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N. REG.SEN.

N. 04469/2009 REG.RIC.

R E P U B B L I C A I T A L I A N A

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente
SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 4469 del 2009, proposto da:
Alberto Guarriello (così come indicato nella memoria depositata in data 10 maggio
2010), Di Chiara Paola Francesca Irene, Vendemia Pasquale, D’Agostino Rosa,
Cicala Michele, Rianò Primerano Giovanni, rappresentato e difeso dagli avv.
Alfredo Contieri, Gennaro Macri, con domicilio eletto presso Alfredo Contieri in
Napoli, via R. De Cesare 7;
contro
Regione Campania e Azienda Sanitaria Locale Caserta, in persona dei rispettivi
legali rappresentanti pro tempore, rappresentate e difese dall'avv. Alberto
Armenante, con domicilio eletto in Napoli, via S. Lucia, n. 81 presso gli Uffici
dell’Avvocatura Regionale;
per l'annullamento
del decreto dirigenziale n. 107 del 18.05.2009 nella parte in cui la Regione
Campania, nell’approvare e pubblicare gli elenchi delle zone carenti di assistenza
primaria per il triennio 2006/2008, non prevede, nell’ambito dell’ASL Caserta, le
zone carenti per il servizio di continuità assistenziale per l’intero territorio del
distretto n. 28, n. 29, n. 30 e n. 31, nonché degli altri indicati in ricorso.

Visto il ricorso, notificato il 30.07.2009 e depositato il 5 agosto 2009, con i relativi


allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Campania;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 20 maggio 2010 il dott. Andrea Pannone
e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO
I ricorrenti sono tutti medici inclusi nella graduatoria regionale definitiva vigente
dei medici residenti A.S.L. aspiranti agli incarichi provvisori di continuità
assistenziale, pubblicata sul BURC n. 1 del 5.1.2009 e sono pertanto collocati in
posizione utile per concorrere all’assegnazione di una sede (zona carente).
Giova premettere che il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica nel
territorio) è stato disciplinato con deliberazione di Giunta Regionale del 6 luglio
2004, n. 1570 (pubblicata sul B.U.R.C. n. 43 del 6.09.2004), con la quale la
dotazione organica è stata definita secondo un rapporto ottimale misurato su base
aziendale e nelle misura di un medico per ogni tremila abitanti (o frazione di 3000
superiore a 1500) nelle aree considerate disagiate.
Successivamente la legge della Regione Campania n. 1 del 30.01.2008 (…) ha
stabilito, all’a. 83, comma 2 che (…).
Pertanto, con delibera di Giunta Regionale n. 1917 del 5 dicembre 2008 (…) si è
proceduto alla modifica della precedente DGRC n. 1570/2004, ai sensi dell’a. 83,
comma 2, della legge regionale n. 1/2008 (…).
Inoltre la deliberazione in esame ha previsto di affidare il compito di identificare le
“zone disagiate” per il servizio di continuità assistenziale fino alla copertura delle
suddette percentuali della popolazione regionale, la dislocazione e l’idoneità dei
presidi necessari per il miglioramento del servizio, al Comitato Regionale ex a. 24
su indicazione dei comitati aziendali che (…).
(…). Tuttavia, in palese contrasto con l’affermazione sopra riportata, l’Ufficio
richiedeva contestualmente l’applicazione del rapporto medico/abitante 1/1550
solo per il territorio della Comunità Montana del Matese dei Comuni di Ailano,
Raviscanina, S. Angelo d’Alife, Valle Agricola. Fontegreca, Ciorlano, Prata Sannita,
Pratella, Capriati al Volturno, Letino, Gallo Matese, afferenti ai presidi di
continuità assistenziale di Ailano e Fontegraca, appartenenti al solo Distretto n. 30,
per un totale al 31.12.2007 di 14.240 abitanti, a fronte dei circa 125.000 abitanti dei
comuni inclusi nell’intero territorio dei distretti nn. 28, 29, 30, 31 e 32.
(…).
(…) tuttavia la Giunta Regionale della Campania – Area Generale di
Coordinamento Assistenza Sanitaria – Settore Prevenzione assistenza sanitaria
Igiene Sanitaria (…) rigettava la richiesta di riconoscimento di zone disagiate di cui
alla nota aziendale del 17.03.2009 poiché “(…) tale azienda non appare nella
valutazione dei verbali precedenti (…)”, cui seguiva la richiesta di revisione, da
parte della ASL Caserta 1 (…).
Infine, con decreto dirigenziale n. 107 del 18 maggio 2009, a firma del dirigente del
Settore Assistenza Sanitaria della Regione Campania, pubblicato sul BURC n. 33
del I giugno 2009, si procedeva alla pubblicazione dell’elenco delle zone carenti di
assistenza primaria e continuità assistenziale individuate dalle ASL per gli anni
2006, 2007 e 2008.
In particolare, per quanto riguarda l’ex ASL Caserta 1, nell’ambito delle zone
carenti per il servizio di continuità assistenziale, venivano determinate appena 14
carenze per gli anni 2006, 2007 e 2008.
Con il ricorso in trattazione gli interessati hanno dedotto i seguenti motivi così
epigrafati: I) Violazione e falsa applicazione degli a. 11 e 12 del DPR 28 luglio
2000, n. 270. Violazione e falsa applicazione dell’a. 83, comma 2, della legge della
Regione Campania n. 1/2008. Violazione della deliberazione della Giunta della
Regione Campania n. 1917/2008. Violazione dei principi in materia di impiego
pubblico. Eccesso di potere per carenza assoluta di istruttoria, errore sui
presupposti, contraddittorietà, difetto di motivazione, disparità di trattamento e
travisamento dei fatti. Ingiustizia ed irragionevolezza manifeste. Perplessità.
I ricorrenti in particolare hanno dedotto che “al fine di rispettare la complessiva
dotazione organica così come prevista dalla menzionata delibera di Giunta
Regionale, si sarebbe dovuto tener conto della disciplina previgente, e cioè della
D.G.R.C. n. 1570/2004 (poi modificata dalla D.G.R.C. n. 1917/2008), alla luce
della quale la pianta organica complessiva era pari a 110 unità mediche, per cui il
numero di medici da destinare alla continuità assistenziale presso l’ASL Caserta 1
era pari a 152 unità (risultante proprio dall’aggiunta di 42 medici rispetto ai 110
della pianta organica ex delibera n. 1570/2004) che si sarebbe dovuto comunicare
all’Assessorato alla sanità della Regione Campania ai sensi della delibera di Giunta
Regionale n. 1917/2008”.
Si è costituita in giudizio la Regione Campania per resistere al ricorso.
All’udienza del 20 maggio 2010 il ricorso è stato posto in decisione.
DIRITTO
Il decreto dirigenziale n. 107 del 18.05.2009 (Settore Prevenzione, Assistenza
Sanitaria, Igiene Sanitaria della Regione Campania), nell’approvare e pubblicare gli
elenchi delle zone carenti di assistenza primaria per il triennio 2006/2008, non ha
individuato, nell’ambito territoriale dell’ASL Caserta 1, alcuna zona carente per il
servizio di continuità assistenziale per l’intero territorio dei distretti n. 28, n. 29, n.
30 e n. 31.
Il ricorso deve ritenersi fondato, quantomeno sotto il dedotto profilo dell’eccesso
di potere per difetto di istruttoria e di motivazione.
La difesa dell’amministrazione ha infatti invocato l’astratta possibilità che il
numero delle vacanze non corrisponda al risultato aritmetico derivante
dall’applicazione dei criteri fissati nella normativa contrattuale. Ma tale astratta
possibilità deve essere concretamente esercitata attraverso una congrua
motivazione, del tutto assente nel caso di specie.
Ne è riprova l’affermazione contenuta nella relazione depositata in giudizio in data
19 novembre 2009 laddove si asserisce (pagina 4 di 15) che il Comitato ex a. 24,
coadiuvato dall’Amministrazione Regionale ha inteso coprire solo il 7,5% del 10%
della popolazione delle zone disagiate. A maggior regione che il Legislatore
Regionale, nel comma 2 dell’a. 83 della L.R. n. 1/2008 non ha espresso nessun
riferimento ad eventuali calcoli di percentuali da adottare.
Il ricorso deve essere pertanto accolto nei sensi suddetti con compensazione delle
spese di giudizio per giusti motivi.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, sezione Quinta, accoglie il
ricorso e, per l’effetto, annulla gli atti indicati in epigrafe nei sensi di cui in
motivazione.
Compensati spese, competenze ed onorari di giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 20 maggio 2010 con
l'intervento dei Signori:
Antonio Onorato, Presidente
Andrea Pannone, Consigliere, Estensore
Gabriele Nunziata, Consigliere

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 26/05/2010
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
IL SEGRETARIO

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