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Carlo Osvaldo
Goldoni(Venezia,25
febbraio1707Parigi,
6 febbraio1793)
stato
undrammaturgo,scrit
toreelibrettistavenet
o.
Goldoni considerato
uno dei padri
dellacommediamoder
na e deve parte della
sua fama anche alle
Arlecchino,
Colombina
notissima maschera
bergamasca, il
servo imbroglione,
perennemente
affamato, per lui
Carlo Goldoni
scrisseIl servitore
di due padroni.
la servetta. Fa
spesso coppia
con
Arlecchino, e
le sue doti
sono la malizia
e una certa
furbizia e
senso pratico.
Pantalone, o il
Pulcinella, la
Magnifico, una
famosissima
maschera
veneziana. Anziano
mercante, entra
spesso in
competizione con i
giovani nel
tentativo di
conquistare
notissima maschera
napoletana. Una delle pi
famose, forse la pi
famosa per riconoscibilit
e per caratteristiche
caratteriali e
comportamentali. Servo
spesso malinconico,
mescola le caratteristiche
del servo sciocco con una
Il
Capitano:
Brighella,
spesso nei
panni di
"primoZan
ni", il
servo
furbo, in
contrappos
izione con
il
"secondoZ
anni",
Arlecchino.
il militare
spaccone e
buffonesco,
fra i Capitani
pi celebri ci
sonoCapitan
Spaventa,Ca
pitan
Rodomontee
Capitan
Cardone.
Pierrot, o
Pedrolino, nasce
come Zanni
modificandosi poi
nel famoso
personaggio
romantico grazie
al mimoJeanGaspard
Debureau.
Stenterello,
maschera
fiorentina che
ebbe molta
fortuna in
Toscana tra la
fine del
Settecento e
tutto il secolo
successivo
Tartaglia,
mezzo cieco e
balbuziente,
entra tra il
numero dei
"vecchi" spesso
nel ruolo del
notaio.
Il capolavoro degli anni fra il1750ed il1753, e forse la sua opera pi famosa, La
locandiera.La locandieraMirandolina che gestisce la locanda lasciatale dal padre corteggiata
dai suoi clienti, il marchese di Forlipopoli ed il conte dAlbafiorita, che sono per causa sua
affezionati clienti della locanda. Il cameriere Fabrizio, a cui il padre di Mirandolina aveva
promesso la figlia, gelosoper i doni e le attenzioni degli ospiti, ma la locandiera lo trattiene
presso di se promettendogli di sposarlo.
Nonostante i litigi tra il conte ed il marchese, tutto va per il meglio per Mirandolina, che anzi
riceve molti regali dagli spasimanti.
Alla locanda giunge un nuovo cliente, il cavaliere di Ripafratta, che fa mostra di disprezzare le
donne, e ancor pi Mirandolina che vede circondata dalle attenzioni dei due nobili. Mirandolina si
prende per abilmente gioco di lui assecondandolo nel suo odio per le donne, gli dedica
particolari attenzioni facendo credere che non vuole gratitudine. Il cavaliere trovandosi
innamorato decide di partire, ma Mirandolina fingendo qualche lacrima ed uno svenimento lo
trattiene, tormentato dallamore, dalla vergogna, dalla gelosia per Fabrizio. Mirandolina rifiuta i
regali del cavaliere; si burla di lui che gli confessa di amarla, fingendo di non credergli; lo
ingelosisce. Il cavaliere sdegnato reagisce in maniera imprevedibile: minaccia il Fabrizio e il
marchese, sfida il conte a duello perch non vuole ammettere di essere innamorato della
locandiera. A questo punto intervengono Fabrizio e Mirandolina, la quale dichiara che il cavaliere
non e innamorato di lei, e rivela di aver solo finto di piangere e svenire; per finire, a maggior
prova di quanto ha detto sui sentimenti del cavaliere, poich chi non ama non prova gelosia,
annuncia il suo matrimonio con Fabrizio. Il cavaliere, irato per linganno, maledice Mirandolina e
lascia immediatamente la locanda. Mirandolina, dopo i rischi che ha corso a causa del cavaliere,
decide di dedicarsi al matrimonio e chiede al conte e al marchese di lasciare la locanda.
Mirandolina: e la maliziosa locandiera che accetta la corte dei suoi clienti,
riuscendo contemporaneamente a tenere legato a se il cameriere promesso sposo
Fabrizio. Rappresenta le donne che si dilettano a tenere in proprio potere gli
uomini, strapazzandoli e usandoli in qualsiasi modo desiderano. Il trionfo di
Mirandolina su coloro che disprezzano le donne solo apparente: in questa
commedia riceve la sua punizione: il cavaliere che a tutti costi vuole umiliare, a
causa delle sue scenate violente, la costringe a correre ai ripari e a sposare
Fabrizio.
Cavaliere di Ripafratta: ha la presunzione di essere inattaccabile al fascino
femminile, oppone alle arti delle donne il proprio disprezzo, ma facilmente vinto
da Mirandolina. Si vergogna dei suoi sentimenti di fronte ai conoscenti. Alla fine
ammette che per vincere le donne non basta disprezzarle, ma fuggirle.
Fabrizio: il cameriere di Mirandolina e suo futuro marito, di cui la locandiera fa
quello che vuole. Nonostante la sua perplessit di fronte al comportamento di
Mirandolina, che accetta la corte degli avventori e si diletta ad innamorare gli
uomini, si fa presto convincere a sposarla, con solo poche parole e qualche moina.
Marchese di Forlipopoli: rappresenta il nobile decaduto, fuori dal suo tempo,
che continua a fare affidamento sul suo titolo nobiliare, mentre quello che conta
il denaro. avaro, ma vanitoso e presuntuoso.
Conte dAlbafiorita: un membro della nobilt ricca, che ammette di dovere la
sua influenza al denaro e lo considera molto pi importante della presunta
influenza del marchese e della protezione che egli pu offrire alla locandiera.
Ambientazione spaziotemporale
La commedia ambientata a
Firenze in una locanda. Il tempo
contemporaneo a quello in cui scrive
lautore, che per la sua nuova
commedia si rif alla vita di tutti i
giorni. Il 1700 il secolo
dellilluminismo in cui ogni
riferimento al di fuori del mondo reale
non considerato, cos come non vi
sono accenni
alla religione. In
questo periodo la nobilt in quanto
tale perde dimportanza, mentre
fondamentale il potere economico dei
nobili, specie al di fuori dei loro
territori. La commedia infatti si
riferisce al mondo della
borghesia che incomincia ad avere in
questo secolo grande importanza
(bisogna aver
presente la
rivoluzione francese),e che
costituiva il pubblico delle commedie
di Goldoni.
CONTE:Mirandolina, voi siete una gran donna, voi avete l'abilit di condur gli
uomini dove volete.
MARCHESE:Certamente la vostra maniera obbliga infinitamente.
MIRANDOLINA:Se vero ch'io possa sperar grazie da lor signori, una ne chiedo
loro per ultimo.
CONTE:Dite pure.
MARCHESE:Parlate.
FABRIZIO:(Che cosa mai adesso domander?). (Da s.)
MIRANDOLINA:Le supplico per atto di grazia, a provvedersi di un'altra locanda.
FABRIZIO:(Brava; ora vedo che la mi vuol bene). (Da s.)
CONTE:S, vi capisco e vi lodo. Me ne andr, ma dovunque io sia, assicuratevi
della mia stima.
MARCHESE:Ditemi: avete voi perduta una boccettina d'oro?
MIRANDOLINA:S signore.
MARCHESE:Eccola qui. L'ho ritrovata, e ve la rendo. Partir per compiacervi, ma
in ogni luogo fate pur capitale della mia protezione.
MIRANDOLINA:Queste espressioni mi saran care, nei limiti della convenienza e
dell'onest. Cambiando stato, voglio cambiar costume; e lor signori ancora
profittino di quanto hanno veduto, in vantaggio e sicurezza del loro cuore; e
quando mai si trovassero in occasioni di dubitare, di dover cedere, di dover
cadere, pensino alle malizie imparate, e si ricordino della Locandiera.
Con le Smanie per la villeggiatura Goldoni inaugura una significativa trilogia intorno
ai pazzi preparativi, alla folle condotta e alle conseguenze dolorose che
provengono da un tenore di vita al di sopra delle righe, quello intrapreso appunto
dalla borghesia mercantile veneziana, di cui il ciclo specchio fedele. Tra
corteggiatori, gelosie, amori passionali, sprechi e dispersioni, Goldoni costruisce con
sapienza fino dalle intenzioni tre diversi momenti del villeggiare borghese. Il
commediografo veneziano concepisce nel medesimo tempo l'idea di tre commedie
consecutive. La prima intitolata: Le smanie per la villeggiatura; la seconda: Le
avventure della villeggiatura; la terza: Il ritorno dalla villeggiatura. Con queste
commedie ora Goldoni vuole costruire una cornice pi ampia alla sua critica della
societ: negli stessi anni in cui elabora e compone la satira della borghesia
veneziana, Goldoni sembra giungere al culmine della sua analisi intorno al ceto dei
mercanti arricchiti e ambiziosi, e inevitabilmente tornare all'anima popolare delle
classi inferiori, come avviene infatti nelle contemporanee Baruffe chiozzotte.
L'ascesa di una classe sociale ambiziosa e frivola, destinata a cogliere pi tardi,
con laRivoluzione francese, risultati inattesi, viene sottoposta a un'opera di
smontaggio dei propri meccanismi perversi, condannata dalla sua stessa
presunzione, dagli egoismi, dalle contraddizioni morali che essa esprime. In questo
senso il dialogo con il pubblico e l'interpretazione dei suoi gusti cede il passo a un
bisogno pi urgente, quello di associare lo sfondo sociale con i risvolti morali della
crisi borghese. Nelle Smanie la partenza per la sospirata vacanza in campagna a
scandire tutto il ritmo della commedia, tra dissesti finanziari, ripicche amorose e
ambizioni mondane. Nelle Avventure la protagonista Giacinta ad attirare su di s
l'attenzione dello spettatore, per via di una ricca complessit psicologica con cui