotestanti e per indi#iduare e colpire tutte
quelle forme di critica nei confronti della conce)ione aristotelica. A@2: 61"@NB: 0G00> 1">< 1J@ @2: 2"0@NG0: 0:&@, 7: &:
1>N-@27: 6" >0@/: :/@2@ 6>&> +:&&@ A6:12@ 612"00G2@C.
- %a nuova teoria scientifica deve fare a meno del pensiero aristotelico&
1* 6e lo scien)iato 'moderno* #uole studiare la natura, non pu farlo se non studia la natura Aosser#andola, #erificandolaCE
H* Biso!na che il sapere si costruisca con la natura e non il contrarioE
$* ABasta con i libri e i trattatiC= ( !iunto il momento di studiare il mondo reale della naturaE

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