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'
'^i:
Wk^ 1
C^^#^
%
VOLGARI
DI
GIOVANNI BOCCACCIO
CORRETTE SU
I
TESTI A PENNA
EDIZIONE PRIMA
VOL. X.
FIRENZE
PER la M OU TI E n^
MDCCCXXXI.
rescritto del d
9 Gu^
PQ
ai
^"'Z^,
IMPUESSO CON
DELLA
TOHCHl
STAMPERIA MAOHERI
omMo
SOPRA LA COMMEDIA
DI
GIOVAIMNI BOCCACCIO
NrOVAMEJMTE CORRETTO SOPRA.
L'
TtSTO
A PEDINA
TOMO
I.
ifF^'^ff jiT.^'^'^^n
PER
IO.
MOUTIKR
1831
Ja
il
Boccaccio faceva
,
appare da
non perch
da
lui
ammaestrato
polche na,
la
morte di Dante
ma
per la
Commedia Bench
.
e dilFusi
commenti
parve
al
e intraprese negli
Dante
la
,
quale non
si
estese oltre
il
Canto decl.
mosettlrao
prezioso
che
la
morte lo sopravvenne
di lui ci rimasto,
lette
Questo
Commento che
non sono
in Firenze
che
,
il
Dante
in Firenze
Domenica
a di
28 Otto-
VI
il
divisa-
mento
una
di
avere ordinato
,
Dante
ed averla
affidata
uomo
pli
tempo
Questo commento rimasto
cosi incompleto per la
all'
morte
dell' autore
,
anno
1724
ra del Giccarelli
con
la falsa
data di Firenze, in
due
volumi
torit di
un codice appartenuto ad Antonio Magliabecopia del quale fuJaltaL.pfj: cura dei due ce-
cbi
la
lebri letterati
.
Marmi Questa
mala
di
,
ne.
riscontrare su
caccio
mi
accinsi a questo
e tro-
la
(72^, ne
che per
la
confronto
Ma
,
non and
volume
opera
ho potuto
,
senza
nel successivo
,
volume
gli errori
fa-
Questo
fatto
mi
ricon-
memoria V acerbe
critiche
che
ai giorni
VII
nostri
si
divulgarono contro
il
benemerito editore
dovendo
che
si
la
sola
ed avendo di pi trionfato
,
emendare pi
di
fu
,
il
critico
contro
celebre
Anton Maria
?
Salvini
se fosse vissuto
in quell'
epoca
Sull' auto-
rit della
copia da
il
essi
trasmessa^al Ciccarelli di
Naec-
poli fu stampato
Commento
Dante
un manuscritto
di
cellente
tondeggianti
pure
vi scorsero un'infinit
,
errori
omissioni
e controsensi
ma
di chi
ne
trasse
,
la
che
la
non
dell' editore
napoletano
si
rileva
da qualche nota
ove avverte
il
lettore
il
,
stato in
grado di riscontrare
Nessuno
al
un
Salvini
ma
molti converranno
il
criticare
pubbli-
prima
ma
ai questa verit
vili
che
tutti quelli
la difficile
impresa
manoscritto sopra
,
il
quale fu
fatta
V edizione di
mi son
da
emendare
esiste
testo
dell' edizione
me
procurata
numero 58.
stato scritto
XV
mano, ed cartaceo
in foglio,
consistente di pagine
rettissimo
persona di non
comune
il
spiacere di osservare
da
inutili postille
, ^
e spesso anche
il
testo
con
goffi
freghi e richiami
mani
diverse
dei secoli
XVII
XVIII,
Dante
agli studiosi di
Commento
perfettissima e senza
l'
so che affermerei
impossibile
clamano
ne
,
le loro edizioni
come
il
con
.
la
quale
lettore
bene spesso
critici
censurano
Il
intelligente giudicher
quanto
uni e
.
umane
forze
Ben lungi da
la
ho bens
convinzione
nel miglior
adempito
per
all'
si
impegno contratto
,
modo che
me
poteva
il
e la certezza di avere
infinitamente migliorato
testo del
Commento
si
del
leggeva nella
IX
prima
ho procurate
lume,
primo vo-
la quale
pu
servire di
Errataleorrig all'edi-
gSI&iiff^^EfilRMSIB
DI
G.
ERRATA
rOLUME
Pag,
/.
CORRIGE
i
T.
a4 che
essendo tulli
ri-
numero
zo
pie
di sillabe,
sempre
fine
il
ter-
sempre
il
ter-
nella sua
conso-
nante
quella
primo, che in
finisce:
colali
,
consonante
consonanza
perusi
primo,
che in quella
o
lo
Ojpere
quel-
nome
convegna
etc.
voci
opere
veisi
,
composte
quel
per
si
nome
etc.
conver
mik
XI
Pag.
V.
3o non riconducete
ed slata
non
in riconducete
V. 1 1
e slata
ivi V.
ivi V. ivi V.
i6 introducono
17 Mirami
introduceano
mimi
pognaroo
della
22 ponghiarao
ivi V.
25
dalla
mente
mente
7 V. 13 totalmente
stoltamente
V.
gli storiografi, e
anco-
g' istoriografi, e
ancora vi prese
ra vi apprese eie.
v.
a sar reputalo
sar reputato
ivi V.
IO Che
costui
1'
ne desse
Che
r
costui ne
noi
desse volentieri,
.
volentieri
effetto, noi
tatti
effetto
nasconde
Esso
nasconde esso a
tutti coloro
vorranno
Ha
messo
10
V,
V.
7 nominare tutte
di
nominare tutte
ff
IO
36
2
e sen' pii
e dovergli
si
d'uno
e se
n* pi
eh'
uno
l3
V.
V.
V.
V.
a dovergli
18
19
l5 dove
Iro^:
dove
si
ritrov
16 mi troviy essendo
i3 grandissima
1 era
mi
ritrovai ^ errando
20
23
ivi
gravissima
era perseverata
V.
pervenuta
.
V.
33
non
s'
arehbe
immollate
le
lata le piante
yt
piante
a6
23 temere
25
del leone
da temere
del venire del leone
ivi V.
V.
28
29
alquanta umidit
gli
alquanta
d'
gli
umidit
era, era plulloslo
29
V.
i3 apparilo
tosto
era,
pi
apparito
35
V.
21 dove
finsero
dove fingessero
delle citt, quasi corrompitori
36
V.
36
me
I,
corrompilori
4^
^*
alcuna eanione
XII
Pag. 44
V.
28 fu
da' Greci
che fu
I*
da'
Greci
,
n
t,
autore rispondea
e col
5o 64
y.
V.
5 convenne,
avvenne
sentirne un' altra
5i
^
37 dabo
te
vohis
que^
Daho
cipiat unusquisque
sedemeaqut
66
T.
34 4
qual fosse
eh' nel
qual
eh'
si
il
fosse
67
V.
V.
mezzo
,
mezzo
,
63
34 a
tocco
colui
il
quale
a colui
il
qual' tocco
69
70
V.
V.
preziosi
pietosi
a3 Dunque
mente
congruente-'
Dunque congniamente
-72 V.
la cosa,
sei
la
quale da et-
cosa
la qual'
da esser
ivi T.
29
e salire
e di salire
s'
73
V.
i5 s'invbchiano
inviscan*
ivi V.
25
inveschi a to
invescato
77
V.
36
dimostrare
quello, che
mostrare
quello che
78
5 e
ivi y.
23
fu la cagione
il
fu cagione
al
ivi T.
26
3
quale quantunque
il
quale, quantunque
il
82
T.
lasciare
tuo
lasciare
suo
ivi T.
14
irrigiovinisce
irringioTinisce
83
9 preminenze
17 da quella
preemneaze
da quelle
ivi T. ivi y.
n
,;
33 mortai sonno
37 bisogno
n' era
mental sonno
bisogno sar
cosa sia
I'
84
85 88
89
Hi
tt
y. y. y.
37
cosa sa la verit,
avarizia
i,
8 ne minacci
7 se dir volessono
ne minaccia
sed
e'
Q n
ft
volessono
y.
20 preminenza
33
3
altra parte
preeminenza
altra parte pare aver
ivi y.
aver
90
y.
ad afforzare
a roborare
XUl
Pag. 9
V.
in altre
si
e
si
non
iu altra
ivi V. ivi y.
crede
creda
20 25
sia credere
sia a credere
,}
93
V.
slrolagi
astrologi
ivi V. 29,
5o
II
naturale
ore
Il
di
naluraie
:
di
venliquallro
di
quattordici
:
e-
ore eguali
guali
ivi V.
33
il
quale viene
li
gS
y,
pare di dover
e
96
98
y, ult.
vera-
operazione veramente
mente
V.
37 Muse,
10
si
loro nomi,
Muse,
si
loro
nomi
100
Y.
T.
soglion
sogliano
del parlare fiorentino
103
28
V uso
quentato
104 n 106
y* Ti
^2 con
10 Sede
2
della
cui lla
108
,-,
y.
Tribo
della trib
ivi y.
3i
essere
di
degno
esserne degno
in questo
gi-
Ila
y.
y.
18
questo
114
2 tiranni huomini
ganti,
'
118
y, y.
nelle
prime sedie
di te
migliore
I,
125
9 Curan
di te
Oran
s'
il
128
,
y.
y.
28
se
il
migliore
disidernie
129
26 mostra
1
mostra di disiderare
avea dispersa
celebro
l32
,1
y.
"^^
aveva disperala
1^4
^ celabro
I,
ivi y, ivi y.
in questo
questo
20
fu bisogno
fu di bisogno
i35
i36
139
I,
v.
y.
39 proccuri
procurin
era di bisogno
4
3o
^^^ bisogno
y.
v.
sogliono
vogliono
142
17 avviene
avvenire
ti
143
14 adoperano
ado^ieravan^
,.
UT
Pag. 147
57
alla
morte
morte
148
^ l54
V,
V.
i6
disposto: ed essendo
disposto, essendo
58
.
T. T.
6 chiam
18 essendo per arvenlura 19 alcuni membri
chiama
essendo per paura
ft
ivi V.
alcun mem!)ro
la larga entrata
160
161
14
larga
1'
entrata
ft
21 sporcizioso modo
sporcinoso
modo
''
ivi T.
37 vermi
33, 53 e divengbiam
vermini
e
i6a
,,
.
y.
dlvegnamo
i65
3 tranguggian
infino a questo
trangugian
164 V. 13, l3
anno
infino a questo
anno
p<'rseTerato
pervenuto, MDLXXII
6573 anni
anni
167
T.
mo,
che cade in
eia
pecin-
cato mortale,
nente messo
diavolo:
prigione
del
ma nondimeno
,
esserci
diavolo
etc.
non-
dimeno
esservi,
ma con
167
V.
3q
a dimostraaione
della
vanit
168
171
n 179
V.
a a averlo
avervelo
.
Vt
a8
i5
di genti
dannate
di genti esser
dannate
impallidisce
impalidisce
n
I)
li T.
ivi T.
ai impallid
impalidi
palido
37
pallido
173
T.
T.
37 non ha Inferno
non ha
fur
dinanzi
in Inferno
n 175
>.
mjuron
diami
esso gliene
ivi r. 33. T.
n 177
ft
18 ed
ed esso gliele
ivi
178
XT
Pag. 179
vi
la
statua sua
la statura
sua
ivi ?,
ivi V.
36
quelle sleile
di
quelle sedie
37 presa forma
pente,
Ser-
dis-
ilisse etc.
180
181
V.
3a
la
statua
nostra
statura
V. V.
V.
9 l'anima 9
1'
anime uoitre
187
,,
raenandogi
del
menandonegli
di
188
ivi
26
3
lume
iu tal
lui
quel lume
y.
ult.
in cotal
194
V. ult.
V.
che
195
7 della libert
196
V.
V.
Je vestigie
sue vestigia
197
nelle sue
ivi V. ivi V.
14 ammaestrato
aiomaeslr
si
33 non
vino
credo, che
tro-
non credo
si
trovino
.,
ivi V.
37 fu nativo
7 inclinevole
fu natio
198
199
v;
V. V.
inchinevole
slette infino
28
stette fino
204
207,
3i solamente averlo
solamente ad averlo
noi
a
V. 2,
3 noi
a credere
cercare
si
ivi V.
V.
V.
35 superchio, manifesta
ai macchiato
11 per
paia
cjutrllo,
superchio,
manifesta
228
229
macchiatolo
che
mi
a3o
V.
22 per
dio
lo preservato stu-
ptr
lo
perseveralo studio
201
V.
opporgli
jpporgli
a 39
,,
V.
i5 chiamiamo
chiamava
e fallo, e senza
ivi V. '
24
e fatto
senza
244
2 servano
serva
ivi V.
25 non
trovai:
non
trovai
mai
ivi V.
ivi V.
32 Eleate
Eracleate
35 Elea
a discrive
Eiacl a
discrisse
246
V.
XVI
Pag.
346
ivi V.
ivi
V.
16 divenir
ella
diventar
aa andando
andandosi
ella
. 3 ult. 347 ag si
V. ult.
a guardarla
a riguardarla
si
reputarono
reputavano
a5i
a53 a54
e naturale, a Claudio
,
e naturale di Claudio,
V.
V.
9 trov
che
10 che niuna
a 6 che
gli dasse
ff
ivi V.
che
gli
desse
ivi V.
35 36
do
acqua
dell*
acqua
il
n a55
V.
36
che esso,
quale disi
che esso
8
il
quale
in quanto che
etc.
ceva, inquanto
pia, che
;;;
sapetc.
sappia,
quantunque
quantunque
s56
.
v,
10
credere
'
crederne
%5j
4
i5
''^''o
vili.
in libro XVIIIi
particola
sSq
particella
ivi Y.
ivi V.
V.
a 3 manifesto
a 6 nondimeno chi
manifestato
nondimeno a chi
Giudei
:
a 63
,,375
3o Giudei: Divisa
Esodi Divisa
:
. ^6 foxmato
fermato
COMENTO
DI
M.
GIOVANNI
SOPRA LA COMMEDIA
BOCCACCI
ILLUSTRISSIMO POETA FIORENTINO
CAPITOLO
di
I.
Dante Alighieri
\fita ec.
Xja
nostra umanit
quantunque
di molli privi,
nondimeno
,
di sua natura e
debole
,
quan-
tunque
menoma
,
sia
fare
piutamente
La qual
cosa gli
,
antichi -valenti
quella semplicemente, e
domandare
,
almeno
COM, DI .DANTE
a
(ipii
pietosamente e con
p terna
quello
le
leggendo
celestia-
che ne scrive
,
Platone
uomo
di
ingegno
,
primo
meo
bus ^
per s dicendo
et quasi
s^el
quaedam
relgio
de minimis aliquid acturi sunt y precari dii^initatem ad auxilium; quanto nos aequjus est,
qui universitatis naturae
,
nem
fusi
praestaturi sumus
invocare divinani
,
opem
et
implacabili
,
confessa
s pi
debbo
tardo
,
di
lo
me
presumere, conoscendo
,
il
mio
intelletto
ingegno piccolo
e la
memoria
labile?
miei omeri
,
si
convegna
cio a
spiegare
,
1* artifi-
cioso testo
la
,
e la
subli-
mit de'sensi
Com-
media
d* alto
del nostro
rome universalmente
tini
;
umana
debbo
credere abbisognarmi
Adunque
acciocch quello
del santissimo
,
che
io
debbo
di
nome
Dio
(juanto pi
il
umilemente posso
d' alcuno
ricorrere ad invocare
suo aiu,
benignit fidandomi
che
mio merito
imperciocch di materia
SOPRA DANTE
poetica parlare
Jupiter omnipotens
uispice nos
:
praecibus
:
si
/leder is ullis
hoc tantum
,
et si piotate
.
meremur y
Da
deinde auxilium
pater
Invocata adunque la divina clemenza che alla presente fatica ne presti della sua grazia, avanti che alla
lettera del testo si
vegna
cose
le quali
generalmente
la
seconda
qual
sia
il
titolo
il
la terza
pre-
Le cause
,
quattro
finale
la
materiale
la
formale
la efficiente
e la
cosi
teria
La materiale nella presente opera doppia , come doppio il suggetto , il quale colla mauna medesima cosa
,
co
11
amenduni sono,
sic-
come manifestamente
que
deli'
il
adun-
suggetto
secondo
la
senso litterale
lo stato
anime dopo
11
sug-
getto secondo
senso allegorico
come
1'
uomo
,
La
perciocch
tratta-
e la
forma del
4
to
.
secondo
la
La prima
1'
divisione
opera
si
divide
cio
La seconda
divisione
quella sesi
condo
la
divide
in canti (i).
La
terza divisione
si
quella secondo la
La
for,
ma
o vero
,
il
modo
fittivo
^Iscrlttlvo
difinitlvo
,
e digressivo e transitivo
con questo
,
divisivo
.
probativo
reprobaiivo
e posi-
La causa
,
efficiente esso
medesimo
autore
Dante Alighieri
parleremo.
La
dallo stato
della
felicit
,
La seconda
il
qua! sia
titolo
il
Alcun
dice
il
altro,
titolo
seguendo pi
essere questo
l'
:
intenzione
Incomin-*
Commedia
,
,
di
la
quale
perciocch,
il
dice
titolo di
Commedia
,
di
Dante Alighieri
il
dovere
titolo di
tut-
V opera
essere
Cominciano
le cantiche della
(1) Canliclii.
(a) Ripiimi
SOPRA DANTE
Commedia
di Dante
,
5
.
ec, e
,
come
detto
Ma
all'
per-
il
lasceremo
nell'
arblrlo
verremo
quello perch
,
auto-
dicendo la
si
perciocch in quello
,
il
ad evidenza di questo
i
secondo
il
mio
arti-
tempi lunghi
di
e brevi
e acuti e gravi
e dalle variet
quelle
cosi
poeti
,
non solamen-
ma
la
eziandio coloro,
che come
nostro autore
i
fa
volgarmente dettano
diversa
di
componendo
d* essi
,
loro versi
secondo
qualit
di certo
,
e determinato
numero
piedi
intra s
medesimo dopo
,
parole consonanti
giamo
sillabe
che essendo
numero
di
sempre
il
primo
,
fini-
sce
perch pare
che a questi
,
o opere
i
composte per
musici
versi
quello
nome
convegna che
alla loro
,
invenzione danno
:
come
davanti di-
cemmo
lare
si
,
cio canti
e per conseguente
quella opera
che di molti canti composta doversi cantica appelcio cosa in s contenente pi canti
titolo
,
Appresso
dimostra uel
Commedia ;
che
le
,
da sapere,
ma-
niere
6
colica
la
,
Ma
volendo di quel,
sola
che
al
presente
titolo
appartiene \edere
vogliono alcuni mal convenirsi a questo libro questo argomentando primieramente dal significato titolo
,
del vocabolo
e appresso dal
modo
del trattare
di
commedia
il 1'
quello che
Dicono
le cose can,
vocabolo
per-
ciocch
di villa
,
Commedia
,
Canto
composto da Comos
e
,
dire Flla
canti villeschi
Odos che viene a dire Canto e i come noi sappiamo sono di basse
, ,
o di
5
le cose nar,
ma
sono
di persone eccellenti
zioni degli
di singolari e
notabili opera,
uomini
,
viziosi e virtuosi
degli effetti
,
della penitenza
e della di
vina essenza
le e rimesso
Oltre a questo
,
lo stilo
comico
sia
si
,
umi-
conforme,
pu
per-
scritto sia
,
nel quale
le
femminette
,
egli
,
nondi-
meno
per
,
ornato
e leggiadro
il
sublime
delle quali
:
volgare delle
femmine
,
non dico
il
che
non mutato
peso
arti-
eh' egli
pili arte
nel
parlare latino
te spettante al
7
dell' ar-
conimedo
mai
nella
commedia non
,
in riconducere s
medesimo
,
ma
sempre
a varie persone
al teli-
ma
bro
Dove
,
in questo
lasciato
P
,
artificio del
commedo V autore
spes-
sssime volte
ragionando favella
non
rie
s'
usano comparazioni
di quelle
che
;
che
al
no
dove
,
in questo libro
si
pongono comparazioni
in-
finite
e assai storie
al
non fanno
se
principale intento.
si
Sono ancora
le
co-
si
state
non possano. La
muoiono
di
perpetua pena
Dio trapassano
secondo
la cattolica fede
vera
,
e stata
sempre. Ghia-
commedi le parti intra s distinte delle loro commedie storie ; percioccb recitando li commedi quelle nel luogo detto sce,
mano
na
nel
mezzo
del teatro
"varie
i
persone a ragionare
Mimi trasformati da
'
quelli che
prima avevano
pav-
(1)
Impresso
e in forma di
quelli
che
parlare
ascoltante,
commedo che
raccontava
dove
il
no.
commedia
argomenti
,
E
pa-
cosi
acciocch Gne
pognamo
,
agli
come di sopra detto non convenirsi a questo non esselibro nome di commedia N si pu dire
re
,
re stato della
si
mente
dell'
,
chiamasse commedia
come
,
talvolta
ad alcuno di
conciossiacosach esso
medesimo
prima cantica
il
chiami commedia
dicendo
Che la mia Commedia cantar non cura ec. Che adunque diremo alle obiezioni fatte? Credo, con,
ciossiacosach oculatissimo
uomo
fosse l'autore
lui
alle parti
al titolo
,
,
medie
re
il
si
contengono
ma
,
figurativamente parlando.
11 titolo
commedia
la
prendere
pio
,
che
e pieno di romori
e di discordie
e poi
ulti-
ma
al
in
il
tranquillit:
libro presentri-
bulazioni inferoaH
ce e nella gloria
e nella pa-
la
quale hanno
na.
nome
SOPRA DANTE
9 ma
in ciascu;
k
no
e que-
Qui misere
nit e
all'
credit
qual co-
patricida dell'umaScrittura
volte
piet,
all'invidioso della
?
(1), o
avviene
Rade
che alcuno contro alla sna professione favelli ; voglionsi adunque esaminare la vita , e' costumi e gli
studii degli
ta fede sia
Fu adunque
ne
testi-
siccome
il
titolo
monia
Dante Alighieri
5
e la sua vita
infestala
non fu uniforme
,
uomo ma
,
da varie permutazioni
ve qualit di studii
si
pu
convenevolmente parlare
ni de'suoi studii^ e
che con
essa
non
si
ragio-
patria
si
e in quegli
oltre alla
,
mara-
vigliosamente
arte
,
avanz^ perciocch
si
prima
fu
,
secoudoth appresso
dir
maraviglioso
lolco
e seppe retorica,
:
stato astrolago
e quello essere
,
non
pu senza arismetrica
e geometria
estimo lui
similemente in queste
ammaestrato
quella muravi-
[i) Scripla
invece Ji ScrlUura.
. ,
IO
la
qual cosa
egli
noQ
trat-
xi.
canto di questo
:
dove
ti
si
fa dire a Virgilio
Non
Con
le
ec.
intenda
stata
la
filosofia
mora-
in singularit essere
.
lui
familiarissima
e nota
e studi
che
si
senta per
li
Brunetta Latini
il
quale in quella
.
scienza fu
reputato
sommo uomo
fu
quan-
gene-
e similemente dalla
,
a'
,
quali ar-
dentemente
di peggio
,
attese
infino al
tempo che
per paura
andate
setta
la
,
le cose traverse
,
a lui e a quelli
di Firencir-
che quella
ze
:
seguiano
convenne partire
dopo
qual partita
cuita Italia
la patria
,
credendosi trovar
modo
di ritornare nel,
se
n'
and a Parigi
e quivi ad
j
le e teologia si
s'
diede
,
nelle quali in e
poco tempo
volta certi
avanz tanto
,
che
fatti
una e
altra
atti scolastici
re
merit
Poi in
Italia tornatosi
il
do
gi
,
cinquantesimosesto anno della sua et comcattolico cristiano fece fine alla sua vi-
piuto
come
SOPRA DANTE
ta e alle
sue fatiche
minori seppellito
siccome colui
citt
,
che
intendea d
esso
come
la
medesimo
ma *1
morte
come
,
e pesanti assai
ma
percioc-
ch
un
trat.
tatello
non curo
al
presente di pi distenderle
mente riguardate
Le saranno mi
,
in
qualunque materia
.
sua
commedia da
lui recitala
,
Ma del suo
si;
nome
resta
,
gnificato
il
dimostra
la
le quali egli
ha
di grazia
Dio
Esso
puote essere
meritamente appellato
,
volentieri
effetto
noi
ranno
tesoro
salute-
vole utilit
trova da ciascuno
perciocch questo
la ragion delta
pasi
dono
per
,
con lunghe
vigilie
con
istudio continuo
nome
da'suoi ( i ) pa-
(1)
1^
remi
imposto casualmente
come
molti cia-
a due eccellentissi-
me
li
si fa
la
prima Beatrice
la
la
supre-
ma
intende essere
la sacra
Teologia
dalla quale
si
insieme
mato
sia
Dante
a confermazione di ci
in quella parte del xxx.
si
fa
lei
Dante appellare
Purgatorio
,
Canto del
,
se
ne vada
se ella di
,
questo
1'
nome non
Oltre a ci
degno
o non
arebbe nomina.
nome chiamato
e
soggiugnendo, per
la
di necessita recitarsi
nome suo ,
questo ancora
a tal
pervenuto
fa
Adamo
nostra
primo padre
nare tutte
al
le cose create
.
perch
si
degnamente nominate
nominato
imposto
,
Volle Dante
essendo da lui
gli fosse
con la testimonianza di
Adamo
la
SOPRA DAjNTE
qual cosa fu nel canto xxvi. del Paradiso
,
i3
ih.
dove
Adamo
Dante
gli
,
dice
ec*
.
avere scritto
La
il
la
quale
dissi
sia
essere
da
investigare
sottoposto
presente libro
il
quale
secondo
il
mio
giudicio
^
percioc-
si
tratti
per
modo
di speculazione
,
ma
opera
la
quale quivi
ha quel modo
Espedite
richiesto di trattare.
le tre
cose sopraddette
da vedere
:
del-
la rubrica particulare il
che segue
.
cio
Incomincia
primo Canto
dell' Inferno
Ma
avanti che io pi
ranno
il
la
debolezza della
mia memoria
qual fosse
meno
,
avla
,
alla
cattolica verit
emenDice
me
:
ne sommetto
il
adunque
la
nostra rubrica
:
Incomincia
primo
egli inferno
uno
e in qual
parte del
la
si
mondo
d'onde
si
vada in
,
esso,
qual
sia
forma
di quello
che serva
e se per altro
nome
gli inferno
il
tura
si
prova
il
quale
4
:
dice
animam suam
.
et ape-^
ruit OS
suum absque
ullo termine
Virgilio nel
sesto dell'
Job:
In profundissimum infernum descendet anima mea. Per le quali autorit appare essere inferno. Ap^ presso si domanda se egli n'era pi che uno Appare
.
tre
il
santi
chiamano
,
l'
uno superiore
;
se-;
condo mezzano
il
il
terzo inferiore
,
vogliendo che
,
piena di pene
di
il
angosce e di peccati
SAmstSL
:
e di questo parlando
dice
Circumdederu7it
pericula inferni
dice
:
me dolores invenerunt me E in
,
.
mortis, et
altra
:
parte
vo-?
quasi
di
que-
in ci dilatando^
r
il
affezione
,
essere
un
por-
tinaio
la insaziabilit
li
quali saziare n
empiere non
di vietare
si
possono.
l'uficio di
,
1'
entrata ad alcuno
,
ma
che
,
dove entra
degli stati
ella
non esce
e' si
mai
siccome
mostra
uomo
. ,
SOPRA DANTE
questo inferno essere
i5
e
il
Garone nocchiere,
fiume di
Acheronte
que,
mondo
il
tempo
il
e vo-
che secondo
,
va^ii
muovono
cono
e
le
gli appetiti
Minos , Eaco,
Radamanto
anime che
vanno
e a costoro
perciocch grandissimi
,
furono e
giusti
uomini
,
la coscienza di stra
ciascuno
la
ci
mente
che prima
,
ha veduta giudicatrice
e di quelle col
morso suo
ci
tormenta
danni
Dicono quivi
il
quale
id-
perciocch pose
di i
,
agr
in
un fiume
avaro,
e tra grande
abbondanza
di
pomi
at:qu-
di
fame
lit dell'
1'
stato
disagio
lo
tesori
se
non vedergli
,
Finper?,
,
gono ancora
il
quale
ciocch essendo
gretario di
se-
Giove
Giunone
richiefe
Giunone
di
la
quale in forma di s
la
gli
,
pose
con
quale giacendo
il
d' essa
ingener
Centauri^ e Giove
dann
a questa
a'
pena
raggi
5
una ruota
la
ristasse
di volgersi
,
intendano coloro
,
gli
occupano
la
s'
intende
,
pravvegnendo
gli
sospetti
,
nascono
i
Centauri
cio
co' quali
tiranni tengono le
:
ed hanno
ti-
con occulte
sollicitudi-
per
la
ruota volubile
e per
le serpi s'
intendono
,
Oltre a questi
vi
descrivono Tizio
,
perciocch
lui
dicono
da Apol-
sempre
,
e quello
come
gltlati
consumato
quegli
,
rinascere intero
alto
li
che d'
,
e splendido
luogo sono
infestati
in basso stalo
da morl
dacissimi pensieri
intenti
come
dall'
tornar
possano
no
lasciati
che
essi
sono rientrati
.
cosi
Pongonvi ancora
1'
le figliuoi
Danao
e dicono
per
macerti
acqua
per
:
la
faticano invano
stoltizia
SOPRA DANTE
Ielle
17
femmine,
le
sa
la
co-
me
il
marito
ariifcii far
,
quello
fatto la natura
;
cio liscianle
farsi belle
che segue
pi
contrario
libidine
votano
Ma
acciocch io non
discritte
,
vada
per
tutte le
,
pene in quello
che sarebbono
molte
tono
i
Il
secondo inferno
dissi
chia-
mavano mezzano
il
miamo limbo
e la
santa Scrittura
chiasestati
ma
i
il
seno d'
Abraam;
di
questo mostra
gli
o che
.
bene aoperando
Ma
questo differente da
v'
erano desi,
deravano e speravano
gli
venne
la
loro salute
,
e queispe-
che
l'
autore pone
desiderano
ma non
rano
un luogo
il
di
E di
questo dice
Vangelo
.
mortuus
il
est dives
et
Ed
tibi
Salmista:
In inferno
sia
,
che questo
4
si
i8
in quella parie
s
ove
il
ricco sep-
vedendo sopra
bo
di
Abraam^
acqua
.
,
il
dito
il
minimo
refrigeri
il
nell'
gillandogliele
bocca
alquanto
slmilemente
Domandavasi
dove
sa
inferno
couciossiecosach
^
autore quella
nel prin,
scrivendo dove
;
ella sia
in al-
appo
,
gli antiil
medesima opinione
Omero
quale
ne
Ulisse
oceano per
bano
e quivi
,
pervenuto appo
certi popoli
li
di sole
e quivi
scrivendo nel
appo
il
lago d'
:
A verno
,
Ira la citt di
Pozzuolo e Baia
dicendo
tenebris:
Quam
super
Tendere
iter
Faucius ejfundeus supera ad con^exa ferehat : Unde locum Graii dixerunt nomine Aornon,etc.
SOPRA DANTE
Tlicbaidos dice, questo luogo essere in una
guari lontana da quella stremila d' Acaia
isola
, la
19
non
quale
d'infer-
lui a
met-
scrivendo :
illa
per umhras
Et
caligantes
Taenariae
linieri petit
in
n-
Cerbero
da Ercole e
:
da Teseo per
la
spelunca di Tenaro
dicendo cosi
,
Postquam
est
ad
nel
et nitor
etc,
Pomponio Mela
fia
primo
Cosmograli
,
dice
popoli
quali
mar maggiore scrivendo in questa forma In eo primum Mariandjni urbem habitant , ab Argiva utferunt Ilercule daabitano vicini
entrata del
; ,
Idfamae fideni
,
adjecit:
,
ad manes ,
ut ajunt
mant
no e
etc. Altri
,
e di Vulca-
di simili
La forma
di cosa
di questo in,
come
(ei
materiale
,
di-
il
quale
diritto fosse, e di
questo
marsi
la
punta
iq sul centro
30
della terra, e la bocca di sopra venire vicina alla superfcie della in quello aggirandosi
,
1'
uomo
fa
intorno
al
a guisa
che
1'
uomo
si
in
che vulgarmente
5
chiamano
discendersi
,
bench
se
non quanto
quanto
spazio della
,
onde
si
scende
:
essere in parte
,
cavernoso
e in
parte solido
li
cavernoso
in
vi distingue
i
luoghi
niti: e
alcuna volta
,
vi discrlve scogli
e alcuni laghi
,
e fiumi
li
per
Serve
ricevendo
l'
anime
,
de* peccatori
le
quali
ira di
,
e in s
gli
tormenta e
peccato
si
,
affligge
pi o
meno
Ultimamente
che inferno
,
domandava
nomi avea
poeti mani-
il
neida
si
legge
il
chiama Averno
dove dice
Tros jLncdsiada , facili s descensus uiverno nominasi questo misero luogo Averno, ah a quod est sine , et F^ernus quod est laetitia : cio luogo
.
senza letizia
E
:
il
chiama Tartaro
quivi
tum Tartarus
,
pse
>
eie.
,
questo
,
nome
quale
dello da tortura
i
cio da tormen;
tamcnto
il
ed
SOPRA DANTE
lo inferno
.
21
nel preallegato
li-
bro
dove dice
y^acuas
et
inania regna
il
Ed
cos
chiamato Dite
percioc-
dove scrive
Ed
1'
chiamato
Orco
rissimo,
come
et
Oltre a questo
appella
rebo nel
,
dicendo
Venimus
E
plicii
perci chiamato
,
Uguccione
j
perch
egli
quali
miseramente riceve e in
Ed
ancora
1'
appresso dice
dove dice
chi
il
quale tondo
ampio
sic-
come
neir Apocalisse
,
si
quae
:
ascendet de abisso
e in altra parte
:
Data
nome
.
significa pro-
fondit
Hanae ancora
avanti che
il
ma
ve*
Vedute
le
si
pre-
dette cose
all'
22
gna
il
qnnle
massimamente da
.
liiierati
uomini mosso
questi colali
,
il
quale questo
Dicono adunque
,
Dante
,
fu litteratissimo
si
uomo
,
e se egli
fu litterato
,
come
si
dispose egli a
,
comporre
tanta opera
? a"*
e cosi laude-
vole
come
questa
in volgare
quali
mi pare
Certa cosa
e
uomo
massimamente
me
generalmente siamo
,
tutti.
r
Cominci
il
presente
cosi
UUima
J
Pro
Spiritibus,
meritis
utcumque
stilo
siiis
et e
,
gi era
quando
il
gli
par,
ve da mutare
il
consiglio
i
che
mosse fu
manifestamente conoscere
ci essere del tutto
liberali
e da'
si-
gnori
qnali soHeno
:
e
al-
Di che
,
gli
parve dovere,
almeno
nella corteccia di
;
agi'
de' quali se
d'
che se vulgare
fosse
il
suo
SOPPiA.
DANTE
in latino sarebbe
,
a3
schi-
poema
fato
.
egli
piacerebbe
,
dove
i
perci
,
lasciati
versi latini
.
in ritmi
,
(i)
vulgare scrisse
resta venire
,
come veggiamo
Kesta a venire
Questo soluto
ordine della
ne
let-
ec.
all'
tura
que
li
il
sono
tre libri
ne' quali
il
1'
autore
medesimo
in
1'
ha
primo
il
mo
ni
presente
si
divide in
due
proemio
e trattato.
La seconda comincia
parte
si
nel
secondo canto.
La prima
ve
1'
divide in due
nella
prima
descriil
autore la sua
mina
La seconda
co-
mincia quivi
Mentre
scrive
eh' io
rumava
si
in basso loco
:
Nella prima fa
il
primieramenle di-
luogo dove
de
go
gli
.
che
se:
La
conda quivi
La
:
terza quivi
Ed ecco quasi
la
massimamente
,
di quelli
li
quali
il
venevole ne
sia
quantunque
al-
e infinita moltitudine
(i) Rilllmi.
24
meno
si
comprende nel
Salmo 89. dove dice: anni nostri sicut aranea meditahuntur des annorum nostrorum in ipsis se^
',
ptunginta anni
et
dolor
E
,
quale perviene a
trentacinque anni
vita
.
pu
mezzo
d'
della nostra
,
Ed
figurata nella
forma
un arco
si
dalla
,
prima stremitk
mezzo
si
salga
:
e dal
mezzo
insti-
fino
all' altra
,
estremit
discenda
e questo
mato
perciocch infino
all'
et di trentacinque anni,
le
forze
degli
uomini
a
autore pervenuto
.
quando prima
s'
che
gi
ben
si
verifica
il
quale fu uno
in
Ravenna
cendo
gia,
egli nella
e'
mor
lui
,
cinquantesimosesto anno
assai
la
detta
la
opera incominciata
sua et essere
de-
cio dello
,
spazio di nostra
mi
ri*
SOPRA DANTE
troi^ai
f
^5
,
errando
per una
,
selva oscura
a dllTeren,
ma
per ismarrimento
,
E
;
quanto a dir
selva
,
cio a discrivere
quaV era
questa
dura , quasi voglia dire impossibile Est selva selvaggia ed aspra e forte :
cosa
,
pon qui
che
eli'
selva
dice
prima
era selvaggia
re in questa alcuna
umana
e per conseella
era
e de' vir,
li
con
di
,
tribuli
di stecchi
e in
qua e
in l distesi
per
aspra cosa e
ma-
in
quanto dice
forte,
per
1'
cio diilcile
cio nella
ram-
menzione
rinnuova la paura.
,
Umano
quante
stato
sualit
te,
.
costume
1'
tante volte
da capo rimpaurire
uomo
si
l^uomo
Tanto amara , non al gusto ma alla senumana che poco e piii morte ed la mor,
-,
secondo
il
Filosofo
1'
terribili
ad ogni
a6
la
estremo pericolo
adunque
,
se
assai
,
chiaro appare
cio
ispaventevole ed intricata
le quali
:
cose prestano a-
Ma
e
che
egli
,
ribile
quanto
ha mostrato
essere questa
e per-
assai si
tro-
allegoria
:
tendere
cio
bene
clt
ho scorte
cio vedute
.
e questo al-
tres si
autore
donde
gli
5
nascesse
e primie-
tacita
quistione;
:
e amara cosa
,
come
entro
non saperlo
e assegna la ra-
dicendo
Che
la
la verace via
abbandonai
do
,
Ma po'
eh'
i'
fui
errando e cercan-
come
,
giunto
cio pervenuto
L dove
terminava ,
fini-
SOPRA DANTE
Cile rn avea di
cio
afililto
7
,
paura
il
cuor compunto
Guarda'
cio la
in alto
sommila quasi
siccome
le spalle nostre
,
sono
il
quale
,
1'
uno
o
la
o qualunque
ha da questo
luce
rienza
solo
vede negli
la
eclissi lunari
,
non per
sua potenza
,
ma
hanne
in tanta
s
abbondanza
che
manda
la
inflnlta moltita-
per
li
quali
sono
raggi
s'
,
infonde copiosamente
sagliendo
,
sua
e questi
il
superiore
terra
le
,
le
prime
alla
quale sagliendo
.
sole
pervengono
sono
Per
la
che
quando V au-
tore cominci
ed a volere di
rammemorandosi che
Che mena
terra
in
quanto essendo
si
il
sole sopra
la
vede
si
1'
uomo dove
.
va
giudicio
mediatite la
luce di costui
E per questa
!d
cio
Ali or fu la paura un poco queta , meno infesta che nel lago del cuor
,
E
,
nel
sempre abbondante
opinione d' alcuni
di sanabita-
gue
1*
no
li
petuo
il
si
calore
corpo
si
spande: ed
5
quella
e perci
quello
;
gli
paura avuta
notte y ch^
i"
e perci dice
in^
era durata
,
La
per
la diritta via la
,
quale
smarrita avea
della notte
,
si
per
lo
non vedere
egli
,
per
le
tenebre
donde n come
.
si
via ritornare
virt
,
E guai' e quei
,
,
cio
affannata
in
affaticato
come
colui
il
quale
rompe
sa
mare
e vol^esi
,
guata
e in quel guatare
il
nuir
pare
altra cosa
,
ma
scampato
la
e quasi
compara-
zione
Cos
V animo mio
di ancor fuggiva
noa
gli
parca
si
ma
come se
sforza-
SOPRA DANTE
va
.
29
,
cos parendogli
si
volse indietro
riva
,
come
fa
a rimirar
che non
,
lo posso
sci
la-r
giammai ,
si
persona viva
Questa
parola non
va
,
si
chiama iperbole
volta
si
per
,
la
dice
il
vero
,
ma
trapassa oltre al
vero
come
della
1'
fa Virgilio
la leggerezza
Cammilla
arebbe immollate
le
perci
si
sanamente
perciocch se alcuno
,
lasciato
,
giammai
s esserne uscito
come sarebbe
il
vivo
E poi
per
cJi
ebbi posato
sostenuta
,
corpo lasso
la fatica
monte
cio in
si
fatta
maniera andando,
il
Che
''l
pi basso
che
sempre
rimane
si
ferman pi
Ed
ecco
autore
qual cosa
che lo impedisse a dovere di quel luoe dice ci essere slato tre bestie
, ,
go uscire
per la
,
non che
salir
pi avanti
ma,
, ,
3o
Dice adunque
,
Ed
ecco
,
su
per
la
,'
quale
salir
dovea
\alle
Una
lonza leggiera
e presta molto
:
E non
che
essa
al
mi
si
davanti
,
impediva tanto
il
,
mio cammino
per lo
quale
monte
,
salir volea
nella \alle
piii
volte volto
l'
cipio
Descrive qui
egli era
autore
V ora che
del di
quando
e la qua-
lit della
ora del di
assai
si
che
apve-
pare per
li
li
'l
sol
montava
superiore
'n su
cio sopra
J*
orizzonte orientale di
al
in
compagnia,
,
quando V amor divino cio lo Spirito santo, mosse da prima, cio nel principio del mondo quelle cose belle , cio il cielo e
Ch" eran con lui
,
le stelle
Dimostra qui
1'
Ad
mi
che
,
gli
antichi
i
filosofi caldei, e
gli egizii
furono
pri-
clie
il
movimento
similmente quello
negl' infe-
che per
gli
SOPRA DANTE
rlorl
3i
ne seguiva
dosi,
che essendo
dentemente quaggi
l'
premutavano
le
,
anno
State
Autunno
Verno
chia-
miamo
Intesa gi qual
il
.
quella secondo
tro parti eguali
numero
E
i
poi,
mezzo
doac-
e quelle
chiamarono segni
,
ciocch
1'
uno
si
immagina-
da certa quantit di
,
stelle
e ingegnandosi di figu-
la
forme
quale con
la
immaginazione
qualit dell'
figuravano
e perciocch la prima
essere la
anno eslimarono
il
,
primavera
5
e cos
il
cielo
quale essendo
sole
quando questa primavera venia , vollero che fosse la prima parte della via del sole e quivi figurarono un
,
segno
il
',
nel princpio
e perci volendo
il
V auemi-
principio
primavera
dice che
il
quando
il
altre
32
e diede loro
il
movimento
il
quale
sempre poi continovato hamio j volendo per questo darne ad intendere quando da prima pose la mano
,
alla presente
opera
primavera
Marzo
questa lettera
si
o vero se
di quella fiera la
;
gaietta pelle
y si
to'
era cagio.
ne a sperar bene la gaietta pelle di quella fiera Ciascuna di queste due lettere si pu sostenere per*
,
Reassumen^
,
do adunque
la lettera
come
ni"
giace
il
testo
dice
era cagione
,
Di
alla gaietta
pelle
cio leggiadretta
:
o vero, secondo
,
altra lettera
di dovere ottenere
dere
se potuto avesse
quale cinta
avea
alcuna volta
cio
il
principio del d,
ala doli
qui dodi vittoria
ciocia primavera.
Ma
puossi
SOPRA DANTE
Primavera
;
33
si
gli
tempo
gli soglia
altra stagione di
tempo: e
gli
essere fe-
massimamente
che
conforta
lonza
;
la
quale di
si
fortare
Puossl
nondimeno
cosi rispondere
che con-
tempo
,
vigore
in quanto essi
\eggendo partire
le
le
quali solu-
e nel
tempo
cido veggono
sare a vincere
come possano V
,
arti
pericoli e
y esser
condo
nea
,
vinti fuggire
i
E
il
il
tempo
fisici
e per in quella
sangue pi chiaro
al
si
pi
al
cal-
do e pi ardire amministra
po; e quinci per avventura
cuore e forze
cor-
Ma non
s^ gli die-
de speranza
desse
1*
ora de!
tempo
ec.
La
vista
cio la veduta
che
tn*
apparve , appresso
la
lonza
d' un leone
(i)
PersegucDle.
I.
CM. DI DANTE T.
34
secondo ostacolo
al
quale
il
suo
cammino (i)
,
per salire
si
monte imped.
Colla
test'
alta
mostrava audace
questo
il
faceva meritamente
,
da temere
come
di sopra detto
V aer ne
,
temesse
leo-
ne indietro
traeva
il
paura di
il
lui.
Ed una
salire
lupa
questo
,
il
terzo ostacolo
quale
il
suo
impediva
brama
care
,
propriamente
il
bestiale appetito d*
si
mani
^
mostra
la
magrez-
za sua
in cui la
veggiamo
essere
,
e per
conseguente magro
e indi
bramoso
Che molte
cio dolorose
grame
mezza
clo di noia
che
ella
porgea pau-
ra altrui
so-
E quale e
(1)
SOPRA DANTE
per questa comparazione ne dimostra
divenisse per lo
stia
,
35
l'
autore qual
dicendo:
E quale
que
cio
o mercatante o
altro,
guadagna
E giugne
qual che
ne' quali
si
,
"*/
sia la
che ^n tutti
suo' pensier
solca
do piange
s'
attrista ;
,
Tal
pace
mi fece la bestia
senza pace
senza
attent.-i
perciocch la notte e
'1
di
sempre
:
sta
che venenvo-
a poco a poco
'l
tirandomi in-
Mi
ripigneya l dove
,
sol tace,
^
ed
,
questo
e
ti
cio
dove
"*/
sol tace
improprio parlare
non
1*
usa
ma ancora
v.
,
in altre par:
in questa opera,
quando dice
n
1*
sole
non parla
si-
au-
cio
il
sole
il
sono
questi
due
accidenti (i),
tacere e l'essere
il
muto, pro,
priamente deir
umo ; quantunque
,
vangelo dica
Ma
la
questo
si
modo
di parlare
si
.
quale
chiama
acirologia
Vuole adunque
dir
(i)
Il cuore e
essere
muto
36
animale
qui V autore
,
che
la
paura
che
il
egli
avea di questo
,
il
ripignea la dove
sole
non luce
cio
fug-
egli desiderava di
Mentre eh' io rumava in basso loco Qui si couiincla la seconda parte di questo
.
canto, nel-
la
il
e fa in questa
noscesse
con pi
titoli Vir^^Ilio,
ingegna di
accattare la benivolenza
sua
e mostrali di quello
gli
che
egli
teme
Oltre a ci Virgilio
,
dichiara la nalei
,
il
disfacimento di
.
consi,
Appresso
gli
l'aur
segue
E
ud.
segue
J
la
seconda quivi
se' tu
Ed
egli
m3.
La
terza quivi
Or
quel Virgilio. La
La quinta quivi: Edio a lui: poeta. La sesta quivi: Allor si mosse Di' ce adunque nella prima Mentre eh' io ruinas^a ,
quarta quivi:
te convien.
.
,
cio tornava
Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco
.
11
che avviene
manca.
SOPRA DANTE
seca
s
87
,
polmone
del quale la
prolazlone
muove
che
,
le parole
non ne possono
in quella
il
d'umidita rivocata
,
o talvolta che
dell'
lungo silenzio
uo,
mo
.
,
uomo meno
espeditamente
non
,
Ma non
credo
1'
ma
la
libri di
,
tempo
vidi
che
chiara
fama
o divenuta pi
costui
l
l
Quando
,
meritamente chiaaspra
diserto
sendo
,
come
di so-
e priva di luce
Miserare di
me
gridai a lui
g'
autore
nella
umilemente verso
di lu
,
gridando
aiutami
,
abbi misericordia di
innanzi
si
me
quasi dicendo
.
come pi
tu sii
,
dichiarer
Qual che
o ombra , o
1'
uomo
certo
Non
conosceva quivi
,
autore
per lo impedimento
,
della paura
spirito
piuttosto
che
uomo
nomo
che
spirito
,
e in questo
parlare in forse
il
chiama ombra
5
il
quale voca-
e questo
muove
38
r uomo
cia
1'
.
possa pigliare
l'
E
,
corpo
bia
ab-
quando
appaiono
,
si
tratter
siccome
in luogo ci richiedente
torio
,
Hisi
sposemi
dimostra
questo
si
non uomo
chi costui
che apparito
gli
era
dimostra per
:
Dice adunque
composto d'
dall' altro
non uomo,
anima e
n
in
il
desimo n
anima per
quanto dice
,
uomo
mani-
gi fui
gi stato congiunto
si
con corpo:
festa
E li parenti miei
j
colui che
qua Virgilio
prima
si
bardi
dove da sapere
,
Virgilio Lutlfigolo
quell' arte
la
,
cio d'
uomo
il
cio di
,
comporre
madre
di lui
E-
Dice
cosi
dinomi'1
Lombardia
monte
Appennino
e l'Alpi, e
si
mare Adriano
e avanti che
,
Lombardia
li
da' Gal:
Toscani
Mantova
fu chiamala Venezia
SOPRA DANTE
seguirono Antenore Troiano dopo
il
39
disfacimento di
si
Troia che
chiama
,
partitisi certi
la
quale
li
quali
si
ri-
al viso
Longobardi
e sotto diversi
varie regioni
,
in
venendo dimorati
tempi
si
fermarono in Ungheria
e in
Poi
moglie di
ri-
ed essendo da
,
minacciato che
chiamare
il
farebbe
:
femmine sue
lare
,
sdegnato rispose
le
,
che
,
se ella sapesse
fi-
al
bisogno
sarebbe venuto
eh' ella
perciocch
egli
tes-
ordirebbe
tal tela
:
non
la
fornirebbe di
mand
in
Un-
gberia ad Albuino
il
bardi
mandandolo pregando
che
egli
poli venissero
nascevano
ed
lasci
Ungheria a
certi
popoli
quali
si
venne
Narsete, tutto
antico
,
paese occuparono
e toltogli
il
nome
qual
Lombardia;
.
il
4o
ma
sa
non curo
di pi scriverne
,
tempo
,
della
e pare che
l'
autore voglia
lui essere
-,
Giulio Cesare
come
ed essen-
do cinquantadue anni
vissuto,
come
Eusebio, in libro de
l'
anno
dell'
imperio
la nativit di Cristo
il
predetto Eusebio
lius
Maro
et
in vico
Crasso
avanti
Pompeio consulibus
il
quale anno fu
la dettatura
,
la
bene
E vissi a Roma
dove
Certa cosa
che Vir-
agli studii
d a Milano
avendo
1'
egli
studi in medicina
poesia
,
e
i
ingegno pronto
alla
e vedendo
,
se
ne
and a Napoli
e quivi
si
fine del
,
e a ra-
campi paterni
quali a
Mantova erano
stati
conceduti a uq oca-
SOPRA DANTE
turione chiamato Arrlo
,
4i
Georgica
:
compose
la
poi,
mentre
dice
,
scrisse
l'Eneida
si
stesse in 'villa
il
dove non
ma
no
si
presume questa
al
propinqua
,
a Napoli
tra
prossimana
Pozzuolo.
promontorio di Posilipo
Napoli e
,
citt
che esno-
vi fece
;
certe cose
strologia
perocch essendo
mosche
mosca
stala
e di zenzare e di tafani
egli
vi fece unr
,
di
rame
il
sotto
si
fatta costellazione
che po-
sopra
muro
e
i
de
le
mosche
,
tafani
vi veni-
vano, mai
tr
mentre
non en-
n mosca
,
di bronzo
il
i
far
avesse avuti
do
1*
tr volte
,
questo
,
Fece oltre
delle quali
,
a queste
due
marmo
;
intagliate
una piangea e V
quale
si
altra ridea
la
Puna
dall'un lato
della porta
ed aveano questa
propriet
Napoli
se egli passava dalla parte della porta dove era posta quella che piangea
,
recare a fine
era
e se
pure
il
il
recava
;
penava molto
faceva
se
,
per credo
42
egli talvolta vi
Sotto
,
il
buono Augu-
il
anticamente cittadina di
in figliuolo
e per testamento
:
gli
lasci
questo co-
gnome
di Cesare
sfatti tutti
coloro
,
a Giulio Cesare
Roma
',
ed essendo a
,
Roma
ve-
genti ancora
Romani 5
ci
avendo
Parti
renduti
segni
romani
a'
Romani
questo essere
vollero,
:
no
la
tutto,
E nondimeno avendo
,
governo della
repubblica commesso
doverlo cognominare
e tenendo ragionamento di
,
Romolo
per consiglio di
Nu-
Ma
questo libro
si fa
,
di lui
menzione
il
chiamarlo
nella
,
buono per
Sono
repubblica.
e bugiardi
non
veri iddii
SOPRA DANTE
monia
:
43
il
bugiardi
e'
gli cliiania
percoccli
,
demonio,
di
siccome
medesimo
,
padre
menzogna
per questo
Poeta fui
nome
sia
intorno al
e conosciuto da po.
estimo
alquanto da estendersi
dunque da
origi-
nome
ne
qual sia
1'
tribuito al
buon poeta
Estimarono molti
forse
,
pi
que,
da invidia che da
sto
il
altro sentimento
ammaestrati
detto
nome
poeta venire da
i
un verbo
paio pois
quale, secondoch
il
qual^n^o ha pi
per comporre
,
signi-
perciocch egli
sta
per orQuelli
,
nare
adunque
che
crede s esaltare
nome
f
poeta
fingo
do
fingo, e pre-
Conthluden-
sia
una medesian-
ma
poeti
di
ingegnandosi
di
scacciargli e
sterminargli del
mondo, do
,
e oltre a ci
prendendo
d'
una
pi-
stola di
Geronimo a Damaso papa de filio prodigo, questa parola Carmina poetarum sunt cibus demoniorum : quasi armati dell' arme d' Achille , con
,
44
7
no
aggiugnendo
a' loro
argomenti
:
le
parole della
Filosofia a Boezio,
dove dice
nicas meretriculas
dere ?
ad hunc aegrum permisit acceQuae aolores ejus non modo nullis remediis
,
se
slmllemente come
essi
contro a
la
spongono .
risposto
,
Ma
perocch a questi
alla
colali a
tempo
sar
vengo
prima parte
.
cio
donde avesse
origine
il
nome
di poeta
Ad
il
monaco
di Certosa
gli
antichi Greci
cielo
,
poi-
muta-
di tempi dell'
,
anno
e per
altri assai
evidenti argomenti
,
es-
il
bero
edificati
templi
dovere
alcune
i
nelle obla-
dire
,
parole nelle
lor preghi a
e ancora
Dio
si
contenessero
e conoscendo
non
essere
degna
che noi
,
altro familiarmente
,
diciamo
o
,
il
li
costituirono che
,
sacerdoti
quali eletti e
trovassero
,
queste parole
;
e per
uo-
mini
artificiosamente le
si
composero in
gli alti
versi
E per-
ch in quelle
contenevano
misterii della
SOPRA DANTE
cHvinta
,
45
in
popolo
fabuloso velame.
qual
modo
appo
gli
il
qual vocabolo
suona
il
e da poetos venne
nome
i
del poeta
il
.
esquisito parlatore
appo
greci questo
furono Museo
Lino
Orfeo
ma
se
teologi
i
opere di costoro
primi
si ri-
poeti
bene
loro
stili
essi
,
velamento di parole
se
,
nella
V opere ammirabili
vero,
che coloro
santo
quel dissero
che
si
legge
il
quello che
,
poeti
e in assai cose
i
non
ro
il
vero
ma
loro errori
estimarono vero
!
sotto
il
ma
poeti cristiani
sotto
il
non ascosero
alla divinit
sai
la
qual cosa
as-
bene
si
pu cognoscere per
non con
Buccolica del
mio
eccellente maestro
invidia
ma
con pia-
cevole discrezione
salutevoli
trover
sotto alle
dure cortecce
46
mente
siccome
io spero
i
che nel
cognoscer
poeti
non
es-
come
all'
g'
no
Appresso
ufcio del
poeta
si
siccome per
le
,
pu comprendere
il
valorosi poeti si
:
ma ci
^
che
ho
detto
1*
la ve-
rit
secondo
il
tali
poeti
percioc-
ch
poeta gentile
al
auale
ia
niuzisi
notizia fu della
cattolica fede,
non pot
verit di
quella nascon-
che
la sua eral-
perciocch se
so
non sarebbe
stato
buon poeta
e perciocch
teologi
,
non solamente
ma
e-
quali
li
stali
;
de* regni
si
serrano
etemisi sforzarono: e similemerte furono grandissimi commendatori de! le virt e vituperatori de'vizii^
estollere
onore
che
erano onorati
cio che
,
dopo
laudevole impresa
in
come
r
8Q
alloro serva
sempre
la
sua verdezza
cosi
sempre
fama
,
le
aeaato di
Roma
conce-
SOPRA DANTE
dere a cui degno ne reputava
la
la
4;
concedette ad
e agli altri vit-
Affricano
Pompeo, e
,
a Ottaviano
toriosi principi
e solenni
uomini
la
coloro che
meno
avve-
dutamente
son dire
,
gli
biasimano.
gli
noi
nee, direi
tile
,
se Platone
,
Aristo-
Ipocrate
,
Galieno
Euclide
i
Tolomeo
,
altri
simili assai
cosi gentili
|
come
poeti furono
fossero
similmente schifati
il
non
si
pu
zia
se
il
Ma
,
da rispondere
fatte
di questi valenti
uomini
contro
a' poeti
Dicono adunque
che
i
quasi
La qual
cosa ne-
pu che Platone
;
ma
le
da questi
cotali
.
sentimento dire
Fu
e avan-
lungamente
ed eziandio in Ro
li
ma, una
lor
stare ricchezze
il
componevano
commedie
nelle
state
numero
commedie poi
casetta
,
re-
cio in
una piccola
la
48
ni e le
popolo
e gli
uomi-
femmine
il
della citt
il
ad udire.
di
non
gli trae-
vano tanto
di vedere
i
diletto e
desiderio
udire, quanto
do procedevano
che
chiamati
mimi
1*
uficio
uomini,
in
commedo,
delle quali
,
dovevano contraffare
e questi co*
onesti
secondoch
commedo
,
diceva facevano
E
si
perciocch spessa
,
vi si
che
commedi
gli appe-<
si^
recitavano
fili
movevano
di
degli
mlli
che
,
buoni
costumi e
menti sane
5
si
corrompevano
,
e ad ogni
disonest discorrevano
sasse,
perci
onesta
non poter
consistere
scrisse
meritamente
Non
adunque
raento
Chi
fia
di
si folle senli-
il
?
malo padre
Chi Solone
che nello
,
e-
ferven-
Le
leggi del
qual
ma
ancora composero
costumi
.
Chi
chi Ora^
SOPRA DANTE
zio o Giovenale, acerrinii riprendi tori de' vlzli?
49
Chi
venerabile
i
il
mio
cui
Chi
nostro autore
?
la cui dottrina si
fatti
pu
dire evange,
lica
E se
poeti
cacciasse
,
cui
Sardanapalo
,
Tolo?
meo
Evergete
Lucio Catellina
Neron Cesare
essi
s
,
Ma
o potrebgran calca
.
egli
Omero
abit
il
per
li
luoghi solitarli
d"*
Arcadia, Virgilio
come detto
chiusa
,
usanza d'uomini
si
se investigando
verr
questo medesimo
trover
di molti altri
Dicono
:
oltre a questo
le
rolamo Deinonum
le quali
cibus sunt
carmina poetarum
:
ma
medesima
pistola letto,
avrebbe
massimamente
pone d'una
ma
il
capo, e posti gi
1
vesti-
1'
unghie e
peli, potersi
ad uno
5
matrimonio congiugnere
la figura intesa,
.
forse
avrebbero
acciocch
questo pi apertamente
figura posta da S.
s'
Girolamo
se
non per
.quegli atti
che
la Scrittura di
Dio dice
I.
COM, DI DANTE T.
5o
po-
numero
cibo
restare
,
non come
demonio
ma come
stiani
usare.
grazia
di
,
Dio
si
pu
dir fatta
lame della
perciocch per
altri
la santit
e sollecitudine dei
,
papi e degli
ecclesiastici pastori
scacciando
,
par questa
con ogni
cristiano
Non
dico perci
Girolamo
prete o
,
che
il
il
monaco o qual
,
altro religioso
,
vogliam dire
al
di-
debba
il
breviario posporre a
il
ma
il
vedere
sti
gli
onesti versi di
se
que-
colali
non fossero pi
i
pi
dilicati
che
stati
sieno
,
santi dottori
essi
ritroverebbero questo
,
cibo
il
non solamente
,
non
come
con
ma
essere stato
da
lui
con elegantissimo
de' poeti
;
scritto
esponendo
le
favole
SOPRA DANTE
sia
gli
5i
ma
:
il
lesse
non puote
questo santo
e
gli altri
uomo
;
poeti
alcuno
titolo di
Similemente
Geronimo
g'
uomo, maravigliosamen,
ammaestrato
si
in tre linguaggi
il
quale
igno-
ranti
e serv nella
memoria
mate
altri
E se
essi
,
veggano,
tra gli
suoi libri
il
ma Hehraicarum quaestionum ,
quello tutto terenziano
.
e considerino se
se
Veggano
esso spessissi-
me
zio
volte
;
ma
minori poeti
Leggano
oltre
e cer-
uomo pone
,
poeti nel
si
numero
de' chiarissimi
uomini
li
quali
essi
sfor,
essi
noi sanno
,
leg-
gano negli
atti
se
Paolo
versi poetici
e quelli co-
nobbe
e seppe
,
si
in fastidio
testimonio di
disse
Corrumpunt
similmente se io
52
bene mi ricordo
poeta
,
egli allega
un
verso di
si
Eplmenide
Cre-
il
quale attissimamente
quando dice
bestiae
,
tentes semper
mendaces
il
malae
ventres
al terzo
pigri
cielo
E
,
cosi colui
di
lui
vogliono aver
letti
abbominevole cosa
.
e apparati
Oltre a tutto
Paolo
il
e glorioso martire di
Ges
divina
rarchia
Esso dice
e perseguita e prova
,
la
intra
al-
Etenim valde
,
theologia
in^
non figurali s
,
ani
mum relevans
et ipsi
,
propria
et conjecturali re
ductione providens
et
le quali a
questa
somma
seguitano
,
ultima-
mente, acciocch
trei
li
quali io po-
me
non
esso
medesimo Ges
,
Cristo
nostro salva-
dor e signore
cose in parabole
stilo
le quali
comico? Non
esso
medesimo incontro
,
us
il
verso di
Terenzio cio,
calcitrare
?
Durum
sia di
est tibi
Ma
lungi da
me
da
Terenzio prendesse
assai
mi
basta a coafermare
SOPRA DANTE
mia Qlenzone
,
53
prolata gi per la
il
bocca di Terenzio
tutto
i
dia volo
Che
?
adunque diranno
questi
li
quali
cosi presuntuosail
mente
Certo
il
s'
ingegnano di scalpitare
nome
non
poetico
giudicio
,
mio
non
gli
possono giustamente
si
dannare
se
non che
giiada-
in tanta
abbomi-
se a quel
si
guarda che
sopra
le
.
alla sentenza di
Platone fu risposto
di
Essi vogliono
che
la filosofia
,
abbia cacciate
muse
poetiche da Boezio
e
i
retrici e disoneste 5
conforti delle
no chi r
ascolta,
lesto
non
a sanit di mente,
,
ma
a morte.
Ma quel
testo in
male
inteso
fa errare chi
reca quel
argomento contro
,
a' poeti.
dubbio vero
la filosofia essere
,
venerabile maestra di
tutte le scienze
lo luogo
turbato e
to
5
commosso
egli
siccome impaziente
s ogni
ciata
da
non attendeva
rimedi opportuni a
le noie
anzi cercava di
,
comporre cose
mostrassero
le
ma
il
afflitto
molto
54
lui in altrui
questa
gli
pareva
si
soave operazione,
la cui
,
opera di sanare
non
di lu-
singare
il
passionato
la dolcezza delle
confusione
avrebbe In
tale
impresa proceduto
e pe,
alle
inferme menti
chiama
,
la filosofia
queste
muse memuse
es-
retricule sceniche
non perch
ella
creda le
sere meretrici
ma
bolo V ingegno
lo
dell' artefice
induce
Assai manifesto
,
non
martello fabbrile
se
il
un coltello col quale s' uccide gli uomini che un bomere col quale si fende la terra e rendesi abile a ricevere il seme del frutto del quale noi poscia ci
,
nutrichiamo.
E
,
che
il
le
muse
perante secondo
non
se,
condo
il
loro
ottimamente
dimostra
la filosofia
mo-
quando dice
^
,
mie muse
,
cio
all'
mio
stilo
mie muse
io gli
mostrer
nosce
li
,
la verit
la
quale
egli al presente
afflitto.
non co-
siccome
si
uomo
passionato e
,
Nelle qua-
parole
pu comprendere non
essere altre
muse
quelle della filosofa che quelle de' comici disonesti e degli elegiaci passionati
Tartefice
,
,
ma
qualit
il
, ,,
SOPRA DANTE
Non adunque
le quali
55
muse
chiama
meretricule
sono vitu-
perate le
muse
ma
r adoperano
sai
Restavano sopra
,
la
ma
distesamente di
detto al
.
ne ritorniamo
adunque
Virgilio poeta
,
Fu ma
il
solennissimo
fama chiaro
:
cantai
usa Virgilio
:
compor
versi
si
la
ra-
disse peralla
ch cantiche
le si
si
chiamano
qua-
non meno
dicono
l'
i
esser
mossa
la
ragione
perch cantare
si
.
versi poetici,
,
che
di quella
che gi detta
giovani greci
si
non
sa-
non erano
li
loro canti
come
il
fine del
primo
del-
Eneida di Virgilio
fatta
dove dopo
,
la notabile
cena di
canta
Didone
ad Enea
Jopa sonando
,
la cetera
gli errori
e la
prima genera,
altri
animali
,
donde
simili
i
e altre
,
dir^
che
poe-
56
ticl versi
l'
cantino
E per conseguente
,
Virgilio
del-
cantai
il
lamente compose
Eneida
ma
,
molti
altri libri
,
sic,
come secondoch
il
Servio scrive
il il
lo Stiriua
1'
Etna
Culice, la Priapea,
,
Cathalecthon, la Ciri,
gli
Epitutti
grammati
fu
se
la
,
Copa
la
Morelo
e altri
ma
sopra
r Eneida
.
andandone ad Atene
il
ad udir
non avendo
corretto
detto Enei-
Tucca
che
morisse
che
essi il
do-
morto,
Tucca e
sapeva, temettero
;
ebbero
mandamento
gione
,
di
caessi
ma
il
che
aggiugnessero
e se vi trovassero
:
il
che
essi
con
fede fecero
Poi Ottaviano
,
fatte recare le
sue ossa da
s'
*I
Brandizio a Napoli
lettato di vivere
il
vicino al luogo
dove
era di-
secondo
miglio da Napoli
teolana
,
lungo
la via
che
si
acciocch
vivere
D quel
d'
giusto Jgliuol
d'Anchise
mo
dell'
Eneida
ad llioneo dire
:
Enea
alla reina
SOPRA DANTE
Hex
erat j^neas nobis
,
67
JVec pietatefuit
armis
figliuolo
figliuolo di Assaraco
figliuolo di
:
Troio
fu padre d'
Enea
come qui
alla
si
dice
che venne
da
,
Troia
il
mare Egeo
maggiore
,
dal mezzod
Meonla
da levante Frigia
,
da tramontana Bitimia
cosi
dinominala
da Troio re di quella
Poich
llione fu di Troia
il
una
,
Troia
cosi
,
nominata da
,
Ilio re
e fu la citlk reale
scrive nel
e quella
secondoch
Pomponio Mela
fia,
primo
della sua
Cosmogra-
assediata, e
ultimamente presa e
,
arsa e disfatta
lo stato del re
Chiamalo superbo
dall'altezza
.
del-
Priamo
E poiall'au-
ch manifestato
tore
,
se gli , fa
dicendo
Ma
se'
;
tu perche ritorni
a tanta noia
,
T
ti
della
quale partito
,
Perch non sali al dilettoso monte , Ch' e principio e cagion di tutta gioia
Espedite queste parole di Virgilio
,
?
la
segue
terza
ame ri-
sua benivolenza
spondendo
al
alla
dimanda
,
monte non
sale
il
58
Or
Che spande di parlar s largo fiume ? Commendalo qui 1' autore dell'amplitudiae della sua facundia, quella facendo simigliante ad un fiume;
Rispos' io lui
,
uomo
veduto
miserabile luogo
e dice
prima apparisi
scono
pu prendere
per la fronte
.
cio tutto
_,
viso
-,
Oh
latini
onore
nome
lume : sono
lui
state
1'
opere di Virgilio
,
che appresso di
sono
stati
un esempio
quale
ha
come
dove
la luce dirizza
Vagliami 7 lungo studio e il grande amore Poich V autore ha poste le laude di Virgilio accioc,
ch per quelle
per
li
il
meriti di
ora
il
prega
quali estima
il
debba
aiutare, e dice;
:
vagliami
a questo bisogno
1*
il
lungo studio
vuol
,
non
;
ma
con diligenza
'l
grande amore
,
un
atto caritativo
;
che
ha studiare
,
il
libro di Virgilio
non come
molti fanno
mordere e biasimare
Che m'ha fatto cercare il tuo volume, V Eneida^ Tu se' il mio maestro Qui eoa re veri rio vuol
.
SOPRA DANTE
muovere
tore
.
Sg
,
'l
mio au-
In altra parte
legge signore
altres
bene
il
.
-,
vuol pre-
tendere
aiutare
suo servidore
cui io tolsi
trattato e
cio presi
massimamente dello
V^edi la
Inferno
il
bestia
eWoi per
presso
mi
volsi,
all'
monte; e qui
il
risponde
.
interrogazion fatta
Ap-
prega dicendo
aiutami da
essere saggio
il
lei famoso e
saggio
,
colui veramente
segreto
ma
per lo
le
vene e
polsi
Tremano
ra
le
vene
,
e' polsi
quando
donate sono
5
il
sangue
si
ad
aiutarlo e riscaldarlo
il
rimanente di tutto
altro
corpo rimane vacuo di sangue, e freddo e palido. u te convien tenere altro viaggio ,
In questa quarta particella
fa
pri-
ma dichiara
la lupa
,
ci
il
appresso
gli
cammino che
gli
par da tene-
6o
.
Ond'
quale di tenere
ti
sforzi
Rispose
( Virgilio )
,
Se vuoi campar
selvaggio
,
come
di sopra dimostrato
seguendo
te-
Non
non
p^^a
sua via
,
:
della lupa
ma di
Ma
tura
s
tanto
,
in un' altra
r impedisce ^ ora in una maniera e ora che V uccide. Ed ha, questa lupa, na,
malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, e\ divorare, Ma dopo il pasto ha pi fame che pria
il
nell*
autore dicendo
e abbia la
quantunque questa
grande
,
bramosa
fame
egli potr
no animale a
dove
pascersi
:
e pasciuta
si
mi
lascer andare
io desidero
r
il
qual avviso
le parole
E dopo il pasto
cio co' quali
si
ha
pii
fame
s'
.
che pria
ammoglia
Questo fuori
dell'
uso
ma
con alcuno
assai
SOPRA DANTE
bestie
il
61
,
faano
siccome
,
il
la leo-
e la lupa
1'
E
;
questo
non
da dubitare che
assai
perch
l'autore
avendol posto,
ben
pu comprendere,
semplicemente
suona
la lettera
mento
tempo riserberemo
non sono, infinche
E pi saranno
il
ancora, che
il
stati
veltro verr
veltro
una spezie
:
come
appare, do-
c/^e
Questi
non ciber ,
cio
non
Peltro una
spezie vile
composta
d' altri
,
Ma
sai
e perci as-
dica la lettera
il
sa
manifestamente
qui l'autore
un tropo
trario
il
quale
chiama
ironia
re
',
siccome noi
tutto
'1
di
usiamo
il
uomo
or questi
il
buon uomo ,
un
traditore
questi e
leale
W-
mo ,
cio superba
Italia
una
j'ran
provincia
fratello di
nominata da
Dardano
6a
mo
>
Adriano
contenente in s
molte Provincie.
la tergine
,
Cammilla
Fu
questa
Cammilla
,
figliuola di
Metabo
re di Pri-
mori
la
,
madre, piacque
S
,
al
lettera sola
cio quella
,
che
la
nome
di Casmilla sua
:
moglie
nominare
figliuola
Camilla
la
lissima
Metabo
dere
Priverno
il
quale
e una lancia
si
con
ga
:
essa,
mise in fu-
pervegnendo a un fiume
,
il
quale
si
chiamava
Amasena
cresciuto
e trovandol
,
molto
fanciulla se
notando
d"*
volea trapassare
subitamente
prese consiglio
un
su-
e quella lanciare di l
:
fiume
,
perch
le-
gatola
umiieinente
,
la rac-
ejmand
Diana
a lei botandola
fiume ritrovare
e lan-
notando seguitolla, e
andatosene con
come crescendo
SOPRA DANTE
venne, appicc una faretra
alle
63
un
spalle, e posele
filare,
,
ma
saettare e
con
:
la
rombola
animali
salvaticlii
E
,
fu in corsi
che correndo
si
ella
pareva
la-
venti
e fu
leggiera
che Virgilio
1'
le
piante de'
Costei da molti
,
uomini addomandala
matrimonio
mai alcuna
si
cosa
non ne
volle udire
ma
virginit servando
e di cacciare
poi pare
che richiamata
fosse nel
e sentendo la guerra di
richiesta
lui
;
,
da Turno
battendo
poppa da uno
essa
che avea
nome Arruns ^
mori
incontanente
li
quali
con
Ascanio
figliuolo d'
,
del
cam-
po
d'
Enea
il
Turno a certi popoli circonvicini, avvenne che premendo Turno molto Ascanio si dispose Ascanio,
tro a
,
sofFerre
la
forza di
Turno
Enea come da
mente
il
stretto
s'
padre
affrettasse. Alla
si
prof-
64
perciocch conosceva
rialo ancora
Eu-
un garzone
ed
egli
si
a quel pericolo.
sentisse
5
Ma
non seppe
per
la
:
d*
Asca-
nio
ci,
mezzo
de'
nemi-
garzon sono
li
di certe
cisi
armadure
,
tratte a coloro
,
quali ucsi
aveano
carico
seguitando Niso
di
avvenne che
,
scontrarono in
nemici
li
,
quali
creri-
come Niso
vide
tantosto
si
ricolse in
5
un bosco
di s Eurialo
.
ma
,
egli era
Quando Niso
lui
non
nel
perch voltosi
e vedendol
mezzo
,
de' nemici
ucciderlo
che
perdonassero ad Eurialo
uccidesson lui,
il
ma
lui
poco
;
valse
essi
e cos
Turno
e nepote
costui fu figliuolo di
Danno
re '
Ardea
carnale d'
Amata moglie
,
il
quale ve-
dendo Latino
re aver data
,
Lavina sua
figliuola
per
lui,
moglie ad Enea
la
e per questo
fatte:
ultimamente, secondoch
,
sopra-
Enea
in
una singular
SOPRA DANTE
e veggendogli cinto
Fallante
,
65
il
balteo,
,
il
addomandante perdo1'
no uccise
e cosi dalle
morti di costoro ha
autore
dove
Roma
la
il
che
;
le
parve poco
la
mondo
n per
runa
,
del
romano imperio
cess per la
la
romana superbia
perseverando in essa
tempo che
tunque
l'autore di
alla presente
il
quale quan-
molto
autore
quanto piegare
fatte
non fu potuto
a' piaceri
n alle
domande
autore
.
da
,
1'
Questi
,
cio
estermineralla del
mondo
j
,
Fin che V avr rimessa nelV inferno L onde invidia prima dipartilla
,
si
pu intendere,
altra
i,
l'au-
conclosiaco,
sach manifesto
in inferno
e perci di quello
non poterne
tratto al-
cuno
ond"" io
seconda della
dice
l'
autore
il
usanza poetica
mostra in
suo
volume 5
e dice cosi
ond' io
considerata la natura
di questa lupa
che
,
t'
so e discerno
giudico
I,
COM. DI DANTE T.
66
Che
tu
io sar tua
guida
,
trarrotti di qui
,
Dove
,
cio in
quel luogo
in
quanto
.
paiono
d'
uomini crudeli
umanit
E
po
Che
la
quale
la
prima
la
essi
V hanno avuta
,
Addo-
mandano adunque
le
seconda
Ma
che quantunque
,
essi la
spiri-
tual
la
morte domandino
,
vorrebbono
vorrebbono perdere
dere
,
essere
li
dannati chiamar la
chiamiamo
prima^
la
quale
vedessimo
potere la
fuggiremmo
tiensi
per
la
la
li
morte
delle quali
prima
la
,
qua]
veramente
in tanta
non dimandandola
ma
do-
della penitenza
,
e dice contenti
ci
per-
che non
facesse
,
con con-
la facesse
non var-
SOPRA DANTE
rebbe alcuna cosa a salute^ perclw speran di
67
svenire.
,
Quando
che sia
finito
il
tempo
,
della
penitenza
,
Alle quali
beate genti
se tu
vorrai salire
Anima jia a
Con
poscia
torio
,
me pi degna
.
,
lei ti
fia
E questa
il
con
la
quale egli
di purga-
lasci in su la
la riva
sopra
come
nel xxx.
dor
cio Iddio
che lass
regna
alla sua
legge
citt
f
a* suoi
comandamenti
,
in paradiso
,
per
,
me
si
sdegna
,
In
tutte parti
,
impera
regge
:
comandando
reale
e quivi
,
nel cielo
V alto
seggio
O felice colui
ciai
:
beati sono
Io comin1'
Poeta
il
autore
udito
meni
,
dicendo
io ti richieggio
cio
Ges
Cristo, che tu
non
,
coil
Accioccli io
fugga
questo male
,
cio
e peggio
cio
morte
tu
Che
mi meni
l ove or dicesti ^
,
S eh'
i'
vicario di san
,
Piero
Con
quelli
quai tu fai
cio di essere
cO'
68
Allor
tanto mesti
si
mosse
entrando nel
cammino
dimostrato
Ed
sta
la
atto
d'uomo
P ultima
che
ed
io
cio
il
seguitai
vita
ec,
oich per la
il
grazia di
Dio dimostrato
si
quello
,
che secondo
senso litterale
pu dimostrare
,
da
e quello che
,
cio
il
senso allegorico
aprire e dichiarare
Intorno alla
po-
qual cosa
le quali vi si
,
che l'auto-
medesimamente dice
,
diso
cio
Non
effetto potrete
vedere
,
quanto
nello
.
quanto di sentimento
,
sia stato
e sia
poetico
oltre alla
l'
fanno
melllluo e cele-
SOPRA DANTE
slial
6g
altri
sapore
,
nascoso sotto
il
il
vere
forse vi dorrete
ave-
che senza
difficolt
i
aver non
si
poeti
fanno
la loro
e la prima
pu
es-
ser questa.
Costume generale
,
il
discreto
uomo non
e'
tenerle
ma
sotto
il
pi forte serrarne
ha nella
,
sua casa
il
di vedere avvenire
E se in ogni
guardiamo
,
nascosa
luce del
,
ci fosse
questa verit
si
al sole
la
bella
n alcuna
se
chiara muoversi
tirato
,
n sospinto
pieno di tanta
,
ogni ter-
e al suo fine
conduce
il
ma
schifano
,
per
la
seguiti
non so qual'
possiamo con pi
effetti della
(1)
Per
arie
(a)
Da
randire.
70
che
i
.
il
sole
o che
le favole delle
femminelle
,
E per
gli alti
mente nascose
come
noi possiam
,
nelle vi-
Giovanni Evangelista
prima
meno conformi
nell'appa-
renza
con ogni
che
scondendo
venissero
non
:
diil
vili
ad ogni
uomo
aperte lasciandole
che
assai
,
libro
cap, secondo
;
cendo
De
ma
non frustra
:
se
nec, ut oblectent,
ad fabulosa
sicut
,
convertunt
apertam
vulgaribus
va
ita
subtraxit
riuntur
se
ne
re/
haec ademtis
;
natura praebeat
sapientia interprete
sunt reliqui
ad venerationem figuris
defendenti-
SOPRA DANTE
bus a militate secretum etc.
71
ragione
La seconda
con
pu
difficultk s'acqui,
pi
e guardarsi
meglio
si
senza
trova
e questo
le
giovani cittadini
hanno
,
mostrato
Non
es-
trarre la
,
nascosa verit
comparabile
diletto a colui
ma
ne rimane una
la
memoria
:
ha
la verit ritrovata
s'
cuna difEculta
acquista
si
cosi leggiermente
parte
vere faticato
1'
s'
uomo
si
La
terza ragione
mi pare dovere
dubbio
sia
,
li
cieli
stri della
divina potenza
i
tribuita
mediante quelle
,
e quegli nuessi
menargli
E
1'
perciocch
,
corpi
si
moto
e in diversi
dall' altro
,
modi
congiungono
si
separano
un
par di
pi
e in materie diverse
:
debbano
uomini
:
esser diversi
e a
de' qtfli
non pare
e similmente degli
72
oficii
,
Dalla qua!
.
dice
il
Un
ci
nasce Solone
e altro Serse
,
,
Altri Melchsedech
e altri quello
il figlio
perse
questo
il
si
intel-
letto,
come
quella
,
dell'
umana
non poter
,
consistere
,
se
in se
non avesse
perci
accioc,
ch
ci
lasciamo
,
al
presente stare
,
alcun
nasce atto a
,
filosofa
alcuno ad astrologia
.
alcuno
a poesia
Colui che
poetico ofcio
quantunque da Dio
immediate crea
,
,
sia
alle nostre
anime
,
le quali esso
data
la ragione
il
libero arbitrio
,
per lo quale
non
che
ciascun
il
pu
far quello
gli
aggrada
pare che
pi seguitin
:
uomini
quello a che
essi
sono
atti
,
nati
eziandio volendo
non pare
altro
appartiene
esercita
non
peravventura da maravisi
perci non
rammarichi alcuno
,
se
ma
,
piuttoe'
per
la
quale
perde
il
farebbe
lieto
faticandosi
gemma
scosa
SOPRA DANTE
Fu adunque
ti il
73
gli altri
nostro poeta
,
siccome
poe-
sono, nasconditore
,
come
si
ia
del
come la cattolica verit sotto volgare corteccia Per la qual cosa si pu meritamente suo poema
,
.
il
e chiamasi
e cosi
,
Il
secondo senso
il
prendiate meglio
questi versi
:
domus
sanctise noi
,
Judea
De' quali
guarderemo
che
la lettera
l'
suona solamente
vedremo
esserci significalo
uscimento de'
figliuoli
tempo
,
di
Mois
-,
e se noi guarla
deremo
alla
allegoria
vedremo vedremo
,
esserci mostrata
:
e se noi guarde-
remo
al
senso morale
esserci
mostrata la
deremo
strato
al
senso anagogico
dell'
vederemo
esserci
dimo-
r uscimento
anima santa
,
dalla corruzione
gloria
alla
liberta della
eternale
cosi
come
tutti
nondimeno
essi
.
;
,
conciosiacosach
o vero
istoriale
(1)
Poliseno.
74
questo
,
senno
perciocch
da chi tritamente
potrebbono
forse
potremmo
scrivendo
sicut mjsteris
prudentes exercet ;
plices refovet
trial
,
plerumque
superficie sim-
Hahet
in publico
,
serbai in secreto
in admiratione suspendat
estfluvius
ut ita
dixerim
,
planus
et
altus
etc.
in
quo
et
agnus amhulet
et
elephans nateti
la
il
Per-
corteccia
misterio
umane
i
sotto
quella artificiosaal
mente nascose
allegorico
si
in questa
maniera intorno
,
senso
alla
li
possono
savii esercitare
i
e intorno
semplici
,
cio quelli
che
essi
possano
al
,
cosi
pnssiam vedere
meno
sentimento hanno
la
donde
mente de'pi
Scrittura
provetti.
E ancora
come
quantunque
si
alla
sacra
in
possa, se
,
non
quanto di
lar-
quella favelli
in assai parti fa
nondimeno
(i)
PoUseno.
SOPRA DANTE
gamente parlando, dir
serne
,
7S
quello es,
si
pu
di questo
cio que-
un fiume piano
,
il
leofante notare
,
cio in
esso
possono
rozzi dilettare
mini esercitare
in questo
Ma
avendo
gi
V una
due
parti
si
possano intorno al
,
non solamente
dilettare
ma
5
ancora e
da di-
nudrire e
le lor
mostrare
la
seconda
intorno
alla
:
quale
si
possano
si
la
qual cosa
far
la
Intorno
alla
alla
quanto
cose
:
dieci
il
delle quali la
prima
sar
il
il
quale
non
lascia
,
entrasse
leghiamo
sonno
ci
fosse la diritta va la
.
quale
,
La quarta
il
movesse a rav.
La
quinta
vita
cammino
di nostra
che in
La
sesta
si
ritro-
La
settima
ad
La
ottava
intenda per
sommit
76
apparvero
La nona
considerazione avuta
cess
.
poicb alquanto
la
paura
gli
La decima
,
doLbiam
alla
sentire
al
per
le tre bestie
:
le quali lo
,
impedivano
al salire
monte
e queste vedute
precederemo
.
seconda
La prima cosa,
ciocch
il
la
qual
dissi
si
nostro
il
non
lascia
come
va
Ad evidenza
alla presente
della quale
da sapere, che
il
sonno
che
l'
altra
sonno mentale.
Il
pu
in
richiede in nudrimento,
il
quale occupan-
e le intellettive
perciocch
divegnamo
Ma
poich
V opportuno a restaurazione
la vigilia
,
medesimi
ci
sciogliamo
(1)
SOPRA DANTE
sonno quella
tenza
si
,
77
e senza
separa
V anima
dal corpo
,
-,
alcuna
,
immobili giacciamo
le-r
e di questo intende
il
Salmista
quando dice
11
Cum
tale
somnum
,
sonno men-
allegoricamente parlando
quello
quando
,
1'
a-
nima
appetiti
vinta
addormenta
in esse,
dicendo
Hora
est
jam
sere temporale e
pu
esser perpetuo
temporale
quando
deritis
dormiamo:
,
il
quam
se^
qui manducatis
panem
doloris
e in altra
^
et
exurge a mortuis ,
risvegliamo
et illuminabit te Christus
E
ci
e riconosciuti
nostri errori e le
ci
nostre
colpe, per
la
penitenza levandoci
riconciliamo a
-,
Dio
il
e a
,
lui riconciliati
la
ripognamo
mediante
la
sua grazia
ragione
,
vir
ta
nella
suprema
anima
ogni scellerata
ciando da noi
il
severiamo
ne sopraggiugne
7
seate vita
,
misericordia di
guisa passati
Dio
in semli
dimoriamo:
,
quali
si
in
poter vedere
,
conoscere e
bene dello
,
intelletto
E
ii
diletta
seguir
,
1'
appetito che la
,
ragione veramente
della verit
,
legato
alla
e ismarrisce
La seconda
ch
e
il
li
quali la carne,
il
mondo
demonio tendono
non
se
pienamen,
te dire
d'
uomo
,
ma
ad un de' modi
cendoci dico
,
ridu-
Che
piedi
si
,
il
plii
dirizziamo
in questi lacci, e
i
quache
non accorgendocene
perciocch pi
,
sensi
la
s e'
in^eschia-^
,
mo, che
poi o non
ci
sciogliamo da quegli
,
o non
volendo, ce ne sviluppiamo,
A
sta
questa eih
que-
L' et
come
pcrcioccli la ra-
gione non v' ancora assai perfetta: e sccondoch paye che la esperienza ne dimostri
,
SOPRA DANTE
le quella et e
79
la
inchinevole
nostra ruina
Sono
generalmente
gli a ci
la
sospignendoj
natura che
dilcate
vivande
vini esquisiii
a pian passo
gli
procedendo,
bisognereb,
ed ausando
il
be
cominciano
quantunque
che
,
piccoli fnnciulli
ad
avere
men
quantunque
,
rozzi
i
pi
domandano
;
e dal desiderio ad
sforzano
,
na procedendo
quasi
come da
naturale ordine
tirati,
Questa,
fa s
tali
la
quale
flpn
solamente
giovani
,
ma
vecchi
medesimi
lusinghe
sovente dimenticare
loro
all'
,
con tante e
adolescenza
sodisfare
guendo
re
,
tutti si
mettono
quinci
per compiace,
non
allrisi
,
che
se
vender
vopersi
Le
quali cose
possono
sospingono nel desiderio d' aver denari, e per quelli ogni coscienza posposta senza alcuna ,
,
gli
si
dispongono,
,
ladri
barattieri
simoniaci
,
ruf-
divengono
Le
quali cose
,
acciocch
mand Licurgo
che
lor figliuoli
ec.
Vedi
Giusti-
8o
poco dopo
,
il
principio
gli
E
,
gi
,
ad
la
si-
veggendo
onori
e
pompa
gnori
,
la
potenza e
la
,
grandigia de' re
di quegli
,
de'
s'accendono, e
e ambiziosi di'
quinci invidiosi
superbi
,
crudeli
tengono
le quali cose
mente
e multi-
de'
ti
,
comandamenti
di
Dio
legano, e tengono
,
si stret-
in natura
fatto ci sia in
ci lasciano
5
da addorperciocch
li
mentare
molti
miseri
altri,
ma
non
,
con
quali,
se creduti
sono
no:
ma
,
perci
mi piacque
por gi
1'
menzione di
ci
questa
perch in questo
.
modo
abituiamo
,
ne' peccati e se
pur
si
rimuove l'uomo
con
molto meno
vi fu,
che abituato
commesse
.
n' ritira-
n mia intenzione
il
modo
La
sto
da cercare, di veder
qual sia
la
quale
l'
ma tra
ne
quale di s dice
,
Ego sum
si
via, veritas
tante volte
perch chi
vuole
la
pu
mentre
nella
pi esente vita
di
jsliamo )
quante
Dio
SOPRA DANTE
ne Irasvianoj mostrandoci nelle cose
che esser
per
la
81
labili e
cadu,
somma
i
e vera beatitudine
questa via
,
quale
danna
il
non
impiorum^
et in via
peccatoriininon
:
ed in
pregando
Fiam
iniquitatis
amove a me,
ancora
sta
:
et in lege
la vita
Salmi:
e in altra parte
De
Ma come
il
detto
acciocch
la
ragionare
prima
ci
vogliamo
conviene andare
il
e di questa
si si
smarrisce ciascuno
lega
.
perciocch
come
trano
lusinghevolmente sotten-
vizii
dice
1'
autore,
:
non
ricor-
come
:
e credi-
bile
vengano con
e quel pas-
non
fossero
leggermente in dimen,
ticanza
si
la
qual proposi
da essere da investigare
quella che
1'
fu
autor movesse
che esso
dubbio
quale
ci
,
si
la grazia
ci
Dio
il
ama
e
pi che non
amiamo
noi meil
desimi
assai
sempre
che
dicendo
COM. DI DANTE T.
82
JYam pr jucundis aptissima quaeqae dahunt Cariar est illis homo , quam sibi
Ma acciocch
Dio
,
noicognosciamo qual
fosse la grazia di
dalla quale
V autore tocco
si
raovesse a destarsi
legata,
;
anima sua
da sapere, siccome
il
che
la divina
bont
ci
pre-
delle quali la
prima chiamata
:
grazia operante
per la
La
se-
chiama cooperante
:
e di questa dice
la grazia i
si
;
Dio non fu in
,
me vacua La
.
terza grazia
chiama perseverante
Et misericordia della quale dice il Salmista subsequatur me omnibus diebus s^itae meae
quarta grazia
si
ejus
.
La
chiama salvante
:
della quale
si
legge
de plenitudine ejus omnes accepi' mus gratiam per gratiam , Fa adunque la prima grazia del malvagio uomo buono siccome nel libro della Sapienza si scrive Kerte ipsum et non erit ;
nelP Evangelio
,
autem lux
rante
,
in
Domino
La seconda
:
cio la coopeil
fa dei
buono migliore
e di ci dice
.
Sal-
mo
La
terza
cio
,
la perseverante
erit
legge
Quincumque vicerity dabo ei edere de Ugno y^itae quod est in Paradiso Dei mei e in altra parte nel:
SOPRA DANTE
r
Apocalissi
83
medesima
illum columnam
cio la salvante
canti
ti die
j
,
in tempio
secondo
meriti guiderdona
fati-
di che
r Evangelio
ite et
dice:
Quid
ociosi
vos in vineam
.
meam y
:
quod
san Paolo
,
ut recipiat
Di queste quattro
,
ho alquanto parlato
perciocch pi
meno
dona
:
questo basti
al
presente
e dico
che
la
prima
si
,
Non
semper opera
diam
Le
considerate
assai
manifestamente appare
la
prima
autore
si
che
al nostro
fu conceduta da
.
Dio
per
la
quale esso
il
suo
Ma
in
peccatori con
dice
il
Salmista
Dixit
et
facta sunt
mandavit
et creata
sunt
le
menti di coloro che di questa grazia hanno bisogno , siccome noi leggiamo di Costantino imperadore
,
il
il
loro
ammaestramento ud
cor-
e gli errori
84
del
come
quando an-
e fu di
mento
lo
,
Toc,
quale per
1'
adulterio
,
partito
,
manda-
Natani profeta
,
il
fece conoscere
il
quale pian-
gendo
dando
simil-
Dio da
morte
pianse e preg
vita.
tri-
mondane
perch
gli
uo-
mini sentendosi
delle possessioni
simili cose
,
de' figliuoli e
delle
mercanze
degli stati e di
si
ritornano
verso Iddio
nebre, e tornare
possiamo qual
tra
l'
,
si
fosse di queste
la
o forse d'alcuna
al-
la
maniera con
,
quale
la
grazia di
Dio tocc
,
autore
credesi
gi avveggendosi in questo
,
tempo
nel quale la
di quello
mano
stato
mano
,
gli
avvenne
suo
e di dovere
danno
,
',
per
la
qual cosa
cominci a pensare,
SOPRA DANTE
e pensando a conoscere
,
85
non avere
,
le
cose presenti
alcuna
slabilit
se
non
il
servire
amare Iddio
la
rompere
la
quale infino a
e cominci a conoscere
,
e ad avvedersi in
,
e in quanto ped'
lungamente dimorato
andare ad
eterna perdizione.
La
perdio
eia que,
che in
altra
questo \ocabol
mezzo
potersi prendere in
due modi
V un modo
cemmo
cio puntale
il
egli
cio dall'
una estremit
il
mezzo puntale
dove
dall'
e
,
andando verso V
l
sta
altra la
dove
mezzo
di
que-
verga
mezzo puntale
esser quel
punto
cerchio descriviamo
La seconda maniera
ci che
si
del
mezzo
o infra
la
cir-
Tamech
86
nel
Arezzo
e ia
alcun luogo
dice la Scrittura
mondo
mez-
zo puntale, e ci,
come
tale; perciocch,
come
di sopra
,
mostrammo,
il
egli era
di et di trentacinque anni
della vita nostra
si
,
eh'
mezzo puntale
ravvide dove
V aveva
di
ignoranza menato.
in
Ma per,
ciocch a ciascuno
avvenire tutto
il
uomo
,
che et egli
si
sia
pu
vedi
che abbandonata
,
la via della
la
e similmente per
gli altri
,
grazia
Dio
et
il
ravvedersi
1'
si
pu per
si
quali in altra
che
autore
ravveggono
intender questo
il
mezzo quello
stra nativit e
il
di della no-
di della morte
s'
,
e puossi quel
mezzo
all'
quale per
1'
autore
et
moralmente prendere
secon-
doch
fezion venuta
cosi in
si
e al ben vivere
si
con-
si
pu
buona
disposizione, aiu-
va di que-
maggiore
tra
sidera di venire
La
sesta cosa, la
qual
dissi
era quello che egli intendesse per quella selva oscura e malagevole
,
si
ritrov.
E adun-
SOPRA DANTE
que questa
dere
lo
,
,
87
selva
,
iuferno
cade ed entra
.
si
tosto
come cade
,
in peccato mortale
E
il
che
ella
sia
inferno
,
la
descrizion di quella
ella era
dimostra assai
,
chiaro
in
oscura
cio pie-
na
d' ignoranza
:
che
assai chiaro
ne mostra Isaia
,
quando dice
che in
Erravimus a via
;
yertatis
et sol ju~
dimorano
na luce di sapienza, non alcun dubbio che non cessasson tantosto d' uscirne
colui
,
.
il
mandamenti
vuole
,
che
pu ciascun che
e del
si
,
mondo
vendo
demonio?
non
sforza
a-
uscirne,
ma
sopra r altra
pi s medesimo inviluppa
il
e fa
col
,
suo
?
intelletto
e u
pi
forti le
Dice
oltre
umana
perciocch nella
nella
cando
ci
mettiamo
,
non
alcuna
umanit
,
n piet
n clemenza
di iniquit
peccatori
1'
,
di bestialit e
gli
n osta
dire
egli v'
abitano
,
uomini
che come
uomo ha commesso
,
bestia
li
cui costumi son simili a quel peccato. Vercolui che nel vizio della* lussuria
si
bigrazla
lascia
88
cadere
,
la lussuria
per
la
sua bruttezzi
simigliata
effigie
umana
il
rimanga
il
perch
e cosi quello
umana
per
li
stan-
per
le
spine
triboli
,
e per
li
stecchi
cio per le
li
dolorosamente pungono
il
peccatore
Ed
forte
massimamente
negli ostinati,
fondo delle colpe caduti sono, della divina misericordia disperandosi disprezzano Iddio, e turano
gli
orec-
chi agli
ammonimenti
gelica dottrina.
qual\>
ella pare, e
cos
piena
eter-
poco
pii
la
s'
morte
non
aspetta giam-
mai
Nondimeno
:
bene aver
altra
trovato in essa
cosa
credo che
di
sia
da intendere
altro
che
la misericordia
si
Dio
:
la
adoso
peri
essa
che
non
potrebbe sodisfare
divinit
pel
peccato
com-
messo
Ella
adunque
colle braccia
a' difetti
guardare
com^a
messi
lei
ma
solamente
si
alla
buona
affezione di chi
.
rivolger
Questa
^>
a se
dalla dujpfe-
SOPRA DANTE
tazion
l
ci
89
ove
ella
opportuna
1'
tare,
siccome
fa nel libro
posson comprendere
i
pietosi
effetti
verso
peccatori
quantunque
essi
abbiano incontro ad
essa operato
La
P autore
d^ essersi
ravveduto
che ad
altra ora
gli
quanto
uomini
dimorano, tanto
cio della ignoil
la
quale
come
,
la notte toglie
poter conosce-
re o vedere le cose
no, cosi toglie
utili dalle
il
quantunque
il
coguoscere
.
vero dal
dannose
grazia di
peccatore
ed da lui
medesimo
,
ognora
tenebre
che
la
luce apparisce
:
di necessit
in quella
the
le
ed
cessano
del d
la
cjuale
abbandona
sollecitato
e sospinto dalla
divina grazia
di questi dice
ad me Ed
.
il
come
,
gi le sue
scere
pu
Mane
^Habo
libi et
vidcho
-,
90
r
to
iiiiquitatem
Dunque congruamente
finge
per Io quale
si
conobbe essere
.
1'
au-
monte
Per
li
monti intende
:
la Scrittura
e questo
perciocch
i
come
raggi
i
di giustizia e luce
la
viene in questo
mondo
che esso
sia
molte ragioni
si
dimostrerebbe, le quali
presente per
nell'
brevit ometto.
sentita
E secondoch
Dio
io
estimo
autore
,
la grazia di
il
quale
si
quale
cio
di conoscere piena-
mente
le
colpe sue
5
dottrina re
,
non
come r
apostolica,
,
rammemorandosi
delle parole
:
del Salmista
Non
sunt
loquelae
voces eorum
rum
pu
et
In omnem terram exivit sonus eoinfines orbis terme verba eorum E per
,
fuggendo
la
si
il
Salmista
Ze-
un de veniet auxi,
lium mihi
che
egli levasse
SOPRA DANTE
gli ocelli della
91
apo-
mente
stolica
bisogno
se nel
Ed
gli si
fermasquesto
cuore
sommit
di
monte coperta
del
illuminata
lume
il
na altrui
1^
uomo
.
si
parte
egli
da
lui
menato
lute
che
e ve-
parole di
Ges dove
dice
Requiescet super
Domni
,
et pietatis
et replevit
eum
spes timoris
altro
,
,
Domini
perch
1'
autore, e
qualunque
veggendosi cosi
dove prender
e
lo
voglia
sperando miil
nella quale
fan-
no dimorare
mentre in
esse di-
mora
monte
giamo
legalo
il
oltre a
il
siccome noi di
lui leg-
wa/zJi
quale dice
Vobis
qui timetis
Deum
V
si
perci
meritamente
autore
valle di miseria,
ler salire al
monte
9^
a colui
il
:t
che con
ef-
fetto vuole
delle
mani
dello inferno
si
La nona
quello che
ta
,
volea
era
la
considerazione avu;
poich alquanto
paura
gli cess
e appare per
quale
si
ve-
deva essere
per
la
mo
che
intendere
la passata
:
primiero atto
dell'
animo
gnoscere
il
sentimento
per
la
miseria
1'
avrebbono
po-
massimamente
sua giu-
conoscendo
la ingratitudine
le infiniti beneficii
stizia
,
ha ricevuti, conoscendo
il
la
quale passato
,
tempo
della misericordia
irrevocabile
si
pu come quella
de' mortali
,
n cor.
eccezioni prolungare
Dalla
quali
11
la
e per
la diserta
.
monte muovono
passi loro
sterile,
,
e senza alcun
P anima
di colui
mincia a
peccato
La decima
quali
le
suo cammi-
SOPRA DANTE
no
.
98
.
Ed
queste
solamente
all'
autore
che vuole
alla via
ritornare
Percioccli
e perci avviso
s'
^
1'
a lui sentiva
appartenesse
e di che piii
si
conosce-
va passionato
au-
per ridu,
come sapr
il
far e dimostrer
diliberato di la-
e di salire al
monte luminoso e
impedivae
chiaro, cio alla dottrina apostolica ed evangelica, essere state tre bestie quelle che
il
suo
salire
si
dica, e
un leone
e diversi
una
vizii
lupa
le quali
si
quantunque
a molti
adattare
potessono,
la sen-
e per lo
il
leone
per
la
lupa
vizio
dell' avarizia
mi
dimo-
strare
come
,
si
possono
at-
appropriare
tribuire
,
Sono
nella lonza
tra
1'
priet
tanto
quanto alcuno
altro
quadrupede.*
A ppres-
94
Ultimamente
.
secondo
al
il
mio giudici
formi
persone
o che con
1'
perciocch
essi
alcuna volta
ardon
cesi
;
tutti
alcun
la
neve
cessan-
do
in
in
un punto
la
e quasi
e lamentansi e pian,
gono
e subitamente
in
dice cosi
Hanc ego de me
,
conjecturam domifacio
nefo-
stimulor
versor in
Exanimor , feror differor distrahor , ita nubilam mentem Animi habeo : ubi sum , ibi non sum sum y ibi est animus
^
deripior:
ubi
non
SOPRA DANTE
Ita mihi omnia in^enia sunt
lubet jam d continuo
.
tj6
Quod
luhet
non
a-
Ita
ludijicat
fugat
git
appetii
Raptat y
retinet
:
lactat
largitur
quod dat
non dat
Modo
quod dissuasit
ita
id ostentai
meum
Animum
permutarsi
un
muover
amore
d' occhi
un
atto vezzoso,
,
un
riso
una gua-
tatura soave,
in
una
altro
parolelta accesa
,
un
come
vento foglia
trasporta
,
e ora de-
lieve
,
movimento
della lor
,
mente. La
infe-
Bidone
,
secondo Virgilio
,
fabile
il
subitamente dimentic
assai
bene verificando
quello che
femmine
dice:
Per lei assai , di lieve si comprende , Quanto in femmina fuoco d" amor dura
,
*Se
occhio
dell'
noi raccende,
Giasone
amor
,
quel di Medea
e lei abbandonata
poi
ai
rivolse
c>6
Creusa
petiti
,
assai
bene convenirsi
la
leggerezza
.
Appresso
,
e di
macchie dipinta
non meno
lascivi: per,
che
la predetta
,
si
ciocch quelli
li
quali da
quanto possono
diano di piacere
si
stuvesti-
perlaqualcosa
,
s*
adornano di
,
menti
varii
,
pettinansi
,
lavansi
e dlpingonsi
,
spec-
chiansi
,
tondonsi
,
vanno
,
e tornano
cantano, suonabegli e
no spendono
g Ita no
si
e dove di parer pi
,
pi accettevoli
sforzano
vituperevolmente di disi
macchiano
Con que:
con
mani
de' suoi
nemici
Sansone
Cesare.
e irret Cleopatra
oltre a
qual cosa
1'
si
tura
mescolano
perciocch siccome
,
becco
lussuriosissimo
animale
si
cosi
vizio pi lussurioso
diviene
Per
la
qual cosa
svi-
s'
inviluppano; pervlzii
questo
come
si
gli
,
altri
per con:
tinuo combattimento
vince
ma
i
per fuggire
poeti
il
nella stru.
Oltre a
il
becco
fiatoso
animale, e olldo
:
del qualo
la
questa bestia
si diletta
in
che
si
dimostra
vaglici-
SOPRA DANTE
za de' libidinosi
atto venereo
,
97
agli occhi
il
quale in tanto
al
naso e
se
noioso
e allo intelletto
umano , che
non
fosse
che
la natura
ha
ciocch P
umana
specie per
meno
io
ciascuno
come
fala
stidiosissima cosa
fuggirebbe
la dilettazione
quale questa bestia ha del sangue del becco, assai chiaro dimostra V appetito
quelli
,
congiungono, han,
no del Gne
gue
nel quale
il
san-
altro
si
versa
n on meno biasimesi
fetida se ntina
i
giltasse
si
,
senzadio
per questo
,
nervi indeboliscono
veder ne raccorcia
membri ne diventan
tremuli,
1'
ha
:
cosi
non solamente
i
ma ancora
se
ne
guastano
miseri la persona
ridica
sel'
or la memoria
coli
non
passati
non sieno
per
stati cosi
copiosi
come \eggiamo
o*
dierno. Ultimamente
dissi,
dele
la
di questo peccato
si
il
quale quegli
dimesticano
e congiungono, le pi
di
volte
ro-
morte
,
Quanti
mentre senza
,
COM. DI DANTE T.
I.
98
hanno
clata
?
dopo
Quanti ancora
porre
quello
Il
modo
,
al loro
hanno
medesimi disonestamente
non potere
aspettare
La
ad Artabano
Mede
vittoria sopra
Sardana-
palo.
ne
altro eh'
Bene adunque
morte
,
si
pu questa
,
bestia
la
quale lusinmortali
ghevole insino
alla
con
tutte quelle
umana
,
qualora V animo
si
riconosciuta la
alle
tri-
stizia di
vuole e
s'
divine
ri-
cose tornarsi
tenerlo
,
ingegna di
volto
;
quasi
voglia dire
rammemorandosi
state
tutte
quelle persone
atti
,
che gi sono
amate
tutti
quegli
tutte le
messa fede
rotti
ri-
cordandogli
con
che questa
castit,
,
anni vecchi
quali conforti,
Eri-
come
rivolti al
si
doloroso
Questa adunque
par da-
SOPRA DANTE
donate tenebre ritornare
,
99
tem-
il
quale
po e
per
la
quale
l'
credo
sia
da prendere
ora
Il
il
'1
tempo
umana
quale prender
il
con
la nostra
,
uma-
il
principio del
tempo
accettevole
.
il
quale per
questo percioc-
ch in quel proprio di
zo
,
fu, cio di
venticinque di mar,
nel quale
il
nostro
,
adunque
,
1'
che di
ci ricordandosi
sericordia di colui
d'
si
puote avere
simil-
La cagion
,
del
tempo
mente
die
buona speranza
conoscendo che in
il
tempo
,
della grazia
lungamente
stata
ed
il
nemico
della
umana generazione
abbat-
si
suoi ministri
bestia
,
La seconda
per
la
quale
,
si
stro autore, fu
la superbia
un leone
,
il
quale
inteso
alla
quale
come
egli si confaccia
ne
il
lione
ma
temerario
ed
1'
odono : e cai^iecb
00
per
lui
vizio della
superbia
te
Dissi
,
adunque
temerario
il
lione essere
non solamenche ne
audace
ma
,
Je forze sua
non
alcuno animale
,
forte
sono
assai
pi
,
forti di lui
il
d' assalire
danno
,
ributtato indietro
la
Ed
dice che
l'
esser temera-
rio vizio
in quanto
il
sue forze
appartiene
questo vizio
due o con
tre
o con pi
conciosiacosach ciascun
altro
,
e con quel-
uno
tezza,
dove
1*
andar contro
1'
a pi potendogli schifare,
temerit. In questo
al
uomo superbo
non
,
simigliante
leone
perciocch
il
na
que
a lui
non
si
convenga
magnanimo
la
questa cechith
ha
gi
eie e
molte genti
Questa fu
cagione
al
primo
i
a-
tutti
suoi
mura
di
Tebe
in
terra
Questa
,
come
lione
ne dice
r
Dissi
la
ancora che
il
pu propria
al
superbo ,
al
quale
quantunque ricco
,,
SOPRA DANTE
sa
,
loi
non
soffer
1*
ma
l'
minori
ruba
i
a-
occupa
le possessioni
batte e ferisce
resisten-
quizia
altri
esti-
animo reputato. La
e Jezzabel ad
e da cavalli e da carri e
vigna di Nabaot
sere oltre al
lemente
dissi,
che
Amos
Leo
in
,
rugiet, quis
romore
il
simigliarne
quanto
1'
uomo
parole altiere
fatto;
tasi e
sempre parla
vuole che
i
altri
ne parli
sere
che
Per
la
qual
bestialit
Nabuccodonosor
,
di s
medesimo per
il
lasciato
:
solio
reale
ne' boschi
:
cadde
dei
,
perdo nove
Le
quali
assai
,
aperto dimostrano
al nostro
autore appa-
mo
che da
lei
vuol partire
I02
e tornare nel
virt
si
para dinanzi
ma
spaven-
ranza
il
egli diventa
un
menomo
chiamato
plebeo
,
Sara dispettato
e da coloro
,
li
muli
egli
offeso e scalpitato
rubato e spogliato
vi
e se
potr quando
vorr
za
,
Para ancora
la gloria della
,
preminen,
la
e d' abbassare
,
se-
condo
suo volere
:
la
pompa
degli onori
simili
cose assai
le quali cose
molto a muovere
le tenere
de
di cadere
Ma
a queste due,
il
dice
autore
suo
cammino
e rispintolo indietro
Le
terza bestia
fiero
,
che davanti
all'
autore
il
par
fu
una lupa,
animale e orribile,
,
quale,
la
come
,
davanti dissi
con
quale
come
fatto
,
costei
si
convenga,
come
nell' altre
,
due abbiam
con quelle
il
mostreremo
Manifesta co-
pre
Appresso
ella atta a
tro continuamente
tutti le
il
,
quale pi misero di
si
pare
concede
oltre a
ci,
il
ci
guar-
SOPRA DANTE
da d' intorno
,
io3
si
reude
si-
curo
sato
.
Dico adunque
,
la
moso animale
ro
j
e quel
medesimo
1'
V uomo
avaro
ava-
perciocch quantunque
gli
uomo
abbia
quello che
guisa ragunato
forse
suo pericolo
non
sta a
,
ma
da mag,
e da
nuova
sete stimolato
si
in
:
mostra affamato
,
niun perico-
ninna
.
falsit
o altra nequizia
non
si
mettesse
,
Per
la
fieramente
la
cogis,
Secondariamente
il
si
mette
in
uomini
cattivi e pusillanimi,
in alcun valente
uomo
magnanimo non
,
vede
il
giammai 5 e che
dimostrano
.
essi
sleno cosi
le loro
operazioni
Metterassi
V avaro
in
,
una piccola
casetta,
,
dieci e venti
anni pre,
ad usura
vestir
rifiu-
non onorare
e dove egli
dovrebbe
de' suoi
esso, diventa
del suo
altrui
Sempre
povero
,
io4
quali cose
si
pu comprendere
lupa col pi
dissi
1'
avarizia
accompasi
come
.
la
tristo
,
de' lupi
si
con-
giugne
Appresso questo
:
il
toso animale
la
avaro
suoi
co-
stumi
il
dimostrano
comunica
la
sospicando non
e oltre a ci
altrui parole
gli
sia
per
alcuna cosa
,
sicuro
intero
n riposata
al-
menomo
dri
si
;
non fidandosi
alle
suo danari
fida
Chi potrebbe
assai
li
pienamente innarrare
li
quali gi
hanno
lo
ad altrui
,
credo
convenientemente
alla
1'
a-
varizia o
V avaro convenirsi
si
lupa
,
la
il
quale piei
na di spavento
quale
di>
men
e nel
(i)
Trise$sima
SOPRA DANTE
cuore
gli
io5
fai
che
tu
misero
da qual parte
,
comincerai tu a
,
furti
le
ruberie
e le baratterie
?
denari
modi male
,
acquistati
cbe tu hai
avrai t
tanto
?
come faranno i figliuoli tuoi ? vuo' gli tu vedere morir di fame ? come farkla tua bella donna 5 e tu misero come farai ? tu diventerai favola del
uomini
?
,
vulgo
tu sarai schernito
non
sark chi
ti
voglia ve-
morendo
V
pu' tu lasciare
:
il
suo a coloro
da' quali tu
hai avuto
egli sar
.
il
meglio che tu
si-
E
il
misero fa
,
per sodduci-
mento
lute
e opera del
s'
dlmonio
sempre
5
frastornati
grazia di
Dio
e per conseguente in
eterna perdizione
e'
miniamo
n a guardarcene mai
5
induce
1'
perciocch quantunque
invecchino con
.
gli
uomini
sola
1'
avatesti-,
rizia irringiovenisce
E di ci
,
faccian verissimi
,
monii Tantalo
Mida
e Crasso
li
quali
morendo
vizii es-
prima
fosse
lei
abbandonarono
.
che
essa
da loro vivendo
abbandonata
all'
sere
e di paura
sti
Ma che
che que-
toS
cosa
alla
,
si
postutti
che
sia
quello
il
che a
,
nostri
principali nemici
:
cio
il
diavolo
e per la
carne inil
tendere la lonza
per lo
tre
mondo
il
leone
diavolo
,
per
la
lupa
Questi
continuamente vegghiano
La camene
,
lu-
dolcezza
il
de' diletti
temporali
,
sotto
quali ha nascoso
il
veleno infernale
piglia
il
quale noi
cosi
come
P amo
quasi
sempre
prendiamo 5
la
e di ci velenati, miseil
qual cosa
nostro Salvador
a
,
e sollecita di stare
,
attenti
non
la-
sciarci ingannare
quando
,
dice: Vigilate
et
orate:
.
spiritus
quidem promtus
quando dice
nem
Yogliendone per
questo
ammaestrare
il
simigliante
fa
g'
il
mondo
,
gli
splendor suol,
la
imperii
regni
le
provincie
gli stati e
5
pom-
pa secolare
gli
nascon-
dendo
g'
tradimenti, le violenze
,
inganni
,
le
guerre
1'
uccisioni
l'
invidie
,
fu-
rori
li
senza le
qua,
n pigliare n tenere
dimonlo, rapacissi-
mo
ed insaziabile divoratore
SOPRA DANTE
d'
107
,
ne minaccia e
tribulazioni
,
spaventa di mine
di
tempeste
5
di
se
aguati
non
forse da quelle
dovessimo deviare
in
misericordia,
a volontaria morte
e'
induce
che
egli nelle
,
tenebre eterne
il
conduce
il
nostro ben
,
vonella
impedito e frastornato
come
.
P autore ne dimostra
,
Mentre
strato
eli
io
il
peccatore
aver conosciuto
suo tornare
alla
il
via impediscano
in questa parte
dimostra
scampo
quel
che opportuno
dato
gli fosse
.
,
alla sua
pi distintamente
perciocch
i
,
seguente
E
,
come
vegglamo
coloro
lievano
essere deboli e
male
l'
cos creder
dobbiamo
t
esser
anima
s'
la
peccato levandosi,
:
come
il
senza
l'
aiuto
o8
d'
puoie
n muoversi
,
ad alcuno
T anima
nostra
dal peccato
vinta e stanca
,
perci in,
come Iddio
il
quale
ne manda
seconda grazia
cio la coope-
con
1*
prendiarn forza
e noi
medesimi ordiniamo
Dio torniamo
ci
severando
facciam degni
quando
della quarta.
il
Le
velame
e lui prende e
si
come
si
suffi-
per discrezione
per iscienza, e
.
ancoa
E oltre
,
perciocch Virgilio
quantunque con
altro sen*
la
so
medesima materia
,
quale
trat-
e ancora
perciocch
il
tato
ta
era pi conveniente
un poe-
uomo
costui
piuttosto che
tini ottiene il
perciocch egli
,
principato
,
dice
gli
apparve
cio in quella
sua
nel pro-
si
conforto
Ed
torma
che Virgilio
SOPRA DANTE
sente opera
,
109
animali
s'
da Dio
razionali
r uomo
grazia ricevere
fia
e abitare
,
concosiacosach essa ne
1'
da Dio data
al-
ma
a di
bene
qual cosa
,
ella fu
divi-
na grazia
donna
sensua,
ma quando
,
per
le nostre
,
colpe
la caccia del
luogo suo
e
,
signoreggia ella
la ragion tace
e diventa
il
mutola
non comanda
suo consii
perciocch sotto
piedi
tempo
giaciuta,
pu dire
paresse fioca
Questa adunque
,
come
,
il
desiderio
,
abbattuta la sensualit
,
rsurge
ma
constituita
nel diserto
pronta
e ap-
fa in s
5
riil
conosciuta
perch lasciando di
si
spaventamento de'
,
vizii
ferno
che
ragione
,
mo-
avarizia
,
e qua!
fine
suo
la
quale
,
ella
sia scacciata
6upe-
no
rata
,
e in inferno
laonde
il
diavolo, per
razione
la trasse
,
e menolla nel
per
la
sua opera
V anime create ad
,
onde
ella
era stata
menata
di questo seguita
y
de' vizii
quella via pi
,
propinqua di
,
salire
Dio
che
a lui
conveniva
e a ciascun conve-
nirsi
ritornarsi
t
,
si
leggono
non
essere senza
stato della
il
miseria
tenere
cammino che
:
la ra-
gion dimostra
ali*
e la ragio^
,
ne pu
le
esser questa
Opportuno a ciascuno
,
il
qua-
primieramente cono-
alle
come
di
dalla giustizia di
nel!'
il
timor
il
come
Salmista ne dice
e questo timore di
Dio
inconta-
fatte
dalla quale
secon-
doch
la
si
^
viene
alla confessione
dopo la
quale
si
mente comprendere
tiene seguire
alla gloria
,
.
tutte queste
la nostra
insino al salire
ne pu
sono
ciocch
tutti
atti civili
e reduttibili
SOPRA DANTE
agli spirituali
.
m
il
consiglio,
il
quale
la
ragione
,
che
,
cooperante
cio per gli
gli
atti
degli
uomini
,
terreni
li
quali a
ri-
ci
considerati
,
quegli che
ragione
le leggi positive
e la divina dansi
nino
dee ciascu-
e qual
pena secondo
;
e secondo
eterne
conoscer la giustizia
.
Dio
da questo luogo
tendosl
,
gi delle cose
fatte
pen-
fuoco
accioc,
ch quindi
le
cui
non pu
all'
comprendere
beatitudine
.
salga
eterna
Ed
in questo
mi pare
consista la senten.
za dell' allegoria di
Restaci
nondimeno
dirizzi
1'
autore
la cui
nazione
si
per le parole
au-
s
il
per
li
scuno
l'
autore intende
celeste, la
la
quale
virt
come
gi
lungo tempo
e ancora
1 1
11
che
,
l'
au-
tore assai
Purgatorio
dove
dice:
O del
si
creda
,
?
,
per la quale
.
come
detto
s'
in-
inizino
e comincino ad apparer
loro effetti
o per alcuni
,
uomo
uno
si
o per pi
che per
debbano
:
questa impression
dimostrare
ciocch
all'
i
il
suoi
,
avarizia
,
come
al
lupo
,
uomo
feltro
.
debba
essere tra
feltro
,
Or non so io
1'
au-
vide, o se
s'
ha
nondimeno
,
assai
chiaro
costumi degli
trasportarsi
5
uomini mutarsi
e d'
una parte
in altra
1'
cominciando
ni sotto
sotto
,
Nino
sotto
gli Assiri
Medi
e sotto
Persi
lungamente avanti
za , le quali
cosi primiera-
mente
to in
Grecia
Alessandro re di Macedonia
,
fu d* Asia
r imperio
trasportato in Grecia
doode
la
SOPRA DANTE
scienza
,
ii3
ne
la
religione e
i
V armi
poi partendosi
vennero appo
essendo apil
po
Tedeschi e appo
Galli
e par gi che
cielo
Jl
che perav-
Dio
.
d questa costei
E
la
questa quella
muove
si
tutto
:
il
presente discrizione
contiene
adunque alcuni
inten,
e la
,
estremo giudicio
ed
,
Italia
,
dicemmo
il
e que-
Ma
e
questa opinione a
,
perciocch Cristo
d' ogni
quale
cosa
,
altra
non prende
anzi essi
,
suoi
movimenti
altra
siccome ogni
,
creatura
seguitano
il
suo piacere
quel
ra
e fanno
,
suoi
comandamenti 5 e quando
,
tempo verr sar^ il cielo nuovo nuova , e non saranno pi. uomini
e la terne' quali
:
e la
n d'
altra parte
perciocch solo
la
giustizia
avr
il
luogo, e
posto silenzio, e
saranno in perpetuo ih
,
oltre a ci
Cristo
pi nascere
dove V
COM. DI DANTE T.
ii4
nascere
il
.
pu
dire qui
,
1'
quasi
nacque
tra feltro
ma
questa ragione
.
non
anla
procederebbe
ni che
perciocch sono
,
MGGGLXXIII
nacque
ne'
era
sima
n poi
.
si
vede
si
non che
dire
;
essere scacciata
tra
ma
n mancata
e feltro
,
pu
che nascesse
egli fu
feltro
figliuolo del re
,
del cielo
della terra
;
e della Vergine
,
che era di
povera
,
reale progenie
la
ella era
molti
,
Perch dico
io tante
e al parer
potenza conceduta
,
e di parenti di
inquanto questa
altra
,
panno
oltre
ad ogni
vilissinia )
preeminenza venire, e
ed aven^
;
do
in singulare
abominazione
il
e la costellazione del
SOPRA DANTE
cielo essendogli a ci favorevole
,
u5
egli
che
potrebbe
gli
fa-
e per conseguente
mondo
Ed
in
Italia
la
,
qual fu gi
pi che
e dove
questo vizio
rimanente del
mondo
:
dimen-
ticanza e
in
abusione
parte dove
gli
altri vizil
donde
ella
pri-
mieramente surse
sta loro
stati
li
,
intra'raortal.
tempi gi
quali per
di
li
poeti
trovano essere
stati
,
d'
oro
cio pieni
buona
e di
pura slmpllcith
tutti
comuni
e per con,
se questo fu
che questi
sotto
il
uomo
saalla
rebbono
Alcuni
predetta opinione
dando
una
dicendo so estimare
la di-
liberallth
ovvero
nello imperio di
altra parte
sopra la terra
la loro
si
sappiaforti-
no
(
la ragione
legge
con
il
la
quale
opinione
^,
1)
Roborare
codice, e
non afforzare
come
-vi
fu
soili-
tuito arbitrariameule da
mano
naoderua
ii6
ficano
,
le
morendo
di feltro
essere
asta
,
una pezza
:
e co-
che
andar gridando
j
ecco ci che
di lutti
il
i
cosuoi
ne porta
,
tesori
in questo feltro
inviluppano
cosi senza
morto corpo
di quello
il
imperadore
e
.
seppelliscono
,
E per questo
lazione
,
dicon cosi
questo veltro
gli effetti
cio colui
di questa costel,
cio
quale regna
re
e quello che
dee
in lui nella
perare. Questa
opinione sarebbero
che
quaatto
la
non
mia intenzione
di volere fuori
che in uno
,
quegli impe,
e sendo
,
e gli
magnifichi cominciare
:
il
che mi
par piuttosto
luna
fame di un
non che
.
d' infiniti
?
la terra
ne sono
Che dunque pi
Dio
gli
sar,
o senza,
si
trasmuteranno ia
meglio
nostri
,
costumi
117
quanto sopra
il
primo Canto
sempre
corre
li
quali forse
non solamente
,
in
questo libro
ma
ezian-
do in ogni altro
s
parli
e per
non
parola altro
nell' aprire
il
litterale
diranno
allegoria essere
difettuosa mente da
,
me
proceduto.
Ma
chi
in questa parte
il
salva
sempre
la
reverenza di
dicesse
5
ingannati
pongono parole
figurata,
la
cosa
non ascondono
ma
per
pongono
:
possan consistere
pu dimo-
Che ha
La
Che
sesta
n'
compagnia
fare
,
in
duo
si
scema
ha a
Che molte altre a queste simili ? E tolgono come potr seguire 1' ordine
,
se queste se
ne
della dimostra-
intende di
fare?
Come
si*
accon-
scrivono t
il
che
litte-
detto nel
proemio
dell' Apocalissi
,
n^n
in altra par-
te della Scrittura
tanti essere
misterii
quante son
ii8
le parole
;
per ec-
cellenza quello
creda avvenire
Scrittura
non avviene
si
Tyitlavia
acciocch pi pienamente
leggasi quello
che ne scrive
,
di-
cendo:
aliquid
illa
,
edam
significare
enim
cita-
membra
;
sunt necessaria
^vasis
Et
soli nervi in
atque kujusmodi
tum
pagibus organorum
hinc connectuntur
pi onesto
etc,
che molto
pu riprovaalle,
se
alcuna cosa
gorizzando
ma
CAPITOLO SECONDO
Lo giorno
se n'
andaya
aer bruno
ec,
V-Jomincia qui
Cantica
la
chiamata Inferno
trattato
V ausi
comech questa
. ,
SOPRA DANTE
parti
,
hq
ciascun Canto
altri
si
Nella prima
,
continua
autore al precedente
,
Nella seconda
.
se-
condo
il
costume poetico
fa la sua invocazione
Nel-
la terza
muove V
autore a Virgilio
il
,
un dubbio
Nella
autore rassicuratosi
Nella
sesta
ed ultima
1'
autor mostra
.
come
appresso a
cammino La seconda comincia quio alto ingegno La terza quivi Io vi : O Muse cominciai : Poeta La quarta quivi : Se io ho ben la tua parola La quinta quivi : Quale i fioretti
Virgilio entr in
,
.
Le
sesta quivi
,
E poich
si
mosso fue
Dico adun5
que
che r autore
precedente
Canto
s esser
nel principio
di questo discrive
si
mossero
di-
cendo:
Lo
giorno se n'
all'
la
qual sempre
,
all'
occultar del
essere
Di che appare
di
se
non
questo
luce.
cio
di
dalla
perciocch
al
levarsi di
e maestro di
gli
Omero
,
E' vogliono
,
astrologi
questo chiamarsi di
artificiale
il
cio quello
1'
spazio
il
quale
si
contiene tra
occultare:
e la ragione perch
essi
usandolo
IO
,
zionl
li
,
tempo
il
Il
d naturale di venti-
ma
il
dinominasl lutto di
dalla parte pi
degna
Dios
gre-
buona ne giova e
ne aiuta
il
di con la
buone
perciocch chi
male ha
in
odio
la
luce.
E
1'
notte,
farsi
che
notte
di quel d
stie
,
la
,
quale
1'
attribuisce
al riposo
degli alTanni
al ri-
avuti
il
di passato
si
poso non
prestasse
e perci
autore
che
:
l'
aer
bruno
:
toglieva
cio levava
,
e seguita
ed io
sol
qui
sia
un
vizio
il
quale
si
non uno
questo
, il
come qui sono^ perciocch solo non pu e uno non pu essere se non
:
solo
ma
si
modo
di parlare
SOPRA DANTE
121
fosse no-
O potrebbesi dire
me
adiettivo
, ,
che questo
fosse
uno
quel nu-
mero
e cosi cesserebbe
il
M^ apparecchi a^'a
cio la fatica
,
a sostener la guerra
infesta al
nemica e
mio
riposo
del
re
il
cammino y
della pietate
cio
vedendo
afflizioni e le
si
e di quegli che
nel fuoco
purgano.
;
Ed
in
esteriori
vengono
gravata e nosia
iata essa
ancor
,
che tratter
cio
,
racconter
la mente
:
cio la potenza
memorativa
si
conosceva
memoria
,
per
la
dovere errare
n nella quantit
.
n nella qualit
O
r
Muse
.
o alto ingegno
secondo
il
costume
poetico
Usano
in
e questo detto
fare la
loro invocazione
suo Eneida :
E questi
cendo
:
incontanente invoca
di-
aa
Ovidio
.
dice
Ed
incontanente invoca
dicendo
illas,
j4spirate meis
etc,
,
talvolta
la
poeti
mescolano
e cosi nel
versi del
,
Omero
li
di-
cendo
Die mihi, Musa, virum captae post tempora Trojae, Qui mores hominum multorum vidit , et urbes , cosi similmente il venerabile mio precettore M. Francesco Petrarca fece
nel principio della sua Africa
,
dicendo
Et mihi conspicuum
,
meritis, belloque
,
tremendum
ma
lio
,
il
nostro autore
s'
come
5
in ciascuna cosa fa
che a quello
d'
alcun
altro
laddove dice
,
E trarrotti di qui
qui fa
la
ec,
sua invocazione
,
,
dicendo
,
O Muse O mente
J>are
,
o alto ingegno
die scrivesti
,
or
aiutate
ec.
,
siccome ap-
Muse siccome
,
SOPRA DANTE
altri poeti
;
i<a5
e qual sia
il
loro uh-
e questo
menzione
adunque da
sapere, secondoch
Muse sono
Memoria:
fingendo
nove
e
la
e furono figliuole di
Giove e
sia
della
ragione perch
,
questo
da' poeti
detto
questa
tissimo
uomo
e pontefice
il
nel
libro
delle
Etimo-
muse
imprifi-
cosa sensibile
Giove e
della
Memoria.
Ma
io a
,
maggior
che
sia
dichiarazione di
cosi
sia
da dire
,
ogni
scienza
si
come
,
legge
quella
solamente
Pavere
inteso,
ma
che a
commendare Il che P
alla
memoria
autore appres:
laddove dice
^pri la mente a quel eli io ti paleso E fermai dentro che non fa scienza Senza lo ritenere , avere inteso. Dobbiamo e possiam dire queste Muse
,
,
cio scien-
za
meDio
moria
padre
Giove
cio di
e della
Memoria.
E
,
dico di Giove
doversi
nome non
so pi conveniente a
i!4
slo.
ragione
il
che Giove
si
chiama
in latino
Juppiter
ad alcun
s'
al;
appartiene
pu
dir padre;
,
e delle
ne veramente aiutatore
si
pu senza
il
suo
si
nomi-
na
dere. Cosi
adunque
Giove
ritornando
al
proposito
meritadire le
mente
di
e della
Memoria possiam
,
Muse
in
quanto
egli
vero di-
Le
,
quali
sue dimostrazioni
servate
nella
memoria
,
fanno
largamente
prendendo,
moria
s'
intendono
le
Muse
e cosi sar la
me,
ricevitrice
,
e ritenltrice
di questo santo
seme
e poi riducente
quivi partoritrice
il
madre
delle
muse
Le
to
,
quali
dice
essere
nominate a qucerendo
,
cio da
cercare ^
,
siccome
la
gli
antichi vogliono
si
modulazione
,
della voce,
per questo
per derivazione
di
viene dal
nome
si
i
loro
questo
nome
la
musica
la
da questa ragione
pu
poeti
prendere
fatte familiari
che alcun'
in
altra
maniera di
:
scientifici.
numero nove
SOPRA DANTE
no nove
,
laS
sforza di mostrare
libro super
somnio
Scipiojiis
equiparando quelle
,
na essere
il
aggiugnendo poi
e questo
,
le
muse
essere
il
canto del
mondo
le
non che
ma
ne
,
perciocch
quasi cane-
da loro sono
Ed
acciocch voi q-
mondo
,
do-
vete sapere
filosofi
,
e di altri
1'
cio
otta-
va spera e
li
sette
,
volgendosi in
,
su
loro cardini
qufl
qual pi
di
aguto e
biti
pi grave
,
si
per divino
arliticio
deface-
tempi misurati
la
Macrobio per
la
lo concento
ci
',
per udir-
continuo
non
curiamo n
riguardiamo.
Ma
ragioni
Ma
di questo
rende Ful,
la
qual voce
si
li
cuote quando V
uomo
.
parla
de' quali
si
se
alcuno
mandasse fuori
un
la
sufolo
che voce
le quali
non
altri-
la
comodit
cos la lingua
126
plet-
il
e quindi es-
sere
le si
opportuno
proffera
il
palato
suono.
,
ultimamente
acciocch
,
s'
il
sua ritonsi
da
via
Ed
oltre
a questo
perciocch da molti
muse
non
al-
del concento al
canto
il
delle
pol-
mone
cette
il
le cose
con,
manda
e rivoca dentro
non volendo
a lui sola-
mente paia
sita
Lam-
psaceuo
e Senofane Eracleopolita
li
quali conferma
;
aggiugnendo
chiarissimi
ancora
filosofi essere
co
e da
quale
egli
detto Fulgenzio,
effetti
e pi divulgato
,
disegna gli
,
di queste
muse
loro
nomi ponendo
si
e quello
:
debbe intendere
s'
e
in-
tenda
11
primo pensiero
d* apparare; perciocch
Clios
che
cerchi scienza se
non quella
potere
prolungare
la dignit della
la
fama
,
gione chiamata
care scienza
La
Eu*
SOPRA DANTE
terpe
,
127
,
la
acciocch primieramente
presso sia
il
cercare scienza
e ap.
dilettarsi
in
La
co*
terza appellata
Melpomene ,
il
Melempio
mene
letti
co facente stare la
sia
meditazione; acciocch
primieramente
La quarta ha nome come P uom dicesse Ti' thonlia cio pognen te cosa che germini Ln qun" ta s chiama Poli mnaf quasiPolium neemen ciocosa che faccia molta memoria ; perciocch noi diciamo La the dopo la capacit necessaria la memoria
tando quello che tu desideri
Talia
ststa
chiamata Erato
cio
Euruncomenon
la
ilqual
ch dopo
cosa che
la scienza
1'
dopo
memoria
giusta
uomo
si
:
di suo trovi
,
La
settima
maestramento
sogna che V
so trovi
.
adunque appresso
la
invenzione
bies-
uomo
che
L' ottava
chiama Urania
1'
cio Cele,
stiale
1*
perciocch dopo
aver giudicato
,
elegga
uomo
e quello che
egli
debba
che
sia utile
,
e rifiutare quello
che
.
sia
caduco e
chia-
disutile
La nona
.
mata Caliope
cio ottima
*voce
Sar adunque
la
V ordine questo
Primieramente volere
1'
dottrina
:
uom
:
vuole
poi
dee perseverare
e quinci ricor-
28
appresso trovare
V
di
uom
che
si
ri-
corda
si
Tuom
uomo
ricorda
si
giudichi:
1'
che
ha
eletto.
e spezialmente per le
pu comprendere che cagione muova i poeti ad invocare il loro aiuto. Nondimeno pare ad alcuno che le muse si debbano dinominare da 3Iojs,
prime,
si
E
il
questo
voglion
comporre
e ancora
meditare alcuna
,
e la composta esaminare
sisogliano con
meno
o
d'
difflcultk fare su
per
,
la riva di
un bel fiume
j
che in
altra parte
quasi
il
muo-
questo
no prendere da
sopra
il
ci
che
Cadmo
,
re di
Tebe sedendo
comech
lettere
greche
le quali essi
,
ancora usano
,
da Palamede poi
e ancora da Piltagora
ve ne fos-
al
greco idioma
per quelle
,
si
secondo
,
r antico come il
errore
muse
consecrati
sic-
:
fonte Gastalio
,
il
fonte
Aganippe ed
altri
gl'in-
(i)
SOPRA DANTE
gegn
129
umani pi
na
altra parte.
O alto ingegno. E
l'
ingegno
,
dell'
uomo una
for-
za intrinseca dell'animo
per
la
abbiamo apparato.
in questo libro
si
11
fatto
V autore
trova
perciocch quantunque
Ome-
scrivessero
gli
nelle pi delle
:
del quale
perocch
il
modo
il
Or
m'aiutate:
e
perciocch
mi bisogna
,
a questo
punto
la inventiva,
.
modo
.
del procedere
O
la
mente
Non
,
la cui forza
le pellegrine inventive
trovano
invoca ancora
lei,
mente sua
mente
quello possa
Ed
questa
la
pi nobile parte
della nostra
anima
e per la quale V
uomo
nomi
immagine
li
di
Dio
o r anima
stessa
la
quale per
.
molti suoi
effetti
ha
diversi
,
meritati
ella
mata anima
quando
vivifica
corpo
ella
:
ella
ella
quando
ella
mente giudica
spira
:
ella
chiamata
,
spirito
quando
ella
qob>^
ells^
chiamata senso
quando
ella
^quna
<:p.M.
DI DANTE T. I,
i3o
sente
:
chiamata mente
sta nella
quando
ella sa
ed
in-
tende
Questa
perch
ella
si
ricorda
Per
lo
quale
effetto
qui
il
perciocch se in questo
la
mente non
1'
aiutasse
in-
vedere tante
che scrvesti
nel
cio in
te
raccogliesti
fatto
:
eia
cio
,_
di'
i'
vidi,
cammino da me
,
Qui
si
perciocch la
bene
Io cominciai
Virgilio
Poeta
,
che
1*
autore moveva
un dubbio a
il
il
quale Virgilio
primo canto
,
e dice
Io cominciai
f
a dire
Poeta
r
Virgilio
che
,
Guarda ,
forza
:
cio esamina
la
mia
virth
mia
,
s'
alTaimo
menare
fia
di necessit d^
^
tor-
Tu
dici
qui vuol
r autore levar via una risposta, come egli avvisava gli arebbe
,
la
potuta fare
cio di
dire
and Enea
cc^-
SOPRA DANTE
mincia
:
i3i
Eneida
x
Tu
dici
nel sesto
,
cio padre
,
figliuoli
de' quali fu
V uno chia-
re di Troia
,
1'
altro
Postumo
il
lino
la
il
partor
dopo
per-
morte
Enea
in
:
una
e
selva
per
la
cognomin
chiamano
Silvio
la
Postumo
che dopo
fu chiamato
:
ciocch dopo
si
e cosi
tutti quelli
ad immortale
Secolo
di
,
cio eterno
il
secolo
cio
,
mondo
secondo
di
uno spazio
ispazio di
tempo
romano uso ma
in questa parte
non
lo intende
V autore per
tempo
ma
se^
guendo
rivolgendo
il
mondo il nome
s''usa
,
spesso
si
dice in questo
in
del
tempo
nome
del
luogo dove
secolo
tempo
cio nel
mondo. Chiama
,
1*
inferno
l'
il
quale noi
siil
il
:
milemente che
chiamiamo
altro
mondo :
la sacra Scrittura
mondo dicendo
pie
vita
et juste viventes in
:
hoc saeculo
e dell' altra
parlando
Il
{i\
fu
cancellato cen
;
Ire freghi
e scritto aopra
commune ,
da mano (Dodoma
gli editori di
32
:
venerunt
questo
s'
intenda Eqea
non per
in inferno
ma
,
col
vero
corpo e sensibilmente
ci
nel quasi
le dice
poich di Sicilia
parti
assai tranquillo
a'
suoi compagni,
Averno
1*
oracolo
della Sibilla
Gumana ed
al
inferno
il
menasse
padre, e dietro
:
guida
Elisil
,
\\x
erano
secondo
antico errore
perci dice
l*
Perch se
cio Iddio
,
Cortese fu
uscir
,
maraviglia
pensando
cio d'
,
V
,
alto
Che
dovea di
lui
Enea
"^
chi
e 7. quale
,
o Ottaviano
j
iraperadore
molto
e cia-
scun
si
potrebbe dire essere stato fondatore della imperciocch quantunque Cesare non
,
periai dignit 5
fosse iraperadore
egli
fu dettatore perpetuo
e fu
ij
primo dopo
blica
re cacciati d
Bonia ,
il
il
triumvirato di
Otlaviano e de'compagni
SOPRA DANTE
triumvirato
i33
,
Marco Antonio
Marco Lepido
,
e rima,
o per
tacita forza
Roma
,
l"*
essergli
il
messo
dopo
,
il
essere
.
risponde qui
1'
Po-
come
che a te?
,
che
egli e
guono dicendo
sostenuto
il
1'
N'ori
ad uomo
d* intelletto
massimamente
avendo riguardo
eccelsa
,
Ch'
ei
Enea,^
il
dell'
alma
;
cio
Roma,
,
la
quale tutto
mondo
si
sottomise,
e delV impero
Roma
o vo-
miamo
il
primo Ottaviano,
Enea
,
NeU
si
impireo del
il
cio
dove
crede essere
maest
chiamasi
,
viene
impireo
carit:
suoi
E dice quivi
Enea
essere p^dre di
Roma
34
COMt^ilTO
,
ro per sedici re
della schiatta
infino a
,
d'Enea
di quattrocenloventquatlro anni
poi essendo di
di
il
Nu,
mitore
re nata llia
Amulio
fratello
Numitore
,
tolto a
Numitore
regno
fece
:
gine Vestale
pena
Nondimeno
ch'ella si
questa
llia,
comecch
ella s facesse,
,
o con cui
e partor
due
figliuoli
ad un
parto
de' quali
:
V uno
,
fu chiamato
Romolo
furono
V altro
di
Remulo Amulio
vero
al
,
li
quali
essendo gi per
viva
,
comandamento
gittati
da
non
Te-
poteva
andare
ma
alla riva
'1
fiume scemato
e essi tro,
vati vivi
moglie
d'
un pastore
furono rac-
colti
e nutricati
niente sapendone
:
il
minati da Faustulo
li
animo
ed essendo pastori
e capitani e maggiori di
,
ed avendo da Faustulo
il
composto
modo
tra loro
fu P un
cusato
:
di loro preso
re, e ac-
e l'altro, attendendo
re ad udire la querela,
feritolo di dietro,
uccise
,
e a
che in
villa si stava
restituirono
reame; ed
essi
stati
fecero quella
la
qual da
per
la
SOPRA DANTE
dre di
i35
,
Roma
,
Appresso
partitosi
Julio Proculo
,
il
da Romolo re
Alba
e discendente
come
detto d'
Enea
,
e ve-
nutosene con
Romolo ad
,
abitare a
Roma
quivi fon,
la
in
libro
temporum
dice
,
li
Roma
per
continue successioni
lio
Cesare pervennero
,
il
fili
gliuolo
s'
cui antichi
xji.
Caesi-
ed in costui poi fu
Ro-
detto,
commesso
il
governo della
:
e fu cognominato
,
Augusto
e fu
:
il
pri-
mo
imperadore
e de' discendenti di
Enea
,
e cos
Enea
le
cio della
,
dignit imperiale
,
La
quale
cio
,
Roma
Fur
"*/
qua-
imperio
,
stabiliti, or-
dinali
U'
siede
,
il
successor
di
cio
il
papa
stolo,
cio
il
e a diiferenza di pi ro
.
Roma
papa
e andossene in Constantinopoli
e oltre a que-
(l)
-Sedie.
36
sto,
ordin e
suol successoti
il
quale
in-
o turbasse
.
Dio
1'
e dei
pastori di quella
essere stabiliti e
autore,
Roma
1'
E
,
al
ad Enea di
andare
in inferno
esso dovea
le quali
l'
anlmerebbono a dover
E poi
,
onde y
si
tu
mi dai vanto
laggii^
menarmi
bench
legge
,
dell'
Noctes
ad
aethera virtus
lettera
che
la
prima
intese cose
in
Enea
che fu-
quanto riempiendolo
all'
buona speranza
il
fecero animoso
,
impresa
contro a
ria
,
Turno
re de' Rutuli
ne segui
l'
ef-
legge cio
manto
parte
intenda
il
SOPRA DANTE
tinto
,
iS;
tutta
1'
cio per lo
:
papale
ammanto
,
autorit
papale
l[lieda
l'
ed da intender qui
che
etc
non ud cosa
Roma
gi fu
,
papa
come lungamente
lo
Andovvi poi
,
cio lungo
tempo dopo Enea lo vas d' elezione cio san Paoma fu il quale non and in inferno come Enea
,
,
andr se
io
vorr
La qual
,
cosa vera
siccome
egli
medesimo
e
testimonia
delle quali
non
uomini di favellare
perciocch Iddio
Salito,
conoscendo
,
frutto
doveva uscire
andata
gli
non
fu cortese
massimamente considerando
,
che
egli v'
and
Per recarne
cristiaiia
quaggi
tira
noi, con^'
Ch'
di salvazione
questo certissimo
gli
alti
cognoscere
Credano
S che
ben dice
1'
autore
alla
i38
1'
Ma io perche
metti di
mi prodebba
menarmi
o chi
^l
come appresso
Io
dimostra
1'
non Enea
noto
gi mostrate
,
Chi Enea
fosse
sia
nondimeno pi distesamente
,
dir appresso
e per
;
quanto
al
presente
basti quello
io
non Paolo
,
sono
San Paolo fu
della
Beniamml
e
e fu
citt di Cilicia
fu nelle scienze
mondane
am
maestrato
ni
suo servigio
fu mirabi-
lissimo dottore
mare
e di
,
terra e
d'
uomini sostenne
Ne-
per lo
nome
,
di Cristo
e ultimamente, imperante
di Cristo ricevette
il
rone Cesare
per lo
nome
marti-
Roma,
gli
fu tagliata
crocefisso.
Di
costui
,
predisse Jacob
in
doveva discendere
de\>orat
praedam
vede
dindit spolia
II
mente
si
alla
SOPRA DANTE
uccise
i
ih
matura
il
Me degno
sia
ci
perch
io
non
ma
,
io
non
altri
degno
ne io
al
ne
crede
:
dubbio suo,
dicendo
>venire , laddove tu
dono ,
nuta
le e
,
mi vuoi menare, io m' abbanmi metto in avventura. Temo che la vemia, non sia folle , cio stolta, in quanto macio
vergogna
me ne
potrebbe seguire.
E quinci rende
dubbio
,
il
vio
e per questo
cio che io
non
,
ti
so dire
E appresso
l'
,
comparazione
liberamente apre
do
non vuole
poco avanti
E per
,
nuovi pensier
:
sopravvenuti
cangia proposta
di fare
si tolle ;
:
Tal mifec'
che
dosi
destati-
era trovato
Perch pensando
,
mostra
il
la ca-
quale colui
quale
consumai, cio
fini'
la 'm^
fatta
i4o
Che fu
nel cominciar
,
cotanto tsta
cio subita
ri,
sposto a Virgilio,
come
pregandolo che
il
menasse
Se
In.
io
come
scampo suo
Dice adunque
Rispose
cio quell*
,
me
del
magnanimo
,
queir ombra
anima
di Virgilio
il
quale
cognomina magnanimo
e meritamente, perciocch
da dire magnanimo
il
quale
si
fa
degn
La
:
qual cosa
il
s'
aspettava
percioc-
ch primieramente
si
materia imprendere
stilo trattare
:
non dubit
d'
.
a perfezione
E ci
e
,
fu di cantar d'
di
Enea
e delle sue
:
Ottaviano Cesare
,
le
che n
prima era
stato
v' aggiugnesse
Ss
cio
io
il
f
il
inteso
Z'
anima tua
da
viltate offesa
SOPRA PANTE
pio occupala
l'U
,
da tiepidezza e da pusillanimit
,
la
,
ifia
si
eziandio quelle
,
ella si
.
pon
qual
cqpyengono
,
non
imprendere
La
, vilt
,
molte fiate
r uomo ingombra ,
rata impresa
,
cio impedisce
e tiepida opinione
Come ,
altra vedere
il
che avviene
forma
sti a
nella
be,-
quand' ombra
cio
.
adombra
temendo non
E
,
la
quale molte
ingombr/
1'
uomo
come
la
quand' ombra, e
d' ono-
Da
questa tema,
l'
ho
non
e
,
acciocti
ch tu
solve
5
cio sciolghi,
si
che
i'
ella
,
tenga
^^
pi impedito
Dirotti , pereh'
,
venni
dirotti
te
mi dolvA
te
:
cio
che
io
ebbi compassione di
,
inferno
,
gravi
come sono
,
dannati
n sono non
che
in gloria
ma
:
in alcuna speranza di
.
minor pena,
Virgilio,
;
^he quella
la
quale sostengono
Poi segue
ed essendo quivi
e bella
il
chiam
,
le
>1
qual
4^
,
titolo
conf degnamente
e diesser
non
:
Dice
oltre a questo,
che
e l'es-
dono
della natura
il
sia fragile
nondimeno da
;
tutte
maravigliosamente de-
siderato
supe-
questo concedere
che
,
egli
non
sia d* al-
cuna
altra grazia
accompagnato
le quali
a'
suoi
comandamenti qua,
non
e
se
non
onestissima,
richiedere alcuno: e
deesi credere
si
,
pu chi
beato remunerare:
suo piacer
dispone
Le
,
siccome avvedu-.
,
tissmo
uomo
conoscendo
Tal
cio
suo comandamento^
esser
degna
di reverenza
quando
uomo
quanto Viril
SUQ
dire
Lucevan
Ji^ce degli
1'
SOPRA DANTE
stella
43
di
cV
si
pi lucerne,
,
comnciommi a dir,
:
questa donna
parlare
soave
piana
nel qual
modo
comprende
la qualith dell'
,
anirpo di colui
al-
non mossa da
cuna passione
donnesco,
il
ne d'aver
la
no che
tre a
alla pravit
donnesca
si
richiede
e queste
olr
questo
attribuisce
ques!a voce in
perciocch estimar
dobbiamo
volgare
in alcun beato
,
in sim favella
cio in fiorentinq
fosse
Mantovano
la sua
ori-t
dove
necessi-
La qual
essi
cosa fu tanto al
s'
r animo
de'
Romani
,
che
do^erh
,
andassero,
o ambasciadori
o in
altri oficli
-,
mai
in altro
idioma
,
e gi ordinarono
,
che
parr
di
che nazione
che
la
si
fosse
in senato
la
non
romana. Per
gi de' lor
,
qual cosa
mandaron
giovani ad imr
acciocch intendesser
Ma
si
e dirsi,
?
come
sai tu
A che
pu rispondere
,
apparire in pi luoghi ia
questo volume
44
tempo
5
Fiorentina
to
la
quale
1'
autore onestamente
amo mcj,
e per questo
comprendere e dire
.
lei iq
perciocch
questa
to manifestare
di cui
1'
nominando
secondo
la
lei ;
conciosiacp.
lei
allegoricamente favelli
la relazione di
,
Fu
fede
quale
conobbe
e fu per condi
sanguinit strettissima a
lei ) figliuola
,
un valente
di
Portinari
antico citiadiqo
comech
1*
suo primitivo,
il
chiamata Bice: ed
,
egli
acconciamente
dice
:
laddove
Ma quella
Di
tutto
reverenza
,
che
,
s'
indonna
me pur per B
,
e per
ICE
,
E
na
quanto donleggia-
debba
e possa
e di
bellezza e di
negli anni di
Cri-
MCGXG. Fu
dall'
questa
:
donna maravigliosamente
amala
autore
ma
peroc-
ed
iri
per amore
c(j^
SOPRA DANTE
in onor d lei gi
i45
egli
compose
nuova
e secondocli
nella
scrive, esso in
si
onor
di lei a
comporre
la
presente opera
,
dispose: e
come appare
1*
assai
maravigliosamente
le
ono-
anima
Qui cominciano
con
tre
parole le quali
:
nel-
donna
commendazioni
di Virgilio
,
dicendo
primieramente
cortese
il
da desi-
vole cosa
esser cortese
si
no
riferisca
;
esser cortese
:
se
non
la
donare
,
il
suo ad altrui
mantovara
ella
il
il
,
che
e a
donna dice
conosca
:
e dica
e non ad
un
altro
,
La
cio persevera
per
,
la
quale
la
donna
moo
E ( i) la Fama un romore
quale
sia stata
la
operata
A-
e della
stata figliil
copista
in ordine inverso
si
legge nel
margine questa
nota.
Qui ove
^
tratta della
Fama
si
E questo
questo copiato
COM. DI DANTE T.
I.
10
46
e
e sorella di
e d' Anclie-
lei la
.
Terra commossa
si
partorita
Della qual
re-
gno Olimpo
Titani
si
li
uomini
Giove 5
Terra
divenne in
quali inimialtri iddii
figliuoli della
cavan Giove
occisi
:
commossa
lei
,
e desifos-
derosa di vendetta
sero
conciofossecosach a
non
arme contro
,
acciocch
alcun male
costretto
il
ventre suo ne
mand
fuori la
Fama
:
forma
,
della
:
quale Virgilio
e dice
Fama
malurrif
etc,
seguendo che
acquista forze
s
ella vive
,
e andando
e nella
ma
i
poi
medesima
della terra, e
ella in su
i
tra'
nuvoli
e che
,
ed
un mostro
corpo suo ghiano
,
orribile e grande: e
,
tanti
bocche
li
le
quali contie,
tinuamente parlano
e tanti occhi
quali sempre
cielo
ne
levati
mezzo del
e
:
comse
posti mali
come
Ma
io
SOPRA DANTE
avendo
la
147
secondo
quello che
sua origiae, e
poetiche
la
forma
,
e gli effetti
aprissi
le fizioni
essi sotto
discrtte
non
,
mente
essere ripreso
dico
si
adunque che
per
in-
Terra
commosse
e turb,
da
dii
avendo riguardo
,
tegrit
le
quali
la
adope-
le
disposizioni delle
:
cose riceil
giovane
aumentato
sia
diminuito
e conciosiacosach
mai
si
scostino
.
Al-
falso
muore un
giusto re,
un
al
felice iraperadore
,
ben comune
un savissimo uomo
:
o un nobile ed
egregio cavaliere
meno
adirati
solenni uomini
.
pare che
li
come
quali
adirali con-
Dissono
avendo
uccisi coloro
si
doveano
Terra se
perpetuare:
ma
la
uomo,
e
perciocch
siamo
nome
fama
di lui
quale cosa
sia
i48
che
corpi supe
,
suo fine
,
il
li
,
suoi meriti
il
corpi superiori
nome suo
fama
delle sue
operazioni,
in
quanto dice
venti
in pi
ampio
mezzana
terra
cosi
,
in
intende
poeta
il
lei
quando mette
lei
dobbiamo
in-
tendere
cipi e degli
uomini sublimi
,
1'
avere
il
l'
alie
e'
pie
veloci assai
manifestamente dimostra
in un' altra
, :
presto tra,
scorso d'
una parte
li
fama
ta-
lei
non
mai
dovech
ella
si
favelli
o in pubblico o in
lei
occulto
o un luogo o un,
altro
e volar
la
om-
non credo
altro intendere
si
debba
in quel,
non
:
il
e per
metter
SOPRA DANTE
distinguere
il
149
costei dalla
contenta di rapportare
Ma
,
in
quanto dicono
i
Terra
essere generata
per dovere
,
peccati e le diso-
non credo
potendo
se
men
possenti
s*
li
quali
non
uomini,
ingegnano, par,
e per
Figliuola della
Terra detta
la terra si
fanno
ingenera
la
fama
E
il
che
essa
non
donde
il
principio del
.
Il
che se
padre
sapesse
direbbe
.
l'
uomo
cosa
,
il
della
il
fama
La qual
quale ha sentimento
molto piaccia
,
sopra a
tutti
al-
gli altri
piacque
a' gentili
li
quali
non avendo
,
celestiale
la
quale Id-
li
fine
d* acquistar
fama
il
facevano
letizia
acquistata con
somma
la
ascoltavano
Dunque
mostra in questo
si
donna
di conoscere
5
da quali cose
e poi soggiugne la
terza dicendo
il
E durer
,
questa tua
il
fama
mentre
mondo lontana
si
ponendo qui
presente
tempo
,
prolungher.
rima
si
concede
consonanza della
cosa quella che
,
pi piace a coloro
quali
fama acquistano
che essa
5o
la lor
dopo
ha
gli
Ed
,
in que-
donna
gli
compiace
,
:
in
quanto
oltre
,
dice quello
che
gli
grato ad udire
ci
dicendo
degno
si
d' eterna
fa
fama.
zione
,
Ma
men-
e ancora
ne far,
e di sopra
sia
abbiamo
sua origine
,
estimo che
commendabile
il
mostrare
anzi che
pi proce-
fama e
ne fark
,
e questo
dico
1'
un nome per
altro
la differenza
il
fa
comech
:
il
siccome
Scipione Africano
la
il
per
tor,
nando a
Roma
gli
fu preparato
il
carro triunfale
e
,
fattigli tutti
di colui
che
il
riceveva s'acquistava.
,
A dimostrazione
Marco Marcello
dice Valerio
,
della
che
un tempio
alla
Virt e all'Onore
fu per lo collegio
SOPRA DANTE
de' pontefici giudicato
,
i5i
due
deit
non
potersi
un
tempio solo
farsi
non
si
due
deit ordinare
E
si
perci fu ordinato
facesse
deit
un tempio
quali furono
fatti
congiunti
insieme in questa guisa, che nel tempio fatto in reverenza deir Onore non
si s'
poteva entrare
andasse.
se per
lo
E
si
questo fu fatto a
poteva acquistare
virti
onore ad alcuni
11
non
,
rice-
vono
la
ma
o per
,
memoria
o forse per
,
la
loro et
questi sono
sedie
1'
,
posti nelle
prime
Le laude
come
,
onore
perciocch se lu
lusinghe parrebfatte
,
presente
si
dicessero
non laude
ma
bono
La
si
gloria quella
cose
uomini
l'
si
can-
tano e
I
dicono
essere
come
,
fu
Giunio Bruto
liberata
Roma
do vinto Giugurta
e sconfitti
Cimbri
Teutoni
delle
Fama
si fa
,
mala
uomo
e che
i
dopo
quali in
,
hanno
spandendosi per fo
,
mondo
come ancora
udiamo e
5a
leggiamo lutto
di di
,
Pompeo Magno
re di
di Giulio
Cesare dettatore
di simigliaati
.
d' Alessandro
Macedonia e
Ma
da tornare
alla intralasciata
materia
e dico
cattata la
benivolenza di
il
,
gli
comincia a dichiarare
,
suo desiderio
il
dicendo
cio Dante
quale
lei
mentre
ella visse
come
;
detto , assai
1'
tempo
e onesta-
e per siccome
amore
virtii
,
Acceso da
onestamente amato da
non pu n
lando,
durabile se
cosi
donna,
di lui par-
lasciato stare
proprio
nome ,
chiama
la
donna
e per
amico
fatto
la
nome
V autore
le sia
molto
all'
animo
mostrare in ci che
suoi per
ella
preghi
uomo
:
E
^
agglugne
perciocch infortunato
uomo
fu V autore
e questo
aggiugne
gilio
,
ella
lui in
aiuti,
Virper.
il
1'
menzione
impedito
:
dicemmo
cio
tanto
nel
SOPRA DANTE
,
i53
valle
cammini che volto e a ritornarsi nella oscurit della per paura, di quelle bestie E temo che non sia gi s smarrito
: , ,
,
di lui
levata
,
Per quel
da Lucia
ciare
cita
,
pone
la
T andata di Virgilio
dicendo
,
e appresso ancora
il
solle-
Or muovi e con la tua parola ornata ; Commendalo qui d' eloquenza la quale ha
,
grandis-
che
il
parlatore
E con
L" aiuta
ci
,
impediscono
,
eh' io
ne sia consolata
il
,
det-
manifesta
,
Io son Beatrice
che
,
ti faccio
E detto
il
suo
nome
gli
per
non
voli
,
il
partirsi
dilette-
non
dolore e miseria
paradiso
,
dice
.'
ha
in in-
Amor
Grandi sono
le forze dell' a-
che
a
,
questo
sia
tardo
all'
andare
i54
si
dicendo
Quando sar dinanzi al Signor mio (cio a Dio) Di te mi loder sovente a lui : E cosi non una volta, ma molte, nella multipllcazlone
delle quali
si
il
done
il
quale
ella
promette
,
pur
si
a grado che la
,
fama
uomini
favelli
quanto maggior-
mente
che una
cosi fatta
si
Dio
,
il
commendi e
,
lodi di
Tacquesi allora
,
detto questo
e poi comin-
cia' io
a dire
dissi
,
supple
donna di
virth
,
L"
umana
spezie
1'
umana
ge-
mali
ed oltre a ci
divengono
atti
a cognoscere e cogno-
scono Iddio
sce
,
il
Dal
il
e'
ha minor
li
,
cerchi sui
alla terra
,
di necessith
i
minore
,
altri
e perci ha
,
suoi cerchi
cio
cle-
infra' quali
gli
si
.
contiene
e ancora
demoni
e le
anime
de' dannati
Le
,
uomo
'l
tuo
comandamento
SOPRA DANTE
Qui
al
s
i55
comandamento
donna
mostrando che
egli
ma
Che V ubbidir ,
atto rn e tardi
t'
,
al
comandamento,
per segue
il
se
gi fos-
PiL
non
le
uopo aprirmi
quasi dica
ed
io
ma
non-
dimeno
Ma dimmi
e chiamasi centro
il
il
quale
fa
quale
chiama centro
il
corpo della
terrai
perciocch avendo
mezzo
de' cieli
qui
si
pu
dire
,
DalV ampio
,
:
loco
Ai
Da poi
cio
si
Dirotti brevemente
Verci
i
mi
:
rispose
Temer
si
Etica vuole
,
il
non
temer
ni
,
le cose
g'
incendii
,
acque
edifcii
te-
56
merario
possono
pre
,
uomo
,
temesse una
le-
o
,
il
una quaglia
maca
atto di vilissmo
uomo
timido e rimesso
le quali
tocca discreta-
mente
le cose
,
che possono
che non son
nuocere
DelV altre no
,
cio quelle
poderose
ura
nell'
a nuocere
,
e che non
uomo
il
quale debitamente
pu dir forte.
,
E
do
dicen-
mio merito
offendere
nati
io
il
,
fatta tale
,
cio beata
sia
alla
,
qual cosa
alcuna noiosa
:
quantunque
grande
,
non puote
quantunque
,
non mi tange
.
cio
non mi tocca
JV
fiamma
d^ esto incendio
E per
,
questa
,
del
limbo
to
1*
essere in fuoco
autore dica
non
cio
non
rn assale
.
non mi
s'
appressa
Donna
non
nel cielo
Vuole qui
mostrare Beatrice
di suo
proprio
movimento
mandare
che
ma
con
di-
dall'
muova
Donna
cio
si
e nel cielo
:
che
si
compiange
rammarica
ma con:
atti
modo
del parlare
dimostrativo
elTctli spirituali
SOPRA DANTE
perciocch
a Virgilio
,
167
1'
effetto il
quasi
mossa
come
,
marichio
piangersi
una affezione
tra noi
impedi-
mento
dell'
autore
d'
come qui
mostra chi ha
compassione
alcuno
,
Di
le e
questo impedimento
ov'
;
V ti mando
,
S che duro
cio stabi-
cio in cielo
le
frange
cio
s'
apre, e dimostra
dall'
come
vento
alla terra
chiuse
e quivi
la
frangendo
aprono
ed occulta
Lucia chiese
,
donna chie.
Lucia
in suo
dimando
non
si
11
pu qui mostrare
si
essere littel'
tratter
allegoil
rico
E disse
,
questa donna
ora ha bisogno
tuo
fedele
zione
il
,
Di
te
per
la
paura
suo
cammino impediscono
scampo
s'
ed
io
te lo raccoella
mando y
nel suo
dosf' io era,
,
di'
io
Rachele fu
Labam
fratela di
Rebecla
ca moglie di Isac
e fu moglie di
Giacob:
quale
i58
storia
racconter appres-
loda
cio laudatrice
,
di Dio vera
quasi voglia
essere vere, e
non lusinghevoli
fittizie
con
le quali Beatrice
,
loda Iddio
Che non
soccorri quei
che
t'
am
tanto
te della
volgare schiera
i
riti
.
del vulgo,
si
diede
Non
odi tu la
il
piet
cio
quale egli
fa nella diserta
piaggia
Non vedi
ra di s
il
tu la morte
che 7 combatte
,
T
la
le quali alla
con
pau:
combattono e conduconlo
morte
Su
la fiumana
go
to,
nel quale
duca
il
fiumana
cio
l'
che dir
si
pu
ove
sopra
il
la quale,
7
.
ma-
o pi pericoloso
ratte
A far lor pr
,
loro utilit,
,
gir lor
danno
Com* io
,
,
sollecitamente
,
ed a fugdopo co,
Venni quaggi
cio del luogo
in inferno
del
io ia
mio laddove
Fidandomi del tuo parlare onesto Qui ancora Beatrice onora Virgilio, dicendo
il
suo
SOPRA DANTE
parlare essere onesto
,
169
non
si
il
che di
,
pu
te
,
dire
Che onora
,
te
,
Virgilio
non solamente
,
ma
ancora
e quei
;
che udito
1'
V hanno
e sera-
perciocch
e poi
,
ad esecuzione
in alcuno laudevo.
mandato
mostra
ancora in
precedenti
l'ardente sua affezione verso l'autore, acci per quello faccia ancora pi pronto Virgilio al soccorso dell'au-
tore
Poscia che
,
m
t'
ebbe
cio Beatrice
ragionato
questo
che detto
ho
cieloj
che detta
sto
la
torn: e que-
dimostra
di-
donna
la
le quali
d' alcuna
cosa
quale desiderino
in quello
la
il
incontanente lagrimano
mostrando
simo
:
per
come ella
non
sarei venuto:
Dinanzi a quel-
la fiera, cio a quella lupa ferocissima, ti levai, Che del bel monte , sopra il quale tu vedesti i raggi del
sole
,
il
corto
andar
fosse
ti
,
tolse
perciocch se davanti
saresti
parata non
ti si
in
breve spazio
potuto
sopra
il
monte
essere andato,
mento
a volervi su pervenire
.
ti
convien
.fare
molto
pi lungo cammino
Dunque , che
i6o
gione
,
e reitera
dell' udi,
la interrogativa
tore
Perch
nel
cuor
t'
allette
ne
la
Perch ardire
e
e franchezza
:
non hai
massimamente
Poich tali
tre
donne benedette
l'
ho
cio quella
(i")
donna
cio
gentile
di te
hanno
solleci-
non
mai negato ad
e oltre a ci,
al-
domandi :
E7
,
mio parlar , al quale tu dovresti dare piena fede se come tanto amore hai portato e porti alle mie opere
,
davanti dicesti
Vagliami
'l
ec.
di conducerti salvamente
,
se tu vorrai, salire
:
alla
Quali
fioretti
qui
,
dissi
cominciava
nella quale
il
V autore
es-
perduto ardire
que
cosi
,
Quali i fioretti
sole
li
li
prati
Chinati ,
e chiusi
per-
ciocch partendosi
Bench
dai
(i)
pi
accurati
editori della
divina
Curari di te
SOPRA DANTE
ristringe
11
i6i
vigor suo;
;
ma
parsi questo pi in
fiori
, li
una che
in un^ altra
e massimamente ne'
,
quali per
tutti,
:
come
il
sole
'l
comincia a decli-
si
richiudono
,
poi die
sol
gV imbianca
.
con
la luce sua
,
dice
im-
bianca
essi
diventare
parventi
come paiono
le cose
V oscurila
occulti
.
Si drizzati
perciocch avendo
il
gam-
bo
gli fa
nare,
ma come
il
sole
punto
gambo
loro;
Tal mifeciOy
ca
,
quali
fioretti,
di
mia
viriate stan.
per
la vilt
mi
corse
conforti di Virgilio
,
forte e disposta
y
ad ogni
af-
O pietosa
,
colei
mi
tu,
socfosti,
col sollecitarti, e
mandarti a me.
cortese
che
ti
porse
fossi
!
,
io
era veramente
Tu
ni
il
cuor disposto
,
e vere dimostrazioni
amendue
,
bene an<lare
se
non
,
guidato in un voler
I.
Tu duca
COM. DI DANTE T,
i6a
minenza e
al
comandare
e tu maestro
quanto
il
di-
mostrare
il
solvere
dubbii j
,
Cos
li dissi
e poich mosso
la sesta
1'
fu
:
Qui comincia
Canto
,
ed ultima parte
,
di questo
nella quale
il
autore mostra
come
di capo
riprese
lio
,
cammino con Virgilio entrai^ con per lo cammino alto cio profondo e
,
, ,
Virgisilice-
Siro
si
trovava
andava
aer hruno
ec.
precedente Canto,
al
con-
e partirsi della
Per
la
qual dimostra-
cam-
mino
per continuarsi
alle
predette
cose
discrive
csrKmino entrarono
la
qual
que
prinla pri-
cipalmente da considerar
miera
quale esso di
notte cominci
suo
cammino j
la villa,
appresso da vedere
la
;
quale
muove
a Virgilio
ultimamente e da
SOPRA DANTE
vedere qual cagione movesse Virgilio
,
i63
e perch del
assai
chiaramente
si
lui
si
nella
adunque intenzione
prima parte, che
1'
dell'
autore di dimostrare
dissi essere
da considerare, che
tocco dalla grazia
quantunque
uomo
,
peccatore
operante di Dio
vuto
che
egli
s'
morte eterna
si
sonno
stata desta
non
se altro
si
non
s'
aopera
,
E
:
perci
possa
,
si
vuole
dicendo
:
Domine , deduc me
in justitiam
tuam
propter
meo
,
viam. tuam:
secondo
la
e queste sono,
come
i
al-
ho
detto
il
conoscere pienamente
difetti
,
e al
:
Dio confessarsene
,
disposto a satisfare
questo fatto
grazia di
Dio tornato
e le sue
buone opere
suo
,
essere
e valevoli
Ma
,
nfino a tanto
,
che
in questa gra-
zia
no
il
peccatore ritornato
ma
i64
far limosine
1'
usare alla
chiesa
digiunare
orare
e simili cose
adoperare
non vagliano
meritare
perci quan^
,
tunque ad averla
ancora non r ha
,
autore
si
disponga
il
perciocch
ne dimostra
cammino
cominciarsi di notte
cammino
,
animo
la
bio
il
muove
alla ragione
ancora
non
esser tornato
il
e per que--
della ragione in s
Per
la
che
medesimi
ragione disputano
fragilit,
ravigliare
e la ragione
,
pu
esser questa
Assai
ma,
nifesta cosa
uomo
nel
gli
mutamento
uomini
uno
stato
ad un
altro alquanto
il
miglio-
re o
non
trova trapassare
.
ad un
altro,
,
E non
, ,
alcun
dubbio
che stando
il
uomo
in pendente
che ogni
piccola sospinta
pu molto muovere
nell' altra
e farlo pi
SOPRA DANTE
que
clie quelli
,
i65
,
quali
come
detto
seco talvolta
taccolti sono
e santi
suoi consigli
non-
dimeno
d' altra
,
blanda carne
del diavolo
loro
il
,
mondo
le
persuasioni
ancora da
alcun forte
proponimento
intiepidiscono e
conforti de'suoi
il
.
divengon
vili
li
nemici
passi
e nella
la
qual cosa
ali*
autore
av venia
gione non
l'
V
4
impresa
Ultimamente
dissi
,
movesse Virgilio
ordine
l'
autore
il
E* pare essere
assai manifesto
che
ciascheduno
tocco
si
desta
Ignoranza
sia
,
che
egli
il
il
che
non che
autore
r nomo, ma
te
procura
*.
l'
opera
il
suo malvagio
i66
stato,
pencolo, e mostra di
:
e ora in questa
siccome pi presta e
,
pili al
e ci mostra dosi
vere essere
orazione
perciocch non
pu
si
cos
prestamente ricorrere
lute
tesse
all' altre
come
,
a quella
po-
avanti
alla
quale eziandio
natura
:
e'
induce
sic-
come
a noi
perciocch in-
aiuto
la
dove dice
Guarda' in
il
alto
oriamo
Cri-
preghiamo ne'
nostri bisogni
,
ne
sollecita
Ges
1'
sto nell'
Evangelio
dove dice
pulsate et aperietur
.
vohis
il
vero che
ora,
il
domandato
anzi tentare e
schernire
se
,
La qual
la
quale ancotanta
il
nondimeno
ebbe
in
Ges
Cristo
y .
SOPRA DANTE
preg
,
167
demonio che
la
ri-
infestava
sposto
che non
si
,
volea prendere
il
pane
gare
esser vero
disse
signor
mio
cani che
si
allie-
io cognosco
tieni
non sono
il
quale tu
figliuoli
ma
io
casa tua
cio
concede,
delle
caggiono dalla
,
mensa tua
le
La
zia
non
volle
quantunque de'suoi
non
addomandata,
ma
Femmina
^
grande
la fede tua
come
farsi
;
,
demonio
liberata
con istanza
non perch
minore
,
men
vo-
lentieri faccia
l'addomandate grazie
,
ma
per fare la
impetria,
mo
Vuole ancora
l'
percioc-
Alcuna volta.
68
stanze temporali
n magnificenza
d' imperiale o di
un
,
atti-
mo
e falla
Gran
:
forze
son quelle
dell'
e come-
ch
che
1'
uom
vorr riguaril
dare appaia
nondimeno mirabilmente
5
,
dimostr
,
non
et
non bellezza
non
simplicll,
,
ma
sola
umil-
lo in terra discendendo
umanit^ siccome
nel suo cantico
,
essa
quando dice
Hamilitatem ancilet e-
lae suae
humiles
Fece adunque
il
nostro autore
Dio per
la salute
sua
la
medesimo
Dio guidata
dall'umilt; perciocch,
,
come
1'
autore
,
cacciata
da
t
la
superbia
ma
noi
e fugglvala
come dobbiamo
che
ricevuto fosse
il
figliuol
del quale
il
Fece
il
pie-
vitello
convito
e con loro
il
si ral-
suo figliuolo,
si
quale,
gli
Cosi
dee credere
SOPRA DANTE
V
il
169
la divota
e ogni sua
festa
grazia
Che
ancora dobvita
di
eterna
de' quali
giusi.
,
V orazione
Dio
la
quivi
,
manda
,
prega appresso
e quello di
,
che
ella
prega
scrive
autore dicendo
,
che
ella
,
Lucia
lei
il
come suo
:
fedele
ha di
lei
bisogno
raccomanda
e cosi dovete
intendere, quella
dal
donna
catore
,
pec-
e in questa parte
dovemo
la divina
clemenza
,
la
divina misericordia
la
di-
vina benignit
la
scun crudele
n misericordia
trova
giammai
dell'
Appare adunque
avendo
autore addomandasse
,
Per
la
tanta la indegnit e
la iniquit
perare contro
a'
comandamenti
,
di
Dio
che
se la sua
cose
che seguitano
appare
gli
il
benignamente
fatti dall'
preghi
'
umile orazione
in
Lucia
chiam Be^*
170
ce
,
COMENTODEL BOCCACCI
cio so
medesima dispose
:
a
,
raeltere in atto
in
il
prego ricevuto
il
che appare
,
quanto Beatrice
che qui
ficante
il
la grazia salvificante
s'
intende
dispose
mente procedetGirolamo
terra,
,
te
Grande
per certo
,
come
la
dice san
fatta in
quale
adosic-
pera in cielo
il
come
al
peccatore dimostrato
perciocch la forza
il
ha
rotto e annullato
duro giuil
dicio di
Dio
pec-
al
peccatore
:
in
luogo
sola-
pena
conceduta misericordia
,
non
mente misericordia
stratagli la via
ma
ancora preparatagli e
mo-
que avviene
la divina
Che per
grazia salvificante
si
si
muove
zionali
il
quale qui
prende per
la ragione
,
per
o vogliam dire
per
la grazia
cooperante
altra
insieme
conciosiacosa,
ch alcuno pi
allo
dove
la grazia
deb5
ba piuttosto ricevere
ri-
cevuta
e con
E
: 1'
a dichiarare
,
come
gih
Virgilio
da sapere
come
il
dicem-
mo
esser
due mondi
uno
si
chiama
maggiore
SOPRA
e l'altro
vestre in
il
DAISTTE
171
Sil-
minore
greci
cio da
mega , che
,
e da cosmos
il
che
mondo
,
e
,
secondo chialati-
mato Microcosmo da micros greco , che in no viene a dire minore e cosmos , che vuol
dire
mondo.
nardo
,
E
il
,
il
detto Ber-
maggior mondo
il
quale noi
abitiamo
chiamiamo mon-
do, e
il
minor mondo
gli
,
esser
1'
uomo,
nel quale
,
vogliono
varsi tutti
tro-
o quasi
sono.
magquella
gior
mondo
Ed
,
del maggior
la
mondo
che
il
terra
glia
la
dire.
quantunque
,
1'
autore
secondo
la sen,
tenza
lltterale
cio neir
uno
del
ragione
o da Beatri,
ma
celebro
sopra
il
corpo
se
non
il
craneo e
la
cotenna
per-
ciocch ad essa
il
stata
commessa
il
la
guardia di tutto
re-
corpo nostro
e'
e oltre a ci
dominio a dovere
,
golare
movimenti
siccome
(1)
Due
sue libri.
ad ottima
E
la
convenevole cosa
che colui
,
al
quale commessa
che
pi sue
blime parte
op:
Oltre a que-
come
il
savio re
pone
il
magsi
movimenti inimichevoli, fu
rimanente
il
la
ragione
,
sono
gli
occhi
,
gli
li
orecchi,
bocca e
tutti
del corpo
tricano
il
na non
fosse
dannose,
le forze
dice:
y^oliam
venit
Hic
,
vasto
Rex
JEolus antro
,
appresso a questo
in pi
altri versi
adunque
mondo
to
,
la
ragione
e quindi la
muove
Il
la grazia sai-
quale movimen-
non
si
dee
altro intendere
se
non un
rilevarla
SOPRA DANTE
dallo infimo e depresso stato
173
lungamente
,
nel quale
tenuta
V aveano
i
e lei sotto
nendo
tanto
citare
aveano occupata
,
sua
il
e questo per
tempo
,
e e
pone
la
grazia cooperante
di questo
non
alcun
dubbio
te ci
mini
peccati
dimoriamo
quali,
come
Il
al-
sono
che
'1
non
ci
mostrasse
,
spesse volte ne
mostrano
le
poetiche Azioni
essersi
quando ne dicono
,
al-
cuno uomo
leone
le
.
,
trasformato in lupo
alcuno in
come
la
ragione
dalla
,
grazia
salvificante
fatta
,
donna e
consultri-
il
li
toglie
co' suoi
amtolta
maestramenti dinanzi
la corta salita al
a^vizii
quali
gli
hanno
monte, cio
,
al
lute
in
corta dice
li
quali
istato d'
innocenza vivono
il
salire a
questo
,
il
Salmista ne mostra
aut
alla
qiiis stahit
rispondendo
,
domanda
dicendo
174
Innoceiis manibus
cepit in v'ano
proximo suo
sto riprende
i
E
,
oltre a que-
morde
la vilt dell'
animo
di quelli
quali
tirati
mondo
del divino
come
,
per
1'
umile orazione
la
misericordia di Dio
e la
nel cospetto di
Dio
affanno metter
possano
,
avendo
se
cio la grazia
e in loro aiuto
in consglio
:
domandel-
da la risposta proniissima
le cose
,
che negli
atti
morali
siccome questo
noi
non possiamo alcuna cosa bene adoperare n con ordine debito se noi primieramente non conosciamo il
,
la
notizia di quello
nostri
primi
a'
atti,
primi e
il
Come comporrk
sua medicina
,
suo unguento
cirugico
il
fisico la
il
prima
il
non vede
?
malore
il
il
fisico
l'umore da purgare
del suo legno
a'
Come
,
darU
nocchiere la vela
venti
se esso
primieramente noQ
Come
la
far
1'
architetto fondare
,
un
e-
o preparar
materia da edificarlo
se
egli
primieramente no
sa
che spezie di
edificio
debba
es-
SOPRA DANTE
esser quello
175
che far
si
dee
conciosiacosach altra
forma e
altro
forma
il
cit-
tadinesca
E
E
adunque di
necessit
primieramente co-
gaoscere
in opera
il
fine
se
il
deside-
le quali
dimostratrice e ordinatrice
ragione
e perocch la ragione la
,
la
muover
Virgilio
questo scendere
tuale
,
non
si
stato at-
ma
semplicemente
volont di Dio
provo-
concedere
la
grazia salvificante
Adunque
It^ ri-
e per gli
am-
monimenti
di lei
avere la vilt
,
posta
e cacciata da
il
riprende per lo
,
vigore
proponimento
ritorna
,
con
si
cammino E
.
questa
pu
canto
IN sia
,
alcuno
poco savio
quan-
(1)
Maestero
176
zioni di
tempo
mostrata interposizione
di
muovere
la
divinit
r
lo
la porta di purgatorio
,
quasi in
sia
un momento
,
pare che
la
contrizio-
ne
grande
,
11
mo
e intero
come
abbiam
gi letto
essere
stato
CAPITOLO TERZO.
Ver me
si
ec*
Xn
V autore come
e
alla
come
dentro ad
i
cattivi
miseramente
e ultimamente pervenissero al
fiume d* Acheronte
parti
l'
:
E dividesi
,
nella
prima porta
del-
inferno pervenisse
gilio
e comincia
pianti
Adunque
nella
prima parte,
ha detto
,
cio
come con
:
Virgilio entrasse in
cammino
scritto
Per me
,
cio
per entro
me
si
,
va nella
dolente
in
citt dolente
SOPRA DANTE
perpetuo
sono
: ,
177
quali dentro vi
per
li
dannati
,
spiriti
li
perciocch pienamente se ne
,
Per me
al
si
quali
muoiono nelP
ira
di
Dio
Per me
si
si
Giustizia mosse
la
a farmi
e la
,
che
'1
mosse fu
la
il
potea
e perci
quelli
il
al
La somma
rito santo
il
sapienzia
,
cio
il
Figliuolo
il
quale
e ^l
primo amore ,
,
cio lo Spi-
igualmente
appare
e a
,
cosi
,
di-
da queste
tre
persone
dove
.
gli
offenditori in
,
per,
Dinanzi a me
porta
nonfur
cose create.
Se non eterne y
cosi
mostra
COM. DI DANTE T.
I.
12
78
fosse creato
il
quale quanto
al
il
corpo non
cielo
eterno
e fosse creato
polche fu creato
.
e la
,
terra e 11 angioli
percloccli
come
che peccarono
detto
,
prima che
uomo
fosse fatto
fu,
come
di
quantunque
santi tengano
,
questo aere
te-
come
appresso pi di-
dira.
in
qui
eterne
impropria-
mente
assai spesso si fa
a cosa alcuna
non
s'
appartiene
se
non a quella
,
la
e questa
certe
gli angioli e le
nostre
anime ^ e
,
altre creature
quan-
tunque mai
principio,
fine aver
si
non debbano
perciocch ebber
,
non
dire
eterne
ma
perpetue
ed
io eterna
duro
;
siccome
perciocch
per
li
dottori
si
tiene ci che
:
immediatamente fu o
sar creato
da Dio eterno
eli
entrate
me
Quia
non
,
facesse
come
gi re-
li
quali ne trasse
il
quando
morte spogli
,
limbo
,
Queste parole ,
alla
di sopra dette
lit
di colore oscuro
conforme
s'
qua,
andava
,
J^id' io scritte al
sommo
d*
una porta
SOPRA DANTE
eh' io
,
179
.
supple
dissi,
Maestro,
,
Virgilio
ben
fa
si
perciocch
a'
maestri
le chia,
il
,
senso lor
m"
duro
cio malagevole
,
ad intendere
,
JE quelli
cio Virgilio
me
supple rispose
,
come persona
acciocch
si-
accorta
ta
,
cio intendente
Qui
si
curo
sia
si
si
com^ien ch'ogni
il
i^ilt,
d'animo,
morta
trare
dell'
qua entro
Eneida
,
dove
dice ad
>
Enea
Nane animis opus est /Enea nunc pectore forti. Noi slam venuti al luogo , ov' io t^ ho detto
,
primo
canto
gli disse
C
il
il
telletto
cio Iddio
il
ben
dell' intelletto
ci
la verit ,
,
per
la
quale
lutti
fatichiamo
.
quella pervengono
E poich la sua
Con
Qui
lieto viso
,
mano
ond' io mi confortai
assai
manifestamente n ammaestra
1'
autore, con
dubbiose cose
lieto
persi-
coloro che
leggiermente impauriscono e
diventano
vili,
come
8d
comento d el boccacci
,
eia
contrarli auspizi
e dal viso di
Flaminio consolo
Trasimeno
1'
Dice adunque di s
autore
cbe vedendo
lieto Virgilio
nelt' entrata
,
di cosi dubbioso
luogo
Mi mise dentro
star
i
non
si
possono
,
perciocch cosi
tormenti
tutti
,
come
quansi
tormentati
tormentatori ancora
,
son cose
;
e quinci segrete
,
tunque
gli effetti di
quelle
secondocli mostrar
uomini
tutto
il
Qui comincia
nella entrata
la
che
si
1'
autore
ma V autor
seconda
si
e nella
gli
:
dolgono
autore
la
pena dalla
1'
aufiu-
s aver
me
s essere a questo
fiume perparte
venuto
dall' altra
un nocchiere
passava
:
che
tutti
gli
:
gli
altri
In
nella sesta
non
stra
1'
ha voluto passare
autore
, ,
1*
per un tremor
della terra
e poi
da
un baleno
caduto
La seconda
comincia quivi
SOPRA DANTE
t8i
Ed
quivi
egli
me
:
questo misero
io
,
modo
.
la terza quivi
:
Ed
.
c7ie
riguardai
La
quarla
quivi
:
E poi
La
di a riguardare
La quinta
;
Ed
La
sesta quivi
Figliuol mio
Finito questo
disse
cio nella
:
prima entrata
pi
sospiri
pianti
si fa
quantunque
il
con lagrime
e alti guai
,
questi
appartengono
massimamente a quello
si
dimostra
Risonavan per
cio oscuro
,
l'
Perche io
al cominciar ne lagrimai
delle fatiche dell'
Ecco una
disse nel
animo
la
ap,
parecchiava
Diverse lingue
per
la diversit delle
le
quali
tutte quivi
concorrono
orribili
ventevoli
li
quando
,
il
pi amichevolmente favellano
cio significanti dolore
profferere
il
,
Parole di dolore
.
Accento
,
acuto o
ira
grave o circunflesso
per la quale
si
ma
si
fanno
.
Koci alte
per le
molto gridare
glio n far le
affiocare
e suon di
man , come
,
so-
femmine
balteadosi a
palme
con elle ,
,, ,
8^
le quali
cose intra s
cliver55e
non melodia
aggira
come
ma
Facevano un tumulto
s'
;
cio
una confusione,
,
il
qual
perciocch
1'
il
luogo ritondo
,
ed essendo
al-
da quel tumulto
cuna
uscita
,
aere percosso
non avendo
e prenda
moto
in
circnlare
,
Sempre
dente
queir aria
o di altro acci-
Come la
zione
,
moto
di quel
,
tumulto
come
di sopra dissi
essere circulare
talvolta
muovere
quando un vento,
turho, spira
; il
quale
si
effetti
movimento come
calda e secca
altri
,
hanno
',
perciocch non
ma
essendo la esalazion
alto
,
pervea
nuta
alla
e da quella
il
quale laddove
e per questo
non
universale
generato
il
vedremo
una parte
di quella e
perciocch
,
la esalazione a parte a
parte repulsa
intervalli
dal nuvolo
il
certi
far
,
questo vento
il
come che
noi
il
chiamiamo turbo
Aristotile
clila-
SOPR\ DANTE
ma
tifone nella sua meteora
,
i83
namente vedere
d' orror
niata
;
,
di questa materia
,
Ed
io eh'
,
uvea
cio di stupore
la testa cinta
cio intordi
moto circulare
quel tu-
multo
Dissi , Maestro
elle fa
questo tumulto
s
E
.
che
genf
questa
che
le lor voci
mani-
Ed
egli
,
me
della suddivisione
dichiara Virgilio
autore chi
egli
,
dimanda
Ed
cio
a me
quale tu odi
coloro
operazione
sero
,
erano intorno a
che
di s
si
perci
,
pu
e senza lodo
cio senza
perare detto,
simigliante dir
si
pu
se
alcun bene
adoperavano
essere
:
Ma
e se io estimo
li
maniera denomini
chiamiamo mentecatti
o vero dementi
senso
si il
li
umano
stanno
ed
il
piii del
tempo
oziosi
quandovere
tunque
84
di
i'
au-
cio
Che
visser
senza infamia
(\\xesie
si
Mischiate sono ,
tivo coro
.
mxseve
Amme
a quel
cat-
Coro
li
dice propriamente
d'uomini,
insieme
j
no
di
quale ha figura
eia-
mezzo cerchio.
qui
significati;
,
perciocch considerato
il
movimento
di questi spiriti
si
quale circulare,
il
come
appresso
dimostrer
il
si
pu
vorrem prendere
,
quello
modo
di coro
ma non
.
a cantare
anzi a piangere
miseramente e
similitudine
la
in eterno
Cattivo
il
chiama per
la
spiriti
con queste
anime
de' cattivi
le quali
non seppero
deli-
berar che
fero
,
farsi nel
tempo
Luci-
ma
si
senza dillberare
Dio come doveano o seguire il Lucicome non doveano. Degli angeli Questo nome angelo derivato da un nome greco cio aggelos
di tenersi con
fero
il
O messo
fanno
,
il
diavolo
i
buoni angeli
quel
nome
,
rite-
SOPRA DANTE
hi
,
iB5
giammai
,
questo
nome non
finita
loro atlribuiio
se
fatta
,
da
Dio
la
qual
non
si
chiama pi angelo
ribelli
,
ma
,
non furori
,
supple a Dio
.
ne per se foro
Ed
men
di angeli
siccome
il
do
rimase in paradiso
1'
altra
gittata
e questo affermano
talvolta
santi esserne
pieno
e da
questi
muovono
le
tempeste
e le impetuose turba:
e da
non molto
savii
son
e scherniti
Concedono nondimeno
in
talvolta di questi
dimoni discenderne
1'
inferno ad
;
infestare e tormentare
affer-
mando
immondi,
al di del gludl-
in inferno
ali*
delle
,
men
peccato che
altra
,
in
\icini
percioc-
ch
la giustizia di
Dio secondo pi
meno
punisce
(i)
Jempal
e itimolaii.
i86
molto pi peccarono
e per vuoisi
questa
lettera
i
Cacciarli
gione
,
del
da se
,
perch, cio
i
perloro
ciocch
cieli
son bellissimi
ed intra
essi
altre
singolari bellezze
hanno
;
che in
alcuna macula
essi
di colpa
non
si
trova
perciocch in
,
alcuna cosa
non
si
ed
essi
furono purisricevessero
,
essi
essi
ma-
culerebbono
sto
la lor bellezza
,
non avvenga
essi
gli
scacciano e dilungangli
da loro
Ne il profondo
cio ricever.
ponsi qui
rebbero
le
la
qual cosa
,
dice
il
pro'
,
fondo ,
inferno
che veggiamo
pone
la
appresso mostra
profondo
i rei, angeli,
,
li
quali manifestissi-
mamente furon ribelli avrehher d' elli , veggendoE gli in quel medesimo supplicio che essi saranno
.
cosi
ma
Dio
la
leggiamento
ple dissi
,
187
:
Maestro , sup-
A lor
cio
volti
s
amaramente
,
molto breve
cattivi
che
anime
essere eterne
,
E
do
tanto bassa
avendo riguardo
,
in eterno
sia
,
e su nel
mon-
memoria non
:
e quasi sieuo
come se stati non fossero Che invidiosi son d' ogn altra
di peccatori
,
sorte
quantunque
pu
co-
que misero
non
si
invidiosi
sono
concioslacosach invidia
a'
soglia portare se
.
non
:
migliori o
sia
a'
pi fe,
lici di s
Fama
;
di loro
che cosa
fama
mopre-
cedente canto
dani
,
il
mondo
cio
i
il
il
quale solamente
esser
segnalati
uomini
far
famosi
torpenli,
miseri e freddi
Misericordia
sdegna
questo perciocch
tali
che
stati
allevati
,
alla
gloria
eterna
e furon
,
si vili
si
dolorose
che
tra
giustizia gli
le
pii
sdegna
cio
non cura
,
di dovergli
gravi
colpe dannare
quantunque
88
ma
la
Dio
gli lascia
quivi,
come
gittati
da
s,
mi-
que-
primiera
e pi gli
preme 5
1'
e per questa
.
si
manifesta
E
,
questa la
cagione
perch come
il
altre
vanno a passare
fiume di Acheronte
nondimeno
Non
:
ra-
gioniam di lor
il
ragionar di
un perder
di
tempo
ma
guarda
,
dando passa
e lasciagli stare.
,
questo riguardare
dell'
non
in
contentamento
,
au-
tore
ma
li
tono vedendo
veduta
o conosciuta
Ed
io che
r
riguardai
secondo ra'avea
qualit della
si
conceduto Virgilio
e qui descrive la
si
amaramente
,
dolgo-
Che girando
cio in giro
,
andando
ratta
,
correva
si
tanto
cio
velocemente
E
ta
dietro le venia
,
a questa insegna
,
lunga
anime
tratslate
cio
,
gran quantit
Di gente
d'
di genti
si
veduto questo
dice disfatta
perciocch
la
morte non
,
la
quale per
la
morte separandosi
resta questa
compo-
SOPRA DANTE
szone dell'
189
insieme fan-
anima
e del corpo
-,
le quali
no P uomo,
pi
essere disfatta
,
dipartimento
.
colui che
ci
non poi
,
uomo Poscia
,
io v' ebbi
guardando
,
alcun
riconosciuto
egli
il
il
perciocch se
gli
nominasse
dareb-
be
il
detto cio
Fama
,
di loro
il
Vidi e conobbi
ec,
viltale il
fosse,
non
si
sa assai certoj
,
ma
per l'ope-
il
per santo
Morrone
il
rifiuto,
papato
sere in questa
maniera pervenuto
e di
che essendo
egli
semplice
uomo
in
buona
vita
nelle
montagne del
in atto eremi,
Morrone
tico
,
egli
appresso
il
la
morte
di
papa Niccola
,
ed essendo
.
suo
nome
cit
le,
Piero
fu chiamato Celestino
La
cui sempli-
uomo
anima sua
si
sen-
segreti servidori
che
la notte voci
,
s'
udivano nella
le
quali
190
stino
COMENTODEL BOCCACCI
,
dicevano
renunzia
Cele-
renunzia
ed es-
sendo
uomo
:
idiota
ebbe consiglio
col
predetto mes-
modo
si
modo
una de-
cretale
nella quale
contenga
che
il
papa possa
il
nelle
11
mani
de' suoi a
cardinali
renunziare
il
papato
,
quale
come
doverla fare
,
vide disposto
es-
sendo
essi in
Napoli
secondo re di
Sicilia
a cui
istanza
il
detto
papa
fatti
dodici cardinali
apertogli
V animo suo
gli
dove facesse
che
al
papato
esso facesse
,
dodici cardinali
fatti
a sua istanza
,
gli
il
dessero le
re gli pro-
la
qual cosa
altri
Laonde
esso
con alcuni
cardinali italiani
medesimo,
del dover
adoper che
il
papa pronunzi
il
la legge
potere rinunziare
papato: e
il
di di santa
,
Lucia,
venuto
il
papale
,
ammanto
la villa
che
di
Natale
quale
di
ivi a
poco tem-
po
perciocch vedeva
gli
animi
molti inchiiarsi
frate Piero,
quantunque rinunziato
il
divozione
come
predetto
in
frate Piero
glia
,
Agnolo
,
Pu-
u' era
e quindi, se-
SOPRA DANTE
condo che alcuni affermano
sene in Ischiavonia
,
,
19
altissime e
e quivi in
i
montagne
di suoi
',
il
fece chia-
alla
rocca di
Fummone, e
,
quivi
ed essendo morto
il
fece in
una piccola
sima
no onore funebre
,
seppellire in
una
fossa profondis-
mai
il
corpo suo
Pare adunque
1'
animo,
in
Sono
,
1'
autore dicendo
che
Et
in
imam Sanctam
in
CathoUcam
rato
et
Apostolicara Ecclesiam',
quanto
essere
santo
ed
egli
mostrando
non crederlo,
il
mette tra'dannati
,
Alla
che quando
cammino
vilt
il
il
scrive, e nel
questo
come
bro
,
li-
cammino
nel
MCGCI.
:
e questo sauto
cio al
uomo
di
tempo
fu lecito a
,
piacesse
sic-
come
non
sia
tga
esser vero
l'
predetto articolo,
di cui
gran rifiuto,
essere stato
Esa
il
quale essendo
si
primogenito di Isac
come
,
nel Genesi
lui
legge
per-
con
ad un
do
madre ; ed aspettando
la
morte venisse
usava
le quali
la
madre
,
gli
avea cotte
gliele
e domandogliele
egli
,
Jacob rispose
che non
darebbe, se
non
sua primogenitura
cosa
Esa
mangiare, rifiut
:
e per questo
,
l' il
e lui vuol
la
gran
io
rifiuto: la
qual cosa n
nego
si
1'
affermo
,
So
legge
Esa fu reo
e malizioso e fattivo
,
uomo,
non
fu semplice e mentecatto
mo
Incontanente
,
come
intesi
dalla sua
cosi correva
,
^ Dio spiacenti
cio a'demoni
:
ed
come
Domeneddio
piace
1'
uomo
perare
quia non
ciat quis
quod honum
est
cosi
,,
SOPRA DANTE
moni coloro che son
esercitano in
sto
tili
198
tardi
,
pigri oziosi e
non
si
vocabolo disceso
,
li
augurii
garrito
secondo
il
che
mai
cio in alcun
tempo
non fur
uomini
sto
s^ivi ,
li
quali
si
dlcan vivere
medesimo
pu
dire di tutti
dannati
,
quali
privati di vestimenti
,
ma
, ,
di con-
solazione e di riposo
e stimolati molto
,
trafitti
Da mosconi e da
cio in quel luogo
.
vespe
Elle
cio
mosconi e
le
vespe
il
il scolto
Chiamasi
il
la
uomo
volto
pi delle volte
si
discerne quello
,
che
sta
1'
uom
vuole
e cos
che
per volere
,
Da fastidiosi
cattivi.
E poi
che a riguardare
Qui comincia
la
quarta parte della suddivisione della seconda parte di questo canto ^ nella quale poich discritta ha la pena
de' cattivi
rere a
,
anime
vedijta
tutte
la
cor-
un fiume:
,
E
L
poi ^ che
miseria
cio
de' cattivi
CO.M, DI
mi diedi ,
l3
DANTE T.
. , ,
194
pi avanti
Il
li
alle
vedute sospignamo
gli
occhi
a Virgilio
or
mi
il
conceio veg-
di
CJi io
,
sappia quali
e'
gio
e guai costume
s\
Le fa di trapassar ^
,
fiume
parer
pronte
cio volonterose
Com' io
cio per lo
l'es*
cosi le te-
nebre impediscono
cio Virgilio
,
la chiarit della
luce
,
Ed
egli
quali tu
Quando
l
noi fermerem
li
nostri passi
pervenuti
Su
una spelonca
della
la
nacque
prima Cerere
e vergognan-
figliuoli
^
combatterono
per
la
qual
perciocch confortato
il
regno a Titano
temendo
e quivi
di lui
si
fuggi in Creti
nascose
,
\into Titano
,,
SOPRA DANTE
gione
,
igS
il
la
,
femmina depone
peso
que-
ogni dolore gi ed
:
ogni amaritudine
dolore posto gi
quasi voglia dire
e da questo
,
fu
il
questo
a dimostrare la quantit
.
Ma
il
d fingendo
altra origine
nascere di
,
le
quali
dritta nell'i,
e di
questo e degli
^llor con gli ocelli vergognosi e bassi Temendo no l mio dir gli asse grave
f
,
cio noioso
Infino al fiume
,
d' Acheronte,
di par.
lar
mi
trassi
mi
condussi
Ed
moque-
Questa
la
,
un dimonio
,
una nave
e pas-
e lui
passare.
Ed
sesto dell'Eneida
scrive
Charon
.
etc,
,
Dice adunque
Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo ,*
1
il
90
1'
se
gli
anni
non
perciocch la
,
per-
ciocch
dipintori dipingono
Domeneddio bianco.
,
Ma
rito
perciocch lo spi
esser colorato
voi
anime prave
lo cielo
,
Non
11
isperate
mai veder
elle
.
intendano
in perpetuo quindi
non dovere
uscire
>
..
anima
all'
viva
suo parlare
cotesti
;
autore
da
puoi passare.
eh' io
,
non mi partiva
che
donde
io levo
altre
per passare
,
cio nave
legno
marinai
,
nome
di
qualunque spezie
,
di navilio
e mas,
simamente
o per un'
porti
lui
:
,
de' grossi
,
comech qui
Carone
il
:
altra
li
.
lo intenda
.
convien
cio
che
,
ti
cio
valichi
duca
,
Virgilio
Caron
,
Questo Caron
secondoch Crisippo
scrsse
SOPRA DANTE
IfeVola sark
il
197
anime dannate
una
:
riva
ti
all'
altra d'
,
Acheronte
pare
non
crucciare
cagione per
la
quale
gli
,
dicendo
Fwhi
cos
vuole
col
dove
puote Ci che
j
si
vuole
mennon
e pia non
,
dimandare :
lont di
convenevole che
Dio
Quinci
,
dire
le lanute gote
cio barbute
livida
palude ,
per
la
quale spessissimamente
,
un
altro
nominata
come
:
qui
fiume acqua
e la pallide acqua
il
e talvolta
egli
fiume
si
piano
.
che
la
pat
non men
bidezza
tosto
Livida
,
chiama,
torbida
e quella tor-
nera ed oscura
suo furore
Mei
eh'
eran lasse
,
lunghezza di cammino
:
nude
di consiglio e di
1'
aiuto
ri la
Cangiar
colore, mostrando
,
angoscia di fuoi
e dibatter
denti
tgS
come
denti
li
che ini
e battono
Tosto
dette da
Caroa
1'
autore imitare a
bestiale
costume
di
molti uomini
la
quale
non
,
sia
disperatamente cominciano a
bestemmiare
se
Dio spaventassono
,
si
la fatica
la
quale aspettano o
i
quale hanno
li
:
e'
padri e le madri
all'
quali princi-
esser loro
U umana
1'
spe-
si
fosse
morta
anima
il il
luogo
supple
tempo
cquero
Di
lor
semenza ,
,
cio
il
seme
rono
di lor
,
semenza
e di lor nascimenti
'1
cio
il
luogo e
tempo
di lor nascimenti
Poi
si ritrasser tutte
quante insieme ,
:
Acheronte
uom ,
.
Perciocch
tutti
che vivendo
Dio
Caron dimonio
SOPRA DANTE
tio ardenti e focosi
i
199
Loro accennando
la su la sua nave
bastone col quale
rinai
s'
:
tutte le raccoglie
batte con
la
remo ,
,
mena
,
sua nave
quale
ma-
chiamano remo
,
qualunque ,
di quelle
.
anime,
d' au-
adagia
a sedere o in altra
guisa
Come
tunno, cio
chiamia-
mo
tra
,
autunno
si
cembrcj
levan le foglie,
,
cadendo
injn che
'l
quale
erano
Vede
cio
i
vestimenti
.
li
fatti
ca-
dere da dosso
Ed
Similemente
il
il
mal seme
d'
Adamo ,
,
quale fu
tutti
il
siamo
seme:
1
ma
parte di questo
seme
i
buono
siccome sono
santi
uomini e servanti
,
comandai
menti di Dio
peccatori
,
siccome sono
li
muoiono
si
neir
ira di
Dio
che
rac-
Carene
,
anime dannate
Cos
d'
raccolte
,
V onda
,
,
bruna
Acheronte
salivano
,
E avanti
,
che sien
mo
di l
2 00
Anche di qua
da quest'
altra parte,
nuova
,
schiera
statavi
s^
aduna,
magIn
continuamente molti
,
morire sopra
gior parte
,
de' quali la
:
muoiono nelP
Dio
electi
Figliuol mio
gli
disse
apre Virgilio
,
e perch quelle
il
all'
Ben
dice maestro
gli solve
il
maeperciocch come
:
disse
il
dubbio
,
della
diman,
da
fattagli
Maestro
or
mi concedi CA'
bene
i
io
sappia
ce, e coloro
si
che solvono
es-
dubbii
meritamente
.
possono e debbono
il
Cortese
al
chiama
perciocch
,
gli
fu liberale
Quelli , uomini, o
anime
li
dir
quali soa
,
senza confessione
,
veg-
consistono pertinaci
a
Dio
de' peccati
nell' ira di
commessi
si
muoiono
e diconsi morire
hanno voluto
chiesa. Tutti
seguendo
g' instltuti
della cattolica
convengon ,
,
no
qui
a questo fiume
,
e d' occidente
mondo
E pronti sono a
trapassar lo rio
SOPRA DANTE
cio
il
aoi
,
fiume
il
tiralo
dalla
Che
delle
S che la
si
tema
la
la
quale hanno
,
pene eternali,
.
converte in disio
di andar
,
tosto a quelle
nave di Garone
non pass mai anima buona , cio che al cielo doche non vieni per rivesse ritornare come dei tu
,
manere :
E per se
cio
si
Caron di
,
te si
lagna
duole
non
ti
vuol passare
,
ornai
che
il
rammarichio. Finito
Questa
la
nella
,
quale
e per
1'
autor
mostra
leno
,
un ba-
vinto e caduto
Dice adunque
Finito questo,
anime a trapassare
.
il
fiume
la buia
cio
oscura
larghi
luoghi piani e
j
quali quivi
non
si
ma
usa
il
vocabolo largamente
auctoritate poetica:
qual che
:
si
fosse
montuoso o piano
Trem
si forte
,
ma
:
qui da ve-
conciosiacosach
e perci
da
sapere
Y autore
medesimi
sono
ed in via di penifenza
quin-
2ol
cs se
bene
si
come
all'
entrare d*oglil
,
cerchio di purgatorio
il
quale
5
si
trova alcun
demonio,
.
come
il
monte
del purgatorio
,
quando alcuna
,
anima purgata
spiriti di
sale al cielo
,
tutto
trema
,
e tutti
gli
quello
sentendo
,
il
tremore
,
ed intendendo
ci
che
significa
da carit mossi
cantano e ringraj
vi
,
caggiono,
come
la
delle trasportate da
valle d' inferno
:
trema
tutta
per
qual cosa
l'
anime dannale
che ci sentono
tutte
oltre
1'
al
dolore usato
si
contristano e piangono.
cosi
,
comech non
cosa
tal-
nuova
le parti intrinseche e
,
volta tremare
per
la
che dello
,
spavento La mente cio il ricordarmene di su' dor ancor mi bagna Suole talvolta agli uomini
,
.
esteriori
;
sentendolo temere,
il
sangue
,
e per
alli
rimangono
este-
ed esse parli
premute
paura
mandano
,
per
li
la qual
cuperassero
il
sangue e
mo
e parrebbegli venir
meno come
SOPRA.
e forse perseverando
il
DANTE
si
2o3
:
sudore
morrebbe
paura
il
ed banri,
none
gi
alcuni
,
essendo per
sangue
fuggito dentro
membro
banno
potuti (e
dicono
dal
meno
savi
dimono)
La
per
dit
terra lagrimosa
li
,
dal freddo e
il
quale ba
1'
esalazioni della
:
terra calde
umide
risolute in
acqua
,
la
quale primieramente
fatta in
forma
di lagri:
me
de
e cosi
si
pu
,
dire
il
die-
cio caus
iterilo
Generansi
venti
secondo,
d' esa-
cacciate e sospinte
da
r
so
aere sia
.
Le
quali cose
'1
come
vi
in inferno sieno
, il
non
Estimo cbe
tumultuoso rivolgimento
si
,
quale
il
quale
:
muova
quello aere
vento
luce vermglia
la
ducere sotterra
movi:
mento
dell' aere
,
e ol-
tre a questo
recata qualcbe
d'
vampa
di fuoco
all'
la
quale in forma
un baleno apparve
autore
,
,
La
2o4
quello u
COMENTODEL
,
BOGC/iCGI
stato lauto
clic*
ed essere
,
che dice
cio
E caddi
come V uova ,
N,
disse
,
canto
continua l'au,
laddove
per
le
essersi
ri^
cammino da dovere
,
poter
e quindi
ad eterna
s alla
come
desiderava: e
essei^e
camminando mostra
pervenuto
.
sono intorno
al senso allegorico di
cose
La prima
quello che
.
La seconda
con
come
si
confor.
mi
d'
il
la colpa loro
La
per
terza
quello che
1'
Acheronte
e per lo nocchiere
:
ed
oltre
a ci
e queste vedute
assai
convenientemente senza
sente canto
.
il
delle
porla
la
,
quale
V autor
descriali* a-
ve
e alla
ampiezza di quella
e similemente
,
possiam compren-
la via della
morte^ conciosiacosach
:
intrate per
5 ,
SOPRA DANTE
angustam portam qui lata , quae ducei ad perditionem ,
,
20
via est
,
,
et spatiosa
et
multi sunt
il
qui
intrant per
eam
peccalo ne
,
mena
a dannazione eterna
peccare
e quello
:
il
che
non avviene
.
ne mostra
in ogni
tempo
es-
morte
an-
cora
si
uom
pecca
trovi di que-
fu aperta
,
questa dalla
superbia
angiolo malvagio
il
quale primiera-
mente ardi
che creato
r avea
trata
n mai poi
richiuse
V umana considerazione
come
cor-
e questi es:
mosconi e da vespe
il
li
quali perci
,
all'
dimostrati ne sono
acciocch da
prendiamo
inerzia
,
sia quella
veg,
gendo
ancora
essa
a'
non solamente
alla
.
divina giustizia
ma
diavoli dispiacere
(i)
Discendersi,
2o6
miseria
a'
acciocch In tanta
a'
non divegnamo
che eguahnente
buoni e
consistere in
una freddezza
animo
la
quale occu-
ma
ezian-
tiene
del tutto oziosi, intanto che brevemente ninna opportunit pare che
rativo.
muover
gli
come uomini, ma come bruti animali, anzi come vermini putridi e fastidiosi menano la vita loro. E in questo pare loro, per quel che com-
prender
si
possa
il
quale per-
non puote
per spenta
la lor sensualit
e tolta
animo
assoluti,
ora senza
;
pr seco dicendo
tardi n lenti,
cosi
dovremmo
aver fatto
non
per-
ma
il
seguono in
a dimostrare che
,
come
nel cerchio
fatica
principio n fine
con mosconi e con vespe li quali continuamente gli Li quali mosconi e vespe sono da intentrafiggono
. ,
SOPRA DANTE
ceri
:
207
nelP oziosamente
i
le quali
furono
1'
modo
l'
altra
\lvere.
E
:
queste
si
mo-
e questi intender
,
si
la
rimembranza
,
la
dispiace lorp
infesta
sto la
;
e dispiacendo
senza pr
gli
affligge e
pena con
colpa.
Le vespe
si
generano dell'in:
similmente corrotte
,
1'
asino es-
assai chiaro si
conosce per
lutti
E per per le
si
araarissime, assai
il
bene
della
morso doloroso
,
rimembranza
sita
come
apparir
pu per
lo
sangue
il
re. 11 loro
che
il
sangue
li
quali usarono
vivendo
in vita corpi
umani,
,
assai
.
bene pare
si
conformi
alla
colpa
pena di costoro
.
Resta a vedere
tore per lo
la terza parte
fiume e per
che
secondoch
io
possa
in
comprendere,
la
come
il
discenda: e que-
fiume
quale
in
due maniere
ser la
prima per
nave di Garon
nella quale
come
2o8
detto
,
V anime
.
di quelli che in
pec-
E
,
r autore
re
;
che per
lo nocchie-
che per
,
nave
e che per lo
s'
remo
la vita
col
quale
dice
adagia.
Vuole adunque
presente
,
si
pu
simile ad
un fiume
,
perciocch siccome
sempre
cos la nostra
nascimento
mai
in-
Il
che
ci
rienza
leggiamo
omnes mormur
,
et quasi
aquae dilabi,
mur
ci
i
in terram
Sono
oltre a
fiumi
e quan-
che similemente
mondana
non essendo
i
a* nostri
mo E come
e di
e similmente siamo da
iifllitii
,
e in-
animi
nostri
E come
il
fiume volge
me
con
e noiose sollecitudini
le
e n altrimenti che
fiumi
irauguglan te
SOPRA DANTE
navi
I
aog
circunvo.
e' navicanti
E
i
acfiu-
ciocch
comparazioni
,
come
mi molte
volte afflizion
pongono
:
per
quel medesimo nome chiamar la possiamo che questo fiume si chiama il quale Acheronte, che tanto
,
la
quale
quantunque vecchio
che
se avere
avuto giammai un di
'1
fuoco.
una
l'anime trasportate.
manifesta
cosa di legni leggieri comporsi le navi, e quelle, senza molta acqua prendere, sopra essa dimorare; per la
qual mi pare
si
le quali leggieri e
mutabili
,
la
onde
e seco d'
11
uno appetito
un
altro traspor;
tano coloro,
n pri-
ma
gli
a riva gli
pongono
^
conducono
come per
l'
autore, che Ca
rpn trasportava
anime
in perpetua doglia
un demonio
,
chiamato Caron
nella lettera
il
quale
dicemmo
.
rebo
fu
e della Notte
si
Per
lo quale assai
il
apertamente vedere
il
puote intendersi
Tempoj perciocch
l'altre cose^
Tempo
figliuolo d'
II
di Dio,
come
!
e non essendo
COM. DI PAJHTE T.
l^
mezzo
mondo
Genesi
erano
produsse lui
distinti
,
guer quelle
si
,
in di
legge,
dotto fu
sentirono
11
nome
del quale
Servio
quasi
sopra
V Eneida
Caron
Crononi
po
il
uomini
divegnamo canuti
e
,
Tempo
essere vecchio
.
gi
nel vero
assai
vecchio
perciocch secondo
,
si
comprende in
libro
perseverato
65^2
so-
E
il
perci
si
pone nocchiere
si
perciocch dir
s
puote
il
tempo
ne
che in
di della
nostra
nativit
riceve
ne mena per
,
la presente
all' altra
qual pi e qual
meno
.
e trasportalo
riva
E
1'
Dio
percioc-
non
d'
,
si
dicono
secondoch
santi dicono,
,
morire
ma
5
una
e quella
essere eterna
nella quale
1'
cosa a fare
perciocch
eternit
SOPRA DANTE
diiiieaslone di
aii
si
tempo
pu
dir
cosi
petua
il
numero
la
sia,
nondimeno beata
stata
aMannati, per
trapassati
Ma
il
remo uu bala
nocchiere fa muovere
e dirizza d'
sua
nave
e coif esso la
un
altro.
un luogo ad
monio
ro,
battere
anime
le
quali
la sollecitudine di colo-
quali
all'
tempo
non
lascia
ma
egualmente
gli tiene
di e la notte
:
o in pensieri o in opera
occupati
ni
in guisa
che
ma
,
elle
non
E
,
se di ci
lasciando
pontefici
sommi
imprese de' re
1'
riguardate con
catanti
,
colo
movimento
,
ora in Inghilterra
,
ora in Fiandra
ora in Ispagna
ora in Cipri
aia
COMENTODEL BOCCACCI
,
in un' altra
sollecitando
lettere
,
ricordando avvisando
li
:
fa
scrivere
non
ma
vilumi
a' lor
1'
compagni
apportate rice^
:
vono
ogni vento
loro navilii
essi
si
incontanente
non temano
cammino
mutare
anile
mi
e consigli
,
cose
cbe
temporali romi
pino
posi?
turbino
guastino
desiderati
ri-
Ninna
.
scrittura
i
che appieno
,
gii
potesse
il
mo-
strare
cos
dolenti
desiderio
,
afflizione, e di qi^i
La
P autore, puoie
sia
I'
ultimo di
e appresso sentiva
demonio
V autore non
gli volesse
perci
,
non apparteneva
al
malvagi
di trapas-
siccome
autore andava
per
dice
lieve legno convien che ti porti
, :
Pi
pi
che quanto
la
colpa
E quelle
^ono da dir pi
le
quali lalvoUa
si
posson por
SOPRA Dante
^iis
,
ai
penitenza
possou
si
metter gi
come
uomo
1'
muore
E non
da credere
che attualmente
au-
si
pongono,
ma
conviensi
,
a' nostri
ingegni in questa
ma-
niera
parlare
acciocch
essi
con minore
difficullk
le quali
di meditazione s'intendono.
Non ha
la
divina volont
volere
e quello incontanente
il
mandato ad esecu-
Salmista
.
mandavitj
ne
et creata sunt
Ma
prenderemmo,
pera
se in alcuni termini
pu comprendere
alla
mor*
te, e
cos
dopo quella,
dannati
Dio
sic-
come da
giudice
:
il
cosa ingannato
come
che da questa
judicatam sn
trapassati
che
cotal sentenza
debba o possa
,
per
al-
non che
ma
aver mi,
sericordia, e
\ita eterna
fiume
d'
Acheronte
par cbe
1'
autore vola
quale
si
chiama interlocutoria
questa forma.
<!ato
la
in
in pec-
mortale,
diavolo:
ma nondimeno esserci
,
che se
egli d'avere
vuole riconoscere, e
,
che
si
voglia
s'intenda in perpetuo
all'
unghie
:
porgiamo
la
fi-
1'
adunque per
medesimo,
e cosi ciascun
pu per
se
medesimo
intendere, che,
,
La
terra lagrla-
mosa ,
grime e
la
quale piena di
,
diede vento
in
gace siccome
gliar
vento
il
questo splendore,
dice essere stato balenato da questa cosa vana, a dimostrazione che della vanita delle cose della presente vita
il
lume
,
del quale
e poi subita-
SOPRA DANTE
mnte
si
ai5
non sono
lit di
Or nondimeno
,
tanta forza
che
Dio o
dello splendore
eterno
e per
li
.
vizii e
per le malvage
assai
operazioni
trascorre in essi
Di che
appare a
ed
come cade
fa in questo
percioc-
caggia
in
in quanto
1'
uomo
si
pu da
,
mentre
dimora
1'
sicco-
me
autore
gravita
ma
da grave tuono
la
libro
dicemmo
che Do,
meneddio toccava
il
quando
in alcuno la
mandava
meritamente qui
cemmo
come
si
l'
entrasse, cio
;
come
trapassasse
fiume
d'
Acheronte
ma
la
destandosi, e
assai
leggier-
mente conoscer
si
pu
la
sua colpa e
sentenza di
Dio avervelo
rebbe
stoltizia a
Fu
i6
adunque
come
spiritualmente intendere
,
si
quantunque a
quelli
poterne uscire
non
la via
si
donde entrarono
pu
di peccato uscire,
come
la via
la
entrarono
ma
,
opposlta al peccato
.
la
penitenza
a pervenire a
mostra
1'
questa via,
del
bene
il
conduce
a pie
monte
il
di-
CAPITOLO QUARTO.
Buppemi r alto sonno
nella testa ec.
N,
me
il
el
V autore
continua
precedente
si
la
quale
toltogli ogni
il
fece cadere,
come l'uomo
gli
;
questo dimostra
rotto
.
come
due
il
parti
nella
sonno, e
,
come
nella seconda
procedendo
SOPRA DANTE
tlieti'o
^17
ve-
duti
senza alcuna
:
altra visibile
pena
Or discendim quaggi
Dice adunque
sto
nel cieco
cosi:
mondo
in
nella
prima parte
5
Huppemi, Queci
sia
volendo
si
dimo-
che
in inferno
fa
violento
,
non naturale :
.
la
la
quale questa
violenza
sta vita
,
Giusta cosa
a"*
comandamenti
sia
e a' piacer di
Dio
in
que-
violentemente
:
punito
nell' altra
V
,
alto sonno
il
sonno
secondo-
un coslrignimcnto
diffusa per
il
li
una quiete
.
membri
indeboliti
dalla fatica
Altri dicono
,
suoi effetti
mostrare
Somne, quies renitn^ placidissime somne Deorvm, Pax animi y quem curafugit, qui corpora duris
Fessa ministeriis mulces, reparasquc labori
et*
dove dice
tuque
o domitor
,
, requies animi Pars humanae meli or uitae , Volucer matris genus Astreae
,
Somiie malorum
ai
y^eris
noctisque comes
,
,
Pavidam
Di
leti
genus
humanum
eie.
scrive la casa
glia, se
la
camera
il
letto
la
sua
fami
Nella
testa
La
testa
chiamiamo
fronte
e alcuna volta
per tutto
tore
j
il
capo
sonno causato
Un
greve tuono
il
tuono quel
suono
il
violenza rotti
terra fredde e
e causasi
il
umide
Meteora
perciocch essendo
e
,
1'
che
dalle fredde
umide circondate
delle calde
sforzandosi
,
e queste di ritenerle
avviene
,
che per
lo violento
molo
e secche
,
elle
assottisi
umidit
fa
il
che
,
ella
il
rom-
pe
ed in quel rompere
il
suono
qual noi
udiamo:
quanto
la
trova
intcr-
esser pi spessa
quando
si
SOPRA DANTE
venir non
219
1'
pu
autore disegua
che era
surgere che possano tuono causare. Perch assai chiaro puote apparere, Fautore per questo tuono inten-
la
lettera
suona
siccome
Canto
mi
riscossi
Come persona
eh'
V autore,
occhio riposato
si
,
dice riposato
affatiche-
se
prima
al-
quanto non
cessato^ conciosiacosach
ma
V
non incerto
intorno mossi
autore
il
suo reducere
,
e fiso riguardai
segue
la
le parti
circustanti
,
ed a questo
,
cagione
perch ci fece
,
cio
Ver conoscer
preso
T^ero e
lo loco
dov' io fossi ,
pareva, dove
il
gli
sonno Pavea
il
cosi desto
,
Che tuono
cio
un romore tumultuoso ed
e nebulosa
orribile simile
,
ad un
all'esi-
per
la
qual cosa
,*oltre all'
oscu-
fta
rlla
,
cio agutamente
sivo
,
mandare, lo viso
cio verso
il
cio
il
senso vi-
a fond
fondo
cosa vi vedea
,
ma
quello
che
non discerneva
e della nebbia
Or discendiam
1'
mondo
dimosti-ft
tre
e questa
si
divide in
due
nella
prima
dichiara delle
nella seconda
Non
tre
lasciai^am
fa
V andar ,
,
prima parte
la
1'
autore
due cose
primieramente descrive
j
pena delle
delle
maniere
pone
,
due
delle quali
li
una dice
1'
cio piccio*
fanciulli
.
_,
altra dice
uomini e fem^
,
mine
quivi
B
:
il
quale Virgilio
:
solve
e comincia questa
,
seconda
co-
Dimmi
maestro mio
ec dice
adunque
Or
infino al centro
diclina
,
mancie-
do
co
cio in inferno
il
Cornin*
,
ci il maestro
cio
.
Virgilio
tutto smorto
1'
cio
pallido oltre
lidisce
1'
usato
il
vero che
,
uomo impa-
per
1'
una
o per infermiti
sangue
le diete
1*
altre evacuazioni
le quali
vaw
SOPRA.
no a
torre
.
DANTE
,
aai
,
II
vvido colore
o per paura
si
passione
qui
,
come appresso
dir
scendendo gi
primo y cio andr avanti e tu sarai secondo cio mi seguirai volendo per questo ordine dell' andare
,
renderlo
pi4
sicuro
in
e quello
rimuove
se egli
buono
e valoroso
,
duca
Ed
io
,
mi
fui accorto
r
,
io
appresso
se tu
e ha'mi fatto
,
paventi
cio hai
paura
Che suogli
Siccome
nel
al
mio dubbiare
esser conforto ?
,
dove tu mi
,
levasti
dove
.
animo
cacciasti
,
villa
sapravvenuta
:
Ed
in
egli
cio Virgilio
me
disse
l'
angoscia delle
nel viso
rrii
di^
senti
cio estimi
il
che
sia
per paura
sia
Altri vogliono
.
che
senso di
te
questa lettera
roso
,
questo
Perciocch tu senti
pau-
tu estimi da questo
:
mio
ma non
cosi
io son pallido
per
ec.
La prima
esposizione
,
mi piace pi.
Andiam ,
re
confortalo ad andare
e dimostragli la ca-
andare
Cos
si
mise
,
,
procedendo
JYel
e cos
mi
primo
cinghio, ciu
2 22
nel
cio Inferno
cigncy cio
primo cerchio, secotidoche per ascoltare potea comprendere, Non a^^ea pianattornia
y
Quivi
in quel
to
mai
cio d^ altro
che di sospiri
il
sospirare
il
quale
:
il
cuore
per agevolamento di
facesse
,
manda
fuori
e se cosi
non
potrebbe
1'
an-
che
il
ella
potrebbe interchiuder
:
si
Jo
che
cuore perirebbe
e perciocch la
,
era molta
pare
cio,
ra eterna^
aura
,
in
quanto non
si
muta
la qualit di quella
:
testo
,
aura
anzi v'
e noioso
,
tremare
che
rare
il
cio
tremare
E ci avvenia
martirj
,
da duol senza
,
Non
eran dunque
ma
da affanno intrinseco
il
quale
,
si
vedencol-
Dio
dice
pa o peccato commesso
battesimo
,
ma
si
come
li
appresso
,
be
cio moltitudini
,
cio di pargoli
quali infanti
chiamano
pcrcioc-
SOPRA DANTE
che ancora non eran venuti ad
potesson parlare.
di genti
sta
,
22 3
et
che perfettamente
questa
che
cio
d'uomini
infanti,
come
detto ,
per-
quali una
,
medesima
copula
gP infanti do dice
:
se quella
la
quale
vi
pone
quan-
D'
infanti
e di femmine
e di viri
.
non mi
togliesse
da questa opinione
la
ragione
io
non
quantunque
nella presente
,
gP
infanti in tenerissima et
,
morissono
che
essi
cio in quello
sia
poco
o nullo conoscimento
anzi credo
da credere, loro
che qualun:
que
degli
altri
che pi
attv'mpali
morir
la
qua!
mento e
ceduto
in noia
,
come
quale
a noi mortali
.
vogliamo, conil
Zo ^uo maestro y
cio Virgilio,
vesse
e da do-
perch non
suo dimando
rispondesse
vergognandosi scspic
essere
domandato, perch*^
,,
234
disse
me
tu
non domandi
si
Che
spiriti
qui sospirando
ed appresso
come
,
il
il
di
suo auditore,
1'
gli si fa
uditore addo-
mandar dovea
e dice
Or
Clx e'
non peccavo
s'egli
J)ene
,
hanno mercedi,
il
IVon basta
cio
non
alla
loro salvazione
e la cagione
\\
perch' e'
non ebber
Evan-
battesmo
gelio,
e questo
Amen,
^
jimen dico
et Spirito.
Sancto
quale
jPei,
adunque
la
il
va
per
si
del
quale
tutti
divegnamo
per quello
lgi
Dio
;
e fa
voli le nostre
buone operazioni
tutte
nostra salute
perdute
siccome qui
alfer-
ma V autore
Ch' parte della fede
cio della fede cattolica
;
,
che tu credi
quella
perciocch
il
battesimo uno
Appresso
quest^ji
SOPRA DANTE
risponde Virgilio ad una questione
,
2^5
la
quale esso
costoro
^
medesimo muove
dicendo
,
se
pur fuVy
Jm2f
le
al Cristianesmo
li
suoi
na
perch
:
Non
e in tanto
in
quanto non
dirittamente sentivano
Dio
una
per
la nostra
redenzione
lui al
non sentirono
,
de'
,
comandabene
in-
menti dati da
tesi
,
popolo suo
li
ne' quali
ma
riti
modo
:
rato
E di questi coiai
,
nesimo furono
lio
,
son' io
libro
siccome
,
ii
medesmo temporum
perciocch Virgi-
d'
Eusebio
il
si
com-
prende
battesimo
da lui introdotto
anni
;
di quarantacinque
,
per
:
possa
comech
santo Augustino in
un sermone
della
nati-
vit di Cristo, scriva lui avere la venuta di Cristo profetata ne' versi scritti nella
Buccolica
dove dice :
s^enit
Ultima Cumaei
jam
carminis aetas
Magnus ab
COM. DI DANTE T.
2 6
Jam redit et virgo redeunt Saturnia regna: Jam nova progenies Coelo delabitur alto
.
De* quali
quelli che
slino
non
se
pure sono
santo
di
sentono
,
e per avventura
Augu-
medesimo
non credono
,
se
non come
fece Caifas
quando
da loro
polo
,
,
al
gi preso
lo
po-
acciocch tutta
Non adun-
que
senti Virgilio di
Dio
come
sentir
si
volea a chi
Per
cose
fai difetti
cio
non per
commesse, o vogliam
mo,
Senio perduti
cio
:
dannati
vi verno in disio
nel
quantunque
,
molto
il
ferventemente desiderare
1*
oltre a ci
arden-
temente desiderare
desidera paia
prima faci e ^
j
essere
il
io
credo che
ella sia
gravissima
SOPRA DANTE
se le
aot;
aggiugne di pena
in
Gran
si
diiol
mi prese
,
il
cuor quando
,
V intesi,
per Virgilio
ancora
Conobbi
non
qui
ma
nel processo
quando
mura che
,
in
quel
Limbo ,
(chiamano
gli astrologi
un
co e
gradi di quelli
Limbo ,
percir-
la
dissi
cominciava
la
l'autore
solve
.
muove una
Dice adunque
,
Assai
1'
onora
1'
acfatto
:
risponda
che
non avea
dopo
fatta
la
alla
domanda
fattagli nel
,
precedente canto
,
quale alcuna
gli
altra
che questa
infino a qui
non
avea.
Ed
intende in questa
domanda,
non
che da Cristo ne
il
furon
sapea,
ma
per-
ci fa la
domanda
,
in questa
328
che
se
fu vi fosse
uscire lui
,
egli
s'
ingegnerebbe
d'
adoperare di farne
Comincia* io per
Di
quella fede
per
la
nosti*a
,
Limbo
e traessene
si
santi padri
Il
mano potersi delle cose preterite domandare Ma io per me non credo che senza colpa far si possa per,
ciocch pare
ture
5
un derogare
come
debbono
si
Uscicci
,
mai
di questo luogo
1'
alcuno , o
cio per
o per V avere
egli
che
dopo alcuno
,
spazio di
fatta
,
tempo meritasse
si
O per r altrui
opera o
o che far
beato? uscendo
Ed
coio,
che'ntese
il
,
mio parlar
per
la
quale
domanda
stato
:
generale,
Mispose
dice
io era
,
nuovo in questo
dove
egli slato
nuovo
non era
ollrQ
SOPRA DANTE
t|Uarantotto anni
;
aap
Cri^
dopo
sto
,
la
nel qual
esso dee
dire, cio,
Quando
,
venire
il
in questo
luogo
un possente
possente
cio Cristo,
mina perciocch
,
noi conobbe.
meritamente dice
luogo
vittoria incoronato
d' avere
si
n udito u
letto
che
se-
di vittoria Cristo
portasse al
,
Limbo,
altro
,
che
che
il
quale fu tanto
di luce
donde
si
scrive,
morti
lux orta
est eis
Trasseci
cio
V ombra del primo parente , d'Adamo Adamo fu, siccome noi leggiamo
, il
nel
primo uomo
il
sesto
da Dio
in
che poi
do da Dio
viso
,
la statura
gli
soffi
nel
ragione
per
la
quale
,
di-
venne
doch
la
mobile per
,
medesimo
e secon,
santi
credono
2 3o
e fatto alla
immagine
lont e
memoria
il
nostro Signore
non
ma
Eva
:
prima madre
la
quale come
dell'ossa
Adamo
,
mie
,
uomo
:
il
padre
qual'
,
e la
madre ed
alla
moglie
la
tratta
che
ad
Adamo non
,
per
solleci-
come
1'
ma
per sollazzo
loro
,
E comand
,
che
ma
quale v'era
,
s'
astenessero
:
perciocch se
morrebbero
e quindi in cosi
Ma
antico nostro
nemico
dotti fossero a
le
quali
,
per
la ruina
e disse
ad Eva
che se
ella
ella
,
non morrebbe,
il
ma
il
,
aprirebbono
,
gli
occhi suoi
e saprebbe
.
bene e
male
e sarebbe simile a
Dio
Per
la
Adamo,
in-
contanente
s'
apersero
:
gli
occhi loro
e cognobbero
che
essi
erano ignudi
SOPRA DANTE
foglie di fico d' avanti
,
!3i
:
si
e
^
ebbero
dive-
pi
figliuoli e figliuole
ultimamente
Adamo
si
di novecentotrenta anni
mori
Ma
si
mover un dubbio,
,
e dira alcuno:
Adamo
fu creato da Dio
fu immortale?
.
questo
si
pu
in questa
forma rispondere
Egli
gli angioli
i
li
spiriti
come sono
fu cosi
d'
cieli
le
stelle
gli
ma l'uomo non
,
composta
siccome
anima e
e perci
.
le predette creature
,
Ma
egli
e dirsi
che
l'
uomo
composto d'
anima e
di corpo,
amendune furon
essere stata da
create da
'1
Dioj
corpo mortale?
Dir allora
1'
anima
,
Dio composta di
angioli
,
materia semplice
come furon
gli
ma
il
perciocch della
terra semplice
dell'
non
si
uomo
fu adunque
>
Non che
non
cre-
fatto di terra
232
semplice
,
COMENTODEL BOCCACCI
il
le cose
materia composta
1'
e perci
quantunque
il
in perpetuo viva
anima
.
non seguita
di quelli
,
corpo doalla o-
Sarebbon
che
Adamo
aversi que-
za acquistata, avendolo
fatto accorto
.
Domeneddio
avanti
il
peccato
Ma
Adam
gli
?
angioli clic
peccarono
Alla quale
perciocch di
,
se
non
come r anime
col corpo d' de,
nostre
,
la
Adamo non
il
per
la
ma
perdella
corpo,
,
al
a ricevere la morte
minacciata da Dio.
Ma
che
mio non
dubbio
,
si
tanto
vuole ricorrere
ficientissimi lettori, la scienza de' quali d' intorno a cosi fatte quistioni
si
propriamenle
.
distende
si
D' ^bel
fratello
il
suo figlio
il
cio d'
Adam
Questi
per invidia
il
quale fu
all'
primo
tura
,
flgliuolo di
Adamo
,
essersi dato
agricul-
d'Adam,
e che
;
ed
(i)
Commiptione.
SOPRA DANTE
feltri
,
ji3i
costume
sacrificio
Gain
per avarizia
far
d' eleggere le pi
,
biade
o che
dente guaste
e di quelle sacrificare.
Per
la
,
qua! cosa
non essendo
quelle
il
il
incontanente
il
il
come fumo
,
in
di
si
cielo
ma
quando
a fare
il
il
sacrificio veniva,
sempre eleggeva
,
II
migliore e
pii
:
e
sa-
quello sacrificava
crificio d'
che seguiva
,
che essendo
il
il
il
fummo
cielo
,
.
dello olo-
La qual cosa
a por-
vedendo Caino
avendone invidia
5
cominci
lui
ed un di
con
,
insieme di-
scendendo
in
,
un
lor
il
campo
non prendendosene
Abel guardia
ne, e ucciselo
Caino
un
basto-
e quella di
Noe
meneddio
1'
e per
diluvio; cono-
uomo
,
diliber di riservar
,
e ordinogli in
v^ en-
come dentro
il
,
tesse: e ci fatto
mand
il
diluvio
monte
crescere
,
Ed
es-
sendo pervenuta
l'arca, la
per V acque
c^ie
scemavano
la
34
qiial
mand
la
fuora
,
il
corvo
il
colomba
;
e quella torla
n con un ramo
d* ulivo in becco
il
per
qual cosa
,
uscito
appresso
ri-
piant la vigna
tempo debito
nacolo suo, fu da
il
Cam
disse a* fratelli
a Sera e a
il
Jafet
li
quali portato
un mantello ricopersero
pa-
Cam
nella grazia di
Dio
Di Mos
d' Egitto
legista
ed ubbidiente
che
stato
per lo re
comandato
tutti
figliuoli degli
Ebrei
maschi fossero
che
,
uccisi, e le
femmine
servate
avvenne
alla
madre
:
non
1'
ma
ma
sic-
occultare
fatto
un
picciolo
ch passar
fiume
:
l'
il
mise nel
di lui
V acqua menandolo
il
la
sorella
:
seguitava
ed
le
es-
Faraone con
sue
femmine
sello
:
e fattolo prendere ad
,
una
il
delle sue
femmine
V aperse
bree
e trovatovi dentro
:
piagnea, disse
:
allora la fanciulla
che
il
vasello seguiva
disse
io vada, e trovi
il
SOPRA DANTE
ballsca?
la
il
a35
men
madre medesima
rend
alla
la
quale
il
donna
,
la
quale
tratto dall'
acqua
e a
modo
perciocch egli
Madian
,
Madian
si
mise a
stare
fora
secondo
il
piacer di
Dio
venne davanti
il
Faraone
te-
nea
gni,
La qual
secondo
pi
:
se-
comandamento
agli
ed
ultimamente comandato
Ebrei
prendessero e
che
egli
li
morrebbe
missione:
il
che
fatto,
venuti
al
mare
rosso
,
ga in dodici parti
tribi
,
siccome
ed in tante
s'
aperse subitamente
mare
per
le quali gli
gli EgiziI,
sime
brei
,
si
il
misero
rinchiuso,
come
passati
furono
gli
E-
mare,
tutti
di
man-
na furono nutricati
coturnici
tra
,
in esso
una pie-
fiume
Ebrei saziarono
din loro
il
tabernacolo
*36
care a Dio
ordin
sacerdoti e
li
loro vestimenti
:
e
i
similmente
le
e diede loro
:
monte Sinai
e quivi
,
dimo-
ebbe da Dio
due tavole,
della legge
,
comandamenti
al
popolo
e per
soprannom
mor
dopo molte
do
fatiche
nella terra di
^
Moab
essen*
e fu seppellito nella
:
Moab
il
.
di contra Assegor
u fu
Abraam
nacque
in
Patriarca
Ur
citta di
V anno quarantatre
di
Nino
comandamento
di Dio,
:
avendo
gener in
li
come annunziato
fu da' tre
,
Mambre
un
fi-
con
lui insieme,
,
collo
Abraam
fuoco e
*1
coltello in
mano, n'an*
figliuolo,
,
comandamento
d' Iddio
gli
il
braccio
e mostratogli
,
un
ri-
montone
ta la
come Iddio
il
volle,
,
veduil
sua obbedienza
lasciato
figliuolo
i
sacrific
vinti
re di
Soddoma,
, ,
SOPRA DANTE
e riscosso Lot suo nipote
sacrificio
,
a37
e sacerdote
pane e \ino
:
a Melcbisedecli re
di
a'
Salem
mele:
campo
Efron
de' figliuoli di
,
Mambre
il
costui
chiamato Patriarca
,
_,
a piter
che in latino
e arcos
David
:
re
e le-
la
celer
venne
al
al-
demonio alcuna
il
gi-
gante
la
quale ottimamente
5
sapea adoperare
egli
onde
fi^
merit
la grazia
del popolo
ed ebbe Micol
V arca Jvederi s,
per forza di
,
stata
guerra tolta
e fu valoroso
,
uomo
al
in guerra
e lunga
venuto in odio
stato sconfitto
Saul
e' figliuoli in
,
Gelboe, e quivi
so
,,
238
re
;
e avuti
si
di pi
,
femmine
Israel
e invecchiato molto
mor
,
lasci in suo
,
E
,
cio Jacob
il
lui
le
prime geniture
gli
don, tornando
dopo
,
la
morte d'Isaac,
s*
era
legge, tutta
non
e
1'
non potendo da
quell' uo-
mo
se
esser vinto
',
venendo
uomo:
,
lasciami
al
il
nome
e quell'
uomo
disse
non
fa cos, il
nome
, :
Dio
uo-
mini
in
nervo
dell'
anca
gliele indeboli
:
si fatta
maniera
di nervo
cio di
Giacob,
li
di
quattro femmine
,
e da' quali le
e ciascuna fu di-
nominata da un
di questi dodici
.
Jacob
il
li
consigli di
Rebecca sua
madre
ricevute tutte le
SOPRA DANTE
re
,
289
detto
di-
le quali
Esa
gli
lenti
vendute
avesse
come
in
di sopra
per paura di
fratello di
lui se n'
and
Mesopotania a Labaro,
;
il
quale
Labam
avea
due
si
figliuole
convenne con
Labam
:
in
servigio
sette
gli
dovesse
,
avendo
,
anni servito
ed essendo celebrate
le
,
nozze
nelle
quali credeva
Rachel
essergli data
la
da
Labam
suocero
messa
la
letto
di
che dolendosi
della contrada
rilasse
gli
,
non pativa
colei
gli
:
che
pi giovane
si
ma
se
si-
prima che
il
che di pi et fosse;
in
ma
servire
volesse
darebbe
milmente Rachel
gli
di
come
;
serviti gli
ebbe
fu da
Labam
conceduta Rachel
,
e questo quel,
lo
Fu
questo Ja-
e per
fame fu
pae-
Cananea,
,
d'andarne in Egitto
laddove Josef
altri
fi-
suo figliuolo
gliuoli
il
era pre-
Faraone
cevuto
fu
il
mori; e
gitto
corpo suo con odorifere spezie seppellito in E5 avendo egli avanti la morte scon furati i fi-
24o
gliiioli,
fossero,
e neh
sua ne portassero
E altri
,
molti
,
Sara
Kebecca
Isaia
Jerema
e simili a
que-
che dinanzi
ad
essi
,.
salvati
primo parente
tolta
il
quale
eolp*
ma
via quella
clie
la passione di Cristo,
furon quelli
bene arca,
no aoperato
liberati
e
,
bene adoperare,
la
Non
1
lascia-
vam.
V andar
Questa
nella quale
,
autore
dimostra
come procedendo
avanti
pervenisse a ve-
spiriti
dimoravano Ed
.
in questa parte fa
autore quattro
un lume
come
:
Virgilio da quat-
tro poeti fu
tornando
ricevuto
nella terza
dice
un
castello
magnifchi
spiriti
partissero
La seconda comincia
:
quivi
In tanto voce. La
,
terza
:
Cos
andammo infmo
.
La quarta
:
quivi
La
sesta
,
compagnia
,
Dice adunque
Noti lascia-
yam
Virgilio ed io
V andar perdi
g dicessi , cio
ragionasse
a4i
,
la telva tut-
tavia
La
selva dico
di spiriti spessi :
,
quello luogo
come
le selve
sono d*
al-
beri
Non
cio
non
, il
Di qua dal
suono:
sonno
li
fosse rotto
lettera
ha
Di qua dal
,
ed
allora
si
il
per quello
alcuna
let-
che fece
tera
tuono
il
quale
il
dest.
il
Ed
ha
il
che
dest
buona
un lume
una
sia
,
Che Emisperio
,
Emisperio
la
mezza
cio d'
un corpo
della
ritondo
come
Di
,
tenebre
scinda
Qui non
1*
autore, se
non che
allumi:
vinceva le tenebre
due maniere
sciuti fossero
di genti
ha detto
Di lungi
u^
me
ancora un poco 5
Manca
Ma
(1)
nel
MS.
della mela:
I,
COM.
m DANTE
T.
16
24^
tani , che io
cio onorevole
,
gente possedea
cio di.
morando occupava
O tuy
sieno
l
Virgilio
domanda qui
,
quali
1'
hanno luce
:
sono non
hanno
che onori
1'
col
altra
commendandolo
scienza e d' arte
:
e dicendo
di
dove da sapere
il
che secondoch
,
sapienza
scienza, arte
prudenza, ed
intelletto,
sono
divine
feriori
natura
da noi
questa
j
propriamente appartiene
per avventura questa
lativa,
si
meccaniche
la
,
e se
prende per
arte
scienza
specule
impropriamente detta
in
quanto con
considerale da noi
esser pru1'
dente,
si
il
ma
intelletto
sic-
si
fanno,
.
come
que
Estolle
adunque qui
,
due
di queste cin-
dicendo che
si
mamente
aver sentito in
filosofia
morale
SOPRA DANTE
il
243
si
e oltre a ci
dimostra
alla
comlibe-
poemi
essi
chiede
usando in
,
V
le
artificio di
qualunque
rale arte
secondoch
questo appartiene
;
ali*
culativa
Questi
il
citi
sono
e*
conviene as,
sincopare
e dire
per onoranza
,
orranza
modo
veduti
degli altri
,
li
non hanno
quegli ,
1'
disse
,
a me
V onrata ,
cio
onora-
nominanza
j^
fama
Che di
chi
e
si
si
cordati sono:
Grazia y
gli
da Dio
che
luce lasciati
avanza oltre a quelli che senza abbiamo Intorno alla quale risposta
.
dobbiamo
na
sapere
che
ella
non
lascia
5
alcun
per-
male impunito
ciocch questi
le quali tutte
,
virtuosamente
,
blica
umana
quanto
al
ma
loro
non fecero
le
e per questo
non
a 44
meritarono
eterna gloria
la
ma nondimeno
i
vizii e le
mal
fatte cose,
quan-
tunque
il
non
fosse
buono, pur
:
pare che
il
quale
secondo
la
intenzion di Virgilio
in soiferire
vita
;
che la giustizia
per fama \i-
di
che
essi
bene
da loro
e dice
alla
Intanto
mi rispondeva
,
domanda
fatta
come
.
di sopra appare
la
voce
voce propriamente
il
del-
uomo ,
,
in quanto esprime
quando
mo
d'
o di qualunque altra
e questi suoni
hanno diversi
na:
nomi
secondo
me
cio da
me
udita
cosi fatta
Onorate
fosse
V altissimo poeta ^
,
di chi
che se
la dicesse
si
gli
fecero.
,
Ed
assai
onora qui
,
Dante Virgilio
in
quanto dice
si
altissimo
,
il
quale
adiettivo degnaraenta
egli di
confa a Virgilio
perciocch
in arte
ogni
SOPRA DANTE
latin poeta
,
^45
cio di Viral
.
stato davanti
stato sia
.
da
lui,
qusto
gilio
,
tempo
Z* ombra sua
^
quando and
come
,
di sopra dimostrato
Poich la
'Voce
gi detta
/ii ristata
,
e queta
,
non
di statura
1'
ma
t
uno amico
Va a rlcoglier
1'
altro
quando
ti
d*
,
Sembianza a^^ewan
dimostra
l'
trista
ne lieta
uomini
ma
con eguale
animo
;
le felicit e le avversit
sopravvegnenti
,
ricevono
mostra s
es-
animo
e di volubile
Lo buon Mae*
,
Virgilio
cominci a dire
Mira
spada in mafio
bellico
,
la spada
un istrumento
1'
vuol dare
che
la
portava cantasse
e per a lui
non ad alcun
il
degli
altri, la
si
descrive in
mano
perciocch
primo
fu che
creda che in
,
istilo
re e di battaglie
e per Conseguente
che chi
dopo
ha
Che
vieti
j,
dinanzi a'
tre
poeti che
cio signore e
maggiore
della vita
e degli studil
*
d'Omero
se-
a46
che alcun
uomo Greco
Omero
chiamato Callimaco
pi pienamente
si
legge,
che
,
Asia
il
padre di lui in
,
e la
madre fu
fra noi
come qui
non
il
na
sa
predetti esercizii
si
certamente di qual
la
vero
che per
bili citlh di
esse,
Samos
Smirne
Chios
Colofon, Philos
,
queste furono
fica sepoltura ,
le quali
li
quantunque
e ci fecero
li
vano dove
stato
si
fosse seppellito
:
testimonianza lui
e quelli di Smirne,
non
so-
lamente sepoltura,
nel quale
ma
gli
fecero
un
notabile tempio,
se del
numero
,
de' loro
la
loro errore
onorarono
.
sua
Fu
nondi,
meno
che
,
egli fosse
Ismirneo
allevato
,
o
di-
perocch
come
il
detto
la
in
Smirne fu
di lui
,
morandovi
gli
padre e
madre
o che di ci
gli altri
Lu-
vatis honoi'cs,
SOr^RA
dcenclo
.
DANTE
valente
Hi
uomo, secondo
d^Omero Fu questo
,
Callimaco
detto da
lo vaticinio di lui
un matematico
,
il
il
tervenne
nascendo
egli,
colui che
al
dre nominato
Omero
non
il
quale
nome
,
composto ah
,
mi
che in
la-
ed ero
che
in latino viene a
dire veggio
non
il
,
peggio
come
secondo
vaticinio
mori cieco
aiutandolo
dii
:
come poteva
sotto
madre
si
tempo ud
questo
se n'
chia*
e appresso
partitosi di Grecia,
seguendo
famosi studi i
uomini
tempi
ud poesia e
sotto
e
,
massimamente
un
filosofo
in quelli
mit perde
il
vedere
E cieco e povero
di tredici
,
crede che
ti-
volumi variamente
si
tro-
vano alquanti
e massimamente la Iliade
,
distinta in
ventiquattro libri
bilmente
pecseverarono
a4B
dopo
il
tirt
il
mi
ri-
Scrisse ancora
un
,
libro distinto
scrisse
e' topi
,
una
battaglia
ovvero guerra
stata tra le
Compose
iddii
,
oltre
ci
un
degF
e compose-
ne uno chiamato
vai
Egam
il
la
mai qual
fosse.:
tempo ogni
simamente dove
ta,
la negligenza degli
uomini
il
permet,
ba non solamente
1
materie
ma
in
ancora ba
Latini
.
lor
nomi
nascosi
e spezialmente a noi
sia
pretermesso
gli scienziati
e vavin-
to
Dario re di Persia
tro
:
v in
ed
trov tra
una
co' suoi
il
quale in
leggiadro e laudevole
Alessandro
come
do-
mand
vasello
scettro
:
sapessero
paresse
non
v'
la real corona,
,
o lo
altro reale
ornamento dicesse
ma
tutti
,
con
cio(>
che
preziosa cassa
cosa
alcuna pi degnamente
d'
servar
non potea
che
la Iliade
Omero:
e cosi a
SOPRA DANTE
lervar quel libro fu deputala
giare
.
^49
nel
Fu Omero
man-
ma
che ne
fosse
cagione
il
da
pan-
ni
Fu
co
non aveva
che
il
di
le spese
ciullo
quando
curava
Fu
di piccola statura,
:
capelli
di
.
e di po-
che parole
j^
oltre a
,
e tra
altre
essendo in Ate,
ne
il
vol-
perciocch in essa
scritto g' iddii
poeti-
camente parlando
all'altro aver
aveva
T un contro
gli
,
Ateniesi
n quello
s'
Omero
intenil
vol-
lero uccidere
e se stato
,
non
fosse
un valente uomo
,
chiamato Leontonio
il
il
qualt
liber, senza
dub-
La quale
egli
bestiale
ingiuria,
scrisse
un
libro
il
De
morse fieramente
mostran-
do nel vulgo
che pa-
lio
role
.
re
menoma
sillaba d'
un suo
verso
,
e che esso
maggior regno
:
che Ermolao
la
la
per
qual cosa
turbato Ermolao
animo suo
il
fece
lui volesse
rimanere.
,
fu
uno
in Arcadia
senti pescatori
li
quali sopra
uno
scoglio
reti
:
si
stavano
forse
li
quali esso
domand
si
simo de' pesci . Costoro risposero, che quelli che preaveano avean perduti, e quelli che presi non avease
no
ne portavano
i
Era
stata
fortuna in mare
,
come
essi
vestimenti loro
aveano cerchi
nascono
no
gli
aveano uccisi
non aveano,
.
O-
mero
oscura
udita la
,
ed essendogli
,
mentre
e di quella percossa
terzo di appresso
si
mori
,, ,
SOPRA DANTE
*5i
non potendo intender la risposta fattagi da'pescatori, entr in tanta mannconia che una febbre il prese
della quale in pochi di
si
mor, e poveramente in
poi portando
gli
Arcadia fu seppellito
Donde
,
Ateil
in quella onorevolmente
seppellirono.
Fu adunque ma
costui estimato
,
il
pi soleni
n fu pure appo
i
Greci
sommo
,
pregio,
ancora appo
Latini in tanta
si
grazia
stato
trova essere
gli altri
Traditum
est
regio
quae species
,
quod remigium
non
fecerit? ec.
N si
sono vergognati
massimamente Viril
per
la
nostro au-
tore
il
Fiori
adunque questo
mirabile
uomo chiamato da
,
Giustiniano Cesare, pa
virt
Atene, ed Enea
,
Alba
Eratostene dice
.
che
egli fu
,
Aristarco dice
e Latino
dopo questo
,
tempo
detto
ed Alba Silvio re
Alba
aSa
a'
GOMENTO DEL
il
,
BOCCACCl
gli
tempi di Archippo,
Ateniesi
nel
supremo maestrato
*
dopo
la
presura di Troia
rente la
Archiloco dice
,
che
egli
fu cor-
XXIII. Olimpiade
dopo
il
Omero
la
essere
che
Roma
,
anni
come
avanti
i
prima
regnante appo
Latini
.
A grip-
ed in Lacedemonia Archelao
Del quale
ho
fatta
perch comprender
lui
si
,
possa
lenti
uomini di
fossero
,
scrissero
quantunque concordi
essere
,
non
per
ci avvenuto
non poter
.
se
non
la
che viene
assai
umile e depressa
libertino
:
uomo
li-
dicevan quelli
il
li
fu di Venosa,
citt di
Puglia
dettatore
,
perpe*
cui
non
lessi
mai
altissima scienza e di
espertissisi
mo La
.
dimora sua fu
il
pii a
Roma, dove
venuto, me-
quale in
Roma
a que' tem-
Fu
oltre a ci fatto
maestro
SOPRA DANTE
della scena
:
a 53
di
e singularmente us
P amist
Mecena-
te nobilissimo
uomo
.
di
Roma
mente ammaestr
poeta che in
le
Us similmente
uomini
rec lo
e fu
il
primiero
,
stile
il
qua-
comech
in
Roma
gli
mente davanti da
simamente appo
san
d'
altre nazioni
avuto in pregio
mas-
Geronimo
scrive nel
,
proemio
libri
temporum
Sal,
Eusebio Cesariense
,
il
in latino
terio
il
.
in versi
lirici
fu da'Salmisti composto
questo
stilo
quale nominato
Ode
,
Compose
oltre a ci
un
li-
ammaestra colo-
li
e di quello da che
si
deb-
bon guardare
ni
ne'
Sermo-
che
in
quattro predetti
non credo
trovino
Mori
Ptoma
secondo
V anno
.
XXXVI.
Augusto
Owidio
desimo
il terzo
della citt di
in
Sulmona
Abruzzo
quale
si
siccome
egli
me-
un suo libro
,
il
chiama de Tristi^
bus, testimonia
dicendo:
,
est gelidis uberrimus undis Millia qui decies distai ab Urbe nouem,
egli
254
nacque
samente fu
scienza.
il
legato libro
il
padre
plii volte si
diare in legge
le era di
il
qua-
pi tempo di lui
,
ma
avveniva
,
egli in
ma
quasi senza
la
avvedersene,
gli
venivano
:
scritti versi|
per
qual cosa
Qaidquid conabar
della qual cosa
il
scribere
,
versus erat
padre
il
ripre-
se
dicendo
Maeonides nullas
Per
si
la
e divenuto in ci
eruditis-
simo
gi
uomo
lasciata la patria se
ne venne a
,
Roma
:
dove
singular-
meute merit
e la familiaritade di lui
all'
ordine equestre
,
il
qua-
era quel
:
chiamiamo
cavalleria
e oltre
Compose
fu
il
Roma
il
de' quali
l'Epistole: ap-
presso ne
compose uno
partito in tre,
altri
il
quale alcutilu-
chiama Sino
SOPRA.
lo
,
DANTE
,
a55
e pu
altra
P un
cuna
da
la
quale
egli
nomina Corinna
puossi
dire
d' alcuna
,
manon
teria continuata
dalla quale
si
possa intitolare
favella
tra
,
ma
dicendo procede.
egli intitol
Compose ancora un
Fastis , et Nefastis
libro
,
il
quale
De
le-
cio de' di
,
ne' quali
era
e di quelli che
lecito
non
era;
narrando in quello
,
di! de'
Romani ed in che tempo e giorno vengano i come appo noi fanno i nostri calendari! e questo li:
bro partito
m sei libri
,
o che pi
.
non ne
facesse
gli altri
Fece
ol-
tre a questo
un
chiamasi de
vani
fece
egli
tri
ti
,
Arte amandi
dove
.
ed
alle fanciidle
amare
oltre
questo ne
un
s'
altro
il
quale intitol de
Remedio , dove
fece pi al-
piccioli libretti
li
alcuno altro
poeta
Ultimamente compose
il
bus , convenendogli
di
Roma
.
andare in
,
esilio
non
ebbe spazio
gione
si
d'
,
emendarlo
Appresso
fosse
convenne
ogni sua
li
56
maggiore
questa iso-
sia
,
nel
il
Mar maggiore
quale
,
un fiume
de' Golchi
si
chlanra
al-
PJiasis
E
,
compose
j
cuni
libri
in tre
libri partito
Componevi quello,
il
in Ibin
to
,
egli intitola
,
de Pori^
che di
come
quelli
sopra
dicemmo
La
siccome
egli
scrive
de Tristibus
5
o amendue
Perdiderint me
et error^
La prima adunque
non
e di que:
dicendo
Car aliquid
Ma
in alcuna parte
,
non
iscrive
quivi
La seconda
il li-
il
donne
molto
di
,
Roma E
.
si
duol
e quanto
pu
Alcuni ag*
lei
esser
quella
SOPRA DANTE
la
257
essere stata gi
Ultimamente essendo
,
1'
Tomitania
fini
giorni suoi:
li
nondimeno alcuni
qua-
mostran di credere
da Otfafat-
taviano a
Roma
,
Romani
cendo mirabile
tisi
festa, e
incontro
fu tanta la moltitudine
la
quale senza
festa
,
mezzo
di s inconsideratamente striguendolo,
.
costrinse a morire
r ultimo
Lucano
Dove
,
Il
nome
di costui
se-
fu
,
M. Auneo Lucano
donde
ro
.
nascesse
o in Gorduba
assai
suol furono
figliuolo di
,
o in
Roma
non
,
chia-
Fu
e di Filla
sua moglie
di Seneca
il
fu fratel carnale
.
Morale
maestro di Nerone
ingegno molto
Giovane uo,
mo
fu e di laudevole
siccome nel
Pompeo da lui
esti-
composto appare
Fu
alquanto presuntuoso in
mare
ci
che
legge
che avendo
egli
li
che dite
?
eguale al Culce
Gulice fu
,
un
libretto metrico
il
:
eoM. DI DAUTE T.
17
, ,
2 58
j)a rare
e quantunque
Lucano
il
Culice
si
nomiaasse
fatta
maniera
,
disse
che
egli
voleva che
s'
inten-
desse
che
al
;
suo lavoro
della
qual
.
medesimo ingann
se
Appresso fu costui
chech cagion
ne fosse, assai
male
Nerone
fu proibito che
letti
.
suoi versi
,
Sono
oltre a ci
,
e furono assai
li
quali esti-
marono
e stimano
costui
non
essere
da metter nel
stata negata la
numero
va
de' poeti
affermando essergli
la
quale
come
poeta addomanda,
perciocch nel
costui
,
non avere
ma
piuttosto di
si
storiografo metrico
eroico d'
,
Oo
mero o
il
di Virgilio
il
comico
,
di Plauto e di Terenzio, o
,
satiro d'
Ora-
zio
li
o di Persio o di Giovenale
quello di
Lucano non
si
in alcuna cosa
conforme 5
ma comech
trattasse,
.
gegno dimostra
Esso ancora
giovane
uomo
fu
in
una congiurazione
Romano chia:
consenziente
e ritenuto
avere tutti
ultimamente
uccisasi
,
non
SOPRA DANTE
desimo
,
289
tor,
ma
i
menti n
tormentatori
ma come
gli
domandato fu
confess
,
non solamente
sato s
ma
la
,
ma-
dre
per
suo zio
essendo a
il
che morire
vene
;
facesse
e sentendo gi per lo
secondoch scrive
uom
,
d'arme,
il
quelli
raccont
.
Perocch ciascun
si
di
si
questi
quattro nominati
meco
conviene
cio
conf
o conforme
Onorate
altissimo poeta
non alcun
altro
nome
,
sustan-
non poeta
nel qual
lui
,
nome
dice
questi quat-
tro convenirsi
con
come
;
Virgilio
ma
non
si
convengono
perciocch le
,
non furono
quanto
e degli
scrisse Virgilio: in
Omero
a Troia
satire
Orazio
scrisse
^
ode e
le
Ovidio
epistole e trasformazioni
Lucano
guerre cittadine
, ,
St6o
di Cesare e di d'
e Virgilio scrisse la
venuta
Enea
in Italia
Turno
re de" Rutoli
,
Fawiomi onore
mente
sione
,
e di ci fanno bene
,
uomo ma
medesima
.
spezial-
profes-
come
,
Cos , come
,
scritto
vidi adunar
cio congregare
,
essendosi
quali desiil
derano sotto
1'
audienza de' pi
,
savii
apprendere :
qual vocabolo
non adunarsi
la
convocazione
ma
D
convocati
,
nondimeno
der per
la
tollerar si
pu
i
licenza poetica
ed inten,
convocazione
,
convocati.
que' signor
cio
il
tor
medesimo
dice
.
Che sopra ogn^ aitilo come aquila 'vola Cio come V aquila vola sopra ogn' altro
,
uccello
cos
sti
il
poeti
e ancora sopra
a-
che
tutti si verificasse
E poicli
si
l'atto seguitone,
,
che dice
essi
che
ra-
SOPRA DANTE
gionassero dell'autore
chi fosse colui
il
,
t^t
gli altri
:
domandando
Virgilio
ed esso dicen,
dolo loro
valenti
commendando V autore molto come i uomini fanno che sempre commendano co,
se gi
cio
a me con salute^'ol cenno : mio maestro sorrise di tanto Cio rallegrossi come colui al quale dilettava
F^olsonsi
"/
uo-*
alle
sue pa-
il
mendato avea
rola che dice
,
pa-
non per
lo
essersi rallegrato,
:
ma
1'
aver fatto
la
perciocch
risimile
il
1'
autore non
avrebbe
scritto
n ve,
con-
ma senza
.
:
alcun dub-
mente
e la ragione
all'
pu
esser questa
il
riso so-
lamente
umana
spezie conceduto
;
alcuno altro
1'
uomo non
solamente parlan-
do
ma
che per
le
parole
riso
,
si
il
vero
che questo
l'usa-
no
gli stolti
che fanno
savii
perciocch
poco av-
un
riso grasso,
262
il
quale rende
,
deforme
,
e fa lagrituar
gli
occhi
e ampliar la gola
cerebro e
corpo vicine
.
al
polri-
mone
dono
e questo
I savii
non
a questo
modo
anzi
,
per
gli
quale rende
.
la
faccia pi bella
Per-
ch
assai
ben comprender
puote
1'
autore aver
detto, Virgilio,
a grado
gli
come
che
tal,
fu
volta
talvolta
si
Questo non da
dir sorridere
tizia
,
anzi
ghignare
e procede
,
non da
che
le-
ma
per
la
qual
ci sforci
ziamo
piac-
cia quello
che
ci
dispiace
1'
fecero fu questo
,
cio
e questo
propriamente aspetta
sanno che cosa
a coloro
,
li
quali conoscono e
poesia
:
ne onore S
,
eli
io
:
mi
trovai
numero
in sofficlenza
non dice
Poeta
lare
.
SOPRA DANTE
tola
2^53
autor di iattanza
esser dicevole
:
bene n
la
il
commendar
il
medesimo
nondimeno
tacer di s
:
medee per-
simo
ci par di necessit
Enea
mare
parte
fosse
e trovando la
,
madre
in
ciatrice in
un bosco
e da
lei
domandalo chi
se
il
fa rispondere
Sumpius j^neas fama super aethera notus Direm noi qui Virgilio uomo pieno di tanto
,
avve-
dimento
Enea
,
in ciascuna sua
operazione prudentissimo
dere Enea contro
al
uomo
buon costume
Certo non da
.
Che
dunque diremo? Che considerato il luogo nel quale Enea era gli fu di necessit rispondendo di com,
mendar
medesimo^ perciocch
,
se di s quivi avesse
,
taciuta la verit
ne
gli
in quanto
non sarebbe
di lui
che
sovvenzione
,
il
che aven-
do
di s
medesimo
,
vero
non
rubatore
non
di vii condizione
ma
mo era, e
divini
esempli
mi
place di producere in
,,
^64
di
Dio
i
avendo
il
terra
lavati
tra
1'
altre cose
da
lui dette
:
loro in loro
ammaestramento
Voi mi chiamate maestro e signor e e fate bene perciocch io sono Direm noi di questo Cristo aver
.
peccato?
adoperato
lira cosa
O
?
,
contro ad alcun
,
Certo no
perciocch n in questo
n in
de' peccati
le
colpe nostre
come
gli altri
suoi
atti tutti
ottimamente fece
,
non
a'
avesse
esemplo
i
dell'
umilia
suoi discepoli
,
il
piedi aveva
,
inteso di dare
se confessato
non avesse
,
anzi detto
come
il
chiamavano
che
assai si
,
vede per
le
e se io
il
e cos sono
i
i
piedi;
piedi:
io
v^
ho dato
lavare
ho fatto a voi , e
talvolta di
ec.
Adunque
bene di
e cosi
si
,
pu
dire
l'
autore
Dlssesi di sopra
nella
opera
fosse
l'
per discernere se da
perci qui
autore
SOPRA DANTE
cWo
stalo dell'
265
,
anime dopo
la
,
morte temporale
ac-
Cos
andammo
Questa
seconda principale
come con
,
entrasse in
riti,
un
castello
magnifici spi-
e di quelli alquanti
,
andammo
lumiera
dove
,
infino alla
sopra
,
disse se aver
veduto un fuoco
.
il
quale vinceva
,
emisperio di tenebre
il
Variando insieme
^
cose, che
tacere e bello
il
parlar
di quelle cose
Intorno a
savii
>
il
che mi par
si
fatica superflua
Che abbiam
il
fosse
poich V autore
vol-
mura ^
Difeso intorno
cello
.
cio crcundato,
Questo
cio
fiumicello
dura
fosse.
dura
,
stato
Ver
castello avea
come
sette cerchi di
ti:
Fenimmo ,
.
prato di freil
sca verdura
stello e la
Allegoricamente da intendere
,
ca,
verdura
a66
dove n
v'
aveva
1'
famosi sono
discrive
autor
per
li
puote
grande autorit
e appresso ne
e gravi
loro
li
quali
muovono
,
la
o con tardit
gli
o con
le
cuoprono
dimostrano
animo
ne' cousigli, e
non corrente
nelle diliberazioni:
Di grande
in
atti
,
molto
parlare, se necessit
esser
,
gravit
con
voci soavi
',
perciocch
gridare
elevar la voce
soperchio
si
Traemmoci
cio dall'
cos dall'
una delle
e son prese
Eneida
ove dice
ordine possit
etc*
lumi'
e alto
pu vedere
ogni cosa
SOPRA DANTE
5/ che veder si potean tutti
quelli
li
267
,
quanti
Col
diritto
il
sopra
'L
verde smalto
:
cio sopra
verde pavimento
,
il
la
qual cosa
come poco
e perci
il
avanti dissi
si
pu comprendere
dichiarer
,
il
zione allegorica
Mi far
da
gli spiriti
magni ,
gli spi-
coloro
li
grande animo
fichi
:
stesso
esser
Che del vedere cosi eccellenti spiriti, in me n esalto cio me ne reputo in me medesimo
,
.
maggiore
F vidi
Elettra
Elettra
l'
questa
si
autore intenda
;
ma
di quale
Atalante non so
perciocch di due
si
rono
de' quali
1'
uno
questi, e pi famoso: fu re di
alla
Spagna
,
ed
il
nome
la
quale
mare Oceano
L'altro fu
.
Greco
e questi
oltre a questi
,
un
terzo
ed edificatore della
tico libro
si
quale in auten-
non
lessi
giammai
che credono
altro
ne sanno mostrare
se
non
vicinanza dei
afia
cio in Gorlto
.
citth
ovver
Roma Ebbe
detto
,
costei sei
sirocchie
della
chiamate con
,
lei
nome
:
madre
chiamata
,
come
Pleione
le
secondo
,
ed
in
forma di
De
Fastis
cos
Quae septem diei y sex tamen esse solent : Seu (jiiod in amplexum sex hinc ^venere Deorumi
et
Eletean
Tajgetenque Jovi
tibi
,
Sisjphe
.
nupsit
Non
Secondo
tulit
manum
gli astrologi
bulosa, e per
come
queste stelle
Latini Virgilie
,
Anselmo
in libro
De
Imagine mundi , dice che queste stelle non si mano Pliade dal nome della madre loro ma
,
chiadalla
quantit
perciocch plio7i
,
m
i
greco
viene a dire
,
moltitudine in latino
per-
che
virgulti
cominciano a
all'
,
entrata di
marzo
Il
numero
che son
sette
puole aver
numero
furono cominciate
SOPRA DANTE
a chiamare dalla gente per lo
e perseverando eziandio
<6g
di quelle
stelle
5
nome
la
dopo
numero
stolto
trasportate in cielo
pu
es,
quando
il
sole
si
,
in
Vergine
,
levano
e con
le quali
per lo
mancamento
,
umido Che
.
esse
:
si
dice
e se nel!' aere
per
la
,
quale
il
vicino
si
temperasse
,
1'
suoi
effetti
adoperare
si
sarebbe affocata
adunque l'umi-
che molta
cagione di questa
.
sustentazione
citt
.
la
E
',
chiamiamo Corneto
nome
al
nome
di Gorito,
mutazioni di
vente
si
nomi
antichi
fatte so-
trovano
Essendo adunque
costei,
come
detto
Cardano, e Ja-
sio e Italo;
n altro di
lei
.
mi
sia
si
maraviglieranno
dall'
perch
tra
,
ma
ancora perch
270
pu
estimo
l'
il
troiana progenie
d^Enea
o vogliani
dir la quale
stata reputata
e oltre a questo
perciocch,
si
come
assai
tentichi libri
pervenne da
,
Bardano
ad Anchise
si
e da
An-
pervenne in
,
Numitore padre
tore di
d' llia
madre
di
Romolo
,
edifica-
Roma
,
figliuolo d*
fu,
si
A-
grippa Silvio
in
fond
i
Roma
li
la famiglia Julia
Cesari,
Nerone Cesare:
fanno a crede-
e d'
re
,
altra parte
secondoch alcuni
si
e quivi
aver
dopo lungo tempo esserne andati su per lo Danubio e pervenuti infino sopra il Reno il quale Germania divide da' Galli : e appresso dopo pi centinaia d' an,
ni
dietro a
,
due giovani
reali di
scesi
de' quali
P un dicono
essere stato
chiamato
e cosi infino
a' nostri di
vo-
Ma
potrebbe nondimeno
SOPRA.
dire alcuno
,
DANTE
voleva
il
,
271
principio di cosi
se
V autore
va egli Corito
il
che
si
pu
cosi
rispondere
perch
conciosiacosach
di
minciamento
di cui
per
gli
errori
degli
,
antichi
si
dubit
Dardano
:
o di Corito o di
,
Giove
e per
volle porre
r autore
certo
inizio di questa
di cui era
il
Dardano
credere
che Dardano
sto,
fosse figliuolo di
successione del
Jaslo
,
Dardano e
;
avvenne
i
di
che vedendo
egli
,
sude da
Corito partitosi
in Frigia
,
dopo alcune
altre stanzie
,
pervenne
dove un re
gimento ricevuto
Dardania
:
fece
una
citt
la
quale nomin
a'
leggi: ed essendo
umano
benigno
,
uomo
e giustissifi-
mo
lui
non
essere stato
gliuolo d'
uomo ma
quel
il
regn que-
poriim
a'
tempi di Mois
no
e in Frigia pervenne
.
1'
settecentotrentasette
ma
rito
era certo
,
di
il
Co-
si
converil in dubbio
e per non
padre
37
ma
madre
:
come
tra'
detto
primiera
discesi di lei
gli altri
pi che
de' quali
:
comre
pagni ne nomina
Tra' quai
conobbi
di Troia
fatti d*
per fama
Ettorre
,
figliuolo di
si
Priamo
e d' Ecuba
Costui
arme
mortali
maO-
ravgliosissmo
uomo
:
,
mero per
tutto
vittorie
che
egli
come da
per
la
qual cosa dirizzatosi verso lui, senza troppo affanspogligli quelle armi 5 e quasi
no vintolo l'uccise, e
citt
La qual
mente
la
pianta amara-
e altre
armi trovate
discese fieramente
battaglia
.
Avvenutosi ad Ettore
1'
con
lui
combatto
e ultimamente vintolo
l'
uccise
e tanto
pot in lui
,
odio
il
quale
gli
1'
che spogliatogli
tro al carro suo
t lo strascin
:
armi
e legato
il
morto corpo
die*
citil
tre volte
Priamo
tenda
,
di notte e nascosamente
venuto
alla
sua
SOPRA DANTE
ricomper
:
273
,
e
,
portatonelo nella
e degli altri suoi
il
,
citta
con molte
i
sue lacrime
iani
,
e di tutti
.
Tro-
onorevolmente
,
seppell
i
ed Enea
,
Questi
fu figliuolo
secondoch
poeti scrivono
il
d'
Anchise
Troiano e
di
Venere
,
nacque sopra
fiume chia-
mato Siraoente
Ilion: al quale
e di lei ebbe
uno
fi-
Fu
in
e tra
gli
altri
nobili
troiani
:
and
la
Grecia
con
sempre che
patria
gli
splacesse
nonpertanto valorosamente
e tra
,
1'
altre si
con Achille
In Troia
:
per
le
in
luogo di
guiderdone
gli
e andare
dove pi
piacesse
,
Per
le
,
la
qual
con
le messi
con
lui
e similmente
il
padre di lui ed
figliuolo
,
lasciato
,
troian lito
la
nome nomin
,
Enea
lungamente fu adorato
iddio
,
onorato di
come
;
il
COM. DI DANTE T.
iB
274
parli
andonne con
stretto
licia
,
la
part, e
la
venuene
citt di
Trapani
Ed
amici sopra
e lasciata ad Aceste
citt
nato del
sangue troiano
una
da
li
lui fatta
chiamata A-
da tempestoso tempo
tempo dimor
sette
essendo gi
anni errato
pervenne in
Italia
,
no
smontato
quivi per
arte negromantica
gli spiriti
appo
il
immondi,
:
di quello
vesse consiglio
citt di
e quindi partitosi
la nutrice
laddove oggi
,
la
Gaeta perde
sua
il
cui
nome
,
era
Gaeta
e dal
nome
venuto
stata
di lei la
,
dinomin
del Tevere
ed essendogli
il
meno
:
lume d'una
fine del
suo
cammino
salito
e su per lo fiume
con
le
laddove oggi
:
Roma
gli
fu da
e in compagnia di
fu data per
moglie
la figliuola
chiamata Lavina
la
,
quale prifigliuolo di
Dauao re de' Rutoli Per la qual cosa nacque guerra Ua Turno e lui , e molle battaglie vi furono : e se-
SOPRA DANTE
Gondoch scrive Virgilio
cuni
altri
,
276
Turno ; ma
al-
egli uccse
.
sentono altrimenti
in tutti
Scrive Servio
d'
che
Enea pre-
s'
incominci a com-
Enea
cono
il
Altri di,
sacrificando sopra
che
e in quello anneg , n
:
mai
si
pot
il
Eneida
,
,
dodi-
cendo
At bello
et
armis ,
,
Finibus extorris
complexu
a\folsus Juli
Auxilium imploret , videatque indigna suorutn Funera : nec cum se sub leges pacis iniquae
,
Tradiderit , regp,o
Haec precor
etc.
,
E Virgilio
da Turno
,
medesimo mostra
sollecitata
Eneida finge
che Giunone
nel
mezzo ardore
:
forma
d'
Enea
,
e seguitala
da Turno
fugge
alle
e infino in su
,
da Turno
si
e quindi spafosse
dinanzi
,
la
qual fuga
tiene
,
che non
ma
Enea
ma comech egli
,
da
e chiamato Giove
a^
indigele
.
figliuolo di
disceso d'
,
Enea
discesa
come
come
ventre
di
sopra dimostrato
e d* Aurella
Anco Marco
re de'
Romani
tratto
n fu
perciocch del
avanti
il
madre
tagliato,
5
fosse
tempo
perciocch
dice
,
come
Sveto-
nio in libro
XII. Caesarum
a te
se
quando
egli usci
dlssele, io
:
egli lasci la
madre, e
non torner
fu
,
e cosi
che
massimo;
ma
perciocch ad un
che a
lui addivenisse
,
Cesare ah caesura
della
tutti
madre, quello
Fu adunque
,
e per
uomo
e variamente
laudevole fama
e
:
am maestra tissimo
ebbe ed
esercit
onorevoli uficli di
Roma
li
,
tutti
due
consolati,
Ma
ed essendogli in provincia
:
venuta
Spagna
ulteriore
ed essendo pervenuto in
Gades
cendo
era
esso
,
la statua d'
,
Alessandro Macedonio
seco
si
dolse di-
mondo
sottomessasi
,
ed
da
cattivit
e da
pigrizia occupato
non avere
SOPRA DANTE
alcuna cosa memorabile fatta
:
Q77
si
e quiaci
,
crede
lu
le quali
poi molle
adoper
s'
e con aG'nsia e
d' esser
ingegn
,
eserciti
Roma
,
Ed
es-
sendogli
dopo molte
,
venuta in pro-
vincia Gallia
e fatto
un ponte
sopra
il
batt e vinsegli
terra
,
dopo pi
in Italia
,
e quindi toril
nando
lato
,
domandando
fatta
la
il
trionfo ed
gli
conso-
da Pompeo
,
fu negalo
V un
due
-,
per
partitosi
,
da Rail
venna
ne venne
in Italia e seguit
Pompeo
quale
col senato di
Roma
partito
:
s'
era
infno a Brandizio,
e di quindi in Epiro
glia
il
seguit in Egitto
gitto gli
fu presentata la
,
E-
e vintigli, a Cleopatra
s'
nella
,
era
concedette
il
reame
and
in
volse in Affrica
pione suocero di
contra a
trapass in Ispagna
di
la
Quivi alquanto
battendo esso
pendulo
Pompeani
e'
fu in
morte
si
respir la
si
e quindi
torn in
278
Roma
e di
Farnace in
de
naturali historia
che
egli
personalmente fu In cin-
Romano
,
non avvenne
solo
Marco Marcello
E di
le
gna ed in Germania
ser prudente
:
n fuorch in una,
si
trov es-
mirabile industria
loro
li
quali
il
seguivano
li
,
quantunque
E dice
predetto Plinio,
combattendo
un
miliosi
pon-
quelli
Pompeo
e' suoi
seguaci furono
per la qua!
Fu
siccome Tullio,
fosse
,
Fu
solenne poeta
com
.
li
Fa
le
intantoch
non solamente
rimise
,
perdono
ma
a molti senza
addomandar ,
fattegli
di sua spon-
opere ed in parole
,
Fu
lussurioso
,
molto } perciocch
egli
SOPRA DANTE
nella sua concupiscenza trasse pi nobili
279
femmine
,
di Servio Sulspizio
di
Lol-
ita d'
Marco
Crasso,
altre
,
za di
Gneo Pompeo ; ma
madre
1'
oltre a tutte
Muam
Us
e
Servilia
le
di
Marco Bruto, la
,
chiamata Terzia
si
crede
che
ancora
siccome
,
Nicomede
Bogade
.
re di Bitnia
Eunoe Maura,
moglie di
tato
Cesare
si
sottomise Gallia
:
Nicomede Cesare j
al
ed
altri
dicevano
,
ecco Cesare
che
presente trion,
fa di Gallia
Nicomede non
oltre a
trionfa
,
che
si
sotto-
mise Cesare
Ed
questo
in questo
medesimo
le vostre
.
trionfo fu detto
donne
noi vi rimeniamo
calvo adultero
gittate
nella
queste parole : tu
,
e qui
in
,
V hai
adunque tornato
la
Roma,
e fecesi
:
ed avendo trionfato
fare contro alle
occup
repubblica
leggi
romane
si
dittatore perpetuo
dove secondo
mesi stendere
all'
le leggi
non
Ed
appartenendo
conceder
1'
da esso ottenne
sua calva
la
quale luni
gamente
ca-
pelli didietro
dinanzi
Ed
in
verando
28o
congiurato
per
la
,
re la morte di Crasso
suborn Lucio
uomini apparteli
neva
il
procurare
libri sibillini
,
trovarsi
Parti
non
se
cbe Cesare
si
facesse re
La qual
fu
cosa
rssi
parve gravissima
a' senatori
ad udire: e comecb
,
nondimeno
e perci
g' idi
di
sol-
marzo,
lecitato
molto da Bruto
,
sua moglie
per un sogno da
altri
veduto
la notte, rite,
nere
n ancora alcuni
pre-
Pompeo
dove quel
di era ragunato
senato
,
e da
Marco Bruto
,
da pi
di
stili
altri
.
punte
La qual
,
e conoscendo la
morte sua
i
recatisi e
,
comportisi
panni dinanzi
,
se
de
ed essendone
,
stato portato
a casa
e vedute da Antlstio
,
medico
plaghe di lui
sola
esser-
ancora spirante
una
vene mortale
e quella
SOPRA DANTE
Marco Bruto
rati
,
281
ricevette
Appresso fuggitisi
,
congiugiudi-
ed
egli
essendo morto
disfatte le sedie
diiamavano
rostri, glie
,
ne
fu fatto secondo
antico costume
11
un rogo
,
e con
grandissimo onore fu
raccolte
,
e le ceneri
ritondo di bronzo,
la pietra
quale ancora
si
,
quadrangula acuta ed
alta
,
che
oggi dietro
il
Roma
il
.
la
quale
vulgo
chiama Aguglia
lia
:
comech
suo vero
nome
;
sia
Giu-
Non mi
ricorda aver
ma
per-
ciocch
,
gli
nome sono
aguzzate
e per questo
hanno a
essere
:
e fierezza
:
d'animo dovere
in colui che
gli
ha
e per credere
,
dobbiamo V autore
dire
il
o colui da cui ^
effetti
r ebbe dovere o
veri,
vero
o estimare dagli
fatti
ragionevol,
mente
mente
J^idi
Cammilla
il
Chi
costei
fosse
distesali-
scritto sopra
Ponla non,
la
sua virginit
:
e per la
e oltre a ci
animo
mente
ma
.
virilmente adoper
e mori
e la Pan-
tasilea
La
Amazzone
cio di
uomini
per
medesime
in Asia
allato
al
DEL BOCCACCI
pi reine lungo tempo signo,
e talora d'
,
Europa . La
secondocb Giustino
,
Pompeo
.
zo
della
sua
storia
Essendo
Silisio e Scolo-
pico
grandissima quantit
mogli e
figliuoli, nelle
allato
posero
e quivi occupati
usati per
ed infestare
vicini popoli
da torno
,
av-
noiati
Le mogli
1'
de'quali
esser private
preson
1'
armi
no
tempo
da ogni nemico
il
difesero
Poi congiugnen,
posero
gi alquanto
la ferocit
,
dell'animo;
il
ma
poi ripresala,
e intra s ragionando
ro
,
eslimarono
maritarsi a colo-
a'
quali
si
ma
piuttosto
un
sottomettersi a servitudine
,
Per
la
qual
e fecero, cosa
mai pi non
li
e questa fu
che
tutti quelli
,
uomini,
:
quali
uccisono
e quasi re-
SOPRA DANTE
riti
,
a 83
tutte d'
,
nella
morte degli
:
altri
da torno
uno
animo cospirarono
che rimasi erano
,
con quelli
avuta pace
la loro
presero que-
modo,
cini
uomini
:
come gravide
e le
:
si
sentivano
si
tornavano
,
a casa
tutti gli
uccidevano
femmine guardavano,
non
e con
,
diligenza allevavano
filare
le quali
a stare oziose
o a
o a cucire
adusavano,
tare
,
ma
in
domare
continua
cavalli
l'
in cacce
.
in saet-
ed in
fatica
esercitavano
accioc-
ch
che di
loro nascessero
delle
armi noiose
e della
sinistra le
privavano
,
ed
il
modo
la
era
che quando
,
eran piccole
tirata
alquanto
carne in alto
:
quella
con alcun
filo
strettissimamente legavano
di
che
se-
lo scorso
seccava
matura
et
non
v' ingrossava la
da questa
il
cio
quando
sotto
il
due
si
continuamente
in processo di
ampliando
loro imperio
Ed essendo
,
loro reina
la
quale fu chiamata
.
Costei fu valo:
suo regno
ed avendo
udito
il
valor di Ettorre
figliuolo
del re
Priamo
,,
a84
l'amore e
le
per cattare
iani
ma non
;
perciocch trov
esser gi
la
morto
ma nondimeno
salute di Troia
combatt;
combattendo fu
,
uccsa
costei fu
che
lei
prima trov
scure
tagli
dove
^
le nostre n'
hanno
un
minati
vidi il re Latino
e
,
figliuolo
di
Fauno
e d'
renle
chiamata Marlca
da dice :
^-*
Rex arva
Latinus et urhes
,
Ma
nepote di Fauno,
questa forma
:
aven-
do vinto Gerione
Fauno
egli
giacque con
e di quello con-
cosi
non
di
.
Fauno
ma
d'
Ma
Ser-
quale
egli
che Latino fu
la
quale
e per dice
il
detto Ser-
5, ,
SOPRA DANTE
vio
,
28
,
cio di Latino
Sols
Ma
pi
dice
il
non procede
Ulisse
quando
ebbe
pi Latini. Oltre
a questo, cos
,
come
cos
similmente sono
an-
madre
vio dice
allato al
lito
Et innantem Maricae
Littoribus tenuisse Lirim
e per se noi
di
:
vorrem
dir
Marica essere
stala
moglie
non
tra-
Alcuni dicono
ella
Marica
es-
Venere , perciocch
Marica
,
ebbe un tempio
allato
.
Pontina Venere
Ma
di costei anche
di Latino
pu
dicemmo
Manche
Ma
si
de'Lau-
reni
ne' tempi
,
che Troia fu
sirocchia di
ed ebbe per
moglie Amata
di
Dauno
Ma
Varrone,
in quel libro
latinae
figliuola
d'Evandro
re,
fu sua moglie
ricevette
Costui
ed avendo avuto un
egli
che
ad un
forestie-
. ,
286
Lavina sua
moglie
avendola gi pro:
messa a Turno
la
diede ad Enea
di
Che con Lavina sua figlia sedea. Lavina, come detto , fu figliuola di
mata, e moglie d'Enea, del quale
e temendo
il
Latino e d'A-
ella
rimase gravida;
la
Enea
Turno
si
e appo
un
pastore
secondoch
:
dice Servio
partor al
tempo debito un
Silvio
il
quale nomi-
n Giulio
la
Postumo
nella selva
Ma
,
poi fu costei da
egli gi fatta
.
avendo
Alba ed
,
in quella andatosene
,
La quale
non essendo
mo serv
minuzione guard
regno al figliuolo
tanto che
.
Ma Eudopo
la
sebio in libro
temporum
si
dice
che
il
costei
morte
d'
Enea
,
rimarit ad
uno
me Melampo
e di lui concepette
:
un
pili
figliuolo
il
di lei
mi
ri-
uomo
di
i
Roma
Giunii
ed
il
suo
nome
lui fu sorella di
Tarquinio superbo
re de'
Romani
E perciocch
egli
SOPRA DANTE
Ito a' congiunti
si
,
^87
,
temendo
di s
mostr pazzo
e cosi vfsse
,
buona pezza
fanno
vilissimi vestimenti
cose piacevoli
come
il
matti
accioc-
ch facesse ridere
altrui
benevolenza di chi
la crudelt del zio
.
vedesse
veva
fu cognominato Bruto
,
il
fe-
sta di lui
figliuoli
di Tarquinio
Ora avvenne
figliuoli del
,
entrarono
,
e ciascuno
come
sua
la
a tutte
altre
,
femmine : e non
finendosi la quistione
per parole
con questi
patti
in pi laudevole esercizio
cosi montati
subitamente fecero
e pervenuti a
Roma
trovano
vicine
d'
,
le
nuore del re
con
le lor
arme
campo
e di quindi n'
,
andarono a un
castello
chiamato Gollazio
,
mato Gollatino loro zio teneva la donna sua, chiamata Lucrezia: e trovarono costei in mezzo delle sue femmine vegghiare e con loro insieme filare , e far
,
,
s'
apparteneva
lo-
Era
tra quesii
288
bellezza e
onest di lei
dopo alquanti
,
di
senza farne
,
preso tempo
solo
ri-
torn a Collazio
dove da
lei
parentevolmente rice-
vuto ed onorato
la notte,
lutti
come
estimando che
e postale
io
se
pensa che
uccider di presente
,
Ma
le
,
per questo
al
la
disse
e
se tu
non
farai
il
piacer
mio
io
l'
uccider
,
appresso di
t uccider
t'
uno
,
abbia uccisa
abbia trovata
,
t'
la
don-
na
vata
essere
stata
adultera
n sarebbe chi
la
consentisse a Se-
purgherebbe,
parve
,
nondimeno avendo pensato come cotal peccato gli si consent. Sesto, quando tempo gli
se
ne torn ad Ardea
e essa
piena di dolore
si
e d' amaritudine,
come
li
il
giorno appar,
fece eliia-
mare Lucrezio
e Collatino
,
e tro-
la
domand Col-
SOPRA DANTE
Ialino: che questo Lucrezia
'j cose nostre?
289
sono
:
Non
assai
salve
che salvezza
pu
esser nella
donna
Nel
tuo letto
orma
d' altro
,
uomo che
.
di te
quinci
aperse distesamente
adoperato
Il
latino e
gli
altri
,
quantunque
la
dell' accidente
turbati fossero
fortare,
nondimeno
,
dicendo
,
la
pudicizia
a ci
non potere
minata
dove
la
mente
Ma
a
a' vestimenti
un
coltello, disse
,
me
.
appartiene
,
mai
dica
sar
detto questo
,
e posto
il
del coltello
su vi
si
cipitino
e Bruto e Collatino
1'
vedendo questo
non
potendo pi nascondere
tarono
il
e di
.
moke
altre ingiurie
,
accusando
il
re e' figliuoli
lutto
:
11
pianto fu grande
il
rammarichio per
ma
tempo
fosse a
por giuso
la
simulata pazzia
,
tratto
il
r un
que
de'
questa iniquit
egli
e in
Roma
pervenuto
per dovunla
,
ad odio de'Tarquinii
COM. DI DANTE T.
Per
la
290
la
il
taaente le porte di
morte e
il
campo ad Ardea
a
come
e
Roma
venutisene
ricevuti dentro
altri
ia
gli
divenuti
al re
,
nava da Ardea
ritornare in
Ro-
ma
soli
s
appo
veramente che pi
uno Bruto e V
,
al-
sentendo in processo di
tempo Bruspogliare
gli
to
due suoi
il
figliuoli tenere
rimettere
re e' figliuoli in
,
Roma
fattigli
e legare ad
batter
fece
e cosi morire
es-
Ma poi
avendo Tar-
ma
ad assediare
col popolo
tra'
due
eserciti
1'
cominciata
la battaglia
avvenne che
,
Arruns,
uno
combattenaltri
:
m' ha
drizzato
gli
e punto de-
sproni
cavallo
lui
:
n'
and verso
,
il
conosciutolo
non
schif punto
colpo
ma
verso
SOPRA DANTE
lui dirizzatosi
291
,
con
la lancia
e col cavallo
avvenne
ferirono,
si
poi aven-
do
Romani
con grandissi:
mo
dre
pianto ne recarono in
le
Roma
il
corpo di Bruto
,
donne di
Roma
,
,
siccome pa-
e vendicatore
fu amarissima-
e poi secondo
.
1'
onorevolmente fu seppellito
narrata la storia
.
Lucrezia
di
questa
Marzia
si
fosse
,
sono
le quali io
lei
5
abbia vedute
che
fama
:
tenersi
donna
e per tutti
tiene
Lucano ancora
,
testi-
monia
moglie
:
non una
sola
volta
ma due di Catone Uticense il quale avendola la prima volta menata a casa gener in lei tre figliuoli
,
e fuggire ogni
congiugnimento di femmina
,
gliele
disse
e oltre a
a lei
immaginando
grado
si
et essere
la licenzi di potersi
manon
fi-
se a
le fosse
ad un
altro
:
uomo
per la
rimarit ad Ortensio
5
a quale
che pi ne furono
.
gliuoli
e sopravve-
nuto
il
tempo
Pomuscio
peo
picchi
gli
all'
di Catone
ed entrala da
lui
il
preg che
piacesse
292
che
,
so*-
lamente
il
nome
d' esser
moglie di Catone
,
e sotto
r ombra
venisse
,
quando
.
alla
morte
preghi
,
Alli cui
Catone condiscese
servando
il
la ten-
ne , ed
ella lui
Giulia
la
,
sata avea
fu costei moglie di
Pompeo Magno
casa
i
il
quale
ella
am
mirabilmente, in-
vestimenti di
il
Pompeo suo
egli
marito rispersi di
^
sangue (
era avve-
nuto
che sacrificando
dovea
,
ed essendogli
1'
animale
che
sacrificar
gi ferito, delle
mani scappato
vide
peo
stata fatta
figlluo-r
quindi morirsi
E
:
Cornisfor-
glia
zato
Il
vero
nome
di costei fu Cornelia
ma
r autore
lettere
permutate
la
nomina Corniglia
Roma
:
della
famiglia
e fu figliuola
di quello Scipione
dii
,
il
seguendo
le parti di
Pompeo,
fu da Cesare scon-
fitto in
^93
moglie
e a cui
di Lucio Crasso
il
Lucio mori
quale
ella
,
divenne moglie di
come
non
sola-
mente am
crollava
ma
veggendo die
il
la
non dubit
di volere essergli
,
come
nella
stata
:
compagna
,
ultimamente
secondoch
partias-
Lucano manifesta
tasi n'
con
,
Lesbo
and in Egitto
sassini di
Tolomeo, discendendo
il
vide uc-
cidere
lei si fosse
non so ;
ma
'/
Saladino
uomo
di
per quello
mi
ma
di grande e altissimo
fatti
.
animo
e ammaestratissimo in
di guerra
siccome in
Fu
vago di vedere e di
,
mondo
e di sapere
loro costumi
n in ci fu contento solamente
alle
relazioni degli
uomini
ma
,
mondo personalmente
li
mas-
simamente
da
lui
intra' cristiani
gli
occupata
fu per
Maometto
,
poco
in
sue leggi e
suoi
,
comandamenti prezzasse
Fu
donare magnifico
!a94
Fa
,
pietoso signore
i
e maravigliosamente
.
am
e onor
valenti
uomini
li
come
scriva
quegli
si
nomineranno
estimo che
.
in parte
starsi solo
il
de-
r autore
l^^idi
il
Mac
,
cio Aristotile
e quegli
appartengono
Jlosojca famiglia
Aristotile fu di
Macedonia
figliuolo di
,
Nicoma-
e poi di Fij
la
madre
li
quali
Nicomaco
Mataone
il
discesi di
:
quale
,
dico-
no
Apollo
iddio della
medi-
cina
e dicono alcuni lui essere slato d' una citta chiaStagira, la quale se io
,
mata
ho bene
memoria, o
gi
ho
zia
letto o udito
:
ma
in
Tra-
le quali
,
finano
perch essendo in su
s'
agevolmente
dell'
Fu
costui primiearti
,
ramente
dopo
l'
amli-
maestrato ne'
libri poetici
e credesi che
il
primo
e
scritto
>
ovvero
tomento sopra
li
due maggior
libri d*
Omero
che
, ,
SOPRA DANTE
sqS
per questo ancora giovanetto fosse dato da Filippo per maestro ad Alessandro, toi vogliono lui essere andato ad Atene ad udire
sotto Socrate
lui
,
filosofia
dove ud
tre
anni
:
in que'
tempi famosissimo
,
filosofo
morto
s'
accost a Platone
:
il
quale le scuole di
Socrate ritenne
anni
perch
si
an-
cora per
lo perseverato studio
;
con vigilanza
divenne
maravglioso filosofo
e
:
non trovando
l'
lui
con
e'
,
intelletto
non
sordo
auditorio
am,
maestr Alessandro
e
la
compose molti
libri
Egli
,
prima
in altissimo
scrisse
colmo rec
,
pi volumi
quantunque famoso
agli atti
,
stato davanti
,
Similmente intorno
morali
ci che ve-
uomo
,
scrisse
5
in tre volumi
politica
ed economica
appare
natura
sono sopra
,
siccome
fu
il
brevemente
egli
principio e
i
'1
fondamento
di quella setta di
.
filosofi
quali
(1)
(2)
si
chiamano
.
peripatetici
tnstractione
Facundio.
agS
che alcuni
cesse ardere
Platone
la
,
pregio e
e
e la sua
memoria
suoi libri
,
li
quali
vidi
tutti
la
non ha molto tempo che io maggior parte , o almeno i pi notagramatica greca in un granil
dissimo volume
appresso
il
vero che
la scienza
tempo
sotto
il
d' invidia
di fortuna
stette
appo
uomini
assai certo,
medesima si
lo che io
la
ho
,
nuvola
e venirla in pre-
quasi altra
.
filosofia
che
la
sua
non
Ma
uomo
.
all' et
Tutti lo miran
per sin;
tutti
sicco,
tutti
:
Quivi vid' io
ap-
e Socrate
si
Socrate originalmente
ma
li-
percioc
bro
il
SOPRA DANTE
malo Sofonisco
intagliator di
il
marmi
la sua
297 madre
medesimo
s'
alquanto tempo
1'
poi lasciata
arte pa-
terna
Diotima
secondoch
i.
si
legge
nel libro
De
Vitis
Philosophorum
Ma
,
De
Cwitate Dei
,
scrive
che
egli
chelao
il
^fieiti
in pi parti del
savii
mondo
gli
ammaestra-
menti de' pi
che
egli ter-
fu reputato quasi
un
umana
,
sapienza
secondoch
primo
libro del
Timeo
un dimenio
il
quale
Apulibro
,
chiama iddio
: il
di Socrate in
g'
.
un
che di ci compose
insegn
ammaestr
,
Ma
chi
che di ci
gji fosse il
dimostratore
egli fu
non
solail
mente
quale
dagli
gli
uomini^
ma
eziandio da Apolline,
della sapienza
giudicato sapientissimo
,
Della qual
conciosiacosach
assiduo;
e tanto
298
nelle meditazioni perseverante, che A. Gelilo scrive nel libro II. JYoctium
stare dal
lui essere
,
usato di
cominciamento
un
di
infino al principior
go
al
.
po-
neva
Fu
si
face-
XXXV.
s'
il
detto,
,
hoc scio
quod nescio
opera
,
oltre a
,
questo
es-
sendo tanto e
in parole
tra
si
venerabile filosofo
la
non solamente
.
ma
in
Esso
altre volte
secondoch negli
cendo
dogli volentieri
non solamente
il
debito
secondo
uso,
ma
,
ma
ogn'uomo
a
,
pagar questo
esso levatosi
,
debito
and
alla cattedra di
maestro
io
non
ho
al
,
mondo
se
bito
non
ti
me medesimo
e io
me
t'
ti
do
e ricoraltro
dotl che io
ha alcuno
abbia
gli sia
ma
sa
,
me, che
me
Eschilo,
il
tuo dono
m'
da costoro mi
dato
e la ragione questa
SOPRA DANTE
Io non lio alcuna cosa
clonare a costoro che a
la
299
me hanno
donato
ma
mi
io
ho
da potere rendere
a te
fatto
m'
hai
e quello sono io
medesimo ;
per tuo
e cosi
ti
do
;
,
mio
che tu abbi
,
me
Fu
di sua natura
liete
pazientissimo
non
es-
viso
il
che mai
e sostenendo
fieri
costumi
dell'
una
;
delle
mata Santippe
la
,
il
di e la
notte egualmente
la
accendeva
quanto
lui
pi paziente vedeva.
Ed
es,
secondoch scrive A.
egli
non
la
mandava
,
via
egli
le
aveva
disone.
le quali egli
,
Oltre
,
a questo
tenendosi Santippe
ingiuriata da lui
della
un
li
di preso luogo e
tempo
dalla finestra
casa
un
rasciuttasi la
te-
sta
io sapeva
tanti tuoni
dovea piovere
.
Furono
in
,
le
mirabile sentimento
dipintore
,
Era
Alene un giovane
il
uomo
assai conosciuto
3oo
venne medico
questi
il
pu
esser savio
uomo
arte
difetti della
degli
uomini
.
e presa quella
li
cuopre
vedere
Era
oltre a ci usato di
,
prendere piacere di
le
mente gridare
avea
ma
,
azzuffarsi insieme, e
il
massimamente
,
s considerando
il
:
naso camuso
le spalle pelose
e le
,
gambe
il
storte
animo loro
farle
,
sol
che un poco
strasse
I
d'
amore pi
una
il
una che
all' altra
mo-
di che esse
,
pra
lui
fieramente
,
batterono
guirono
Fu
uomo
in tanto
che solamente nel riguardarlo prendevano maravlglioso frutto gli uditori suoi
sesta pistola
,
tile
r altra
, ,
pi
che
da costumi di
tissimo
,
Fu
legge
n mai
si
n mai inferm
n parte
d'
alcuna infermit
la
povert
sogno
il
quale avesse
offertigli
uomini
le
apprendere
musici di corda
:
maestro che
SOPRA DANTE
questo
3oi
della natura
?
,
aver veduti
gli alti
effetti
menome
cose musicali
Al quale
per-
de Senectute,
libro
il
Una
uomo
la
quale a
morte sua
doravano
egli
affermando un cane
un
asino o qualun-
que
degli
Ateniesi
gli
la
animali erano
g' iddii
mani
,
degli
uomini
Per
la
ovvero
eletti trenta
rono alcuni
gion mossi
,
li
che esso
che Atene
cosa
servala fosse.
La qual
non volendo
tenuto da
esso fare
nove anni, fu
e in quella
te-
un mese Alla
,
fine
non
potersi a ci
animo suo
in-
ducere
gli
,
mandarono
il
in
,
un nappo un beveraggio
sprezzali gli umili rimedii
,
avvelenato
mostratigli
quale egli
alla
da Lisia
sua salute
amaado
pii
di
3'a
finire la vita
la
dissimo animo
quale sempre in
il
prese.
pian
gendo Santippe
a torto
,
morire
vor-
dunque
femmina, che
io fossi
morto a ragione?
avvenuto, o avsia
a*
.
venga
la
che
io
giustamente condannato
,
bevuto
venenata composizione
gli
molte cose
suoi amici
dell' ani,
che dintorno
ma Ma
.
appressandosi gi
per la
,
avvicinava
il
di-
mand un
lo
quel-
facesse poich
:
morto
ascoltato Trifone
poi
,
se poi
mia
:
sia ci trovate
fatene quello
,
ma
cos vi dico
che parten-
domi
stette
io
mi
potr seguire.
,
guari
che
secondoch
in
,
scrive Tertullio
memoria
e quel
secondoch nelle
tempo
;
di Serse re di Persia
e mori regnante
il
re Assuero
e Platone
Egli
e di
uomo
di chiara
fama
SOPRA DANTE
ne,
il
3o3
la ciltk di
,
Alene.
e che
dopo
siccome
,
essi
finsero Perissione
madre di
ne
ra del padre
il
quale
,
gli
antichi estimarono
essere
,
quale in lui
,
uomo
mortale fu cjnosciuta
Fu
co-
stui
oltre
:
tissimo
prolazione
celestial
cosa che
umana parlando
segni
,
due
assai evidenti
,
fu di-
mostrata
Primieramente essendo
,
egli
ancora piccio-
lissimo fanciullo
trovate api
,
e nella
culla
dormendo, furono
,
non
altrimenti che in
uno
loro fiaro
gli
.
portavano mele
cosa offenderlo
Secondariamente
che precedente fu
al d
che Aristone
.
lui giovanetto
men
a Socrate
,
dottrina
l'
ammaestrasse
un cigno
e porglisi sopra
esso So-
di seguente
il
cigno
,
scrivono
;
uccello
il
mente canta
per
la
bene
3o4
si
pu comprendere
essere stata
dimostrata
la
dol-
Fu
,
costui
nominato
dalla
ampiezza
. Esso poich pi anni ebbe udito Sosecondoch Agostino racconta nel IV. della
Citt di
Dio
gli
navic in Egitto
si
e quivi apprese ci
,
che per
Egiziaci
poteva mostrare
E
,
quindi
venuto-
tirato dalla
fama
assai
tenea
e ancora
raa-
ravigliosa stima
quasi da
tutti
eh
famosi uomini
losofi
e ancora ne la fanno
la
cattolici fi-
conforme
Fu oltre
stumi splendido
Fu
ol-
domare
desiderando
potendo in
,
altre parti
una
villetta
ri
chiamata Accademia
la
mente
ma
ella
e questa
ad ogn 'altra
modo
domare
la libidine sua
Quivi di
,
ric-
chezze n d*
nell' et di
umana pompa
curandosi
visse infino
avendo molti
si
e scrivendo continuamente
mori
la-
SOPRA DANTE
siml
filosofi
.
3o5
,
altri
siccome pi
degni
filosofi
pii
Democrito
supple vidi
Democrito fu Ateniese
bondante di ricchezze
pasto al re Serse
, ,
e fu
si
il
padre suo
si
ab-
che
un
,
suo esercito
quando venne
in Grecia
fosse
un milione
quale
,
d"
uomini
d'
arme
Dopo
la
morte del
Democrito dato
si
batasi di
il
rimanente don
popolo d'Atene
al
dicendo quella
essere
impedimento
,
suo studio
Esso secondoch
Giovenale scrive
ridere di ci
uomini
,
fare
:
e
io
domandato alcuna
gio, perciocch io
rispose
quali io veg-
che n onor
oltre
il
n con loro
ci
vede-
re esser
nemico
meditazioni, e grandissimo
,
impedimento degli
questi vacare
tri
,
studii
si
Al-
dicono
gli
perch
il
,
vedere
le
fem-
mine
e incitamento
domandato
al-
cuna volta
che
,
utilit si
altro rispose
se
uno pi
fanciul
che che
l"*
usato accompagnato
e questo era
un
'1
guidava
delle Quistioai
Tusculane dice
cojx. DI
DANTE T,
20
3o6
piade
cieco
.
,
quale fu
assai
chiaro filosofo
e similmente
Fu
uoDdinieno
,
uomo
,
di grande studio e di
principii delle cose
sottile
ingegno
quantunque de'
proce
dere
re
:
dall'
uno
de'
due
o da odio, o d* amoessere
,
e poneva
nella quale
semi di
tutte le cose
il
marsi Caos ,
non secondo
,
la de-
ogni animale
ogni pian.
questo
,
chiamava odio
in
quanto
le cose
che nascevano
si
dal
da nemico,
separavano
,
Poi
dopo
certo spazio di
ritornavano in
sto appellava
tempo
amore e
d' amist
cosi te-
neva
sto
stui
questi esser
due
Caos
principio materiale
,
Fu
oltre a questo
co-
grandissimo magico
>
dopo Zoroaste
,
re de' Bat1
triani
molto
auopi-
ment e insegn
nioni
1'
le predette
autor di lui
che
7 mondo a
caso pone
:
movente cagione
Tuscu,
lane dice
Democritus
,
luminibus amissis
j
alba
s^ero
scilicet discernere
et
,
at
uti-
Ha y
inutilia
magna , parva
poterai ; et fine
,
sine notio-
SOPRA DANTE
mi aciem , aspectu oculorum arbitrabatur
aia persaepe, quod ante pedes
ille
-,
807
et
cum
esset
non viderent,
,
injnitatem
omnem pervagabatuv
,
ut nulla in
extremitate consisterei
Diogene
,
Diogene cui
figliuol fosse
o di qual
citt
non mi
ma
solenne filosofo,
e uditore di Anassimandro
molti
il
testimoniano
padre
erede
11
quale
,
come
la
verit filosofica
cominci a
conoscere
don
agli
amici
bastone per
sostegno della
sua vecchiezza
:
la
qual
una fonte
cominci ad abitare
pli
:
poi trovato
un doglio
la
quale ninno
estivo e
l'
e quella nel
,
tempo
'1
e cosi avea
il il
aere fre-
verno
i
il
volgeva a
mezzo
il
di
di
riscaldavano
Fu
e sollecito
si
ed eziandio
congiugni*
,
do-
Il
quale perch
,
fu cognominato Cinico
e prin-
Di
costui
si
raccontano
3o8
cose assai
,
men
che
per-
ch non sar
tata
.
lessandro re di Macedonia
avere appresso di s
ferte
molte volte
:
il
fece sollicitare
,
cus
che
egli era
molto mag-
potuto donare
dice Valerlo
di Alessandro
veimto alla
al
gli
e offerendosi a
,
rispose
egli
che
non
quello che
tiran-
dare non
gli
potea
no
di Slragusa
molto cercato
;
n mai venir
Gleilia a considerare
incendio di Monglbello
av-
una fonte
pass un filosofo
chiamato Arlstippo
onore
:
al
veggendo Diogene
se
tu
volessi
non
;
li
bisognerebbe al
,
che
te le
:
laverebArlstip,
bono
po
ti
,
come
fo io
non
n quale aveva
il
viso turpissimo
SOPRA DANTE
bella casa
,
Soq
,
la
d' oro
non che
le
mura
;
e' pal-
chi
ma
eziandio
,
il
pavimento di quella
volendo
Diogene sputare
va
,
s'
erano dissero
Diogene
perciocch io
non vedeva
come
ho . Oltre
secondo-
avvenne
dell' Ira
un giovane
se
non
io
ma
dubito se sar
ti-
bisogno o n d'adirarsi
ratosi in
il
quale sputo
poich
Diogene ebbe
forbito, disse
Fu, secondoch A. Gellio scrive in un libro iVbctium Atticarum , Diogene una volta preso: e volendolo colui che preso
1'
aveva vendere
venne un
per comperarlo
vire
.
comandare
agli
uomini
ste laudevoli
secon-
doch
Tu-
mori
scepoli suoi
facesse
poich egli
:
git-
3 IO
lalo al
come Diogene ?
,
vuoi tu che
ti
cani
?
e le fiere salvatiche
e gli uccelli
:
mannchino
Al
ponimi
il
baston
mio
sicch
dante disse
rai
?
come
gli
caccerai
;
che non
gli
senti-
se io
non
gli
debbo sen-
tire,
si
che
:
fa
il
quello a
me
.
perch mi mangino?
cos
mori
dove non so
uinassagora
Anassagora fu nobile
di Anassimene, e
uomo
le
,
Ateniese
e fu uditore
famoso
filosofo: e
perciocch sostener
tiran-
non poteva
ni
li
costumi e
fugg d'Atene
,
e segui
signoria
tempo
quanto
la
vedendo
,
sue possessioni
che erano
assai
tutte
,
guaste
:
disse
se io
io averci
perduto
me
sua
per-
animo
e della
ninna
ni una cosa
,
nuova
o da
me
non
aspettata
mi
racconti
colui che di
me
Ed
egli
essendo
mori
fu domandalo se
,
gli pia-
Rispose
che di ci
egli
non curava
che
in-
ferno
quanta dalla
,
citt in
Tale
si
Tale fu Asiano
figliuolo d'
uno che
chiam
SOPRA DANTE
Essamio, siccome Eusebio
3ii
e secondoch Pomponio Mela dice nel primo libro della Cosmografia egli fu d'una citt chiamata Mi,
Jeto
la
:
chiamata
Jonia
della Citt di
Dio
e fu
lui
massimamente ammirabile,
i
in
quanto essendo da
,
compresi
numeri
i
non
,
solamente conobbe
ancora
esso fu
gli
il
difetti
ma
,
predisse
immobilit
stella
o bre-
della
la
qual noi
chiamiamo tramontana
str
1'
ordine
il
marinari nel
Fu
r acqua
e da essa
elementi
si
ed esso mondo
tutto, e quelle
,
filosofi di
si
Gre-
cia
e avanti che
fosse
chiamato savio
filosofo
altri
divulgasse
suoi contempo,
avvenne
che essendo
e tratta di mare,
al
una
ta-
pi savio
lulj
mandata
tanta e
la
si
fosse, e
fu di
discreta umilt,
la volle,
ma
mand ad uno
,
Ricus
,
secondoch
alcuni scrivono
moglie
i
va
figliuoli
Credomi che
,
questo fuggiva
forse
31a
parca
Ultimamente
as-
lasciando
.
totto anni
mor
Ma
libro
Temporum y
.
tadue
Medi
Empedocles
del qua-
consuma
gligentemente serva
scritture
che perch
egli
non
possa
si
'y
lui
raccontar
si
timo cantatore
appresso ad
ed
il
ucciderlo
udendo
la al-
giovane
ritenne
seguiva
il
suo nemico
.
dimenticato
1'
odio,
si
ad
ascoltarla
il
stigando
Cicilia
,
disavvedutamente cadde
,
una
fossa di fuo,
co
e in quella
.
non potendosi
aiutare
.
fu ucciso
.
dal fuoco
Eraclito
ma
gli
mente non ho
se
li
quali egli
compose
li
per
la
,
so
Dove
vivesse
o quello che
egli
aoperasse
SOPRA DANTE
que alcuni dicano
Democrito
:
,
3i3
contemporaneo
di
e lienone
fu nominato
Furono due eccellenti filosofi de' quali ciascun Zenone 5 ma perciocch qui non si pu
di
comprendere
quale
1'
autor
.
si
voglia dire
breve-
mente diremo
d'
amenduni
Fu adunque
1'
uno
e
di
questi chiamato
in
avendo
all' altrui
miseria
comtem-
and a Girgenti
servit
;
in Cicilia, in que'
,
pi da
miserabile
oppressa
soprastantele la
prendere del
firutto
sua scienza
Ed
il
essendosi accorto
di signoreggiare
dominio
nobili gio
vani della
citt
infiamm
in desiderio di libert
,
La
fece di pre-
Zeno
il
e lui nel
mezzo
domand
al-
ma
:
in luogo di essi
nomin
,
fidava
e in colai guisa
,
renduti
fieramente cominci
e la
timidit
,
a mordere e a riprendere la
de' giovani
:
tristizia
ri-
scald
genti
,
si
con
sue parole
il
che mosso
il
popolo a romore
uccisero con le
pietre
tiranno
3j4
E questo
Zenone
.
fosse
ahrlinenti n
ma
animo
alla
mo scrive nel
menti
s'
un
il
con
senza
ma-
ma
essere
.
di
necessit
cosi
si
traessero
Perch
1'
da parte
n mai
lasci
primach
tronca
avesse
comech
i
egli
da' circustanti
E vidi
l'
'l
erbe
si
qua-
le intorno a quelle
fu maravigliosamente ammaestra.
to
Dioscoride dico
n di qual
citt
na-
fosse
non
lessi
,
giammai
se
non che
esso
compose un
libro
nel quale ordinatamente discrisse la forma di ciascucio come fossero fatte le frondi di quelle come fosser fatte le loro radici come fosse fatto il gambo e come i fiori e come i frutti di ciascuna ,
,
na erba
come
il
nome
.
vidi Orfeo
. ,
SOPRA DANTE
Orfeo
,
3x5
d'Apol-
Musa
,
e a costui scrive
Rabano
,
in libro Originum
la
la
i
la celer
si
dolcemente son
egli faceva
secondocb
le
cbe
muovere
il
selvo
e faceva fermare
Di
questa favola
chia-
la
La
in-
un
e
pastore
chiamato Aristeo
cominci ad
,
amare:
un
la volle pigliare;
:
per la quai
,
fuggendo
pose
il
un
serpente,
il
il
perch sentendosi
serpente priemere
trafisse
,
rivoltosi
ella si
lei
di
cbe
mori
con
la cetera
renduta.
ministri infacesse
tor-
compassione di
s,
ma ancora
gli
si
anime
pena de'lor
rend
ma
egli
non
dovesse
non
fosse pervenuto
sopra la terra
perciocch se
3i6
terla
egli si rivolgesse
egli la
perderebbe
,
senza mai
,
po-
pi riavere
Ma
esso
da
che essendo gi
si
non
la
pot tenere
che non
si
volgesse a vederla
,
Per
speranza di riaverla
egli
lei
subitamente
:
la
si
perde
laonde
,
lungamente pianse
perduta avea
,
e del tutto
dispose
polche
al-
di
tra
ma
di
menar
vita celibe
mentre vivesse
il
Per
la
matrimo,
domandavano
le
ricusato
co-
minci a confortare
menassero
.
gli altri
uomini che
casta vita
il
Il
che sapendo
femmine
t
comin-
e multlplic in
a Bacco che
,
chiama Orgia
marroni
j
allato al
,
co'
e co'rastri
e con
naron tutto, e
capo suo e
la
r Ebro
menate
Lesbo furono
acque
,
e volendo
un
da
se
A polline
tra
1'
fu convertito in pietra
,
e la sua cetera
imagini
celestiali
Ma
lasciando le fizion
Tracia
e nato d'
e se-
tempo suo
in sublime
.
reputavano
di loro
fu
sa-
costui
che pri-
SOPRA DANTE
ma
j)i
317
,
a dove-
comporre
dalle quali
na-
cque
il
nome
del poeta
furono
,
le forze della
sua
mini
uomini,
li
Coleo: e
tempo non
,
massimamente
primo
di quelli di
Bacco
secondo,
dicendo
i
Orfeo fu
grificii di
il
il
sa-
Libero padre
cio di Bacco
e fu
di
il
pri,
mo
Beozia
vicino a
il
qual monte
chiamato Cterone
cetera
il
per
la
sono quelli
sacrifcii
feo fu poi
morto ed isbranato
,
Teodonzio
i
sacrifcii di
Bacco
appo quegli
di Tracia
avendo
comandato questi
cio delle
Menade,
femmine
le quali
mese sono
,
almeno una
torlo
Impedite
a fine di
in quel
tempo
,
dalle
ciosiacosach
non solamente
;
abominabile
ma
ed esse di ci essendosi
stato trovalo
per far
,
consi
e lui
che di ci non
31
preadeva guardia
nel fiume
e giiiarono
,
Ebro
regnando appo
tini
La-
Fauno padre
,
talo diceva
esserne stato
un
molto pi antico
di costui
il
esquisito di
parlare,
il
sebio in libro
gliuolo di
dicemmo 5 avvegnach Eutemporum scriva questo Museo fiEumolpo essere stato discepolo d' Orfeo.
quale di sopra
,
Tullio
Tullio quantunque
Roman
,
fosse
nondimeno
la
citt
no , anticamente
rono Volsci
si
:
stata di
chiama-
perciocch
legge
.
li
Roma
e gi in elogentile
.
,
semsuoi
:
Roma
fia
quantunque
in quegli fosse
meno in
possa
si
pu
li-
bri
compose
in
retorica
,
arte vecchia e la
nuova
Poi pi maturo
com-
De
artificioso stilo
racchiuse
Quistion Tusculane
SOPRA DANTE
'vinatione
bus,
,
319
,
de Laudibus Philosophiae
de Legi'
de Varadoxis
eterna
de Topicis ,
ed alni pi
ed altrove
,
e lasci
degne di
memoria
e oltre a ci scrisse
.
un gran volume
la sua in-
Divenne per
dustria in
Roma
solamente fu assunto
e insino al
cautamente
nata da Catilina,
giovani romani
pericolo liber la
esilio da'
citt
Romani
e poi
V anno
rivocato
E sopravvenute le guerre cittadine segui le parti d Pompeo ed essendo in ogni parte i Pompeiani vinti da Giulio Cesare, fu rivocato iu Roma, n per
:
Ultimamente fu
,
di
e quivi
,
ritrov
come gli altri congiurati fuggitosi di Roma essendo il nome suo posto nella tavola de' proscritti da Antonio triumviro
,
il
se n' an-
d a Gaeta
pilio
Gaio Po-
Lanate ,
3^0
lo
:
non lone
la
e tagliatagli la testa
de-
mano
con
esse se
che
Lino
supple
\'idi
,
Lino fu Tebano
uomo
e in
e sei
egli fu
tempi di Bacco
re-
e Steleno
appo
gli
Argi-
e persever inslno al
e Tie^
regnarono in Micena
.
e Sene-
ca Morale
Seneca Morale
il
quale
medesima
,
fu,
so di lui
le
il
quale
essendo
,
il
nome
Mora-
fu chiamato Marco
Anneo
Seneca
morale
gnuolo
fratelli
,
scrivesse
Fu adunque
Corduba
1*
:
della citt di
ed
egli
carnali
dei quali
un fu chiamato Junio
Anneo
V altro Lucio Anneo Mela, padre di Lucano, da Gneo Domizio avolo di Neron Cesare, seGallio
,
furono menati a
,
Roma
si
e massimamente
la
questo Seneca
il
quale
qual che
cagion
,
(osse
il
rileg ncH'
i-
SOPRA DANTE
sola di Corsica
,
3ai
mo-
per
li
e presa in luogo
,
di lei Agrippina
di
figliuola
di
,
Germanico
e sorella
Nerone
onori
Gaio Caligula imperadore e moglie di Domizio padre di Nerone Cesare j a' preghi di lei
,
fu da Claudio rivocato in
:
Roma,
e restituito ne'suoi
,
an-
colmo
'
divenne
tore d'
massimamente
Egli fu udi-
un famoso
,
filosofo in
Focione
e quantunque in
,
pure in
filosofia
morale
secondo
la
setta istoica
divenne mirabile
in
uomo
alla
e in tanto pi
,
commendabile
quanto
suoi
costumi
quanto
.
pii esser
sua dottrina
,
zio
siccome
il
libro
d^
Beneficj
,
quello
de Ira
quello
de Clementa a
Nerone
de
de
quello
de
ir,
Virtutihus
altri
quello
Consolatione ad Elviam, e
tutti fu
pi.
,
Ma
sopra
a Lucilio
si
nel quale
ci che scriver
pu
si
a per:
contiene
chiama
altro
,
le
Declamazioni
Compose
vogliono
,
oltre a questi
il
un
in
secondoch alcuni
,
ed
in prosa e in versi
,
forma
di tragedia
e in
quello descrive
Tosse cacciato
COM. DI DA.NTE T.
41
Saa
di paradiso
quantunque a
me
non
nondimeno alquanta
di fede vi presto,
da lui
e quello
li-
non
altro
Ma
,
poich Claudio
,
fu morto di
1*
e per
astuzia
figliuolo legittimo e
na-
fu
fatto
imperadore ancora
assai
la
grandezza di Seneca,
quale
meno che
avendo
felice uscita
ebbe; perciocch a,
Vndo Nerone
oltre a ci
fatto
fatta
maiso-
dre
moglie
la
,
e mandatalane in esilio in
,
una
ed ultima-
mente
uccidere; e
,
fattasi
donna di
Roma
,
la
quale
morire una
Burrone
il
Burrone
ad instanzia di Poppeia
:
posto
uno chiaso-
mato
*petlo
Tigillino
Seneca non
,
animo
,
di
Ne-
rone volgesse
cominciarono
di
lui
.
La
per menomare V
invidia
SOPRA.
portatagli
,
DANTE
le
3a3
sue ricchezze
le quali
Nerone non
volle ricevere,
,
ma
e quello
,
nelle parole
mostrando che
nell'
Nondimeno
di
Nerone,
le
rifiutare le vicltazloni
,
sa-
ed a fuggire
la
lunga compadel
gnia de'clientoli
e a dimorare
,
il pi!i
tempo ad
avea.
le quali fuora di
Roma
,
da pi
altri
altri dell'
da
cittadini
un
nobile gio-
vane di
Roma
Nerone
vole
il
di farlo morire
trovasse
ma
come
uomo che
que' d
,
Ed
XV,
,
tornato Seneca da
villa
,
campagna
era rimaso in
alla
una sua
Roma,
toria
,
intorni d'
uomini
d'
arme
e
mangiando
fatiogli
dall'
egli
gli
ma,
comandamento
imperadore
a
cio
essere stalo
essersi in
mandato
lui
myme
di Pisone
324
to.
rammaricato
perch da poterlo
,
s essersi da ci scusalo,
,
che
e che esso
uomo
il
suo in-
gegno non era pronto n inchinevole a dovere lusingare alcuno: e che di questo
il
quale spessissimamente
avea provata pi
la libert di
Seneca che
il
servigio
,
Le
se
quali parole
il
tri-
buno rapport
Seneca
s'
a Nerone^
Rispose
tri-
ninno segno
stizia
lui
e ninna
comand che
egli
s'
comandasse che
tornatovi
,
eleggesse la morte
Il
quale
,
non
ma
mandovvi uno
necessit
:
che
gli dicesse
l'ultima
la
domand che portate gli fossero le tavole del suo testamento La qual cosa il centurione non sostenne :
.
a'
suoi amici
poich negato
i
gli
secondo
lor meriti
una
di
e ci era la
si
immagine
dassono
,
ricor-
essi
fama
pi
delle
.
oltre a questo
in
tenta dimostrazione
cominci
le lor
lacrime a rivo-
SOPRA DANTE
tafe in fermezza d' animo
:
3a5
anni
mandamenti
alle cose
della sapienza
sopravvegnenti
da cui non
esser saputa la
avendo
il
la
madre
'1
fratello uccisi
se
non
preg
aven-
d^ uccidere
E
do
la
confort e
che con
gi
il
animo
delle braccia
e appresso
,
perciocch
similemente
:
si
mentre lentale
sua
fatti
venire scrittori
,
pi cose
in sua
le
fama
e in
bene di coloro
scri-
la
sua morte
Ma
prolungandosi troppo
morte
preg Sta,
stato
che
desse veleno
il
vanti
aveva apparecchiato.
,
al-
per
li
e ninna via
davano donde
, si
veleno poin
,
cuore trapassare
un bagno d' acqua molto calda nel quale entrando con le mani que' servi che pi prossimani gli erano,
,
risperse
questa
li-
voce
beratore
(l)
3a6
1'
di funebre ufcio fu
il
corpo suo
Fu nondimeno
,
fama
secondoch
il
il
quale Seneca
aveva saputo
ra di Pisone ucciso
ciso
fosse
,
e che
Ma
comech
io
s'
Fautore
in questo
luogo
il
assai certo
se questa opinione
si
Conciosiacosach
a san
leggano pi epi,
mandate da Seneca
,
Paolo
da san Paolo
a Seneca
gulare amist
ed
in
da San Paolo
le quali
bene
intese
assai chia-
ro
mi pare dimostrino
.
stiano
se esso fu cristiano
,
e di continentissima e
si
santa vita
perch
:
Ira'
dannati annoverar
debba
da
non veggio
pietosa opinione
vengano
le parole
scritte di
lui
et
patruus Lucani
ponerem
in catalogo sanctorum
,
721*51
me
illae
epistolae prcnfocarent
Fauli ad Senecam
quibus
et
in
cum
esset
Neronis wagister,
tem"
SOPRA DANTE
frris
Say
,
poentissimus
,
optare se dicit
4tpud silos
cijus sit
,
quam Petrus
,
et
Paulus
coronarentur martyrio
a Nerone
interfectus est
oltre a questo
mi
quando eziandio
crificare quella
nel pi caldo
bagno
disse
s sa*
il
quale
in quanto che
,
si
il
sappia
quantunque
nostri santi
il
quale
rato secondo
comune uso
battesi-
mo
dell'
Giove liberatore
cio a
dell'
Ges
Cristo
il
umana
.
e nella re-
surrezione
N
e
osta
il
nome
di
Giove
il
quale altra
Dio:
anzi a lui
cratala
,
E
la
cosi conse-
e divenuto cristia-
no
come con
mente era
Ora
gli
che
piace
vidi
Euclide geometra
renti disceso
,
onde
si
fosse
n di che pa-
non so
ma
assai
,
Massimo
sere stato
capitolo XII.
.
lui
es-
contemporaneo di Platone
perciocch
,
il
Vn^
328
consiste
scritto
:
il
quale ancoffi
Tolomeo
,
Tolomeo
estimano
se-
ed alcuni
,
per-
ciocch molti ve
n'
e altri
ma
nobile
uomo
del
Adriano impera,
dore
sono
;
io di quegli
che credo
lui
si
non
essere
stato re
legge Egit-
to avere avuto re
conciofossecosach esso in
si
forma
si
di provincia
fosse
,
romana
,
reggesse
Ma
o re o altro
eccellentissimo astrologo
dottri*
na e ammaestramento
di coloro
tra'
quali fu
,
Almagesto,
a
Quadripartito
'1
Centiloquio
e molte tavole
i
dovere con
le lor
veri
lor
movimenti.
Fu
allevato in
fu ottantotto anni
finio la vita
sua
Ipp aerate
Ippocrate
XKIIL
Coo
:
Originum
scrive
te Artaserse re di Persia
nacque
nell' isola di
filosofo
,
,
e solennis-
simo medico
egli
che essendo
lu
da un Csonomo veduto
il
fisonomo dire
do-
uomo
e oltre
SOPRA DANTE
a ci di grossissimo ingegno
fess esser vera
sto
,
829
egli
la
qual cosa
1'
con-
ma
egli
che V astinenza
1'
veramente fu
il
ingegnoso
perciocch esso fu
la
colui
medi-
cina
adunque da
sapere
Greci fu
il
primiero
uomo
del;
erbe
medicine adoper
,
ap-
presso
il
il
quale
ed
es-
sendo avvenuto
di Atene
,
il
che fuggendo
,
il
vi-
marini,
rotte le ruote
avea,
no
tutto lacerato
e in
si fatta
,
maniera concio
per
1'
che
arte e sollicitu,
Ed
diceva ogn'
uomo
lui
essere
uomo
avesse
.
potuto
la
un
altro
uomo morto
fama
medicina
:
rivocare in vita
,
Per
quale universa!
delli sciocchi
XXIX.
tempo
de
della
guerra peloponnesiaca
dice Ra-
33o
bano nel
cbe
e cosi costui
si
d* arte cosi
opportuna
stato
all'
umana
generazione
.
pu
dire essere
prencipe ed autore
nelle quistioni del
nimo
mina
il
Genesi
partorito
un bel
,
figliuolo
quale n
>
lei
padre somigliava
:
siccome
adultera
il
disse
cbe era da
liber
femmina
e di forma fu bello
ebbe
gran capo
tardo
:
e fa di molta meditazione
si
e di piccol cibo
.
e quando
Visse novan-
tacinque anni
jvicenna
Avicenna
secondocb io ho inteso
fu per nazio,
ne nobilissimo
uomo ;
lui essere
so
e massimamente in medicina
.
Altro non ne so
e Galeno
in
Asia, lad*
il
le quali
ancora ser-
vano
il
,
nome
furono
e chiamansi pergamene
Ed
in medicina fu
iscienziatissimo
uomo
mieramente
fiori
ad Atene
e poi in Alessandria fu
di grandissimo
nome :
e quindi venutosene a
,
Roma
1,
SOPRA DANTE
il
33
po
Nerone, e degli
Domiziano
,
Esso
poich
i
finiti
ebbe anni
ottantasette
finio la vita
sua
Averrois
,
fu
Arabo
fu
ed abit
,
altri
dicono
che
,
egli
Spagnuolo
uomo
t ci
che Aristotile in
:
filosofia
naturale e
metafisi*
ca composto avea
dopo
lui stata
in mirabile pregio
anzi a quella
^l
sofo preposta
lo scritto e
'1
Che
gran comentofeo
,
ed intra
comento
che sopra
,
1'
opera d* alcuni
scritto
autor
si
che lo
pr*
comento prende
Ma
poich
finite
sono
si
particola
da rimuovere un dubbio
si
il
quale per
pu muovere
1'
e dico, che
pare che
autore a s
medesimo
contradica
gilio
niti
,
in
sono
dice essere
,
tali
egli
1'
hanno mercedi
,
non basta,
poi ne
nomina
siccome
quali as-
autore alquanti
che di questi
cotali sono,
li
stati
peccatori
assai
siccome Ovidio
il
quale quantunque
cose
33a
buone
il
componesse
il
suo libro
assai
chiaro pu vedere
lui
essere
stato
quasi pi che
.
uomo
oltre
nel libro
egli
il
Arte
a 'let-
amandi da
^
tori
Appresso ancora
mostrato
,
Lucano
il
quale
come
incontro a Nerone
il
fosse
Dio che
a
il
Lucano
.
di volere esser
Dentro
al
ca-
testi-
e oltre a ci credono
il
il
che oltre
alla
turpe operazione
il
gravissimo
quale
come
vitu-
mostrato
fu incestuoso
uomo
1'
e di pi
:
donne
perevolmente contamin
rio
onest
pubblico de'
la
Romani ^
e oltre a ci tirannica,
mente occup
visse tenne
la
libert pubblica
.
e quella mentre
occupata
Appresso
vi descrive
Lucrezia
,
nondi-
meno
cora
medesima uccise
il
Scrivevi an
Saladino
il
quale
come nome
noi sappiamo
di Cristo
il
,
in
adope-
disfacimooto
SOPRA DANTE
di quello
.
333
questi
peccati
li
puniti
Per
come
.
davanti dissi
autore a
medesimo contradire
si
Ma
a questo
dubbio mi pare
dere
:
essere di necessit
meriti
acciocch pi
pienamente
ogni autore
si
possan comprendere
e queste
si
non per
piccola
fama
lese
,
che non essendo contscluti non sarebbono inper eccellenti e famosi uomini intorno a
;
ma
il
suo libro
1*
autore quasi
li
non pone
se
non quelli
cotali per
quali
inteso
vuole
Quantunque
,
egli
che
,
alcuno creda
che
egli
n in inferno n altrove
minati
s'
ma
vuole
che per
gli
no-
medesime
sono.
oltre a
gli
ci,
e Lucrezia e
scritti dall'
altri
,
peccatori
qui di-
autore
si
in questo luogo
e le colpe
si
lascino stare
cosi
prenderemo
e e
non battezzato
e cos di
Lucrezia e de-
non inquanto
si
e in questa maniera
334
sto
.
cio raccontare
di tutti
appieno
cio pienamente
la
e soggiugne
ragione
:
perch di
s
ritrarre
,
non
pu
dicendo
Perciocclib
,
//
cio sospi-
di
dover de,
dannali
di
^
^
,
que' che
si
Che molte
altrove
,
volle
al fatto
ho
,
le quali
sono in fatto
:
dir
cio
,
il
raccontare
vien
meno
e ci
non
maraviglia
la parlicularith di
tunque piccola
sia
La
sesta
compa*
gnia
In questa
dimostra
1*
autore
:
come
partiti da'
quat-
procedettero avanti
,
e dice,
,
pagnia in duo
Orazio
1'
,
e degli
,
altri
,
cio poeti
in
Virgilio e
.
nel-
autore
,
si
scema
cio
rimane scema
la
Per altra
,
via
mi mena 7
ta
,
aura
Fuor della
che-
nelle precedenti
cose apparito
niun tumulto
nell*
ni un
,
romore era
in
quel cerchio
slccofue riper-
e da pianti e e
,
da dolori
u
stella
,
vengo in luogo
ove non
,
n sole
cio faccia
lume.
SOPRA DANTE
335
ce.
J-Ja continuazione del senso allegorico del precedente canto con quella di questo
cedente dimostrata
strato,
:
,
modi-
come
talvolta
mostra
ritrovi
come per
E
11
di Dio,
per
la
e
,
fatto
ravvedere
desiderio
alla penitenza
seguendo
,
la ragione
procede e vede
,
dimostrandogliele ella
giustizia di
la
prima colpa
che per la
dell' in,
Dio punita
nel
primo cerchio
ferno
e questa,
il
come
assai
dico che
peccato originale,
cro del battesimo da quegli cotali , che in questo cerchio pena ne sostengono
,
non fu
levato via
Per que-
mondo
per questo
;
peccato fu
1'
umana
mondo,
per
e staranno
men,
durer
il
iu angoscia, e in tribulazioni
336
in
mala ventura
e rlsurgendo
n' a-
lungamente
stata serrata*
il
Io
hat-
al
quale
s'
peccato origi-
si
dolgono sono
,
dannati
quantunque per
qui da sapere
.
e an-
Ed
il
tro
maniere
La prima
tutti
i
delle quali
battesimo-
della prefigurazione,
furon battezzati
Giudei passando
il
Mar
rosso
et omnes mare transierunt : et omnes in Mojse haptizati sunt , in nube et in mari La seconda il battesimo del fi.ume cio
,
.
quello
il
la Chiesa di
lio a* suoi
Dio
Evange-
discepoli
Euntes ergo
,
docete omnes
gentes
baptizantes eos
,
etc
La
:
terza
maniera
si
chiama Flaminis
cio di spirito
e di questa parla
r Evangelio dove dice : Super quem videris Spiritum descendentem y et manentem super eum hio
',
est qui
baptizat
E di
quali
non pertanto
credono essere
ed
in ogni
,
atto
vivono come
cristiani
veramente battezzati
n per
La
quarta maniera
1'
si
questa dice
Evangelio
SOPRA DANTE
haptizari
ciatur ?
li
,
887
perfi,
et
quomodo
coarctor
usquedam
battesimo
il
s'
avacciano
rito ecclesiastico
pu
o altro
caso
avantich
al
furon battezzati
Giudei
Esodi :
Divisa
est
aqua
medium
quelli
l'
sicci
maris
li
quali noi
:
chiamiamo
Evangelio
erit.
salvus
quali
Sancto
non
intrabit in
i
regnum coelorum
,
Nel
martiri
de'quali similmente
Calicem quidein
alcuni non ve n'
meum bibetis,
,
etc.
se in quegli che in
si
ben
riguarda
,
non
,
fosse
gi
d'al-
Seneca
che
cuno
fosse
Sono adunque
pare che
la
il
qual
pec-
pena
assai
si
confaccia al peccato.
Fu
di gusto
com-
messo
mancom-
punisce
,
punzione in perpetuo
,
mondo muoiono menano amara vita nell' altro : e come i primi parenti per quello sperarono dovere
COM, DI DAJVTE T.
I.
22
, ,
338
simili
cos qui
,
sono
lor successori
e
,
come
dico
il
i
la
disonesta
speranza
parenti
,
gli
sospinse al peccato
primi nostri
cosi
oltre
,
a ci
come
non
li
fu
commesso
ma come
,
la
Dio
cio
il
dolersi
co' sospiri
e se gli spiriti
siccome
ci
alcuni essere
,
stati
cbe
fer-
come
creder
dobbiamo che
siderano di
vedere Iddio
come
che
conosciuto hanno
,
doverla ottenere
essi
es-
stoltamente
la
la
morte che
ad uccidersi e crudelmente
tra-
Per
la
to
come non
pos-
che alcuno
,
non hanno
li
quali
SOPRA DANTE
mini
loro
^
339
tutti
e feinmiue
non famose
come sono
co-
li
Intorno
qual descrizione
uomini
a'
au-
bene
peccalo origi,
li
mopare
rirono.
gli
muove par
,
che
sia
questa
Che
primi
cio gli
,
uomini
dovessero cercare
mac,
e perocch
gli scusi
,
no
'1
fecero
la
1*
ignoranza
perfetta
come
:
fa coloro
quali anzi
,
et
morirono
e per conse,
guente
per
la
,
negligenza in ci avuta
meritano
1*
maggior pena
autore
cognizione
e per et e
per ingegno
non scusa
,
il
peccato
quella es-
Dio
in nostro
:
ammaestrameny
Milviis in coelo
et
;
hirundo
et
suum
Israel autem
me non
,
Igno'
il
Salmista
dove dice
Noluit in'
telUgerej ut
bio
si
bonum
,
dee credere
che a questi
c(^ali
li
quali di
34o
son curati
n V hanno amato
>
ed onorato secondo
suoi
medesimi comandamenti
vos
discedte
a me operarli
si
iniquitatis
La qual
Ma
nondimeno
sia
io
riprensi-
perciocch questi
,
e ottimamente
mio parere,
tra
ed alcuna
altra ignosia
E
,
quella
es-
d* alcuna cosa
verbi gratia^
che
sotto
pena di
in
questo
questo cotale
sia
escomunicato
d'
certo
che ci sa,
ogni ragione
.
percioc-
ch
gli
Adunque
n
il
papa
s'
abbia fatto
,
prima dobbiamo
il
che esso
(1)
Per
la qual cosa.
SOPRA DANTE
tnedesmo nel voglia manifestare.
avr diliberato che questa legge
ciatala
,
34
Ma
poich esso
,
si
palesi
e pronun-
e per
li
to
senza dubbio
il
non pu alcuno
cando non
i
si
non saperlo
debbia ren-
dere scusato: siccome talvolta fanno alcuni, che sospidica cosa che essi non voglian sapere
si
,
pronunzia
che fug-
gono
e poi
,
giurare
io
non
mal
in parte
zion
si
appartiene di
i
stare attento
comanda-
nominati
dall' autore
conciosiacosach
si
convenga pi
cer-
grieve pena
la piccola et
,
e di se-
suol
comandamenti
,
mi pare
che,
come poco
detto
si
e per conseguente
.
E
.
che
Facti
il
si
pu
in questa
maniera comprendere
Fu
ma lavato
gente da
ge desse ad alcuno
uomo
,
E
s'
la
No
procreata
e da' figliuoli
era ampliata
molto
e in diversi popoli
:
non solamente
terra continua
342
ma
ancora molle
il
aveva ripiene
,
e clascliccluiia
secondo
colui
il
suo arbitrio
il
o secondo
il
beneplacito di
,
quale
vivea
Quantuni
nondimeno
:
le leggi
naturali
e al-
che pi
di
,
a uaturati
non
fosse
che tu non
volessi
eli e
E
,
modo
di viver pi
:
universale
])er lo
il
servavano diligente.
mente
popoli
Poi cominciarono
e secondo quelle
le leggi
municipali
vivere e governarsi
nondimeno sopra
e
u-
mane avevano
mento
dio
:
adoravano Id-
e cos perseverarono
.
e ancora perseverano
mol-
te nazioni
Ma
le
poich a nostro signore Iddio piasue leggi ad alcun popolo dare, delle
il
cque volere
popolo
al
dea
ma
volendo, potesse
della
,
sua amicizia
cio di
lui
e a
suo secreto
:
quello che
seme suo
,
n a
perci alcune
se
non
popoli
gli
comandicono
,
la circoncisione
la
questa
medesima amicizia
e con
Giacob
discendenti
343
poi Giacob con
,
per pi centi,
il
rito della
circoncisione
sotto
no
della quale
per lo
mar
se
non quella
di loro
. ,
in riposo
si
Mois
Salito
died<^
:
Mois sopra
il
monte Sinai,
,
in
due tavole
il
gli
scritta la legge
la
popol suo
e cosi cominciaro
legge
,
questo fu
gli
appo
anni
Arcadis
otto
anno quarantafu
il
quale anno
V anno Mei
d'
mondo
il
tempio
Apollo
ducato di Giosu pi
i
fattisi
avanti
,
per forza
loro paese
Cananei
il
il
occuparon
certo
tutto
e intra s
divisono
la
poi
per
legge ricevuta,
vivendo, in continue
do
e in grandissime
,
avversit
e trlbulazioni
divisi
,
dimorando
non fu perci
fama
344
do
si
e quanto
essi
erano da'
riti
degli altri
uomini
essi
medesimi
si
dettavano
a cui
essi
e di
conoscere Iddio
data a Mois
,
E
in
oltre a ci
pur dopo
la
legge
maniera di vivere
si
che detta
non sentirono
s'
avesse detto
,
con Abraam
o co'suoi successori
e con Moi-
mondo, n
polo suo
Conciofossetosach quelli
,
quali de'
fatti
gli
avessero per
e Mois per
gli
uomo magi,
co e seduttore.
si
se
per cosi
avevano
a che ora
e de' beneplaciti
,
Se forse
si
e sotta
e della resurrezione
ci
ma
:
non sapeano
le
nazioni gentili, e come dice Isaia Quis cognovit sen^ sum Dominif aut quis consiliarius fuit? E se quelle leggi e
leggiamo,
r Indiano, come
se essi noi
la
lo
significato
,
non fu?
qual giustizia
danner
SOPRA DANTE
questa essere stata ignoranzia Facti
,
345
la
quale davanti
,
dicemmo
Appresso
presup-
il
quale a loro
soli
Iddio
V avrebbe
ella
potuto credere
es-
loro
medesime
lettere
stati
manifesto
cbe
pasciuti di
,
manna,
e
la
udendo
ammaestramenti di Mois
il
quale per
percuotere Farao-
un
,
serpente di
rame
al
qua-
erano ricevute
la
tutti
guerivano
e di quella a sagli
un fiume
,
non
prestavan
,
ma
or
,
con un'
altra
non facevano
cbe mormorare
tratti
e
gli
E
al
,
d' ariento
contro
rarono
onorarono
Non
fu
Dio mandato
cbe
il
suo
e cbiamassegli ad obbedien
E cbi dubita
i
i
non
cbiamati
quando
d'
recusavan
lo
?
udire
comandamenti
,
e d* ubbidir-
Se
Iona fu mandato da
Dio
a Ninive;
ma
,
esso
della legge di
Dio
ma
a nunziare
quaranta d
si
disfarebbe.
E se
gli
346
stati
gli
avrebbe la-
e perci creduti
si
non
erano
sero
i
e'
debba
non
questo pare
si
possa comprendere
,
poich
evangelica
la
uomo
la
mand
per l'universo
n da uomini paurosi o
il
ma come
,
dice di loro
,
Salmista
Non
sunt
loquelae
n)oces
neque sermones
eorum
In omnem terram
sonus eo.
rum
eorum
E
,
quenelnel-
le citta le
grandissime
nelle piazze
ne' templi
:
e a questa
le nazioni
de'Gen-
ron fede
\i prestaron fede
ma
,
incontro
bili
,
a'
tormenti
cosi
si
pu
se alcuna
altra
volta fossero
SOPRA DANTE
BtAli ciiainaii
.
E se essi
,
34; come
essi
non
si
dovevano n potevano
quelli
,
riti
d' adorargli
,
e d' onorargli
,
che
(or padri
11
loro amici
.
loro vicini
e' lor
sacera-
doti
mosiravan loro
E
:
a questo credendosi
bene
non conosce
,
se-
guendo
furono di
dannando
,
diso-
guadagni
,
le violenze
i
1'
ozio
la
concupiscenza
carnale
le falsit,
in disciplina
mili-
in
ben
e in divenire glo,
uomini
e cosi
fatto
si
dee creonore
e ancora
molto pi
,
avrebbon
in
nome
di Cristo
.
per
la vita celestiale, e
per l'e-
terna gloria
Ma
a doversi di ci
:
van
salire in cielo
,
parole
de
vSe
come per
i
for-
za d' ingegno
adoperarono di conoscere
,
segreti
egi;
gli italici
e
il
gli altri
quantunque lontani
si
vero Iddio
dovevan faticare,
348
no
Strassero
acciocch di ci
,
gli
amm*
verit;
poirebbesi consentire
creduto
gli
ma
essi
non
vedevan
simamente
de' Greci
Romani^
,
anzi
si
vedea
,
un
di peccati
e di e
scellerate operazioni
e menati in cattivit e
femmine
e le loro
,
rubate
mura
e tal-
appo
si
to*
non
oltre
al-
i
mai a
Erano
,
a questo
tra
gli
divisi
che
maniera servavano
:
Giudei
e altra
si
.
maniera
,
Smmaritani
potevano
bitare
,
facesse
non
le nazioni
lontane discernere
N
pu
da du-
togliesse loro
si
appo
del**
Che dunque
,
dire
la
li
ignoranza di coloro
data manifestasse
detto cio
,
se
stato
che
,
la
ignoranza
siccome igno*
?
ranza Fact
si
perci se
,
non aver
altra
pena meritata
ori-
SOPRA DANTE
che
essi
349
,
potessono peccare
e quello sentire
scrive
:
che
serv'us
,
nesciens
et
vel
E
,
in altra parte:
Facilius consecutus
sum veniam
come
rans feci^
ciocch
,
De
come
quale
a ciascuno appartiene
promulgata e manifestata
allegar la igno-
si
pu meritamente
ci noi sa
perch non
ha voluto sapere.
E per
,
se
dopo
la
al-
quantunque per
la
sua ignoranza
,
non dee
a simil
pena
agra.
esser punito
con gl'innocenti
ma
a mollo pi
,
E
,
di questi colali
,
pone
,
1'
autore alquanti
,
co-
me
altri
Ovidio
Lucano
,
Seneca
:
Tolomeo
Avi-
cenna
Galleno
Averrois
li
nominare
perciocch di loro
:
si
pu
dir quello
,
che
meritate
auditum avertent
ec,
ad
si,
il
Salmista
ut
si
di questi
meritamente
ignorans ignorabitur
si,
milmente r
che qui per
Nondimeno
me
detto sia
io
non intendo
di derogare
35o
de' pi
alla sentenza
sette
mura
e da
un bel
fiu-
secondo
il
mio
giudicio
turale
fermato in su
:
il
limbo, cio in su
non trascendano
ma
i
conoscano, dimostrino
,
uo-
mini
per
la
hanno
,
si
conviene tenere
visa
,
cammino
il
il
quale circonda
questo luogo
cose,
dove
la filosofia
maestra di tutte le
,
dimora: e passarlo come terra dura acciocch E neir acqua di quello non si bagnino i pie nostri
.
altra cosa,
le
da intendere
i
sustanze temporali
cio
le
ricchezze,
mondani
onori, e le
ze
le quali
,
e belle
si
quantunque
e massi ma men-
le in coloro
o spendono o esercitano
Tolte
E come
, :
1*
acqua spesse
queste sono
cosi
SOPRA DANTE
e e labili
35
come
1'
acqua
la
tinuo: niuno
fermo
stato
hanno
oggi sono, e
,
domane
in
.
non sono
domane
che
quell* altro
oggi piacciono e
domane
spiacciono
,
E
di-
il
lor
comodo
a ri:
altezza della
fama
gli
con delicatezze
viti
con lun,
ma
tutte
queste cose
e
,
ma
senza bagnarsi
cio in
affezione
alcuno atto
a quella
,
lasciarsi toccare
o muover
,
1'
e
la
come
terra
dura passarlo
rono per
lo
,
temperai gloria
,
Curzio
Fabbrizio
e Scipione e siniiglianti
,
per
la filosofica
,
eminenza Diogene
,
Democrito
A-
nassagora
di le
le
,
lor simili
,
li
ricchezze
ed avutole
lieto
e disprezzatoalle
passarono con
e libero
virti
animo
lunghe
:
fatiche degli
studii delle
,
e delle scienze
passato
late
lori
,
il
fiumicello
cio con
quelli
dot-
quella via
per
si
la
quale
.
alla
filosofica
operazione
le
a perfezion
porti
,
perviene
intendendo per
sette
,
per
le quali dice
savii
le
35a
sette arti
le
le quali
con
quali
demoni
,
ingannano
gli
sciocchi
E
,
chiamansi liberali
al
per-
tempo che
Romani
i
mondo
,
liberi
,
uomini
o vogliam dire
che
liberali
si
chiamano
dubbii
predetti
poeti, se
si
riguarderanno
libri loro,
ne' quali
ti
non
vi
trovino
e vi
si
trovano
le
per
le quali si
solvono
-,
dubche
bii,
li
non-
dimeno da sapere
non
sapere perfettamente
mente
siccome
al filosofo
la
la
gramatica e la dialettica
al
poeta e
1'
oratore
i
gramatica e
cipii,
la rettorica
prin-
e sapergli bene, assai a ciascuno. Entr adungli effetti delle liberali arti
,
con que-
cinque dottori
,
co' quali
si
altro entrare
il
quale degno
si
imitando
valenti
uomini
.
verzicante
,
fama
della filosofia
Dove da
medesimi
da' poeti
,
cio
massimamente
gli
son
meritarono
la
fama
la
dissi
SOPRA DANTE
massi ma mente da' poeti
fatte
^
353
dimostrazioni
glior maestro
che colui
il
artificio
sa
perpetuare
gl'
nomi
de' valenti
,
uomini
e le glorie dei
e questi sono
poeti
i
nomi ,
donne
e
.
l'
La qual
con
cos fiorito
,
con
cosi rilevato
stilo
sono in ci
l'
loro preposti
poeti
li
autore
la
qual
sempre davanti da
s porta
nomi
1'
opere di colo-
Ma
li
puossi qui
gli
muovere
d' ar-
un dubbio
e dire
,
uomini
me
e le
?
donne
con coloro
si
famosi
Al quale
pu
cos rispondere
,
non
essere
che senza
.
filosofica di-
si
possa adoperare
Stolta cosa a
il
cre-
suo esercito
i
senza prendere
luo-
prender
assalire
1'
ordine
i
o dare
ci
,
al
combattere una
alla
citta
,
ad
la
nemimili-
al
,
venire
nella
,
battaglia
gli
se
disciplina
tare
quale
tissimo
non
gliele
dimostra
e questa
i
disciplina
spra
discreti
con-
della filosofia
DAj>fTE
li
COM, DI
T.
aS
354
a
molti
nondimeno
si
se
ra-
gionamenti, se
divisi, se
consigli
guarderan-
no tritamente
stica
tutti
dal
forma
si
riduceranno.
E
,
ponghino e nominino
loro esercizii vi
,
come
filosofi in
.
quel-
la spezie de'
si
pongono
Cosi an-
cora le donne
le
vivono
loro oficii
,
domestici discretamente e
non
fanno.
nelle cattedre^
on
sempre
non sempre
.
nelle disputa-
zioni leggersi
e intendersi filosofia
Ella
si
legge
donna
nella sua
;
camera
e penser al
suo stato
alla
,
sua qualit
r onor suo
pudicizia
,
nel!'
amor
del marito
,
nella gravit
don-
dare
vigilanza quello
che
il
recher
,
in
d^ allevare
,
con diligenza
figliuoli
d'
ammaecose
strargli
di costumargli:
ali* altre
che legger pi a
,
che nella
le di-
mostrer? Ninna
Dunque
,
no adoperato e adoperano
condo
il
non indegnamente
grado loro
co' filosofi
sederanno di laude
SOPRA DANTE
e di fama perpetua degne
tor
.
35S
fece
1'
Non dunque
i
au-
men
famosi uomini in
arme e
filosofi
FUfB DEL
TOMO PRIMO
<^
PQ
4266
Al
1827 v.lO
PLEASE
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