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seguite in quegli anni in Unione Sovietica dalla Krupskaja, Makarenko oppose la forza del collettivo, luogo reale e non astratto della costruzione della personalit. E interessante notare come le pedagogie attivistiche siano ancora alla base di tante pedagogie, alternative o meno, presenti nel panorama contemporaneo, e come queste ancora si muovano tutte nellambito di una pedagogia tradizionale, che esalta laffermazione del s e lespressione delle capacit individuali e che Makarenko e poi Vygotskij hanno svelato essere il massimo dellastrattezza ideologica. Makarenko concep il lavoro educativo come organizzazione di una felicit non individuale, ma vera e piena perch condivisa e partecipata e proiettata in una prospettiva di trasformazione, dove il futuro si costruisce nellazione comune e nel presente. Una felicit quindi che costruendo il futuro qui e ora, nella stessa espressione del lavoro socializzato del collettivo e che sfugge alla trappola della ricerca di una felicit trascendente. Perch questo progetto di felicit si attui, per necessaria una pedagogia intenzionali, volta a formare la disciplina condivisa che rende possibile il reale autogoverno collettivo. Questa disciplina non affatto contrapposta alla libert: la libert sostanziale e non formale non assenza di legami, ma categoria sociale. Lintenzionalit pedagogica in Makarenko non si sostanzia in una serie di regole astratte, di dogmi, ma in una una prassi viva, dialettica, una piena contestualizzazione della forza storica della prassi emancipatrice e liberatrice. Una forza che luomo nuovo deve costruire insieme agli altri a partire dalle proprie condizioni materiali. Un collettivo che si autodisciplina nella prospettiva di una felicit condivisa dunque il lascito che Makarenko fece a tutti gli educatori comunisti, una ricchezza che vogliamo rendere nuovamente viva nellesperienza che ci accingiamo a costruire insieme a tutti i Pionieri del Futuro.
LEV VYGOTSKIJ
Lev Vygotskij fu lo studioso sovietico che individu nella Zona di Sviluppo Prossimale quelle potenzialit che nel bambino possono svilupparsi o meno e in misura variabile a seconda di quanto vengano stimolate dallambiente circostante, in particolare nel rapporto con le persone che gli sono vicine e che gi hanno acquisito competenze in quello stesso ambito. La peculiarit della pedagogia di Vygotskij infatti quella di mettere in luce il rapporto tra educato ed educatore e il progressivo dispiegarsi delle potenzialit che andranno ad accrescersi progressivamente sino alla maturit del soggetto e ancora oltre. La sua non fu dunque una fascinazione verso linfanzia, ma verso le potenzialit dellessere umano. Questo gli permise di mettere in luce, con particolare evidenza, le responsabilit educative e il ruolo degli adulti, senza dimenticare quanto i ragazzi sappiano aiutarsi vicendevolmente. Fu lo studioso che pi di altri mise il bambino allinterno del suo contesto sociale e luomo nel suo contesto storico. La raffinatezza e la profondit della sua visione, dei suoi studi e delle sue sperimentazioni non si astrasse mai dal momento storico che stava vivendo e dallimpegno che assunse nella costruzione concreta del socialismo: lo fece spazziando, fin dove fosse neccessario, tra arte, psicologia e pedagogia, seguendo le tracce che potessero svelare i meccanismi del linguaggio e del pensiero per poi utilizzare quella chiarezza nei compiti concreti che lUnione Sovietica doveva affrontare nelleducazione del popolo. La sua acutezza lo port a vedere possibilit, e a distinguere cos sottilmente, che non tutti furono in grado ed ebbero il tempo, in quegli anni convulsi, di valutare appieno il suo apporto alla causa sovietica. Restano
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per i suoi scritti. A noi il compito di farli nuovamente vivere, nellorizzonte politico e umano che lui scelse: la costruzione del socialismo.
Gianni Rodari
Studiare la storia dei Pionieri come studiare un microcosmo nel quale ritrovare vicini, e quindi pi facilmente comprensibili, tutti gli elementi che agitarono il movimento comunista italiano tra gli anni che seguirono la seconda guerra mondiale e i primi anni 60. Anni importanti, perch furono quelli che delinearono e videro la messa in pratica di una strategia che ancora non ha finito di dipanare i suoi effetti. Anni in cui alcune opzioni furono accantonate e altre portate avanti. Molte volte ci siamo trovati a pensare che il periodo pi proficuo in cui andare ad indagare la politica, la societ e la cultura italiana per provare a riannodare i fili del nostro impegno siano proprio quelli. E allora, studiare una realt concreta, con una sua storia, con dei protagonisti di grande valore, come furono innanzi tutto Gianni Rodari, ma anche Marcello Argilli, Claudio Pagliarini, Dina Rinaldi, ci potr essere di grande aiuto. Vedremo sotto i nostri occhi riaccendersi vicende reali, vive, nelle quali le scelte strategiche del PCI segnarono le vite e limpegno di molti.Approfondendo ci che fu lesperienza dei Pionieri in Italia nel secondo dopoguerra, ci andremo a confrontare, inevitabilmente, con quelle che furono le conseguenze dellapertura verso il mondo cattolico del partito nuovo di Togliatti. Lesperienza dei Pionieri fin dal suo inizio fu segnata dai motivi che avrebbero poi portato alla sua fine, che furono due, strettamente collegati tra loro. Il primo fu che la dirigenza del partito non volle credere fino in fondo a questo progetto, il secondo che questo progetto fu ostacolato con tutti i mezzi, leciti e illeciti dalla Chiesa cattolica. Il rapporto tra PCI e chiesa cattolica, lapertura di credito che Togliatti diede alla cultura cattolica, fu un asse fondamentale della democrazia progressiva, uno degli assi strategici di quel partito nuovo che si propose di ricostruire e gestire il Paese insieme agli altri partiti democratici. La democrazia progressiva mirava a riformare lo stato borghese tramite conquiste successive, migliorando gradualmente le condizioni di vita della classe lavoratrice e occupando in maniera via via pi ampia posizione di potere, non solo negli organi legislativi, ma in tutti gli apparati statali e nella societ nel suo complesso. Una politica dettata da molti fattori, nazionali e internazionali e che poneva la necessit di una mediazione di lungo periodo con la borghesia e la borghesia si raccoglieva in quegli anni, nei suoi interessi e nella sua ideologia, in grande misura intorno alla chiesa cattolica. Ma cera una dialettica interna al Partito e una capacit delle masse di organizzarsi intorno al PCI che premeva in una direzione di maggiore conflittualit, di indipendenza rispetto alle compatibilit borghesi e questa autonomia si espresse anche con lesperienza dei Pionieri. Il lavoro con i pi giovani e il loro protagonismo entr da subito in conflitto con lattivit svolta dalle parrocchie, perch diverse e inconciliabili erano le proposte eudcative e morali in campo. I ragazzini che si organizzarono intorno al Partito Comunista furono unalternativa ad un modo principalmente cattolico di crescere, che vedeva e che vede ancora il desiderio di gioco, di partecipazione e di socialit incanalati in un modo ben preciso, dove le parole dordine della morale cattolica di posporre il bene dellumanit ad un regno che non di questa terra sono assimilate, dove al posto del protagonismo di instilla lumilt e poi il perdono per i mali ricevuti. Dove, in ultima analisi, si controlla e si dirige il senso comune,
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come i tratti profondi della personalit di ognuno, verso atteggiamenti che non mirano certamente alle assunzioni di responsabilit sociali volte ad una conflittualit di classe. La possibilit che i bambini potessero crescere assimilando un diverso orientamento morale fu considerata negli ambienti cattolici un pericolo talmente grave da scatenare una reazione violentissima. Particolarmente nel Veneto, in una zona dove da sempre la lotta di classe si era espressa con accenti anticlericale. Furono scritti, da sacerdoti, libelli in cui si calunniavano pesantemente i giovani dirigenti dellA.P.I. Li si accuss di istigare i bambini a comportamenti licenziosi e si arriv ad un processo che port allassoluzione dei ragazzi, ma che min lesperienza dei Pionieri. Nel resto dItalia nelle parrocchie si bruciavano le copie del giornalino dellassociazione e le opere di Gianni Rodari. Lo stesso Rodari sub in quel periodo la scomunica vaticana. Quando poi si profil la possibilit di un primo governo di centro sinistra, la Federazione Giovanile Comunista Italiana decise che era arrivato il momento di chiudere lesperienza dei Pionieri, cedendo alle pressioni degli ambienti clericali. Il Partito Comunista decise di optare per un impegno nella riforma della scuola, decise insomma di dare, anche in questo settore, seguito alla politica della democrazia progressiva, scelse la trasformazione progressiva, ma ovviamente parziale, di una delle istituzioni centrali dello Stato, e scelse di farlo abbandonando la possibilit di organizzare autonomamente i pi piccoli, abbandonando la possibilit di avere una sua autonoma proposta educativa. Lasci che solo alla Chiesa cattolica fosse riservato il privilegio di organizzare capillarmente sul territorio, grazie alla rete degli oratori, le attivit extrascolastiche dei ragazzini, mentre allinterno della scuola limpegno dei docenti e dei genitori comunisti, di sinistra e laici dovette sempre misurarsi con la persistenza dellinsegnamento della religione cattolica e con il permanere nei programmi e nei testi scolastici di un substrato morale legato al cattolicesimo. Certamente la strada dellimpegno nella riforma della scuola dette i suoi frutti, grazie anche allimpegno incessante che Gianni Rodari profuse in questo progetto. Ma la subalternit dei comunisti in questo ambito si delineata negli anni. Alla mancanza di una coerente visione di classe sulla scuola, mai come oggi evidente, si sommata la perdita di quegli strumenti pedagogici, teorici e di prassi, che solo unorganizzazione autonoma avrebbe potuto tenere vivi. Recuperarli e aggiornarli al presente il compito che ci assumiamo.
Negli anni 50 in Italia si accese la polemica sul fumetto e anche Nilde Jotti prese posizione al riguardo, con un articolo su Rinascita. si dice che i fumetti piacciono ai bambini ed naturale , appunto, perch la mente del bambino primitiva. () Il fumetto afferra la mente attraverso poche immagini e sostituisce una serie violenta di queste immagini alla ricerca dei particolari, di una logica e di un processo discorsivo Larticolo divenne famoso perch fu lorigine di una polemica interna al PCI. Gianni Rodari si sent chiamato in causa e invi una risposta che fu s pubblicata, ma con una postilla, che venne attribuita a Togliatti, che respingeva le tesi di Rodari: non ci sentiamo di condividere la posizione del Rodari () non metteremo in fumetti la storia del nostro partito o della rivoluzione e che concludeva con una critica ai giornali di sinistra che pubblicano fumetti e che vengono distribuiti attraverso reti proprie propagandistiche. E qui il riferimento al Pioniere, organo dellA.P.I., diretto da Gianni Rodari chiarissimo Se dunque Nilde Jotti, deputata di Reggio Emilia, ossia della patria dellorganizzazione dei Pionieri, lontana da
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ogni idea di protagonismo infantile, e in questo erede della cultura cattolica in cui si formata, Togliatti rincara la dose richiamando allordine Rodari, in relazione ad una ulteriore politicizzazione dellorganizzazione dei Pionieri e del suo organo di stampa. Questo sebbene il Pioniere di Rodari avesse trovato, in quelluso progressivo della fantasia peculiare di tutta lopera rodariana, la giusta cifra per affrontare insieme ai bambini temi politici e sociali, senza ricorrere all indottrinamento ideologico. Pi che la rivoluzione russa a fumetti venivano pubblicate le storie di Cipollino, un ortaggio che trova il coraggio e lallegria per opporsi al potente Pomodoro. Fu con queste storie, dove la fantasia assurge al suo ruolo di capacit di prefigurare un futuro differente e migliore, per il quale lottare, che Rodari divenne famoso, prima in Unione Sovietica e nei Paesi dellEst e solo dopo in Italia. Forse proprio questenorme apertura di credito verso Rodari da parte dei sovietici rese possibile che lesperienza dei Pionieri andasse avanti ancora un po. Forse pensava a questo e a quanto invece la sua figura di autore fosse relegata alla serie B della letteratura per linfanzia, quanto scrisse in una lettera ad Arpino, nel suo solito stile ironico e lieve: Mi viene da ridere ogni volta che apprendo notizie del monumento equestre o pressappoco che mi viene quotidianamente innalzato nellUnione Sovietica. Fortunatamente Rodari ha poi posto solidissime radice anche in Italia, seminando nel cuore di molti la necessit di tornare sempre ad immaginare un futuro migliore e a lottare per costruirlo, collettivamente. Ma per farlo dovette cercare altre strade, perch quella prima esperienza con i Pionieri, come sappiamo, fin troppo presto.
PeroPerachesuonailviolino, PalatinaeilsorPomodoro chetienemoltoalsuodecoro". "ioprotesto,seleipermette laculturadovelamette?". "NelPioniere,nonabbiapaura, c'postoancheperlacultura LaStoriad'Italiainpoesia...". "Lastoriainversi?Mammamia!". "Nonc'ragioneditemere: l'hascrittaAlbertoCavaliere. Poi,spegataperfiloepersegno, eccolascienza,tuttaindisegno. Poilosport:unmanualeafumetti perdiventarcalciatoriperfetti, lavitadiCoppiromanzatainottopuntateraccontata. EdopoCoppi,naturalmente, Bartalietuttaquell'altragente". "Quantaroba,poffarbacco! Battertuttiperdistacco". "CaroSignore,leidevesapere cheproprioquestounPioniereilprimointutto,ilpicoraggioso ilpigiusto,ilpigeneroso, primoascuola,gisis, enell'amarelalibert". "Equandoarriva?Tardiotosto?". "Gliel'hogidetto:afineagosto!". pubblicatainNoiDonne,3settembre1950.
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MATERIALI
Filastrocche, canzoni, storie e avventure Esperimenti giochi e fantasia Ecco come nasce e vive un reparto di Pionieri del Fututo !
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Come fare il nodo al fazzolletto e lingresso nel mondo dei Pionieri del Futuro !
In tutto il mondo i Pionieri eseguono nello stesso modo il nodo del loro fazzolletto. Nellillustrazione le 5 mosse per un nodo perfetto ! ( Ci vuole un po di allenamento, ma sar divertente. ) Una volta che i bambini siano riusciti tutti ad ndossare correttamente il loro fazzolletto, si proceder ad un a piccola cerimonia, in cui si dar il benvenuto ai nuovi Pionieri del Futuro, consegnando a ciascuno una copia della filastrocca e invitandoli a fare un passo avanti dicendo: Versoilfuturo!
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Econillavorochelessereumanoharesolasuavitapibellaesicura, lharesaancheunavventura! Vuoidartidafareconnoi? Ipionierinonamanochisfruttaillavorodeglialtriperdiventarericcodasolo, eneanchechisfruttalasuaforzapersottomettereideboli. Laguerrainvece, ladetestanoproprio! Perchsifaperprepotenza efanascereinfinitodolore enoiinvecevogliamoesserefelici evogliamochelosianotutti, nonsoloipiprepotentioipifurbi. Etu,vuoiesserefelice,insiemeanoi eatuttiiPionieridelmondo? IPionierinonsonomaisoli cisonoPionieriintantepartidelmondo intantialtriangolidiquestaTerra esonotuttifratelli,fratellicontrolaguerra. Allora,chedici,vuoiesserePioniereanchetu? Ritagliaconnoiiltuofazzoletto tiserviraricordarechevuoiesserefelice insiemeaituoiamici: iPionieridituttoilmondo! eatuttiquellichelavoranoelomandanoavanti,ilmondo,proprioquestomondoqui! senzavolersfruttarenessunoesenzavolereleguerre. Oraannodaloalcollo iltuofazzolettorosso evienivieniconnoi: versoilfuturo!
Nasce il Reparto
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La sede
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Il diario di bordo
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Vieni,vieni siamoiPionieri quellidioggi,quellidiieri vieni,vieni senzapaura ilfuturoun'avventura! SiamoPionierivogliamstudiare perimpararedobbiamogiocare ridere,ridere,facciamoungirotondo intornoaquestomondodacambiare! SiamoPionieridiquestaterra siamofratellicontrolaguerra controchirubailfruttodellavoro elocanteremoincoro! Vieni,vieni siamoiPionieri quellidioggi,quellidiieri vieni,vieni senzapaura ilfuturoun'avventura! SiamoPionierivogliamgiocare ciorganizziamopernonlitigare edivertirsiapinonposso conilnostrofazzolettorosso!
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SiamoPionierivogliamcontare nienteenessunocipuseparare siamobambinidituttoilmondo unititantecosenoifaremo[siripeteunasecondavoltatuttoiltesto] Vieni,vieni siamoiPionieri quellidioggi,quellidiieri vieni,vieni senzapaura ilfuturoun'avventura!
TestodiPionieridelFuturoAeroflotRadioMosca
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ANTEPRIME
materiali in prepazione
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I bambini hanno un rapporto spontaneo e intenso con la natura, anche quelli che vivono in citt. La natura scoperta, libert, avventura e mistero ed concetrazione e tranquillit. Il nostro intento sar quello di intensificare questo rapporto, facendo in modo che i bambini possano apprezzare e conoscere la natura nelle sue forme pi quotidiane, in relazione alla loro concreta esperienza. Per questo abbiamo pensato ad un itinerario di scoperta accessibile a tutti e che nello stesso tempo porti i bambini e i ragazzi al centro dei pi importanti fattori dei cambiamenti ambientali e climatici. Lo facciamo perch possano diventare esseri umani pi consapevoli, capaci di fare quelle scelte coraggiose di cui il futuro del nostro pianeta ha estremo bisogno. Scelte che potranno essere attuate solamente in quellottica di superamento dellinteresse individuali che al centro della vita del Pioniere. Quello che proporremo tra qualche mese ai reparti dei Pionieri del Futuro, sar quindi un percosro nel cielo. Nel cielo atmosferico prima di tutto, alla scoperta delle nuvole, dei venti e del ciclo dellacqua e poi pi in l, adremo a scoprire la Luna e il Sole. Grazie alla collaborazione di scienziati di livello internazionale e alla lezione di Bruno Munari, stiamo mettendo a punto facili esperimenti e modalit di osservazione che divertiranno i bambini e li renderanno capaci di leggere i segnali che latmosfera ci mostra. Impareranno poi a conoscere i segreti del cielo, guidati da una delle figure pi ecovative di tutta la storia del comunismo mondiale, il pioniere Juri Gagarin. Ci saranno poi altri itinerari, tanti quanti la curiosit dei bambini, il nostro amore per la natura e le nostre conoscienze ci suggeriranno.
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I FUOCHI
Tante storie da raccontare, dalla nostra parte.
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I Fuochi
In ognuna delle nostre citt, dei nostri paesi, ci sono storie da raccontare: le storie della lotta partigiana e quelle delloccupazione delle terre, i grandi scioperi, e le occupazioni delle scuole o anche solo le marce dei bambini delle elementari, che con le loro maestre andavano a prendersi un giardino in cui giocare E un mondo che i bambini non conoscono e che giusto che possano ricordare. I Fuochi saranno loccasione per farlo: saranno giornate fuori dallordinario, organizzate dai grandi per i bambini, giornate di divertimento, di gioco, ma anche di scoperta: scopriranno le avventure che i pi grandi hanno vissuto, lavventura di lotare insieme per costruire un monco migliore. Li si potr portare a scoprire un luogo, significativo per i fatti che vi sono accaduti e si potranno fornire indizzi, per accendere la loro curiosit, ma il momento centrale, il pi importante, sar quello del racconto, da parte di un protagonista di quella storia o di un abile narratore. Gli si potranno raccontare anche storie avvenute in luoghi lontani, ma facendo sempre in modo che possa nascere una immedesimazione: parlando del protagonista quando era bambino o raccontando di quanto quellavventura, avvenuta in un luogo lontano, abbia emozionato, entusiasmato anche i suoi genitori o i suoi nonni o si suoi capi Reparto. Giornate in cui i bambini conosceranno storie sconosciute o lontane: le storie delle lotte dei lavoratori, degli studenti, dei comunisti. Saranno un modo per condividere con i bambini le storie vissute dagli adulti, storie di quando erano pi giovani e hanno vissuto la loro pi grande avventura per costruire qualcosa di bello, lottando insieme a tanti altri che volevano cambiare il mondo, in meglio.
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I pionieri hanno un amico, che e' anche un poeta, ma un poeta che ha voluto scrivere per i bambini e per chi crede nel futuro. Un poeta divertente e saggio non uno di quelli che scrivono cose che non si capiscono o che sono noiose. Ha scritto anch eil nostro il manuale, il Manuale del Pioniere, con un sacco di giochi divertenti. Si chiama Gianni, Gianni Rodari ed anche amico della tua mamma e del tuo pap, ma di mamma e pap quando si ricordano di essere stati bambini, quando credono nel futuro. Gianni, a pensarci bene, ha scritto proprio per loro, perche' quando scriveva noi non eravamo ancora nati, ma loro s! Se glielo chiederai di diranno che s, lo hanno conosciuto e hanno sorriso ogni volta che hanno letto una sua filastrocca e che poi da quel sorriso nascevano idee nuove e parole e giochi. Gianni, Gianni Rodari, ha scritto tante ma tante cose buffe e sorprendenti chiedi ai pi grandi di leggertene alcune, vedrai, sar divertente !
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I pionieri hanno amico, un amico che amico di tutti i bambini. I bambini non lo conoscono e neanche i grandi eppure lui conosce ognuno di noi. Perch lui amava studiare e in particolare studiava l'arte e i bambini, studiava i pensieri e le parole e tante altre cose. Studiava come si fa ad imparare e ad insegnare e anche a giocare e a disegnare. Voleva che nessuno rimanesse indietro, che ognuno, ogni bambino potesse trovare il modo, il suo modo, insieme agli altri, di crescere e di dare al mondo il suo dono. Perch ognuno ha un dono da dare all'umanit e ci vuole pazienza nei grandi per far sbocciare quei fiori e i pi piccoli si devono sentire al sicuro per trovare il coraggio di crescere e di andare lontano, questo lui lo aveva capito bene ! Perch anche lui sapeva di avere un dono da dare al mondo: lui aveva fiducia nel domani e negli esseri umani ! E si sentiva fortunato perch anche lui, come Yuri, viveva in Unione Sovietica e vedeva una nazione intera cambiare sotto i suoi occhi, diventare migliore e voleva fare la sua parte. Il suo nome Lev e il suo cognome difficile e buffo con tutte quelle lettere appiccicate e strane: Vygotskij. Lev Vygotskij, questo il suo nome: non aveva paura di niente e paziente seguiva i pensieri, le parole, le emozioni, su e gi per la mente ed il corpo e poi fuori, nel mondo, e da l di nuovo nel corpo e nella mente in un grande girotondo. E cos, andando a cercare in ogni luogo trovava tesori e continuava a cercare perch sapeva che anche cos si costruisce il futuro: comprendendo la natura dell'essere umano, che vive nel mondo, che vive ora. E Lev, che amava studiare e costruire il futuro ha conosciuto, studiando, sui libri e non solo, guardandoli negli occhi e parlando con loro, tanti di quei bambini che sono sicura, ha conosciuto anche te.
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