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Mio sire, disse il Custode, questa Dama owyn di Rohan.

. Ella cavalc insieme con il re e fu gravemente ferita, ed ora affidata alle mie cure. Ma ella non contenta, e desidera parlare con il Sovrintendente della Citt. Non lo fraintendete, sire, disse owyn. Non la mancanza di cure che mi affligge. Nessuna dimora potrebbe essere pi adatta a chi desidera guarire. Ma io non sono capace di vivere nellinerzia, nella pigrizia, in gabbia. Desideravo la morte in battaglia. Ma io non sono morta, e la battaglia continua. A un cenno di Faramir il Custode si allontan con un inchino. Che cosa desideri che io faccia, signora, disse Faramir. Sono anchio prigioniero dei guaritori. Ed egli la guard, ed essendo un uomo profondamente sensibile alla piet, gli parve che la bellezza e la tristezza di owyn gli trafiggessero il cuore. Ed ella lo guardo e vide la grave tenerezza dei suoi occhi, eppure sapeva, poich era cresciuta fra gli uomini darme, che innanzi a lei era un uomo che nessun Cavaliere di Rohan avrebbe saputo eguagliare in battaglia. Che cosa desideri?, egli ripet. Se in mio potere, lo far. Vorrei che ordinassi a questo Custode di lasciarmi andare, ella rispose; ma nonostante la fierezza delle parole, il suo cuore esit, e per la prima volta dubit di se stessa. Si rese conto che quel grande uomo, al tempo stesso severo e gentile, poteva considerarla capricciosa, come un bambino che non ha la costanza di condurre alla fine un compito tedioso. Sono anchio affidato al Custode, rispose Faramir. E non ho ancora assunto il mio incarico nella Citt. Ma anche se lo avessi fatto, ascolterei tuttavia i suoi consigli e non mi opporrei alla sua volont in questioni riguardanti la sua arte, se non in caso di estrema necessit. Ma io non desidero guarire, ella disse. Desidero andare in guerra come mio fratello omer, o meglio ancora come Thoden il re, il quale mor e ora ha al tempo stesso pace e onori. troppo tardi, signora, per seguire i Capitani, anche se ne avessi lenergia, disse Faramir, ma la morte in battaglia ci attende tutti, volenti o nolenti. Sarai pi pronta ad affrontarla come meglio credi, se finch sei ancora in tempo farai ci che ordina il Custode. Tu e io dobbiamo sopportare con pazienza le ore di attesa. Ella non rispose, ma nel guardarla egli credette di vedere qualcosa intenerirsi in lei, come se il duro ghiaccio cedesse a un vago presagio di primavera. Una lacrima sgorg, correndo lungo la sua guancia, come una scintillante goccia di pioggia. La sua fiera testa si chin leggermente. Poi, sottovoce, come se stese parlando con se stesa piuttosto che con lui: Ma i guaritori vogliono che rimanga a letto altri sette giorni, disse, e la mia finestra non rivolta a oriente. La sua voce era adesso quella di una fanciulla giovane e triste. Faramir sorrise, bench il suo cuore fosse colmo di piet. La tua finestra non rivolta a oriente?, disse. un inconveniente che si pu risolvere. Dar ordini al Custode. Se rimarrai in questa casa, affidata alle nostre cure, e se riposerai, potrai camminare al sole in questo giardino, come e quando desideri, e guarderai a oriente, ove sono tutte le nostre speranze. E qui troverai me, che passeggio e attendo, e guardo verso oriente. Allevieresti le mie pene, se discorressi con me, o passeggiassi a volte in mia compagnia. Allora ella lev il capo e lo guard negli occhi, e il suo pallido viso si color. Come potrei alleviare le tue pene, mio signore?, disse. Non desidero i discorsi dei viventi. Vuoi la mia sincera risposta?, egli disse. La voglio. Allora, owyn di Rohan, ti dico che sei bella. Nelle valli delle nostre colline crescono

fiori belli e splendenti e fanciulle pi splendenti ancora; ma non ho visto sinora a Gondor n fiore n dama cos meravigliosa e cos triste. Forse non ci restano che pochi giorni prima che loscurit sommerga il mondo, e quando arriver spero di affrontarla deciso; ma allevierebbe le pene del mio cuore vederti finch brilla il Sole. Siamo ambedue passati sotto le ali dellOmbra, e la medesima mano ci ha salvati. Non ha salvato me, sire!, ella disse. LOmbra incombe ancora su di me. Non sono io che posso aiutarti a guarire! Sono una fanciulla darme e la mia mano rude. Ma ti ringrazio di permettermi almeno di non restare nella mia stanza. Camminer allaria aperta per grazia del Sovrintendente della Citt. Ella gli fece una riverenza e torn alla sua camera. Ma Faramir passeggi a lungo nel giardino, e il suo sguardo vagava pi sovente verso la casa che verso le mura orientali.

Che cosa cerchi, owyn?, chiese Faramir. Non si trova forse l il Cancello Nero?, ella disse. E non dovrebbe egli giungervi ormai Sono trascorsi sette giorni dalla sua partenza. Sette giorni, disse Faramir. Ma non pensare male di me, se ti dico: mi hanno recato una gioia e una pena che non immaginavo mai di provare. Gioia di vederti; ma pena, perch timore e dubbi sono aumentati in questi giorni infausti. owyn, non vorrei che questo mondo finisse adesso, e che perdessi cos presto tutto ci che ho trovato. Perdere ci che hai trovato, sire?, ella rispose, ma lo guard gravemente e vi era dolcezza nei suoi occhi. Non so che cosa tu abbia trovato in questi giorni che potresti perdere. Ma coraggio, amico, non parliamone Non parliamo del tutto! Sono sullorlo di un terribile abisso che si apre nero ai miei piedi, ma non so se alle mie spalle vi della luce, perch ancora non posso voltarmi. Attendo un colpo del fato. S, attendiamo un colpo del fato, disse Faramir. Tacquero,e mentre erano in piedi l sulle mura, parve loro che il vento cadesse, che la luce sindebolisse e il Sole si oscurasse, e che tutti i rumori nella Citt e nelle terre circostanti venissero soffocati: non si udiva n richiamo duccello, n fruscio di foglie, e neppure i loro stessi respiri; persino il battito dei loro cuori si arrest. Il tempo si era fermato. E in quel momento le loro mani sincontrarono e si strinsero, ma essi non lo sapevano. E continuavano ad attendere qualcosa. Mi ricorda Nmenor, disse Faramir, e si stup di udirsi parlare. Nmenr?, ripet owyn. S, disse Faramir, la terra dellOvesturia che sinabiss, e la grande ombra oscura che sommerse tutte le terre verdi e le colline e che avanzava, oscurit inesorabile. La sogno sovente. Allora credi che lOscurit stia arrivando?, disse owyn. LOscurit inesorabile?. E improvvisamente si strinse a lui. No, disse Faramir guardandola in viso. Era soltanto unimmagine. Non so che cosa stia accadendo. Ragionando a mente lucida direi che una grande catastrofe avvenuta, e che ci troviamo alla fine dei giorni. Ma il cuore mi smentisce, e le mie membra sono leggere, e sono invaso da una speranza e una gioia che la ragione non pu negare. owyn, owyn, Bianca Dama di Rohan, in questa ora io non credo che alcuna oscurit possa durare!. E, chinatosi, le baci la fronte. E rimasero cos sulle mura di Gondor, mentre un grande vento si levava e soffiava fra i loro capelli, biondi e corvini, mescolandosi nellaria. E lOmbra scomparve, e il Sole fu svelato, e la luce crebbe, e le acque dellAnduin brillarono come argento, e in

tutte le case della Citt gli uomini cantavano, spinti da una gioia inspiegabile che traboccava dai loro cuori. E prima che il Sole fosse tramontato, giunse volando da est una grande Aquila, recando insperate notizie dai signori dellOvest, e gridando: Cantate ora, gente della Torre di Anor, perch il Regno di Sauron finito per sempre, e la Torre Oscura crollata. Cantate e gioite, gente della Torre di Guardia, perch non fu vana lattesa, e il Cancello Nero spezzato, e il vostro Re lha varcato, ed egli vittorioso. Cantate e godete, tutti voi figli dellOvest, perch il vostro Re torner, e in futuro in mezzo a voi vivr, tutti i giorni della vita. E lAlbero appassito rifiorir, ed egli nei luoghi alti lo pianter, e benedetta sar la Citt. Cantate quindi, o gente! I giorni successivi furono inondati dal Sole, e Primavera ed Estate si unirono per fare festa nei campi di Gondor. E da Cair Andros giunsero rapidamente notizie dellaccaduto, e la Citt si apprest ad accogliere il Re. Merry fu convocato e part con le carovane che trasportavano le provviste a Osgiliath, da dove, lungo il fiume, avrebbero raggiunto Cair Andros. Ma Faramir non part, poich, essendo ora guarito, assunse dil suo incarico di Sovrintendente, pur di breve durata, e dovette quindi prepararsi a ricevere il suo successore. owyn non part, bench suo fratello le avesse inviato un messaggio pregandola di raggiungerlo al Campo di Cormallen. Faramir se ne meravigli, ma la vedeva di rado, essendo occupato da tante altre questioni, ed ella dimorava ancora nelle Case di Guarigione, e camminava sola nel giardino. Il suo viso divenne pallido come prima, e sembr chella fosse lunica triste e sofferente in tutta la Citt. E il Custode delle Case di Guarigione era preoccupato, e parl con Faramir. Allora Faramir venne a cercarla, e di nuovo passeggiarono insieme sulle mura; ed egli le disse: owyn, perch resti qui, invece di unirti ai festeggiamenti a Cormallen, oltre Cair Andros, ove tuo fratello ti attende?: Ed ella rispose: Non lo sai?. Ma egli disse: Vi sono due motivi possibili, ma quale dei due sia quello vero, non saprei dire. Ed ella disse: Non desidero giocare agli indovinelli. Parla pi chiaro!. Poich lo desideri, signora, egli disse: tu non parti, perch soltanto tuo fratello ti ha mandata a chiamare, e ammirare in tutto il suo trionfo Sire Aragorn, erede di Elendil, ormai non ti procurerebbe alcuna gioia. Oppure non parti perch io non parto, e

desideri rimanermi accanto. E forse per ambedue i motivi, e tu stessa non sapresti scegliere. owyn, tu non mi ami, o non vuoi amarmi?. Desideravo lamore di un altro, ella rispose; ma non voglio la piet di nessuno. Lo so, egli disse. Desideravi lamore di Sire Aragorn. Perch egli era grande e potente, e tu ambivi la fama, la gloria: volevi essere innalzata sopra le cose meschine che strisciano sulla terra. E come un grande capitano a un giovane soldato, egli sembrava a te ammirevole. Perch lo , un signore fra gli uomini, e il pi grande che esista oggi. Ma quando ti diede soltanto comprensione e piet, tu non desiderasti pi nulla, se non una morte coraggiosa in battaglia. Guardami, owyn!. owyn guard Faramir a lungo senza abbassare gli occhi; e Faramir disse: Non deridere la mia piet, dono di un cuore gentile, owyn! Ma io non ti offro la mia piet, perch sei una dama nobile e valorosa e hai conquistato da sola fama e gloria che non saranno obliate; e sei una dama tanto bella che nemmeno le parole dellidioma elfico potrebbero descriverti. E io ti amo. Un tempo ebbi piet della tua tristezza. Ma ora, se tu non conoscessi la tristezza, la paura o il dolore, se tu fossi anche la benefica Regina di Gondor, io ti amerei lo stesso. Non mi ami tu, owyn?. Allora il cuore di owyn cambi a un tratto, e fu ella finalmente a comprenderlo; e improvvisamente il suo inverno scomparve, e il sole brill in lei. Questa Minas Anor, la Torre del Sole, ella disse; e, guarda!, lOmbra scomparsa! Non sar pi una fanciulla darme, n rivalegger con i grandi Cavalieri, n amer soltanto i canti che narrano di uccisioni. Sar una guaritrice, e amer tutto ci che cresce e non arido. E di nuovo guard Faramir. Non desidero pi essere una regina, disse. Allora Faramir rise, felice. Meno male, esclam, perch io non sono un re. Eppure sposer la Bianca Dama di Rohan, se ella lo vorr. E se ella lo vorr, potremo attraversare il Fiume in giorni pi felici e dimorare nello splendore dellIthilen e coltivarvi un giardino. Ogni cosa vi crescer con gioia, se coltivata dalla Bianca Dama. Devo dunque lasciare il mio popolo, uomo di Gondor?, ella disse. E vorresti che la tua gente orgogliosa dica di te: Ecco un signore che ha domato una selvaggia fanciulla del Nord! Non vi era dunque una donna della razza dei Nmenoreani chegli potesse scegliere? . Lo vorrei, disse Faramir. E la prese fra le braccia e la baci sotto il cielo assolato, e non si cur di esser in piedi sulle mura, visibile a molti. E molti infatti li video, e videro la luce che brillava intorno a loro mentre scendevano dalle mura e si recavano, mano nella mano, nelle Case di Guarigione. E al Custode delle Case Faramir disse: Ecco Dama owyn di Rohan, e ora guarita.

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