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venerd 30 novembre h 20.30 domenica 2 dicembre h 15.

30 PalaBassano - Bassano del Grappa (VI)

NABUCCO
di Giuseppe Verdi
Dramma lirico in quattro parti di Temistocle Solera

Personaggi ed interpreti

NABUCCO re di Babilonia Carlos Almaguer ISMAELE nipote di Sedecia re di Gerusalemme Armaldo Kllogjeri ZACCARIA gran pontefice degli Ebrei Ernesto Morillo ABIGAILLE schiava, creduta figlia primogenita di Nabucco Sorina Monteanu FENENA figlia di Nabucco Romina Tommasoni IL GRAN SACERDOTE di Belo in definizione ABDALLO vecchio ufficiale del re di Babilonia Massimiliano Chiarolla ANNA sorella di Zaccaria Silvia Celadin

Maestro concertatore e direttore Antonio Pirolli Regia scene e costumi Stefano Poda

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE


Nuova produzione Li.Ve.: Comune di Bassano del Grappa/Opera Festival, Comune di Padova, Comune di Rovigo/Teatro Sociale

NABUCCO di Giuseppe Verdi


Opera manifesto del nostro risorgimento, capace di tradurre in musica lo spirito nazionale nel senso pi nobile del termine, Nabucco definisce un modo nuovo di intendere il teatro lirico italiano, pi attento alle espressioni individuali, ai grandi quadri e alla storia del passato come strumento per indagare e comprendere meglio le proprie origini. Verdi impone cos un modello culturale capace di forgiare generazioni di musicisti e di cittadini. E questa la grandezza di una partitura che mostra ancora ai nostri giorni unincredibile attualit. NellOttocento tra le varie forme di musica il melodramma era senzaltro quella che pi godeva del favore del pubblico e suscitava un grande interesse, sia nelle persone semplici che negli intellettuali e negli aristocratici. La rappresentazione di unopera era allora un evento di straordinario interesse. Per effetto della sua natura che mette insieme lo spettacolo scenico, la musica e lintreccio narrativo spesso commovente, essa costituiva unoccasione unica capace di suscitare vero impeto in unepoca in cui le possibilit di intrattenimento non erano molte. Per questo molti guardavano al melodramma come a uno dei mezzi pi efficaci per far conoscere le nuove idee di libert, di indipendenza e di amor di patria. Composta nel 1843, la splendida e sanguigna composizione verdiana mette in luce tutte le qualit di un giovanissimo maestro tornato a riaffacciarsi alla Scala di Milano dopo due insuccessi consecutivi. Per motivi non ancora indagati dalla critica musicale, Nabucco, su libretto di Temistocle Solera, pass indenne la pur arcigna censura (non bisogna infatti dimenticare che il Lombardo Veneto era ai tempi ancora sotto dominio austriaco). La storia, che si ispira ai dolori della cattivit assiro-babilonese del popolo ebraico secondo la narrazione biblica, in realt un ideale mix tra vicende private e pubblici scontri, tra massimi sistemi politici e dolori individuali. Sicuramente alla censura il possibile processo di immedesimazione tra il popolo italiano oppresso e quello ebraico in cattivit deve essere totalmente sfuggito. Fin dalla prima esecuzione il pubblico lombardo aveva per colto in pieno quanto era risultato chiaro allo stesso Giuseppe Verdi nel momento in cui inizi a musicarne il libretto. Il maestro, infatti, racconta di essere restato stregato dalla fierezza del popolo ebraico e, al tempo stesso, dallattualit del tema trattato. Non un caso quindi che fin dalla prima esecuzione dellopera il celebre coro Va pensiero si andato guadagnando un significato che va ben al di l del mero aspetto musicale: un significato che fa della musica un vero e proprio strumento di impegno civile. Del resto tutte le opere che Giuseppe Verdi scrisse tra il 1842 e il 1849 avevano una forte componente patriottica e vennero tutte accolte dallentusiasmo del pubblico. Le arie e i cori che parlavano ai cuori e alle coscienze venivano bissati in teatro e cantati nelle piazze, andando in un certo senso a costituire la colonna sonora del Risorgimento. Da allora inizi il mito di Giuseppe Verdi, mito che continua tuttora, perch, come disse il presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi in occasione del centenario della morte di Verdi, se lItalia divenne una sola nazione lo si deve anche a lui e alla forza del suo linguaggio musicale.

I Maestri Maestro concertatore e direttore

Antonio Pirolli
Nato a Roma, Antonio Pirolli si diplomato in pianoforte, composizione, musica corale e direzione dorchestra al Conservatorio di Santa Cecilia. Si quindi perfezionato con Zoltan Pesko, Vladimir Delman e Rudolf Barshai, vincendo il terzo premio al concorso Arturo Toscanini di Parma. Dal 1995 al 2001 stato direttore musicale al Teatro dellOpera di Ankara, ricoprendo lo stesso incarico presso lOpera di Stato di Istanbul dal 2002 al 2005. stato ospite di prestigiose Istituzioni in Italia e allestero: Teatro alla Scala, Teatro dell Opera di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Bellini di Catania, New National Theatre di Tokyo, Teatro San Carlo di Lisbona, Teatro Colon di Buenos Aires e lOpera di Stato di Wiesbaden. Vanta un vasto repertorio, con una predilezione per lOttocento italiano e lOpera francese, non senza frequenti incursioni in Puccini e nel repertorio sinfonico. Sono da ricordare in particolare La Gioconda di Ponchielli al Festival di Santander (Spagna), una tourne in Giappone con il Teatro dellOpera di Roma, il debutto alla Deutsche Oper di Berlino con Andrea Chnier di Giordano, Macbeth di Verdi a Lisbona, Nabucco e Aida di Verdi a Caracalla, Il Trovatore di Verdi al Massimo Bellini di Catania, Tosca di Puccini a Firenze, in un grande concerto dedicato al repertorio operistico per la stagione del Teatro di San Carlo di Napoli e Turandot di Puccini al Filarmonico di Verona. stato anche applaudito, nel marzo 2009, sul podio del Palacio Euskalduna di Bilbao con l'Aroldo verdiano, ha diretto Ernani di Verdi al Massimo Bellini di Catania, Il Barbiere di Siviglia all'Arena di Verona e La Bohme a Santander, Un Ballo in maschera al Teatro Verdi di Salerno. Regia, scene., costumi, luci di

Stefano Poda
Per dare allinterpretazione operistica la rigorosa unit estetica di un teatro fondato sulla totalit delle arti e rivolto a una percezione integrale, plastica e ricca di visioni, Stefano Poda riunisce in s le dimensioni di regista, scenografo e costumista, disegna le luci e realizza la coreografia. Nato in Italia, a Trento, dal 1994 ha realizzato 66 spettacoli tra Spagna, Portogallo, Danimarca, America del Sud (Uruguay, Argentina e Brasile), America Centrale, Belgio, Stati Uniti. Scrive EL PAIS in Spagna: Dietro i suoi allestimenti v una mente teorica ad alto voltaggio, ma v anche una genuina mente di teatro che sa trasformare in immagini accattivanti le idee, una mente che sa pensare in termini di palcoscenico, che sa illuminare squisitamente, che crea dei costumi fantastici, che disegna un complesso movimento di masse e personaggi e che, alla fine, crea una messa in scena solidamente fondata nella drammaturgia, affascinante e difficile nella creazione. Ha firmato la regia, la scenografia, i costumi, le luci e la coreografia di spettacoli, tra i quali si ricordano: DON GIOVANNI (nel 95, con quindici riprese in distinti teatri dEuropa, Centro e Sud America fino al 2006, trasmesso per ben tre volte da Televisione Spagnola); DIE ZAUBERFLTE (nel 96, rimessa in scena per altre sette volte in Europa e Sud America, trasmesso da Televisione Spagnola, dalla Rede Globo in Brasile e da Canal 4 a Montevideo); COS FAN TUTTE (1995 a Santander in Spagna); TRAVIATA (1994); NABUCCO (che ha aperto la Stagione 95 del Teatro San Carlo di Lisbona e ritrasmesso dalla RTP); LA FORZA DEL DESTINO (2003); TROVATORE (2004); ANNA BOLENA (nel 97, poi rimessa in scena a Montevideo nel 98 ed a Oviedo nel 2000; trasmessa da Canal 33 a Barcellona e da Canal 5 a Montevideo); MARIA STUARDA (99); LUCIA DE LAMMERMOOR; BUTTERFLY (due differenti allestimenti nuovi nel 1998 e nel 2002); SAMSON ET DALILA (nel 99, con Dolora Zajick); ORFEO ED EURIDICE (nel 2000); MEFISTOFELE (2001); FAUST (2003); SERVA PADRONA (1998); LA MEDIUM di Menotti (2000); LE NOZZE DI FIAGARO (2007); FALSTAFF (2007 e 2008; 2009 Nuovo Allestimento); MEDEA (2008); CARMEN (2008);

FAUST (2008); THAS (2008, al Teatro Regio di Torino), DON GIOVANNI (2009, Nuovo Allestimento), FALSTAFF (2009, Jerez de la Frontera), IL MONDO DELLA LUNA (2009, Padova), FALSTAFF (2009, Opra Royale de Wallonie-Lige), DON GIOVANNI (2010, Palm Beach Opera), COSI FAN TUTTE (2010), LEGGENDA (2011, Teatro Regio Torino), LUCIA DI LAMMERMOOR per il progetto LI.Ve. a Bassano, Padova e Rovigo (2011).

I Protagonisti

Carlos Almaguer, Nabucco


Carlos Almaguer nato a Citt del Messico, dove ha studiato con Francesco Amador, si affermato a livello internazionale per il suo eccezionale vocalismo, e la sua vivida interpretazione nei ruoli di baritono. Il suo repertorio include opere di Verdi, Puccini, Mascagni e Leoncavallo. Nel 99 ha fatto il suo debutto allOpera di Francoforte nel ruolo di Alfio in Cavallera Rusticana, inziando cos la sua carriera internazionale che lo ha portato da Amburgo al Messico, dallAustralia, alla Francia, passando per i pi importanti teatri dopera, come il San Carlo di Napoli, il Melbourne Opera House, lOpra de Liege, LOpera di Monte Carlo, lArena di Verona, il Deutsche Oper Berlin o il Budapest State Opera, e molti altri teatri importanti. Fin dal 2000 ad oggi Carlos Almaguer ha interpretato i pi importanti ruoli delle opere di Verdi, in Europa, Asia, Stati Uniti e Sud America.

Armaldo Kllogjeri, Ismaele


Nato a Gramsh in Albania, ha compiuto la sua formazione musicale allAccademia di Belle Arti di Tirana, distinguendosi fin da giovane per il particolare talento. Ha affinato la tecnica vocale ed interpretativa studiando con il soprano Katia Ricciarelli, Burhan Spahiu e Beatrice Bianco. Nel 2006, presso il Teatro Nazionale dAlbania, ha debuttato in alcuni dei pi importanti ruoli del repertorio operistico: il Duca di Mantova in Rigoletto, Cavaradossi in Tosca, Pinkerton in Madama Butterfly. Viene nominato in Albania tenore dellanno. Nel 2007-2008, stato Alfredo in La Traviata (Teatro Nazionale di Tirana) con la regia di Massimo Ranieri, Pinkerton in Madama Butterfly (Teatro Nazionale di Tirana), Cavaradossi in Tosca (Teatro di Lecce) per la direzione del Maestro Filippo Zigante. Nellottobre 2008 ha partecipato al Gala Concerto dedicato ad Umberto Giordano a Foggia. Subito dopo stato ospite su RAI 1 alla trasmissione "Omaggio a Pavarotti" presentata da Pippo Baudo. Successivamente ha interpretato il Duca di Mantova in Rigoletto al Teatro Carlo Felice di Genova, e al Teatro Filarmonico di Verona per la Fondazione Arena di Verona e al Teatro Verdi di Trieste.

Ernesto Morillo, Zaccaria


Ernesto Morillo, basso venezuelano, inizia i suoi studi presso l'Accademia Latino americana di Canto Carmen Teresa Hurtado e nel 1998 si trasferisce in Italia dove continua i suoi studi a Milano, perfezionando le sue qualit vocali e artistiche con importanti figure del panorama della lirica internazionale quali la soprano Cecilia Nunez Albanese, il mezzosoprano Bianca Berini, il basso Bonaldo Giaiotti e con i tenori Carlo Bergonzi, Vittorio Terranova e Miguel Sanchez Moreno. Nel 1998 realizza il suo debutto europeo al Teatro Calderon di Madrid con il ruolo del Re nellAida di Verdi, ma a partire dal 2005 che si accosta al grande repertorio per la sua tessitura, debuttando nel ruolo protagonista di Attila di Verdi in Austria alla Opernwerkstatt di Vienna. Nel 2011 lo aspettano tre nuovi ruoli Verdiani di grande importanza per la vocalit del Basso: Fiesco nel Simon Boccanegra al Teatro Colon de Buenos Aires/Argentina; il Gran Inquisitore e Filippo II nel Don Carlo rispettivamente al Teatro Municipal Jorge Elicer Gaitn di Bogot/ Colombia e al teatro Teresa Carreno di Caracas/ Venezuela.

Sorina Monteanu, Abigaille


Nata in Romania, la soprano Sorina Monteanu ha iniziato a studiare canto allUniversit di Timisoara, successivamente ha completato la sua educazione musicale con Mariana Nicolesco, Ionel Pantera e Renato Bruson. E stata ospite allOpera House di Bratislava, Budapest, Sofia e Praga, dove ha cantato con le maggiori Orchestre della Romania. Il suo mondo di cantare molto versatile la porta ad esplorare autori come Dvorak, Schumann, De Falla, Mussorgsky. Dal 2006 membro dellOpera Nazionale Rumena di Bucharest, dove regolarmente si esibisce nelle opere Turandot, Nabucco, Lady Macbeth, Tosca e Cavalleria Rusticana.

Romina Tommasoni, Fenena


Dopo aver affrontato lo studio degli strumenti a percussione presso il Conservatorio L. Marenzio di Brescia, si laurea in canto lirico con il massimo dei voti presso lo stesso Conservatorio sotto la guida del mezzosoprano Ida Bormida. Appena ventenne inizia a partecipare ai primi Concorsi Lirici vincendo diverse borse di studio e partecipando a diversi festival, tra i quali il Festival Palazzi dello Zar e linaugurazione della mostra dedicata a Michelangelo allHermitage di San Pietroburgo, riscuotendo ottimi consensi da parte del pubblico e della critica. In seguito ottiene Primi Premi e ottimi risultati in numerosi Concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Fedora Barbieri di Viterbo, il Riccardo Zandonai di Riva del Garda ed il 3 Premio ex aequ o al Renata Tebaldi 2011 di San Marino. Ha cantato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ed una delle sei Dienerinnen nellopera Elektra di Strau, regia di Carsen, diretta dal M Ozawa; Giovanna nellErnani di Verdi al Teatro Bellini di Catania diretta da Pirolli, regia di De Tomasi.

Massimiliano Chiarolla, Abdallo


Laureato in canto presso l'Istituto Musicale "G. Paisiello "di Taranto, fa il suo debutto al Festival della Valle d'Itria a Martina Franca con Armida Immaginaria di Cimarosa. La sua carriera lo porta prima a cantare ruoli di baritono lirico come Figaro, Taddeo, Gaudenzio, Dandini, Belcore, Malatesta, in alcuni dei Teatri pi prestigiosi del Paese (Teatro Verdi di Trieste, il Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Filarmonico di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia). L'evoluzione della sua voce lo porta poi al repertorio di tenore, facendo il suo debutto in Cavalleria rusticana (Turiddu). Per il Festival 2009 ha cantato al Bellini di Catania Flavio nella Norma e nel gennaio 2010 stato Ismaele in Nabucco al Politeama Greco di Lecce. L'estate scorsa ha cantato Pang in Turandot a Taormina Arte, seguita da Poliuto (Nearco) per il Festival Donizetti di Bergamo (con registrazione dvd) e al Teatro Verdi di Sassari.

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