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D.Lgss. 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i.
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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


INDICE

1.

DATI IDENTIFICATIVI DELLA SOCIET ......................................................................... 2

2.

PREMESSA ................................................................................................... 3

3.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO................................................................................. 3

4.

UBICAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO ................................................................. 5

5.

DESCRIZIONE ATTIVIT ...................................................................................... 7

6.

POTENZIALI FONTI DI IMPATTO E LORO MITIGAZIONE ....................................................... 13

6.1 RIFIUTI .................................................................................................... 13


6.2 QUANTITATIVI RIFIUTI ..................................................................................... 17
6.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA................................................................................... 18
6.4 RUMORE ................................................................................................... 19
6.5 RETE DI SMALTIMENTO DEI REFLUI .......................................................................... 20
6.6 CARATTERISTICHE DI ACCESSO E TRAFFICO ................................................................. 20
7.

PIANO DI INTERVENTO PER CONDIZIONI STRAORDINARI ..................................................... 21

7.1. ALLAGAMENTI ............................................................................................. 21


7.2. INCENDI ................................................................................................... 21
7.3. DISPERSIONE ACCIDENTALE DI RIFIUTI NELLAMBIENTE ..................................................... 21
8.

ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO DI RACCOLTA .............................................................. 22

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1. Dati identificativi della Societ

Ditta
Ragione sociale

MUNTONI ROLANDO

Indirizzo Sede legale

Olbia (OT) Via Sa Corroncedda n. 7 07026

Indirizzo sede operativa

Olbia (OT) Zona Industriale

Partita I.V.A.

01480510906

Codice Fiscale

MNTRND57A07C740R

Telefono Sede legale

0789 66105 0789 67053

FAX

Responsabile Legale
Posizione

Amministratore Unico Titolare firmatario


Preposto alla gestione tecnica ai sensi dellart. 7, Legge n.
122 del 5/02/1992

Cognome e Nome

Muntoni Rolando

Luogo e data di nascita

Cisterna di Latina (LT) 07/01/1957

Residenza

Olbia (OT) Via Sa Corroncedda n. 7 07026

Codice fiscale

MNTRND57A07C740R

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2. Premessa
La Ditta MUNTONI ROLANDO di Olbia (OT), con sede legale in via Sa Corroncedda n.7, intende
realizzare un centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei
materiali, la rottamazione di veicoli a motore fuori uso conformemente a quanto previsto dal
Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n.209 Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli
fuori uso, cos come modificato dal Decreto Legislativo 23 febbraio 2006, n. 149 e dal Decreto
Legislativo 08 aprile 2008, n. 59 e allarticolo 208 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme
in materia ambientale e sue successive modifiche e integrazioni, nella Zona Industriale di Olbia
(OT).
Il centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la
rottamazione di veicoli a motore fuori uso ascrivibile secondo lallegato B1, punto 7, lettera v) e
lettera w) della Delibera della Giunta Regionale n. 23/24 del 23 aprile 2008 categorie di opere da
sottoporre alla procedura di verifica di assoggettabilit, tra gli impianti di smaltimento e
recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a
D15, ed all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152 (lettera v) e gli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacit
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (lettera w).
Il sito non rientra tra le categorie di cui al punto 8 lettera c) della medesima Delibera Regionale
Centri di raccolta, stoccaggio e rottamazione di rottami di ferro, autoveicoli e simili con superficie
superiore a un ettaro in quanto la superficie totale del lotto pari a 3.730,00 mq, quindi inferiore
allettaro.
La Ditta MUNTONI ROLANDO di Olbia (OT) intende, mediante la procedura di verifica/screening di
cui allallegato A della D.G.R. n. 23/24 del 23 aprile 2008, verificare la necessit o meno di
sottoporre limpianto di cui alloggetto alla procedura di V.I.A. regionale, attraverso la valutazione
degli effetti sullambiente riportati nella presente Relazione Tecnica.

3. Normativa di riferimento
La presente Relazione Tecnica stata redatta in conformit alle normative vigenti comunitarie,
statali e regionali, nel campo della gestione dei rifiuti speciali.
In particolare stata posta attenzione al rispetto della seguente normativa:

Direttiva del Consiglio 85/337/CEE del 27 giugno 1985 Valutazione dell'Impatto ambientale
(VIA) di determinati progetti pubblici e privati;

Legge regionale n. 31 del 1989 Norme per listituzione e la gestione dei parchi, delle
riserve e dei monumenti naturali, nonch delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed
ambientale;

Legge n. 394 del 6 novembre 1991 Legge quadro sulle aree naturali protette;

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Direttiva del Consiglio 97/11/CE del 3 marzo 1997 Modifica della direttiva 85/337/CEE
concernente la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e
privati;

Legge Regionale n. 1 del 18 gennaio 1999, Art.31 Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 1999);

Legge Regionale n. 4 del 20 Aprile 2000, art.18 Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2000);

Legge Regionale n. 17 del 5 Settembre 2000, art. 17 Modifiche ed integrazioni alla legge
finanziaria, al bilancio per gli anni 2000/2002 e disposizioni varie;

Legge Regionale n. 3 del 29 aprile 2003, art. 20, commi 12 e 13 Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2003);

Decreto Legislativo n. 152 del 03aprile 2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale;

Legge regionale n. 9 del 12 giugno 2006, art. 48 Conferimento di funzioni e compiti agli
enti locali;

Decreto Legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative


del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale;

Delibera della Giunta Regionale n. 24/23 del 23 aprile 2008 Allegato B delle Direttive per lo
svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di valutazione
ambientale strategica;

Delibera della Giunta Regionale n. 30/2 del 23 maggio 2008 Linee guida per
lindividuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
inserimento nel territorio;

Decreto Ministeriale 2 maggio 2006 Istituzione dell'elenco dei rifiuti, in conformit


all'articolo 1, comma 1, lettera A), della direttiva 75/442/Ce ed all'articolo 1, paragrafo 4,
della direttiva 91/689/Ce, di cui alla decisione della Commissione 2000/532/Ce del 3
maggio 2000;

Decreto Ministeriale 5 aprile 2006, n.186 Regolamento recante modifiche al decreto


ministeriale 5 febbraio 1998 "Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del Decreto Legislativo 5
febbraio 1997, n. 22";

Decreto Ministeriale 27 luglio 2004 Integrazione della voce 13.18, Allegato 1, Suballegato 1,
del decreto 5 febbraio 1998, recante individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22;

Decreto Ministeriale 9 gennaio 2003 Esclusione dei pneumatici ricostruibili dall'elenco di


rifiuti non pericolosi;

Decreto Legislativo 12 giugno 2002, n.161 Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del

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decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti pericolosi che
possibile ammettere alle procedure semplificate;

Direttiva Ministeriale - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - 9
aprile 2002 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n.
2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti;

Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22;

4. Ubicazione e descrizione del progetto


Il lotto oggetto dell'intervento di propriet della Ditta MUNTONI ROLANDO di Olbia (OT) distinto
in catasto al Foglio 31, mappali 08 (ex1721/b) 4524 (ex3012/a) e ricade nel territorio del Comune
di Olbia (OT) classificato come Zona Industriale in via Israele.

Il sito, facilmente raggiungibile percorrendo la viabilit interna dellagglomerato industriale (via


Israele) presenta unorografia pressoch pianeggiante e una forma di trapezio rettangolo con
superficie complessiva pari a 3.730,00 mq ed agevolmente accessibile anche da parte di
automezzi pesanti.
Il terreno confina a Nord con la viabilit consortile, a Ovest con propriet Forroia, ad Est con la
Propriet Olb Srl e a Sud con la residua propriet consortile.

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Il sito costituito da un terreno di scarso valore agricolo, improduttivo e degradato, inserito nella
zona del Comune di Olbia individuata come agglomerato industriale.
Nelle immediate vicinanze non esistono laghi o corsi d'acqua di grande interesse, non interessa
zone con corsi d'acqua rilevanti e aree dinondazione o erosione ed fuori dalla fascia di rispetto
di punti di prelievo d'acqua a uso potabile.
Il sito non ricade zone di particolare attenzione o di interesse naturalistico, quali in zone umide,
zone costiere, zone montuose o forestali, riserve e parchi naturali, zone classificate o protette
dalla legislazione degli Stati membri, zone protette speciali designate dagli Stati membri in base
alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, zone nelle quali gli standard di qualit ambientale fissati
dalla legislazione comunitaria sono gi stati superati, zone a forte densit demografica, zone di
importanza storica, culturale o archeologica, territori con produzioni agricole di particolare qualit
e tipicit di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.
Nelle vicinanze dellarea non sono presenti zone residenziali, scuole o aree ricreative.
Limpianto sar posizionato allinterno di un complesso gi esistente (agglomerato industriale del
Comune di Olbia) e per tale motivo, da un punto di vista paesaggistico, linstallazione dellimpianto
non alterer i dinamismi spontanei di caratterizzazione.
Linstallazione del centro di raccolta potrebbe comportare comporter lo sbancamento di terreno,
con necessit di scavi e di sgombro del terreno.
Il progetto in oggetto non richiede la realizzazione di nuove strade, tratte ferroviarie o il ricorso a
veicoli fuori strada e lapprovvigionamento energetico e idrico sar garantito dalla stipula di
regolare contratto di fornitura con il Consorzio Industriale Nord Est Sardegna Olbia.
Nella progettazione si tenuto conto del vincolo di legge riguardante la fascia di rispetto stradale.
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Il costo complessivo dellintervento stimato in circa 600.000,00 e i tempi di realizzazione in 15
mesi.
Lintervento in oggetto prevede la realizzazione di un capannone a pianta rettangolare di
dimensioni (18,30 m X 25,10 m) per uso artigianale con annessi uffici amministrativi, per una
superficie complessiva pari a circa 460,00 mq.
Il capannone sar sede di due attivit ben distinte:
1. Centro di autodemolizione;
2. Uffici e vendita parti di ricambio.
In particolare allinterno del capannone sar realizzato:

un locale destinato ai lavori di bonifica e di messa in sicurezza di veicoli fuori uso con
superficie pari a 203,10 mq e 7,15 m di altezza (zona B della pianta allegata), con annessi
due servizi igienici e un deposito (7,25 mq) per i materiali di assorbimento liquidi
accidentalmente fuoriusciti durante le operazioni poste in essere;

un deposito per le parti di ricambio commercializzabili nel mercato derivanti dallattivit di


autodemolizione con superficie pari a 94,60 mq e 7,15 m di altezza (zona C della pianta
allegata);

un deposito per i rifiuti recuperabili e i rifiuti non pericolosi derivanti dallattivit di


autodemolizione con superficie pari a 57,70 mq e 7,15 m di altezza (zona E della pianta
allegata);

un deposito per i rifiuti pericolosi derivanti dallattivit di autodemolizione con superficie


pari a 41,00 mq e 7,15 m di altezza (zona D della pianta allegata);

un ufficio (12,10 mq), un servizio igienico e una sala di attesa (16,20 mq).

I settori C (deposito delle parti di ricambio commercializzabili), D (stoccaggio dei rifiuti pericolosi)
ed E (stoccaggio dei rifiuti recuperabili e dei rifiuti non pericolosi) saranno delimitati e mantenuti
separati, anche per ottimizzare la gestione degli spazi, con lutilizzo di barriere mobili.

5. Descrizione attivit
Il progetto, finanziato con capitali privati, prevede la realizzazione di un centro di rottamazione di
veicoli a fine vita, attivit che si articoler nelle fasi di messa in sicurezza, smontaggio, riduzione
volumetrica tramite pressatura dei veicoli ed, eventualmente, degli altri rottami metallici.
Prevede, altres, il commercio dei pezzi utilizzabili come ricambi, la cernita e la vendita del
materiale metallico, cos da favorirne il riciclaggio nelle industrie siderurgiche e metallurgiche.
Il centro pu ricevere anche rifiuti quali le apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso
contenenti e non componenti pericolosi (CER 20 01 23* e 20 01 36) e rifiuti metallici (CER 20 01 40)
provenienti da raccolta differenziata.
Il centro di raccolta organizzato, in relazione alle attivit di gestione poste in essere, nei seguenti

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specifici settori corrispondenti per quanto possibile alle diverse fasi di gestione dei veicoli fuori
uso:
A) settore di conferimento e di stoccaggio dei veicoli fuori uso prima del trattamento;
B) settore di trattamento dei veicoli fuori uso (messa in sicurezza e bonifica);
C) settore di deposito delle parti di ricambio commercializzabili;
D) settore di stoccaggio dei rifiuti pericolosi;
E) settore di stoccaggio dei rifiuti recuperabili e dei rifiuti non pericolosi;
F1) settore di deposito dei veicoli trattati (bonificati);
F2) settore di rottamazione e riduzione volumetrica (compressione);
F3) settore di stoccaggio delle carcasse compattate;
G) settore di stoccaggio dei pneumatici fuori uso;
H) settore di deposito dei rifiuti metallici (CER 20 01 40) provenienti da raccolta differenziata;
I) settore di deposito per le apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti e non,
componenti pericolosi (CER 20 01 23* e 20 01 36) provenienti da raccolta differenziata;
L) settore di stoccaggio dei veicoli fuori uso compattati (CER 16 01 06).
Settore A: conferimento e stoccaggio dei veicoli fuori uso prima del trattamento
In questo settore saranno collocati i veicoli fuori uso in arrivo al centro di raccolta in attesa di
essere sottoposti alle operazioni di bonifica e messa in sicurezza. I veicoli saranno collocati in
posizione di marcia, non accatastati.
Tale settore occuper unarea complessiva di 471,00 mq, sar realizzato con una massicciata in
Cemento Armato dello spessore minimo di 15 cm e dotato di una membrana impermeabile in HDPE
inattaccabile agli acidi dello spessore di 2 mm.
La pavimentazione possieder inoltre una pendenza tale da convogliare le eventuali percolazioni
verso un idoneo sistema di drenaggio che garantir il deflusso degli stessi verso un pozzetto di
raccolta munito di separatori per gli oli.
Allinterno di detto settore prevista unaltra zona (settore F1) di deposito dei veicoli trattati dopo
lavvenuta messa in sicurezza e bonifica, delimitato e separato mediante lutilizzo di barriere
mobili, con superficie pari a 49,00 mq.
Settore B: trattamento dei veicoli fuori uso
Settore ubicato all'interno del capannone avente unarea utile di 203,10 mq e unaltezza di 7,15 m
in cui i veicoli fuori uso saranno sottoposti alle operazioni di messa in sicurezza e di rimozione delle
parti di ricambio nonch dei rifiuti pericolosi e di quelli non pericolosi e recuperabili.
Il settore sar realizzato con una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e
dotato di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi.
In prossimit del settore di trattamento e sempre allinterno del capannone sar ubicato un

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deposito per i materiali da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi fuoriusciti accidentalmente
durante le operazioni di bonifica dai veicoli fuori uso (7,25 mq).
Il settore sar dotato di apposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso
degli stessi verso un pozzetto di raccolta munito di separatori per oli.
Settore C: deposito delle parti di ricambio commercializzabili
Settore di superficie pari a 94,60 mq e altezza di 7,15 m ubicato all'interno del capannone che
consentir di raccogliere su apposite scaffalature metalliche le parti di ricambio recuperate dalla
demolizione dei veicoli che possono dar luogo a percolazioni (parti meccaniche) e le parti di
carrozzeria, paraurti e vetri. I pezzi smontati contaminati da oli saranno stoccati su basamenti
impermeabili.
Il settore sar realizzato con una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e
dotato di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di
unapposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il
pozzetto di raccolta munito di separatori per oli.
Settore D: stoccaggio dei rifiuti pericolosi
Settore di superficie pari a 41,00 mq e altezza di 7,15 m ubicato all'interno del capannone dove
saranno depositati temporaneamente i rifiuti pericolosi provenienti dalle operazioni di bonifica e
messa in sicurezza degli autoveicoli (oli esauriti da motore, olio del cambio, olio della trasmissione,
olio circuiti idraulici, liquido di raffreddamento antigelo, liquido dei freni, fluidi refrigeranti dei
sistemi di condizionamento, batterie al piombo, filtri dell'olio, catalizzatori esausti contenenti
sostanze pericolose, apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi e/o HCFC e/o HFC,
componenti contenenti PCB (solo se prodotti anteriormente alla data del 1988), apparecchiature
fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate se prodotti anteriormente alla data del 1988).
Il settore sar realizzato con una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e
dotato di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di
unapposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il
pozzetto di raccolta munito di separatori per oli.
Le diverse tipologie di rifiuti pericolosi saranno depositate separatamente e per classi omogenee
all'interno di recipienti mobili (fusti o contenitori) in attesa che siano conferiti a ditte autorizzate
per il trasporto verso impianti di recupero e/o di smaltimento finale autorizzati, secondo le
modalit previste dalle norme di legge in materia di gestione dei rifiuti.
Sui recipienti fissi e mobili saranno applicate apposite etichettature conformemente alle norme
vigenti in materia di etichettatura di sostanze pericolose, con l'indicazione del rifiuto stoccato
(codice CER). I quantitativi volumetrici raccolti saranno avviati alle operazioni di recupero e/o
smaltimento,

previste

in

impianti

esterni,

con

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cadenza

almeno

trimestrale

oppure

al

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raggiungimento del limite dei 10 metri cubi e comunque entro lanno dalla presa in carico del
rifiuto.
Settore E: stoccaggio dei rifiuti recuperabili e dei rifiuti non pericolosi
In questo settore interno al capannone saranno sistemati in appositi contenitori, previo
raggruppamento in frazioni merceologicamente omogenee, i materiali recuperabili non soggetti a
commercio come plastica (paraurti, cruscotti, tappezzerie, serbatoi contenitori di liquidi), vetro,
componenti metalliche (rame, alluminio, magnesio), catalizzatori esauriti e i rifiuti non pericolosi.
Lo stoccaggio dei rifiuti recuperabili sar realizzato in modo tale da non modificare le
caratteristiche del rifiuto e da non comprometterne il successivo recupero.
Allinterno dellarea destinata al deposito dei rifiuti, i rifiuti che sono codificati con CER diverso
saranno stoccati in modo differenziato, per consentire la loro immediata individuazione.
I materiali deteriorati e quindi non destinati al recupero, saranno inviati allo smaltimento finale in
impianti autorizzati, secondo le modalit previste dalle norme di legge in materia di gestione dei
rifiuti.
I quantitativi volumetrici raccolti saranno avviati alle operazioni di recupero e/o smaltimento,
previste in impianti esterni, con cadenza almeno trimestrale oppure al raggiungimento del limite
dei 20 metri cubi e comunque entro lanno dalla presa in carico del rifiuto.
Il settore con superficie di 57,70 mq sar realizzato con una massicciata in Cemento Armato di
spessore minimo da 15 cm e dotato di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm
inattaccabile agli acidi e di unapposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il
deflusso degli stessi verso il pozzetto di raccolta munito di separatori per oli.
Settore F:
F2: rottamazione e riduzione volumetrica (compressione)
In questo settore saranno effettuate le operazioni di riduzione volumetrica mediante lutilizzo di
una pressa compattante.
La superficie destinata a tale settore coincide con l'area di manovra della pressa compattante ed
pari a circa 176,30 mq, realizzata con una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15
cm e dotata di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e
di unapposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso
il pozzetto di raccolta munito di separatori per oli.
Settore di deposito dei veicoli trattati (F1) e di stoccaggio delle carcasse compattate (F3)
In questo settore saranno stoccate le carcasse dei veicoli sottoposte alle operazioni di bonifica e
messe in sicurezza in attesa della riduzione volumetrica (F1) e le carcasse compattate (settore F3).
Il settore realizzato con una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e dotato

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di una membrana impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di
unapposita rete di drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il
pozzetto di raccolta munito di separatori per oli sar inoltre provvisto di apposita copertura
(tettoia). Un ulteriore settore di stoccaggio dei veicoli trattati (settore F1) con area di 49,00 mq
previsto allinterno della zona A in cui saranno delimitati e mantenuti separati, anche per
ottimizzare la gestione degli spazi, con lutilizzo di barriere mobili.
Settore G: stoccaggio dei pneumatici fuori uso
In questo settore saranno stoccati in appositi cassoni scarrabili i pneumatici fuori uso provenienti
dalla bonifica dei veicoli.
I quantitativi volumetrici raccolti saranno avviati alle operazioni di recupero, previste in impianti
esterni, con cadenza almeno trimestrale oppure al raggiungimento del limite dei 20 metri cubi e
comunque entro lanno dalla presa in carico del rifiuto.
Il settore con superficie di 38,50 mq sar dotato di apposita copertura (tettoia) e realizzato con
una massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e dotato di una membrana
impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di unapposita rete di
drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il pozzetto di raccolta
munito di separatori per oli.
Settore H: stoccaggio dei rifiuti metallici (CER 20 01 40) provenienti da raccolta differenziata
In questo settore saranno stoccati in appositi cassoni scarrabili i rifiuti metallici provenienti dalla
raccolta differenziata.
I quantitativi volumetrici raccolti saranno avviati alle operazioni di recupero, previste in impianti
esterni, con cadenza almeno trimestrale oppure al raggiungimento del limite dei 20 metri cubi e
comunque entro lanno dalla presa in carico del rifiuto.
Il settore di superficie di 18,15 mq sar dotato di apposita copertura (tettoia) e realizzato con una
massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e dotato di una membrana
impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di unapposita rete di
drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il pozzetto di raccolta
munito di separatori per oli.
Settore I: stoccaggio di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti e non
componenti pericolosi (CER 20 01 23* e 20 01 36)
In questo settore saranno stoccate le apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso
contenenti e non componenti pericolosi provenienti dalla raccolta differenziata.
I quantitativi volumetrici raccolti saranno avviati alle operazioni di recupero, previste in impianti
esterni, con cadenza almeno trimestrale oppure al raggiungimento del limite dei 10 metri cubi per i
rifiuti pericolosi e di 20 metri cubi per i rifiuti non pericolosi e comunque, entro lanno dalla presa

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in carico del rifiuto.
Il settore di superficie di 47,30 mq sar dotato di apposita copertura (tettoia) e realizzato con una
massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e dotato di una membrana
impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di unapposita rete di
drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il pozzetto di raccolta
munito di separatori per oli.
Settore L: stoccaggio dei rifiuti compattati (CER 16 01 06)
In questo settore a fine lavorazione potranno essere stoccate anche su appositi semirimorchi le
carcasse compattate dei veicoli fuori uso (pacchi) provenienti dal settore F3 in attesa del
conferimento verso impianti autorizzati. Il settore con superficie di 55,35 mq realizzato con una
massicciata in Cemento Armato di spessore minimo da 15 cm e dotato di una membrana
impermeabile in HDPE di spessore da 2 mm inattaccabile agli acidi e di unapposita rete di
drenaggio e di raccolta dei reflui, che assicurer il deflusso degli stessi verso il pozzetto di raccolta
munito di separatori per oli sar inoltre provvisto di apposita copertura (tettoia) in modo tale da
non modificare le caratteristiche del rifiuto e da non comprometterne il suo successivo recupero.
Alternativamente, i veicoli sottoposti ad adeguamento volumetrico (pacchi), potranno essere
stoccati mediante accatastamento non superiore a cinque metri di altezza nel settore F3.
I settori interni al capannone di deposito delle parti di ricambio commercializzabili (C), di
stoccaggio dei rifiuti pericolosi (D) e di stoccaggio dei rifiuti recuperabili e dei rifiuti non pericolosi
(E) saranno delimitati e mantenuti separati, anche per ottimizzare la gestione degli spazi, con
lutilizzo di barriere mobili.
Tale accorgimento sar adottato anche per la separazione dei settori esterni di stoccaggio dei
pneumatici fuori uso (G), dei rifiuti metallici (H) e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche fuori uso contenenti e non componenti pericolosi (I) nonch per la separazione di
deposito dei veicoli trattati (F1) da quella di conferimento e stoccaggio dei veicoli fuori uso prima
del trattamento (A).
Il centro di raccolta inoltre dotato di:

area adeguata dotata di pavimentazione in cemento armato provvista di una membrana


impermeabile in polietilene ad alta densit (HDPE) inattaccabile agli acidi e di sistemi di
raccolta dello spillaggio, di decantazione e di sgrassaggio;

ingressi separati affinch il centro di rottamazione sia nettamente distaccato da qualsiasi


altra attivit;

adeguata viabilit interna per un'agevole movimentazione dei veicoli, anche in caso di
incidenti;

sistemi di convogliamento delle acque meteoriche dotati di pozzetti per il drenaggio,

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


vasche di raccolta e di decantazione, muniti di separatori per oli e dei grassi,
adeguatamente dimensionati. Periodicamente si proceder allestrazione mediante
autospurgo dei fanghi accumulatisi sul fondo della vasca e alleliminazione degli oli e dei
grassi accumulatisi nel deoleatore;

adeguato sistema di raccolta e di trattamento dei reflui, conformemente a quanto previsto


dalla normativa vigente in materia ambientale e sanitaria;

deposito per le sostanze da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi in caso di sversamenti
accidentali e per la neutralizzazione di soluzioni acide fuoriuscite dagli accumulatori;

idonea recinzione lungo tutto il loro perimetro del centro.

Al fine di minimizzare l'impatto visivo dell'impianto e la rumorosit verso l'esterno, il centro di


raccolta sar dotato di adeguata barriera verde perimetralmente alle aree di pertinenza
dellimpianto realizzata attraverso la messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone
sempreverdi, di adeguata altezza, e coerenti con il contesto vegetazionale locale. Si assicurer nel
tempo, la cura e il mantenimento in buono stato vegetativo della barriera di protezione
ambientale. La superficie di aree verdi in progetto pari a 281,05 mq.
Si cercher in ogni di caso di limitare al massimo laccumulo a vista dei materiali di risulta,
riducendo cos ulteriormente limpatto visivo.
Durante le fasi di trattamento dei veicoli fuori uso saranno rispettate inoltre le norme di sicurezza
concernenti le lavorazioni insalubri.
Nel sito in oggetto saranno impiegati n.6 (sei) addetti di cui 2 (due) amministrativi e 4 (quattro)
operai specializzati.
Per limpianto in oggetto stata calcolata una potenzialit minima di 500 autoveicoli/anno
demoliti.

6. Potenziali fonti di impatto e loro mitigazione


Sono riportate di seguito le principali fonti dimpatto ambientale generate dallattivit svolta dalla
Ditta Muntoni Rolando di Olbia (OT). Si prevede che lattivit sar svolta nei giorni feriali dalle ore
08:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:30.
6.1 Rifiuti
I rifiuti provenienti dal trattamento dei veicoli fuori uso e quelli ammessi provenienti dalla raccolta
differenziata che saranno gestiti nel centro di raccolta della Ditta MUNTONI ROLANDO di Olbia (OT)
sono quelli che di seguito si elencano, ciascuno contraddistinto con la rispettiva codifica CER.

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RIFIUTI PROVENIENTI DALLATTIVIT DI ROTTAMAZIONE


CODICE
C.E.R.
13 01 01*
13 01 04*
13 01 05*
13 01 09*
13 01 10*
13 01 11*
13 01 12*
13 01 13*
13 02 04*
13 02 05*
13 02 06*
13 02 07*
13 02 08*
13 05 06*
13 05 07*
13 07 03*
13 08 02*
14 06 01*
15 02 02*
15 02 03
16 01 03
16 01 04*
16 01 06
16 01 07*
16 01 08*
16 01 09*
16 01 10*
16 01 11*
16 01 12
16 01 13*
16 01 14*
16 01 15
16 01 16
16 01 17
16 01 18
16 01 19
16 01 20
16 01 21*
16 01 22
16 01 99
16 06 01*
16 02 11*
16 02 13*
16 02 14
16 08 01
16 08 07*
17 02 01
17 04 01
17 04 02
17 04 03
17 04 04
17 04 05

DESCRIZIONE
(1)

Oli per circuiti idraulici contenenti PCB


Emulsioni clorurate
Emulsioni non clorurate
Oli minerali per circuiti idraulici, clorurati
Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati
Oli sintetici per circuiti idraulici
Oli per circuiti idraulici, facilmente biodegradabili
Altri oli per circuiti idraulici
Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati
Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
Scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione
Olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile
Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
Oli prodotti dalla separazione olio/acqua
Acque oleose prodotte dalla separazione olio/acqua
Altri carburanti (comprese le miscele)
Altre emulsioni
Clorofluorocarburi, HCFC, HFC
Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e
indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15
02 02
Pneumatici fuori uso
Veicoli fuori uso
Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi n altre componenti pericolose
Filtri dell'olio
Componenti contenenti mercurio
Componenti contenenti PCB
Componenti esplosivi (ad esempio "air bag")
Pastiglie per freni, contenenti amianto
Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16 01 11
Liquidi per freni
Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose
Liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce 16 01 14
Serbatoi per gas liquido
Metalli ferrosi
Metalli non ferrosi
Plastica
Vetro
Componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci da 16 01 07 a
16 01 11, 16 01 13 e 16 01 14
Componenti non specificati altrimenti
Rifiuti non specificati altrimenti
Batterie al piombo
Apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC
Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi (2) diversi da quelli di cui alle voci
16 02 09 e 16 02 12
Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13
Catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16
08 07)
Catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose
Legno
Rame, bronzo, ottone
Alluminio
Piombo
Zinco
Ferro e acciaio
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17 04 06
17 04 07
17 04 11
19 10 03*
19 10 04
(*)

(1)

Stagno
Metalli misti
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
Fluff - frazione leggera e polveri,contenenti sostanze pericolose
Fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce 19 10 03

Rifiuti pericolosi.
La definizione di PCB adottata nel presente elenco di rifiuti quella contenuta nella direttiva 96/59/CE.

RIFIUTI PROVENIENTI DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA


CODICE
C.E.R.
20 01 23*
20 01 36
20 01 40

(*)

DESCRIZIONE
Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21,
20 01 23 e 20 01 35
Metallo

Rifiuti pericolosi.

Le diverse tipologie di rifiuti pericolosi saranno depositate separatamente e per classi omogenee
nella zona individuata allinterno del capannone in recipienti mobili (fusti o contenitori) in attesa
che siano conferiti a ditte autorizzate per il trasporto verso impianti di recupero e/o di
smaltimento finale autorizzati, secondo le modalit previste dalle norme di legge in materia di
gestione dei rifiuti.
I fusti contenenti i liquidi e gli oli provvisti di sistemi di chiusura, di accessori e di dispositivi atti ad
effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento
poggeranno su apposite vasche di contenimento in acciaio di adeguata resistenza, in relazione alle
propriet chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosit dei rifiuti stessi pari ad almeno il
1/3 del volume totale dei serbatoi e, in ogni caso, non inferiore al volume del serbatoio di
maggiore capacit.
I fusti riserveranno un volume residuo di sicurezza pari al 10% e saranno dotati di dispositivo
antitraboccamento o di tubazioni di troppo pieno e dindicatore di livello.
Le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dei rifiuti liquidi saranno
mantenuti in perfetta efficienza, al fine di evitare dispersioni nell'ambiente.
Lo stoccaggio degli accumulatori sar effettuato in appositi contenitori stagni dotati di sistemi di
raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse e che saranno
eventualmente neutralizzati in loco.
I recipienti fissi o mobili, utilizzati allinterno dellimpianto, e non destinati ad essere reimpiegati
per le stesse tipologie di rifiuti saranno sottoposti a trattamenti di bonifica appropriati alle nuove
utilizzazioni presso centri autorizzati.
Lo stoccaggio degli oli usati sar realizzato nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto
Legislativo 27 gennaio 1992, n. 95 e successive modificazioni, e al Decreto Ministeriale 16 maggio
1996, n. 392.
La gestione del clorofluorocarburi (CFC) e/o idroclorofluorocarburi, HCFC (R12-R22-R502-R404R407-R507-R134A-R410A) avverr in conformit a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 20
settembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 2 ottobre 2002, n.

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231 trasferendo i fluidi, mediante apposita attrezzatura, dal sistema di climatizzazione al
contenitore in modo tale da evitare la dispersione nellambiente di sostanze lesive dellozono.
Le apparecchiature dei condizionatori degli autoveicoli che contengono CFC e/o HCFC sono
classificati come rifiuti pericolosi poich sostanze lesive dellozono (CER 14 06 01*).
Lestrazione dei fluidi dalle apparecchiature di condizionamento (CER 16 02 11*) sar effettuata
per mezzo di dispositivi aspiranti operanti in circuito chiuso in modo da assicurare che non ci sia
alcun rilascio di sostanze lesive in atmosfera. I fluidi volatili (gas) prelevati dal circuito di
condizionamento saranno immessi in bombole o bomboloni a tenuta stagna e stoccati in condizioni
di temperatura controllata (le caratteristiche dei gas contenuti negli impianti sono di norma
riportate nel vano motore del veicolo). Periodicamente tali sostanze (CER 14 06 01*) saranno
conferite a ditte specializzate per la loro distruzione finale e/o per gli utilizzi consentiti dalle
norme vigenti.
I rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata quali rifiuti metallici (CER 20 01 40) e
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti e non componenti pericolosi (CER
20 01 23* e 20 01 36) saranno stoccati alla rinfusa in appositi contenitori scarrabili a tenuta stagna
adeguatamente protetti dagli agenti atmosferici in adeguate zone dellimpianto (settori H ed I).
Onde evitare laccatastamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
senza opportune misure di sicurezza per gli operatori e per lintegrit delle stesse
apparecchiature, si adotteranno delle idonee procedure. I RAEE saranno depositati alla rinfusa in
appositi contenitori scarrabili a tenuta stagna adeguatamente protetti dagli agenti atmosferici
secondo i raggruppamenti di cui all'Allegato 1 del D.M. 185/2007 e allallegato 1B del D.Lgs.
151/05 riportati di seguito:
Raggruppamento 1 - Freddo e clima (CER 20 01 23*)
a) grandi apparecchi di refrigerazione;
b) frigoriferi;
c) congelatori;
d) altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di
alimenti;
e) apparecchi per il condizionamento come definiti dal decreto del Ministro delle attivit
produttive 2 gennaio 2003.
Raggruppamento 2 - Altri grandi bianchi (CER 20 01 36)
a) lavatrici;
b) asciugatrici;
c) lavastoviglie;
d) apparecchi per la cottura;
e) stufe elettriche;
f) piastre riscaldanti elettriche;

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


g) forni a microonde;
h) altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l'ulteriore trasformazione di alimenti;
i) apparecchi elettrici di riscaldamento (scaldacqua);
j) radiatori elettrici;
k) altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare ambienti ed eventualmente letti e divani;
l) ventilatori elettrici;
m) altre apparecchiature per la ventilazione e l'estrazione d'aria.
I cassoni scarrabili, per quanto possibile, saranno dotati di idonee chiusure per impedire la
fuoriuscita del rifiuto stoccato, di dispositivi atti ad effettuare in condizioni di sicurezza le
operazioni di riempimento e svuotamento, di mezzi di presa per rendere sicure ed agevoli le
operazioni di movimentazione.
Le operazioni di movimentazione di apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
(frigoriferi, condizionatori ecc.) e degli altri beni durevoli classificati come pericolosi in base ai
relativi codici CER saranno condotte in modo da evitare rotture e/o danneggiamento dei materiali e
dispersioni incontrollate delle sostanze pericolose o lesive dell'ozono in essi contenute.
Non saranno eseguite alcune operazioni di disassemblaggio del materiale ingombrante e/o di
separazione della parte del bene durevole contenente sostanze lesive dell'ozono.
Tutti i materiali ingombranti saranno stoccati in maniera distinta e ben ordinata.
I condensatori, contenuti all'interno di lavatrici, impianti hi-fi e beni durevoli che in genere
potrebbero contenere policlorobifenili (PCB) saranno accuratamente separati e inviati ad impianti
idonei al loro trattamento.
6.2 Quantitativi rifiuti
Ipotizzando per limpianto in oggetto una potenzialit minima di 500 autoveicoli/anno demoliti,
sono state stimate, le quantit di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti in un anno nel centro di
raccolta in oggetto:
COMPONENTI
OLI ESAUSTI (MOTORE/CAMBIO)
OLIO FRENI
ANTIGELO/LIQUIDO REFRIGER.
ACCUMULATORI AL PIOMBO
OLI IDRAULICI
CFC (ARIA CONDIZIONATA)
AIR BAG
BOMBOLA GAS
CARBURANTE
CATALIZZATORI
PNEUMATICI
VETRO
IMBOTTITURE SEDILI
PARAURTI IN P.P.
PLANCIA E RIVESTIMENTI VARI

PESO MEDIO UNITARIO (Kg)


4,1
0,13
3,1
9,9
0,04
0,006
0,5
0,4
3,2
0,3
32
22
2,2
6,1
19,2
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PESO TOTALE (Kg)


2.068
64
1.537
4.945
21
3
250
192
1.587
150
16.000
11.000
1.112
3.035
9.600

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SERBATOIO CARBURANTE
VASCHETTE (VETRI E RAFFRED.)
PORTAFILTRO ARIA
PASSARUOTE (PP)
COPPE RUOTA (PA)
MOTORE
ALTRE PARTI
CARCASSA
Peso medio del veicolo: 900 Kg

3,1
1,2
0,6
0,2
0,6
133
208
436

1.532
599
316
90
280
66.420
104.000
217.890

6.3 Emissioni in atmosfera


Le fonti di emissioni in atmosfera derivano esclusivamente:
1. dalla combustione diretta in torcia dei residui di GPL e/o metano provenienti dalla messa
in sicurezza delle bombole e/o serbatoi;
2. dalle eventuali polveri diffuse durante lo stoccaggio e la movimentazione dei materiali
inerti dei mezzi nellimpianto;
3. dalla combustione dei carburanti (gasolio, benzina) utilizzati per lalimentazione delle
macchine, dei mezzi e delle attrezzature del centro.
Le operazioni di messa in sicurezza delle bombole e/o serbatoi contenenti residui di GPL e/o
metano che saranno eseguita con lausilio di apposite apparecchiature (compressore) che
consentiranno di effettuare in massima sicurezza il prelievo del combustibile gassoso dal serbatoio
e linvio del gas in depressione come combustibile ad una torcia, senza effettuare alcuna fase di
stoccaggio combustione. Limpianto in oggetto sprovvisto di tecnologia per il recupero del calore
prodotto dalla combustione del gas. La Ditta Muntoni Rolando simpegna ad acquisire le
eventuali ed ulteriori autorizzazioni per tale attivit di smaltimento (combustione diretta in
torcia) che gli Enti preposti riterranno necessarie (allegato B della IV parte del D.Lgs.
152/2006, operazione di smaltimento D10 Incenerimento a terra, autorizzabile ai sensi
dellarticolo 208 del citato Decreto Legislativo e/o autorizzazione alle emissioni in atmosfera).
Si fa presente che se limpianto di combustione, alimentato a metano e/o GPL che sar acquistato
e utilizzato dalla Ditta Muntoni Rolando, possieder una potenza termica nominale inferiore a 3MW
e quindi, in base allarticolo 269, punto 14 lettera c del D.Lgs. 152/2006 non sar soggetto
allautorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Onde minimizzare la quantit di polveri diffuse durante il passaggio dei mezzi, la strada e il
piazzale saranno eventualmente inumiditi con getti di acqua.
Le emissioni prodotte dalla combustione del gasolio dei mezzi meccanici del centro di raccolta sono
limitate nel tempo e nello spazio e di scarsa rilevanza ai fini della qualit dellaria.
Si potrebbe fa presente che larticolo 185 comma1, lettera a) del D.Lgs. 152/2006 esclude dal
campo di applicazione della normativa sui rifiuti le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi
in atmosfera in grado di causare inquinamento atmosferico.

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


Lo stesso D.Lgs.152/2006 definisce allarticolo 168, comma1, lettera g), leffluente gassoso come lo
scarico gassoso, contenente emissioni solide, liquide o gassose; la relativa portata volumetrica
espressa in metri cubi all'ora riportate in condizioni normali (Nm3/ora), previa detrazione del
tenore di vapore acqueo. La Ditta Muntoni Rolando effettuer il controllo analitico delle emissioni
diffuse, determinando almeno annualmente, a partire dalla data di avvio dellimpianto, la quantit di
polveri totali. Il sistema di campionamento sar sistemato contro vento. I campionamenti delle
polveri diffuse provenienti dalle lavorazioni del centro di raccolta e le successive determinazioni
analitiche saranno effettuate secondo le norme UNICHIM.

Gli autocontrolli sulle polveri totali

saranno eseguiti principalmente nelle condizioni di lavoro pi gravose e in giornate ventilate,


collocando la linea di prelievo in prossimit delle zone con maggiore polverosit quali cumuli e lungo il
perimetro interno dellimpianto. Se necessario sar effettuata lanalisi delle potenziali immissioni
gassose in atmosfera.
Quadro riassuntivo delle emissioni
Stato dellInquinante
Inquinanti gassosi
Particolato

Tipo
Gas
Polveri

Inquinante
Polveri totali, SOx, NOx CO, CO2
Polveri diffuse

Tempi di utilizzazione dellimpianto


Ore/giorno
Giorni/anno
Potenzialit minima impianto (auto/anno)

8
248
500

Quantit e qualit dei combustibili utilizzati durante lanno


Quantit
(litri)
3500

Qualit dei combustibili


Gasolio
6.4 Rumore

Limpianto di messa in sicurezza, demolizione, recupero dei materiali e rottamazione di veicoli a


motore fuori uso rientra, in base secondo i criteri di cui alla legge n. 447/1995 e alle linee guida
regionali in materia di impatto acustico, approvate con deliberazione G.R. n. 62/9 del 14/11/2008,
nella classe VI Aree esclusivamente industriali di destinazione duso del territorio comunale, cio
in aree esclusivamente interessate da attivit industriali e prive di insediamenti abitativi.
I valori limite assoluti di immissione e i valori di qualit (di immissione) diurni e notturni delle aree
esclusivamente industriali sono fissati dalla G.R. n. 62/9 del 14/11/2008 e s.m.i. in 70 dB(A).
Al fine di minimizzare l'impatto acustico verso l'esterno, il centro di raccolta sar dotato di
adeguata barriera verde perimetralmente alle aree di pertinenza dellimpianto realizzata
attraverso la messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone sempreverdi, di adeguata
altezza, e coerenti con il contesto vegetazionale locale.

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


Saranno in qualsiasi caso rispettate tutte le misure antinfortunistiche e antirumore previste dalle
norme vigenti tali da garantire, nelle aree esterne allimpianto, una limitazione dei livelli sonori
entro i 70 dB(A).
A tal fine si prevede una campagna di misure fonometriche atta a verificare la conformit dei
livelli sonori nelle aree interne e limitrofe allimpianto; la campagna di monitoraggio sar
pianificata e condotta da un tecnico competente in acustica ambientale ai sensi della L. n.
447/1995.

6.5 Rete di smaltimento dei reflui


La rete di smaltimento dei reflui (acque meteoriche di prima pioggia, acque di lavaggio dei
piazzali, acque provenienti dai settori di trattamento e di deposito ed eventuali percolati) sar
costituita da un sistema di drenaggio in grado di intercettare i reflui provenienti dai vari settori e
convogliarli verso a un idoneo impianto di trattamento in loco, caratterizzato dalle seguenti fasi:
a) decantazione,
b) disoleatura.
Nel pozzetto decantatore-deoleatore i reflui subiranno la sedimentazione delle frazioni pesanti e la
separazione dei grassi.
Da questultimo, prima dello scarico, i reflui confluiranno verso un pozzetto di ispezione di
capacit adeguata al fine di consentire le operazioni di campionamento da parte delle Autorit di
controllo, per poi essere convogliati alla rete consortile e raggiungere cos l'impianto di
depurazione consortile per i successivi trattamenti.
All'esterno del capannone, i reflui provenienti dai settori A, F1, F2, F3, G, H, I, L e dai piazzali
confluiranno presso pozzetti e/o caditoie munite di griglie carrabili in acciaio zincato che
consentiranno l'immissione degli stessi, tramite una tubazione interrata, verso il sistema di
trattamento decantatore-deoleatore.
All'interno del capannone, i reflui provenienti dal settore di trattamento (B), dal settore di deposito
parti di ricambio (C), dal settore di deposito dei rifiuti pericolosi (D) e da quello di deposito dei
rifiuti riciclabili e non pericolosi (E), grazie alladeguata pendenza della pavimentazione, potranno
confluire verso un pozzetto munito di griglia e da quest'ultimo mediante una tubazione interrata
raggiunger il sistema di trattamento decantatore-deoleatore.
La manutenzione del decantatore-deoleatore molto semplice poich periodicamente, agendo
dalle apposite ispezioni dei coperchi delle vasche, si potr procedere all'estrazione e
allontanamento mediante autobotte dei fanghi accumulatisi sul fondo vasca, e allasporto
dellolio e grasso accumulatisi nel deoleatore.
6.6 Caratteristiche di accesso e traffico
Il lotto ricadente allinterno della Zona Industriale di Olbia in via Israele presenta unadeguata

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)


viabilit ed raggiungibile senza alcuna difficolt.
Laccesso e luscita dei mezzi aziendali impegnati nella movimentazione e nel trasporto dei rifiuti
sono agevolati e semplificati dalla disponibilit di unampia area di manovra e dalla razionale
distribuzione degli spazi interni essendo stati previsti ingressi separati affinch il centro di
rottamazione sia nettamente distaccato da qualsiasi altra attivit. Il centro di raccolta non
comporter alcun significativo incremento del traffico veicolare allinterno dellagglomerato
industriale

7. Piano di intervento per condizioni straordinari


7.1. Allagamenti
La zona industriale in cui ricade il centro di raccolta presenta una piovosit annua non
particolarmente elevata. Comunque, al fine di evitare rischi di allagamento sono stati previsti dei
sistemi di convogliamento delle acque meteoriche dotati di pozzetti per il drenaggio, vasche di
raccolta e di decantazione, muniti di separatori per oli e dei grassi, adeguatamente dimensionati.
7.2. Incendi
Qualora si sviluppi un incendio allinterno dellimpianto saranno comunque presenti e posizionati
nei punti di maggior rischio degli appositi dispositivi antincendio che potranno essere utilizzati per
soffocare gli incendi. In ogni caso e preventivamente allesercizio dellimpianto sar formulata
apposita richiesta di parere al competente comando dei Vigili del Fuoco circa lidoneit dei presidi
antincendio previsti dal progetto.
7.3. Dispersione accidentale di rifiuti nellambiente
In caso di dispersione accidentale dei rifiuti allinterno dellimpianto non esiste alcun rischio di
contaminazione dellambiente grazie alle caratteristiche impermeabili di tutte le pavimentazioni
del centro in cui si esegue il trattamento dei veicoli fuori uso e la gestione dei rifiuti nonch della
presenza allinterno dellimpianto stesso di materiali e di sostanze assorbenti da utilizzare per
l'assorbimento delle sostanze pericolose accidentalmente fuoriusciti.
Nel caso di fuoriuscite accidentali di sostanze pericolose si provveder in ogni caso a confinare
immediatamente larea interessata, rimuovere il rifiuto per quanto possibile a secco e metterlo a
dimora allinterno dei contenitori. Il materiale assorbente contaminato da sostanze pericolose sar
avviato a smaltimento verso impianti autorizzati, secondo le modalit previste dalle norme di legge
in materia di gestione dei rifiuti.

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MUNTONI ROLANDO Olbia (OT)

8. Organizzazione del centro di raccolta

Settore A: conferimento e
stoccaggio dei veicoli fuori
uso prima del trattamento

Settore F2:
rottamazione e
riduzione
volumetrica

Settore B: trattamento
dei veicoli fuori uso

Settore C: deposito
delle parti di ricambio
commercializzabili nel
mercato dellusato

Settore D:
stoccaggio dei
rifiuti pericolosi

Settore H: stoccaggio dei


rifiuti metallici (CER 20 01 40)

Settore E:
stoccaggio dei
rifiuti recuperabili

Deposito dei veicoli


trattati (F1) e
carcasse compattate
(F3, e/o L)

Settore G: stoccaggio
dei pneumatici fuori
uso

Settore I: stoccaggio di apparecchiature elettriche


ed elettroniche fuori uso contenenti e non
componenti pericolosi (CER 20 01 23* e 20 01 36)

Dati riguardanti il Tecnico incaricato:


COGNOME E NOME:
LUOGO E DATA DI NASCITA:
INDIRIZZO DI RESIDENZA:
ISCRIZIONE ALL'ALBO:

CARIA GIUSEPPE
Alghero (SS) 12 novembre 1973
Alghero (SS) Via Ezio Vanoni, 12
N 185 Ordine dei Chimici Provincia di Sassari

Alghero, 19/11/2009

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