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Sentenza n. 1/2007 del TAR Abruzzo che ha annullato il provvedimento di esproprio prot. n. 2675 del 02.12.1999 emanato dal Comune di Navelli nei confronti dei fratelli Santucci di porzioni del fabbricato denominato "Palazzo Santucci" ai fini di recupero e di restauro dello stesso
Título original
Sentenza di annullamento esproprio Palazzo Santucci
Sentenza n. 1/2007 del TAR Abruzzo che ha annullato il provvedimento di esproprio prot. n. 2675 del 02.12.1999 emanato dal Comune di Navelli nei confronti dei fratelli Santucci di porzioni del fabbricato denominato "Palazzo Santucci" ai fini di recupero e di restauro dello stesso
Sentenza n. 1/2007 del TAR Abruzzo che ha annullato il provvedimento di esproprio prot. n. 2675 del 02.12.1999 emanato dal Comune di Navelli nei confronti dei fratelli Santucci di porzioni del fabbricato denominato "Palazzo Santucci" ai fini di recupero e di restauro dello stesso
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER LABRUZZO LAQUILA ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso proposto dai Sigg.ri Santucci Luigi, Santucci Berardino e Santucci Pier Angelo rappresentati e difesi dallavv. Fabrizio Foglietti, come da mandato a margine del ricorso, presso lo studio del quale, in LAquila, Piazza S. Giusta, n.5, elettivamente si domiciliano c o n t r o il Comune di Navelli, in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dallavv. Rodolfo Ludovici come da procura a margine della memoria di costituzione per lannullamento del provvedimento prot. 2675 del 02.12.1999 del Comune di Navelli, a firma del responsabile del servizio, con il quale stata disposta a favore del Comune medesimo e nei confronti dei ricorrenti lespropriazione di porzione del fabbricato denominato Palazzo Santucci ai fini di recupero e di restauro dello stesso; Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti tutti della causa; Visto latto di costituzione in giudizio del Comune di Navelli; Reg. Sentenze n. 1 /2007 Reg. Ricorsi n. 1 /2000
G/a Aq 6 nrg.1/2000 2 Vista la memoria prodotta dalla parte resistente; Relatore alla pubblica udienza del 31.maggio 2006, il Consigliere R.Speca; Uditi, altres, i difensori delle parti costituite come da verbale; Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
F A T T O
Con ricorso notificato in data 24.12.1999 gli istanti, proprietari per 1/3 del Palazzo Santucci in Navelli; espongono che dal Comune di Navelli venivano approvati un piano finanziario per la ristrutturazione del detto Palazzo, il progetto esecutivo dellopera pubblica e quindi la perizia di stima. Precisano, poi, che essendo scaduti i termini per le espropriazioni e per i lavori, il Comune di Navelli rinnovava il procedimento amministrativo e, con delibera n. 11 del 14.08.1993 riapprovava il progetto precedente. In relazione a detta approvazione del progetto, il Comune procedeva alloccupazione anticipata dellimmobile (in data 25.06.1994) avvalendosi della procedura semplificata di cui allarticolo 2 della LR.09.01.1979 n.2. Con delibera C.C. n. 35 del 03.11.1994 veniva per modificato il precedente provvedimento di approvazione dellopera pubblica, limitatamente al termine di inizio lavori, e quindi il Comune di Navelli procedeva ad una nuova occupazione anticipata (LR.2/1979). Entrambi i provvedimenti di approvazione del progetto dellopera vennero dagli istanti impugnati e questo T.A.R., con sentenza n.515 del 04.04.1998 disponeva lannullamento dei provvedimenti stessi. Il Comune ridetto, con atto notificato in data 09.10.1998, impugnava le nrg.1/2000 3 sentenze ottenendo, in sede cautelare, la sospensione dellesecuzione, mentre il giudizio di merito permaneva in attesa di fissazione delludienza di discussione. Il Comune di Navelli procedeva quindi alla determinazione della indennit di espropriazione ed al deposito presso la Cassa DD.PP., e, nel frattempo aveva prorogato per altri due anni i termini per la pronuncia del provvedimento espropriativo in relazione alla previsione triennale contenuta nelloccupazione anticipata effettuata in esecuzione della riapprovazione del progetto dellopera avvenuta in data 15.03.1995. Con lepigrafato provvedimento (notificato al solo Santucci Berardino in data 03.12.1999) il Comune quindi promuove lespropriazione (per la porzione di fabbricato gi di propriet degli istanti). Avverso tale provvedimento gli istanti hanno quindi promosso impugnativa deducendo quanto appresso. 1. Illegittimit derivata. In caso di mancata conferma, da parte del Consiglio di Stato, della anzidetta sentenza n. 515/98 di questo T.A.R., il provvedimento espropriativo risulter affetto da illegittimit derivata in quanto il provvedimento di espropriazione risulterebbe pronunciato in mancanza di una dichiarazione di pubblica utilit. Ci in quanto verrebbe meno la sospensione del provvedimento cautelare. In conclusione gli istanti chiedono lannullamento degli impugnati provvedimenti, con vittoria di spese. Con successiva memoria depositata in data 16.05.2006 gli istanti, richiamata la sentenza del Consiglio di Stato, reiettiva dellappello, proposto dal Comune di Navelli (Consiglio di Stato Sez. V, n.3182 del 15.06.2001), hanno nrg.1/2000 4 insistito per lannullamento, con vittoria di spese. Il Comune di Navelli, costituitosi in giudizio con memoria depositata in data 19.12.2000, ha con successiva memoria, depositata in data 19.05.2006, dato atto della intervenuta decisione del Consiglio di Stato (passata in giudicato), concludendo per la dichiarazione della cessazione della materia del contendere o di carenza di interesse alla prosecuzione del giudizio, con il favore delle spese. Alla Pubblica Udienza del 31 maggio 2006 la causa passata in giudicato.
D I R I T T O
La impugnativa promossa dai Signori Santucci, tutti come in epigrafe specificati, diretta allannullamento del provvedimento come in epigrafe al ricorso specificato, con il quale stata disposta in favore del Comune di Navelli e nei confronti di essi istanti lespropriazione di porzione del fabbricato denominato Palazzo Santucci ai fini di recupero e restauro dello stesso. Il ricorso merita accoglimento. Il Comune di Navelli, malgrado lannullamento in sede giurisdizionale della dichiarazione di pubblica utilit depositato con sentenza n. 515 del 04.04.1998 di questo T.A.R., ha ugualmente proceduto ad emanare provvedimento di espropriazione in pendenza del giudizio di appello promosso dagli istanti. Tale appello, con decisione del Consiglio di Stato (Sez.V, n.3182 del 15.06.2001) stato respinto per cui devono ritenersi annullati sia la nrg.1/2000 5 dichiarazione di pubblica utilit dellopera che i provvedimenti di occupazione di urgenza. Infatti lannullamento in via definitiva della dichiarazione di pubblica utilit dellopera comporta , come pure da parte ricorrente non si mancato di rilevare, lillegittimit del provvedimento di espropriazione, non potendo il Comune resistente espropriare la propriet degli istanti senza la sussistenza di una causa di pubblica utilit. Per le considerazioni che precedono il ricorso va dunque accolto non potendo assumere rilevanza le richieste di CMC o ISDI prospettate da parte resistente. Giuste ragioni inducono tuttavia alla compensazione delle spese di lite, che va dunque dichiarata.
P. Q. M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per lAbruzzo - LAquila, accoglie il ricorso e per leffetto annulla limpugnato procedimento. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dallAutorit amministrativa. Cos deciso in LAquila dal Tribunale Amministrativo Regionale per lAbruzzo nella Camera di Consiglio del 31 maggio 2006, con la partecipazione dei magistrati: Rolando SPECA - presidente f. f. rel. est. L. RASOLA - consigliere Fabio MATTEI - consigliere
PUBBLICATA MEDIANTE DEPOSITO IL 22/01/07 Il Segretario Generale (Dott. Pietro Giuseppe Venditti) nrg.1/2000 6
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER LABRUZZO - LAQUILA A norma dellart. 87 del regolamento di procedura 17 agosto 1907 n. 642, copia conforme alla presente e stata trasmessa a: