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Il Ve(T)ro
Periodico intramurario dinformazione trasparente
16/11/2013
a pagina 3 la nota stampa dell U.G.I.
caratterizzano questo anche economicamente dissanguato Paese. Ombre, ci sono anche quelle. La Marangoni S.p.a. richiede finanziamenti pubblici e si dichiara bisognosa dellaffiancamento di nuovi soggetti, eppure dal fatturato di qualche anno fa non si direbbe incapace di fronteggiare la situazione di emergenza che, come al solito, pagano soprattutto gli operai.
Valeriano Vallesto
CRONACA
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RUBRICHE
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Marangoni Tyre
impedita la chiusura, si riaccende la speranza
Il tanto atteso incontro del 6 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico tra il management della Marangoni, funzionari ministeriali, Assessorati regionali e rappresentanti sindacali, lascia ancora ben sperare in una possibile, ma non immediata, riapertura dello stabilimento di Anagni. Il clima intorno al tavolo risultato molto pesante fin dallinizio. La propriet infatti aveva lidee ben chiare: chiusura dello stabile e avvio della procedura di mobilit per i 410 operai. Ma grazie allimpegno e alla mediazione dei funzionari ministeriali e dei rappresentanti sindacali, stato possibile riuscire ad ottenere un accordo vitale: bloccare lavvio della procedura di mobilit e concedere tempo affinch si inoltri la richiesta di cassa integrazione (data di scadenza fissata per il 31 dicembre 2013), al fine di ottenere da una parte una garanzia salariale per gli operai e dallaltra avere il tempo necessario per trovare un partner commerciale in grado di affiancare la Marangoni nella risalita. Successive, ma ancor ben pi confortanti, sono state le parole dichiarate dalla regione Lazio: Per evitare la chiusura definitiva dello stabilimento di Anagni, la Regione e il Mise hanno dichiarato la necessit di verificare tutte le strade percorribili e di valutare tutti gli strumenti utili a garantire il rilancio dellazienda, a iniziare dalle opportunit che derivano dallAccordo di programma del Sistema Locale del Lavoro di Frosinone e Anagni. Ci sar veramente questo impegno da parte delle istituzioni? O sar lennesima promessa non mantenuta? In attesa di vedere quali saranno i risultati, (il tavolo riconvocato tra due settimane, sempre presso il Mise) cercheremo di capire quali sono le cause che hanno spinto la dirigenza a bloccare la produzione dello stabilimento di Anagni. I proprietari dellimpresa chiedono la risoluzione di due problemi: maggiore liquidit (la richiesta fatta di 20 milioni di ) e la necessit di trovare un socio commerciale che riesca a risollevare la situazione. Ma se andiamo ad osservare il fatturato ( 420 milioni di nel 2011) e le attivit ( Nel 2002 apertura stabilimento Marangoni in Brasile a Belo Horizonte; nel 2003 in America a Nashville, Tennessee; nel 2006 nuova sede Marangoni Meccanica, a Rovereto; nel 2007 apertura dellufficio di rappresentanza a Shangai; nel 2009 stabilimento in Sri Lanka; nel 2013 stabilimento in Argentina a Santa Fe.), la Marangoni s.p.a. di Rovereto da considerare un impresa tutt altro che in crisi. Quindi la domanda sorge spontanea: come fa unimpresa cos ricca e imponente ad avere bisogno di finanziamenti pubblici e di partner? La risposta semplice, limpresa non in crisi, ma non ha pi interesse nel produrre pneumatici nuovi per vettura nello stabilimento di Anagni perch il profitto non redditizio. Infatti la Marangoni concentra, da sempre, i propri sforzi nella conquista di quote di mercato nel settore dei pneumatici ricostruiti di qualit, e lo stabilimento di Anagni rappresent, nel lontano 89, solamente una nuova opportunit. Il settore dei pneumatici ricostruiti di qualit rappresenta l80% del mercato in Europa e Nord America, e il 60% in America Latina, dove, non a caso, limpresa ha investito maggiormente con gli stabilimenti di Belo Horizonte, Santa F, Amburgo e Nashville in Tennessee. Forse anche ai 410 lavoratori dello stabilimento di Anagni piacerebbe essere in America Latina, per in Bolivia, dove dal 7 ottobre, le imprese che sono in bancarotta, che stanno per chiudere, sono chiuse o abbandonate senza giustificazione, nonostante siano private, saranno gestite dai lavoratori. Sarebbe un sogno! In conclusione, non ci resta che scongiurare una nuova Videocon, e quindi augurare agli operai della Marangoni Tyre, in special modo a quelli carpinetani, un imminente rientro sul proprio posto di lavoro.
Zoran Ban
Nota Stampa Unione Giovani Indipendenti Processo Inceneritori di Colleferro, udienza rinviata al 4 marzo 2014
Velletri 12 Novembre- Udienza rinviata per mancata notifica di rinvio a giudizio ad alcuni imputati. Con questa frase si conclusa la prima udienza dibattimentale del processo sugli illeciti riguardanti gli inceneritori di Colleferro, sequestrati nel marzo del 2009 dal Nucleo Operativo Ecologico. Una delegazione dell'Unione Giovani Indipendenti era presente come parte civile mentre nessuno degli imputati era in tribunale, la maggior parte in contumacia ed alcuni assenti. Saremo presenti ad ogni udienza, reclameremo chiarezza su quanto avvenuto negli inceneritori e se verranno accertati i reati sostenuti dall'accusa pretenderemo che i responsabili paghino per aver messo a rischio un'intera comunit, vittima di scelte scellerate e di crimini contro la vita che hanno fortemente inquinato l'ambiente, calpestando il diritto alla salute e rubando le possibilit di vivere in un territorio salubre. Non ammissibile mantenere attivi questi due impianti dopo un sequestro per smaltimento illecito di rifiuti e dopo l'allarmante fotografia tracciata dalla ricerca epidemiologica Eras che accusa gli inceneritori di aver aumentato il numero di ricoveri ospedalieri per malattie polmonari cronico-ostruttive. Non dimentichiamo n il fermo di un camion di Cdr (Combustibile da rifiuti) sospetto avvenuto il 17 giugno 2010 n l'incendio nell'impianto del 23 luglio scorso. Gravissimi impatti ambientali, scarsit di sicurezza, un processo penale in corso e nessun beneficio.
Zoran Ban
Azzeccagarbugli
La Poltrona Scomoda
Intervista al Neurologo Luca Prosperini
Il 37enne ricercatore palianese premiato a Copenaghen
Se prima di vederlo ci fossimo limitati a leggere il suo Curriculum Vitae senza far caso alla data di nascita, avremmo sicuramente pensato ad un dinosauro della Medicina e della Neurologia. Invece no, Luca Prosperini un giovane ricercatore italiano, di origini palianesi per la precisione. Prima di conseguire la laurea nel 2004 in Medicina e Chirurgia allUniversit La Sapienza di Roma e la specializzazione con lode nel 2009 in Neurologia, frequentava infatti il Liceo Classico di Anagni. La sua carriera gi agli albori si preannunciava promettente: dopo il completamento degli studi universitari e lottenimento del Dottorato di ricerca in Neuroscienze sperimentali e cliniche, ottiene nel 2010 la cattedra di Neurologia a La Sapienza e il posto da consulente nel Centro Sclerosi Multipla dell'Osp. S. Andrea. Autore di diverse pubblicazioni su libri e riviste (anche internazionali), stato vincitore dei premi Aleth Barbot Petrassi per le Neuroscienze e Grant FISM 2010/R/26 dellAssociazione Italiana Sclerosi Multipla. Fino a che non matur la decisione di partecipare al 29esimo congresso Europeo per i nuovi metodi di Trattamento e Ricerca nella Sclerosi Multipla/Riabilitazione nella Sclerosi Multipla tenutosi a Copenaghen dal 2 al 5 Ottobre. Gli operatori sanitari provenienti da tutto il mondo e accreditati a partecipare erano 7000.
- Cos la neurologia? Di cosa si occupa neurologia? La Neurologia si occupa del funzionamento del cervello e dei nervi periferici, nonch delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. - Com nato linteresse per questa materia? Il mio interesse per questa materia nato negli ultimi anni del corso di laurea in medicina, perch si tratta di una branca molto stimolante in termini di ricerca scientifica. - Cos la SLA? - La SLA sempre e solo degenerativa? - Esistono varie forme di SLA, gravi e meno gravi? Il termine SLA un acronimo che definisce la Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che colpisce in particolare il midollo spinale e i nervi periferici motori che da esso emergono; in alcuni casi viene colpita anche una zona del cervello che si chiama tronco encefalo e dalla quale emergono i nervi cranici (quelli che fanno muovere la lingua, ci fanno deglutire, permettono larticolazione delle parole, per capirci). La SLA una malattia molto grave e di solito porta al decesso nel giro di pochi anni. Sono stati descritti sporadici casi di persone guarite dalla SLA, ma tali casi sono saliti alla ribalta ad opera dei mass media, piuttosto che come frutto di una ricerca scientifica. - C una predisposizione naturale alla malattia o si pu contrarre anche nascendo sani? Di solito una malattia sporadica, ovverosia si nasce sani e si contrae poi nel corso della vita intorno ai 60 anni di et. Ci sono alcune forme molto rare che sono su base ereditaria, ma di solito anche il loro esordio spostato in et giovanile. - Quali sono i fattori scatenanti? - Il malato di SLA consapevole di quello che sta vivendo? Seppure siano state elaborate molte ipotesi (errate abitudini alimentari, esposizione a sostanze tossiche, ecc), nessuna di esse definitiva. - Come giustifichi la grande incidenza della SLA nello sport, il calcio in particolare? Alcuni hanno ipotizzato che laumentata incidenza di SLA negli sportivi sia dovuta allassunzione di farmaci dopanti, allabuso di antiinfiammatori o addirittura ai microtraumatismi a cui sono sottoposti gli atleti. Tuttavia, questo vale per tutti, ma di SLA non si ammalano tutti! Potrebbe forse esistere una predisposizione genetica che, agendo assieme a tutti questi fattori, potrebbe scatenare la malattia, ma si tratta anche questa di una mera ipotesi.
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- Come mai largomento diventato di pubblico dominio solo dopo il dramma Borgonovo? Accade spesso che i riflettori sulle malattie si accendano solo quando viene colpito un VIP: pensate al Parkinson (MJ Fox, attore di ritorno al futuro) o alla sclerosi multipla (moglie di Luciano Pavarotti). - Perch prima veniva taciuta? Noi neurologi affrontiamo tutti i giorni queste malattie e non abbiamo mai taciuto la difficolt di curare e gestire una patologia cos grave e invalidante, non solo per chi la contrae, ma anche per la famiglia. - A che punto lItalia nella ricerca contro la SLA? In linea di massima la ricerca sulla neurologia e sulla SLA, in Italia, una ricerca davanguardia. Il problema che quando una ricerca finisce e d buoni risultati, bisogna trasferirla nella pratica clinica quotidiana, ed proprio l che iniziano i problemi perch le procedure burocratiche e le amministrazioni sanitarie sono lente a prendere decisioni e sono pi interessante al budget che ai problemi dei pazienti e delle loro famiglie. - La sanit pubblica italiana permette di curare questa malattia? O appannaggio solo della sanit privata e dei pi abbienti? In Italia la sanit pubblica, tutto sommato, funziona meglio che in altri Paesi. In questi anni ho avuto la fortuna di girare il mondo per lavoro ed ho visto, ad esempio, che altre Nazioni non offrono tutti i servizi medici che vengono offerti in Italia, soprattutto in termini di esami diagnostici e farmaci. Quello che carente in Italia la possibilit di curarsi a casa e poter accedere ad altri tipi di servizi (tipo linfermiere o il fisioterapista), per i quali purtroppo spesso bisogna sborsare soldi di tasca propria. - Com nata la tua ricerca? - In cosa consiste? - Quali vantaggi pu apportare? - La tua ricerca per essere attuata necessita di altre scoperte o una scoperta definitiva? Nel senso se uno degli anelli della catena oppure lultimo. - accessibile a tutti o ha dei costi elevati? La mia ricerca nasce dalla necessit, per i pazienti affetti da sclerosi multipla (non da SLA!) di avere a disposizione un dispositivo per la riabilitazione dellequilibrio a domicilio. E una scoperta definitiva nel senso che oramai stato chiaramente dimostrato che giocare alla Wii Balance Board migliora lequilibrio, la velocit del cammino, la qualit della vita e induce modificazioni positive anche allinterno di zone specifiche del cervello (peduncoli cerebellari superiori). E abbastanza accessibile, perch il dispositivo costa poche centinaia di euro, ma importante sapere che almeno i primi passi vanno mossi con lausilio di un fisioterapista, e dunque ritorniamo al problema di cui sopra: i fisioterapisti che operano in strutture pubbliche sono pochi e oberati di lavoro e spesso si costretti a ricorrere al privato. purtroppo per ha dato esiti negativi, cio non si dimostrato in grado di bloccare la degenerazione indotta dalla malattia. Comunque ci sono molti farmaci in sperimentazione e speriamo che qualcuno si possa rivelare utile in futuro. In questo senso la ricerca attivissima, ma le ripercussioni sui pazienti sono purtroppo ancora lontane.
- Tu sei lesempio che le eccellenze in Italia esistono. Cosa consigli ai giovani cervelli in fuga? - Quali sono i tuoi auspici e le tue speranze per il futuro? LItalia un Paese che, fino a pochi anni fa, aveva un livello di istruzione molto elevato, dunque molti giovani che hanno talento e hanno studiato sono in grado di produrre ricerca di qualit. La produzione scientifica in Italia, soprattutto nel campo della neurologia, ha poco da invidiare ad altre nazioni, ma noi giovani allestero troviamo posizioni pi adeguate. Io ho 37 anni e sono ancora precario, con contratti in scadenza di anno in anno. Conosco un neurologo statunitense che lavora a Cleveland che mio coetaneo, ha un numero di pubblicazioni inferiori al sottoscritto, ma questanno diventato professore allUniversit. Non ho consigli da dare ai giovani cervelli in fuga, perch tutto sommato capisco il loro punto di vista. La mia speranza, attualmente, quella di un rilancio della scuola pubblica e della sanit, che significa investire nei giovani, favorire i - Nella ricerca alla SLA ci pensionamenti, e richiamare sono stati dei progressi dei dallestero proprio quei cervelli quali magari non siamo a in fuga a cui avete accennato. conoscenza perch ancora in fase sperimentale? E stato recentemente sperimentato un farmaco contro la SLA (dexpramipexolo) che
Chacun sn got
Arcadio Spinozzi
Lionel Hutz
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Van Helsing
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Pillole di Storia
NOVEMBRE Tra tasse, mutui da pagare, crisi ecc. ci vorrebbe una bella caccia al tesoro , chiaramente fruttuosa, per avere la possibilit di arrivare a fine mese. I tesori ogni tanto vengono alla luce, seppure non nel giardino di casa propria (come molti desidererebbero): non stiamo parlando di grandi X su isole deserte, che svelano ricchezze nascoste da pirati in tempi antichi; parliamo piuttosto del tesoro di Hoxne. Esso il pi grande ritrovamento di oro e argento di et tardoromana, in Inghilterra, avvenuto nel 1992. Il tesoro conta circa 200 pezzi, ed ora esposto al British Museum di Londra. Nel 1993 venne valutato allincirca 1,75 milioni di sterline! Se il sesterzo vale cos tanto, quale occasione migliore per abbandonare leuro se non questa?
Azzeccagarbugli
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Prof. Moriarty