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REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO


IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER LABRUZZO
LAQUILA
ha pronunciato la seguente

S E N T E N Z A

sul ricorso proposto dai Sigg.ri Santucci Luigi, Santucci Berardino e Santucci
Pier Angelo rappresentati e difesi dallavv. Fabrizio Foglietti, come da mandato
a margine del ricorso, presso lo studio del quale, in LAquila, Piazza S. Giusta,
n.5, elettivamente si domiciliano
c o n t r o
il Comune di Navelli, in persona del Sindaco p.t.
rappresentato e difeso dallavv. Rodolfo Ludovici come da procura a margine
della memoria di costituzione
per lannullamento
del provvedimento prot. 2675 del 02.12.1999 del Comune di Navelli, a firma
del responsabile del servizio, con il quale stata disposta a favore del Comune
medesimo e nei confronti dei ricorrenti lespropriazione di porzione del
fabbricato denominato Palazzo Santucci ai fini di recupero e di restauro
dello stesso;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Visto latto di costituzione in giudizio del Comune di Navelli;
Reg. Sentenze n. 1 /2007
Reg. Ricorsi n. 1 /2000

G/a
Aq 6
nrg.1/2000
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Vista la memoria prodotta dalla parte resistente;
Relatore alla pubblica udienza del 31.maggio 2006, il Consigliere R.Speca;
Uditi, altres, i difensori delle parti costituite come da verbale;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:

F A T T O

Con ricorso notificato in data 24.12.1999 gli istanti, proprietari per 1/3
del Palazzo Santucci in Navelli; espongono che dal Comune di Navelli
venivano approvati un piano finanziario per la ristrutturazione del detto
Palazzo, il progetto esecutivo dellopera pubblica e quindi la perizia di stima.
Precisano, poi, che essendo scaduti i termini per le espropriazioni e per
i lavori, il Comune di Navelli rinnovava il procedimento amministrativo e, con
delibera n. 11 del 14.08.1993 riapprovava il progetto precedente.
In relazione a detta approvazione del progetto, il Comune procedeva
alloccupazione anticipata dellimmobile (in data 25.06.1994) avvalendosi della
procedura semplificata di cui allarticolo 2 della LR.09.01.1979 n.2.
Con delibera C.C. n. 35 del 03.11.1994 veniva per modificato il
precedente provvedimento di approvazione dellopera pubblica, limitatamente
al termine di inizio lavori, e quindi il Comune di Navelli procedeva ad una
nuova occupazione anticipata (LR.2/1979).
Entrambi i provvedimenti di approvazione del progetto dellopera
vennero dagli istanti impugnati e questo T.A.R., con sentenza n.515 del
04.04.1998 disponeva lannullamento dei provvedimenti stessi.
Il Comune ridetto, con atto notificato in data 09.10.1998, impugnava le
nrg.1/2000
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sentenze ottenendo, in sede cautelare, la sospensione dellesecuzione, mentre il
giudizio di merito permaneva in attesa di fissazione delludienza di discussione.
Il Comune di Navelli procedeva quindi alla determinazione della
indennit di espropriazione ed al deposito presso la Cassa DD.PP., e, nel
frattempo aveva prorogato per altri due anni i termini per la pronuncia del
provvedimento espropriativo in relazione alla previsione triennale contenuta
nelloccupazione anticipata effettuata in esecuzione della riapprovazione del
progetto dellopera avvenuta in data 15.03.1995.
Con lepigrafato provvedimento (notificato al solo Santucci Berardino
in data 03.12.1999) il Comune quindi promuove lespropriazione (per la
porzione di fabbricato gi di propriet degli istanti).
Avverso tale provvedimento gli istanti hanno quindi promosso
impugnativa deducendo quanto appresso.
1. Illegittimit derivata.
In caso di mancata conferma, da parte del Consiglio di Stato, della
anzidetta sentenza n. 515/98 di questo T.A.R., il provvedimento espropriativo
risulter affetto da illegittimit derivata in quanto il provvedimento di
espropriazione risulterebbe pronunciato in mancanza di una dichiarazione di
pubblica utilit. Ci in quanto verrebbe meno la sospensione del
provvedimento cautelare.
In conclusione gli istanti chiedono lannullamento degli impugnati
provvedimenti, con vittoria di spese.
Con successiva memoria depositata in data 16.05.2006 gli istanti,
richiamata la sentenza del Consiglio di Stato, reiettiva dellappello, proposto dal
Comune di Navelli (Consiglio di Stato Sez. V, n.3182 del 15.06.2001), hanno
nrg.1/2000
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insistito per lannullamento, con vittoria di spese.
Il Comune di Navelli, costituitosi in giudizio con memoria depositata in
data 19.12.2000, ha con successiva memoria, depositata in data 19.05.2006,
dato atto della intervenuta decisione del Consiglio di Stato (passata in
giudicato), concludendo per la dichiarazione della cessazione della materia del
contendere o di carenza di interesse alla prosecuzione del giudizio, con il
favore delle spese.
Alla Pubblica Udienza del 31 maggio 2006 la causa passata in
giudicato.

D I R I T T O

La impugnativa promossa dai Signori Santucci, tutti come in epigrafe
specificati, diretta allannullamento del provvedimento come in epigrafe al
ricorso specificato, con il quale stata disposta in favore del Comune di
Navelli e nei confronti di essi istanti lespropriazione di porzione del
fabbricato denominato Palazzo Santucci ai fini di recupero e restauro dello
stesso.
Il ricorso merita accoglimento.
Il Comune di Navelli, malgrado lannullamento in sede giurisdizionale
della dichiarazione di pubblica utilit depositato con sentenza n. 515 del
04.04.1998 di questo T.A.R., ha ugualmente proceduto ad emanare
provvedimento di espropriazione in pendenza del giudizio di appello promosso
dagli istanti. Tale appello, con decisione del Consiglio di Stato (Sez.V, n.3182
del 15.06.2001) stato respinto per cui devono ritenersi annullati sia la
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dichiarazione di pubblica utilit dellopera che i provvedimenti di occupazione
di urgenza. Infatti lannullamento in via definitiva della dichiarazione di
pubblica utilit dellopera comporta , come pure da parte ricorrente non si
mancato di rilevare, lillegittimit del provvedimento di espropriazione, non
potendo il Comune resistente espropriare la propriet degli istanti senza la
sussistenza di una causa di pubblica utilit.
Per le considerazioni che precedono il ricorso va dunque accolto non
potendo assumere rilevanza le richieste di CMC o ISDI prospettate da parte
resistente. Giuste ragioni inducono tuttavia alla compensazione delle spese di
lite, che va dunque dichiarata.

P. Q. M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per lAbruzzo - LAquila, accoglie il
ricorso e per leffetto annulla limpugnato procedimento.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dallAutorit amministrativa.
Cos deciso in LAquila dal Tribunale Amministrativo Regionale per lAbruzzo
nella Camera di Consiglio del 31 maggio 2006, con la partecipazione dei
magistrati:
Rolando SPECA - presidente f. f. rel. est.
L. RASOLA - consigliere
Fabio MATTEI - consigliere

PUBBLICATA MEDIANTE DEPOSITO IL 22/01/07
Il Segretario Generale
(Dott. Pietro Giuseppe Venditti)
nrg.1/2000
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TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER LABRUZZO - LAQUILA
A norma dellart. 87 del regolamento di procedura 17 agosto 1907 n. 642, copia
conforme alla presente e stata trasmessa a:

LAquila, add
/ Il Collaboratore di Cancelleria

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