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In questo numero
Messaggio di Amedeo
Intervista a Roberto Cecconello
Quattro risate tra un incastro e un
altro
Arca Incontro 2014: Realizzazioni
su misura
Il cantastorie
Io sono un hobbista - I Parte
Pesce fuor dacqua
Messaggio dal Compilatore
Il dcoupage
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Tutti i contenuti di Arca Magazine sono messi a disposizione sulla base dei termini della licenza
Creative Commons.
Questa raccolta non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna
periodicit, ed riservata agli utenti del forum Larca di Legno (www.arcadilegno.it) per una
consultazione offline. Non pu pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge
n.62 del 2001.
Fare dellArca una guida per i nostri lavori legnosi e al tempo stesso un luogo dove trovarsi per quattro chiacchiere in
relax il nostro obiettivo principale. E dopo sette anni di navigazione, tra bonacce, tempeste e periodi di vento in poppa,
siamo sempre determinati a perseguirlo, anzi ogni giorno di
pi.
Un altro pensiero che ci ha guidato in questi anni quello di portare il forum fuori
dal forum: mediante incontri informali, laboratori strutturati come quello di Davide
di inizio mese, ma anche mediante strumenti che garantiscano una maggior continuit
e una maggior facilit di fruizione per tutti (vicini e lontani come diceva una vecchia
trasmissione radiofonica).
A furia di rimuginare, Fabrizio ha avuto unidea che non sar
nuova, ma che secondo noi pu funzionare: la creazione di
una raccolta di tutto il meglio dellArca, sia proponendo
contenuti nuovi (interviste, recensioni, tutorial ad hoc), sia
attingendo a quellArea Contenuti ricca di piccole gemme che
non tutti conoscono e utilizzano.
Siamo consapevoli che non si tratta di una iniziativa sconvolgente, ma di una semplice estensione di arcadilegno.it, ma
pensiamo che sia utile e interessante.
Lo davvero? Questo sta a voi deciderlo. Arca Magazine sar
un file pdf liberamente e gratuitamente scaricabile da tutti
gli iscritti e liberamente circolabile ad amici parenti e conoscenti (del resto la licenza Creative Commons serve proprio a
questo, no?).
Ma leggerlo e circolarlo non basta (e che, dobbiamo faticare solo noi?). Se davvero lo apprezzate, mettetevi in contatto con
noi tramite lapposito indirizzo email e offrite un contributo
per i prossimi numeri.
Buona lettura !
Amedeo
Arca Magazine N. 0
Attrezzi e trucchi
per forumisti
Ci sono tre attrezzi di fondamentale importanza per i forumisti; la matita, le mani, e la fotocamera. Stranamente, non si
parla quasi mai di questi attrezzi, quindi cerchiamo di svelare
qualche trucco.
La matita,
ben
affilata
sintende,
non solo
serve per
segnare gli
incastri, ma anche un validissimo strumento di disegno. Per
capire cosa vogliamo costruire,
serve un modello. Non importa
se non siamo dei bravi artisti,
limportante chiarire i punti
fondamentali del progetto. Le
buone idee non vengono a
comando, ma quando arrivano,
bisogna essere pronti. Anche
uno schizzo minimale sufficiente a far tornare in mente
i dettagli. Un disegno, anche
rozzo, parla meglio di decine
di parole, di fruizione immediata e facilmente modificabile.
Inoltre, un disegno permette di
sollevare dubbi latenti prima
di tagliare il legno.
(segue alla pagina successiva)
Ottobre 2014
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Come e quando iniziata la tua passione per la tornitura? Qual stata la molla che ti ha
spinto?
Dopo aver acquistato quella che sarebbe diventata la mia casa, ho preso lezioni da un falegname
per essere in grado di costruire dai serramenti ai mobili ai pavimenti. Il primo locale abitabile
stato il laboratorio; durante la costruzione dei mobili, mi venuto luzzolo di aggiungere qualche
pomello, piccole cose che dessero un tocco in pi. Da l lidea di usare un tornio; poi, come ben sa
chi si avvicina alla tornitura, il resto viene da s!
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Imperiale (acero e
Ottobre 2014
Figura 3.
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Figura 6.
(continua)
Da sinistra a destra: Vicmarc VL 150, Woodfast Midi M305 con prolunga e Jet Midi
Torni
grandi
(Full size Lathes).
Questi
Torni
sono dotati di
motori
grandi
e potenti, sono
molto pesanti, e
consentono
di
realizzare manufatti lunghi fino
a 6 metri! Inoltre
vengono venduti
in
differenti
configurazioni: Figura 7. Vicmarc VL 300 (uno dei pi desiderati tra i Tornitori), e VB 36, uno dei
alcuni sono pi torni pi pesanti.
adatti a lavorare
ciotole e piatti (Bowl and Platters), e sono indicati come torni a letto corto, altri invece si dicono
avere il a letto parallelo al legno (si dice letto il binario del tornio). Con altri torni della stessa
categoria si lavora invece per rotazione del mandrino. Ad esempio, per lavorare la gamba di un
tavolo, questa viene tenuta tra il trascinatore, che montato allalbero del tornio che gira, e la
contropunta. Inoltre, alcuni dei torni pi grandi hanno una testa girevole che vi permetter di
ottenere un diametro di lavorazione ancora pi grande. Segnaliamo, in questultima categoria, il
Vicmarc VL 300 ed il VB 36 (Fig. 7).
Possiamo concludere affermando che per ogni tipo di lavoro da realizzare esiste un tornio in
grado soddisfare le vostre esigenze, dunque a voi la scelta!
Antonio (nonnotony48)
Arca Magazine N. 0
Ottobre 2014
Arca Magazine N. 0
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Figura 9.
John al lavoro
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La prima giornata volge al termine. Dopo le faticose ed impegnative ore trascorse al duro lavoro la comitiva si
reca a cena in
un tipico Agriturismo sulle colline del Rubicone:
Il Cucco. Si tratta di un bel casolare di campagna
restaurato nel rispetto della tradizione e tutti insieme passano una
piacevole serata
in allegria gustando la tipica cucina
romagnola. Stanchi per il viaggio
e per il lavoro,
concentratosi soFigura 10. Luca (a sinistra) e Amedeo (a destra)
pratutto a livello
mandibolare, si
ritirano a dormire e ricaricare le batterie in vista della giornata successiva.
La mattina del 5
Ottobre, alle 9:00,
si recano nuovamente in laboratorio dove Davide fa una breve carrellata di
alcuni materiali
Figura 11. Da sinistra: multistrato, listellare con MDF, listellare con MDF finito bianco
interessanti per
la costruzione di mobili su misura. Oltre ai classici truciolati, multistrati ed mdf, si possono
trovare materiali semilavorati interessanti anche per lhobbista.
Arca Magazine N. 0
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Ottobre 2014
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Il dcoupage
Se per hobby si intende unattivit praticata nel tempo libero per piacere,
interesse e divertimento, allora il dcoupage rientra a tutti gli effetti nella
categoria poich occorre curiosit, attenzione, pazienza e voglia di azzardare!
La definizione classica recita: una tecnica decorativa che consente di rinnovare
oggetti di qualsiasi tipo e materiale, con figure ritagliate ed annegate con parecchie
mani di vernice di finitura, eliminando completamente lo spessore della carta. Ma il
dcoupage molto di pi perch consente, meglio di altre tecniche, di esprimere
la propria creativit. Limportante non fermarsi ma continuare a sperimentare:
nuovi materiali, nuove tecniche, colori, forme e soprattutto nuovi abbinamenti di carte e di
tecniche, la differenza la far il buon gusto nella scelta dei colori, della composizione e del
supporto.
E cos si
parla
di
dcoupage
pittorico,
print room,
dcoupage
materico,
shabby chic,
dcoupage
3D e via
dicendo,
allinsegna
di una evoluzione che
lo
rende
sempre
pi interes- Figura 14. In alto, da sinistra a destra: cornice, quadretto, vassoio. In basso, da sinistra a
sante
ed destra: portapenne, cofanetto, portafazzoletti.
articolato.
FIG. 14. La cornice stata realizzata in legno con primer, colore acrilico azzurro, tovagliolino,
un tocco di decoupage pittorico, foglia oro, vernice finitura allacqua; Il quadretto costituisce un
progetto dedicato al blu del Marocco realizzato con una tavoletta di balsa, tecnica craquel a due
colori, immagine da fotocopia con decoupage pittorico, tavolette gesso da cornice, garza ingessata
come ornamento, vernice finitura allacqua. Infine il vassoio stato ottenuto recuperando un
vecchio vassoio in legno (decoupage pittorico) e impoegando gesso, colori acrilici, tovagliolino,
vernice finitura. Il portapenne da tavolo stato realizzato in legno, usando prove di craquel,
carta riso, vernice finitura. Il cofanetto stato realizzato in legno trattato con colore acrilico,
carta riso, vernice finitura. Infine il portafazzoletti un contenitore in legno grezzo, gesso,
acrilici con tecnica craquel, ritagli tovagliolini, vernice finitura.
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La scatoletta (Fig. 15) stata ottenuta mediante applicazione di immagini piane con colla
vinilica e immagini in rilievo con colla a caldo con laiuto di un supporto rigido. Per la scatola
portasigari (Fig. 16) stato impiegato un mordente tinta noce, unimmagine da fotocopia in
b/n, corteccia e sughero, ed infine vernice finitura. La scatoletta portagioie (Fig. 16) una
piccola scatoletta in legno grezzo, gesso, craquel, acrilici, tovagliolino, vernice finitura.
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Figura 17.
Altro aspetto fondamentale la scelta della colla. Si useranno colle viniliche con diverse diluizioni, pi liquida per
il legno e tutti i materiali porosi, di media densit per le superfici laccate e una pi densa per le
superfici molto lucide. Unalternativa sono le colle spray che si usano essenzialmente per ottenere
degli incollaggi precisi e piatti.
E per finire le vernici protettive: in gel, per legno, ad acqua, anticanti, screpolanti. Meglio
acquistare tutte e tre le tipologie di vernici a pennello: opaca, satinata e lucida. Inoltre due tipi di
vernici spray trasparenti, opaca e lucida. La gomma lacca dar agli oggetti un effetto invecchiato.
La tecnica delloro foglia una delle pi antiche, ed tra quelle che valorizzano maggiormente
il dcoupage. Esistono due tipi di doratura, una eseguita con la foglia doro zecchino a 24 carati e
una con la foglia doro sintetica. La tecnica del craquel consiste in una base o una finitura che
simula una superficie antica per mezzo di piccole crepe. Per creare leffetto craquel si ricorre ad
un errore, cio si uniscono due vernici incompatibili fra loro che provocano una reazione che d
origine alle crepe. Non una tecnica molto semplice ma il risultato certamente di grande effetto!
La tinozza in Fig 17 stata trattata con gesso, colori acrilici, carta riso, vernice finitura allacqua
su una piccola tinozza in legno. Per il quadretto etnico (al centro) sono stati impiegati legno
di balsa, gesso acrilico, tovagliolino, pittorico, stencil, applicazione sughero e stecche cannella,
vernice finitura. Infine, la pala per pizza (alla destra) stata decorata con gesso, tovagliolino,
craquel, applicazione motivi ornamentali, vernice finitura.
Il finto marmo unesperienza di grande soddisfazione, prove di questa realizzazione da parte di
abilissimi artigiani sono datate fin dal 2200 a.C. Venne poi usato per impreziosire porte o soffitti
e piani di tavoli. I colori che noi usiamo sono sempre gli acrilici. Poi esiste il trompe-loeil, un
genere pittorico che d lillusione della realt. Esistono delle belle realizzazioni con questa tecnica
di finte cornici, necessaria abilit e studio delle ombre.
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Ottobre 2014
Il legno vivo!
Vi mai capitato di avere a che fare con tavole che hanno perso la loro regolarit geometrica nonostante
siano state squadrate a dovere? In questi casi siamo abituati a dire che le tavole si sono imbarcate.
Il fenomeno dovuto ai cambiamenti climatici dellambiente circostante ed alla capacit del legno di
perdere o acquisire acqua.
Per ridurre o ancora meglio annullare il fenomeno importante procedere con attenzione in tutte le
fasi della lavorazione, ancora prima durante la scelta delle tavole grezze, che vanno selezionate con
attenzione: ne andrebbe controllato il colore, perch in linea di massima le tavole pi scure sono sempre
le pi stagionate, inoltre andrebbero soppesate per sentire i cambi di peso relativi allumidit
Se il legname sufficientemente stagionato, una settimana di riposo in laboratorio pi che sufficiente.
Al contrario, legname di cui non si conosce la stagionatura andrebbe lasciato riposare in laboratorio
per almeno 15-20 giorni.
Infine, la squadratura andrebbe fatta in modo graduale. E consigliabile lasciare qualche mm in pi
su tutte le facce rispetto alla misura finale, e rimuovere la stessa quantit di legno da ogni faccia. Il legno
dovrebbe quindi riposare da un giorno ad una settimana in modo che le tensioni liberate durante la
piallatura possano portarlo ad un nuovo equilibrio. Successivamente lo si pu portare alla dimensione
finale voluta. Volete saperne di pi? . . . Consultate questo articolo di Arcapedia. Buona lettura!
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Il Cantastorie
Ciao! Sono Il Picchio, scultore per passione, autodidatta per scelta. Prediligo
scolpire tronchi dai quali emergano personaggi appartenenti al mondo Fantasy
che vivono nei boschi, in particolare spiriti del legno che mi incutono tranquillit.
La scultura ritratta in Figura 18 si chiama Griot. Il Griot un uomo cantastorie
che in Africa tramandava la cultura e il sapere di un popolo tramite il canto,
per questo motivo ho voluto scolpire un libro nel mezzo della sua fronte in segno
di cultura, e delle foglie portate dal vento che indicano il passaggio delle stagioni.
In basso ci sono spighe di grano ad indicare labbondanza che un popolo ha nella sua cultura. Il
tronco di betulla con una altezza di cm 60 e un diametro di cm 30/35.
Per scolpire il legno sono necessarie alcune conoscenze di base, ad
esempio quali attrezzi utilizzare:
sgorbie, scalpelli,
raspe, lime ecc. Il
loro uso dipender molto dalla nostra manualit e
capacit di capirne i segreti. Se
Figura 18. Griot
dovessi dare un
nome alla tecnica che ho costruito negli anni per scolpire la chiamerei casuale inventiva,
giusto per evidenziare che ognuno di noi trover la sua tecnica personale con il tempo e la
pratica.
Per scolpire, ad esempio un volto, bisogna studiare bene le proporzioni, non tanto per una perfetta riproduzione del soggetto, che tra laltro
risulterebbe noiosa, almeno per me, ma per evitare errori grossolani che
renderebbero la scultura poco armoniosa. Armonia quindi una delle parole
chiavi della scultura, ogni scultura, anche se non proporzionata al 100x100,
deve essere il pi possibile armoniosa.
Per ottenere i primi risultati che definirei dotati di armonia utilizzavo un
cubetto di Tiglio di larghezza 8cm e base 4x4cm. Questo perch il tiglio
molto morbido e ben lavorabile. Tracciavo il disegno del volto da scolpire,
Figura 19.
Esercizio anche in modo grossolano, a cavallo dello spigolo rappresentante laltezza
di Scultura
(Fig.19).
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Sega a telaio
Pi o meno tutti nei nostri laboratori abbiamo una vecchia lama della segatrice a nastro, messa l da parecchio tempo perch nel frattempo abbiamo
comprato quelle nuove, e continua a prendere polvere fino a ch non ci viene
una bella idea. La mia idea stata quella di costruire una sega a telaio,
anche detta bow saw, come la chiamano i nostri amici anglosassoni.
Dopo aver fatto un disegno che ci permette di definire forma e misure,
prepariamo una dima con un cartoncino. Quindi squadriamo una tavola da
cui possiamo ricavare le parti principali con laiuto della sega nastro (Fig.21-A).
Di seguito finiamo con raspe, lime e carta vetrata
(Fig.21-B). Dalla
stessa tavola ricaviamo anche il distanziale che poi
abbiamo rifinito
con un pialletto
(Fig.21-C), giusto
per dare un tocco
amanuense al lavoro. Col trapano a colonna eseguiamo le morFigura 21. In alto da sx: A-taglio dei componenti, B-finitura con lima, raspa e carta
tase che saranabrasiva, C-lavorazione del distanziale con pialletto. In basso da sx: D,E-lavorazione
no infine rifinite
della mortase, F-cilindretti di ottone (perni)
con lo scalpello
(Fig.21-D, E).
Con due cilindretti di ottone si preparano i perni in
cui alloggia la lama (Fig.21F) e con un pezzetto di mogano, il tendicorda (Fig.22A). Ed ecco pronta unutilissima sega a telaio pronta alluso che certamente
non sfigura nel nostro lab
(Fig. 22-B).
Figura 22.
Giancarlo (gwood)
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Figura 26.
Risultato finale
Nicola (nicola22)
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Figura 27.
Per un incollaggio efficiente, occorre che le coste degli elementi siano perfettamente combacianti per tutta la
loro lunghezza e
nello stesso tempo che il pannello
stia in piano. Un
metodo per raggiungere questo
Figura 28. Da sx: A-tavole da incollare, B-schema di piallatura a libro
risultato quello
di ottenere dei bordi squadrati e rettilinei. Al contrario di ci che avviene con delle macchine
elettriche, dotate di precisi piani di riscontro, ottenere un bordo squadrato e rettilineo lavorando
manualmente richiede una certa dimestichezza. In alternativa si possono piallare le coste con
una tecnica che chiameremo a libro (Fig.27-B e 28-A,B).
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