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D.Lgss. 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i.
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9
Il Tecnico
o Incaricato
o
Il Re
esponsabille Legale
1.
2.
PREMESSA ................................................................................................... 3
3.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO................................................................................. 3
4.
5.
6.
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Ditta
Ragione sociale
MUNTONI ROLANDO
Partita I.V.A.
01480510906
Codice Fiscale
MNTRND57A07C740R
FAX
Responsabile Legale
Posizione
Cognome e Nome
Muntoni Rolando
Residenza
Codice fiscale
MNTRND57A07C740R
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3. Normativa di riferimento
La presente Relazione Tecnica stata redatta in conformit alle normative vigenti comunitarie,
statali e regionali, nel campo della gestione dei rifiuti speciali.
In particolare stata posta attenzione al rispetto della seguente normativa:
Direttiva del Consiglio 85/337/CEE del 27 giugno 1985 Valutazione dell'Impatto ambientale
(VIA) di determinati progetti pubblici e privati;
Legge regionale n. 31 del 1989 Norme per listituzione e la gestione dei parchi, delle
riserve e dei monumenti naturali, nonch delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed
ambientale;
Legge n. 394 del 6 novembre 1991 Legge quadro sulle aree naturali protette;
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Direttiva del Consiglio 97/11/CE del 3 marzo 1997 Modifica della direttiva 85/337/CEE
concernente la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e
privati;
Legge Regionale n. 1 del 18 gennaio 1999, Art.31 Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 1999);
Legge Regionale n. 4 del 20 Aprile 2000, art.18 Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2000);
Legge Regionale n. 17 del 5 Settembre 2000, art. 17 Modifiche ed integrazioni alla legge
finanziaria, al bilancio per gli anni 2000/2002 e disposizioni varie;
Legge Regionale n. 3 del 29 aprile 2003, art. 20, commi 12 e 13 Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2003);
Decreto Legislativo n. 152 del 03aprile 2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale;
Legge regionale n. 9 del 12 giugno 2006, art. 48 Conferimento di funzioni e compiti agli
enti locali;
Delibera della Giunta Regionale n. 24/23 del 23 aprile 2008 Allegato B delle Direttive per lo
svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di valutazione
ambientale strategica;
Delibera della Giunta Regionale n. 30/2 del 23 maggio 2008 Linee guida per
lindividuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
inserimento nel territorio;
Decreto Ministeriale 27 luglio 2004 Integrazione della voce 13.18, Allegato 1, Suballegato 1,
del decreto 5 febbraio 1998, recante individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22;
Decreto Legislativo 12 giugno 2002, n.161 Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del
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Direttiva Ministeriale - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - 9
aprile 2002 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n.
2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti;
Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22;
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Il sito costituito da un terreno di scarso valore agricolo, improduttivo e degradato, inserito nella
zona del Comune di Olbia individuata come agglomerato industriale.
Nelle immediate vicinanze non esistono laghi o corsi d'acqua di grande interesse, non interessa
zone con corsi d'acqua rilevanti e aree dinondazione o erosione ed fuori dalla fascia di rispetto
di punti di prelievo d'acqua a uso potabile.
Il sito non ricade zone di particolare attenzione o di interesse naturalistico, quali in zone umide,
zone costiere, zone montuose o forestali, riserve e parchi naturali, zone classificate o protette
dalla legislazione degli Stati membri, zone protette speciali designate dagli Stati membri in base
alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, zone nelle quali gli standard di qualit ambientale fissati
dalla legislazione comunitaria sono gi stati superati, zone a forte densit demografica, zone di
importanza storica, culturale o archeologica, territori con produzioni agricole di particolare qualit
e tipicit di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.
Nelle vicinanze dellarea non sono presenti zone residenziali, scuole o aree ricreative.
Limpianto sar posizionato allinterno di un complesso gi esistente (agglomerato industriale del
Comune di Olbia) e per tale motivo, da un punto di vista paesaggistico, linstallazione dellimpianto
non alterer i dinamismi spontanei di caratterizzazione.
Linstallazione del centro di raccolta potrebbe comportare comporter lo sbancamento di terreno,
con necessit di scavi e di sgombro del terreno.
Il progetto in oggetto non richiede la realizzazione di nuove strade, tratte ferroviarie o il ricorso a
veicoli fuori strada e lapprovvigionamento energetico e idrico sar garantito dalla stipula di
regolare contratto di fornitura con il Consorzio Industriale Nord Est Sardegna Olbia.
Nella progettazione si tenuto conto del vincolo di legge riguardante la fascia di rispetto stradale.
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un locale destinato ai lavori di bonifica e di messa in sicurezza di veicoli fuori uso con
superficie pari a 203,10 mq e 7,15 m di altezza (zona B della pianta allegata), con annessi
due servizi igienici e un deposito (7,25 mq) per i materiali di assorbimento liquidi
accidentalmente fuoriusciti durante le operazioni poste in essere;
un ufficio (12,10 mq), un servizio igienico e una sala di attesa (16,20 mq).
I settori C (deposito delle parti di ricambio commercializzabili), D (stoccaggio dei rifiuti pericolosi)
ed E (stoccaggio dei rifiuti recuperabili e dei rifiuti non pericolosi) saranno delimitati e mantenuti
separati, anche per ottimizzare la gestione degli spazi, con lutilizzo di barriere mobili.
5. Descrizione attivit
Il progetto, finanziato con capitali privati, prevede la realizzazione di un centro di rottamazione di
veicoli a fine vita, attivit che si articoler nelle fasi di messa in sicurezza, smontaggio, riduzione
volumetrica tramite pressatura dei veicoli ed, eventualmente, degli altri rottami metallici.
Prevede, altres, il commercio dei pezzi utilizzabili come ricambi, la cernita e la vendita del
materiale metallico, cos da favorirne il riciclaggio nelle industrie siderurgiche e metallurgiche.
Il centro pu ricevere anche rifiuti quali le apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso
contenenti e non componenti pericolosi (CER 20 01 23* e 20 01 36) e rifiuti metallici (CER 20 01 40)
provenienti da raccolta differenziata.
Il centro di raccolta organizzato, in relazione alle attivit di gestione poste in essere, nei seguenti
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previste
in
impianti
esterni,
con
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cadenza
almeno
trimestrale
oppure
al
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adeguata viabilit interna per un'agevole movimentazione dei veicoli, anche in caso di
incidenti;
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deposito per le sostanze da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi in caso di sversamenti
accidentali e per la neutralizzazione di soluzioni acide fuoriuscite dagli accumulatori;
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DESCRIZIONE
(1)
(1)
Stagno
Metalli misti
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
Fluff - frazione leggera e polveri,contenenti sostanze pericolose
Fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce 19 10 03
Rifiuti pericolosi.
La definizione di PCB adottata nel presente elenco di rifiuti quella contenuta nella direttiva 96/59/CE.
(*)
DESCRIZIONE
Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21,
20 01 23 e 20 01 35
Metallo
Rifiuti pericolosi.
Le diverse tipologie di rifiuti pericolosi saranno depositate separatamente e per classi omogenee
nella zona individuata allinterno del capannone in recipienti mobili (fusti o contenitori) in attesa
che siano conferiti a ditte autorizzate per il trasporto verso impianti di recupero e/o di
smaltimento finale autorizzati, secondo le modalit previste dalle norme di legge in materia di
gestione dei rifiuti.
I fusti contenenti i liquidi e gli oli provvisti di sistemi di chiusura, di accessori e di dispositivi atti ad
effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento
poggeranno su apposite vasche di contenimento in acciaio di adeguata resistenza, in relazione alle
propriet chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosit dei rifiuti stessi pari ad almeno il
1/3 del volume totale dei serbatoi e, in ogni caso, non inferiore al volume del serbatoio di
maggiore capacit.
I fusti riserveranno un volume residuo di sicurezza pari al 10% e saranno dotati di dispositivo
antitraboccamento o di tubazioni di troppo pieno e dindicatore di livello.
Le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dei rifiuti liquidi saranno
mantenuti in perfetta efficienza, al fine di evitare dispersioni nell'ambiente.
Lo stoccaggio degli accumulatori sar effettuato in appositi contenitori stagni dotati di sistemi di
raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse e che saranno
eventualmente neutralizzati in loco.
I recipienti fissi o mobili, utilizzati allinterno dellimpianto, e non destinati ad essere reimpiegati
per le stesse tipologie di rifiuti saranno sottoposti a trattamenti di bonifica appropriati alle nuove
utilizzazioni presso centri autorizzati.
Lo stoccaggio degli oli usati sar realizzato nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto
Legislativo 27 gennaio 1992, n. 95 e successive modificazioni, e al Decreto Ministeriale 16 maggio
1996, n. 392.
La gestione del clorofluorocarburi (CFC) e/o idroclorofluorocarburi, HCFC (R12-R22-R502-R404R407-R507-R134A-R410A) avverr in conformit a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 20
settembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 2 ottobre 2002, n.
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3,1
1,2
0,6
0,2
0,6
133
208
436
1.532
599
316
90
280
66.420
104.000
217.890
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Tipo
Gas
Polveri
Inquinante
Polveri totali, SOx, NOx CO, CO2
Polveri diffuse
8
248
500
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Settore A: conferimento e
stoccaggio dei veicoli fuori
uso prima del trattamento
Settore F2:
rottamazione e
riduzione
volumetrica
Settore B: trattamento
dei veicoli fuori uso
Settore C: deposito
delle parti di ricambio
commercializzabili nel
mercato dellusato
Settore D:
stoccaggio dei
rifiuti pericolosi
Settore E:
stoccaggio dei
rifiuti recuperabili
Settore G: stoccaggio
dei pneumatici fuori
uso
CARIA GIUSEPPE
Alghero (SS) 12 novembre 1973
Alghero (SS) Via Ezio Vanoni, 12
N 185 Ordine dei Chimici Provincia di Sassari
Alghero, 19/11/2009
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