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I Lezione Il latino e la sua storia

Il latino una lingua indoeuropea del gruppo delle lingue italiche, parlata a Roma (Roma anche in latino), citt ancor oggi capitale dItalia, e nel Lazio (regione in cui la citt si trova) almeno dagli inizi del I millennio a.C. Questo vuol dire che il latino appartiene allampio gruppo delle lingue sorelle! (sanscrito, iranico, slavo, greco, lingue italiche, lingue germaniche, ecc.) derivanti dallindoeuropeo, che non rappresenta un concetto etnico, cio legato ad una stirpe, ma essenzialmente linguistico. Con il termine indoeuropeo si intende in"atti la protolingua preistorica non attestata da testimonianze scritte, ma unicamente ricostruita, da cui si ritiene a##ia avuto origine la maggior parte delle lingue antiche e moderne di""usesi in gran parte dell$%uropa, dell$Iran, dell$India e in alcune regioni dell$&natolia, dell$&sia centrale, "ino ai con"ini della Cina occidentale. La nozione di indoeuropeo deriva appunto dalla "usione dei nomi delle due regioni estreme dell$area considerata, cio l$%uropa e l$India. Il protolatino! sare##e penetrato nella penisola italica dal 'ord e sare##e rapidamente arrivato a sta#ilirsi nel Lazio, dove nell(III sec. a C. (per tradizione il )*+) "u "ondata la citt di Roma, che rapidamente estese il suo potere sulle regioni con"inanti e successivamente nei secoli ampiamente in %uropa e nellarea mediterranea. 'ella storia della lingua latina si possono individuare varie "asi, che vanno da ,uella pi- antica (latino pre.letterario e arcaico, "ino al /01 a.C., ,uando per convenzione inizia la letteratura latina) a ,uella pi- matura ( latino letterario e classico, dal III sec. a.C. al I d.C.) a ,uella gi declinante (latino imperiale, dal I sec. d.C. alla caduta dellImpero Romano d2ccidente nel ( sec. d.C.), per "inire allepoca della tras"ormazione della lingua in "orme progressivamente modi"icate, che passano attraverso il latino post.classico, il latino cristiano e ,uello medievale. &nche in epoca classica il latino cono##e due variet di registri espressivi, che si possono individuare in una lingua duso, nota come latino volgare!, usato nel parlare ,uotidiano, a noi poco conosciuto perch3 documentato da scarsissime testimonianze scritte, e una lingua letteraria, usata dagli scrittori latini, ampiamente documentata dalla vasta produzione letteraria di numerosissimi scrittori di grande valore artistico e culturale. Lespansionismo politico dei Romani comport4 la di""usione della lingua duso ,uotidiano, ,uella parlata normalmente sia dai legionari, cio dai soldati, sia dallenorme apparato #urocratico che seguiva le con,uiste, nonch3 da tutti coloro che si introdussero in ,ueste zone per esercitare attivit mercantili. Iniziava pertanto a di""ondersi nellimpero una lingua romana parlata, lingua che i vinti dovevano imparare per tenere i contatti con i con,uistatori, e che a poco a poco, penetrava pi- o meno a "ondo nelle diverse aree geogra"iche, ma che avr comun,ue conseguenze linguistiche e culturali importantissime nei secoli successivi. Il latino divenne pertanto importante come lingua u""iciale dell$Impero romano, usato come lingua "ranca in particolare nella parte occidentale dellImpero. In ,uella orientale, tale idioma si di""use "ra il I e il I( secolo nella penisola #alcanica (in particolare in 5acia, ricostituitasi come provincia nella seconda met del III secolo a sud del "iume 5anu#io, in 6esia, e anche nella 6acedonia settentrionale) e in alcune zone dell$&sia. 7uttavia non riusc8 a scalzare la koin dilektos, cio la lingua greca usata al di "uori dalla penisola %llenica, come lingua di cultura e d$uso nel 6editerraneo orientale, neppure a Costantinopoli, citt nella ,uale il latino, piuttosto di""uso soprattutto "ra le classi pi- elevate "ino al 0*1 circa, and4 sempre pi- retrocedendo davanti al greco che divenne, nel terzo decennio del (II secolo, la lingua u""iciale dell$Impero Romano d$2riente, o Impero #izantino, che durer "ino al 90*+, ,uando cadr sotto la dominazione ottomana.

5opo la caduta dellImpero Romano d2ccidente (0): d.C.) e il conseguente insediamento delle popolazioni #ar#ariche (;ranchi, <oti, (andali, ecc.) in ,uelli che erano stati i territori dellImpero Romano, in particolare nei secoli (II e (III, il latino su#8 un progressivo im#ar#arimento, ma rimase lunica lingua colta usata in tutta %uropa, che successivamente venne anche ripristinata durante la Rinascita carolingia!, voluta da Carlo 6agno (tra l(III e il I= sec. d.C.), che chiam4 le menti migliori del suo tempo per risanare una cultura che sem#rava ormai precipitare nellim#ar#arimento. In ,uesto periodo il latino della letteratura "u salvaguardato dalla Chiesa, che da un lato salv4 letteralmente, specie nei monasteri, una parte del patrimonio letterario antico, e dallaltro adatt4 la lingua latina ai propri "ini liturgici e sacrali, "acendone una lingua particolare, universale e sacra ad un tempo, grazie anche agli arricchimenti che provennero dal greco e dalle#raico. Il latino, per4, venne ancora usato per molti secoli come unica lingua scritta nel mondo che era stato romano. 'elle cancellerie dei re, nella curia romana, nella liturgia della Chiesa cattolica, nella produzione dei li#ri l$unica lingua era il latino> ma era un latino sempre pi- corrotto e sempre piin"luenzato dal linguaggio parlato. In"atti in un periodo di""icile da sta#ilire con precisione tra il tardo impero e l$alto 6edioevo il latino volgare aveva incominciato a di""erenziarsi dando origine prima al protoromanzo e poi alle prime "asi di ,uelle che sono le attuali Lingue romanze o neolatine. In"atti verso lanno 6ille, mentre la lingua latina scritta proseguiva la sua strada "atta di un sostanziale recupero delle "orme regolari e di un rinnovato interesse per i migliori scrittori antichi , il latino cosiddetto volgare!, ovvero parlato, andava ormai tras"ormandosi nelle varie parlate nazionali, di cui a##iamo le prime testimonianze, in ;rancia e in Italia, tra il I= e il = sec. d.C. ?ono ,ueste appunto le lingue romanze o neolatine (italiano, "rancese, spagnolo, portoghese e rumeno, oltre a lingue a di""usione locale, come il ladino, parlato in una zona delle &lpi 2rientali, e il sardo, parlato nellisola della ?ardegna) che derivano direttamente dal latino volgare. 5opo il 6ille nac,uero le universit (la prima "u ,uella di @ologna), e l$insegnamento, per persone che giungevano da tutta l$%uropa, era rigorosamente in latinoA un latino certo che non poteva pidirsi la lingua degli antichi Romani. I dotti delle universit ela#orarono un latino particolare, detto scolastico, adatto ad esprimere i concetti astratti e ricchi di s"umature ela#orati dalla "iloso"ia dell$epoca, chiamata appunto scolastica. Il latino cono##e una nuova e "elice stagione in et umanistico.rinascimentale, cio a partire dal Quattrocento in Italia, per poi di""ondersi con il Cin,uecento anche in altri paesi soprattutto dell%uropa 2ccidentale, con un ritorno alla classicit, molto ideale e limitato allam#ito letterario.

Ber tutte ,ueste ragioni parole di origine latina si trovano spesso anche in molte lingue moderne di altri ceppi, soprattutto nellinglese, per il "atto che, anche dopo la caduta dell$Impero romano d$2ccidente, per pi- di un millennio il latino "u, nel mondo occidentale, la lingua "ranca della cultura, della scienza e dei rapporti internazionali, e come tale in"lu8 sulle varie lingue locali. Quando venne meno ,uesta sua "unzione, dopo la Rivoluzione ;rancese, alla "ine del ?ettecento, essa "u assunta dalle lingue vive europee del tempo e, in am#ito letterario e nella diplomazia, dal "rancese. Quest$ultima, essendo una lingua romanza, continu4 a promuovere parole di origine latina negli altri idiomi "ino alla met del 'ovecento, ,uando si and4 gradualmente imponendo in %uropa e nel mondo, come lingua "ranca, l$inglese, che pur essendo di ceppo germanico presenta, come a##iamo detto, soprattutto nel lessico, un gran numero di termini di origine latina.

La Chiesa Cattolica mantenne sempre il latino in tutte le pratiche e le cele#razioni religiose (eccetto che per la predicazione e la con"essione personale), "ino al Concilio (aticano II (9C:/.9C:*). In seguito alla scoperta dell$&merica (90C/) e soprattutto alla politica coloniale degli stati europei, alcune lingue romanze ("rancese, spagnolo e portoghese) insieme ad altri idiomi dell$%uropa occidentale, in cui l$impronta latina era "orte, "ra cui l$inglese, si erano poi di""use in gran parte del mondo. La lingua latina si sviluppata grazie anche al contri#uto di tutte le lingue dei popoli con cui entrata in contatto durante l$epoca romana, ed in particolare con gli idiomi italici e con ,uelli parlati nel 6editerraneo orientale (greco soprattutto). &ttualmente le lingue con maggiore somiglianza al latino sono il sardo per la pronuncia, l$italiano per il lessico, il rumeno per la struttura grammaticale. Il latino ecclesiastico "ormalmente rimane la lingua della Chiesa cattolica romana ancora oggi ed la lingua u""iciale della ?anta ?ede, #ench3 lo ?tato della Citt del (aticano usi come lingua corrente litaliano, riservando luso del latino ai documenti u""iciali. Il latino usato per designare i nomi nelle classi"icazioni scienti"iche degli esseri viventi. La storia della lingua latina ,uindi lunga e varia nel tempo. Ber ,uesto esistono in tutto il mondo una grandissima ,uantit di testi scritti in latino in epoche diverse e di argomenti molto di""erenti tra di loro, sono testi letterari, religiosi, storici, "iloso"ici, teologici, giuridici, scienti"ici ed altri ancora. ?i calcola che la maggior parte dei documenti (li#ri, manoscritti, epigra"i, ecc.) prodotti in lingua latina non risalgano al periodo classico, il cui patrimonio di testi ammonta a circa :11 unit, dato che moltissimi sono andati perduti, #ens8 ai periodi successivi, cio al 6edioevo e all$et moderna. ?tudi recenti hanno, in"atti, rivelato l$esistenza di un patrimonio letterario che conta oltre 9D111 testi accertati, la maggior parte dei ,uali resta tuttora inedita Il latino a tutt$oggi materia di studio o##ligatorio in Italia nei licei classici, scienti"ici, linguistici, sociopsicopedagogici, mentre in molti altri paesi lingua "acoltativa. (Il latino ancora lingua ufficiale della Santa Sede, bench lo Stato della Citt del Vaticano utilizzi come lingua corrente l'italiano, riservando l'uso del latino ai documenti ufficiali !

"omande di com#rensione della lezione$


Rispondete a ,ueste domande. 'ella prossima lezione troverete le risposte esatte (tranne per lultima che a risposta aperta)> cos8 potrete con"rontare con il vostro e "are lautocorrezione. Questo metodo di lavoro verr usato per tutto il corso. %! &uali sono le altre lingue indoeuro#ee, oltre il latino' (! &uali sono le varie fasi della storia della lingua latina' )! "o#o la caduta dell*Im#ero +omano dove so#ravvive l*uso della lingua latina' ,! &uali sono le lingue romanze o neolatine' -! .ltre che lingua ufficiale della Santa Sede, il latino studiato nei licei italiani/ tu 0uali altre occasioni di studio o di uso di 0uesta lingua conosci'

I Lecci1n$ el lat2n 3 su historia 4l lat2n 3 su historia %l latEn es una lengua indoeuropea del grupo de las lenguas itFlicas, ha#lada en Roma (Roma, tam#i3n en latEn), ciudad, todavEa hasta hoG capital de Italia G en Lazio (regiHn en la ,ue se encuentra la ciudad) al menos desde los inicios del siglo I a.C. %sto ,uiere decir ,ue el latEn pertenece al amplio grupo de las lenguas hermanas! (sFnscrito, iranE, eslava, griega, itFlica, etc.) ,ue derivan de la "amilia lingIEstica conocida con el nom#re de indoeuropeas. Con el termino indoeuropeo se entiende el conJunto de lenguas ,ue presentan unos rasgos #Fsicos comunes en los distintos niveles o sistemas de lenguaJeA "onolHgico, l3Kico, mor"olHgico, sintFctico. %stas coincidencias atestiguan un origen comLn para la maGor parte de las lenguas antiguas G modernas di"usas en la maGor parte de %uropa, del IrFn, de la India G en algunas regiones de &sia central, hasta los con"ines de Cina occidental. La nociHn indoeuropeo deriva precisamente de la "usiHn de los nom#res de las dos regiones eKtremas del Frea considerada, %uropa e India. %l protolatEn! llega al norte de la penEnsula ItFlica G velozmente llega a esta#lecerse en el Lazio (Latium), donde en el siglo (III a.C. (por tradiciHn en el )*+) "ue "undada la ciudad de Roma, ,ue rFpidamente eKpande su poder en las regiones limEtro"es G sucesivamente (con el paso de los siglos) en %uropa G en el Frea mediterrFnea. %n la historia de la lengua latina se pueden individuar varias "ases, ,ue van de la mFs antigua (latEn pre.literario G arcaico, hasta el /01 a. C., cuando inicia la literatura latina) hasta la mFs madura (latEn literario G clFsico, del siglo III a.C. al siglo I d.C.) G a,uella Ga declinante (latEn imperial, del siglo I d.C. a la caEda del imperio Romano de occidente en el siglo ( d. C.), para terminar con la 3poca de la trans"ormaciHn de la lengua, en "orma progresivamente modi"icada, ,ue pasa a trav3s del latEn post.clFsico, al latEn cristiano G al medieval. Incluso en el periodo clFsico el latEn conoce dos variantes de registros eKpresivos, ,ue pueden individuarse en una lengua de uso, llamada latEn vulgar!, utilizado en el ha#lar cotidiano, para nosotros prFcticamente desconocido, se cuanta con uno ,ue otro testimonio escrito> G el latEn literario usado por los escritores latinos, considera#lemente documentado por la amplia producciHn literaria de numerosos escritores de grande valor artEstico G cultural. La eKpansiHn polEtica de los romanos incluGH la di"usiHn de la lengua de uso cotidiano, a,uella ha#lada normalmente, Ga sea por los legionarios, es decir los soldados, G por la enorme estructura #urocrFtica ,ue seguEa a las con,uistas G por a,uellos ,ue se introducEan en estas zonas por actividades mercantiles. Inicia#a por tanto a di"undirse en el imperio una lengua romana ha#lada, lengua ,ue los con,uistados tenEan ,ue aprender para tener contacto con los con,uistadores, G ,ue poco a poco penetra#a mFs o menos a "ondo en las diversas Freas geogrF"icas, teniendo consecuencias lingIEsticas G culturales importantes en los siglos sucesivos. %l latEn llega a ser, por lo tanto, importante como lengua o"icial del imperio romano, usado como lengua "ranca en particular en la parte occidental del imperio. %n la parte oriental, tal idioma se di"unde entre el siglo I G I( en la penEnsula #alcFnica (particularmente en 5acia, al sur del rEo 5anu#io G en 6acedonia del norte) G en algunas zonas de &sia. 7odavEa no logra des#ancar la Moin3 dileMtos, es decir la lengua griega usada "uera de la penEnsula Nel3nica, como lengua de cultura G de uso en el mediterrFneo oriental, ni si,uiera en la Constantinopla, ciudad en la cual el latEn se di"unde mFs #ien en la clase alta hasta el 0*1 aproKimadamente G ,ue se "ue ,uedando siempre atrFs respecto al griego ,ue se vuelve, en el tercer decenio del siglo (II, en la lengua o"icial del imperio Romano de 2riente, o Imperio @izantino, ,ue durarF hasta el 90*+, cuando caerF #aJo la dominaciHn 2tomana.

5espu3s de la caEda del Imperio Romano de 2ccidente (0): d.C.) G las constantes invasiones #Fr#aras ("rancos, godos, vFndalos, etc.) a,uellos ,ue "ueron el terror del imperio romano, en particular en el siglo (II G (III, el latEn su"re una progresiva degradaciHn, pero permanece como la Lnica lengua culta usada en toda %uropa, ,ue sucesivamente viene resta#lecida durante la restauraciHn del imperio carolingio, deseada por Carlo 6agno (entre el siglo (III G el I= d.C.), ,ue llamH a las meJores mentes de su tiempo para resanar una cultura ,ue parecEa precipitarse en el #ar#arismo. %n este periodo el latEn de la literatura "ue salvaguardado por la Iglesia, ,ue de un lado salvH literalmente, particularmente en los monasterios, una gran parte del patrimonio literario antiguo, G por otro lado, adecuH la lengua latina a los propios "ines litLrgicos G sacros, haciendo una lengua particular, universal G sacra al mismo tiempo, gracias tam#i3n al enri,uecimiento ,ue provenEa del griego G del he#reo. Bero el latEn viene usado por muchos siglos como Lnica lengua escrita en el mundo ,ue ha#Ea sido Romano. %n las cancelerEas del reG, en la curia romana, en la liturgia de la Iglesia CatHlica, en la producciHn de li#ros, la Lnica lengua era el latEn> pero era un latEn siempre mFs corrupto G siempre mFs in"luenciado por el idioma ha#lado. 5e hecho es un periodo di"Ecil de esta#lecer con precisiHn, entre el #aJo imperio G el alto medieval, el latEn vulgar comenza#a a di"erenciarse dando origen primero al proto.romance G despu3s a las primeras "ases de las ,ue son actualmente las lenguas romFnicas o neolatinas. 5e hecho entre el aOo mil, mientras la lengua latina escrita, sigue un camino de recuperaciHn de las "ormas regulares G de un renovado inter3s por los meJores escritos antiguos> el latEn considerado vulgar!, es decir ha#lado por el pue#lo, se trans"orma#a Ga en las varias "ormas de lenguas nacionales ha#ladas, de esto tenemos el primer testimonio en ;rancia e Italia, entre el siglo I= G el = d. C. ?on estas precisamente las llamadas lenguas romances, tam#i3n denominadas romFnicas o neolatinas (italiano, "ranc3s, espaOol, portugu3s G rumano, mFs otras lenguas locales como el ladino G el sardo) ,ue derivan directamente del latEn vulgar. 5espu3s del siglo mil nacieron las universidades (la primera "ue la de @oloOa), G la enseOanza para las personas ,ue llega#an de toda %uropa, era rigurosamente en latEnA un latEn ,ue ciertamente Ga no podEa decirse mFs, de los antiguos Romanos. Los doctos de la universidad ela#oraron un latEn particular, llamado escolFstico, adapto para eKpresar conceptos a#stractos G ricos en matices creados de la "iloso"Ea de la 3poca, llamada precisamente escolFstica. %l latEn conoce un nuevo G "eliz periodo, humanista.renaciente, esto es, a partir del Quattrocento en Italia para despu3s di"undirse durante el Cin,uecento en otros paEses so#re todo de %uropa 2ccidental, con un regreso al clasicismo, muG ideal G limitado al Fm#ito literario. Bor todas estas razones, pala#ras de origen latino se encuentran "recuentemente en muchos idiomas modernos de otras raEces so#retodo en el ingl3s, por el hecho ,ue, despu3s de la caEda del Imperio romano de 2ccidente, por mFs de un milenio, el latEn "ue, en el mundo occidental, la lengua "ranca de la cultura, de la ciencia G de las relaciones internacionales G como tal in"luGe en las lenguas locales. 5espu3s de la revoluciHn "rancesa, a "inales del ?ettecento, el latEn viene desplazado de los idiomas vivos de la %uropa de la 3poca G del Fm#ito literario, de la diplomacia por el "ranc3s. Psta por ser una lengua romance, continuH a promover pala#ras de origen latino en los otros idiomas hasta la mitad del 'ovecento, cuando se "ue imponiendo gradualmente, en %uropa G en el mundo, como lengua "ranca, el ingl3s, che a pesar de tener raEces germFnicas presenta, como Ga hemos dicho, so#re todo en el l3Kico, un gran nLmero de t3rminos de origen latino. La Iglesia CatHlica mantiene siempre el latEn en todas las practicas G cele#raciones religiosas

(eKcepto para la predicaciHn G con"esiHn personal), hasta el Concilio (aticano II (9C:/.9C:*). 5espu3s del descu#rimiento de &m3rica (90C/) G so#re todo en las polEticas coloniales de los estados europeos, algunas lenguas romances ("ranc3s, espaOol G portugu3s) Junto a los otros idiomas de %uropa occidental, en los ,ue la impronta latina era "uerte, entre ellos el ingl3s, se di"undieron en gran parte del mundo. La lengua latina se desarrollo gracias a la contri#uciHn de todas las lenguas de los pue#los en los cuales entrH en contacto durante la 3poca romana, en particular con los idiomas itFlicos G con a,uellos ha#lados en el 6editerrFneo oriental (griego so#re todo). &ctualmente los idiomas con maGor semeJanza al latEn son el sardo por la pronunciaciHn, el italiano por el l3Kico. %l rumano por la estructura gramatical. %l latEn escolFstico "ormalmente permanece la lengua de la Iglesia CatHlica romana, todavEa hoG es el idioma o"icial de la ?anta ?ede, aun,ue el estado de la ciudad del (aticano usa como idioma comLn el italiano. %l latEn es usado para designar los nom#res de las clasi"icaciones cientE"icas de los seres vivos. La historia del latEn es por lo tanto larga G variante con el tiempo. Bor esto eKisten en todo el mundo una gran cantidad de teKtos escrito en latEn de di"erentes 3pocas G de argumentos muG diversos entre sE, son teKtos literarios, religiosos, histHricos, ;ilosH"icos, teolHgicos, JurEdicos, cientE"icos, etc. ?e calcula ,ue la maGor parte de los documentos (li#ros, manuscritos, epEgra"es, etc.) escritos en lengua latina no se remontan al periodo clFsico, cuGo patrimonio de teKtos suman cerca de :11 unidades, dado ,ue muchos se perdieron Ga sea en los periodos sucesivos entre el 6edioevo G la edad moderna. %studios recientes han revelado la eKistencia de un patrimonio literario ,ue cuenta con mFs de 9D111 teKtos veri"icados, la maGor parte de ellos, todavEa hoG, in3ditos. %l latEn es hoG materia de estudio o#ligatoria en Italia en los liceos clFsicos, cientE"icos, lingIEsticos G psicopedagHgicos, mientras ,ue en muchos otros paEses es un idioma "acultativo. %l latEn es todavEa idioma o"icial de la ?anta ?ede, aun,ue el estado (aticano utiliza como idioma comLn el italiano reservando el latEn para documentos o"iciales. 5area$ Breguntas de comprensiHn Responde a estas preguntas. Tus respuestas deben ser publicarlas en los foros del curso antes de recibir la segunda leccin. %n el prHKimo tema encontrarFs las respuestas eKactas (menos ,ue las dos Lltimas ,ue son respuestas a#iertas)> de esta manera podrFs con"rontarlas con las tuGas G hacer la autocorrecciHn. %ste m3todo se usarF durante todo el curso. 9) & demFs del latEn QcuFles son las otras lenguas indoeuropeasR /) QCuFles son las varias "ases de la historia de la lengua latinaR +) Q5espu3s de la caEda del Imperio Romano dHnde so#revive el uso de la lengua latinaR 0) QCuFles son las lenguas romances o neolatinasR *) & demFs de ser el idioma o"icial de la ?anta ?ede, el latEn es estudiado en los liceos italianos, QtL ,ue otras ocasiones de estudio o uso de esta lengua conocesR :) ?ugerencias o comentarios a esta sesiHn del curso.

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