Está en la página 1de 10

LA FORMAZIONE E-LEARNING DEI FORMATORI: IL PROCESSO IN ATTO PRESSO LA SCUOLA SOTTUFFICIALI M.M.

DI TARANTO
Domenico RECCHIA
Marina Militare Scuola Sottufficiali Direzione Studi Progetto DIONE E-mail domenico.recchia@marina.difesa.it

FULL PAPER

ARGOMENTO: E-learning in ambito difesa

Abstract
Iniziate col fare ci che necessario, poi ci che possibile e allimprovviso vi sorprenderete a fare limpossibile (San Francesco dAssisi). Le nuove modalit di approccio al sapere, stimolate dalla massiccia penetrazione degli strumenti offerti dalle attuali tecnologie informatiche, impongono una radicale revisione della formazione e, soprattutto, un cambio dellattuale organizzazione della didattica. Cos, prima di parlare di e-learning rivolto sostanzialmente agli studenti, necessario analizzare e rivedere lorganizzazione della docenza. In questo contesto accenneremo alle soluzioni adottate da Mariscuola Taranto per la formazione dei propri istruttori, punto di forza della formazione del personale della Marina Militare, ripercorrendo brevemente le tappe che hanno portato questo istituto a sviluppare il progetto di FAD (Formazione A Distanza), sia dal punto di vista dei frequentatori che da quello dei docenti. Illustreremo, di massima, il progetto del corso formatori, in un contesto di e-learning 2.0. Ci soffermeremo sullimportanza fondamentale della comunicazione e delle comunit informali di apprendimento, veicolo strategico per la crescita delle competenze personali e di fondamentale importanza nella costruzione della economia della conoscenza. Keywords - Innovazione, tecnologia, progetti di ricerca, Formazione, Docenti, e-collaboration. 1 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Nella Marina Militare per formazione sintende un binomio di fattori, strettamente correlati tra loro, costituiti da unazione educativa, ossia la trasmissione di quei valori etici che costituiscono lessenza stessa del militare, affiancati allazione didattica (istruzione) volta alla trasmissione delle competenze professionali. Questo processo trasfuso da ufficiali e sottufficiali anziani, esperti nel proprio campo ed appositamente individuati. Lazione sinergica dei due fattori agisce sul discente in modo tale da fornirgli un modello di riferimento a cui possa costantemente ispirarsi. Il modello, per sua natura deve essere valido, competente ed in grado di trasmettere, in campo pratico: fatti, concetti, principi, modelli, processi ed esperienze. A testimonianza che listituzione ha sempre attribuito grande importanza alla formazione del personale anche sul piano tecnologico, negli ultimi 25 anni, a supporto dellattivit tradizionale daula svolta in presenza, sono stati affiancati nel tempo, diversi strumenti volti allintegrazione ed impiego delle TIC quali: il programma EUROFORMAZIONE DIFESA (rilascio di certificazioni ECDL, ossia European Computer Driving Licence); il progetto ICAI (Intelligent Assisted Computer Instruction); i corsi in modalit CBT (Computer Based Training). 1.1 La formazione dei docenti (istruttori)

Mariscuola Taranto ha assicurato la formazione degli Istruttori della Marina Militare, tramite lerogazione di appositi corsi svolti in presenza, da docenti civili, validi e preparati ma soprattutto dotati

G. Fiorentino (Ed) MoodleMoot Italia 2012 - Livorno 2012 ISBN 978-88-907493-0-8

di un vasto patrimonio di esperienza e conoscenza dellambiente militare, con particolare riferimento alla Scuola Sottufficiali di Taranto. Sono state erogati tutta una serie di elementi (es. cenni sulle teorie di Ausubel e Skinner, lo schema di Gagn, la tassonomia di Bloom, gli obiettivi didattici di Mager) [Mariscuola Taranto, 1], integrati da elementi di comunicazione e leadership, che hanno consentito allistruttore di creare, gestire ed analizzare (in modo basico) i risultati di un corso. Al termine della frequenza e superata la prevista serie di esami, il soggetto classificato idoneo ha conseguito labilitazione allinsegnamento in qualit di istruttore. 2 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

In ottemperanza a quanto stabilito dal progetto DIONE (Ispettorato Scuole direttive 2011 e 2012), la formazione a distanza deve conseguire i seguenti obiettivi: assicurare ed elevare la formazione e le competenze del personale velocizzare il passaggio e lintegrazione alla FAD (Formazione A Distanza) impiegare mezzi, strumenti e personale interno allorganizzazione (in-sourcing) creare e gestire ununica banca dati di contenuti (SCORM = Sharable Contenent Object Reference Model) assicurare linteroperabilit ed il riutilizzo dei contenuti (SCORM) tra FF.AA., Enti ed Organizzazioni.

2.1

Analisi sul macro-progetto di FAD


non tutti i corsi possono essere erogati in modalit e-learning, in quanto le attivit professionali consistono in un elevato esercizio di attivit pratiche (motori, generatori, impianti elettrici industriali, cucine, servizi di mensa, bar, ecc.); una parte significativa dei contenuti inseriti in determinate tipologie di corsi non erogabile via elearning a causa delle informazioni classificate (notizie tutelate dal segreto di stato) ivi contenute; nonostante i primi due punti, il numero dei corsi rimanenti atti al passaggio/trasformazione in FAD sono quantitativamente e qualitativamente significativi e, pertanto, necessitano di una struttura organizzativa di supporto e di docenti qualificati, in numero sufficientemente adeguato a sostenere il progetto ed il carico lavorativo; la caratteristica diffusione a macchia di leopardo delle competenze TIC (Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione) in possesso del personale (in special modo docente) rende difficoltoso segnare il punto iniziale sul quale costruire e creare una classe di docenti capaci di sostenere la FAD; a tutto il personale docente, attualmente designato ai corsi in presenza, occorre comunque somministrare un corso ad hoc, ad integrazione dei metodi gi acquisiti per la conduzione dei corsi daula (presenza), che gli consenta di operare in ambito e-learning, secondo il criterio di una curva dolce di apprendimento [8].

Dalle valutazioni preventive effettuate dal nucleo SISDTA, emerso che: -

2.2

Sviluppo del macro-progetto di FAD

In esito alle considerazioni sopra esposte, il SISDTA (Sistema Informativo per il Supporto alla Didattica di Taranto) ha ritenuto opportuno di: suddividere gli obiettivi in breve, medio e lungo periodo, dando massima priorit al rapido ingresso della FAD e posponendo nel medio/lungo periodo gli interventi di affinamento (revisione e potenziamento) dei contenuti e delle tecnologie; creare una struttura organizzativa ibrida (rispetto alla classica organizzazione di FAD), piccola, modulare e flessibile, con una linea gerarchica quanto pi orizzontale possibile, incentrata sul minor numero di nuove figure professionali;

MoodleMoot Italia 2012

sovrapporre, per quanto possibile, la linea di impiego (catena di comando) della FAD alla linea di impiego tradizionale, con lo scopo di mantenere gli attuali soggetti (istruttori e capi dipartimento) nelle responsabilit a loro assegnate dal sistema tradizionale; assegnare allInstructional Designer dIstituto dei compiti di: coordinamento, analisi, valutazione, consulenza e progettazione di template [Battistini et al - 3] con i docenti interessati alla FAD; strutturare la piattaforma LMS di Moodle, nellottica di una multidisciplinariet di strumenti, strategie e metodologie disponibili (WBL, Web Based Learning orientate allistruzione curriculare); WBT (Web Based Training, orientate allo scaffolding); filtrare ed assegnare ad ogni tipologia di corso in presenza idoneo al transito/supporto FAD, la relativa forma e modalit di erogazione; formare gli istruttori deputati alla FAD, sulla base di un corso in presenza supportato da una forma marginale di e-learning, per un totale di 64 periodi (50 ore), suddiviso in 2 moduli (entrambi per argomento); replicare, come primo passo di avvicinamento alla FAD, i corsi tradizionali sui corsi a distanza; avviare quanto prima in regime di FAD, tutti i corsi erogabili (sia dal punto di vista normativo, che didattico e dei contenuti) privilegiando le forme marginali (marginal) e miste (blended), con il fine di far acquisire allistruttore una minima esperienza capace di sostenere successivamente la forma di FAD pura (pure e-learning) ; potenziare, gli aspetti positivi della FAD puntando ad una maggiore efficacia della comunicazione e dei contenuti, agevolando laddove possibile lingresso di forme di apprendimento improntate al costruttivismo; incentivare luso di dispostivi personali ed in genere dei notebook, attraverso la realizzazione di una capillare rete di campus, al fine di promuovere su vasta scala lutilizzo di TIC, specie quelle destinate alla comunicazione e ricerca di materiali (mail, forum, navigazione); creare e mantenere (appena si riscontreranno le condizioni minime) una comunit informale di apprendimento (e-collaboration), possibilmente aperta verso lesterno, tra istruttori in modo da garantire, da un lato laccrescimento delle competenze in merito a Moodle ed agli authoring tool in uso presso lIstituto e dallaltro, una forma parallela allHelp desk, di supporto/aiuto, prestato dalla comunit in merito alla risoluzione di problematiche non supportate dalle FAQ (Frequently Asked Question); eliminare (per quanto possibile), attraverso limpiego della piattaforma SISDTA: la duplicazione dei contenuti; il consumo di supporti di massa, di carta e materiale di cancelleria; le spese derivanti dai consumi passivi (toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti, costi di smaltimento rifiuti speciali, ecc.); la veicolazione di contenuti su supporti fisici, fonti naturali di infezioni ai computer, intensificando ed ottimizzando con ci luso della rete; avviare (obiettivo a medio termine) una sperimentazione di e-learning in forma pura (100% a distanza), da destinare sia in chiave propedeutica al personale in arrivo, che al Long Life Learning (Formazione Continua a Distanza); strutturare la piattaforma LMS in modo da assicurare la centralizzazione, scambio e riutilizzazione di SCORM o corsi.

2.3

Considerazioni sul macro-progetto di FAD

Non potendo contare sullesternalizzazione del progetto (out-sourcing) presso ditte private, sia a causa degli elevati costi, sia per il tempo necessario allo sviluppo del modello, compresi i fattori potenzialmente ostativi [Ballor, 4], si optato su una struttura interna (in regime di in-sourcing) che in pratica, a fronte di tempi di sviluppo ed erogazione rapida, fornisca un pi basso valore (qualit) di contenuti e tecnologie, a costi irrisori. Il triangolo fattoriale, immaginato e spiegato dallAmmiraglio Bettini [5] stato usato in chiave di macro-progettazione al fine di rendere rapida lintroduzione della FAD; compatibile e sostenibile almeno nel primo biennio (obiettivo a breve termine). Successivamente si sposter il baricentro portando il fattore contenuti (obiettivo a medio termine) e tecnologie (obiettivo a lungo termine) ad un livello pi equilibrato.
MoodleMoot Italia 2012 3

Al fine di rendere attuabile lesercizio del fattore tempo tutti i corsi, anche quelli di tipo tradizionale o strategico, saranno prodotti in regime di rapid e-learning, partendo dalla trasformazione (seppure revisionata secondo i canoni di FAD) dei contenuti creati in formato PPT (Power Point) in SCORM o in singoli LO da appositi authoring tool (siano essi di origine commerciale che open source), integrati alloccorrenza, da strumenti di conversione documenti in formato pdf e screencast (cattura schermo) che sappiano operare anche da simulatori. Video o audio lezioni potranno comunque essere inseriti nei corsi, in funzione delle conoscenze gi acquisite dagli istruttori. In ogni caso, specie sui corsi tradizionali e strategici (ossia di lunga durata), in attesa di ricevere le direttive ed i fondi, da parte delle Autorit Centrali, necessari allacquisizione di authoring tool di alto spessore (e conseguente spesa), previsto al momento il ricorso prevalente allutilizzo dei moduli forniti da Moodle, per quanto concerne i Quiz, Sondaggi e Questionari. Tale scelta implica la rinuncia, nellimmediato, a quella forma di interoperabilit derivante dallutilizzo intensivo degli SCORM (obiettivo a lungo termine). Allo scopo di evitare linsorgenza di fenomeni dovuti: alliper-contenutismo (eccesso di contenuti rispetto agli obiettivi di un corso e-learning); iper controllismo (eccesso di controllo sulle attivit e sul discente) [Jimenz, citato da Ballor - 6], stato assegnato il compito allinstructional designer distituto di provvedere ad analizzare e coordinare gli interventi che si rendano necessari al fine di ristabilire le condizioni ottimali. Lazione si estender anche nei confronti di quei contenuti segnalati dai capi dipartimento a rischio di rapid spazzatura (di veloce produzione ma, al tempo stesso, vuoti di contenuto) [Bersin citato da Ballor - 7]. 2.4

Sviluppo della struttura organizzativa del SISDTA

In considerazione della ristrettezza dei fondi, mezzi e figure professionali attualmente disponibili, si optato per una struttura piccola, agile, flessibile e modulare capace di proiettarsi ed espandersi con rapidit, in funzione del verificarsi di determinate condizioni. Il sistema attuale si basa sulle seguenti figure: Project Manager (Senior): Ufficiale superiore con funzioni di Responsabile del SISDTA. Rappresenta lanello di congiunzione tra la Direzione Studi (area decisionale) ed il Nucleo SISDTA (area operativa), traduce le linee di indirizzo politiche in piani di attuazione pratica. Project Manager (Junior): Ufficiale inferiore con funzioni di Vice Responsabile del SISDTA. E a capo del nucleo operativo ed ha alle sue dipendenze le figure chiavi interne al SISDTA (amministratore e instructional designer). Rappresenta lelemento di raccordo e mediazione in seno allarea operativa; supervisiona, analizza, sviluppa e coordina progetti, direttive e procedure dordine generale sui corsi. Ha una diretta influenza (area FAD) sugli Istruttori dei vari Dipartimenti che partecipano alla formazione a distanza. E deputato alla valutazione (sostenibilit, costi, benefici) dei corsi in compartecipazione con linstructional design distituto; Administrator: Sottufficiale (o Ufficiale) dotato di ottime competenze/conoscenze TIC in relazione al sistema operativo impiegato (Linux oltre, ovviamente, al Windows); conoscenze basiche dei linguaggi in campo PHP, SQL, HTML/CSS; buone conoscenze della piattaforma Moodle, sul controllo e gestione degli accessi/intrusioni via cavo e WIFI; conoscenze di lingue straniere (almeno Inglese e di livello 2 o superiore) ; Instructional designer distituto: Sottufficiale (o Ufficiale) dotato di competenze/conoscenze ovvero di expertise, sia in campo TIC che in chiave metodologico-didattica, atte ad analizzare, progettare, sviluppare, implementare e valutare i corsi erogati in FAD, ed orientare / coordinare / assistere / supportare gli istruttori che creano i propri corsi e-learning. In particolare sviluppa template e tutorial standardizzati ed armonizzati secondo i canoni della FAD, fornisce consulenza e supporta nei casi limite on-site listruttore. E anche il formatore dei nuovi docenti e ne garantisce la formazione e laggiornamento. Conoscitore di lingue straniere (almeno Inglese, livello 2 o superiore); Docente con funzioni di Subject Matter Expert, Instructional Designer e Contenent Manager (a livello di corso): Sottufficiale (o Ufficiale) istruttore (o insegnante se Ufficiale), responsabile del corso assegnato, che progetta e sviluppa il proprio piano in ambito FAD. Impiega il Rapid Elearning per la produzione di LO (Learning Object). Riceve le direttive dal Project Manager Junior e dallInstructional Designer dIstituto per quanto concerne gli aspetti operativi. Effettua sistematicamente unanalisi ed una valutazione ricorsiva sui contenuti e, coadiuvato
4

MoodleMoot Italia 2012

dallInstructional Designer dIstituto, procede allanalisi e valutazione finale del corso assegnatogli. Si avvale di tutor, qualora disponibili; Tutor (eventuale): Sottufficiale istruttore non titolare di corso. Supporta lazione didattica a distanza per il corso (o i corsi) assegnati. Riceve direttive dal Docente e pone in atto i compiti di assistenza e supporto (scaffolding, coaching incluso). LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Nel SISDTA listruttore rappresenta il punto nevralgico dellorganizzazione, essendo innanzitutto un docente esperto della materia (SME) dotato, in aggiunta, di conoscenze/competenze didattiche. Attraverso il piano studi, analizza, progetta e costruisce il proprio corso; lo eroga e ne valuta costantemente (analisi ricorsiva) i contenuti ed i risultati. Per formare un istruttore 2.0, si devono innanzitutto chiarire quali saranno le sue responsabilit ed i suoi compiti nel contesto della FAD. Per farlo, siamo partiti da unanalisi dei bisogni e da un sondaggio effettuato su un campione di candidati. 3.1 A. B. C.

Analisi sul corso formatori


Contesto (e relativi risultati) Et degli studenti: 44 anni (media); quantit di istruttori da formare: 120 (compreso il personale civile convenzionato); grado di preparazione culturale: Medio Medio/Alto (Diplomati - Laureati); grado di competenze TIC dichiarato: Adeguato (con riserva di accertamento); disponibilit al lavoro di gruppo: Media (con riserva di accertamento); motivazione e inclinazione ad apprendere/aggiornarsi: Buona (con riserva di accertamento); mezzi e strumenti disponibili per lo svolgimento del corso presso lIstituto: Ottimi; tempi e modalit secondo le quali dovrebbe avvenire lerogazione: 3 mesi (media); ambiente nel quale si dovrebbe svolgere il corso: in presenza (Molto favorevoli); a distanza (poco favorevoli, specie in ore extralavorative); Bisogni dei learner (istruttori da formare) Nozioni di metodologia didattica che non stravolgano il paradigma tradizionale; possibilit di riutilizzare i contenuti sotto forma di LO, gi erogati nei corsi in presenza; facilit di utilizzo di applicativi volti alla produzione di LO; facilit di comprensione delle nuove nozioni (fatti, concetti, principi, modelli e processi); facilit di utilizzo pratico della piattaforma; tempi di passaggio al nuovo sistema calibrati secondo le potenzialit del singolo istruttore; supporto ed assistenza costante; necessit di consultare /accedere a manuali, tutorial, simulazioni; Rilievi negativi riscontrati in fase di analisi (sondaggio) ed osservazione dei candidati Avversione a qualsiasi ipotetica valutazione effettuabile da parte degli studenti; Scarsa propensione ad impiegare una comunicazione aperta e costruttiva (in FAD); Scarsa volont di impiegare dispositivi personali; Serie difficolt di collegamento alla piattaforma internet dai rispettivi uffici (collegamenti con dispositivi di servizio); Scarsa propensione a collegarsi in orari extra lavorativi;
5

MoodleMoot Italia 2012

Scarsa propensione alluso di strumenti Web 2.0; Moderato deficit nelle conoscenze ed impiego di TIC necessarie alla produzione di LO;

4. OBIETTIVI DEL CORSO DI FORMAZIONE DEI FORMATORI Il nodo principale rappresentato dallassicurare agli istruttori la continuit delle attuali prerogative derivanti dal corso tradizionale. Ci consentir al nuovo istruttore di mantenere quella autonomia e la rapidit di intervento, necessaria al conseguimento dei propri scopi (riferiti al suo corso). Nella fase di macro-progettazione della FAD, il SISDTA ha cercato di ridurre per quanto possibile lingresso di nuove figure. Lintento quello di replicare / ricalcare lorganizzazione tradizionale in modo da non creare due distinte linee di impiego, che spesso si traducono in due opposte vision che rallentano lopera di progettazione, sviluppo e implementazione, ostacolandosi reciprocamente. In funzione dellanalisi condotta sui candidati, si rende necessario far acquisire al nuovo istruttore delle precise e fondamentali conoscenze: su Moodle; sui contenuti; sulle modalit di creazione di LO centrati sul Rapid e-Learning; sulla comunicazione. Lo scopo di consentire appena possibile, ed in forma basica - lo start up dei corsi assegnati. Sul versante dellinstructional system design, si ritenuto opportuno di non intervenire pesantemente su ogni corso con azioni ricorsive e sistematiche di analisi e valutazione. Del resto, ogni docente ha gi le competenze metodologico-didattiche in campo tradizionale, perci si tratta solo di affinarle, ovvero di ri-adattarle in chiave e-learning. E prevista unanalisi (A.D.D.I.E., Analysis, Design, Developement, Implementation, Evaluation) da parte dellinstructional designer, alla fine di ogni corso finalizzata a valutarne (in concorso con il docente) le performance e, nelleventualit, a suggerirne le azioni correttive. Per questa serie di motivi, confortati peraltro dallandamento effettivo su cui si muove la docenza civile nel contesto delle-learning (osservando le dinamiche di varie community, moodle inclusa), si optato di assegnare allistruttore quei ruoli chiave che, normalmente, dovrebbero essere profili professionali ben separati. Sono sufficienti queste azioni a creare la figura dellistruttore 2.0? La comunicazione, sia essa rappresentata da un semplice feed-back o qualcosa di pi complesso, ritenuta ancora oggi (specie dalle vecchie generazioni di docenti) una qualit, piuttosto che un requisito fondamentale. E considerata, una dote caratteriale non modificabile e non negoziabile. Tuttavia, essa rappresenta il veicolo fondamentale nella costruzione delle conoscenze. Il Web 2.0 vive di comunicazione sincrona e asincrona. Si spesso avuto modo di notare, durante questo biennio, che limportanza della comunicazione un fattore modestamente avvertito (in ambito FAD) dai docenti. Oltre ai fattori soggettivi, si ritiene che la formalit dovuta allambiente militare (in osservanza alle norme) limita luso didattico estensivo, aperto e costruttivo dello strumento. Tuttavia, senza una valida ed efficace comunicazione, qualsiasi docente alle prese con un corso puro di e-learning (100% a distanza) destinato ad incontrare severe difficolt, che nel migliore dei casi limiteranno fortemente le performance dei discenti e del corso. Moodle, come altre piattaforme LMS, impiega la comunicazione (nelle pi svariate forme) in quanto essa rappresenta il collante (il cardine) sul quale poggia qualsiasi ambiente di apprendimento: la comunicazione pu essere dosata (ridotta o allargata nei mezzi, nelle forme e modalit) ma costituisce sempre un requisito fondamentale, che: non deve mancare in assoluto (non pu essere ripudiata); deve essere rapida, costante e coinvolgente; deve essere capillare (estesa a tutte le possibili forme di attivit e risorse); deve essere esaustiva (chiara, sintetica e convincente); deve essere educata, codificata (accettata e comprensibile da tutti i soggetti) e regolamentata (osservanza alla netetiquette). La comunicazione, se efficacemente impiegata, contribuisce in maniera inequivocabile ad innalzare le competenze di ogni singolo interlocutore, sia esso rappresentato dallo studente che dallinsegnante. Se i docenti (e lorganizzazione nel suo complesso) capiranno il ruolo essenziale che svolge questo strumento e sapranno impiegarla con profitto, allora il progetto non solo si stabilizzer ma tender a progredire. Aprire alla dimensione comunicativa significa anche creare nuovi spazi virtuali (comunit di apprendimento informali), che aumentino esponenzialmente le capacit di apprendere nuove conoscenze e contribuiscano precipuamente a consolidare il leconomia della conoscenza dellintera
MoodleMoot Italia 2012 6

organizzazione. Il vantaggio indiscutibile, seppure limitato a taluni argomenti professionali realmente trattabili sulla rete internet. Quali sono i compiti che dovr affrontare un istruttore 2.0? Per quanto concerne il sapere: rievocare, rappresentare, interpretare, stabilire le diverse forme di FAD; applicare le conseguenti regole; organizzare e sviluppare il progetto del proprio corso; analizzare, identificare e riconoscere i contenuti da modificare; proporre, formulare, produrre i contenuti in ordine alle strategie metodologico-didattiche prescelte; misurare, valutare, considerare, decidere le correzioni da apportare; misurare, valutare, considerare i risultati prodotti dal corso.

Dal punto di vista delle TIC, listruttore deve saper fare: 1 Modulo (totale 32 periodi, su 4 incontri settimanali da 2 periodi ciascuno): riconoscere, identificare ed azionare i comandi fondamentali per operare sulla piattaforma Moodle (conoscenza del blocco amministratore, partecipanti, calendario, forum, attiva modifica, icone di stato); definire / strutturare, la tipologia e caratteristica del proprio corso da creare, in ordine alle direttive ricevute; popolare il proprio corso in regime di FAD sulla piattaforma Moodle, attingendo le risorse ed attivit dal corso in presenza; convertire gli LO (Learning Object) provenienti dal corso in presenza, in formati (swf, flv, pdf), utilizzando gli appositi authoring tool, in regime di Rapid e-Learning, messi a disposizione dallistituto; impiegare le funzioni primarie di Moodle relative allinserimento di risorse (swf, flv, html, pdf, doc, ppt, xls); impiegare le risorse quiz, lezioni, glossario e wiki di Moodle; produrre nuovi LO sulla base dei template forniti dallInstructional designer, secondo le regole della FAD e comunque in osservanza alle disposizioni da esso suggerite; impiegare i mezzi di comunicazione fondamentali rappresentati da forum e messaggi (mail) di moodle (strumenti asincroni); utilizzare i mezzi di feed-back disponibili sulle attivit e risorse di moodle; utilizzare i mezzi di comunicazione sincrona (on line), abilitando (se del caso) quelli che ritiene opportuni per il perseguimento dei propri obiettivi; riconoscere ed utilizzare il registro di valutazione; utilizzare lattivit di monitoraggio degli studenti.

2 Modulo (totale 32 periodi, su 4 incontri settimanali da 2 periodi ciascuno): impiegare il modulo dei sondaggi e questionari ed analizzarne a livello basico i risultati; impiegare lo strumento di consegna elaborati in modalit singola e multipla; affinare / potenziare il proprio corso attraverso linserzione di entry test, questionari, sondaggi; affinare / rimodulare i vecchi LO riconvertendoli ex novo secondo i template; creare, produrre banchi di domande personalizzati, tutoriali, simulazioni, video/audio lezioni; impiegare glossari, workshop e database in funzione della strategia prescelta; creare lezioni con diramazioni (storyboard) con il modulo di Moodle; impiegare il registro di valutazione (in forma avanzata);
7

MoodleMoot Italia 2012

analizzare e valutare i test dal punto di vista statistico.

5. LA STRATEGIA In campo metodologico-didattico, i nuovi concetti non sostituiscono o alterano in modo significativo le basi delle conoscenze gi acquisite in precedenza, quanto piuttosto si integrano su di esse per incrementarne lefficacia. Allistruttore richiesto di rielaborare queste conoscenze adeguandole alla nuova realt. Come ben noto per, la formazione di un adulto ben lungi dallessere semplice. Et, esperienza ed altri fattori ambientali (ben presenti e pregnanti in questo caso), giocano decisamente a sfavore. Ladulto tendenzialmente pone in atto delle difese che talvolta sfociano in conclamate disaffezioni per il senso del nuovo. Lesperienza finora racconta che, se lindividuo sostenuto da una buona motivazione ed il corso tende pi allaspetto pratico che teorico, supportato da costanti azioni di scaffolding e coaching, che lo rendano, autonomo e sicuro (fiducioso) di se stesso, i risultati non tardano ad arrivare. Il sapersi destreggiare aumenta il senso di autostima che pone a sua volta le basi per acquisire nuove competenze. Come efficacemente esposto da Renzi [8], fin dal 2006, la strategia dei piccoli passi (curva dolce di apprendimento) a fronte di un carico lavorativo inizialmente oneroso, permette al neo istruttore di affrontare il nuovo percorso in funzione delle proprie potenzialit, aumentando gradatamente le competenze con il progredire dellesperienza maturata (acquisizione, stabilizzazione, padronanza, progressione). Lutilizzo del corso di formazione per gli istruttori in regime di presenza + supporto assolutamente necessario al neo istruttore, poich con esso acquisisce quella conoscenza, familiarit ed una minima esperienza sui tre fronti salienti della FAD dettati da Moodle, dal Rapid e-learning e dalla comunicazione. Per fare in modo che un istruttore tradizionale conosca realmente la portata e le dinamiche che muovono lapprendimento veicolato dalla FAD nonch lefficacia di tali azioni, necessario fargli comprendere (per via pratica) lestrema importanza che riveste la comunicazione. Con lacquisizione dellesperienza maturata in regime di FAD a supporto (marginale), ci saranno pi possibilit di riuscire a gestire / sostenere un corso in regime di FAD pura. Per favorire lapprendimento il formatore dovr di conseguenza: Facilitare, attraverso un iniziale regime daula (presenza) il processo di feed-back primario che consenta al neo istruttore di sentirsi a proprio agio. stimolare (in regime di presenza + LIM) la partecipazione della classe al dibattito, discussione dei contenuti proposti in FAD, per innescare nel singolo soggetto laspetto meta cognitivo (riflessione, autoregolazione); chiarire (in presenza + LIM) dubbi e critiche iniziali; indicare (in presenza + LIM) gli obiettivi, i diritti ed i doveri (formula di contratto con i learner); mostrare la piattaforma, il corso e gli argomenti da trattare (laboratorio + LIM); spiegare largomento in via di trattazione e passare subito allaspetto pratico (laboratorio); mostrare per vie pratiche (laboratorio) la reale portata/effetto degli aspetti social e limportanza dei feed-back, operando una sistematica lenta ma progressiva azione di sollecitazione (il formatore simula uno studente tipo). Questa continua azione verr calibrata sui tempi di ciascun nuovo istruttore; effettuare (laboratorio + FAD) una serie di sondaggi nellarco del corso e sulla base di questi, ovvero dei feed-back ricevuti e dei risultati ottenuti, procedere ad una sistematica opera di analisi e calibrazione dei contenuti, in maniera da rendere i soggetti test evaluator, forzandoli (implicitamente) al feed-back; impiegare lo scaffolding ed il coaching durante le sessioni di laboratorio, sulle lezioni oggetto del giorno; creare e rendere disponibile un corso pilota per ogni singolo neo istruttore; richiedere alla classe di progettare un proprio corso pilota;
8

MoodleMoot Italia 2012

disporre alla classe di popolare il proprio corso pilota attraverso linserimento di attivit e risorse (a difficolt incrementale); monitorare landamento delle attivit testando, in qualit di studente, le risorse e rilasciando un feed-back; presenziare regolarmente il SISDTA in orari stabiliti (FAD); fornire tutoriali, assistenza e feed-back alla classe in un tempo max di 12 ore; incrementare gradualmente le sessioni di FAD; sollecitare la classe ad intervenire in sessioni di chat, videoconferenze (a distanza) impiegando come elemento aggregatore la discussione/dibattito di un tema particolarmente interessante; proporre, suggerire alla classe liscrizione, partecipazione alla comunit informale di apprendimento degli istruttori; proporsi (implicitamente) come valido modello.

5.1 Collaborare per crescere (e-collaboration) Nei precedenti paragrafi abbiamo fatto spesso riferimento allimportanza della comunicazione. Il punto nevralgico dove essa manifesta tutte le sue potenzialit dato dalla collaborazione / cooperazione. Sancassani , Brambilla, Marenghi e Menon, definiscono la e-collaboration come: << stile di chi sfrutta le opportunit offerte dal web per raggiungere obiettivi e risolvere problemi insieme ad altri colleghi . E il tratto distintivo di un nuovo modo di lavorare, studiare, gestire il tempo libero basato sul continuo scambio di ruoli tra emittente e ricevente consentito dalla rete>> [Sancassani et al - 9] La e-collaboration, nel contesto del corso formatori, un prezioso strumento per ottenere quel salto qualitativo capace di generare competenza. Attraverso la collaborazione in rete, possibile veicolare le conoscenze a beneficio di tutta la comunit. Il valore aggiunto della e-collaboration, dato proprio da una continua iterazione e capovolgimento di fronte: un singolo docente pu passare da uno stato passivo (chi richiede, ricerca uninformazione per la risoluzione di un dato problema) ad uno stato proattivo (chi partecipando attivamente, fornisce linformazione contribuendo, di fatto, ad arricchire le conoscenze di tutti). In questo modo si innesca il processo virtuoso: conoscenza che supporta la formazione, la quale abilita lapprendimento, linnovazione, che crea conoscenza. [Anselmi, 10] che favorisce

Per avviare una comunit di apprendimento informale necessario che il gruppo primario (i pi esperti) funga da magnete, attraendo attorno a se tutti i docenti che necessitano di aiuto. Con il trascorrere del tempo, i membri proattivi (in grado di fornire una risposta) cresceranno e, in funzione della disponibilit che intenderanno prestare, forniranno il supporto a tutti quei nuovi docenti in cerca di soluzioni a un dato problema. Lobiettivo (desiderabile) raggiunto quando i partecipanti alla comunit (vecchi o nuovi istruttori): saranno in grado di prestare la propria opera proattiva; quando un singolo istruttore capace di essere un attore passivo o attivo in funzione di ci che cerca o pu suggerire; quando le soluzioni ai problemi sono realmente utili; quando uno strumento, una procedura utilizzata in modo diverso da come era stata concepita originariamente; quando lintervento valorizzato dal gruppo primario (rinforzo positivo); ma soprattutto, quando la comunit viva, attiva e partecipe [Sancassani e al, op. citata - 9]. Gli attori proattivi, assumono implicitamente il ruolo di opinion leaders (agenti del cambiamento) [Khan - 11] cio di promotori della FAD. In questo senso, la strategia mirata ad attirare e coinvolgere tutti i restanti docenti, soprattutto, quelli pi restii al cambiamento. Per questo motivo si ritiene di vitale importanza che, (almeno) il primo gruppo di neo istruttori, sia scelto tra coloro che risultino ben preparati (dal punto di vista delle TIC) e, soprattutto, motivati ad introdursi nella FAD. Saranno loro, infatti, ad innescare e potenziare leffetto palla di neve [Sancassani et al - 12]. 6. CONCLUSIONI In attesa che siano realizzate e rese disponibili le strutture di networking (wireless) e stipula della convenzione con il nuovo provider (elevazione banda a 10-20 Megabit), si stanno conducendo test
MoodleMoot Italia 2012 9

pilota, su un campione di 10 istruttori dotati di differenti caratteristiche (et, competenze TIC, motivazioni). I risultati, al momento sono buoni (per quanto concerne lacquisizione di competenze minime sulla piattaforma) ma decisamente da migliorare sul piano della comunicazione. I risultati finali saranno oggetto di ulteriore analisi e valutazione: ci consentir di affinare i contenuti da inserire nel corso formatori (alfa test). Nel frattempo, dovrebbero pervenire allIstituto gli authoring tool commissionati gi posti in acquisto. Per quanto concerne la comunit informale di apprendimento, in attesa che si determinino le condizioni minime per lo start-up, le funzioni di supporto, ricerca e contributo, saranno per il momento instradate sulla community di moodle.org. Riferimenti bibliografici [1] [2] [3] Vilmo Di Pietro, Dario Liguori: Elementi di Metodologia dellIstruzione, 1999, Scuola Sottufficiali Marina Militare di Taranto; Paolo Renzi, MoodleMoot 2006, Alessandria, Moodle nellUniversit: Lesperienza di Roma La Sapienza; http://www.moodlemoot.it/file.php/5/documenti/presentazioni/renzi.pdf ; Giovanna Battistini, Alessandra Becci, Carla Falsetti, Tommaso Leo, Flavio Manganello, Sulmana Ramazzotti, Progettazione in Rapid e-Learning di contenuti didattici allinterno di un quadro unitario di Ateneo, Atti Didamatica 2009, http://www.services.economia.unitn.it/didamatica2009/Atti/lavori/battistini.pdf , pag.3; Fabio Ballor in Rapid e-Learning una strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici (in regime CC creative commons), http://www.slideshare.net/insegnalo/rapid-elearning8544666 ; Ammiraglio di Squadra Cristiano Bettini, Quale tecnologia per quale formazione: lattenzione allefficacia nelle scelte di supporto alla didattica per il futuro, 2011, Periodico: Rivista Marittima. Vol - Num.: n. 1/2, p. 32-40; Jimenez, 2005, citato da Fabio Ballor in Rapid e-Learning una strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici (in regime CC creative commons), http://www.slideshare.net/insegnalo/rapid-elearning-8544666 , pag.13; Bersin, 2004, citato da Fabio Ballor, Rapid e-Learning una strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici, http://www.slideshare.net/insegnalo/rapid-elearning-8544666 - pag.25; Paolo Renzi, MoodleMoot 2006, Alessandria, Moodle nellUniversit: Lesperienza di Roma La Sapienza; http://www.moodlemoot.it/file.php/5/documenti/presentazioni/renzi.pdf ; Sancassani, Brambilla, Marenghi, Menon, 2011, e-Collaboration. Il senso della rete, editore Apogeo; Anselmi Francesco Antonio,2008, Conoscenza formazione - apprendimento innovazione: il circolo virtuoso per lo sviluppo di sistemi produttivi del ventunesimo secolo, atti del XXIX conferenza italiana di scienze regionali (Bari), Progresso tecnico ed innovazione, http://www.inter-net.it/aisre/minisito/CD2008/cd_rom/Paper/Anselmi.pdf, pag.11; Khan Badrul H., 2004, e-Learning: progettazione e gestione; editore Erickson, pag.41; Sancassani, Brambilla, Marenghi, Menon, 2011, e-Collaboration. Il senso della rete, editore Apogeo.

[4]

[5]

[6]

[7]

[8] [9] [10]

[11] [12]

MoodleMoot Italia 2012

10

También podría gustarte