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LA SCUOLA DI GIOVANNI: VANGELO, LETTERE, APOCALISSE VANGELO DI GIOVANNI Prologo (Gv 1,1-18)

Il Prologo come il preludio in una musica: prima di sviluppare il tema lo si fa assaggiare possiamo considerarlo un concentrato di tutto il Vangelo (buona notizia), non solo di quello di Giovanni, ed molto importante perch aiuta ad affrontare il testo !nche la forma del Prologo molto importante (non tutte le forme andrebbero bene): Giovanni ha scelto la forma letteraria dell"inno, che per# ci deve mettere in guardia dal fare una lettura letterale $a struttura utilizzata quella del chiasmo, o struttura concentrica (!%!&, '%'&(((), dove si vuole mettere in risalto la parte centrale vv( &)%&* (+): il culmine del Prologo questa buona notizia di poter diventare figli di ,io ,obbiamo subito dire che si affronta una questione delicata: - parliamo di quel ,io che crediamo, per# -,io nessuno l"ha mai visto. ( Gv &,&/) fare teologia sembra essere impossibile - Ges0 ,io affermare questo presuppone che gi1 conosciamo ,io((( allora un controsenso2 3er questo Giovanni ci invita a partire da Ges0, non da ,io: -proprio il +iglio unigenito, che nel seno del 3adre, lui lo ha rivelato. (Gv &,&/)((( gi1 alla fine del Prologo sappiamo che l"identit1 di ,io quella di 3adre Il pi0 antico commento che abbiamo 1 Gv, soprattutto nei primi 4 versetti alcune espressioni richiamano esplicitamente il Prologo (era da principio, contemplammo, Verbo, vita, diamo testimonianza, era presso il 3adre, luce, tenebra, verit1, +iglio((() Vi qui anche un esplicito richiamo ai sensi (vista, udito): non si tratta di una riflessione a livello razionale, ma di una esperienza passata attraverso l"umanit1 di Ges0 ESEGESI v. 1: -In principio. ('En rc, en arch) sono le stesse parole della Genesi, infatti abbiamo due linee giovannee: &( creazione tutto il suo lavoro lo si deve leggere in chiave della creazione, necessario capire cos" la creazione alla luce della 5ivelazione del 6risto )( pa !"a-alleanza completa la prima linea, specialmente nell"!pocalisse dove l"epilogo -vidi cieli nuovi e terra nuova. (Ap )&,&) segna il culmine del nuovo 7sodo 8e il raconto dell"7sodo culminava nella lunga descrizione della 9enda (preoccupazione principale), nell"!pocalisse si rilegge l"7sodo e con una raffinata tecnica l"ultima volta che utilizza il verbo vedere lo fa al negativo: -tempio non vidi in essa.((( dopo tanti -vidi. non vede alcun tempio2 Infatti l"alleanza:creazione comporta un santuario nuovo l"uomo, Ges0: qui che si manifesta la gloria di ,io, non pi0 nel tempio; la creazione in funzione di questa liberazione -era il Verbo. (lgoj) si vuole correggere la concezione teologica espressa in Genesi: l"inizio non quello descritto l<, ma il Verbo; lgoj (lgos) noi lo traduciamo con 3arola, ma in greco esprime ) accezioni importanti: - progetto (piano di ,io) c" prima della creazione - parola pronunciata segna l"esecuzione del progetto 3ossiamo notare: - nel Talmud si afferma che il mondo fu creato con &= parole (-e ,io disse(((.), che richiamano anche le &= parole di Es #$,%8 (,ecalogo), necessarie per l"armonia del mondo secondo i rabbini la Torah era preesistende al mondo, attraverso questa che stato creato

Giovanni presenta un"alternativa alle parole che la 3arola, quella che supera tutte le altre l"unica 3arola che si identificher1 col -comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato. (Gv 1#,#$); kainj (kains) > il nuovo che supera, sostituisce; mentre noj (nos) > nuovo che si aggiunge

-il Verbo era con ,io e il Verbo era ,io. questo progetto era presso ,io e questo progetto era ,io: il progetto nella mente del 3adre un ,io, che il suo essere ,io possa essere partecipato all"umanit1 ,io non geloso della sua divinit1, come ci ricorda anche 3aolo in Fil %,&: -6risto Ges0 pur essendo di natura divina non consider# un tesoro geloso la sua uguaglianza con ,io. (anche qui vediamo che il Prologo anticipa temi sviluppati in altri testi del ?9) @uindi la creazione vera questo progetto di partecipazione della condizione divina, che si realizza pienamente in Ges0 lui il principio di un"umanit1 nuova, non pi0 esposta alla morte

v. %: -7gli era in principio con ,io. sottolinea questo anelito di ,io a realizzare questo progetto, che non scattato da Ges0, ma da sempre: non scattato con Ges0, ma con lui che si capito perch lo ha svelato (apocalisse > togliere il velo, da klumma (klimma) > velo, con a privativo) v. #: -tutto stato fatto per mezzo di lui. gneto (eghneto) > divenne, il verbo che nella $AA lo si usa nel racconto della creazione: -,io disse sia la luce, e la luce divenne(((. 9utto divenuto tramite questa 3arola:progetto non esiste niente che non sia frutto della volont1 divina (volont1 dell"amore del 3adre), ossia niente cattivo di per s @ui si vuole esplicitamente uscire dalla logica della purit1:impurit1 del $evitico, nata da una cattiva interpretazione del racconto della creazione (la separazione tra il giorno e la notte di fatto una separazione per l"ordine2) Il male quindi non frutto della volont1 creatrice, ma del rifiuto dell"opera di ,io Il creato non rivale dell"uomo e nemmeno rende l"uomo schiavo: la donna di Ap 1% con la luna sotto i piedi, ci dice che questa non sottoposta al ritmo da lei stabilito (calendario lunare ebraico) ci# che ci circonda influisce su di noi, ma non ne siamo schiavi; il creato un prezioso alleato per raggiungere la perfezione v. $: -In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. il progetto consiste nel comunicare vita agli uomini $a vita un tema caro a Giovanni: usa questo termine *B volte, contro le B di Catteo, le 4 di $uca, le D di Carco In greco EvitaF si pu# tradurre in ) modi tra di loro contrapposti: - boj (bos) la nostra realt1 biologica, destinata al decadimento e alla morte - zw (zo) Giovanni usa questo: la vita autentica, che portiamo dentro come realt1 umana; se si interrompe abbiamo la morte seconda, mentre in caso contrario la morte fisica solo un dormire (cfr( $azzaro) 3ossiamo rappresentare graficamente l"andamento delle due EviteF: zw boj @uindi tutto quello che vita procede da $ui, tutto quello che morte (incapacit1 di accogliere $ui) non vita luce un termine che ha a che fare con la 5ivelazione, come si capisce anche nel racconto della 8amaritana (Ges0 la incontra a mezzogiorno, con quel caldo((() 8i tratta anche in questo caso di un termine caro a Giovanni, che lo utilizza )4 volte contro le B di Catteo e $uca, e la sola & volta di Carco ?on dice -la luce era la vita., ma -la vita era la luce. la vita ci# che portiamo nel pi0 profondo del nostro essere: zw non come boj che va avanti da s , ma anelito vitale che l"essere umano porta dentro di s : questa la vita2 !llora possiamo notare(((

- tradizione luce > $egge, non qualcosa di interno all"uomo - Giovanni luce > anelito alla vita che deve essere ascoltato 3er questo al cieco non interessa tanto il fatto di essere o non essere peccatore, ma di vederci2 6on Ges0 non pi0 la $egge a guidare l"uomo, ma l"ascolto del suo anelito di vita che nasce dal profondo v. ': -la luce splende nelle tenebre. se la vita luce, la morte tenebre: tutto quanto si oppone alla vita, ci# che impedisce all"uomo di conoscere e realizzare s stesso $a tenebra peggiore pensare che la tenebra sia un bene: nel caso del cieco nato convincerlo che meglio che rimanga cieco, piuttosto che trasgredire alla $egge (inosservanza del sabato) -ma le tenebre non l"hanno sopraffatta. Ges0 non dice di combattere le tenebre con la violenza, ma di accendere la luce: le tenebre si dissolvono non appena la comunit1 cristiana capace di comunicare vita @uindi l"unica tentazione non comunicare vita ?ell"!pocalisse la donna vestita di sole (luce) portatrice di vita ma il drago vuole mangiare la vita la tentazione credere che partorire questa vita inutile, ma se hai assimilato il progetto di ,io non puoi non comunicare vita 1 Gv 1,': -,io luce e in lui non c" tenebra alcuna. la vita nella sua massima consistenza Il male non ha alcun potere su di noi se non lasciarsi convincere che comunicare vita non sia necessario

katlaben (katlaben) > sopraffatta non si tratta solo di impedire la vita, ma di impadronirsene: le tenebre in s non hanno alcun potere se accendo la luce, perch tra luce e tenebre vince la luce; in questa ottica possiamo capire che se nessuno pu# impedire lo sviluppo della zw (fare il bene), anche se riescono a danneggiare la boj v. &: -Venne un uomo mandato da ,io(((. il discorso si interrompe per capire come questo progetto trover1 consistenza a partire dalla scelta di un uomo: Giovanni ,i lui non si dice niente tranne il nome, che in ebraico tutto un programma: Yochanan > EGHIH misericordiaF((( l"amore di ,io di cui tutti possono fare esperienza @uindi il compito di Giovanni risvegliare l"anelito di vita nell"uomo, fuggire la mediocrit1 -7gli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perch tutti credessero per mezzo di lui. testimone in greco mrturoj (mrtiros), colui che testimonia il Vangelo, perch tutti credano: il progetto non legato a un popolo, o a una stirpe, o a una casta religiosa

v. 8: -7gli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. si vuole chiarire che Giovanni non il messia, soprattutto ai suoi discepoli che potevano crederlo v. (: -Veniva nel mondo la luce vera. la luce vera non quindi la $egge, ma un uomo che il vero pastore, la vera vita, il vero pane del cielo: si smonta tutta la tradizione giudaica v. 11: -venne fra la sua gente, ma i suoi non l"hanno accolto. nella lettura col versetto successivo, si vuole mettere in risalto la contrapposizione tra accoglienza:non accoglienza 3er EaccogliereF si utilizza il verbo parelabanw (parelabano), che si ritrova nel vangelo una sola volta in Gv &J,&K quando 3ilato consegna Ges0 ai sommi sacerdoti e questi lo Eaccolsero:preseroF Ges0 lo si accoglie o nella sua proposta di vita, o per ucciderlo v. 1%: -a quanti per# l"hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di ,io, a quelli che credono nel suo nome. si tratta di un"espressione semitica che sia nell"!9 come nel ?9 indica EappartenenzaF: - figlio di ,io come ,io - figlio dell"uomo appartenente all"umanit1

@uindi a quanti accolgono il Verbo (che ,io) viene data la possibilit1 di diventare figli di ,io: non si nascita, ma lo si diventa la figliolanza non scontata, n imposta, ma deve essere accettata accogliendo il progetto @uesto lo ritroveremo anche nei dialoghi con la 8amaritana e col cieco nato, dove sono loro che chiedono

-a quelli che credono nel suo nome. il nome identifica la persona, quindi Ea quelli che credono alla sua personaF

v. 1$: -7 il Verbo si fece carne. non si usa qui il termine nr-ndrj (an r%andr#s) > uomo, ma r! (srx) > carne, ossia si vuole esprimere l"umanit1 legata alla terra, debole, soggetta alla caduta Il Verbo si fa quindi solidale con l"uomo in tutta la sua fragilit1, ma inserendovi questa zw > vita !nche in Ap $ ci sar1 l"immagine dell"!gnello col taglio alla gola che Esta in piediF (> vincitore) la r! che stata capace di superare questa sua debolezza: la potenza della vita che si manifesta nel momento in cui sei disposto a spezzare la vita per gli altri

-e venne ad abitare in mezzo a noi. non si usa il verbo o"kw (oiko), ma il verbo k#nw (sken), che letteralmente significa Epose la tendaF tra di noi 8i tratta di un esplicito richiamo alla tenda dell"incontro, ossia del luogo dove si pu# incontrare ,io: qui per# non ci sono pi0 intermediari, perch una persona divina pu# essere avvicinata da tutti2 $a tenda di ,io adesso un uomo, la carne il luogo dell"incontro, tenda e ,io si identificano 8i esprime qui la stessa cosa che in Ap %1,%% verr1 resa con un"immagine: -tempio non vidi.

v. 1): -3erch la $egge fu data per mezzo di Cos . si prepara qui quello che verr1 detto al v( &/: tutti sostenevano che Cos aveva fatto esperienza del divino, ma si vuole ridimensionare questa affermazione

-la grazia e la verit1 vennero per mezzo di Ges0 6risto. se Cos non l"autore della $egge ma un trasmettitore, Ges0 invece comunica lui stesso la verit1 divina, la realizza @uindi abbiamo due ruoli diversi: - Cos intermediario che ha fatto esperienza del divino ma non direttamente, perch la $egge esterna all"uomo - Ges0 comunica la pienezza di vita, di quell"amore che nasce dall"ntimo dell"uomo, che la $egge esterna non poteva dare Inoltre: - Cos con la $egge si rivolge a un popolo - Ges0 rivolge la buona notizia a tutta l"umanit1 $a grazia che ci viene data da Ges0 ci dice che un dono gratuito, diversamente dalla $egge la grazia fa s< che il rapporto con ,io non si interrompa per la debolezza dell"uomo peccatore

v. 18: -,io nessuno l"ha mai visto: proprio il +iglio unigenito che nel seno del 3adre, lui lo ha rivelato. di ,io non possiamo dire niente se non attraverso il +iglio: non si pu# partire da ,io senza conoscere Ges0, necessario concentrarsi sul Verbo fatto carne Il dialogo il modo attraverso il quale la 5ivelazione avviene (cfr( 8amaritana, cieco nato(((), anche l"!pocalisse impostata sul dialogo come ci dice la sua prima beatitudine Ap 1,#: -beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono ci# che vi scritto2., ossia ascoltare e interpretare

Ge * e la a+ari,ana (Gv $,1-$%)

!nche per questa EbizzarraF teologia di Giovanni che presenta i samaritani capaci di accogliere Ges0, il IV Vangelo all"inizio stato accolto con difficolt1 da alcune comunit1 cristiane, talvolta attribuendolo alla penna dell"eretico 6erinto 3er la prima volta stato commentato in ambiente gnostico, perch presenta degli elementi che se non interpretati correttamente possono essere facilmente fraintesi 8icuramente si tratta di un Vangelo antistituzionale, definito EspiritualeF gi1 da 6lemente di !lessandria ( )&4) ?on ha un anno liturgico suo proprio e contiene brani che suscitano imbarazzo, come quando Ges0 si rivolge ai capi dei Giudei in 8,$$ (-Voi avete per padre il diavolo(((.), che nella lettura liturgica del resto del capitolo viene censurato 8ia l"episodio della samaritana, che quello del cieco nato, ci presentano due modelli di marginalizzazione: a( donna samaritana donna, quindi considerata di condizione inferiore all"uomo; inoltre samaritana, ossia eretica per il giudaismo ufficiale: la fantasia di un ,io che vuole far conoscere la sua identit1 proprio a questa categoria di persona, non ha limiti2 b( cieco nato se la malattia considerata una punizione divina, la cecit1 considerata una maledizione perch rende impossibile leggere la 3arola @uindi due realt1 che hanno qualcosa in comune, ma che mettono in evidenza la possibilit1 di accogliere la 3arola 6ome gi1 detto in Giovanni abbiamo due tematiche: &( creazione tutto il suo lavoro lo si deve leggere in chiave della creazione, necessario capire cos" la creazione alla luce della 5ivelazione del 6risto )( pasqua%alleanza completa la prima linea, specialmente nell"!pocalisse dove l"epilogo -vidi cieli nuovi e terra nuova. (Ap )&,&) segna il culmine del nuovo 7sodo !lcune EincongruenzeF - mezzogiorno ha un significato teologico, che se non capito porta ad arrampicarsi sugli specchi per spiegare come una donna vada ad attingere acqua a quell"ora con quel caldo (tra le ipotesi pi0 astruse c" quella che sostiene che l"abbia fatto per vergogna, tutti a quell"ora sono chiusi in casa((() L al massimo della luce che possibile comprendere la 5ivelazione, comprendere che Ges0 -il salvatore del mondo. anche nella 3assione si dice che era quasi mezzogiorno, quando Ges0 manifesta la sua vera identit1 Viceversa nell"episodio di ?icodemo ( Gv #,%) la notte rappresenta le sue convinzioni talmente radicate che ostacolano la 5ivelazione di Ges0 - debolezza di Ges0 colui che dovrebbe essere un messia debole e sta chiedendo da bere a una donna, per di pi0 eretica: sconvolge l"immagine del messia atteso, potente, che vincer1 con la sopraffazione e la forza 8ono tutti elementi che ci dicono di non fare una lettura letterale, non prenderlo come un resoconto di cronaca i vangeli sono stati scritti per la fede, non per soddisfare la nostra curiosit1 su fatti di cronaca, anche se nei fatti raccontati c" un substrato storico !lla luce del metodo storico%critico, non bisogna nemmeno banalizzare le incongruenze interpretandole come il semplice frutto di successive redazioni, perch la redazione finale ha sicuramente tenuto conto di tutti gli elementi e ci vuole tramettere un messaggio !nche nell"!pocalisse troviamo delle incongruenze grammaticali, quando nel greco non concordano tra di loro soggetto%verbo%aggettivo, come se l"autore fosse un mezzo analfabeta di fatto sono artefizi letterali posti per attirare l"attenzione, proprio come si fa in poesia

!lcune caratteristiche per contestualizzare il brano: - acqua il tema centrale, simbolo dello 8pirito - citt1 di 8ic1r si tratta forse dell"antica 8ichem, luogo di arrivo di !bramo (cfr( Gn 1%,&; ##,18-%-; $8,%1-%%), luogo anche di rinnovazione dell"!lleanza (cfr( Gs %$): quindi un luogo significativo che evoca l"!lleanza - pozzo di Giacobbe il pozzo un luogo caro all"!9, luogo d"incontro (c" l"acqua, elemento necessario alla sussistenza), come quello tra Cos e la futura moglie 8ippor1 figlia di Ietro ( Es %), vi si concludono matrimoni come quello tra 5ebecca e Isacco ( Gn %$) - profeta Msea l"evangelista ha presente questo libro dell"!9 e lo stesso Ges0 invita a riflettere sulle parole del profeta: -misericordia io voglio e non sacrificio. ( Os &,&; Mt (,1#; 1%,)) $a storia di Msea bellissima: innamorato della moglie, subisce il tradimento, ma dopo un EprocessoF il verdetto di perdono, decide di fare un nuovo viaggio di nozze, di portare la moglie nel deserto per sedurla, parlare al suo cuore; la parabola dell"amore pi0 forte del tradimento, dove la sua esperienza del perdono che precede il pentimento fa capire ad Msea l"amore di ,io verso il suo popolo Msea comprende che necessario passare dall"essere un padrone all"essere un marito: col padrone prima o poi ci si stufa !nche la samaritana, donna con 4 mariti, rappresenta un popolo che si separato e che deve essere riconquistato con un amore incondizionato 8ul peccato:perdono possiamo fare un confronto: !9 in genere: peccato conversione perdono Msea, ripreso da Ges0: peccato perdono conversione @uindi con Msea (Ges0), il perdono che rende possibile la conversione, che mi dice che il peccato non c" pi0 nella mia vita 3ersonaggio centrale Ges0, la cui identit1 conosce un progresso: - giudeo (v( J) - pi grande di Giacobbe (v( &)) - pro!eta (v( &J) - messia" cio il #risto (vv( )4%)K) la domanda su Ges0 se sia il 6risto rimarr1 aperta tutto il Vangelo - salvatore del mondo (v( D)) non solo la donna, ma tutti i samaritani lo riconoscono L interessante notare che se la donna samaritana fa un progresso nella comprensione dell"identit1 di Ges0, i discepoli continuano a riconoscerlo semplicemente come un rabb (v( *&) ESEGESI v. $: -,oveva perci# attraversare la 8amaria. il verbo EdovevaF assume nei Vangeli un valore altamente simbolico, come quando si dice -il +iglio dell"uomo doveva soffrire. Infatti qui non implica un dovere di tipo logistico, i giudei non attraversavano la 8amaria per andare dalla Galilea alla Giudea e viceversa, ma facevano il tragitto nord%sud spostandosi ad oriente, oltre il Giordano, proprio per evitare di attraversare la 8amaria; questo per ) motivi: &( per non contaminarsi in un paese di eretici dopo 8alomone le trib0 del nord (&&) si staccano dal 5egno del 8ud (Giudea), con l"invasione assira la Galielea viene conquistata, mentre nella 8amaria la popolazione si mescola, anche nelle credenze religiose: da allora dire samaritano equivale a dire EbastardoF, un"offesa; in Sir '-,%& i samaritani nemmeno vengono nominati, ma si definiscono semplicemente -il popolo stupido che abita a 8ichem.2 )( per non correre pericoli fisici (vista l"ostilit1 dei samaritani nei confronti dei giudei) @uindi si tratta di un EdovereF teologico, non geografico Ges0 vuole riconquistare questo popolo Infatti il verbo utilizzato dw (do) > dovere, indica un disegno, una necessita, che pu# avere: - significato antecedente rientra nel piano di ,io

significato conseguente indica una conseguenza della risposta degli uomini al piano di ,io (p(es( quando si dice -il +iglio dell"uomo doveva soffrire. si parla di una sofferenza che conseguenza della risposta degli uomini: ,io accetta il rifiuto ma porta avanti il suo progetto)

v. ): -dammi da bere. mai un uomo doveva abbassarsi a chiedere ad una donna, specialmente ad una samaritana (immonda fino dalla nascita); Ges0 supera il pregiudizio razziale chiedendo una dimostrazione di solidariet1: questo un valore senza il quale impossibile vivere un"umanit1 degna Ges0 ha assunto un"umanit1 che lo costringe a bere ,io non agisce dall"alto ma dal basso, ma il suo stile di rapportarsi con gli uomini l"abbassarsi fino alla richiesta di un gesto di solidariet1 (anche nella lavanda dei piedi((() !nche sulla croce Ges0 chiede da bere dandogli aceto gli viene negata l"umanit1, simbolo dell"odio, del massimo rifiuto v. 8: -i suoi discepoli erano andati in citt1 a fare provvista di cibi. possiamo notare due diverse aspettative: - Ges0 segue il disegno del 3adre - discepoli attendono la gloria per Israele e per loro incomprensibile parlare con una samaritana 3er questo Ges0 esclude i discepoli dal dialogo per sottolineare l"incontro a due fra lo sposo e la sposa infedele, cos< come era avvenuto nell"esperienza del profeta Msea v. (: -come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono samaritanaN. si sottolinea il conflitto razziale e il pregiudizio religioso fra due popoli v. 1-: -se tu conoscessi il dono di ,io e chi colui che ti dice: E,ammi da bere2F, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva. il primo aspetto della rivelazione espresso da questa ac$ua viva, che risente di alcuni passi veterotestamentari: - Ger %,1#: -il mio popolo ha abbandonato me, sorgente di acqua viva. - Zc 1$,8: -in quel giorno acque vive scaturiranno da Gerusalemme. - Ez $),1: -sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente. $a si trova anche in Ap %%,1: -mi mostr# poi un fiume d"acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di ,io e dall"!gnello. 8i tratta di un"acqua caratterizzata dalla zw (vita) che garantisce la crescita della persona; anche a ?icodemo Ges0 dice che necessario rinascere dall"alto, dall"acqua e dallo 8pirito

-conoscessi il dono. reso col verbo o$da (oda) che indica il fare esperienza personale di questo dono per valutarne la qualit1: non un dono imposto ma offerto gratuitamente, non dipende dalla condotta di chi lo riceve (dall"osservanza della $egge); quindi abbiamo una dinamica: &( esperienza del dono )( valutazione del dono *( accoglienza del dono > rapporto nuovo con ,io

v. 11: -Gli dice la donna: E8ignore, non hai un secchio e il pozzo profondo; da dove prendi dunque quest"acqua vivaN. la samaritana chiama Ges0 col titolo di k%rioj (krios) 3er la samaritana l"acqua non un dono, ma deve essere meritata, deve essere attinta Il pozzo qui reso col vocabolo greco &rar (!rar) anche la $egge, statica, in Nm %1,1&-18 era paragonata a un pozzo Invece al v( K era stato utilizzato p#g (pegh%) > sorgente con un gioco di parole Giovanni ci vuol far capire che la samaritana conosce e parla di qualcosa di statico (pozzo), mentre a Ges0 interessa che acceda una realt1 dinamica, una sorgente d"acqua viva, che ha una sua forza interna data dallo 8pirito

v. 1%: -8ei tu forse pi0 grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiameN. il pozzo che ha dato Giacobbe richiede uno sforzo, il meritare vv. 1#-1$: -chiunque beve di quest"acqua avr1 di nuovo sete, ma chi berr1 dell"acqua che io gli dar#, non avr1 pi0 sete in eterno( !nzi l"acqua che io gli dar# diventer1 in lui una sorgente d"acqua che zampilla in eterno. quindi abbiamo: - pozzo > acqua O sete la $egge, l"acqua di Giacobbe, che non soddisfa perch incentrata sul merito e quindi con l"attenzione su noi stessi, frustrante; dice Sir %$,%1: -quanti bevono di me avranno ancora sete. - sorgente > acqua viva O non sete Ges0 che permette la crescita umana facendoci uscire da noi stessi per andare incontro all"altro, diventando cos< comunicatori di vita 8i tratta di un dono (-acqua che io gli dar#.) la cui sorgente unica (Ges0), ma il frutto sar1 diverso da uomo a uomo v. 1': -8ignore, dammi quest"acqua, perch io non abbia pi0 sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. si tratta di una professione di fede di una donna costretta a fare uno sforzo continuo @uando Ges0 aveva detto ha ?icodemo la necessit1 di rinascere dall"alto ( Gv #), lui non aveva capito ed esprime il dubbio che si possa ritornare nel grembo materno((( se l"ortodosso ?icodemo non capisce, la samaritana incolta ha capito vv. 1&-18: -Va" a chiamare tuo marito(((. con un brusco passaggio cambia il filo narrativo, tanto che alcuni studiosi pensano che si tratti di un"incongruenza) !nche qui dobbiamo cogliere un significato profondo: l"infedelt1 della donna, come samaritana, riguarda il tradimento nei confronti di GHIH i samaritani sono idolatri perch il loro sincretiosmo religioso gli aveva portati a costruire 4 altari o santuari dedicati ad altrettanti idoli, rappresentati dai cinque mariti della donna

-Hai detto bene: Eio non ho marito(((F. Ges0, pur evidenziando la gravit1 del fatto, loda la sincerit1 della donna @ui si gioca sul termine marito, che nella cultura ebraica evoca divinit1 straniere: - greco nr-ndrj (an r%andr#s) > uomo, marito; il termine usato dall"evangelista - ebraico baal > marito, signore; ma anche il nome di una divinit1 cananea2 @uindi parlare di 4 mariti rimanda ad altrettante divinit1 con le quali necessario rompere ogni rapporto legato al merito, per accogliere il dono d"amore gratuito di ,io, diventando cos< sorgente di vita per gli altri

v. %-: -I nostri padri hanno adorato su questo monte, voi invece dite che a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. la donna pensa che la relazione con ,io sia legata ad un luogo: il culto in un tempio v. %1: -6redimi, donna, viene l"ora in cui n su questo monte n a Gerusalemme adorerete il 3adre. diversamente dalla donna che parla Edei padriF, Ges0 nella risposta parla Edel 3adreF, il cui culto diverso

-donna. gun (gun) un termine che indica la donna, ma anche la moglie (analogamente ad nr) Ges0 nel Vangelo di Giovanni si rivolge con questo appellativo a tre donne: &( a sua madre Caria alle nozze di 6ana la sposa fedele )( alla samaritana la sposa infedele *( a Caria di Cagdala (-perch piangiN.) la sposa della nuova alleanza della novit1 del 5egno -n a Gerusalemme. secondo Ges0 anche Gerusalemme si prostituita: il 3adre non ha bisogno di un luogo diverso, ma di un rapporto diverso, fatto di intimit1, comunione, senza intermediari, luoghi o tempi; solo cos< si diventa figli di ,io, si ritrova il 3adre

v. %%: -voi adorate ci# che non conoscete, noi adoriamo ci# che conosciamo, perch la salvezza viene dai Giudei. ancora una volta si utilizza il verbo o$da (oda) che indica il fare esperienza profonda e personale; qui col termine EGiudeiF non si indicano i capi del popolo ostili a Ges0, ma quel resto dell" Israele fedele, rappresentato dalla figura della Cadre alle nozze di 6ana; quindi Ges0 vuol dire: - samaritani non hanno fatto un"esperienza profonda del rapporto ,io, ma hanno portato avanti solo delle tradizioni, poi degenerate - resto fedele d"Israele hanno fatto un"esperienza profonda del rapporto con ,io v. %#: -ma viene l"ora P ed questa P in cui i veri adoratori adoreranno il 3adre in spirito e verit1. la EoraF di Ges0 la sua passione e morte, che segna il cambiamento radicale di intendere il rapporto con ,io e col prossimo

-adoreranno. pro kun#in (proskinein) l"adorazione che consisteva nel buttare la testa a terra, fatta anche in ambito imperiale, indica la sottomissione totale; il concetto di EsalvezzaF del sistema politico romano era fondato sulla necessit1 che molti stiano molto male affinch pochi stiano bene In ambito religioso questa adorazione consisteva nel privarsi tutto per darlo a ,io -in 8pirito e verit1. amore leale, il culto che il 3adre vuole il prolungamento del suo amore; non chiede niente per s , ma che il suo amore venga diffuso Ges0 cambia radicalmente il modo in cui si deve adorare il 3adre, -in 8pirito e verit1.: non abbiamo pi0 una relazione suddito:sovrano, ma figli:3adre, caratterizzato da un"obbedienza che somiglianza (-siate misericordiosi come misericordioso il 3adre vostro.) 8iamo nella logica di un 3adre che cerca i figli, non dei fedeli che devono salire sul monte per cercare ,io; nel 3rologo si afferma: -,io nessuno l"ha mai visto: proprio il +iglio unigenito, che nel seno del 3adre, lui lo ha rivelato. se lo cerchiamo noi con le nostre forze mai lo troveremo, possiamo essere figli nel +iglio solo attraverso Ges0 che ha fatto esperienza del 3adre @uindi abbiamo due movimenti di adorazione opposti: - centrifugo: QMCM ,IM, ma questo richiede uno sforzo immane - centripedo: 3!,57 +IG$I, la cui manifestazione pi0 alta l"Incarnazione

v. %': -8o che deve venire il Cessia, chiamato 6risto(((. la samaritana molto colpita dalle parole di Ges0 6ome in Gv 1,$1 si pecifica che la parola EmessiaF (ebraico) significa EcristoF (greco), ossia EuntoF il Cessia viene per tutti v. %&: -8ono io, che parlo con te. 'Eg' e"mi (&g imi): l"unica volta che Ges0 dichiara di essere il Cessia e lo fa di fronte a un"eretica; utilizza le stesse parole con le quali GHIH si presenta al faraone per il tramite di Cos: -colui che sta con noi. (lo stesso che &manuele), non esprimono un nome, ma un"attivit1 v. %8: -la donna intanto lasci# la sua anfora(((. (dra ('dra) lo stesso termine per indicare le giare di 6ana; il ElasciareF tipico dei racconti di vocazione e in questo caso riguarda l"anfora che la lega al pozzo, cio ad un"idea di religione legata all"osservanza della $egge v. %(: -venite a vedere(((. ora la samaritana che invita i suoi concittadini a fare la necessaria esperienza di Ges0 vv. %)-#$: -In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. il clima d"intesa tra Ges0 e la samaritana viene rotto dall"arrivo dei discepoli che si meravigliano perch credono di essere gli unici a valere qualcosa; quindi possiamo notare: - samaritana:samaritani attratti dalla novit1 del 6risto chiedono da bere (accoglienza) - discepoli non comprendono e vogliono essere loro a dare da mangiare a Ges0 (imposizione del loro cibo) 9

-il mio cibo fare la volont1 del 3adre. il cibo qualcosa di vitale che si accoglie spontaneamente, non n accettazione passiva, n uno sforzo penoso, come invece talvolta noi pensiamo: fare la volont1 del 3adre e prolungare il suo amore

v. #(: -Colti samaritani di quella citt1 credettero in lui per la parola della donna che testimoniava. una cosa inaudita che si possa dare credito alla testimoniaza del lgoj di una donna2 8i ripete quello che ha fatto Giovanni il 'attista, come si racconta nel Prologo (Gv 1,)-8), tutte persone umanamente non apprezzate che non sono i mediatori ufficiali del culto v. $1: -alla donna dicevano: Enon pi0 per i tuoi discorsi che noi crediamo(((. la donna solo il tramite, ora subentrata l"esperienza del )goj fatto carne G"arigione .el cieco na,o (Gv (,1-$1)

?el Prologo si parlava della luce che viene nel mondo, ma che questo ha preferito le tenebre un mistero insito nell"essere umano2 !lcuni (p(es( ,evillers) sottolineano l"inserimento dell"episodio nella festa dei 9abernacoli o 6apanne (o delle luci) In questo racconto possiamo notare una progressione nella conoscenza, dove il verbo greco o$da (oda) indica il fare esperienza profonda e personale, che data a tutti (e non come sostenevano gli gnostici riservata solo ad alcuni): - Ges0 un uomo - Ges0 un profeta - Ges0 il +iglio dell"uomo - Ges0 il 8ignore 8i tratta di un progredire nella comprensione dell"identit1 di ges0 che data dall"esperienza, non dalla teologia o per sentito dire: -una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo2. (v( )4) In quest"episodio, oltre alla progressione positiva nel cieco, si nota anche una progressione negativa che porta i capi dei Giudei ad affermare che Ges0 non viene da ,io ed un peccatore @uindi abbiamo un doppio movimento: - cieco luce - coloro che credono di vedere sono ciechi, nelle tenebre /on,e ,"alizzazione0 - 8iamo durante la festa dei 9abernacoli, o 6apanne (festa delle luci), che inizia al cap( B e termina a &=,)) (dove comincia la festa della ,edicazione) elemento che per alcuni studiosi significativo (cfr( $( ,7VI$$758, (a !)te de l*envo'e+++) - sabato il giorno per eccellenza, l"unico che ha un nome - Ges0 al 9empio -tre volte all"anno ogni tuo maschio si presenter1 davanti al 8ignore, tuo ,io. (Dt 1&,1&): per le feste di 3asqua, 8ettimane, 6apanne - Ges0 sta uscendo dal 9empio, dopo che si nascosto perch volevano lapidarlo (/,4/%4J) - il cieco lo incontra uscendo i ciechi non avevano accesso all"area sacra per la loro menomazione - il dialogo non si svolge con un solo personaggio (come nel caso della samaritana), ma con molti: a( Ges0 e i discepoli b( cieco nato c( genitori d( vicini (v( /) e( farisei f( giudei (capi del popolo)

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ESEGESI v. 1 -3assando, vide un uomo cieco dalla nascita. il passare di Ges0 indica che l"iniziativa parte da lui, come dal 3adre - -un uomo. si tratta di un personaggio anonimo, ossia rappresentativo di tutta una categoria - -cieco. la cecit1 consiste nell"impossibilit1 di vedere il progetto di ,io su di te - -dalla nascita. nell"episodio si utilizza altre 4 volte il verbo EnascereF, che richiama la generazione nuova dallo 8pirito (cfr( ?icodemo, samaritana((() v. %: -i suoi discepoli lo interrogarono(((. i discepoli che erano scomparsi fin dal cap( K, qui sono presenti fin dall"inizio, e di fronte al male si chiedono quali peccati lo hanno meritato((( la domanda che tante volte ci poniamo anche noi di fronte alle disgrazie2 v. $: -'isogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finch giorno, poi viene la notte, quando nessuno pu# agire. Ges0 annuncia di compiere le opere, ma giorno di sabato e non si poteva, anche ,io si era riposato2 (cfr( Gn %,%): lavorare di sabato negare l"opera del creatore o sostituirsi a lui $"osservanza del sabato da limite allo sfruttamento era diventata esasperazione legalista: i rabbini avevano individuato *J lavori proibiti che erano serviti per la costruzione del tempio, specificati ciascuno in ulteriori *J lavori > &4)& lavori proibiti((( che rendevano l"uomo sempre difettoso di fronte al riposo del sabato Ges0 per# guarendo l"infermo alla piscina di 'etesd1 aveva affermato: -il 3adre mio opera sempre e anch"io opero. (Gv ',1)) sbagliata l"idea che ,io dopo la creazione si sia ritirato in un riposo eterno, lui opera sempre, si interessa del mondo((( ma questa affermazione provoca nei capi dei Giudei il proposito di eliminare Ges0 uccidendolo (cfr( Gv ',18) v. &: -sput# per terra, fece del fango con la saliva, spalm# il fango sugli occhi del cieco. dopo la domanda dei discepoli, Ges0 agisce di sua iniziativa, per confermare quello che gi1 Giobbe aveva tentato di dire: non c" nessun legame tra le disgrazie e il peccato Ges0 utilizza la saliva che qui ha un senso positivo in quanto come l"alito legata allo spirito di vita (mentre nella passione lo sputo sar1 oltraggio) fa del fango, continua l"opera creatrice del 3adre per rendere vita all"uomo (cfr( Gn %,):-il 8ignore ,io plasm# l"uomo con polvere del suolo., ma anche Is &$,): -8ignore, tu sei nostro padre, noi siamo argilla e tu colui che ci plasma.) !lla cecict1 che impedisce il vedere il progetto di ,io su di te, Ges0 risponde mettendo davanti gli occhi del fango il progetto di ,io su di te essere pienamente uomo, non pi0 un mendicante; Ges0 rid1 luce all"uomo, proprio come ,io nella creazione crea per prima la luce !bbiamo qui due verbi importanti, gli stessi usati per primi nel racconto della creazione (cfr( Gn 1,1-#): - fece - disse (v( B)

-spalm#. in greco pecrw (epecro), da crw (cro) > ungere, un verbo che ha a che fare con cpi tj (crists) > l"unto: il cieco viene consacrato

v. ): -e gli disse: Eva" a lavarti nella piscina di 8<loeF. ,loe in ebraico ,hiloah, dal verbo shaluah corrispondente al greco po tllw (apostllo), letteralmente significa EinviatoF Tempio #itt di -avid pozzo Piscina di ,loe (ac$ua inviata) 11

sorgente a si!one di Ghcon .alle del #edron !ll"epoca dei Gebusei, questi avevano nascosto la sorgente di Ghcon perch i nemici non la scoprissero e avevano scavato un pozzo((( che da ,avide fu utilizzato per conquistare la citta2 (cfr( / ,am 4,/) Il re 7zechia nel VII secolo (cfr( / 0e )=,)=), per evitare che si ripetesse un uso del pozzo da parte dei nemici, sfrutt# l"acqua della sorgente in altro modo: fece un condotto che inviava l"acqua, da cui il nome ,loe > (acqua) inviata, alla piscina che al tempo di Ges0 si trovava ormai dentro le mura della citt1 ingrandita 3roprio durante la festa delle 6apanne la piscina acquistava una funzione rituale il sommo sacerdote vi si recava ad attingere acqua che portava fino al tempio e la versava sull"altare (antico rito propiziatorio della pioggia) Il termine EinviatoF, significativo e rimanda a I $%,&; $(,&: -perch tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. il servo del 8ignore viene inviato per riaprire gli occhi ai ciechi, passo che viene ripreso da Ges0 nella sinagoga: cieco non solamente il menomato nella vista, ma colui che vive una grande oppressione tale da non poter vedere, colui che gettato nel carcere (al buio) @uindi le parole di Ges0 suonano: -va a lavarti alla piscina dell" inviato. > Ges02 ((( infatti una volta che hai recuperato la vista puoi andare da lui In questo invito di Ges0 si congiungono nella sua persona i due elementi della luce e dell"acqua, caratteristici di questa festa: - Gv 8,1%: -io sono la luce del mondo. - Gv ),#): -chi ha sete venga a me e beva.

-and#, si lav#, e ritorn# che ci vedeva. la guarigione viene liquidata con * verbi, ci# che interessa che ora ci vede2

v. 8: -Mra i vicini e qualli che l"avevano visto prima, da mendicante, dicevano: Enon lui(((F. alla cecict1, considerata legata al peccato, si era aggiunta la mendicit1 che lo rendeva dipendente da altri, non%uomo Inizia la polemica la prima volta che un cieco dalla nascita viene guarito e qualcuno mette in dubbio che si tratti proprio di quell"uomo((( ormai il cieco nato ha una identit1 nuova propria di chi accoglie il progetto del 3adre2 8i tratta del Enascere dall"altoF detto a ?icodemo, che permette al cieco di avere una dignit1, di muoversi, dialogare v. (: -sono io2. il cieco esclama 'Eg' e"mi (eg imi) utlizzando l"espressione tipica di ,io e di Ges0; infatti nel Prologo si dice: -! quanti per# l"hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di ,io. ( Gv 1,1%), ossia di esclamare -'Eg' e"mi.2 Ges0 scompare dalla scena, ormai il cieco capace di testimoniare da solo Ges0 non vuole proseliti, ma uomini emancipati capaci di testimoniare: il -fate questo in memoria di me. che non si esaurisce nel solo alzare il pane, ma che riassume tutti i gesti di Ges0 v. 1-: -gli domandarono: Ein che modo ti sono stati aperti gli occhiNF. l"espressione Eaprire gli occhiF ha un senso figurato (non si dice Ecome hai recuperato la vistaF((() e compare nel brano B volte: il numero della totalit1, della perfezione, perch l"opera di Ges0 totale, irreversibile

-in che modo. p*j (ps) > come, la particella sempre usata dai farisei per interrogare Ges0, implica la negazione dell"evidenza e compare K volte nel brano: il numero dell"imperfezione ! chi ossessionato dalla $egge non interessa l"effetto, ma il modo

v. 1%: -Gli dissero: E,ov" luiNF. 5ispose: Enon lo soF. il cammino progressivo della conoscenza che nel cieco si compir1 nel -6redo, 8ignore. del v. #8

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v. 1#: -6ondussero dai farisei quello che era stato cieco. loro non sono emancipati, hanno bisogno di ricorrere all"autorit1 dei farisei Il verbo EcondusseroF richiama il condurre di Ges0 da 6aifa: il cieco nato da guarito diventa imputato, il tutto perch era stato guarito di sabato, trasgredendo due volte il riposo: &( era stato fatto del fango )( era stato spalmato 8i tratta di una trasgressione plateale della $egge, che prevede la lapidazione v. 1&: -!lcuni dei farisei dicevano: E@uest"uomo non viene da ,ioF. per Ges0 essere o no da ,io dipende dall"amore per gli altri (cfr( 1 Gv $,)), mentre per i farisei dipende dall"osservanza della $egge I farisei non tengono nemmeno conto di quanto dice il Sal 1$&,8: -il 8ignore apre gli occhi ai ciechi, il 8ignore rialza chi caduto(((.

-7 c"era dissenso tra di loro. c ma (schsma) > scisma: Ges0 causa di divisione

v. 1): -dissero di nuovo al cieco: E9u, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhiNF( 7gli rispose: EL un profetaF. i farisei sono i ciechi che ancora si rivolgono all"uomo credendolo cieco $"uomo coraggioso davanti ai farisei, prosegue nel suo percorso di progressiva presa di coscienza sull"identit1 di Ges0 dichiarandolo profeta v. 18: -Ca i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finch non chiamarono i genitori di colui che aveva recuperato la vista. entrano in scena i capi dei Giudei, le autorit1 che non permettono che si compiano opere nel giorno di sabato, anche se si tratta di opere di bene: sono la personificazione della dottrina che non sbaglia mai, immutabile, sopra l"uomo vv. %--%1: -8appiamo che questo nostro figlio e che nato cieco((( chiedetelo a lui: ha l"et1. la maggiore et1 si raggiungeva a &* anni, quindi probabilmente il cieco nato era poco pi0 di un ragazzino !ncora una volta il verbo o$da (oda) > conoscere, fare esperienza, ci suggerisce lo schema del progresso nella conoscenza di Ges0: - v( )=: sappiamo genitori: conoscono un"esperienza - v( )&: non sappiamo genitori: non conoscono una teoria - v( )D: sappiamo capi dei Giudei: -che quest"uomo un peccatore. la loro sapienza non deriva da esperienza, ma da teoria, per questo non chiamano Ges0 per nome, ma -quest"uomo. - v( )4: non so:io so cieco nato: non conosce la dottrina, ma conosce l"esperienza - v( )J: sappiamo:non sappiamo capi dei Giudei: conoscono la dottrina, non l"esperienza - v( *=: non sapete cieco nato ai capi dei Giudei - v( *&: sappiamo cieco nato, non parla pi0 al singolare, ma esprime qualcosa di evidente a tutti e che smaschera la contraddizione dei capi dei Giudei: ,io non ascolta i peccatori, eppure ha ascoltato Ges0 che loro credono un peccatore v. %%: -@uesto dissero i suoi genitori, perch avevano paura dei Giudei: infatti i Giudei avevano gi1 stabilito che se uno lo avesse riconosciuto come il 6risto, venisse espulso dalla sinagoga. il problema della paura dei genitori riconducibile alla scomunica che significava anche la morte civile @uesta EscomunicaF la si trova esplicitata liturgicamente anche nella preghiera delle E,iciotto benedizioniF, che segue lo ,hem, composta dopo il B= d(6( (dopo il 6oncilio di Gamnia), dove la &)R (oggi variata) recitava: -periscano in un istante i nazareni e gli eretici.((( dove nazareni erano i cristiani2 v. %$: -,a" gloria a ,io2 ?oi sappiamo che quest"uomo un peccatore. dare gloria a ,io significa dire la verit1: quindi viene chiesto all"uomo di confessare che un peccatore((( se i farisei erano divisi, i capi dei Giudei sono uniti2

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v. %': -8e sia un peccatore non lo so( Qna cosa io so: ero cieco e ora ci vedo. all"uomo non gli interessa la dottrina, ma la sua esperienza: la grandezza della buona notizia sta proprio nel mettere al centro l"uomo e la sua coscienza2 v. %&: -6ome ti ha aperto gli occhiN. di nuovo la domanda per l"imbarazzo creato dall"inosservanza del riposo sabbatico v. %): -Ve l"ho gi1 detto e non avete ascoltato; perch volete udirlo di nuovoN Volete forse diventare anche voi suoi discepoliN. l"ironia di Giovanni rivolta a coloro che non sanno ascoltare l"uomo, e quindi non sono capaci nemmeno di ascoltare ,io: vedono l"altro come un essere inferiore a s stessi; alcune risonanze: - Is $%,18: -sordi ascoltate, ciechi guardate e vedete. il profeta si rivolge al popolo ostinato - Gv 8,$): -chi da ,io ascolta le parole di ,io( 3er questo voi non ascoltate, perch non siete da ,io. quello che st1 dicendo il cieco ai capi dei Giudei glielo aveva gi1 detto lo stesso Ges0((( vv. %81 #$: -$o insultarono((( Esei nato tutto nei peccatiF((( e lo cacciarono fuori. la violenza e la scomunica l"unica arma che rimane ai prepotenti !nche a Ges0, sempre nel contesto della festa delle 6apanne, lo avevano insultato definendolo EsamaritanoF (eretico) e EindemoniatoF, per screditarlo (cfr( Gv 8,$8)

-8uo discepolo sei tu2 ?oi siamo discepoli di Cos . preferiscono appoggiarsi su un morto che sul Vivente che fdavanti a loro ?el Prologo si afferma: -la legge fu data per mezzo di Cos , la grazia (dono) e la verit1 vennero per mezzo di Ges0 6risto. (Gv 1,1)) - $egge P nmoj (nmos) non per tutti (solo per quelli che la osservano), appartiene alla categoria della retribuzione (non da niente gratuitamente) - Grazia (dono) P crij (chris) Ges0 che dono per tutti, per incontrarlo non chiede niente (da tutto gratuitamente) Infatti il 3adre di Ges0 non guarda i meriti, ma i bisogni; non premia, ma dona

v. #': -Ges0 seppe che l"avevano cacciato fuori; quando lo trov#, gli disse: E9u credi nel +iglio dell"uomoNF. se il processo stato portato avanti tutto dal cieco, una volta che questo viene espulso interviene di nuovo Ges0 e rifacendosi al modello di creta che gli aveva posto davanti agli occhi gli chiede: Ecredi a questo modello di umanit1NF vv. #&-#): -7gli rispose: E7 chi , 8ignore, perch io creda in luiNF( Gli disse Ges0: E$o hai visto: colui che parla con teF. siamo di fronte a un modello rivelativo, che abbiamo anche con Carta e 9ommaso (l"apostolo che ha fatto la pi0 grande dichiarazione di fede e che passato alla storia come l"apostolo incredulo)

-$o hai visto. ossia: ne hai fatto esperienza2 la 5ivelazione passa attraverso l"esperienza umana del vedere e dell"ascoltare

v. #(: -L per un giudizio che io sono venuto in questo mondo. il EgiudizioF trova la sua radice nel verbo krnw (krno) > separare, vagliare per dare un giudizio (utilizzato in Gv 1%,$): -non sono venuto per giudicare il mondo(((.), da cui: a( kr+ma (krma) l"apertura e lo svolgimento del processo: il termine utilizzato qui b( kr ij (krsis) la sentenza di condanna che segue il processo: il termine utilizzato in Gv #,1( -il giudizio questo: la luce venne nel mondo, ma gli uomini hanno amato pi0 le tenebre(((. @uindi qui sta ad indicare che Ges0 venuto ad aprire un processo, ma la sentenza non stata ancora pronunciata la presenza di Ges0 nella storia apre un processo che rende la storia non pi0 la stessa, viene fatta chiarezza 14

+orse non sapremo mai chi Ges0 per# facciamo esperienza che quando interviene si fa luce, viene tolto il velo (apocalisse) perch la realt1 possa da noi essere vista con gli occhi di ,io: si apre il processo, ciascuno decida da che parte mettersi LE22E3E DI GIOVANNI ?el corpus giovanneo vi sono queste * lettere caratterizzate da alcune affinit1: - lessico vocabolario - sile greco della koin (koin) > comune, che si legge senza difficolt1, affine a quello del Vangelo ma con influsso semitico (che dice la provenineza dell"autore), come p(es il ritmo ripetitivo (tipico della Torah, i parallelismi luce:tenebre, amore:odio della letteratura sapienziale - tematiche, sebbene diverse per estensione e contenuto !utore le * lettere hanno lo stesso autore, probabilmente scritte in un contesto efesino da un personaggio di nome Giovanni, appartenente alla scuola giovannea (scuola dell"autore del IV Vangelo) Vi sono alcune tematiche comuni: - comandamento nuovo - amore reciproco - gioia((( !nche la tematica del conflitto con alcuni scismatici%gnostici delle lettere, riflette la polemica coi Giudei (sinagoga) che scomunicano coloro che aderiscono a Ges0 6anone dal &D= Ireneo di $ione parla come pacificamente accettate di 1 e 2 Gv: probabilmente la *R era inclusa nella )R; dal IV secolo si parla di * lettere 1 Giovanni

9ra le lettere la prima quella che contiene un messaggio pi0 denso: si affronta la questione del rapporto fede:amore non possibile dire di amare ,io che non vediamo se odiamo l"uomo che vediamo: siamo mentitori; la fede nel 3adre comporta un impegno etico, l"amore fraterno - in nome di ,io posso fare del male al prossimo - in nome del 3adre non posso fare del male al fratello Inoltre la &R lettera si distingue dalla )R e dalla *R poich mancante della Ecornice epistolareF composta di: - prescritto mittente e destinatario (p(es( nella )R e dalla *R si parla di un presbitero che scrive) - proscritto saluto finale @uindi qualcuno mette in dubbio anche il genere letterario della &R lettera; vi sono varie ipotesi: - omelia - trattato sapienziale si ipotizza anche che la )R sarebbe la lettera accompagnatoria della &R (trattato, scritto pastorale, commento) - scritto pastorale per la riflessione della comunit1, con stile parenetico o esortativo (che spiega i termini quali EfiglioliF, EfratelliF, EcarissimiF((() - commento al IV Vangelo che rischiava di essere frainteso in senso gnostico (cfr( 5(7( '5MI?, (e lettere di Giovanni+++) - lettera circolare con pi0 destinatari (per questo mancherebbe il destinatario((() alcuni mettono in evidenza che siamo troppo legati allo schema classico di lettera: oggi si recuperata questa ipotesi per il rapporto epistolare che ne emerge, p(es( con espressioni del tipo: -lo annunciamo anche a voi(((. (1 Gv 1,#)

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S,r",,"ra 4 53O6N nel suo studio elenca D= ipotesi di struttura; noi adottiamo una epistolare, tripartita: I parte introduzione: scopo e contenuto (1,1-$) II parte esperienza di ,io II a ,io luce II b ,io giusto II c ,io amore III parte conclusione: esortazioni e riassunto finale (1,'-%,%)) (%,%8-$,&) ($,)-',1%) (',1#-%1)

,atazione risalirebbe al &==:&&= ca( - Vangelo /=:J=: il papiro 0'lands contenente un passo di Gv 1( databile al &&=; trovandosi in 7gitto ipotizzabile che il testo originario proveniente da 7feso risalga almeno a )= anni prima - prima lettera &==:&&=: per i punti di contatto ipotizzabile sia stata scritta a ridosso del Vangelo !mbiente si riflette sulla situazione di una comunit1 gi1 radicata ma in crisi nella sua fedelt1 a vivere autenticamente il messaggio cristiano, a causa di alcuni componenti della comunit1 stessa (seduttori, pseudoprofeti((() che la lettera si prefigge di neutralizzare ?elle comunit1 giovannee ci sono persone che si vantano di una speciale conoscenza P o$da (oda) dicono di conoscere ,io ma non osservano la 3arola (cfr( 1 Gv %,$): sono gli avversari di 1 Gv @uesti avanzano la pretesa di saper interpretare in senso gnostico%dualistico (separando bene da male), interpretando il -nascere dall"alto. come l"esigenza non di trasformare la loro umanit1 elevandola, ma di liberarsi salla carne (queste tendenze gnostiche le si ritroveranno anche nelle 6hiese dell" Apocalisse, p(es( 9iatira) $a difficolt1 consiste nell"accettare Ges0 venuto nella carne: -ogni spirito che confessa Ges0 6risto venuto nella carne da ,io, e ogni spirito che non confessa Ges0 non da ,io., ma un -falso profeta. ( 1 Gv $,1-#) ?egare che Ges0 venuto nella carne porta a una sua svalutazione e autorizza a farne ci# che ci pare si giunge all"esasperazione ascetica o al libertinismo totale 3er questo grande la professione di fede di 9ommaso, ma anche di Carta o del cieco guarito: -Cio 8ignore e mio ,io2. (Gv %-,%8) non facile accettare che il divino si faccia carne2 Mbiettivo duplice: &( mettere in luce la posizione scismatica dei falsi profeti gnostici )( incoraggiare i fedeli rimasti nella comunit1 ESEGESI ?el Prologo (1 Gv 1,1-$) troviamo quel conoscere che reso col verbo greco o$da (oda), che indica un"esperienza che passa attraverso i sensi per diventare profonda e personale; infatti la fede esperienza carnale (vedere, udire, toccare), anche se dopo deve intervenire la ragione: per questo il Verbo si fatto carne2 1,1: -@uello che era da principio, quello che abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo, e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita. possiamo notare un contatto, ma anche una differenza: - Vangelo: -in principio. parla di quello che era in principio, la 3arola - $ettera: -da principio. parla dell"esperienza che si fatto della 3arola incarnata, esperienza di ci# che il principio della nostra fede

-udito((( veduto con i nostri occhi((( le nostre mani toccarono. l"esperienza della fede passa attraverso i sensi: diversamente da quanto affermano i seduttori e i falsi profeti, si tratta di qualcosa di tangibile e storico, non di una dottrina astratta; non possibile fare esperienza del divino senza passare dalla carne del 6risto 16

3ossiamo quindi individuare due tipi di oppositori nella lettera: - giudaizzanti ritengono Ges0 un uomo e non ,io - ellenisti legati alle concezioni gnostiche, ritengono Ges0 ,io ma non uomo: l"anti%6risto colui che nega 6risto nella carne; 1 Gv $,%-#: -ogni spirito che confessa Ges0 6risto venuto nella carne da ,io, e ogni spirito che non confessa Ges0 non da ,io: questo lo spirito dell"anticristo. 1,#: -perch anche voi siate in comunione con noi. koinwna (koinona) L un termine utilizzato anche da 3aolo, ma in modo polemico: -non voglio che voi entriate in comunione coi dem#ni. (1 Cor 1-,%-) si riferisce al banchetto pagano col quale si entrava in comunione con le divinit1: 3aolo vuol dire che per fare comunione all"interno della comunit1 non basta fare una mangiata((( $a situazione che abbiamo qui nella 1 Gv quella di un gruppo che si riempie la bocca di comunione, ma se non passa attraverso l"umanit1 pu# diventare un discorso pericoloso((( mi sento in comunione con ,io e quindi posso fare tutto quello che mi pare2 L un pericolo che corrono anche le nostre comunit1((( 3er questo al v( K affermer1: -se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verit1. $a vera koinwna passa per l"umanit1 del 6risto (,io che si fatto r!) che porta ad avere il rispetto massimo per l"umanit1 altrui: altrimenti dell"altro posso fare quello che mi pare, lo strumentalizzo ?on possiamo parlare di ,io negando il 6risto (cfr( 1 Gv %,%%-%#) 1,$: -queste cose vi scriviamo, affinch la nostra gioia sia piena. l"ultima tappa del processo di trasmissione, che inizia con l"esperienza (udire, vedere, toccare((() e si conclude con lo scrivere (dal v( 4 inizia la testimonianza)

-affinch la nostra gioia sia piena. pepl#romn# (pepleromne), dice la pienezza di questa gioia, che non qualcosa di sfuggevole, e che esprime l"attenzione di chi scrive @uesta espressione la si ritrova anche nel Vangelo di Giovanni, ma con una piccola variazione: - Gv 1&,%$: -affinch la vostra gioia sia piena. - $ui: -affinch la nostra gioia sia piena. parlando a nome della comunit1, si pone l"accento sulla comunione, che qualcosa di molto dinamico e si manifesta solo nella gioia @uello della gioia un tema molto sviluppato in Giovanni (cfr( Gv #,%(; 1',11)

+inito il Prologo, inizia la testimonianza((( 1,': -,io luce e in lui non c" tenebra alcuna. qui il contatto col Prologo del Vangelo di Giovanni evidente; nell"!9 mai si era affermato che ,io luce, per non correre il rischio di identificarlo con un elemento: - !9 si applica alla 8apienza (Sal 11-), e alla $egge - Vangelo di Giovanni si applica a Ges0, in antitesi alla tenebra ( Prologo) - $ui: si applica a ,io, in modo inconsueto per la 'ibbia ma frequente in ambiente gnostico (gli gnostici si definivano EilluminatiF) 6ome nel caso della koinwna si riprende un tema interpretato male per reinterpretarlo in modo corretto possiamo affermare che ,io luce perch lo abbiamo udito da lui, ma non si tratta di una luce infusa su degli EilluminatiF, ma una luce che nonostante le nostre imperfezioni tutti possiamo percepire se camminiamo nel giorno 1,&: -8e diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verit1. lo stile della diatriba, con il paragone, tipico giudaico Il EcamminareF ci dice la dinamicit1 della fede, il necessario dinamismo che deve caratterizzare la vita del credente, evidenziato anche nel Vangelo (cfr( Gv 1%,#'; 11,(; 8,1%) la goia della comunione non qualcosa di scontato, necessario fare un cammino

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L possibile per# camminare anche in modo sbagliato, nelle tenebre: fare del 8ignore un oggetto di culto, adorarlo e poi una volta usciti di chiesa fare ci# che ci pare; invece possiamo essere in comunione con lui solo se ci amiamo tra noi 3er questo si introduce qui il tema della metnoia (metnoia) > conversione 86HI7IS75 la rende con l"immagine di uno che corre fortissimo, con impegno, e che gli viene detto che sta correndo in direzione sbagliata((( 1,): -il sangue di Ges0, il +iglio suo, ci purifica da ogni peccato. lo si ritrova anche in 1 Gv %,%: -egli il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.((( Qna cattiva interpretazione di questo a contribuito creare l"immagine del nostro ,io come di un vampiro assetato di sangue, addirittura del sangue del proprio figlio ?ella parabola dei vignaioli omicidi quando il padre invia il figlio spera: -!vranno rispetto per mio figlio2. ( Mt %1,#)) il concetto di Emorte vicariaF eccede la teologia del ?9, la morte del +iglio non rientra nella volont1 del 3adre, ma decretata dai capi dei Giudei: la volont1 del 3adre che il +iglio manifesti il suo amore ,i fatto si parla di EsangueF, Esacrificio propiziatorioF, perch si vuole sottolineare che Ges0, venuto nella carne, pienamente umano, veramente morto: non morte apparente, ma sangue versato che esplicita la vita donata 6risto venuto nella carne e questa carne stata la nostra salvezza 2-3 Giovanni

$"autore di queste lettere un -prebitero., figura autorevole 8i riprende la tematica di 1 Gv vi una divisione con questi scismatici, con i quali si invita a non avere rapporti, a combatterli Inoltre si pone la questione dell"ospitalit1, accoglienza, con un"apparente contraddizione: - 2 Gv v. 1--11: -8e qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, perch chi lo saluta partecipa alle sue opere malvage. chiede di negare l"ospitalit1 e addirittura il saluto: non la negazione dell"accoglienza, ma del fare comunione che significa condividere l"atteggiamento contrario al messaggio evangelico !nche nell"Apocalisse, nelle lettere alle chiese di 3ergamo e 9iatira, si invita a non mangiare la carne immolata agli idoli per non fare comunione, non condividere dei valori contrari alla nostra fede (come per esempio la supremazia) - 3 Gv vv. (-1-: -Ho scritto qualche parola alla 6hiesa, ma ,i#trefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere( 3er questo, se verr#, gli rinfaccer# le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni( ?on contento di questo, non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla 6hiesa. chiede il contrario, rivendica il dover essere accolti, si cerca la comunione ma gli oppositori chiudono la porta in faccia

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APO/ALISSE Apocali e e Apocali,,ica

Il no+e Apocalisse, in greco ',poklu-ij (Apokal'psis) > rivelazione, viene dal verbo pokal%ptw (apokal'pto) > svelare, rivelare, che trova la sua radice nella parola klumma (klumma) > velo 3urtroppo nell"immaginario collettivo si associa il nome di questo libro a fantomatiche distruzioni di un mondo che sarebbe cattivo((( !pocalittica si tratta di un genere letterario risalente alla crisi maccabaica (II sec( a(6(), quando di fronte alle difficolt1 ci si chiede che fine hanno fatto le promesse dei profeti 8i formano anche gruppi chiusi, con l"idea di essere prescelti, destinatari di particolari visioni, i numeri hanno una grande importanza, prende piede una visione ellenista dualista, tutto diviso in modo ben delimitato senza possibilit1 di cambiamento ?ell"autore dell"Apocalisse il determinismo che contraddistingue gli apocalittici non c", ma anzi si parla di metnoia (metnoia) > conversione le cose non sono cos< decise, nemmeno per chi agente del male !nche il tempo ha una valenza che rientra in questa concezione; pu# essere: - crnoj (crnos) il tempo quantitativo, quello delle scadenze, tipico degli apocalittici - kairj (kairs) il tempo qualitativo, quello opportuno per agire, che interessa all" Apocalisse ,i fornte alla realt1 umana colpita dal male, si possono avere due atteggiamenti: - immobilismo tipico del pessimismo degli apocalittici che credono:sperano di essere dalla parte giusta e annunciano la distruzione di tutto, irremidiabilmente compromesso - rinnovamento annunciato dall"Apocalisse, dove vi una visione dinamica della storia, tutti siamo coinvolti in questo progetto di rinnovamento 6he la realt1 umana debba essere rinnovata, ce lo suggeriscono alcuni passi: - %1,': -7cco, faccio nuove tutte le cose. - %1,1: -Vidi un cielo nuovo e una terra nuova., dove EnuovoF pu# essere: a( noj (nos) il nuovo che si aggiunge o si riprende b( kainj (kains) il rinnovato, nuovo per qualit1, utilizzato dall" Apocalisse che riprende l"espressione che Ges0 sempre utilizza per parlare della sua novit1 8imbolismo ha una grande importanza, a partire da quello dei numeri; p(es( il numero di quelli segnati col sigillo (Ap ),$) &DD(=== > &) T &) T &===: - &) numero delle cumunit1 cristiane - &) coloro che non hanno incontrato Ges0 - &=== completezza della storia, di tutti i tempi @uindi si parla degli uomini di tutti i tempi, sia coloro che hanno incontrato Ges0, che quelli che non l"hanno conosciuto una visione globale della salvezza 8olo che se non si comprende il simbolismo si prendono degli abbagli((( - $MI57?67 un libro che incita alla violenza - '$QC un libro disumano, che provoca risentimenti In tutti i tempi le comunit1 cristiane corrono il pericolo di fare di Ges0 un oggetto di culto((( !lcuni criteri per la comprensione del testo costituiscono delle chiavi per comprendere il testo che ci vengono fornite dallo stesso autore &( esperienza dello 8pirito il libro ci presenta come l"autore ha avuto questa esperienza: in alcune vecchie traduzioni si parlava di -fui rapito in estasi., mentre correttamente oggi si traduce -fui preso dallo 8pirito., letteralmente -divenni nello 8pirito. ( Ap 1,1-; $,%) @uesta espressione che indica che l"autore ebbe una esperienza profonda nello 8pirito, viene ripetuta due volte, ciascuna delle quali all"apertura delle due parti che compongono il libro dell" Apocalisse 19

?on si tratta di una condizione particolare, ma che accessibile a tutti2 !nche noi per leggere il libro dobbiamo avere questa sintonia nello 8pirito, la dimensione spirituale che deve caratterizzare la comunit1 e che permette l"interpretazione -udii dietro di me una voce potente, come di tromba((( mi voltai per vedere la voce((( vidi sette candelabri d"oro(((. (Ap 1,1--1&; ','-&) la tromba con la sua potenza indica le teofanie di ,io, ma soprattutto uno strumento liturgico usato al 9empio, il cui suono manda dei messaggi che devono essere interpretati (inizio dei sacrifici, sabato(((); un suono che l"uomo non riesce a riprodurre con la voce: deve essere ascoltata e interpretata ?on parla quando vuoi, ma Ealle spalleF, quando meno te l"aspetti 3ossiamo notare un progresso nel coinvolgimento dei sensi, che per# sono accessibili a tutti, umani: - udito - vista - necessit1 di scrivere 6hi scrive ha udito per primo la visione solo un"immagine che aiuta a comprendere, non un libro per visionari: solo nell"ascolto si pu# ritrovare s stessi )( cambiamento di prospettiva -@uando mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e nel voltarmi vidi sette candelabri d"oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un +iglio d"uomo. ( Ap 1,1%-1#): la voce non qualcosa di astratto, ma si concretizza nelle 6hiese (candelabri) che hanno al centro 6risto, il quale non un oggetto di culto, ma il vivente in mezzo ad esse !bbiamo qui un esplicito richiamo a Caria Caddalena che al sepolcro si volta indietro, poi ancora si volta di nuovo (Gv %-,1$.1&), dove la seconda volta si gira veramente perch ha sentito la voce L il cambiamento di prospettiva richiesto come Caria di Cagdala era concentrata sulla tomba e vede solo quella finch non cambia prospettiva, cos< noi guardiamo sempre avanti, con le nostre idee, finch non ci decidiamo a cambiare prospettiva((( L il percorso che ha dovuto compiere l"autore di Apocalisse per comprendere lo 8pirito, esperienza che ora ci sta raccontando a noi: non sono i forti a cambiare e a decidere le sorti della storia, ma l"!gnello ?ella descrizione di -uno simile a un +iglio d"uomo. viene presentato il 6risto nelle sue sembianze umane rivestite di attributi divini la vittoria dell"umano che raggiunge la sua pienezza 8olo vedendo quest"uomo che ha vinto la morte, riconoscendone la sua umanit1, possiamo cambiare di prospettiva: non sono i prepotenti che vincono nel mondo: si vince non imponendosi, ma donandosi, nella condivisione Ap ',1 e egg. all"inizio della II parte, l"autore piange perch nessuno capace di aprire il libro sigillato, ma ascolta un anziano che gli annuncia la vittoria del leone di Giuda((( ma poi vede un agnello sgozzato: ancora una volta necessario cambiare di prospettiva, chi vince non un leone (simbolo dell"aggressivit1), ma un agnello (vulnerabile, debole), sgozzato (morto violentemente) ma in piedi (vivo, nell"atteggiamento del risorto)2 *( rapporto udire:vedere -udii dietro di me una voce potente, come di tromba((( mi voltai per vedere la voce((( vidi sette candelabri d"oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un +iglio d"uomo(((. (Ap 1,1--1&; ','-&) Ap 1,#: -'eato chi legge e beati quelli che ascoltano. l"invito a essere felici riguarda l"ascolto che pu# essere messo in atto in questo tempo propizio ( kairj), non riguarda le visioni, anche se ci sono 8pesso ricordiamo le beatitudini di 1atteo e (uca, ma dimentichiamo le B beatitudini dell" Apocalisse, che si trovano all"inizio sia della I che della II parte

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S,r",,"ra 1,1-# 1,$-#,%%

Prologo I Par,e &,D%/ &,J%)= ),&%*,)) indirizzo e saluto visione inaugurale (-uno simile a un +iglio d"uomo.) sette lettere il criterio per comprendere dato alle 6hiese guardare sempre a s stesse I sezione: visione introduttiva (-un trono((( agnello ritto.) il criterio per comprendere guardare sempre all"agnello II sezione: i sette sigilli III sezione: le sette trombe IV sezione: i tre segni (donna, drago, sette coppe) V sezione: compimento finale

$,1-%%,'

II Par,e D,&%4,&D K,&%B,&B /,&%&&,&D &&,&4%&K,&K &K,&B%)),4

%%,&-%1

&pilogo

Qn esempio dell"utilizzo del criterio per interpretare correttamente l" Apocalisse, ci dato p(es( dalle sette coppe non si tratta di punizioni, vendette, castighi divini((( perch un agnello che da la vita per amore non pu# essere irato2 I e,,enari0 le ,ra,egie narra,ive

I settenari (letteralmente Egruppi di setteF) sono una tecnica letteraria tipica dell*Apocalisse costituita da B elementi presentati con una successione costituiscono una griglia per spiegare il contenuto dell"opera: sigilli, trombe e coppe sono * approcci diversi sullo stesso soggetto, una sorta di Evariazione sul temaF ,i questa tecnica letteraria ne dobbiamo tenere conto per evitare una lettura come successione cronologica che orienterebbe verso la fine del mondo I settenari presentano la storia con le sue contraddizione, nonostante le quali si attua il disegno del 3adre Infatti il numero B composto da * O D: - * simbolo dell"!ssoluto, del superlativo ( ,anto" ,anto" ,anto) - D simbolo del creato (D punti cardinali, D elemento primi) @uindi B simboleggia il ,io che agisce nella storia, non sostituendosi all"uomo, ma potenziando le nostre scelte vitali, ossia le scelte in sintonia col suo disegno (vi un disegno, ma non tutto determinato) U?('(: &) > * T D, il numero della comunit1, realt1 terrena con al centro ,ioV 8igilli, trombe e coppe hanno una risonanza biblica fortissima, in particolare trombe e coppe che riguardano il culto 3er le coppe, in greco abbiamo due termini: - potrion (potrion) coppa per sorseggiare - &il# (!ile) vaso liturgico, il termine utilizzato in Apocalisse 8i tratta del vaso liturgico colmo di sangue utilizzato per lo Yom 2ippur (festa della purificazione), col quale il sommo sacerdote aspergeva le punte dell"arca, dopodich gridava il nome di ,io((( @ui invece si parla di coppe di ira che escono dal santuario per essere versate sulla terra leggendole alla luce dell"agnello, l"ira applicata a ,io non rabbia, ma estraneit1 e netto rifiuto nei confronti di ogni forma di male ,a dire che questo non era scontato all"epoca, quando anche il male fisico si attribuiva alla giustizia divina qui si vuole precisare che dolore, sofferenza e ingiustizia non sono del cielo, vanno riportati al loro ambito per rendersi conto dei loro effetti

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?ell"interpretazione necessario tenere conto anche del modo in cui si utilizza l"!9 vi un grando utilizzo dei Pro!eti, ma soprattutto dell"&sodo, ossia la prima grande liberazione L in questa ottica che nelle B coppe possibile rileggere le B piaghe dell"7gitto((( per tutti quelli che hanno nostalgia dell"7gitto opportuno che si sappia che si tratta di un impero costruito sulla violenza2 La .onna .i Apocali e (Ap 1%,1-18)&

8i tratta di un passo della 8crittura studiatissimo, che ha creato diversi problemi fin dai primi secoli, molti dei quali ancora aperti !pproccio 3ossiamo avvicinarsi al testo attarverso diversi approcci: - @umrWn si tratta del monastero di un gruppo di esseni, attivo negli anni &4=:&*= a(6(%KB d(6(, quando venne distrutto dai romani (nel &JDB furono ritrovati i rotoli nascosti in giare) ?egli scritti di Gv si ritrovano riflessi di immagini dei papiri di @umrWn (p(es( figlio della luce, principe di questo mondo, opposizione luce:tenebre((() solo dopo la scoperta di questo importante sito archeologico abbiamo capito il perch dell"utilizzo di questo linguaggio tanto diverso dai sinottici @uindi questo tipo di approccio favorisce un"interpretazione che tiene conto dei rotoli del Car Corto, il cui ritrovamento ha rinnovato l"interesse anche per lo studio di Apocalisse - profezia il testo apparterrebbe a questo genere letterario: profezia compiuta, ma anche da compiersi, che ci dice che la lotta tra male e bene non cessa, siamo in attesa della promessa vittoria sul diavolo - mitologia il testo apparterrebbe a questo genere letterario (H( GQ?G7$ parla di Emito !pocalisseF) - ecclesiologia da quasi tutti gli esegeti accettato che la donna simboleggi la kkl# a (ecclesa) > 6hiesa (di genere femminile, come la donna), tenuto conto che tutto il libro ne parla (lettere alle B 6hiese((() - mariologia non da tutti accettato che la donna simboleggi Caria, in particolare nel mistero dell"!ssunta In particolare, i sostenitori di questa tesi, mettono in evidenza come anche nel Vangelo di Giovanni Caria non mai chiamata da Ges0 per nome, ma sempre con l"appellativo di gun (gun) > donna (cfr( Gv %,$: nozze di 6ana; Gv 1(,%&: ai piedi della croce) - cristologia si enfatizza il dato della vittoria sul male, del 6risto che vince la morte; vi si scorge anche il simbolismo della nascita del Cessia (in linea con l"approccio di mariologia) Si+7oli +o eccle iale 8i parla di -grande segno. un simbolo molto complesso, la comunit1 vittoriosa che gode della protezione di ,io nonostante gli attacchi che subisce @uesto segno si concretizza nella -donna. con tutta una simbologia che la caratterizza: - -donna. vi sarebbe un richiamo esplicito alla donna del Protovangelo: -Io porr# inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccer1 la testa e tu le insidierai il calcagno. (Gn #,1') - -vestita di sole. rivestita dello splendore di ,io, con tutto il suo amore e la sua sollecitudine Il sole nella 8crittura il simbolo pi0 emblematico di ,io, la creatura che col suo essere accecante meglio esprime la trascendenza divina

Lezione del prof. Denis Kulandaisam !er la "i"lio#rafia $fr. %%.&&.' La donna vestita di rosso e il drago rosso (ed. ).%. *a##ioli+' ,essa##ero' !ado-a. L. %/0%/1' Una donna avvolta nel sole' ,essa##ero' !ado-a 2008 ($ommen2o al primo -erse22o+. !. *%/K%3' La donna di Apocalisse 12. Storia, bilancio, nuove prospettive . )re#oriana (2esi di laurea+' /oma 1997. ri-is2a 456e2o7os8' ed. ,onfor2ane' -ol. 20009 Un grande segno nel cielo

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-la luna sotto i suoi piedi. creatura celeste ma anche che vive nel tempo, pur non essendo condizionata dalle vicende della terra (vivendo la comuniove dei santi la 6hiesa supera i limiti spazio% temporali) $a luna l"astro che regola il calendario ebraico: quindi la donna esercita un dominio sul tempo, ne padrona - -corona di dodici stelle sul suo capo. richiamo alle &) trib0 di Israele, ma soprattutto al popolo nuovo della ?uova !lleanza (&) apostoli) $e stelle dicono anche relazione con la trascendenza, con la luce - -&)K= giorni. indica la permanenza della donna nel deserto, luogo preparato da ,io: la persecuzione non ha pienezza, finir12 &)K= > & tempo O ) tempi O X tempo (cfr( Ap 1%,1$) > * anni e X, la met1 di B (pienezza) &)K= > *= (mese lunare) T D) (numero dei mesi di persecuzione, cfr( Ap 11,%) @uindi la donna simboleggia la 6hiesa che al contempo gloriosa (6risto ne il re, composta dai santi), e sofferente, perseguitata la 6hiesa gi1 presente nel cielo, ma anche terrestre 8imbolismo non univoco 8e il simbolismo ecclesiale accettato quasi da tutti gli esegeti, questa intepretazione da alcuni vista come non univoca; infatti possiamo distinguere tre diverse posizioni tra gli esegeti: a( simbolismo solo ecclesiale la -donna. semplicemente la 6hiesa b( simbolismo solo mariologico la -donna. seplicemente Caria c( simbolismo non univoco la -donna. sia la 6hiesa, sia Caria in rapporto alla 6hiesa, come sua figura ed archetipo (non contrapposizione, ma complementariet1) In particolare per questi ultimi, il simbolismo da riferirsi principalmente alla 6hiesa, ma l"interpretazione mariologica valida e legittima /on,e ,o giovanneo !nche se gli stili del .angelo e di Apocalisse sono completamente diversi, non possibile interpretare quest"ultima ignorando del tutto i legami col .angelo (come evidenzia la parola -donna.) abbiamo un tipico esempio di come la 8crittura spieghi la 8crittura 8e accettiamo la teoria di un simbolismo non univoco, possiamo notare una differenza: - .angelo la -donna. da riferirsi direttamente a Caria, indirettamente alla 6hiesa - Apocalisse la -donna. da riferirsi direttamente alla 6hiesa, indirettamente a Caria (la lettura da farsi in prospettiva eminentemente ecclesiale, nella quale possibile leggervi la figura di Caria) Le,,era alla /8ie a .i E9e o (Ap %,1-11)

A,,"ali,: .el li7ro0 7ea,i,".ini e g"ai

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