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Scienza Sacra e Geometria

Quel che rende problematico discorrere in modo accettabilmente serio di elementi della Dottrina Tradizionale (di elementi, cio, che non hanno le radici nel mondo moderno o nel progresso) non tanto la difficolt di acquisirne in anticipo una certa esperienza, quanto la difficolt di versare, poi, tale esperienza nei segni e nei suoni del linguaggio comune: un mezzo che di regola riesce a trasferire contenuti sottili nella stessa misura in cui una matita pu copiare un oggetto a quattro dimensioni su un foglio di carta. Le leggi che regolano il mondo del foglio, infatti, trasformeranno il nostro oggetto in una proiezione bidimensionale distorta di una proiezione tridimensionale, distorta della sua identit originaria: in unombra, dunque, che andr a disegnarsi sulle furbe retine delluomo moderno, come sulla parete di fondo dellinfelice caverna platonica. Se non fosse in qualche modo possibile superare limpasse, peraltro, dovremmo accontentarci di avere dei fatti sacri o tradizionali una conoscenza limitata. Tanto limitata, anzi, da eguagliare latto di fede cieca cui uno dei tanti falsi della storia potr un giorno spacciare unossidata caffettiera napoletana per il Santo Graal. Ma, se vero che nessuna protesi tecnologica potr mai aiutare luomo dellultima et a individuare con certezza, fra due sole pietre coeve, quella sulla quale ebbe a posare il capo Giacobbe, altrettanto vero, per fortuna, che un organo imponderabile proprio consente alluomo della Tradizione di stabilire, con laiuto di Dio, un filo diretto fra la Terra e il Cielo. Per tale via relativizzatosi in una data forma (un disegno, un oggetto, un essere animale, uno scritto o un evento), il messaggio tradizionale potr allora, in quanto espressione olografica di un assoluto, non solo essere decodificato e codificato nuovamente da chi ne possegga la Chiave, ma anche e soprattutto essere sperimentato da chiunque e a qualsiasi livello. Ponendosi, infatti, la struttura simbolica come MEZZO fra il sensibile e 3

lintelligibile e come RAPPORTATORE di questi stati, lascer di conseguenza fluire verso il Suolo tanta luce per quanta questultimo potr assorbirne naturalmente, e ci si pu credere che essa esegua calcolando attimo per attimo la capacit del vaso comunicante ovvero, in altre parole, misurando la Terra. Diviene cos comprensibile la ragione che induceva gli antichi maestri a riservare ai "Geometri laccesso alle scuole iniziatiche: non gli agrimensori comuni intendevano privilegiare, ma chi in qualche modo riusciva a raggiungere il tra della Terra e del Cielo, da sempre luogo geometrico dellUomo Universale. Pitagora, ad esempio, che viene tuttora ricordato ai giovani studenti esclusivamente per il Teorema e le tavole di Moltiplicazione, lungi dallessere soltanto un filosofo appassionato di matematica era, in pi, la forma vivente di un simbolo: n il suo nome era casuale, derivato, infatti, dalla Pitia delfica, n il culto pitagorico per Apollo delfico, divinit che costituisce lespressione somma della religiosit iperborea ed indoeuropea, n i rapporti con Aboris iperboreo, sacerdote apollineo, n la leggenda per cui sarebbe stato lo stesso Apollo a generare Pitagora, n il suo sigillo, il Pentalfa, che gi al superficiale livello di tracciato costituisce la miglior proiezione bidimensionale della miglior proiezione tridimensionale del triangolo a quattro dimensioni, una delle quali la chiave che pu liberare luomo dai ceppi del tempo. Evidenziamo, inoltre, come il simbolo del Pentagono Stellato lo si ritrovi sovrapposto al portale dingresso della misteriosa costruzione federiciana di Castel del Monte, dettando le proporzioni della costruzione: lanalogia, poi, tra la funzione di collegamento tra il Cielo e la Terra assegnata allintero edificio, per il continuo ripetersi di forme ottagonali, ed il significato armonico che presenta luomo-microcosmo di Agrippa di Nettesheim, alla nostra analisi non appare casuale. Con questo particolare tipo di Geometria i Pitagorici erano riusciti a restituire alle espressioni formali dei Numeri e dei Tracciati la dignit originaria, individuandone, con esattezza, la Funzione in funzione della Forma, quando non anche codificando nuovamente gli assoluti nelle strutture triadiche di cui avevano fatto perci oggetto di culto. Gli impegnativi qualificatori (Perfetto, Sublime, Sacro, Divino) che assegnavano ai loro triangoli trovano, allora, giustificazione nel fatto che, a precise propriet geometriche, ne corrispondevano altre, altrettanto precise e di livello decisamente non umano, che affioravano alla meditazione come potenzialit imprigionate nei lati negativi di questo mondo: vincoli che ci rendono illusoria una struttura composta di soli angoli, come pure lidea di poter disporre di tempo libero. Ricordiamo, inoltre, che il Triangolo Perfetto costruito con i lati di 3, 4 e 5 unit rispettivamente, e che fornisce soluzioni intere alla dimostrazione del Teorema, generando al tempo stesso un angolo Retto; quello detto Sublime, invece, ha la base pari alla parte minore del segmento, la cui sezione aurea la misura del cateto (proporzioni che ne fanno uno dei raggi del Pentalfa): entrambi sono schematizzazioni della Legge Ciclica, anche se a livelli differenti. Ricordiamo, ancora, che il Triangolo Sacro ha gli angoli alla base ricavati dalla bisezione dellangolo retto del vertice, e che esso la bisezione di un quadrato lungo una diagonale; quello detto Divino, invece, un particolare triangolo equilatero, che esprime, in via esclusiva, una triplicit in equilibrio, il Centrum in Trigono Centri della tradizione ermetica, espressione angolare dellUnit Primordiale, che va a definirsi nei suoi tre attributi di Luce, Calore ed Energia. Nel Trono del Triangolo Sacro, iconostasi perfetta della Manifestazione, va, quindi, a iscriversi, quaternizzando la propria essenza ternaria, lineffabilit del Triangolo Divino: ecco come la genesi di un Universo si condensa nella genesi geometrica di un Simbolo, la cui espressione numerica la Decade e il cui nome che pu pronunciarsi Tetraktys. Questo termine greco, talmente sacro ai Pitagorici da indurli a formulare su di esso il giuramento iniziatico, significa letteralmente Quadruplice Emanazione, e il termine sanscrito Ksitih, dal quale deriva direttamente ktys, avverte che il Nomenclatore intendeva individuare in questa struttura mistica anche una Dimora. Non possiamo non notare, a questo punto, come la voce della Tradizione parli sempre una stessa lingua. Emanazioni, Lettere, Numeri si trovano, infatti, nella Decade Pitagorica, nelle Sephiroth dellAlbero cabalistico e nelle Maqamat del Verbo nellesoterismo islamico: quattro Mondi sono condensati nella Tetraktys, quattro ne presuppone la Qabalah e ancora quattro lermeneutica spirituale coranica (twil). Nessuna figurazione simbolica si trover mai di Dio quale Essenza Assoluta. Egli linesprimibile Uno-Non-Uno della Matematica Sacra, lAin Soph dei 4

Mekubalim, la Divinit Nascosta nellalam al-Asrar, il Mondo dei Segreti che non possono essere rivelati: il Tao che, pur producendo lUno, continua a restare lOrigine che non unorigine. Ma il mistero del Tutto che sta dentro e fuori dellOpera Sua ci conduce al Triangolo, che non equilatero, pur avendo quattro elementi per lato, allAlbero della Vita, che ha le radici nei rami e i rami nelle radici, alla proiezione terrena di un Cubo Celeste (la Kba), tracciata dal Piede del Primo Uomo lungo i contorni di unombra. Ovunque, trascendendo i limiti del tempo storico, ci si trovi innanzi alla Tradizione, l si avvertir la Presenza di Dio, che, nonostante i coefficienti di stranezza delle strutture simboliche e lincredulit dei profani, da sempre fissa la sua pi grande Dimora (Bayt Allahilakbar) proprio nel Cuore degli uomini:Bisogna cercare il luogo da cui non c ritorno e rifugiarsi nel Purusha primordiale donde venuto limpulso originarioQuel luogo, n il sole, n la luna, n il fuoco lo rischiarano; quella la mia suprema dimora(Bhagavadgit, XV, 4 e 6). Questo cuore sottile, che ha, col muscolo pulsante cui dobbiamo la vita, profonde relazioni analogiche, conserva nel simbolo la sua classica forma, specie in quelle tradizioni come lIslam e il Cristianesimo nascente, nelle quali lAlchimia germogliata come nel pi fertile dei terreni; altrove esso , invece, pi semplicemente indicato da una forma triangolare. Il tema non ci consente di occuparci del Cuore simbolico al di l della sua configurazione geometrica, e questo ci porta intanto a notare che il triangolo equilatero (che col vertice in alto ne lespressione assiale superiore e col vertice in basso quella inferiore) una delle figure pi ricorrenti nel simbolismo sacro. Ci non vuol dire che uno stesso simbolo coagula funzioni diverse o addirittura antitetiche, ma, pi profondamente, che tutte queste funzioni sono riconducibili ad ununica funzione assiale archetipa, che , poi, quella espressa dallEquiangolo Divino. Ren Gunon, che il passaggio obbligato per chi voglia dedicarsi a ricerche di questo tipo, nota giustamente quali rapporti stretti vi siano tra il Cuore e la Coppa sacrificale, i cui simboli 5

geometrici coincidono, peraltro, nel modo gi visto. Nel medesimo contesto il tradizionalista francese riferisce che, nelle rivelazioni simboliche fatte a Marie de Vallees, sono menzionate una tavola rotonda di diaspro che rappresenta il Cuore di Nostro Signore e la Sorgente Quaternaria di un giardino (lEden) che il S.Sacramento dellaltare; pi avanti, nota ancora la curiosa complementariet esistente nelle tradizioni antiche fra il simbolo assiale della Lancia e quello della Coppa: si ricordi, tra laltro, come il Santo Graal fosse una coppa che raccolse il sangue e lacqua, che fuoriuscirono dalla ferita al fianco del Cristo, procurata dal centurione Longino (dal greco logk o dal latino lancea, appunto lancia!) e come tale episodio abbia una stretta relazione con la rugiada emanata dallAlbero della Vita. Va notato, intanto, che questi rapporti si ritrovano stranamente in una delle pi comuni pratiche augurali del mondo: quella degli innamorati che, dopo aver tracciato un cuore con le proprie iniziali, lo trapassano con una freccia. Una sciocca superstizione? In materia di simboli nulla mai veramente banale od occasionale, e molte superstizioni spesso costituiscono lirriconoscibile affioramento di unantica Scienza, che si andata perdendo lungo la strada diabolica del progresso. Il profondo simbolismo che unisce la Lancia alla Coppa (incommensurabile con la moderna visione delle cose) , invece, drammaticamente riconoscibile negli eventi che, duemila anni or sono, restaurarono il Regno nel Luogo del Cranio. Evitando tutte le molteplici altre implicazioni simboliche di tali accadimenti, ci importa in questa sede evidenziare soltanto che, quando una Quaternit Mobile (che non un camion!) penetra in una Decade, vi si fissa in una nuova forma, nella quale entrambe le precedenti si annullano. Loperazione, le cui microanalogie appaiono evidenti, costruisce geometricamente limmagine tanto caratteristica del cuore. Capovolta, tale immagine mostrer lAlfa sopra lOmega: in maiuscolo la prima e in minuscolo il secondo, come prescrive la Tradizione e come appare nel monogramma del Cristo, che unisce ciclicamente linizio del Mondo del Cielo alla fine del Mondo della Terra. Queste parole, o meglio termini, Cielo e Terra, indicano, sempre, nei testi tradizionali, due precise modalit desistenza: Tutto nel mondo dice lo Zohar diviso in due parti, in cui luna visibile e laltra invisibile. Ci che visibile non che il riflesso di ci che invisibile: il Cielo ha prodotto la Terra, che ne la parte visibile (Zohar I, 39b). Bisogna notare, ora, che i processi di discesa dellEnergia Luminosa avvengono sempre attraverso un piano di divisione fra i due anzidetti stati: uno specchio dacqua, come lo si definisce, che se per un verso assolve ad una precisa funzione rigeneratrice, per un altro verso costituisce lindispensabile mezzo per giungere a nuove modalit desistenza, che sono Terra per le precedenti e Cielo per le successive. Senza questo specchio, grazie al quale viene palesato il senso dellanalogia, determinando unapplicazione che deve essere necessariamente inversa, n la Terra potrebbe essere limmagine speculare del Cielo, n gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi(Matteo, XX, 16), rappresentando ci che pi grande nellordine metafisico come piccolo nellordine della manifestazione:Colui che fra voi pi piccolo, quello il pi grande(Luca, IX, 48). Esaminando i 64 esagrammi dellI-Ching nella classica disposizione in quadrato, ad esempio, potremo verificare che, rispetto al piano di riflessione centrale, lesagramma Kun che il primo yin, non ha riscontro nellesagramma opposto, bens in quello riflesso, Chien, che lultimo yang. In uno stadio cosmogonico precedente, la Geometria Sacra traccia la riflessione del triangolo rettangolo-isoscele nella sua ipotenusa, a formare il Primo Quadrato: quello che, prima di cadere di 45 gradi nella stabilizzazione della materia, aveva le modalit riflesse del Cielo e della Terra contigue nei due angoli orizzontali (bisecati dallo specchio) e opposte nei due verticali, enantiomorfi soltanto nella sostanza. Proprio la caduta di unottava ha imprigionato luomo nella gravit materiale: il modo geometrico per liberarsi quello di ruotare di 45 gradi al contrario, intorno al Centro e di eseguire poi lOperazione del Cuore. Il Segreto sta, ancora una volta, in una Riflessione, come un anonimo sufi: Il

Profeta, ogni volta che ne ha bisogno, gira lo Specchio della sua anima verso il Mondo

Santo e ne riceve la Conoscenza e la Vera Realt.

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