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Domenica 6 aprile 2014 il Giornale dellUmbria

Le scelte di Renzi sono da fast food e pure pericolose


Lonorevole umbra Tiziana Ciprini (M5S) lo accusa di tutto e addirittura chiede che venga indagato per voto di scambio: il valletto dei poteri forti
Continua la serie di interviste con i deputati e i senatori eletti in Umbria. Vengono realizzate a Montecitorio e Palazzo Madama dal nostro collaboratore su Roma. Dopo Giampiero Giulietti (Pd) e Pietro Laffranco (Pdl), oggi tocca a Tiziana Ciprini (M5S).
di ANTONIO VENDITTI

umbria

LE INTERVISTE NEI PALAZZI DEL POTERE

Allattacco Tiziana Ciprini, parlamentare umbra del Movimento 5 Stelle, dipendente della Regione

ROMA - Sar un caso: pi Renzi ripete allinfinito le stesse frasi che lo accompagnano dal momento dellassunzione della responsabilit di governo, maggiormente cresce il numero degli italiani che si annoiano alle sue apparizioni televisive. Tra lopposizione al Governo Renzi si distingue decisamente il Movimento 5 Stelle, di cui fa par-

La similitudine Non ci fidiamo della politica di Renzi del fare in fretta, del mordi e fuggi, simile al fast food, dove il cibo rapido, ma di bassa qualit
te la parlamentare umbra Tiziana Ciprini, che abbiamo intervistato. Onorevole Ciprini, perch il Movimento 5 Stelle totalmente contrario alloperato di Renzi ? Abbiamo sempre detto che avremmo votato ogni buona proposta sottopostaci dai partiti. Pertanto, se Renzi sottoponesse una proposta utile saremmo pronti a votare a favore. Noi abbiamo delle forti perplessit proprio sul personaggio Renzi e sul modo in cui stato nominato da sindaco a premier. Renzi si era sempre definito un rottamatore. In verit ha solo una patina di nuovismo, con radici politiche molto antiche, che affondano ai tempi della Democrazia cristiana. Riteniamo che sia il burattino guidato da De Benedetti. Renzi unimmagine figurativa, il valletto dei soliti poteri forti. Per questo non ci fidiamo della politica di Renzi del fare in fretta, del mordi e fuggi, simile al fast food dove

il cibo s rapido, ma di bassissima qualit. Qual il suo giudizio sullaccordo Berlusconi - Renzi riguardo alle riforme istituzionali? quanto di pi sbalorditivo possa mai essere accaduto. Noi abbiamo un condannato, Berlusconi, cacciato dalle istituzioni grazie al Movimento 5 Stelle che ha lottato per il voto palese al Senato. Renzi che fa? Lo riesuma e si accorda fuori dai luoghi istituzionali. il solito patto consociativo fatto nelle oscure stanze dei partiti, alla faccia dei cittadini. Voi siete contrari allabolizione del Senato. Perch? Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto che il numero dei parlamentari vada ridotto. Renzi propone labolizione del Senato attraverso un disegno di legge di iniziativa governativa, invece di coinvolgere il Parlamento. Nessun partito ha mai adottato la nostra procedura di creare proposte di legge e politiche pubbliche dal basso, attraverso la rete, coinvolgendo con il nostro portale gli iscritti al movimento nella costruzione dellimpianto istituzionale, come stiamo facendo con la legge elettorale. Il disegno di Renzi consiste nel fare una premiership dai poteri forti, un Governo di tipo padronale, svilendo e non snellendo lattivit parlamentare. Anche il fatto che il bicameralismo perfetto vada superato perch poi non si riesce a legiferare nei tempi falso. Abbiamo notato che il bicameralismo serve anche come garanzia: le porcate passate in una Camera, in una seconda Camera possono essere meglio individuate. Non sarebbe logico, prima di abolire il Senato, pensare alla riforma della legge elettorale ancora in alto mare? Esatto. Renzi procede in fretta e furia, passa da una pseudo riforma allaltra senza chiudere quella precedente. La legge elettorale andata a finire proprio in quel pantano che Renzi propaganda di voler risolvere. Siamo in un vicolo cieco: abbiamo un nuovo porcellum, deciso in una sede di partito e che

vale solo per una Camera. Nellattuale legge elettorale ci sono ancora i listini chiusi cos cari a Berlusconi. una vera cabala del lotto. Il Movimento Cinque Stelle ha votato contro la labolizione delle Province. Per quale motivo? Semplice, perch una truffa semantica. Parlano di svuotamento, in realt tutte le Province rimangono operanti, si estinguono solo quelle che saranno sostituite dalle citt metropolitane. Cambia solo la leadership politica. Ad esempio il sindaco metropolitano coincider con il sindaco del capoluogo. Quindi c pure una sovrapposizione, un altro pantano di funzioni. Rimangono in vita, invece, le strutture delle Province. Ci devono spiegare come tutte queste poltrone in pi potranno essere a costo zero. Come Movimento 5 Stelle abbiamo il nostro disegno di legge, depositato al Senato, in cui c la vera abolizione delle Province, senza trucchi. Qual il suo pensiero riguardo alla promessa di Renzi di dare mille euro lanno a dieci milioni tra dipendenti pubblici e assimilati che non raggiungono i 1.500 euro mensili, ignorando milioni di pensionati, il cui assegno va dai 400 ai 700 euro? voto di scambio puro e semplice, alla soglia delle elezioni europee. Se ridurr le tasse sui dipendenti saremo ben contenti, ma ad oggi non abbiamo visto ancora nul-

la di scritto. Le coperture non ci sono, la spending review un totem. I benefici del calo degli interessi sul debito si contabilizzano solo a fine anno e non possono essere usati come copertura anticipata. Renzi non trova i soldi perch si adegua al diktat dellUnione europea sulla austerity finanziaria. la solita propaganda che Renzi ha preso da Berlusconi. Se ti do questi soldi in bu-

Il lavoro Le proposte del premier significano sancire e legalizzare il precariato a vita. Siamo di fronte a una schiavit moderna legalizzata
sta paga, implicito che tu mi devi dare il voto. reato e deve essere iscritto nel registro degli indagati, come lo fu Berlusconi a suo tempo. Qual la vostra proposta per ridurre le tasse alle imprese? Abbiamo gi presentato da qualche mese la proposta di legge per la totale abolizione dellIrap alle microimprese fino a 10 dipendenti e fino a 2 milioni di fatturato. Le coperture le troviamo nei 3,5 miliardi di contributi pubblici a pioggia al sistema economico. Noi, poi, da inizio legislatura, ci stiamo

tagliando lo stipendio e lo stiamo mandando ogni mese al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Come valuta la riforma del lavoro di Renzi? Sar sancito e legalizzato il precariato a vita, quindi il ricorso al contratto a tempo determinato che sostituir in maniera definitiva il contratto a tempo indeterminato. Pensiamo che sia una schiavit moderna legalizzata. lo scardinamento del mercato del lavoro, peggio della legge Biagi. Qual la vostra? Siamo per la tutela assoluta del lavoratore, per un lavoro di qualit che non sia precario, per la scelta del posto di lavoro. Riteniamo che vadano coinvolti i cittadini nella costruzione del lavoro che vogliamo in Italia. Dopo la legge elettorale, prima informeremo i cittadini e poi definiremo insieme le linee guida della nostra riforma del lavoro. Secondo lei, le riforme che Renzi ha in testa stanno mettendo a rischio la nostra democrazia ? una situazione allarmante, il Parlamento svuotato dalla grandinata dei decreti di falsa urgenza. A fare le leggi non sono i politici. Il premier ora sta attuando un piano di riforme che ha un sapore fortemente piduista. una situazione mascherata da falsa certezza e da tracotanza. una falsa democrazia che usa linganno delle parole. C una vera e propria dittatura di un sistema partitico consociativistico, che fa le leggi con le grosse lobbies. Litaliano ridotto a pagatore di tasse. C la questione che il premier stato nominato, come daltronde anche Monti e Letta, senza essere passati per il voto popolare. inaccettabile, uno scandalo da dittatura sudamericana. Cambiano con un golpe vero e proprio e fanno un Governo con 136 funzionari, di cui molti nemmeno eletti. Voi siete contro leuro, perch? Non siamo antieuropeisti, una calunnia. Siamo per lEuropa dei popoli e non per lEuropa della finanza e delle banche. Non vogliamo lunione bancaria, ma la comunit. Abbiamo fatto le nostre proposte, come gli eurobonds. Anche i debiti vanno spalmati negli Stati. Inoltre vogliamo fare un referendum di indirizzo, che ha un valore maggiore di quello consultivo, per chiedere agli italiani se uscire dalleurozona, quindi dalla moneta e non dallEuropa in senso stretto. Dobbiamo vincere le elezioni europee per abolire i contratti capestro come il fiscal compact, che stanno distruggendo leconomia italiana. Se gli italiani diranno che bisogna uscire dalleuro, siamo pronti a farlo.

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