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Comunista

impegno notiziario dei comunisti del territorio di santa luce


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- numero diciannove / febbraio 2014 1. Legge elettorale: laccordo Renzi/Berlusconi uno schiaffo alla Consulta.

Legge truffa peggiore di quella tentata nel 53

Presidente Napolitano, se ci sei batti un colpo!


Fermiamoli!
Renzi/Berlusconi insieme, fanno carta straccia della Costituzione repubblicana
Partito dei Comunisti Italiani Segreteria Nazionale Mentre la crisi economica fa sentire sempre pi pesantemente il suo peso su larghissimi strati della popolazione italiana e i diritti sociali del mondo del lavoro sono di giorno in giorno disintegrati assistiamo in Italia ad un tentativo di svolta autoritario e pericoloso. La legge elettorale proposta dal duo RenziBerlusconi infatti una legge liberticida che escluderebbe da ogni rappresentanza parlamentare formazioni politiche o coalizioni con due-tre milioni di voti, grazie a sbarramenti elettorali tra il 4,5% e l8% (che con piccoli collegi elettorali arrivano nei fatti a sbarramenti del 15-20%, pari a circa sette-otto milioni di voti!). Con uno sbarramento al 12% per le coalizioni (4,5% per i partiti che ne fanno parte) e 8% per i partiti che si presentano da soli, vi sarebbero diversi milioni di persone senza rappresentanza parlamentare. Se poi si considera che oggi lastensionismo (contando anche le schede bianche e nulle) oscilla tra il trenta e quaranta per cento, a seconda delle elezioni, si pu ben dire che, col premio di maggioranza, un Partito con il 18-20% del totale degli elettori aventi diritto, avrebbe la maggioranza assoluta dei seggi e governerebbe il Paese da solo. E la nuova legge che abolisce il finanziamento pubblico, lascerebbe in campo solo i partiti finanziati dai miliardari, come negli Stati Uniti. Pi che una democrazia borghese e liberale, assomiglia ad una semi-dittatura, fondata sulla ricchezza e sulla diseguaglianza del voto. Con la proposta elettorale Renzi-Berlusconi si fa carta straccia della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza. E una bella lezione per quanti continuano a illudersi che con un Pd guidato da Renzi sia possibile un accordo anche solo sul terreno della democrazia borghese parlamentare. I comunisti e le forze di sinistra che non vogliono morire o confluire penosamente nel Pd, devono rilanciare tutti gli sforzi possibili per trovare convergenze, lunit dei comunisti e della sinistra sempre pi non rinviabile!

I comunisti di Santa Luce Ltalicum ovvero laccordo per la riforma elettorale sottoscritto tra Renzi e Berlusconi, stando alla sentenza della Corte Costituzionale altrettanto, se non di pi, incostituzionale del porcellum. La sintonia tra Renzi e Berlusconi uno schiaffo in faccia a quella sentenza. Ci aspettavamo che il garante della Costituzione, il Presidente della Repubblica, esprimesse un parere netto sull illiceit del premio di maggioranza e sullabnorme soglia di sbarramento. Ci aspettavamo che Giorgio Napolitano si erigesse come la sua carica prevede, a difensore del diritto costituzionale di eguaglianza del voto, completamente negato da questo nuova proposta/mostro elettorale. E oggi ci aspettiamo, se i principi costituzionali hanno ancora valore, che si rifiuti di promulgare lItalicum per violazione palese della Carta fondante della Repubblica italiana!

2. Legge elettorale: il forte e preoccupato appello di ventotto costituzionalisti.

Lo sconcerto e la protesta
La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dellaccordo tra il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale -il cosiddetto porcellum- e presenta, perci, vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalit ad opera della recente sentenza della Corte Costituzionale n.1 del 2014. Questi vizi, afferma la sentenza, erano essenzialmente due. Il primo consisteva nella lesione delluguaglianza del voto e della rappresentanza politica determinata, in contrasto con gli articoli 1, 3, 48 e 67 della Costituzione, dallenorme premio di maggioranza -il 52% dei seggi della Camera- assegnato, pur in assenza di una soglia minima di suffragi, alla lista che avesse raggiunto la maggioranza relativa. La proposta di riforma introduce una soglia minima, ma stabilendola nella misura del 37% dei votanti e attribuendo alla lista che la raggiunge il premio del 52 % dei seggi rende insopportabilmente vistosa la lesione delluguaglianza dei voti e del principio di rappresentanza lamentata dalla Corte: il voto del 37% degli elettori, traducendosi del 52% dei seggi, verrebbe, infatti a valere pi del doppio del voto del restante 63% degli elettori determinando, secondo le parole della Corte, unalterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica sulla quale si fonda lintera architettura dellordinamento costituzionale vigente e compromettendo la funzione rappresentativa dellAssemblea. Senza contare che, in presenza di tre schieramenti politici ciascuno dei quali pu raggiungere la soglia del 37%, le elezioni si trasformerebbero in una roulette. Il secondo profilo di illegittimit della vecchia legge consisteva nella mancata previsione delle preferenze, la quale, afferma la sentenza, rendeva il voto sostanzialmente indiretto e privava i cittadini del diritto di incidere sullelezione dei propri rappresentanti. Questo medesimo vizio presente anche nellattuale proposta di riforma, nella quale parimenti sono escluse le preferenze, pur prevedendosi liste assai pi corte. La designazione dei rappresentanti perci riconsegnata alle segreterie dei partiti. Viene cos ripristinato lo scandalo del Parlamento dei nominati; e poich le nomine, ove non avvengano attraverso le consultazioni primarie imposte a tutti e tassativamente regolate dalla legge, saranno decise dai vertici dei partiti, le elezioni rischieranno di trasformarsi in una competizione tra capi e infine nellinvestitura popolare del capo vincente. C poi un altro fattore che aggrava i due vizi suddetti, compromettendo ulteriormente luguaglianza del voto e la rappresentanza del sistema politico, ben pi di quanto non faccia la stessa legge appena dichiarata incostituzionale. La proposta di riforma prevede un innalzamento a pi del doppio delle soglie di sbarramento: mentre la vecchia legge, per questa parte tuttora in vigore, richiede per laccesso alla rappresentanza parlamentare almeno il 2% alle liste coalizzate e almeno il 4% a quelle non coalizzate, lattuale proposta richiede il 4,5% alle liste coalizzate, l8% alle liste non coalizzate e il 12 % alle coalizioni. Tutto questo comporter la probabile scomparsa dal Parlamento di tutte le forze minori, di centro, di sinistra e di destra e la rappresentanza delle sole tre forze maggiori affidata a gruppi parlamentari composti interamente da persone fedeli ai loro capi. Insomma questa proposta di riforma consiste in una riedizione del porcellum, che da essa sotto alcuni aspetti (la fissazione di una quota minima per il premio di maggioranza e le liste corte) migliorato, ma sotto altri (le soglie di sbarramento enormemente pi alte) peggiorato. Labilit del segretario del Pd, in breve, consiste nellessere riuscito a far accettare alla destra pi o meno la vecchia legge elettorale da essa stessa varata nel 2005 e oggi dichiarata incostituzionale. Di fronte allincredibile pervicacia con cui il sistema politico sta tentando di riprodurre con poche varianti lo stesso sistema elettorale che la Corte ha appena annullato perch in contrasto con tutti i principi della democrazia rappresentativa, i sottoscritti esprimono il loro sconcerto e la loro protesta. Contro la pretesa che laccordo da cui nata la proposta non sia emendabile in Parlamento, ricordano il divieto del mandato imperativo stabilito dall art.67 della Costituzione e la responsabilit politica che, su una questione decisiva per il futuro della Democrazia, ciascuna parlamentare si assumer con il voto. E segnalano la concreta possibilit -nella speranza che una simile prospettiva possa ricondurre alla ragione le maggiori forze politiche- che una simile riedizione palesemente illegittima della vecchia Legge possa provocare una nuova pronuncia di illegittimit della Corte Costituzionale e, ancor prima, un rinvio della Legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica onde sollecitare, in base art.74 della Costituzione una nuova deliberazione, con un messaggio motivato dai medesimi vizi contestati al porcellum dalla Corte Costituzionale, con conseguente, ulteriore discredito del nostro gi screditato ceto politico. I costituzionalisti Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Flores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodot, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale, Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Paz, Carlo Smuraglia, Paolo Solimeno.

Uniamo chi sta a sinistra del Pd!

Ladri di voti
Claudio Grassi, Segreteria Nazionale Prc Non saprei come definirli se non ladri di voti per gli sbarramenti altissimi introdotti. Ladri di voti perch la legge che propongono consente ad un Partito con il 30% (o anche meno), la cui coalizione arriva prima, di avere il 52% dei seggi. Ladri di democrazia poich con questa legge si nega la rappresentanza a milioni di elettori. Sono fuori dalla legalit poich la Costituzione sancisce allart.48 leguaglianza del voto. Un vero capolavoro di Renzi che in un colpo solo ha riabilitato Berlusconi e gli ha dato ottime possibilit di vincere le prossime elezioni. Che cosa deve ancora succedere perch tutte le forze a sinistra del Pd si uniscano per dare una risposta a tutto ci e nuove speranze al Paese?

febbraio 2014
2014: niente in pi per i pensionati pi poveri

scrivete lettere e commenti a: impegnocomunistasantaluce@gmail.com

Poggio al Pruno non resti una cattedrale nel deserto! Uninterrogazione comunista in Regione.

Notte fonda per i Oltre il silenzio e limmobilismo pensionati! Dopo aver denunciato linerzia del Comune, su iniziativa dei comunisti di Santa Luce
ora la questione giunge in Consiglio Regionale. Far chiarezza sullutilizzo delle risorse!
Sante Moretti Settore Previdenza Sociale Partito della Rifondazione Comunista Negli ultimi giorni del 2013, radio-televisioni e quotidiani hanno reso noto che su sedici milioni di pensionati settemilioni e duecentomila (il 43%) percepiscono un assegno mensile inferiore a mille euro al mese e tra questi ben due milioni e mezzo, sono in maggioranza donne. Una parte di questi anziani sono poveri, altri lo saranno in breve tempo. Questi dati erano noti da anni. Dopo il varo degli ultimi provvedimenti dal primo gennaio 2014 chiaro ci che cambia nei trattamenti e nella normativa pensionistica: non ci sar alcun aumento delle pensioni (nemmeno di quelle inferiori a 580 euro al mese), non si prevede la modifica di alcuna norma della legge Fornero, n per i meccanismi di calcolo, n per quanto riguarda let necessaria per ottenere il diritto alla pensione, non si prevede il recupero di quei settecento/ottocento euro lanno relativi alla rivalutazione, persi mediamente nel biennio 2012/2013 dalle pensioni superiori a millequattrocento euro lordi mensili. Come tutti gli anni le pensioni vengono rivalutate in base allaumento del costo della vita rilevato dallIstat. Nel 2014 lentit della rivalutazione varia da 6 a 15 euro lordi (!) al mese in base allimporto dellassegno percepito. Per ragioni di costituzionalit i quindici euro al mese vengono concessi anche alle pensioni di importo mensile superiore a 2.973 euro. Viene poi previsto un prelievo sulle pensioni doro del 6% sulla quota di pensione annua che va da 90.168 euro a 128.811, del 12% fino a 217.000 e del 18% oltre. E un prelievo incerto per ragioni costituzionali. Gi in passato unanaloga misura stata cancellata e gli Enti hanno dovuto restituire agli interessati quanto prelevato. Dal primo gennaio 2014 let delle lavoratrici per maturare il diritto alla pensione di vecchiaia sale a 63 anni e 9 mesi (+9 mesi) se dipendenti e a 64 e 9 mesi (+12 mesi) se autonome. Perch negarlo, alcune femministe e la ministra Bonino si stanno battendo da anni per parificare let uomo/donna e ci sono riuscite senza tener conto per di come in Italia la carenza di servizi ricada tutta sulle spalle delle donne (famiglia, bambini, cura degli anziani, ecc.)! Si data una risposta positiva a circa diciassettemila esodati, ma altre decine di migliaia sono rimasti nellincertezza pi assoluta. Intanto la possibilit, raggiunta let per il diritto alla pensione, di pensionarsi a settanta anni, norma pasticcio dalla legge Fornero, sta finendo nelle aule dei Tribunali in quanto i datori di lavoro la ritengono facoltativa. Con questo Governo, con questo presidente della Repubblica e con personaggi come Letta e Alfano sembra che siano la borsa, i mercati e le banche ad andar meglio e anche le imprese che stanno ricevendo aiuti consistenti. Ma non ci sono speranze per i lavoratori e per i pensionati, per i disoccupati ed i meno abbienti. Poi c Renzi: il nuovo! Il segretario del Partito Democratico porta avanti un suo preciso disegno che si sostanzia nella cancellazione dellarticolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, nellannullamento del contratto nazionale di lavoro, nella liquidazione del sistema pensionistico (legato al rapporto di lavoro) solidale e universale. Un capolavoro: s, ma per lor signori!

Paolo Marini, Consigliere Regionale

REGIONE TOSCANA Consiglio Regionale


Al Presidente del Consiglio

Firenze, 28 gennaio 2014

Oggetto : Interrogazione scritta Recupero Podere di Pian del Pruno nel Comune di Santa Luce (Pisa)
Il sottoscritto Consigliere Regionale Appreso che nel 2009 la giunta del Comune di Santa Luce, in provincia di Pisa, ha deliberato un intervento di recupero presso il Podere di Pian del Pruno. Appreso inoltre che tale struttura, allepoca ridotta a rudere e insistente su terreno demaniale, stata inserita nel Piano Regionale di Sviluppo integrato 2001/2005, come progetto denominato Bosco di Santa Luce, con lobiettivo di arricchire lofferta e le infrastrutture turistiche in collaborazione con lEnte Locale. Considerato che lintervento si configurava come impegnativo : 700mila euro complessivi, di cui 350mila finanziati con contributo Cipe, 150mila stanziati dalla Regione Toscana, 200mila dal Comune di Santa Luce, che accendeva un mutuo per reperire le risorse necessarie. Tenuto conto che il Comune di Santa Luce, per pagare le rate del mutuo acceso per anticipare i fondi destinati al recupero del Podere, avrebbe potuto rivalersi sugli utili ricavati dalla gestione dei beni agricolo-forestali dello stesso Podere e sui guadagni derivanti dalle attivit previste nella struttura : un ristorante, un albergo, box per cavalli e stalle. Tenuto conto inoltre che ad oggi il Podere di Pian del Pruno una cattedrale nel deserto, abbandonata a s stessa, terminata da tempo ma non fruibile perch priva dei servizi fondamentali: acqua, energia elettrica, gas. Chiede al Presidente della Giunta Regionale e allAssessore competente se sono a conoscenza della situazione in cui versa questarea naturalistica, per il recupero della quale anche la Regione Toscana ha profuso il suo impegno e messo a disposizione risorse. Si chiede inoltre se e come sintende intervenire per modificare lo stato dellarte e portare a termine lopera rendendola fruibile.

Paolo Marini

LItalia ha il pi alto tasso di corruzione in Europa! Ai corruttori e corrotti si confischino i beni come ai mafiosi!

Consigliere Regionale Federazione della Sinistra Prc-PdCI-Verdi Presidente della Commissione Regionale Lavoro

Periodico politico culturale Direttore Resp.: R.Cardellicchio /Coordinatore di Redazione: P.Andreoli, Registr. n 5441/02 sett.2005 Tribunale di Firenze Redazione: Via G.Verdi 4, S.Luce (Pi) Grafica: pan. Numero diciannove. Tir. 650 copie. Stampa c.p.02/2014
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