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DIRITTI

A COLORI

cuo| !|'crn| |n l|oo

lroqc''o cduc|':vo c d:d|'':co
^nno co|':co 2O!3/2O!=

LE MOTIVAZIONI
Un po' come diceva il Piccolo Principe:
|: qr|nd: :oqn| c:|rc |:cq|rc 'u''o quco cc : |::n: c||:cono u:'o.

Il progetto educativo e didattico di questo anno scolastico vuole valorizzare i diritti dei bambini e delle bambine.
La scuola ha il compito e il dovere di prendere a riferimento quei valori fondamentali riconosciuti come diritti umani, nella convinzione che leducazione ai
diritti possa e debba cominciare proprio dalla scuola dellinfanzia, poich ! pi" facile far cogliere le identit# e le somiglianze piuttosto che enfatizzare le
differenze.
$iritti e doveri, nel nostro percorso didattico, non sono intesi come nozioni da apprendere, ma come valori da realizzare quotidianamente con i bambini.
%oncetti come uguaglianza, pace e cura diventano valori solo nel momento in cui vengono coltivati, vissuti e condivisi. In questa prospettiva, di semplici
azioni quotidiane, sinseriscono le attivit# proposte. Il percorso didattico ed educativo si pone la finalit# di far conoscere ai bambini alcuni principi
importanti in maniera facile e giocosa e far capire loro che ci sono i diritti ma anche regole da rispettare per poter vivere bene insieme.









I CONTENUTI
& Mappa concettuale















Diritto
ad essere accolto accolto accolto accolto
Diritto
ad avere una famiglia famiglia famiglia famiglia
Diritto
al gioco gioco gioco gioco
Diritto
Alla cura cura cura cura, alla protezione protezione protezione protezione e alla salute salute salute salute
IL IL IL IL
BA BA BA BAMB MB MB MBINO INO INO INO
l co:c llkl11O
o d:r:''o || v:'|, | no:c || n|z:on|:'},
|cr v:u|||rc | ::| |cron|:'}.
o d:r:''o | v:vcrc :n oc:c'}
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L, c |::||'o, |d ccrc cur|'o.
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L r:voqcr:: | l:o |cr |rcq|rc.
o d:r:''o | conoccrc oqn: ::o d:r:''o,
|crcc c o :qnoro ono r:''o'
& La Sezione Primavera

Le attivit# che si svolgono nella 'ezione Primavera sono i L()*+(,*+I.
I laboratori sono ambienti strutturati allinterno dei quali il bambino pu- svolgere attivit# specifiche volte a favorire lo sviluppo delle sue tappe
psicofisiche e dove pu- provare direttamente il piacere del fare, del ripetere, dello sperimentare e del condividere. La ragione educativa di fondo dei
laboratori ! quella di consentire al bambino di raggiungere direttamente ed in prima persona esperienze di conoscenza. I laboratori sono utili per fare
esperienze e non per realizzare i .lavoretti/.



















BI BI BI BIM MM MBI BI BI BI
SP SP SP SPOR OR OR OR!I !I !I !I
BI BI BI BIM MM MBI BI BI BI "# "# "# "#LI LI LI LII I I I$ $$ $
"AIAMO
ON L# MANI # %
ON LA "AN&ASIA$
"AIAMO
ON IL ORPO #
ONOSIAMO
LA M'SIA
"AIAMO
P#R SOPRIR#
#D #SPLORAR#
"AIAMO
P#R ONOS#RI
# ONDI(ID#R#
Lcco : ::o cqrc'o. L :o'o L :o'o L :o'o L :o'o
c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co
cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q:
occ:. occ:. occ:. occ:.
(l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c)


















"AIAMO
P#R ONOS#RI
# ONDI(ID#R#
"AIAMO
ON L# MANI # %
ON LA "AN&ASIA$
LABORA&ORIO D#L
PAS&IIAM#N&O
LABORA&ORIO D#LLA
R#A&I(I&A)
LABORA&ORIO D#L
&RA(ASO
0a lobiettivo di permettere ai bambini di sperimentare nuove sensazioni tattili e di
creare, attraverso i materiali proposti, qualcosa di nuovo. In questo laboratorio
verranno utilizzati: $id-, pasta di sale, schiuma da barba, cioccolato,impasto dei
biscotti1
I materiali utilizzati potranno essere materiali di recupero, elementi naturali e i
materiali tradizionali di rappresentazione grafica.
Permette di sperimentare, interiorizzare i concetti di pieno2vuoto, aperto2chiuso,
sopra2sotto, dentro2fuori utilizzando materiali come: farina, pasta, legumi, semi,
noccioli e liquidi vari. Lo sviluppo delle capacit# percettive, il perfezionamento della
coordinazione oculo&manuale e lesplorazione autonoma sono tra gli obiettivi
generali del laboratorio.
"AIAMO
ON IL ORPO #
ONOSIAMO
LA M'SIA
LABORA&ORIO
D#L MO(IM#N&O #
D#LLA M'SIA
Le attivit# proposte nel laboratorio consentiranno al bambino di esercitare
semplici competenze motorie in uno spazio definito e muoversi allinterno dell
spazio stesso in relazione a specifiche consegne.
"AIAMO
P#R SOPRIR#
#D #SPLORAR#
LABORA&ORIO
D#LL# SOP#R&#
LABORA&ORIO
D#LLA ON&IN'I&A)
Lattivit# consiste nellesplorare e ricercare le varie possibilit# che una serie di
materiali e di oggetti possono offrire. Le azioni che il bambino pu- svolgere sono
infinite: incastrare, svuotare, riempire, impilare, confrontare, collegare, notare
somiglianze e differenze.
%onsentir# ai bambini di condividere, collaborare, creare legami stabili e
significativi e imparare a rapportarsi con gli altri. Lintero gruppo di moscerini e
piccoli della scuola materna verr# suddiviso in tre sottogruppi ciascuno guidato a
turno dalle maestre 'abrina, 'ilvia, %hiara.
& Le Sezioni !e"olari#
















Diritto
ad essere accolto accolto accolto accolto
$a figlio ad allievo: La valigia dellestate
3i presento: Il nome
3i presento: La carta didentit# 4aspetto fisico,
le cose che mi piacciono, le cose che 5*5 mi piacciono6
3i presento: Lalbero genealogico I nonni festeggiano1 1 e giocano con noi 4festa6
3useo del 7iocattolo 4uscita6
S
#
&
&
#
M
B
R
#
#
O
&
&
O
B
R
#
3i presento: Le emozioni
)ibl-: 'torie da ridere 4gioia6 )ibl-: 'torie che asciugano le lacrime 4tristezza6 )ibl-: 'torie di paura )ibl-: 'torie dispettose 4rabbia6
La )iblioteca 4uscita6
Pasqua

A
P
R
I
L
#

$ono per la famiglia
Lcco : ::o cqrc'o. L :o'o L :o'o L :o'o L :o'o
c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co c:|:cc. non : vcdc cnc cc co
cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q: cuorc. Lccnz:|c c :nv:::c |q:
occ:. occ:. occ:. occ:.
(l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c) (l l:ccoo lr:nc:|c)
















Diritto
ad avere una famiglia famiglia famiglia famiglia
5atale: La nascita di 7es" 3amma e pap# accolgono la vita che nasce8
Prepariamoci al 5atale: la scuola si fa bella8
Prepariamoci al 5atale: la festa dellattesa1
.5ote di 5atale/ per i nonni e i genitori
9esta della 9amiglia
Prepariamoci al 5atale: %anto di 5atale per la casa di riposo 4uscita6
Pranzo comunitario in *ratorio
Preparazione e vendita ricettari




N
O
(
*
D
I

*
+
#
N

9esta dei nonni: : ottobre
9esta del pap#: ;< marzo
9esta della mamma: = maggio
I giochi come una volta
,orneo di bas>et2calcetto
,orneo di pallavolo
$ono
$ono
$ono
$ono per la famiglia
%ome gli angeli custodi: tra coccole e vizi
1 e avr- cura di te8 449. )attiato6
1 ti ho donato questa vita e io per tutta la mia
vita ti amer-8 4?ecchino d*ro&5inna mamma6
O
&
&
*
M
A
R
*
M
A
+
















Diritto
Alla cura cura cura cura, alla protezione protezione protezione protezione e alla salute salute salute salute
Incontro con la pediatra
Incontro con il dentista
Incontro con lortottista
Incontro con il vi"ile
Incontro con i pompieri
Incontro con il volontario del soccorso
%ura dellalimentazione e della salute
%ura dei denti
%ura degli occhi
Progetto di ed. stradale
Prevenzione incendi e evacuazione
Pet ,herap@
%uriamo lorto per mangiare sano 4ed. alimentare6

"
#
B
B
R
A
I
O
*
M
A
R
,
O




9esta di %arnevale:
giochiamo al teatro8
I mestieri che si
prendono cura1

















Diritto
al gioco gioco gioco gioco
I giochi come una volta
,orneo di bas>et2calcetto
,orneo di pallavolo
3useo del 7iocattolo 4uscita6
7ioco del teatro
7iochi da tavolo
,orniamo in cortile: giochi
di gruppo e di squadra
9esta di fine anno
7ioco creativo 3uba 4uscita6
O&&OBR# O&&OBR# O&&OBR# O&&OBR#
MAR,O MAR,O MAR,O MAR,O
MA++IO MA++IO MA++IO MA++IO
MAR,O MAR,O MAR,O MAR,O
S#MPR# S#MPR# S#MPR# S#MPR#
+I'+NO +I'+NO +I'+NO +I'+NO
l:r:''o | q:oco

l|::: q:oc|rc oo |cr q:oco
cnz| n:cn'|'ro, oo |cr |oco
cnz| c||:rc, cnz| ::||r|rc
cnz| :oqno d: oc:|:zz|rc
oo un |::no con |'r: |::n:
cnz| q: |du': c:|rc v:c:n:
cnz| |roqc''o, cnz| q:ud:z:o
Con un| :nc :| cnz| :n:z:o
Con un| cod| :| cnz| | 'c'|
oo |cr :n'|, oo |cr c'|
oo un| :|::| cc ruc:| |cr uoco
l|::: q:oc|rc oo |cr q:oco.

(l. 1oqno:n:)

I METO$I
In particolare la metodologia della scuola dell'infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
a% La valorizzazione del "ioco
Il gioco costituisce, in questa et#, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Asso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia
cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realt# secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialit# e di rivelarsi a
se stesso e agli altri in una molteplicit# di aspetti, di desideri e di funzioni.
L'insegnante, evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la variet# delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta
gamma di messaggi e di stimolazioni, utile alla strutturazione ludiforme dell'attivit# didattica nei diversi campi di esperienza.
&% L'esplorazione e la ricerca
Le esperienze promosse nella scuola dovranno inserire la originaria curiosit# del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale si
attivino &confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione adeguate
strategie di pensiero.
L'insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, capace anche di interpretare e valorizzare i cosiddetti BerroriB, guider# il bambino a prendere
coscienza di s e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realt# ed a conoscerla, controllarla e modificarla per iniziare a costruire, cosC, la
propria storia personale all'interno del contesto in cui vive.
A' comunque essenziale evitare l'artificiosit# ed il didatticismo ed attribuire invece il pi" ampio rilievo al fare ed alle esperienze dirette di contatto con
la natura, le cose, i materiali e l'ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative del bambino.
c% La vita di relazione
Il ricorso a varie modalit# di relazione 4nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo pi" allargato, con o senza l'intervento dell'insegnante6 favorisce gli
scambi e rende possibile una interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attivit# complesse, spinge alla
problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni.
Un clima sociale positivo ! favorito anche dalla qualit# delle relazioni tra adulti e tra adulti e bambini. Duest'ultima richiede, da una parte, una attenzione
continua e competente ai segnali inviati dai bambini stessi e all'emergere dei loro bisogni di sicurezza, gratificazione e autostima e, dall'altra, la capacit#
di attivare forme flessibili, interattive e circolari di comunicazione didattica. In questo contesto va tenuto presente che la dimensione affettiva
rappresenta una componente essenziale dei processi di crescita anche sul piano cognitivo.
d% La mediazione didattica
La scuola materna si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare proceduralmente lo sviluppo e
l'apprendimento del bambino. In questo senso, l'attivazione di abilit# generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni 4memorizzare,
rappresentare, comprendere relazioni spaziali e causali6 ed il ricorso a materiali sia informali che strutturati da manipolare, esplorare ed ordinare
innescano specifici procedimenti di natura logica ed avviano una sequenza graduata di occasioni, suggestioni e situazioni che consentono la conquista di una
maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze.

4*rientamenti ;<<;6


& I mediatori didattici
(,,IEI I%*5I%I (5(L*7I%I 'I3)*LI%I
a6 Asplorazioni .per vedere/,
esercitazioni .per presa di contatto/
a6 $isegno .spontaneo/, materiale
visivo per documentare
a6 $rammatizzazione nel role
pla@ 4soggetti6
a6 $iscussione finalizzata a
sintetizzare2omologare informazioni
raccolte, narrazione dellinsegnante
b6 Asplorazione secondo piano
dosservazione, esercitazione per
realizzare organi a partire da
semilavorati, montaggi etc.
b6 $isegno preordinato secondo piano
contenutistico2codice prescelto, analisi
e interpretazione di immagini
selezionate
b6 7iochi di simulazione
4canovaccio6
b6 5arrazione 4ascolto, lettura,
scritti6 di eventi pi" o meno complessi,
sintesi scritta, narrazione dellalunno
c6+icostruzione 4mimo,conversazione.6
di unesperienza per metterla a fuoco
ed esaminarla
c6 %odificazione grafico&figurativa di
eventi pi" o meno complessi 4a partire
da altri linguaggi, verbali e non6
c6 Asecuzione di copioni
4soggetti a canovaccio6
c6 $efinizione di concetti,
formulazione di giudizi
d6 Asperimento 4a fattori selezionati e
alternati6, esercitazione per ideare,
progettare, realizzare oggetti
d6 'chematizzazione di concetti,
mappe, percorsi, eventi1. secondo
connettivi grafici 4organizzatori
percettivi6
d6 (nalisi e discussione di un
gioco, finalizzate
allidentificazione delle regole
d6 +iflessione sul linguaggio, sulle
pratiche discorsive, sulle procedure,
finalizzata allindividuazione di regole
e6 Asplorazione per controllo di
conoscenze predefinite, esercitazioni
per applicare2controllare .
e6 'chematizzazione e controllo di
conoscenze ed esperienze apprese in
precedenza
e6 'imulazione finalizzata
allapplicazione e controllo di
conoscenze e esperienze
precedenti
e6 (pplicazione e controllo di regole
4metaconoscenze6 apprese in
precedenza
4$amiano6






lL llkl11O ^LLOZlO lL llkl11O ^LLOZlO lL llkl11O ^LLOZlO lL llkl11O ^LLOZlO - -- - :|:o :n un :o:cn'o dc| 'or:| u:|n| :n cu: 'u''o c |roqr|::|'o, curr:cu|'o, :nor:|':zz|'o. l |::n: |nno |r|':c|:cn'c | c''::|n| |roqr|::|'|
d|c oro |::q:c o d|| cuo|. Non cc ||z:o |cr ::|rcv:'o. Non cc, d| ||r'c dc: |::n: c dcc |::nc, | |o:::'} d: qu|co| d: |u'oqc':'o, d: q:oc|rc d| o:. Cc :oqno d:
un 'c:|o :n cu: : |::n: :|no o:, :n cu: ::||r:no | v:vcrc : :'c:| dcc rcqoc', ::||r|ndo d| o: | qc':rc : |:cco: con:'':. L quc'o cnz| | |rccnz| cccc:v| dcq: |du':. L oo
coi cc : d:vcn'| |du': |n:.

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n|'ur|: qu|: | |:|, | 'crr|, cr|, c oq:c, : |:, : r|:c'':... Ou|n'| q:o:| nc ||'rocc:|rc con un| |ozz|nqcr| o :n un cu:uo d: |:|. lrov:|:o |d ocrv|rc |''cn'|:cn'c
::: c ::c :n |cun: :o:cn': d: ||u| d|: q:oc: orq|n:zz|': o||urc qu|ndo :|:o :n un occ''o... c co|r:rc:o con qu|n'o :n'crcc r:ccono | q:oc|rc |cr orc con |occ coc
'rov|'c |cr 'crr|.
lL llkl11O ^CLl OlOkl lL llkl11O ^CLl OlOkl lL llkl11O ^CLl OlOkl lL llkl11O ^CLl OlOkl - -- - Oqq: r:c:|:o d: :c''crc 'u''o o''o vuo'o. ^:|:o |nnu|'o c d:vcr:'} d: n|o, o :cq:o c d:vcr:'} o|'':vc, ':|:cc d: ccr': uoq:. lcn:|:o ||
o''cq| dc orn|:o, |o:c:n| dc :ccc|n:co dcc :c:cc''c, | c|zo|:o, | |cqn|:c, || |r:|c:|. Oqn: uoqo | un |ro|r:o odorc. nc: :ur:, ncc |or'c, ncc :nc'rc. Oqq: un|
cuo|, un o|cd|c, un u|cr:crc|'o o :n un| c:c| |nno o 'co odorc d: dc'crqcn'c. Non c: ono |:u d:crcnzc. L||urc c: d: no: non |:| cn':rc : |rou:o d: 'crr| do|o un
|cqu|zzonc c non |rov| un ccr'o cno d: cnccrc cn'r|ndo :n un oco cd |nnu|ndo : ':|:co odorc d: u:u ::'o |d crc cv|':cc l:||r|rc :n d| |:cco: : qu'o dcq: odor:,
|crcc|:rc : |rou:: ocr': d|| n|'ur|, ono c|cr:cnzc cc c: |cco:||qncr|nno unqo | no'r| c:'cnz|.

lL llkl11O ^L ll^LOCO lL llkl11O ^L ll^LOCO lL llkl11O ^L ll^LOCO lL llkl11O ^L ll^LOCO - -- - lo:|:o con'|'|rc c:|rc d: |:u | 'r:'c rc|'} d: un :'c:| d: co:un:c|z:onc c d: :nor:|z:onc un:d:rcz:on|c'. :|:o |c''|'or: ||:v: dc: '|n': :|
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||:| : conu:|'orc ||:vo. Con | 'ccv::onc non : |rcndc ccr'o | ||ro|. Co| d:vcr| c : r|ccon'|rc :|c, n|rr|rc cqqcndc, v:ccndc c 'or:c, |rc uno |c''|coo d: ur|'':n:. ln
quc': c|: |ncc o |c''|'orc-|co'|'orc |uo |rcndcrc | ||ro|, :n'croqu:rc, d:|oq|rc.
lL llkl11O ^LLLO lLLLL !^Nl lL llkl11O ^LLLO lLLLL !^Nl lL llkl11O ^LLLO lLLLL !^Nl lL llkl11O ^LLLO lLLLL !^Nl - -- - L| 'cndcnz| dc :crc|'o c quc| d: or:rc 'u''o |rcconcz:on|'o. L:ndu'r:| orn| oqn: q:orno :::|rd: d: oqqc'': u| c qc''|' cc non |oono
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|co :nccn':v|'| d|| 'c| cuo| cc, nc |ro|orrc :n'roduz:onc dc co:|u'cr, nc uqqcr:cc |cc|'':v|n'c u'::zzo ud:co. L nc con'c:|o :|nc|no c occ|:on: |cr v:u|||rc c
|::'} :|nu|: cd :n ||r':co|rc | :|nu|:'} :nc. Non c |c:c 'rov|rc |::n: c |::nc cc |||:|no |:|n'|rc c:od:, cq|rc, r|||rc, c|r'|vc'r|rc, :nco|rc... |ncc |crcc c d::c:c
:ncon'r|rc |du': cc v|nno :n crr|:cn'| | co:|r|rc : rcq|: |: |ro|r: :q:. Ouco dcuo dcc :|n: c uno dc: d:r:'': |:u d:|''c: nc| no'r| oc:c'} |o'-:ndu'r:|c.
lL llkl11O ^l LN lLON lNlZlO' lL llkl11O ^l LN lLON lNlZlO' lL llkl11O ^l LN lLON lNlZlO' lL llkl11O ^l LN lLON lNlZlO' - -- - !: r:cr:co || |roc:|':c| dc:nqu:n|:cn'o. L|cqu| non c |:u |ur|, |r:| c :n'r:| d: |uv:co: d: oqn: qcncrc, | 'crr| c :nqu:n|'| d||
c:::c| d: :n'c:. : d:cc :| : ru''o non dc:dcr|'o dco v:u||o c dc |roqrco. L||urc oqq: c ::|or'|n'c |ncc 'orn|rc :nd:c'ro'. k:'rov|'o : qu'o dc c|:::n|rc |cr | c:''}, o
'|rc :n:c:c :n :|n:cr| conv:v:|c. Ld c quc'o cc |co : ::: c c ::c c: c:cdono. l| qu: ::|or'|nz| dc|''cnz:onc | quco cc :n d| |:cco: : :|nq:|', : cvc' c : rc|:r|'.

lL lL lL lL llkl11O ^LL^ 1k^l^ llkl11O ^LL^ 1k^l^ llkl11O ^LL^ 1k^l^ llkl11O ^LL^ 1k^l^ - -- - L| 'r|d| c : uoqo |cr :c''crc :n con'|''o c |cronc, |cr |rc :ncon'r|rc. L| 'r|d| c | |:|zz| dovrccro |cr:c''crc :ncon'ro. Oqq: c:|rc |:u c |:|zzc
ono dc: ||rccqq: c c 'r|dc ono :nv:v::: |cr c: non | un :czzo :o'or:zz|'o. l:|zzc c 'r|dc ono d:vcnu'c ||r|do|:cn'c uoq: d: |on'|n|:nc'o. L |r|':c|:cn'c ::|o::c
vcdcrc |::n: q:oc|rc :n |:|zz|. C: |nz:|n: ono con':nu|:cn'c :n |cr:coo :n quc': uoq:. lo:|:o r:|d:rc cc, co:c oqn: uoqo dc| co:un:'}, | 'r|d| c | |:|zz| ono d: 'u'':...
coi co:c |ncor| c :n qu|cc ||c:no d: :on'|qn| o :n :o'c c:''} dc ud dc :ondo.

lL llkl11O ^L LL\^CClO lL llkl11O ^L LL\^CClO lL llkl11O ^L LL\^CClO lL llkl11O ^L LL\^CClO - -- - ^ncc nc co:dc''o 'c:|o :cro 'u''o c |rcorq|n:zz|'o. :|:o ncc|oc| dc: d:vcr'::cn'o'. l ||rc: q:oco ono |roqr|::|': nc: dc''|q:. Coi |cc|dc
|ncc nc |:ccoo, nc: ||rc: dcc cuoc o ncc |rcc vcrd: dcc c:''}, co:|rco |rrcdo ur|no. !| dovc | |o:::'} d: co'ru:rc un uoqo d: r:uq:o-q:oco, dovc ono : c|nnc': c :
occ'': :n cu: n|condcr:, dovc ono q: |cr: u cu: |rr|:|:c|r: l :ondo c |''o d: uoq: :od::c|': d|uo:o, :| c ::|or'|n'c cc quc': : co:|cnc'r:no con uoq: cv|qq:,
|c:|': | n|'ur|c. ^ncc |cr :n|nz:|.
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l d:r:'': n|'ur|: dc: |::n: - C:|nr|nco Z|v|on:







L(O)ANIZZAZIONE
& L(am&iente di apprendimento
LA +*U,I5A .svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come Fbase sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni/.
L* 'P(?I* .dovr# essere accogliente, caldo, ben curato, orientato al gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna
scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimit# e di socialit#, attraverso
lambientazione fisica la scelta di arredi e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante/.
IL ,A3P* .disteso consente al bambino di vivere con serenit# la propria giornata, di giocare, di esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di s e delle
attivit# che sperimenta e nelle quali si esercita/.
4Le Indicazioni 5azionali per il curricolo :G;:6

lLklLkL 1L!lO ^l ^COL1^kL lLklLkL 1L!lO ^l ^COL1^kL lLklLkL 1L!lO ^l ^COL1^kL lLklLkL 1L!lO ^l ^COL1^kL - \oq:|:o :ncqn|rc ::||r|ndo |d |co'|rc c r|ccoq:cndo | cu'ur| c c c:oz:on: d: oqn: |::no.
lLklLkL 1L!lO ^ l^kL^kL lNlL!L lLklLkL 1L!lO ^ l^kL^kL lNlL!L lLklLkL 1L!lO ^ l^kL^kL lNlL!L lLklLkL 1L!lO ^ l^kL^kL lNlL!L - \oq:|:o ||r|rc con : |::n: c non oo dc: |::n: cnz| |rcoccu||rc: d: '|q:|rc : 'c:|: |cr ccrc c:|rc |:u |rodu'':v:.
lLklLkL 1L!lO NLL kllL11O ll 1L11l lLklLkL 1L!lO NLL kllL11O ll 1L11l lLklLkL 1L!lO NLL kllL11O ll 1L11l lLklLkL 1L!lO NLL kllL11O ll 1L11l - L| v:'| d: qru||o, | conoccnz| rcc:|roc| c q: |c'': n|cono d||co'o c d| r:|c''o dc: 'c:|: c dc: r:':: d: oqnuno.
lLklLkL 1L!lO lLk l^kl 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk l^kl 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk l^kl 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk l^kl 1L!lO - C: |:|cc cqu:rc cn':cr: :nc|or|':, :ncc c:rco|r:, :nd:rc''c, |cr co|r:rc c |||rczz|rc c |:ccoc coc.
lLklLkL 1L!lO lLk CONll\llLkL LL CLL1L lLklLkL 1L!lO lLk CONll\llLkL LL CLL1L lLklLkL 1L!lO lLk CONll\llLkL LL CLL1L lLklLkL 1L!lO lLk CONll\llLkL LL CLL1L - L ::|or'|n'c orq|n:zz|rc | cuo|, :n:c:c |: |::n:, zonc d: :cr'}, dovc 'u'': |oono cn':rc | rc|on|::'} d: c:o cc |nno cc'o.
lLklLkL 1L!lO lLk ClOC^kL lLklLkL 1L!lO lLk ClOC^kL lLklLkL 1L!lO lLk ClOC^kL lLklLkL 1L!lO lLk ClOC^kL - l q:oco :cro |cr:c''c |: |::n: d: c|r::cr:, d: cond:v:dcrc c rcqoc, d: c||:rc : :ondo, d: cn'r|rc :n r|||or'o con q: |'r:.
lLklLkL 1L!lO ^ C lLklLkL 1L!lO ^ C lLklLkL 1L!lO ^ C lLklLkL 1L!lO ^ C^!!lN^kL ^!!lN^kL ^!!lN^kL ^!!lN^kL - l|cqq:|rc :n:c:c |: |::n:, :uovcr: | |:cd:, |nd|rc | r:':o dc: no'r: ||:, |:u'| | conoccrc: d: |:u c | v:vcrc :cq:o :n un 'crr:'or:o.
lLklLkL 1L!lO lLk CkLCLkL lLklLkL 1L!lO lLk CkLCLkL lLklLkL 1L!lO lLk CkLCLkL lLklLkL 1L!lO lLk CkLCLkL - lcr |rc||r|rc: | no'ro u'uro c nccc|r:o d|rc 'u''o : 'c:|o c o ||z:o | no'ro |rccn'c.
lLklLkL 1L!lO lLk CL^l^CN^kL 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk CL^l^CN^kL 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk CL^l^CN^kL 1L!lO lLklLkL 1L!lO lLk CL^l^CN^kL 1L!lO - k|cn'|rc |crcc | vcoc:'} ::||r| nc| cn'czz|.
L| lcd|qoq:| dc| u:|c| - C:|nr|nco Z|v|on:
& L(orario
Lorario di funzionamento ! di <,H ore: dalle h. =.GG alle h. ;I.JG.
$alle ore =.GG alle ore <.GG i bambini e le bambine che frequentano il pre scuola, saranno accolti2e da alcune insegnanti a rotazione.
$alle ore <.GG tutte le sezioni funzionano regolarmente.
Il post scuola dalle ore ;K.GG alle ore ;I.JG 4con una prima uscita alle ore ;K.LH e una seconda uscita alle ore ;I.;H6 prevede la presenza a rotazione di una
delle insegnanti della 'ezione Primavera.
M inoltre attivo il servizio scuolabus in accordo con la 'cuola dellInfanzia 'an 3ichele.
& Le sezioni
La 'cuola dellInfanzia 'an Paolo ! composta da L sezioni.
Sezione Numero alunni*e Inse"nanti di sezione Inse"nanti delle attivit+
inte"rative
Inse"nanti di soste"no
P+I3(EA+(
.3oscerini/
:G 'ILEI( %(',ALLI e
'()+I5( 9I',*LA+(
%0I(+( %*L*3)*
e
(5IN( (L)A+,(??I

5on sono presenti perch non ci sono
bambini con diagnosi funzionale.
(PI := 9ULL*5A %(+L(
9(+9(LLA := LA*5,I 7IU'O
%*%%I5ALLA := '()+I5( %I,,($I5*
,utte le insegnanti adottano un orario giornaliero flessibile in quanto assicura una maggiore compresenza.
Lattivit# di coordinamento delle attivit# didattiche ed educative e di direzione ! svolta da Paola Lietti.
+esponsabile delle attivit# di segreteria ! la 'ig.ra Luisella ,agliabue 4tutti i giorni dalle <.GG alle ;:.GG6.

l curr:coo dc| cuo| dc:n|nz:| non co:nc:dc con | o| orq|n:zz|z:onc dcc |'':v:'} d:d|'':cc cc : rc|:zz|no nc| cz:onc c ncc :n'crcz:on:, ncq: ||z: c'crn:,
nc: |or|'or:, ncq: |::cn': d: v:'| co:unc, :| : c|:c| :n uncqu::r|'| :n'cqr|z:onc dc: :o:cn': d: cur|, d: rc|z:onc, d: |||rcnd::cn'o, dovc c 'cc rou':nc
(:nqrco, : ||'o. L| cur| dc cor|o, : r:|oo, ccc.) voqono un| unz:onc d: rcqo|z:onc dc: r:':: dc| q:orn|'| c : orono co:c |c :cur| |cr c nuovc c|cr:cnzc c
nuovc occ:'|z:on:'.
(Lc lnd:c|z:on: N|z:on|: |cr : curr:coo 2O!2)

& La "iornata scolastica della Sezione Primavera
=,GG2<,GG P+A '%U*L( 4piano 'cuola dell'infanzia6
<,GG2<,JG (%%*7LIA5?( 4Piano 'ezione Primavera6
<,JG2;G,GG P+A'A5?A
;G,GG 9+U,,(
;G,JG2;;,;H (,,IEI,('
;;,;H 'A+EI?I I7IA5I%I
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;:,;G2;:,JG +I%+Aa?I*5A
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;J,GG 'A+EI?I I7IA5I%I
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;H,;G2;H,JG +I'EA7LI* A 'A+EI?I I7IA5I%I
;H,LG2;K,GG U'%I,(
;K,GG P*', '%U*L(
;K,LH P+I3( U'%I,(
;I,JG 'A%*5$( U'%I,(
,utti a casa88


& La "iornata scolastica delle Sezioni !e"olari#

%alendario settimanale attivit# sezioni (PI, 9(+9(LLA, %*%%I5ALLA.
LUNE$I( MA!TE$I( ME!COLE$I( )IOVE$I( VENE!$I(
P!E
,-..*/-..
'ilvia 7ius@ %hiara 'abrina %ittadino %arla
ACCO)LIENZA
/-..*0.-1.
7ius@ %arla 'abri 7ius@ %arla 'abri 7ius@ %hiara 'abri 7ius@ %arla 'abri 7ius@ %arla 'abri
ATTIVITA(
0.-1.*00-02
7ius@ %arla 'abri 7ius@ %arla 'abri 7ius@ %hiara 'abri 7ius@ %arla 'abri 7ius@ %arla 'abri
(ni>a: 3ot pic (ni>a: 3ot mezz
%hiara: 3usica picc
(ni>a: 3ot gran ; (ni>a: )ibl- (ni>a: 3ot gran :
P!ANZO
00-1.*01-..
(ni>a
4%hiara6:
piccoli
%arla,
'abri,
7ius@
7ra2mez
4(ni>a6:
piccoli
%arla,
'abri,
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7ra2mez
(ni>a:
piccoli
4%arla6,
'abri,
7ius@
%hiara
7ra2mez
POME!I))IO
01-..*02-1.
7;

7: 3 P 7; 7: 3 P 7; 7: 3 P 7; 7: 3 P 7ius@ %hiara 'abri
USCITA
02-1.*03-..
7ius@ %arla 'abri 7ius@ %arla 'abri 7ius@ %hiara 'abri 7ius@ %arla %hiara 7ius@ %hiara 'abri
POST
03-..*04-1.
'abrina 9istolera2
'ilvia
'abrina 9istolera2
'ilvia
'abrina 9istolera2
'ilvia
'abrina 9istolera2
'ilvia
'abrina 9istolera2
'ilvia
Pomeriggi arcobaleno a scuola
LUNE$I( MA!TE$I( ME!COLE$I( )IOVE$I( VENE!$I(
)0
)randi 0
7ius@:
Ed- lo"ico5matematica
%arla:
Lettoscrittura
'abrina %ittadino:
Lettoscrittura
%hiara:
Musica
In sezione
)6
)randi 6
%arla:
Lettoscrittura
%hiara:
Musica
7ius@:
Ed- lo"ico5matematica
7ius@:
Ed- lo"ico5matematica
In sezione
M
Mezzani
'abrina %ittadino:
Lettoscrittura
'abrina %ittadino:
Lettoscrittura
%hiara:
Musica
%arla:
Lettoscrittura
In sezione
P
Piccoli
(ni>a:
nanna
Paola:
nanna
(ni>a:
nanna
(ni>a:
nanna
(ni>a:
nanna
Le attivit# di Lettoscrittura e Ad. logico&matematica rientrano nel progetto %ontinuit# 4'cuola dellInfanzia Q 'cuola Primaria6.







& I pro"etti continuit+

$alla 'ezione Primavera alla 'cuola dellInfanzia
Il progetto continuit# si rivolge allintera sezione primavera e a tutto il gruppo dei piccoli delle sezioni regolari, accompagnati dalle proprie insegnanti.
Lobiettivo del progetto ! garantire una continuit# tra la sezione dei moscerini e la scuola materna, facilitando la reciproca conoscenza tra bambini e tra
bambini ed insegnanti.
Il gruppo di piccoli e moscerini getta le basi di un percorso di conoscenza a partire da *ttobre, con lavvio del laboratorio piccoli e moscerini. I bambini
vengono suddivisi in tre gruppi composti ciascuno da sei moscerini e nove piccoli all incircaR i gruppi non sono sempre gli stessi ma cambiano ogni settimana
per facilitare la conoscenza di tutti i compagni. (nche le attivit# proposte variano ogni settimana e sono costituite da giochi semplici e per lo pi" gi# noti
quali: Lego, $id-, travasi, manipolazione, chiodini, gioco euristico, ecc. proposti a rotazione da 'abrina e 'ilvia. %hiara propone un laboratorio di musica.
( partire dal mese di 3aggio il Progetto %ontinuit# si caratterizza per nuovi elementi:
S La presenza e la partecipazione di tutte le maestre delle sezioni regolari nello svolgimento delle attivit#
S Lo svolgimento delle attivit# avviene in parte nella sezione primavera ed in parte nelle sezioni regolari, permettendo ai moscerini di iniziare a
familiarizzare con lambiente che accompagner# la loro crescita negli anni successivi.

$alla 'cuola dellInfanzia alla 'cuola Primaria
1





LA VE!I7ICA8 LA VALUTAZIONE E LA $OCUMENTAZIONE
& La veri9ica dell(attivit+ didattica
La comunit# educante dedica particolare attenzione alla verifica mensile riferita a:
(lla qualit# delle esperienze didattiche
(l contesto organizzativo 4gli spazi, i tempi, i materiali, il coordinamento delle attivit# individuali e di gruppo6
(lla qualit# e validit# dei progetti proposti
Le verifiche vengono esposte negli incontri istituzionali 4gli *rgani %ollegiali6.
& La veri9ica del "ruppo di lavoro
La progettazione educativa ! rappresentabile come un percorso in cui si susseguono e si ripetono le azioni di osservare e ascoltare, analizzare quanto
raccolto, discuterlo e condividerlo nel gruppo di lavoro, immaginare spazi di esplorazioni, documentare i passaggi e trasformare infine impliciti in espliciti.
Il percorso fatto sar# documentato con immagini e video scelti dal gruppo dei bambini e salvati su chiavetta U') che sar# portata a casa per mostrare il
lavoro anche alla propria famiglia.
& La veri9ica individuale
5ellidea che sia compito di chi educa esplicitare limplicito diventa predominante sostenere la motivazione di ciascun bambino a partecipare a progetti e
evidenziare i bisogni di ciascuno offrendo occasioni per esperienze che sappiano rispondere a richieste anche silenziose.
%iascun bambino avr# a disposizione un quaderno dentro cui raccogliere la traccia delle esperienze significative svolte durante la giornata scolastica.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si seduto sulla sabbia della
spiaggia e ha detto: "Non c altro da vedere", sapeva che non era vero. !isogna vedere "uel che non si visto, vedere di nuovo "uel che si gi# visto, vedere in primavera "uel che si
visto in estate, vedere di giorno "uel che si visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, lombra
che non cera. !isogna ritornare sui passi gi# dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. !isogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
$os% Saramago $os% Saramago $os% Saramago $os% Saramago
DIRITTI A COLORI
per i genitori



Incontri formativi
& Lo sviluppo affettivo: 9ism
& I diritti dei bambini: :G 5ovembre
& %ome 7iuseppe e 3aria: il coraggio di pensare $io 4$on, (vvento6
& I bambini e il cibo 4pediatra6

Iniziative eTtra&scolastiche
& )ibl-1 finestra aperta
& 9esta dei nonni
& 9esta del pap#
& 9esta della mamma
& 3ese della lettura
& ,ornei di primavera

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