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Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Seneca
La maggior parte delle persone non ha chiaro che cosa vuole, ma, al limite, che cosa non vuole e paradossalmente accade che realizzi proprio quello e si lasciano trascinare qua e l dagli eventi o da ci che vogliono gli altri. Molte persone vorrebbero cambiare vita, lavoro, immagine, ma non hanno alcuna idea di quale vita, lavoro, immagine desiderano. Per essere persone di successo fondamentale saper rispondere a questa domanda: Cosa voglio veramente dalla vita? Quando definiamo esattamente cosa vogliamo, ci muoviamo pi rapidi e determinati in quella direzione, senza disperdere le nostre energie. La funzione degli obiettivi proprio quella di dare una direzione alla nostra vita. Se vuoi che i tuoi sogni si realizzino, trasformali in obiettivi, ovvero assegna ad essi una forma precisa ed una scadenza. Quasi magicamente essi si realizzeranno. Durante la puntata Roberto Re illustrer i requisiti fondamentali del buon obiettivo. Ma gli obiettivi non bastano. Le persone di successo non solo sanno cosa vogliono, ma anche perch lo vogliono: hanno uno scopo. Mentre un obiettivo d una direzione alla nostra vita, lo scopo ci che d la spinta necessaria per muoversi in quella direzione.
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Le persone perseguono degli obiettivi perch hanno uno scopo, perch la loro realizzazione contribuisce alla nostra crescita personale, d un significato alla nostra esistenza. Niente in un obiettivo pi importante della persona che diventiamo nel realizzarlo Durante la puntata ci sar un collegamento telefonico con Alex Bellini, un uomo che da sei mesi impegnato nella realizzazione di un obiettivo che alcuni reputano assurdo, altri affascinante, altri ancora straordinario: lattraversata dellOceano Atlantico in barca a remi. Alex ci racconter ci che lha spinto a compiere questa impresa e cosa gli permette di superare i momenti difficili Un obiettivo altro non che un sogno con una scadenza. Per poter trasformare un obiettivo in realt occorrono due ingredienti di base: un forte desiderio e una massiccia, mirata e consistente dose di azione. COME MAI SPESSO RAGGIUNTO? UN OBIETTIVO NON VIENE
a) Perch non si dispone di sufficiente motivazione ( piacere o dolore ) b) Perch tra desiderio ed azione si crea una frattura.
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Stabilisci la rotta verso i tuoi obiettivi ed orienta le vele affinch la tua nave ti porti dove pi desideri essere.
Caratteristiche di un buon obiettivo: - Specifico , definito e dettagliato - Definibile sulla scala dei tempi. - Espresso in forma scritta e, possibilmente, condivisibile con gli altri. - Fattibile e motivante. - Espresso in termini positivi.
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- Non in contrasto con i propri valori e/o con quelli della propria organizzazione.
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Perch cos importante raggiungerlo entro un anno?
3)
Perch cos importante raggiungerlo entro un anno?
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Perch cos importante raggiungerlo entro un anno?
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NOTE
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intermedie
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NOTE
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che stiamo facendo. Appena si guarda la lista facile sentirsi sopraffatti. Il sistema OSA ti fa concentrare sul perch stai facendo le cose e di conseguenza cambiano la tua motivazione e la qualit delle tue azioni.
3. SANNO COSA DEVONO FARE PER FARLO ACCADERE: HANNO UN PIANO DI AZIONE.
Infine, le persone che hanno successo capiscono che se sanno in modo preciso cosa vogliono, e perch lo vogliono, possono scoprire come creare od ottenere qualsiasi cosa verso cui dirigono il loro focus mentale. Chiedono a loro stessi: "Quali azioni specifiche devo fare per ottenere questo risultato che sono impegnato a raggiungere?". Ricordati che quando il tuo obiettivo veramente chiaro, e le ragioni per cui devi raggiungerlo ti danno una spinta emozionale abbastanza forte, lo scoprire il modo migliore per portare a termine il lavoro diventa ovvio. Ricordati che ci sono molti modi per raggiungere qualsiasi risultato! Se uno non funziona, e tu sai il tuo obiettivo e hai uno scopo abbastanza forte, allora sarai flessibile e ti sar facile trovare un altro modo.
Nota l'ordine in cui ci poniamo queste domande: non cominciamo dicendo "Cosa devo fare?", ma prima definiamo con precisione cosa vogliamo, cio il nostro obiettivo. Questo uno dei segreti del metodo OSA.
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NOTE
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OBIETTIVO = META
Quale obiettivo/risultato sei specificatamente impegnato a raggiungere? Cosa vuoi veramente? Qual il tuo obiettivo? Un obiettivo un risultato specifico e misurabile che vuoi produrre; non lattivit che sta dietro alla sua realizzazione, ma leffettivo risultato che stai perseguendo. Ad esempio, diciamo che sulla tua lista delle cose da fare c' scritto: Chiamare Giovanni Sperti. potrebbe succederti di chiamare Giovanni, tirare una riga sulla lista e cancellare quel punto, eppure non aver fatto niente di significativo durante la telefonata. Avere un obiettivo chiaro e focalizzarsi costantemente su di esso cambia il tuo comportamento. Ripensa ad esempio allultima volta che hai avuto una discussione: probabilmente ti eri persino dimenticato del motivo per cui stavi discutendo, ma dentro di te sapevi che dovevi vincere! cosa sarebbe successo se nel bel mezzo della discussione ti fossi chiesto: Cosa voglio ottenere in realt da tutto ci? Qual il mio obiettivo in questo istante? Ti saresti reso conto che il tuo obiettivo non era certo di discutere, ma di trovare una soluzione. Questo semplice spostamento di focus mentale avrebbe immediatamente cambiato il proseguimento della vicenda e ti avrebbe condotto facilmente da una situazione di discussione ad una situazione orientata alla soluzione. Ricorda che ci su cui ti concentrerai, lo sentirai e vivrai ad un livello pi forte. Se ti focalizzerai sul perch nella vita hai cos tanti problemi, ti sar sicuramente facile trovare una lunga lista di ragioni. Se ti concentrerai su tutte le attivit che ti impegnano, ti ritroverai ad aggiungere sempre pi cose alla lista.
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Concentrati sugli obiettivi verso cui sei impegnato e ti ritroverai costantemente in corsa verso il traguardo che stai sognando (e molto spesso raggiungerai tali obiettivi con una lista di azioni da compiere molto pi corta di quanto tu possa immaginare). Concentrarti sullazione ti terr occupato. Concentrati sullobiettivo produrr i risultati che stai cercando.
SCOPO = LA SPINTA
Perch sei impegnato a raggiungere questo risultato o obiettivo? Perch lo vuoi? Qual e il tuo scopo? Lo scopo ti d le ragioni emozionali che stanno dietro al tuo voler procedere e fare tutto quanto necessario per produrre lobiettivo che desideri. Mentre un obiettivo ti porta a "richiamare" il focus mentale, uno scopo ti d la spinta necessaria. Per esempio, una cosa dire Voglio diventare miliardario, e unaltra cosa dire Voglio diventare miliardario perch cos sar in grado di aiutare i miei figli a fare la differenza nel mondo; per lorgoglio di sapere che ho raccolto cos tante sfide; per dare un contributo ai senza tetto; e per creare dei magici momenti di divertimento per me stesso e per quelli che amo! Quando diverrai un tutt'uno col perch stai facendo qualcosa, allora si creer in te quelleccitazione emozionale, un carburante che ti dar la spinta, la forza e lo slancio per produrre quel risultato.
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Le azioni sono le attivit specifiche che devi compiere allo scopo di produrre il risultato a cui ti stai dedicando. Ricorda due cose. Uno: Ci sono molti modi di raggiungere uno stesso obiettivo. Se un insieme di azioni non sufficiente a raggiungerlo, un altro insieme lo sar. Due: In mezzo a tutte le azioni della tua lista, un piccolo numero di queste fa la grande differenza nella tua capacit di raggiungere lobiettivo, infatti il 20% di quello che fai nella vita fa l80% della differenza. In altre parole, ci significa che la maggior parte delle volte non devi compiere tutte le azioni del tuo piano per raggiungere lobiettivo che desideri. Per esempio, se il tuo obiettivo organizzare un meraviglioso matrimonio in cui tutti si divertano, non necessario che il cartoncino del men sul tavolo del banchetto si abbini ai cartoncini delle partecipazioni. In effetti, raggiungerai sicuramente meglio il tuo obiettivo se sprecherai meno tempo a preoccuparti di questi dettagli e ti concentrerai invece sui tuoi amici e sulla tua famiglia! Creati un vasto numero di scelte, concentra il tuo focus su quelle azioni che devi assolutamente compiere, quelle che veramente faranno la differenza nell'aiutarti a raggiungere il risultato che sei veramente impegnato a raggiungere, il tuo OBIETTIVO.
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O.S.A.
PIANO DAZIONE OBIETTIVO SCOPO
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PIANO DAZIONE
OBIETTIVO
SCOPO
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PIANO DAZIONE
OBIETTIVO
SCOPO
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Anthony Robbins Pensa a dove ti trovi in questo momento della tua vita. Quale decisione ti ha portato a distanza di tempo a trovarti in questa situazione?
Ogni decisione porta con se delle conseguenze, che possono essere positive o negative. Una persona di successo riesce ad anticipare le conseguenze di una decisione prima ancora di metterla in atto. Tale abilit gli consente di decidere in fretta e attuare misure adeguate al fine di rendere la propria decisione la migliore possibile.
Quindi, se le decisioni ricoprono un ruolo tanto importante nella vita di ogni individuo, perch la maggior parte delle persone cerca di evitare le situazioni in cui devono decidere?
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1. PAURA
La maggior parte delle persone non decide per paura. Paura, ovviamente, delle conseguenze di una decisione sbagliata, paura del fallimento e paura del giudizio delle altre persone. La paura ci priva del nostro potere personale, ovvero labilit di agire. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che ad ogni modo non possibile non decidere. Anche chi non decide in realt prende una decisione: lasciare che le cose vadano avanti per inerzia o ancora peggio lasciare che sia qualcun altro a decidere per lui.
Pensa ad una decisione che ultimamente avresti dovuto prendere ma che non hai preso. Quale paura ti ha bloccato nel decidere?
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E una sensazione di disagio, uno stato di allerta che il cervello invia al corpo, con lo scopo di evitare un probabile e possibile dolore. Il problema non consiste tanto nellavere paura quanto nella gestione della paura stessa.
Una paura non gestita bene pu trasformarsi da possibile alleato nel peggior nemico delluomo. Se non controllata la paura pu germinare ed invadere ogni aspetto della vita, cos come un erbaccia non combattuta per tempo pu crescere e soffocare una coltivazione.
La paura si pu superare in due modi: 1. Affrontandola
un giorno la paura buss alla porta, il coraggio and ad aprire e non cera nessuno. W. Goethe
2. Ragionando
Usando propriamente la razionalit, ossia non come autogiustificazione, ma comprendendo e riconoscendo che
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LA PAURA SOLO UNO STATO MENTALE, lunico modo per vincerla AFFRONTARLA.
Pensa ad alcune buone decisioni che hai preso in passato. Qualera il livello di certezza circa le possibili conseguenze?
3. MANCANZA DI ABITUDINE_.
Come si comporta solitamente un principiante alle prime armi? facile supporre che si senta impacciato, insicuro e timoroso, pronto per passare la patata bollente a qualcun
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altro. Questo esattamente ci che succede ad una persona non abituata a decidere che si trova a dover prendere una decisione importante. Un atleta in grado di produrre una prestazione agonistica di un certo livello obbligato ad allenarsi costantemente per poter mantenere tali livelli o per addirittura migliorarli. Per lo stesso motivo, ognuno di noi ha bisogno di allenare costantemente lapropria abilit decisionale. Decidere ogni giorno, pi volte al giorno, anche circa cose di minore importanza garantisce la possibilit di trovarsi a proprio agio nei momenti importanti dove le decisioni da prendere rivestono priorit di ben altro livello.
Quali potrebbero essere alcune decisioni (anche di poca importanza) che potresti prendere giornalmente la prossima settimana? ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ _____________________________
4. MANCANZA DI RISORSE.
Ecco la madre di tutti i motivi. Prendere decisioni risulta difficile e faticoso perch non si usano tutte le risorse a disposizione nel momento opportuno. Il pi delle volte, di fronte a situazioni pregne di importanza ci si sente sopraffatti da stati danimo a dir poco distruttivi come la preoccupazione, la paura, la confusione e la frustrazione. Si cade in pensieri disfattisti o quantomeno pessimisti circa ci che succeder. Insomma il focus mentale potrebbe essere usato in maniera migliore e la fisiologia non ci aiuta di certo.
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Pensa ad una decisione che dovresti prendere in questo periodo. Quali sono gli stati danimo che provi a riguardo? A cosa pensi? Come usi la tua fisiologia?
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FISICHE
EMOZIONALI
MENTALI
SPIRITUALI
Decidere senza prima attingere al pozzo delle tue risorse paragonabile ad affrontare un abile pistolero in un duello stile ok Corral senza indossare il cinturone: un suicidio. Le decisioni che prendiamo in stati depotenzianti sono quasi sempre decisioni dettate dalla paura e dalla preoccupazione e per tanto quasi mai vincenti.
Spesso grandi risultati sono frutto dello sviluppo di piccole decisioni prese tempo addietro. Una decisione apparentemente poco importante di oggi, a distanza di mesi o addirittura di anni, potrebbe significare cambiamenti radicali nella vita di chiunque. Una piccola variazione di angolo nelle mani di un arciere in atto di scoccare la freccia risulta pressoch impercettibile, ma pi la freccia si allontana dallarco e pi si evidenzia la differenza nella traettoria.
Scrivi due decisioni che sai potrebbero cambiare i tuoi risultati personali:
1. ________________________________________________________________ 2. ________________________________________________________________
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Quali paure ti hanno impedito finora di prendere queste decisioni? ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ______________________________________ Perch importante farlo adesso?
Cosa otterrai? Cosa cambier nella tua vita? Che tipo di persona diventerai?
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PREMESSA
Chiunque vede con chiarezza limportanza che il denaro ricopre nella vita di ognuno, ma pochi si rendono conto che diventare ricchi possibile e spesso per farlo sufficiente modificare le credenze negative che abbiamo sul denaro: senza rendercene conto, ai soldi associamo spesso quanto di pi negativo possa esistere! In questa straordinaria puntata Roberto affiancato da Alfio Bardolla, uno dei maggiori esperti nel campo del coaching e del wellness finanziario, per permettere a chiunque di capire che pu e come cambiare il suo destino economico. "Ogni persona nellarco della propria vita, da qualsiasi punto di partenza inizi, pu raggiungere un reale benessere finanziario, seguendo le orme delle persone che hanno raggiunto prima di lui questo traguardo". Cosa pensiamo del denaro? Cosa vuol dire essere ricchi? Perch la maggior parte della gente non diventa mai ricca? Come possibile diventarlo? A questa e a molte altre domande a riguardo, troverai risposta guardando questa puntata. Lobiettivo lindividuazione di eventuali resistenze alla creazione dellabbondanza finanziaria, lo sviluppo della cultura della responsabilit nella gestione della propria ricchezza e l'incremento delle conoscenze di ogni partecipante in materia di investimenti finanziari e immobiliari. Una puntata rivolta sia alle persone che non hanno alcun risparmio, ma che sono seriamente intenzionate a crearsi un piano per diventare finanziariamente libere, sia alle persone che hanno piccoli o grandi patrimoni e vogliono incominciare a mettere ordine alle proprie finanze ed incrementare il rendimento del loro portafoglio per raggiungere una reale libert economica.
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D. Quale credi che sia la tua attuale massima capacit di guadagno annuale?
Quanto potresti guadagnare annualmente? _____________________________________
E.
Cerchi o noti costantemente nuovi modi per aumentare le tue entrate? Come tendi a comportarti quando scopri opportunit simili? _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________
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F.
Trascorri la maggior parte del tuo tempo con persone che stanno: Meglio di te finanziariamente? Decisamente peggio? Circa come te?
Quali sono i tuoi obiettivi, i tuoi sogni ed i tuoi "must" assoluti da un punto di vista finanziario? Obiettivi Sogni Must Assoluti
I.
Basandoti sulle tue risposte alle domande precedenti, come valuti la tua psicologia in campo finanziario? Terribile Scarsa Sufficiente Discreta Buona Ottima
J.
Cosa hai imparato rispondendo a queste domande? Quali pensi dovranno essere le tue aree di miglioramento? _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________
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80 % PSICOLOGIA e 20 % STRATEGIA
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NOTA BENE:
La ricchezza non deriva dal possedere una certa quantit di denaro, deriva dall'adottare nuove e potenzianti credenze.
Qualunque tipo di successo finanziario ti aspetti, qualunque immagine mentale ti crei, esso si manifester nella tua vita.
Coltiva un atteggiamento di abbondanza piuttosto che di scarsit. Altrimenti, potresti essere ricco e non riuscire a goderne o sentirti tale.
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IMPIEGATI e OPERAI
IMPRENDITORI
LIBERI PROFESSIONISTI
INVESTITORI
Non conta tanto quanto denaro si guadagna, ma quanto ve ne rimane e per quanto tempo lavora per voi R.T. Kiosaki
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INVESTIRE IN OPZIONI
Un altro ottimo modo di investire i propri soldi quello delle opzioni, perch le opzioni, se sai come usarle, sono meno rischiose degli investimenti in azioni.
Per approfondire questo argomento GRATIS PER TE LE-BOOK DI ALFIO BARDOLLA SUGLI INVESTIMENTI IN OPZIONI! Scopri come fare per iniziare a "Vivere di Trading", operando con profitto sui mercati finanziari attraverso le Opzioni CLICCA SUL SEGUENTE LINK PER SCARICARLO: http://www.alfiobardolla.com/abtrading/adv/index.htm
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LA "SPORCA DOZZINA"
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Non definiscono con chiarezza cosa "ricchezza" significhi per loro. Definiscono la ricchezza in maniera tale da rendere impossibile raggiungerla. Conseguentemente, non credono di poterla mai realizzare. Associano emozioni e/o credenze negative al creare e possedere ricchezza. Non rendono mai un "MUST" l'ottenere un'assoluta abbondanza finanziaria. Non sviluppano una strategia concreta e realistica per costruire ricchezza. Se hanno una strategia, non la perseguono con costanza. Dipendono troppo dai cosiddetti "esperti" piuttosto che rendere se stessi responsabili. Permettono ai momenti di crisi finanziaria di trasformarsi in catastrofi finanziarie. 10. Non conducono le loro vite come un'impresa commerciale: alla fine di ogni anno deve esserci del profitto! 11. Permettono alle reazioni emotive degli altri (ottimismo o pessimismo) di influenzare l'intelligente realizzazione dei loro piani. 12. Non utilizzano mai degli ottimi "coach".
Sono le tue decisioni, non le tue condizioni a determinare il tuo destino finanziario Anthony Robbins
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CONSIGLIATI DA ROBERTO RE
PADRE RICCO, PADRE POVERO - Robert T. Kyosaki
L'autore insegna alla gente come diventare milionaria... Ecco perch lo definiscono il maestro dei milionari. Tutti abbiamo bisogno di capire il modo in cui funziona il denaro. http://www.hrdonline.it/articledetail.jsp?id=LIB0202
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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE La comunicazione non verbale mette nelle condizioni di generare empatia fra due persone e quindi aumentare le possibilit di successo della relazioni a prescindere dalla natura del rapporto, quindi che si tratti di rapporti di lavoro, amore ecc ecc. Inoltre comprendere il significato dei comportamenti non verbali di chi ci sta di fronte pu avvantaggiarci notevolmente nei rapporti sociali, questo perch in un certo qual modo ci permette di pilotare la conversazione e il nostro comportamento in modo da identificare, soffermarci e ampliare gli argomenti o le azioni che ci rendiamo conto procurano piacere; oppure cambiare argomento o comportamento perch ci stiamo rendendo conto che quello che stiamo dicendo o facendo non va ad incontrare lapprovazione del nostro interlocutore.
ELEMENTI PER CREARE IL RAPPORT Ricalco o rispecchiamento: entrare in sintonia con rispetto senza risultare invadenti. Il rispecchiamento o ricalco il primo passo da fare per mettersi sulla stessa frequenza del nostro interlocutore ed entrare quindi in un rapporto positivo con lui.Atraverso il rispecchiamento rimandiamo allinterlocutore, con il nostro atteggiamento, lo stesso comportamento che appartiene al suo modello del mondo.Si diventa uno lo specchio dellaltro come ad esempio illustra la figura qui sotto.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE I LIVELLO NON VERBALI: Postura generale, ossia osservare se il corpo in avanti o in dietro, come stanno le mani, le gambe se accavallate ecc ecc. Posizione del capo; Voce: il modo di parlare, individuare il tono se basso o squillante, il ritmo se velove o lento ecc ecc Respiro: se la respirazione toracica o addominale; con che intensita respira cio se una respirazione profonda o leggera ecc ecc. VERBALI: Affermazioni; Predicati
ELEMENTI ESSENZIALI Le domande base: 1) Qual la tua sfida (impegno) 2) Dove pensi di essere di qui ad un anno (eventuali limitazioni) 3) Cos importante per te in .... (valori) 4) Che cosa significa specificatamente ... (credenze)
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI I sistemi rappresentazionali sono i canali sensoriali che privilegiamo, attraverso i quali percepiamo il mondo circostante. I tre canali sono: VISIVO UDITIVO CENESTESICO Capire il canale che laltro privilegia ci aiuter ad entrare in rapport con lui perch ne capiremo la strategia che utilizza nel rapportarsi alle persone e alle situazioni circostanti. I segnali oculari Vc VISIVO COSTRUITO Vr VISIVO RICORDATO Ac UDITIVO COSTRUITO Ar UDITIVO RICORDATO K CENESTESICO Di DIALOGO INTERNO
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Esercizio: imparare a riconoscere i segnali oculari del nostro interlocutore
A seconda della direzione presa dalla pupilla, sapremo che sistema rappresentazionale in questo momento il nostro interlocutore sta utilizzando.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE LE STRATEGIE - LE SEQUENZE MENTALI Le strategie sono una particolare sequenza di rappresentazioni interne ed esterne che conducono ad un risultato determinato. Noi dividiamo arbitrariamente l'esperienza in strategie basandoci sul concetto di risultato. Ladozione di una strategia anche legata allo stato mentale.
Elicitazione di una strategia:
1. 2. 3. 4.
Stabilire Rapport Determinare il contesto Identificare una decisione specifica e quando e come stata presa Portate la persona indietro nell'esperienza. Deve essere in uno stato associato, intenso e congruente. 5. Ancorate questo stato 6. Parlate al presente 7. Utilizzate tutti i segnali di accesso; predicati, occhi, respirazione, cambi tonali, movimenti delle mani. 8. Ponete delle domande semplici: Come hai deciso (saputo, pensato) di ... ? "Qual' la prima cosa che successa?" o "Come hai saputo che era tempo di iniziare?" "Come hai saputo che avevi finito?" 9. Andate fino al passo successivo 10. Siate sicuri che ci sia una sequenza logica IMPORTANTE: Notate circoli viziosi o sequenze ricorrenti di passaggi Siate sicuri di avere tutti gli elementi necessari Utilizzate se necessario un'ancora Fate particolarmente attenzione agli elementi uditivi Elicitate le principali modalit rappresentazionali fino a che non le avete tutte Elencate le possibili opzioni se necessario Elicitate e non installate Utilzzate predicati non specifici Date pi di una scelta Utilizzate una cornice di contrasto Utilizzate dei controesempi Controllate che il soggetto risponda alle domande che gli ponete Riproduzione Vietata - ISI CNV Tel 348-2213449 pag. 27
Riproponetegli la sequenza e calibrate Tornate indietro ed elicitate le submodalit se necessario Scrivete quello che avete ottenuto Cercate di essere pi dettagliati possibili Controllate il vostro lavoro
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Strategia: Successione di serie di accessi a sistemi rappresentazionali differenti.
INDIVIDUARE UNA STRATEGIA (PUNTI CENTRALI)
Cos' stata la prima cosa che successa che ti ha fatto sentire X? La seconda? La terza? (guardare gli occhi ed ascoltare le parole)
Esempi di strategie che si possono individuare Di decisione (es. acquisto) Di motivazione Di apprendimento Quando si elicita una strategia, l'ordine (o sintassi) delle rappresentazioni di questa persona sono fondamentali
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE QUESTIONI PER ELICITARE I VARI ELEMENTI DI UNA STRATEGIA IL MODELLO DEL TOTE
CONFRONTO DEI DATI COI CRITERI PROCESSO DI ACQUISIZIONE DATI INIZIO TEST USCITA
ESEMPIO: Inizio) PAD) TEST) Uscita) "Ho bisogno di un abito nuovo e comodo" Vedere gli abiti Provare gli abiti Chiedere il prezzo
Inizio strategia: Cosa ti ha fatto sapere che era tempo di decidere? Quando hai iniziato a deciderti? Come hai fatto a sapere che era tempo di decidere? Processo: Come hai fatto a sapere che c'erano delle alternative? Come generi alternative? Test Come valuti le alternative Cosa deve essere soddisfatto perch tu possa decidere? Uscita Come selezioni l'alternativa da prendere?
Come sai di aver deciso?
1. Ogni sistema rappresentazionale pi adatto per un particolare scopo; la maggior parte delle persone ha problemi perch rappresenta l'esperienza con un sistema rappresentazionale non appropriato Di:Le descrizioni digitali sono sempre esperienze secondarie e contengono meno elementi dell'esperienza che descrivono Il sistema uditivo digitale pu servire per: Mantenere una traccia dell'esperienza Categorizzare l'esperienza Direzionare Pianificare Riassumere Commentare i dati grezzi Tirare delle conclusioni Dare un senso alle cose A. Il sistema uditivo tonale pu aggiungere enfasi ai dati grezzi V Il sistema visivo pu trattare contemporaneamente una grande quantit di dati A. I processi uditivi sono sequenziali e richiedono pi tempo rispetto ai processi visivi (simultanei) K. Il sistema cenestesico ha pi inerzia e durata degli altri due sistemi V. Quando si deve prendere una decisione difficile rappresentare le possibilit utilizzando solo suoni, parole o sensazioni. Il sistema visivo d'aiuto, poich permette di rappresentare contemporaneamente differenti opzioni ed effettuare delle comparazioni. K Il sistema cenestesico pu aiutare a recepire dei dati grezzi K. Il sistema metacenestesico la maniera primaria di valutare l'esperienza K. Delle sensazioni congruenti sono sensazioni percettuali di eventi, che comprendono anche delle sensazioni tattili o propiocettive. Riproduzione Vietata - ISI CNV Tel 348-2213449 pag. 27
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE K. Le meta-sensazioni sono sensazioni di valutazione di eventi riguardo a determinati criteri, e usualmente possono avere un valore positivo o negativo. Sono quello che noi chiamiamo usualmente emozioni o stati emozionali. Delle meta-sensazioni possono essere create da un ancoraggio passato di esperienze o credenze.
Elementi ulteriori:
SIST.RAPPRES. VISIVO
POSTURA
corpo eretto, gestualit rivolta verso lalto, le mani compiono movimenti ampi. testa inclinata, braccia conserte, movimenti ritmici
RESPIRAZIONE
QUALITAVOCE
AUDITIVO
media ( tra torace e addome) modulata, armoniosa con lunga espirazione. ritmo costante
CENESTESICO
Devono per essere utilizzati tutte e tre i canali prediligendone uno o due. Riproduzione Vietata - ISI CNV Tel 348-2213449 pag. 27
Problemi nel generare alternative: Nessun costrutto visivo Insufficiente numero di opzioni Solo una scelta O questo o quello La persona continua a generare scelte senza mai uscire Problemi nel rappresentare le opzioni: Le opzioni non sono rappresentate in tutti i sistemi rappresentazionali ed difficile comparale La persona deve andare all'esterno per ottenere i dati necessari Le opzioni e icriteri non sono rivisti in funzione delle circostanze
Problemi nel valutare le opzioni: I criteri di selezione sono inappropriati I criteri non sono disposti in ordine di priorit I criteri sono considerati sequenzialmente e separatamente invece che simultaneamente. La risposta polare ne un esempio. La persona non arriva ad una valutazione completa di ogni criterio
Le persone si muovono o verso qualcosa o via da qualcosa. Le persone che si muovono "verso" troppo fortemente rischiano di non fare mai fare delle cose spiacevoli che sono necessarie. Le persone che "vanno via" rischiano di non muoversi finch le cose non vanno proprio male. La chiave della motivazione di essere capaci facilmente e senza sforzo di fare delle cose che non sono piacevoli. La maggior parte delle persone non ha bisogno di essere aiutata a fare delle cose che sono piacevoli. Tipiche strategie di motivazione: 1. Un costrutto visivo del compito finito porta ad una sensazione cenestesica positiva 2. Un costrutto visivo delle conseguenze negative del non fare una cosa porta ad una sensazione cenestesica negativa. Le strategie di motivazione sono legate alle strategie di procrastinazione. Sono due faccie della stessa medaglia. TIPICI COMPONENTI DI UNA STRATEGIA DI MOTIVAZIONE
La voce, se presente, ha una buona tonalit La voce utilizza degli operatori modali di possibilit, desiderio o scelta piuttosto che di necessit. La strategia include una rappresentazione di ci che desiderabile riguardo al compito (il suo completamento o le sue conseguenze) piuttosto che una rappresentazione del processo di effettuare il compito. Il compito specificato appropriatamente Le strategie "verso" sono pi piacevoli e procurano meno stress delle strategie "via da" Sia le strategie "verso" che le strategie "via da" funzionano, e il sistema misto il migliore. Se le strategie sono miste, prima pensare al negativo e poi al positivo Cercate di rimpiazzare le strategie "via da" con delle strategie "verso". Stabilite la cornice che "se voi non imparate una nuova strategia vi sentirete male continuamente nel futuro", che usa la strategia di andar "via da". L'associazione e la dissociazione sono elementi critici Le buone strategie funzionano in vari contesti
Effettuate sempre un controllo ecologico prima di rimuovere delle sensazioni negative o dell'ansiet Pu essere necessario aggiustare le submodalit della rappresentazione del compito da espletare per ottenere una risposta fortemente motivata. Se rappresentare il compito come effettuato non produce una forte motivazione, focalizzatevi sulle conseguenze. I procrastinatori spesso pianificano bene
1. 2. 3. 4.
"sar meraviglioso quando sar stato fatto" mmagine delle conseguenze positive sensazione positiva inizia l'azione
1. La persona inizia con la sensazione di essere sopraffatta ed ha bisogno di vedere le cose specificatamente 2. La persona si muove solo "via da". O il compito non sufficiente per motivarla o la persona sperimenta troppo stress, ansiet o sensazioni spiacevoli. 3. La persona utilizza gli operatori modali di necessit con un tono aspro che genera delle cattive sensazioni. 4. Attenzione: ci sono alcune cose dalle quali sarebbe sempre bene andare via. Fate attenzione a rimuovere completamente le strategie "via da". E' meglio disegnare una strategia con entrambi gli elementi.
Amore 1. Come sai che sei stato amato\a da qualcun'altra\o 2. Puoi ricordare un tempo preciso nel quale eri totalmente amato Un tempo specifico 3. Per sapere di essere totalmente amato, necessario per te: Di essere portato in posti particolari o che ti si comperino delle cose o di essere guardato in maniera particolare O, di sentire un tono speciale di voce o delle parole specifiche O, ti necessario essere toccato in una certa maniera o in certo posto?
Elicitazione di una strategia: 1. Rapport 2. Stabilire il contesto 3. Identificare unsa decisione specifica e quando era stata presa 4. Far tornare il cliente all'esperienza, facendo attenzione che sia congruamente associato 5. Ancorare lo stato 6. Parlare al tempo presente 7. Utilizzare tutti i segnali d'accesso 8. Porre domande semplici: "Com' che hai deciso?" "Cosa accade prima" o " Come sai che tempo di partire" "Come sai che hai finito" 9. Passare all'elemento successivo 10. Controllare di aver ottenuto una sequenza logica 11. Notate se ci sono dei loop o delle sequenze ricorrenti 12. Controllate di avere tutti gli elementi funzionali 13. Fate partire l'ancora per assistere eventualmente il cliente ad accedere 14. Fate molta attenzione alle affermazioni verbali 15. Listate le possdibili opzioni 16. Elicitate e non installate 17. Usate predicati non specifici Date pi di un'opzione Utilizzate un riferimento di contrasto Utilizzate dei contro-esempi 18. Ridite la sequenza e calibrate 19. Elicitate le submodalit se necessario
Il primo passo di essere in "rapport". Questo molto importante in qualsiasi tipo di processo. Il secondo passaggio definire il contesto. Quello che dovete fare stabilire un contesto tranquillizzante. Un esempio potrebbe essere: Deve sapere che, dato che sarei molto interessato nel porle delle domande che mi potranno permetterle di servirla meglio. Ora voi dovete entrare nello stato che state elicitando. Cio, se vogliamo estrarre la strategie decisionale di qualcuno, dobbiamo noi stessi entrare in uno stato nel quale nel passato abbiamo preso una decisione. Se c' rapport, questo guider anche il nostro cliente in tale stato. Adesso eseguiamo l'elicitazione in maniera formale. Nel caso che sorgano dei problemi nell'elicitazione delle strategie, queste sono alcune frasi che si possono utilizzare: 1. C' mai stato un tempo nel quale vi siete sentiti veramente motivati a fare qualcosa? 2. Cosa significa essere eccezionalmente creativo (o XXXX)? 3. Pu parlarmi di un tempo nel quale lei era molto abile a fare X?
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE SCHEMA DI INTERVENTO UTILIZZANDO LE STRATEGIE A) PROBLEMA B) METAMODELLO C) COME SAI QUANDO LO FAI? COME LO FAI? D) INSEGNAMI! E) PORTARLO AL LIMITE (Submodalit) - MODIFICARLO (Strategie) Esercizio: risolvere una serie di problemi utilizzando le strategie 1: trovare la nuova strategia 2: installarla (se possibile sulla linea del tempo venendo poi in avanti) 3: ricalco nel futuro METODI PER INSTALLARE O CAMBIARE LE STRATEGIE Ripasso (muovere il dito) Ristrutturazione Metafora Ancoraggio (ancoriamo lo stato) 1. Ripasso in stato dissociato (vedendosi fare) 2. Ripasso associato e dissociato (vedendosi e sentendosi)
Ricordare: d) Segnali respiratori. A) B) C) Respirazione alta: visivo Respirazione media: uditivo Respirazione bassa cenestesica
Time Line con attenzione ai ritmi respiratori = nuova strategia Il ritmo respiratorio pu ancorare
Semplice tecnica per aiutare ad accedere ad una serie di risorse anche in una situazione nella quale non avevamo tali risorse 1. 2. 3. 4. 5. 6. Entrare in "rapport" Stabilire il contesto Decidere di che stato positivo (o di quale risorsa) c' bisogno Decidere che stato negativo deve essere collassato Entrate nello stato specifico che state elicitando La persona deve essere in uno stato completamente associato, congruente, intenso 7. Ancorate lo stato positivo 8. Ancorate lo stato negativo 9. Schiacciate le ancore contemporaneamente fino a che l'integrazione non completa 10. Lasciate andare l'ancora negativa 11. Trattenete l'ancora positiva per 5 secondi e poi lasciatela 12. Test
L'incatenamento una tecnica che utilizzata quando lo stato (o risorsa) desiderato significativamente differente dallo stato presente Per ancorare potrete usare efficacemente le nocche delle dita. 1. Stabilire rapport 2. Stabilire il contesto 3. Identificare lo stato presente non desiderato 4. Decidere quale deve essere lo stato positivo finale 5. Decidere una serie di stati intermedi per arrivare allo stato finale 6. Progettare la catena:
Stato presente ---> Stato intermedio nr. 1 ---> Stato int. nr. 2 ---> Stato int. nr.3-->Stato finale
7. Elicitate e ancorate ogni stato separatamente, iniziando dallo stato presente fino allo stato finale. Fate attenzione che il soggetto sia fuori dallo stato precedente prima di ancorare il successivo. 8. Sganciate l'ancora dello stato presente e quando questa al culmine, rilasciate e sganciate l'ancora intermedia nr.1 9. Test (il soggetto deve andare nello stato presente e poi nello stato intermedio nr.1) 10. Sganciate l'ancora dello stato presente, e osservate il soggetto entrare nello stato presente e poi nello stato intermedio nr.1. Al culmine aggiungete l'ancora nr.2. 11. Continuate ad aggiungere con questo sistema tutte le altre ancore.
12. Sganciate l'ancora iniziale, e il soggetto passer attraverso tutti i vari stadi fino allo stato finale.
13. Test e ricalco sul futuro.
Ancoriamoci ai momenti belli della nostra esistenza creando il maggior numero possibile di punti di ancoraggio; tutte le volte che ci troviamo in una situazione nella quale avremmo bisogno di pi risorse, torniamo nel passato pensiamo ad altre situazioni nelle quali avevamo tali risorse. poi torniamo al presente, ma manteniamo le immagini (ancore) di quando avevamo le risorse.
L'AUTOANCORAGGIO (2)
Ricordate un tempo nel quale eravate molto forti Mettetelo nella mano destra Ricordate un tempo nel quale eravate totalmente amati Mettetelo nella mano destra Ricordate un tempo nel quale sapevate che potevate avere ogni cosa che desideravate, un tempo nel quale sapevate che non potevate fallire, quando potevate avere tutto. Mettetelo nella mano destra Ricordate un tempo nel quale eravate totalmente energico, quando avevate molta energia. Mettetelo nella mano destra Ora aprite la mano destra Guardate la forma E i colori Sentite che bella sensazione potete sentire E notate cosa potrebbe dirvi se parlasse Ora mettete nella mano sinistra dei dubbi che potreste avere Mettete anche ogni dubbio che potreste avere al momento presente su quello che state facendo Ora guardate la forma E ascoltate cosa questi dubbi potrebbero dirvi
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Ora se avete qualche altro dubbio riguardo all'esercizio o alle vostre capacit mettetelo anche l Ora versate le buone cose che avete nella mano destra nella mano sinistra e continuate a versare finch non sembrano uguali, non hanno lo stesso aspetto, non hanno lo stesso suono e non danno la stessa sensazione. Ora ricordate tutte queste buone cose ancora. Ricordate un tempo nel quale eravate forte... Totalmente amato... Potevate avere tutto... Avevate un sacco di energia... Metteto tutto ci nel vostro pugno. Fate un pugno e sappiate che potete richiamare queste sensazioni in qualsiasi momento, semplicemente stringendo il pugno.
Il grado di reazione all'ambiente esterno sar dato: 1) dall'attitudine verso l'esterno 2) dal modo di processare l'informazione (astratta / specifica) 3) dalla capacit di accedere a stati interiori (associato / dissociato) 4) dal modo di risposta (in time / through time)
L'introverso pi interessato nel mondo interiore dei concetti e delle idee che nel mondo esteriore delle azioni, degli oggetti e della gente. L'estroverso ha una grande quantit di interessi e preferisce l'interazione con gli altri. L'estroverso preferisce l'interazione, mentre l'introverso preferisce la concentrazione. (75% estroversi, 25% introversi). Come modificare tale comportamento: Un'esperienza emotiva significativa probabilmente all'origine della scelta di come reagire agli altri; con la linea del tempo si pu identificare tale esperienza e disconnettere il comportamento.
2) Processo interno: Intuizione \ Sensazione
Domanda:"se dovessi studiare un certo argomento, saresti interessato esclusivamente dai fatti e dalle loro applicazioni per l'adesso, o saresti pi interessato nelle idee e nelle relazioni tra i fatti e la loro applicazione nel futuro?" La differenza tra una persona intuitiva o una persona legata alla sensazione legata al grado di astrattezza del loro pensare. Normalmente, pi saranno presenti delle nominalizzazioni nel loro parlare, pi la persona sar ad un livello maggiore di astrazione. Come modificare tale tipo di processo: Riproduzione Vietata - ISI CNV Tel 348-2213449 pag. 27
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Far comprendere alla persona il suo grado di astrazione (o specificit) e darle degli esercizi appositi.
Domanda: "puoi ricordare un periodo specifico nel quale eri motivato (o altro)? Mentre ricordi ci, puoi entrare dentro di te e vedere quello che vedevi, ascoltare quello che ascoltavi, e sentire le sensazione di essere motivato?" Osservate il grado di accesso oculare alle sensazioni. Come modificare ci: Esercizi di ancoraggio. Portare l'attenzione sul respiro per associare Dire di guardarsi in una televisione per dissociare
4) Risposta adattativa: giudicante / percipiente
Questi due tipi sono correlati ai tipi di persona "in time" e "through time" Come modificare ci: Cambiare l'orientamento della linea del tempo
Il Metamodello Le presupposizioni nel linguaggio Le domande pi appropriate L'utilizzo delle metafore Comandi incastrati Sottolineatura analogica
Non possiamo produrre un cambiamento se non entriamo nello schema dell'altra persona; solo da l, poi, la potremo portare a cambiare.
CAMBIARE LO SCHEMA
Redirezione Oculare Nella pratica della Redirezione Oculare, le memorie traumatiche sono riprocessate mentalmente e fisicamente.
Procedimento: 1. RAPPORT 2. Ricorda unesperienza traumatica 3. (Ancoratela) 4. Nota ogni associazione mentale attorno a questesperienza e la sensazione che puoi sentire nel corpo. 5. Trova una differente prospettiva per vedere il trauma 6. Riconoscere, anche se non la si sente, che pu esistere. 7. Osservate lindice muoversi mentre ricordate I vostri pensieri ed emozioni negativi. (opzionale: respirare rapido) e nel mentre controllate anche nel vostro corpo dove sentite lansiet e la pena collegate al trauma. 8. Continuate finch levento non visto con un minimo grado di ansiet. 9. Ricordate ora levento traumatico pensando al punto di vista positivo 10. Continuate il procedimento finch non potete vedere la memoria traumatica con un atteggiamento positivo e con minima ansiet. 11. Tenete successivamente un diario delle vostre eventuali successive manifestazioni ansiose
PERCHE FUNZIONA? TEORIE: a) Simile al processo che avviene naturalmente nel sonno REM b) Sviluppa collegamento tra emisferi c) Richiede di affrontare il trauma direttamente e di riprocessarlo Opera sui segnali oculari
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.:: La Comunicazione Non Verbale ::. Il Linguaggio del Corpo Prima Parte
di Massimo Carrozza, 2004
Dati questi presupposti si evidenzia che ci che effettivamente caratterizza la comunicazione, ci che ha il primato nella comunicazione, la sua componente emotiva. Le emozioni utilizzano dei sistemi espressivi quali i gesti, suoni vocali o strumentali, variazioni di postura e un vasto numero di atteggiamenti mimico-emozionali. Sono gli stessi mezzi espressivi che usano gli animali per comunicare. Osservando un cane che interagisce con il suo padrone o con altri cani notiamo una vasta gamma di comportamenti come sollevare la coda e tenerla rigida, scodinzolare, tenerla tra le gambe, abbassare le orecchie, mostrare i denti o leccare, e a questi comportamenti non verbali tendiamo a dare una interpretazione e li interpretiamo come richieste. La stessa ricchezza comunicativa si ritrova nel linguaggio del corpo umano. Sostiene Pacori (Come interpretare i messaggi del corpo, Ed. De Vecchi, 1997 ) che le modalit con cui un uomo si atteggia in un gruppo, il modo in cui tiene le spalle, muove braccia e le mani allarga il petto e modula la voce comunicano immediatamente, cos come negli animali, lesistenza, lintensit e il carattere di una relazione. I messaggi analogici tramite la CNV non sono in grado di fornirci informazioni particolareggiate. Gli atti di CNV possono essere decodificati solo in base al contesto nel quale vengono espressi. Tornando allesempio del cane, lo scodinzolare pu avere pi significati, diversi a seconda del contesto: pu manifestarci che contento di vederci, quando entriamo in casa, oppure se ad esempio scodinzola davanti alla porta, che sarebbe contento di uscire. Il linguaggio del corpo ci serve quindi a stabilire lintensit e il carattere della relazione, il nostro potere, la nostra intenzione di influenzare o di essere guidati, stabilire quanto vogliamo far avvicinare una persona e quanto noi vogliamo avvicinarci. Ma lo stesso linguaggio del corpo attivo anche quando la persona non in relazione con altri.
RISORSE
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Quando siamo soli, infatti, ci tocchiamo, grattiamo, stiriamo, accarezziamo, e questi comportamenti richiamano per analogia situazioni in cui questi erano i gesti dei nostri genitori. Questi atti rappresentano altrettante ancore che ci permettono di entrare in stati emotivi di conforto e rassicurazione. Altri atti non verbali vengono prodotti per ridurre uno stato di tensione, sostiene ancora Pacori, e possiamo renderci conto di questa funzione della CNV, ad esempio. se, dialogando con un estraneo, avessimo braccia e gambe conserte e poi tentassimo di aprirle. In questo caso ci sentiremo a disagio ed in modo quasi automatico torneremmo nella posizione iniziale. Attraverso il linguaggio del corpo, comunichiamo le nostre emozioni rispondendo ai comportamenti altrui. Questo significa che ogni nostro comportamento raggiunge il nostro interlocutore e questultimo non pu non reagire e quando lo fa il suo corpo dice la verit, in quanto la risposta non verbale che si sviluppa non cosciente ma automatica, il suo scopo quello di alleggerire la tensione che abbiamo prodotto. Se, ad esempio, il direttore esprime un opinione su cui limpiegato non in accordo, questultimo manifesta inconsciamente con i gesti (sfregandosi il naso, etc) il suo disappunto. Si ipotizza che luomo primitivo utilizzasse unicamente tale sistema per comunicare. Le prime manifestazioni vocali sono state emissioni di suoni, privi di significato intrinseco, aventi valore di espressione emozionale di varia natura. Con levoluzione, i sistemi di comunicazione si sono affinati attraverso lintegrazione tra la fase mimicoemozionale e la fase semiologica in cui il gesto spontaneo e lespressione emozionale, elaborati attraverso la parola, acquistano un valore socio-convenzionale univoco. Questa evoluzione ha comunque permesso al sistema mimico-emozionale di permanere nei nostri comportamenti in misura maggiore di quanto possiamo immaginare. La mamma e il suo bambino, gi prima della nascita, comunicano attraverso la comunicazione non verbale. In seguito lattenzione del lattante sar focalizzata sul suono e sul contatto digitale, vissuti quali elementi di comunicazione con lambiente circostante e quali fattori di variabilit sensoriale pi intensi; la madre ad impostare il codice analogico che il figlio far proprio per tutta la vita. Le percezioni acustiche, registrate dal bambino per la prima volta, diventano repertorio di segni e successivamente di simboli, per lo scambio di informazioni con il mondo esterno: i suoni registrati si impregnano, cosi, di contenuti emozionali e conservano tale valore per tutta la vita dellindividuo.
Larticolo che stai leggendo Luomo utilizza quindi due forme di comunicazione, connesse e inscindibili, quella logica e quella disponibile in formato
http://www.emconsulting.it/risorse/articoli/cnv_comunicazione_non_verbale_1.htm (2 di 4)28/01/2006 20.01.52
eBook gratuito.
NelleBook EM 2004 troverai la raccolta di tutti gli articoli di PNL e La comunicazione logica ha la funzione di descrivere ed affermare e la capacita di nominalizzare Coaching dellArchivio EMpower Your Mind 2004. concetti astratti, oggetti, tempi, attivit persone, luoghi etc. La comunicazione analogica per lo pi non verbale, rappresenta un sistema istintuale arcaico di comunicazione espressiva composto da gesti, suoni vocali o strumentali, variazioni di postura e atti mimico-emozionali. EBOOK PNL Agisce in base al principio di analogia, cio il rapporto tra il segno non verbale e ci a cui rimanda un rapporto di similitudine. Se ad esempio alzare il pugno e muoverlo davanti al viso di uno sconosciuto viene interpretato come segno di minaccia, ci accade perch esiste un rapporto di similitudine con lazione di fare a pugni. Come il gesti di appoggiare la testa sulle ginocchia del proprio partner potrebbe rimandare per similitudine allo stesso comportamento di quando eravamo piccoli e questo nostro gesto produceva in nostra mamma un comportamento complementare carezzevole e consolatorio. Ma anche semplicemente alzare la voce e puntare il dito indice rimanda per analogia ad un comportamento di rimprovero e se un padre ad assumere questo atteggiamento quando dice a suo figlio che gli vuole bene, si noter fortissima lincongruenza tra il livello verbale e non verbale della comunicazione. Risulta abbastanza difficile, invece, trovare lanalogia cui rimandano comportamenti analogici non verbali come il grattarsi o strofinarsi il naso o ancora passarsi la lingua sulle labbra o il mordicchiarsele. Questi atti non hanno nulla di psicologico e non rimandano per analogia ad altro. In effetti sono determinati dal midollo spinale e sono atti riflessi prodotti inconsapevolmente, la cui funzione quella di eliminare una sensazione di fastidio o amplificare, sottolineare una sensazione di piacere. Se mi gratto il naso ad esempio, come per eliminare qualcosa di fastidioso dal naso ma in realt ad aver scatenato il riflesso pu essere stato il tono della voce di mia madre nel dirmi di sparecchiare. Oppure ancora, laumento della salivazione che produce latto di passare la lingua sulle labbra, come se ci trovassimo davanti un cibo appetitoso, pu essere collegato ad una situazione in cui troviamo appetibile una persona che notiamo o con cui stiamo parlando. Laggancio analogico di questi atti non quindi con il comportamento in s, ma con una funzione fisica associata. Scopo della comunicazione analogica scaricare emozioni riducendo la tensione. Tutti gli individui utilizzavano istintivamente il sistema emotivo per scaricare tensione e per comunicare emozioni al prossimo. Il legame tra la comunicazione analogica e gli stati emotivi e il fatto che la CNV attiva sempre e comunque, fanno s che questultima possa esercitare un effetto sullinterlocutore, influenzandone il comportamento, le reazioni e la comunicazione verbale (Pacori, 1997). La comunicazione non verbale pu essere di due tipi: volontaria e involontaria (Angela Monetti). Quella volontaria integra quello che si sta dicendo, sottolineandone e amplificandone il significato. I gesti convenzionali come il segno dellok o il segno delle corna esprimono simbolicamente, allinterno di una cultura, concetti astratti quali ad esempio lessere daccordo o ladulterio. Sono classificabili, poi, tra i gesti volontari, quelli universali come il s e il no, caratterizzati dal movimento della testa, derivante, sembra, dal movimento della bocca del neonato rispetto al capezzolo nella suzione (Desmond Morris), dallalto verso il basso per succhiare, di lato per la saziet. A questi gesti universali vi sono per da aggiungere delle eccezioni, non tutti i popoli esprimono il si e no allo stesso modo, nella Magna Grecia il no si esprimeva con il movimento verticale, e questo avviene anche tuttora in alcune zone della Sicilia, accompagnato da uno schiocco della lingua, cos come in Bulgaria il s e il no sono del tutto invertiti. Atto universale di CNV anche il battere le mani, considerato come la conclusione sonora di un abbraccio dato a vuoto. La comunicazione non verbale involontaria tradisce le emozioni pi nascoste e le comunica al mondo senza lintenzione e la consapevolezza di farlo. I gesti che compiamo mentre siamo in comunicazione con noi stessi e con il mondo sono moltissimi e dal momento che sufficiente una minima parte di questi per saturare i chunks di informazioni processabili consapevolmente, una grande parte rimane sotto la soglia del conscio. Lintero comportamento non verbale espresso attraverso quattro canali
http://www.emconsulting.it/risorse/articoli/cnv_comunicazione_non_verbale_1.htm (3 di 4)28/01/2006 20.01.52
analogica. La comunicazione logica quella verbale, si serve delle parole, cio di un numero finito di simboli convenuti allinterno di un determinato gruppo etnico i cui significati sono stabiliti convenzionalmente e coordinati da precise regole per la produzione e la comprensione dei messaggi cio la grammatica e la sintassi.
comunicativi: la prossemica (gestione attuata con il proprio corpo degli spazi comunicativi), la cinesica (gesti e movimenti di parti del corpo), la paralinguistica (suoni vocali e strumentali senza significato specifico logico) e la digitale (toccamenti delle mani e del corpo). Potenzialmente tutte le persone potrebbero interpretare questi messaggi (Pacori), infatti la conoscenza della CNV innata, se risulta confermato il presupposto che in modo innato e geneticamente codificato rispondiamo a delle stimolazioni emotive appartenenti alle seguenti tre classi: quello che ci piace, quello che non ci piace, quello che innalza la tensione emotiva. Granone nel 1976 determin che in stato di trance profonda una persona in grado di attribuire significato a dei segnali non verbali, laddove questo non avveniva in stato di veglia. Sembra, sostiene ancora Pacori, che lenorme importanza attribuita alla parola abbia offuscato la comprensione dei messaggi di CNV che ci pervengono dagli altri, la loro comprensione rimane limitata a quelle intuizioni o sensazioni di pelle che abbiamo rispetto a qualcuno che ci sta antipatico o simpatico a pelle, oppure quando sentiamo che possiamo fidarci o che qualcuno ci nasconde qualcosa. Senza incorrere in facili e argute letture del pensiero forse abbiamo compreso qualcosa di molto importane che non viene comunicato con le parole ma con la cnv, che desidera essere ascoltato e compreso e che abbiamo la possibilit di verificare nella relazione. Ci dedicheremo allanalisi in dettaglio della CNV nei prossimi capitoli.
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