David Irving 329
creduto che Hitler non «51. ..» comincio lui, e ci trovammo a parlare contemporaneamente.
gas. Poi era arrivato a
.0 e Ie camere a gas fos-
so, celebrato nel1988,
g era intervenuto in tri-
alcun ordine del FUhrer.
piuti sulle pareti delle
, esperimenti condotti,
americano, il sedicente
gegnere piu che un chi-
Idhl'lllli'ca applicata alIa me-
tta di una scienza esatta,
n c'era traccia di com-
~nP1'P a gas»,12 Questo era
ento delIa svolta defi-
e dovevamo eliminare
, ionista, non essendo
- felice di vedersi attri-
ottenuta dal revisioni-
. ler's War, dell'assenza
, dato ordine di proce-
'impostazione storica
il processo di sterminio
el 1977 era nata come
cosa COS1 importante
undarlla» affermo cor;
~llde~te che manifesti an-
che si vergogna di al-
"uposi' to» gli dissi. «Co = gue spariva «giu per 10 scarico».
persona che ha sa _
. documenti importann
n si sente un po' a --
la sostengono, tra ""
valutazione obie .
InmbeJro ... »,
« .. , che avrebbero comunque voluto la "soluzione finale", anche
se non ci fosse stata?»
La sua risposta mi lascio sbalordito: «Lei ha perfettamente ragio-
ne. Dire che mi sento "a disagio" e un eufemismo, credo. 10 trovo
odioso trovarmi in compagnia di queste persone. Senza dubbio tra
le organizzazioni che diffondono queste teorie ce ne sono alcune fa-
natieamente antisemite».
Quindi passo a un'altra affermazione stupefacente: lui si limita a
servirsi, cinieamente, di questi «fanatici antisemiti», e ha in animo di
buttarli a mare appena sara in grado di trovare pulpiti piu rispettabili.
«Che altro posso fare?» diceva, se non continuare, per il momen-
to, a parlare alle riunioni di questi «fanatici antisemiti». «Se in tutto
il mondo mi negano una tribuna, dove altro posso far sentire la mia
voce? Appena tornero aIle sedi regolari del dibattito mi togliero que-
sta scarpa stretta che adesso mi tocca tenere. Non sono cieco, Lo so
che queste persone mi danneggiano, mi nuocciono enormemente,
perche poi io mi ritrovo associato aIle Ioro stupide iniziative.»
Affascinante: per Irving, essere associato ad antisemiti fanatici e
una scomodita paragonabile a quella procurata da una scarpa stret-
ta. Affascinante anche il suo candore (posto che fosse tale) nell'affer-
mare di star semplicemente sfruttando i suoi fanatici alleati antise-
miti, dei quali pensa di sbarazzarsi come di una scarpa non adatta al
suo piede. Questi spregevoli veri credenti saranno da lui sfruttati,
manipolati, in modo che possano fomirgli una tribuna per Ie sue
opinioni, e alla fine, quando lui - non si sa come - sara diventato di
nuovo rispettabile, saranno mollati. Chissa perche, tutto cia mi ri-
cordava un certo personaggio storieo che si proclamava «di nuovo
pulito come un bimbo appena nato», Forse perche Irving dava per
scontato che 10 stigma dell'avere stimolato i fanatici antisemiti po-
tesse in qualche modo essere lavato, proprio come in Psycho il san-
Devo ammettere che mi risultava difficile prendere suI serio il ra-
gionamento di Irving: era del tutto privo di senso, sia come espres-
sione di un opportunismo cinico e calcolatore (troppo penosamente
trasparente, troppo assurdo, per avere effetto), sia come genuina e
autentiea razionalizzazione del suo comportamento. Non riuscivo
neppure a trovare una sintesi di calcolo e di sincerita, stile Bullock,
per far sembrare coerente la sua argomentazione, soprattutto - anzi,
prio perche - la stava confidando a un «nemico tradizionale»
no queste le parole con cui Irving designa gli ebrei nei suoi bollet-