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Contesto
Al contrario di personaggi come Cicerone e
Sallustio che furono protagonisti attivi della
vita politica del primo secolo a.C., Catullo
rimase lontano dalla politica aderendo ad un
modello di vita diverso, introdotto da una
nuova corrente letteraria: il neoterismo.
Il neoterismo fu, insieme
allepicureismo in filosofia, il fenomeno
pi vistoso delle trasformazioni culturali
che investirono Roma nel momento in cui
la citt si impose come dominatrice del
Mediterraneo con la graduale
assimilazione delle forme pi raffinate
della poesia ellenistica, in seguito alla
definitiva conquista del mondo greco.
Il termine neteroi o poetae novi, usati
da Cicerone in senso spregiativo mette
in risalto il carattere di novit di questo
tipo di poesia, che rompeva ogni legame
con lepos tradizionale.
Questi autori, provenienti per lo pi dalla
Gallia Cisalpina, sostennero quel
rinnovamento che era gi stato
anticipato dal circolo di Lutazio Catulo
nel II secolo a.C.
Questi poeti si rifacevano ai grandi poeti
ellenistici greci del III sec a.C.,
propugnando un tipo di poesia di
intrattenimento, lontana da qualsiasi
fine di propaganda ideologica e
nazionalistica.
Il poeta novus rinunciava a qualsiasi
elemento estraneo alla sua personale
esperienza di uomo e di artista e
rivendicava lideale di otium letterario ,
da dedicare ad un tipo di poesia intesa
come lusus, come gioco (e lo stesso
Catullo chiamer alcuni suoi carmi
nugae, ovvero inezie, sciocchezze).
Caratteristiche di questo tipo di poesia
erano: la brevitas, ovvero luso di
componimenti brevi, quali lepillio,
lelegia o lepigramma; lerudizione,
poich questi componimenti sono ricchi
di richiami allusivi alle opere poetiche
dei poeti greci; il labor limae, il lavoro di
limatura, la cura formale e stilistica a cui
ogni carme sottoposto.
Lo sviluppo di questo nuovo linguaggio
fu graduale: infatti si parla di
preneoterici, con riferimento ai poeti
della cerchia di Lutazio Catulo, poi di
neoterici veri e propri. La distinzione
da mettere in relazione alla lenta
assimilazione di modelli greci che con
Catullo raggiunse la piena maturit.
Questo poeti incontrarono il disprezzo
dei ceti tradizionalisti, poich da parte
loro non era condiviso questo ideale di
vita, lontano dagli affari politici, e dedito
allotium e al disimpegno pi totale.
Il poeta novus costituiva il rovesciamento
dellideale aristocratico di civis romanus, tutto
foro e politica. Cicerone definiva i neoteroi con
lespressione dispregiativa cantores
Euphorionis, cio imitatori di Euforione di
Calcide, uno dei poeti pi raffinati
dellellenismo.
Modelli per i neoteroi furono molti poeti greci,
alcuni dei quali si trovavano in quel periodo a
Roma: ad esempio Posidonio di Apamea,
Partenio di Nicea e Filodemo da Gadara;
tuttavia, al di l delle influenze dirette il
modello principale era Callimaco, vissuto nel
Un ringraziamento a Cicerone
(O tu che sei) Eloquentissimo tra i nipoti
di Romolo (genitivo partitivo)
Che (di quanti) furono, sono e saranno
(anafora di quot) (poliptoto di sum)
(assonanza-omoteleuto aliis annis)
negli anni a venire (futuri), Marco Tullio
(vocativo),
ti ringrazia molto Catullo,
il peggiore poeta di tutti, (forma ironica
iperbolica di modestia) (ripetizione del
sintagma pessimus..poeta) (omoteleutoantitesi pessimus-optimus, correlazione
tanto-quanto)
tanto il peggiore poeta di tutti,
quanto tu sei il migliore avvocato di
tutti.
Analisi sintattica:
Il carme costituito da un unico periodo. La
frase principale disertissime Romuli
nepotum Marce Tulli tibi agit gratias maximas
Catullus posta in posizione centrale al carme.
Lincipit, incisivo, affidato al sostantivo
vocativo disertissime Marce Tulli, e dal
genitivo partitivo nepotum Romuli.
Seguono due proposizioni secondarie
relative (quot sunt et quot
fuerunt=fuere quotque post aliis erunt
poliptoto tibi-tu.
Solebas: testimonia un rapporto di lunga data.
Nel verso 4 vi un iperbato a cornice.
Nugas: cosucce, leggerezza apparente con
cui i neoteroi si dedicano alla propria opera.
scelta di volersi allontanare dalla poesia
importante e seria.
Accumulo delle preposizioni temporali, che
rallentano il ritmo e ci riportano al rapporto di
vecchia data dei due, al verso 5.
Verso 5: complimento allamico, sottolineato
dall ausus est, dal coraggio, tipico anche dei
neoteroi, che si distaccarono dalla tradizione.
Omne aevum: tempo intero.
Tribus cartis: iperbato.
Cartis: metonimia per rotolo, si sottolinea la
brevit dellopera di Nepote.
Doctis laboriosis: elementi riconducibili a
Nepote e Catullo; iperbato a cornice; piene di
dottrine (alla base dellopera devesserci la
conoscenza profonda della letteratura
precedente), devono costare fatiche, lacrime,
sudore (si ritorna al labor limae).
Habe tibi: formula allimperativo, tibi un
dativo etico, che indica la compartecipazione
affettiva.
Hoc libelli: attenuazione data dalla
costruzione col genitivo partitivo.
Patrona virgo: richiamo alla Musa, non si sa
quanto sia serio.
Desiderio di eternit.
Plus: regge lablativo, ma di solito si costruisce
con il quam.
Perenne: per + annus, che sopravvive agli
anni.
Maneat: congiuntivo desiderativo.
Saeclo: sincopato; generazione e poi 100
anni. Catullo non vuole intendere 100 anni.
Il desiderio di eternit per la propria opera.
I POETAE NOVI
NellEt di Cesare si svilupp un movimento
letterario che oper un profondo
rinnovamento nella poesia latina: la corrente
dei poetae novi. Non si tratt probabilmente
di una vera e propria scuola ma piuttosto di
un gruppo di amici ke condividevano gusti e
programmi.
La parola neoterici viene intesa in senso
dispregiativo poich la poesia di qst poeti
ispirata a concezioni alessandrine, dato ke la
civilt ellenica era venuta a diretto contatto
con qll romana, e xk luomo nella societ
romana si doveva solo preoccupare
dellaspetto politico (negotium). Un
importante esponente della scuola
alessandrina Callimaco, che si orienta
verso forme pi agili e meno impegnative.
Canoni fondamentali della poetica neoterica
sono infatti:
-
CATULLO