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La selezione colpevole
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Ebook116 pages24 minutes

La selezione colpevole

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La totale e completa negazione di una visione positiva regala in realtà la massima espressione del contrario della stessa. Cosa mai potrebbe esserci di peggiore? Ed ecco che il pessimismo si tramuta nella timida speranza che non vi sia affatto niente di peggio. “ma lascio la radice sperando di rifiorire”. L'animo sprofondato nel nulla risorge dalla propria miseria, facendo tesoro della bruttura umana. Francamente trovo che la raccolta contenga delle vere ed autentiche perle di pessimismo estremo che adoro, perché per quanto possa essere buio il pozzo in cui c'immergiamo, la luce del nostro IO brilla comunque. Come Dorian Gray trasmuta nel ritratto la propria essenza, così il mostro t'invita a vedere “il riflesso del tuo sporco interiore”. E la prosa contenuta è talmente estrema da riempire con la sua sofferenza ogni angolo disponibile, diventando “importante”. (Irma Panova Maino)
LanguageItaliano
Release dateAug 10, 2012
ISBN9788866900887
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    La selezione colpevole - Andrea Leonelli

    Leonelli

    Sarà inutile l’esser corpo

    Eradico da me ogni sentire,

    gioia, passione, dolore…

    Non profumi a ricordare giorni

    non colori, né occhi

    nessun sapore

    di lacrime o di labbra

    sveglierà così i miei sensi.

    Estirpo le voglie, i desideri

    atrofizzo le pulsioni

    azzero i miei entusiasmi.

    Potrai venirmi a cercare

    mi troverai

    come cadavere a occhi aperti

    freddo e immobile

    e io

    non potrò correr da te

    urlare il tuo nome o piangere.

    E mi sarà inutile l’esser corpo

    senza aver coscienza.

    Mi disperdo

    Sfioro i venti

    che mi accarezzano i nervi

    ora scoperti

    difesi dalla pellicola acida

    del dolore

    perso, cammino in me

    io, il mio stesso labirinto

    di grigia apatica solitudine

    imperiosa e imperiale

    essa mi guida al baratro

    dell’assolvimento e del dissolvimento

    mi disperdo

    come ceneri cremate

    implodendo nel nulla

    che mi esplode.

    Senza meta

    La fantasmagoria dei colori

    che ho perduto

    cadutimi di dosso

    se ne è scolata via

    miscelandosi

    in una uniformità monocromatica

    sul fondo di questa

    ignota

    mai percorsa strada.

    Un orizzontale

    lungo e ampio

    che si dipana su declivi interiori

    pendenze modiche

    da basse emozioni

    uniformità tranquillizzanti

    unicità di monotonie

    fra verdi palude e marroni, grigi.

    Desolanti desolazioni

    pacificano animi inquieti.

    Una prigione all’aria aperta.

    Un vasto nulla in cui vagare

    senza meta…

    Erodendo la pena

    Sprofondo me stesso

    nell’oscurità più nera

    del mio animo.

    Acceco gli occhi

    la mia anima

    affogo il mio spirito

    in se stesso

    bevendomi dal dentro.

    Trascuro d’apparire

    diverso da come sento.

    Ignoro gli sguardi

    puntati sull’acqua

    sul cuore che perdo.

    Esce da me

    lavandomi

    portandomi via

    erodendo la pena.

    Il nulla fatto materia, impalpabilmente

    Persone come nebbia

    fili di fumo

    che si intersecano in spazi diversi

    in altrove paralleli

    senza corporeità

    senza la possibilità

    di completa fusione

    di personalità e storia

    perdendo i confini del sé

    arricchendosi della storia

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